1. Dott. Ing. Francesco Caio
Amministratore Delegato
Poste Italiane S.p.a
luglio 2015
anticipazione per mail della richiesta inoltrata in data odierna (07/07/15) per il tramite di
raccomandata n. 130273154069
Oggetto: comitato Movimento Fondi richiesta sanatoria posizioni inquadramento.
Egregio dott. Francesco Caio, consci che è pratica inconsueta, per i lavoratori, rivolgersi o
meglio cercare di avere una interlocutoria con il massimo esponente dell'Azienda, vorremmo
precisare che questa iniziativa, di cui ci assumiamo tutta la consapevolezza, si è resa
necessaria e non più procrastinabile, per la grave situazione in cui, da anni, la nostra
posizione lavorativa si viene a trovare che definire paradossale, assurda ed ingenerosa è
ancora dire poco.
Se tanto mettiamo in campo è perché abbiamo visto nel suo agire e sentito nelle sue parole
un vento nuovo che ci ha ridato la fiducia e la volontà di lottare per vedere riconosciuti i
nostri diritti.
La futura oramai prossima privatizzazione e relativa quotazione in borsa consiglierebbe una
rivisitazione dei ruoli professionali che mal si conciliano con i corrispondenti del mondo
privato a cui ci stiamo affacciando.
Quindi, oltre ad essere un problema di giustizia per evidenza di lesi diritti soggettivi, si
tratterebbe anche di una scelta opportuna dettata dalla logistica organizzativa, diretta a
sanare errori del passato e anche meglio motivare i dipendenti che costituiscono, come noi
crediamo e sicuramente anche Lei, la più preziosa risorsa dell'Azienda.
Per essere brevi, di seguito, cercheremo d'illustrare la seria problematica che da anni
affligge gli Operatori addetti al Movimento Fondi delle 150 Filiali di Poste italiane.
Sin dal lontano 2006 la normativa operativa aziendale del Movimento Fondi confermava ed
2. attribuiva alla funzione di Operazioni e Servizio Clienti (oggi Gestione Operativa) la
Responsabilità in ordine la Movimentazione del danaro per il tramite dell’analisi, valutazione
ed approvazione delle richieste di sovvenzioni e reintegri per ATM e per i Servizi di Sportello
provenienti da tutti i Responsabili degli Uffici Postali.
Questa Responsabilità di fatto ed in base alle norme che la stessa azienda ha diramato
ricadeva e ricade tutt'oggi sulla persona che gestisce il “MOVIMENTO FONDI” che ha il
dovere di analizzare e valutare la congruità delle richieste, ha il potere/dovere di modificare,
annullare, integrare, in concreta autonomia e responsabilità l'entità delle stesse secondo la
logica aziendale.
La risorsa che gestisce il Movimento Fondi, oggi, riveste la qualifica di Operatore di Gestione
livello C nonostante condivida Responsabilità, anche patrimoniali, con i Titolari di Uffici
Postali tutti di livello superiore.
Vi sono sul territorio recenti casistiche verificabili che hanno consolidato la tendenza degli
Organi Ispettivi ad addebitare agli operatori del Movimento Fondi ingenti responsabilità
patrimoniali per non avere correttamente valutato le richieste di danaro dei Direttori degli
Uffici Postali, in ossequio alla normativa vigente in materia, valori risultati poi essere stati
trafugati a seguito di eventi criminosi: rapine, furti.
Il lavoro dell'Operatore di “Gestione Operativa” che gestisce il Movimento Fondi, assume
quindi una valenza di grande importanza e delicatezza dovendo e potendo intervenire per
modificare e coordinare il lavoro di tutti i Direttori degli Uffici Postali. Le valutazioni sono, di
fatto, eseguite in piena autonomia personale dopo attenta analisi anche delle singole
casistiche locali.
A tutto questo anche altre numerose incombenze, che non staremo ad elencare nello
specifico, in concreto, ci rendono responsabili delle movimentazioni di svariati milioni di euro
ogni mese e della conseguente sicurezza degli Uffici Postali.
Il nostro lavoro certamente poco conosciuto, è stato sottostimato dall’Azienda considerato
che non si è saputo (o non si è voluto) cogliere l'importanza e complessità del ruolo svolto
da questa figura professionale che, per le fattispecie degli incarichi, sinteticamente di seguito
esposti, risulta palesemente assimilabile alla categoria dei Quadri; come già da tempo
avviene nel settore bancario laddove il personale che svolge tali mansioni risulta essere un
quadro:
Coordinamento dei Direttori degli Uffici Postali in merito alla gestione della
movimentazione del danaro da e per l'Ufficio Postale richiesto o versato per i compiti
d'Istituto;
Controllo e raggiungimento del rispetto delle giacenze nei limiti prefissati;
Monitoraggio e perseguimento degli obiettivi KPI della giacenza ATM e di Cassa;
Coordinamento e intrattenimento dei rapporti con le Società di Servizio Trasporto Valori;
3. Intrattenimento, gestione dei rapporti e prelevamento contante con la Banca d'Italia;
Compiti amministrativocontabili con i Competence Center di riferimento per le
quadrature contabili;
Controllo, gestione operativa e contabile dei valori presenti nel caveau di Poste presso
le Società di Servizio.
Dopo molti anni di trasformazioni, che hanno traghettato l'Amministrazione delle Poste e
delle Telecomunicazioni da Azienda di Stato ad Ente Pubblico Economico, e
successivamente a Società per Azioni (ora socio Unico: MEF), il Ruolo del Gestore del
Movimento Fondi ha patito, in questo tragitto epocale, grandissime travagliate trasformazioni
e si è evoluto in un vero e proprio Responsabile di Struttura Organizzativa quale di fatto oggi
può e dovrebbe essere considerato il nostro lavoro.
Pertanto in qualità di portavoce del neonato Comitato Movimento Fondi, sorto
spontaneamente in seno ai lavoratori interessati, rivendichiamo un livello professionale “A”,
più coerente rispetto alle importanti responsabilità contrattuali dirette ed indirette che
incombono sul nostro operato.
Malgrado ciò tutti i giorni, con vero spirito di abnegazione e senso del dovere, siamo
chiamati ad affrontare ed eseguire responsabilmente i nostri compiti.
Quindi, per le ragioni esposte, sollecitiamo una Sua autorevole opportuna determinazione
volta a sanare questa palese ingiustizia ed attribuire al personale del Movimento Fondi il
giusto inquadramento professionale (Livello A).
Saremmo lieti che una nostra delegazione potesse, incontrarLa, anche per meglio illustrare il
nostro appello.
Fiduciosi, nell’attesa La ringraziamo anticipatamente e porgiamo
Cordiali saluti.