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Milano, 22-23 Maggio 2018
EMERGENZA INCENDI
Andrea Poggi
Gestione delle ricadute
dell’incendio di una discarica
ARPAT
L'incendio
(4/7/2016 - discarica speciali)
• Circa 12 ore di combustione: dalle 18 alle 6-8 del giorno
seguente;
⚫ Area interessata circa 10 000 m
2
;
⚫ Rifiuti contenuti nell'area incendiata circa 300 0000 t;
⚫ Rifiuti bruciati circa 1000 t
⚫ Tutti i lotti interessati non avevano chiusura definitiva ma
prevalentemente copertura giornaliera con pulper - alcune aree
chiusura provvisoria con terra e telone impermeabile.
L'incendio
•
•
•
•
•
•
• È bruciato solo lo strato superficiale
• La maggior parte dei rifiuti bruciati è comunque pulper di cartiera
I pericoli ipotizzati
individuati 4 pericoli:
1. i fumi nell'aria con affetti acuti (irritanti e tossici) di tipo
respiratorio;
2. le deposizioni dei fumi possibile contaminazione dei vegetali e del
terreno;
3. Lesioni dell'incendio alle strutture della discarica ed in particolare
la sua impermeabilizzazione;
4. alterazione dei rifiuti per combustione che ne modifica la loro
compatibilità con la discarica.
I pericoli ipotizzati
I fumi nell'aria durante l'incendio:
⚫ Fin dalla sera del I giorno fatta una valutazione meteo delle possibili
evoluzioni dei venti;
⚫ emanata raccomandazione finestre chiuse;
⚫ Durante l’incendio non sono possibili verifiche analitiche utili:
– Tempi di risposta non adeguati;
– Difficile misurare parametri correlati con il rischio acuto;
– Non ci sono riferimenti o protocolli per definire soglie adeguate;
I pericoli ipotizzati
Le deposizioni dei fumi su vegetali e suolo:
⚫ Ritenute significative solo quelle sui vegetali – no suolo, no acqua;
⚫ Inquinanti critici:
‒ diossine (PCDD),
‒ furani (PCDF),
‒ policlorobifenili diossina simili (PCB DL),
‒ Idrocarburi policiclici aromatici (IPA);
⚫ Sono sostanze adese al particolato che si fermano sulla superficie
dei vegetali e si rimuovo col lavaggio
I pericoli ipotizzati
Le deposizioni dei fumi su vegetali e suolo:
⚫ La mattina del giorno+1 fatta una prima mappa di stima delle aree
interessate dalle ricadute:
⚫ Svolti 6 campionamenti di foglie e 2 di fieno per ASL;
Mappa ricadute definitiva mattina del giorno +2: individua aree
critiche fuori dalle quali non sono attesi superamenti valore
riferimento deposizioni…..
I pericoli ipotizzati
le deposizioni dei fumi sui vegetali
I pericoli ipotizzati
le deposizioni dei fumi sui vegetali
• Il giorno+10 (8 dal campionamento) arrivano i risultati:
I pericoli ipotizzati
le deposizioni dei fumi sui vegetali
conclusioni
1)non vi è stata una contaminazione significativa dei vegetali al di
fuori delle “aree maggiormente interessate dalle ricadute delle
sostanze rilasciate in atmosfera”;
2)Gli esiti delle analisi depongono per una contaminazione
contenuta anche all'interno di tali aree;
3)Si conferma l'assenza di ricadute tali da apportare una
contaminazione del suolo o delle acque in tutto il territorio
circostante la discarica.
I pericoli ipotizzati
danni al catino della discarica
• Verifiche in campo con 3 sopralluoghi;
• Il giorno +16 prelievi acque di sottotelo e piezometri;
• Nessuna alterazione significativa dei parametri chimici;
• Prelievo ripetuto dopo 3 mesi: analisi confermano tenuta bacino
comunicazione
• 4 comunicati stampa
• +6h; +18h; giorno +2; giorno +11
• +6h: precauzioni, incendio non breve, no analisi, chiamare 118 se
necessario;
• +18h: fine incendio e rischio inalatorio; annunciati campioni e
mappa;
• +2g: mappa; criteri ricadute; aree esterne no problemi;
• +11g: Risultati e valutazioni; dichiarazione fine valutazioni ricadute;
descrizione ulteriori verifiche previste
Conclusioni: elementi per il dibattito
• Decisione no analisi per il rischio inalatorio;
• Valutazione non contaminazione suolo;
• Riferimenti per analisi vegetali;
• Mappa aree escluse dai rischi;
• Contenuti della comunicazione.

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Gestione delle ricadute di un incendio in una discarica

  • 1. Milano, 22-23 Maggio 2018 EMERGENZA INCENDI Andrea Poggi Gestione delle ricadute dell’incendio di una discarica ARPAT
  • 2. L'incendio (4/7/2016 - discarica speciali) • Circa 12 ore di combustione: dalle 18 alle 6-8 del giorno seguente; ⚫ Area interessata circa 10 000 m 2 ; ⚫ Rifiuti contenuti nell'area incendiata circa 300 0000 t; ⚫ Rifiuti bruciati circa 1000 t ⚫ Tutti i lotti interessati non avevano chiusura definitiva ma prevalentemente copertura giornaliera con pulper - alcune aree chiusura provvisoria con terra e telone impermeabile.
  • 3. L'incendio • • • • • • • È bruciato solo lo strato superficiale • La maggior parte dei rifiuti bruciati è comunque pulper di cartiera
  • 4. I pericoli ipotizzati individuati 4 pericoli: 1. i fumi nell'aria con affetti acuti (irritanti e tossici) di tipo respiratorio; 2. le deposizioni dei fumi possibile contaminazione dei vegetali e del terreno; 3. Lesioni dell'incendio alle strutture della discarica ed in particolare la sua impermeabilizzazione; 4. alterazione dei rifiuti per combustione che ne modifica la loro compatibilità con la discarica.
  • 5. I pericoli ipotizzati I fumi nell'aria durante l'incendio: ⚫ Fin dalla sera del I giorno fatta una valutazione meteo delle possibili evoluzioni dei venti; ⚫ emanata raccomandazione finestre chiuse; ⚫ Durante l’incendio non sono possibili verifiche analitiche utili: – Tempi di risposta non adeguati; – Difficile misurare parametri correlati con il rischio acuto; – Non ci sono riferimenti o protocolli per definire soglie adeguate;
  • 6. I pericoli ipotizzati Le deposizioni dei fumi su vegetali e suolo: ⚫ Ritenute significative solo quelle sui vegetali – no suolo, no acqua; ⚫ Inquinanti critici: ‒ diossine (PCDD), ‒ furani (PCDF), ‒ policlorobifenili diossina simili (PCB DL), ‒ Idrocarburi policiclici aromatici (IPA); ⚫ Sono sostanze adese al particolato che si fermano sulla superficie dei vegetali e si rimuovo col lavaggio
  • 7. I pericoli ipotizzati Le deposizioni dei fumi su vegetali e suolo: ⚫ La mattina del giorno+1 fatta una prima mappa di stima delle aree interessate dalle ricadute: ⚫ Svolti 6 campionamenti di foglie e 2 di fieno per ASL; Mappa ricadute definitiva mattina del giorno +2: individua aree critiche fuori dalle quali non sono attesi superamenti valore riferimento deposizioni…..
  • 8. I pericoli ipotizzati le deposizioni dei fumi sui vegetali
  • 9. I pericoli ipotizzati le deposizioni dei fumi sui vegetali • Il giorno+10 (8 dal campionamento) arrivano i risultati:
  • 10. I pericoli ipotizzati le deposizioni dei fumi sui vegetali conclusioni 1)non vi è stata una contaminazione significativa dei vegetali al di fuori delle “aree maggiormente interessate dalle ricadute delle sostanze rilasciate in atmosfera”; 2)Gli esiti delle analisi depongono per una contaminazione contenuta anche all'interno di tali aree; 3)Si conferma l'assenza di ricadute tali da apportare una contaminazione del suolo o delle acque in tutto il territorio circostante la discarica.
  • 11. I pericoli ipotizzati danni al catino della discarica • Verifiche in campo con 3 sopralluoghi; • Il giorno +16 prelievi acque di sottotelo e piezometri; • Nessuna alterazione significativa dei parametri chimici; • Prelievo ripetuto dopo 3 mesi: analisi confermano tenuta bacino
  • 12. comunicazione • 4 comunicati stampa • +6h; +18h; giorno +2; giorno +11 • +6h: precauzioni, incendio non breve, no analisi, chiamare 118 se necessario; • +18h: fine incendio e rischio inalatorio; annunciati campioni e mappa; • +2g: mappa; criteri ricadute; aree esterne no problemi; • +11g: Risultati e valutazioni; dichiarazione fine valutazioni ricadute; descrizione ulteriori verifiche previste
  • 13. Conclusioni: elementi per il dibattito • Decisione no analisi per il rischio inalatorio; • Valutazione non contaminazione suolo; • Riferimenti per analisi vegetali; • Mappa aree escluse dai rischi; • Contenuti della comunicazione.