es un fenómeno en forma de brillo o luminiscencia que aparece en el cielo nocturno, actualmente en zonas polares, aunque puede aparecer en otras partes del mundo por cortos períodos de tiempo. En el hemisferio norte se conoce como aurora boreal, y en el hemisferio sur como aurora austral, cuyo nombre proviene de Aurora, la diosa romana del amanecer, y de la palabra griega Bóreas, que significa norte; debido a que en Europa comúnmente aparece en el horizonte con un tono rojizo, como si el sol emergiera de una dirección inusual.
es un fenómeno en forma de brillo o luminiscencia que aparece en el cielo nocturno, actualmente en zonas polares, aunque puede aparecer en otras partes del mundo por cortos períodos de tiempo. En el hemisferio norte se conoce como aurora boreal, y en el hemisferio sur como aurora austral, cuyo nombre proviene de Aurora, la diosa romana del amanecer, y de la palabra griega Bóreas, que significa norte; debido a que en Europa comúnmente aparece en el horizonte con un tono rojizo, como si el sol emergiera de una dirección inusual.
En esta presentacion les damos a conocer informacion sobre el abuso sexual, las causas y clases del abuso sexual. Esperamos que les guste y les ayude para su vida.
Le slide dell'intervento "Come Milano è diventata la una delle città europee modello per la raccolta differenziata" dell'Assessore Ambiente e Mobilità Municipio 8 di Milano al convegno "Governare Green" organizzato il 23 ottobre a Roma dalla Fondazione dei Verdi Europei (GEF), Ecolo e Fondazione ECO, con il supporto finanziario del Parlamento Europeo. http://www.fondazioneco.it
En esta presentacion les damos a conocer informacion sobre el abuso sexual, las causas y clases del abuso sexual. Esperamos que les guste y les ayude para su vida.
Le slide dell'intervento "Come Milano è diventata la una delle città europee modello per la raccolta differenziata" dell'Assessore Ambiente e Mobilità Municipio 8 di Milano al convegno "Governare Green" organizzato il 23 ottobre a Roma dalla Fondazione dei Verdi Europei (GEF), Ecolo e Fondazione ECO, con il supporto finanziario del Parlamento Europeo. http://www.fondazioneco.it
Firmato il protocollo d'intesa tra Comune di Torino, Città Metropolitana, Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza per intensificare i controlli incrociati e mettere in rete le banche dati
Le città italiane continuano a produrre troppi rifiuti: secondo i dati dell’ultimo Rapporto APAT, nel 2005 nel nostro Paese sono stati prodotti 31,6 milioni di tonnellate di rifiuti con una crescita del 1,6% rispetto al 2004 e una produzione pro-capite all’anno di 539 kg per ogni abitante.
Contemporaneamente però crescono anche le percentuali della raccolta differenziata: nel 2005 sono stati superati i 7,6 milioni di tonnellate di rifiuti differenziati con un incremento del 10% tra il 2003-2004 e del 8,5% tra il 2004-2005.
Nonostante una crescita degli ultimi anni nelle regioni meridionali è ancora evidente la diversità tra Nord e Sud Italia: si passa dal 47,7% di raccolta differenziata nel Veneto (il Nord consolida un sistema di raccolta differenziata, ed in particolare delle frazioni organiche, in linea con le altre nazioni europee) fino al 5,2% in Molise (in alcuni distretti del Sud la raccolta differenziata risulta
addirittura inesistente).
La raccolta differenziata rappresenta il 24% della produzione di rifiuti urbani. Si tratta di un risultato non ancora in linea con il target del 35% originariamente previsto per il 2003 dal D.Lgs.22/97; da notare che lo stesso obiettivo è stato successivamente posticipato al 31 dicembre 2006 dal D.Lgs 152/2006 ed ora di nuovo prorogato, con la Finanziaria 2007, al 31 dicembre 2007 con un obiettivo del 40% di raccolta differienzata.
Ambiente - Mal'aria di città - 2013 - L’inquinamento atmosferico e acustico n...angerado
L’inquinamento atmosferico e acustico nelle città italiane.
E' sempre la stessa Mal'Aria
Città invase dal traffico. Livelli di inquinamento atmoferico ed acustico oltre la soglia di sicurezza. Così si è chiuso il 2012 e il 2013 non promette niente di meglio.
[source: http://www.legambiente.it]
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Smaltimento rifiuti speciali: discariche in Italia | Bevtek
1. Alcune informazioni sulle discariche per lo
smaltimento dei rifiuti speciali in Italia
Secondo il "Rapporto rifiuti speciali 2010" presentato dall'ISPRA, le discariche operative
per lo smaltimento dei rifiuti speciali in Italia nel 2008 erano 571, ossia 24 in meno
rispetto all'anno precedente.
I dati del Rapporto ISPRA (Istituto Superiore di Protezione e Ricerca Ambientale)
riguardano il biennio 2007-2008, quindi un periodo precedente il culmine dell'attuale
crisi economica e le sue conseguenze sull'industria manifatturiera, ma mostrano
comunque interessanti informazioni sul tema dei rifiuti speciali nel nostro Paese.
Delle discariche attive la maggior parte (338) è localizzata al Nord, 83 al Centro e 150 al
Sud; la maggior parte degli impianti operativi sono discariche per rifiuti inerti,
particolarmente diffuse in regioni montuose (come Valle d'Aosta e Trentino Alto Adige).
In queste regioni, il più alto numero di discariche per rifiuti inerti è al servizio delle
imprese estrattive (cave di materiali da costruzione).
Nel 2008 sono stati smaltiti in discarica oltre 17 milioni di tonnellate di rifiuti speciali (1
milione di tonnellate in meno rispetto al 2007) di cui circa 6 milioni di tonnellate (pari al
35%) sono stati smaltiti in discariche per rifiuti non pericolosi, e oltre 816.000 tonnellate
in discariche per rifiuti pericolosi (5%).
A livello regionale, la Sardegna smaltisce le quantità maggiori di rifiuti speciali (2,8
milioni di tonnellate), di cui più di metà sono costituiti da fanghi rossi derivanti dalla
produzione di alluminia; segue la Lombardia con 2 milioni di rifiuti (con una sostanziale
riduzione di 650.000 tonnellate rispetto al 2007).
2. Anche altre regioni mostrano consistenti riduzioni a proposito dello smaltimento di rifiuti
speciali in discarica: Friuli Venezia Giulia (-210.00 ton), Emilia Romagna (-377.000
tonnellate), Lazio (-252.000), Calabria (-346.000), Sicilia (-132.000) e Sardegna (-
215.000); al decremento di rifiuti smaltiti in discarica corrisponde un incremento del
recupero di sostanze organiche e inorganiche, che nel 2008 hanno registrato un
aumento dell'11% (pari a oltre 2,3 milioni di ton) rispetto all'anno precedente.
È in controtendenza il Trentino Alto Adige, che ha registrato un notevole aumento delle
quantità di rifiuti smaltiti (+570.000 ton) derivanti in gran parte dall'avvio in discarica
dei rifiuti solidi prodotti dalle operazioni di bonifica dei terreni.
Quanto ai rifiuti pericolosi, nel 2008 sono stati smaltiti 694.000 ton, pari a circa il 4% del
totale dei rifiuti smaltiti nelle discariche dei rifiuti speciali.
La maggior parte dei rifiuti pericolosi viene smaltita nelle discariche localizzate al Nord
Italia (44%): tra le regioni settentrionali però solo Piemonte ed Emilia Romagna
dispongono di discariche per rifiuti pericolosi, ragion per cui rilevanti quote di rifiuti
pericolosi vengono conferite in discariche di altra categoria.
D'altro canto è importante evidenziare che, in seguito all'entrata in vigore del D. M.
27/09/2010, lo smaltimento di rifiuti speciali e pericolosi in discariche non specializzate
è costantemente diminuito: nel 2008 sono state smaltite 18.000 ton di rifiuti pericolosi
in discariche per rifiuti inerti (75% in meno rispetto al 2006), costituiti per la maggior
parte da rifiuti di cemento e amianto.
Fonte: Ambiente Hi-Tech
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