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La mia vita militare in tempo di
guerra 1915
Lettere originali del Soldato :
Equestri Stefano
Nato a Capannori il 5 Settembre 1895 53°
Reggimento Fanteria Umbria Morto a Valle
Papena il 22 Ottobre 1915
Non sei che una croce
Non sei che una croce
Nessuno forse sa più perchè sei sepolto lassù
nel camposanto sperduto sull'Alpe, soldato caduto.
Nessuno sa più chi tu sia soldato di fanteria
coperto di erbe e di terra, vestito del saio di guerra.
l'elmetto sulle ventitré nessuno ricorda perché
posata la vanga e il badile portando a tracolla il fucile
salivi sull'Alpe,salivi cantavi e di piombo morivi
ed altri morivano con te ed ora sei tutto di Dio.
Il sole, la pioggia, l'oblio t'han tolto anche il nome d'un fronte
non sei che una croce sul monte che dura nei turbini e tace
custode di gloria e di pace. R.Perseni
Un soldato in guerra
• Introduzione
•
Equestri Stefano di Carlo nato a Capannori il 5 Settembre 1895. Soldato del 53° Reggimento
Fanteria. Morto a Valle Papena il 22 Ottobre 1915. Il Ministro della Guerra concede alla memoria
del soldato la Croce al Merito di Guerra in data 27 Febbraio 1923.
• Stefano giovanissimo va con il padre in America a cercar fortuna e con l’intenzione di richiamare
tutta la famiglia. Allo scoppio della guerra, tuttavia, decidono entrambi di rientrare in Italia per
vedere i cari e la cara patria in difficoltà.
• Viene immediatamente chiamato alle armi e parte. Dopo sei mesi circa, come molti altri muore. Il
padre poco dopo si ammala e muore dal dispiacere per quel giovanissimo e amato figlio. Stefano
ha difeso il suo paese con coraggio ed eroismo ma lassù sul “monte infernale” scopre che stanno
combattendo anche contro italiani, come dice li hanno mandati a combattere ” fratelli contro
fratelli”. Vede passargli accanto, crudele la morte , che “ imma pietà” gli toglie i compagni ma fino
in fondo combatte per il suo paese con tutta l’innocenza e la freschezza della gioventù. Un animo
nobile, lui ragazzo ma già uomo, fermo nella sua fede e nell’amor di patria non tentenna, da lui
solo serenità e pietas. Alla sua memoria è dedicata questa pubblicazione, per non dimenticare
mai chi ha dato la vita per tutti noi, perché ancora oggi possa rivivere. Non solo un nome., non
solo una foto ma un giovane uomo che ancora oggi è in mezzo a noi.
Croce al Merito di Guerra
conferita alla madre di
Stefano Equestri
53° Fanteria
addì 27 Febbraio 1923
Equestri Stefano 53° Fanteria: alcuni appunti scritti con un lapis
• Il giorno 6 Settembre si siamo discesi con gioia
dal maledetto monte e siamo andati nel paese di
Misurina a poca distanza dal Montepiano e
siamo stati fino al giorno 10 e la mattina del (11)
si siamo tornati di nuovo sul monte infernale
pronti per una grande avanzata e alla mattina del
12, alle 4 della mattina si siamo inviati sulla linea
di fuoco pronti per l’assalto. Dunque è andato il
genio per fare saltar i reticolati nemici ma dopo
una scarica del nemico ha dovuto ritirarsi
e abbandonare tutto e tornarsene in trincea così
che l’impresa è andata a monte. A questa
impresa prendeva parte il mio battaglione e il dì
1 dunque la prova è stata ripetuta fino al giorno
del 15. Dunque dopo tante prove non abbiamo
ottenuto niente ansichè di acquistare abbiamo
avuto una perdita nel giorno 15 che il nemico si
ha fatto due plotoni prigionieri e se non andavan
rinforzi facevano anche laltri due così l’intera
compagnia, poi la mattina del 17 la mia
Equestri Stefano 53° Fanteria: alcuni appunti scritti con un lapis
compagnia, altre compagnie siamo arrivati
all’accampamento dove siamo stati fino alla sera
del 18 Settembre sotto la tenda e dunque alla
sera del 18 siamo partiti per andare alla sinistra
del Montepiana cioè fra Montepiana e le tre
cime di Lavaredo la passissione si chiama ( nel
rin bianco) dove abiamo dato il cambio al 2
battaglione del mio reggimento. Dunque appena
arrivati il mio plotone hanno mandato su una
forcella tanto ripida poi arrivati
Equestri Stefano 53° Fanteria: alcuni appunti scritti con un lapis
• si siamo messi a dormire e alla mattina siamo
andati di vedetta poi la rocca del maledetto era
divenuta infernale Monte piana per raggiungere
il posto dove si doveva montare di vedetta è
bisognato andare supini con il caldo che vita…
Poi arrivati sul posto il mio compagno ha alzato
la testa per guardare il nemico ma in testa a 100
metri nianno tirato. La pallottola ha picchiato
imma pietà la quale un passo mi ha picchiato
Equestri Stefano 53° Fanteria: alcuni appunti scritti , forse in trincea, con un lapis
La vita militare di Equestri Stefano in tempo di guerra Anno 1915 4 Giugno
• Il 1 Giugno alle ore 8 e tre quarti messi piede in su terra austriaca
e dopo una tappa di 6 h arivai nel paese così chiamato
Acquabona dove si siamo attendati e ci siamo stati lì 3 o 6 giorni.
Dopo abbiamo preso la via lunga e dolorosa e sopra più
pericolosa. L’abbiamo fatta tutta di notte e siamo arrivati ad una
forca di una montagna distante da Acquabona 15 h dove c’è
un’otello ora c’è un’ospedale militare chiamato l’Hotel delle 3
croci lì si siamo attendati per la seconda vorta in terra straniera e
siamo stati lì 3 giorni. Dopo abiamo preso la stada di una rigida
montagna la cui forca che non si fece si condusse sotto le bocche
dei forti. Venuta l’alba della mattina si siamo messi in un silenzio
compreto in una stretta per non essere scoperti dalle artiglierie
nemiche. Sono quasi compretamente distrutte e la sera del 9
Giugno il primo battaglione del mio Reggimento si misse
allassarto del forte ma fallito il corpo quanti morti e feriti la
compagnia fu così sfortunata la seconda che alla mattina
all’appello ne risposero di 280 soli 70, poi la sera del 12 Giugno
stavimo nel nostro
• Accampamento in allegria ma la mattina all’alba venne l’ordine di
spiantare le tende e subito dopo si prese la strada che conduce al forte
dove tutto il giorno furono fucilate e cannonate ma il mio battaglione
non prese parte nemmeno a questo ma noialtri eramo di rinforso sopra
una montagna trincerata il giorno avanti. Viene la mattina cioè la
mattina dopo siamo stati tutto il giorno su un monte ripido che guarda
il fronte nemico che si trova a due chilometri al sottostante di una
vallata fra il fronte nemico e di dietro ad una strada e noialtri si stava in
aspettativa che venissero giù dalla montagna dove sono trincerati ma
non si è visto nessuno in tutto il giorno poi alla sera 2 , 24 reggimento
sono andati allassarto la sera ma è riuscito male perché il 23 ha avuto
500 fuori combattimento poi la mattina del 15 siamo partiti per andare
alla sorte e siamo arrivati sopra alla montagna sotto le loro trincee e
aviamo sentito delle fucilate ma è arrivato l’ordine di ritirarsi e siamo
venuti indietro accompagnati dalla fucileria nemica. Ora siamo tornati
all’accampamento così dal 15 giugno siamo stati quindi di fronte al forte
fino al 14 luglio con improvvisamente avanti e addietro a destra e
sinistra e via
La vita militare di Equestri Stefano in tempo di guerra Anno 1915 4 Giugno
• scontri di pattugliee via di seguito facendo trincee di qua e di là e strade
vane il passodei muli e cannoni addosso.Siamo alla vigilia di un attaccola
notte del 15 Luglio al 14 siamo partiti per andare sottoil forte di rincarso e
dopo una lunga tappa di 6 ore con lo zaino e accompagnati dalla pioggia
siamo arrivati sul postoe il giorno dopo si siamo attendati sottoche ha
piovuto tutto il giorno e tutti bagnati abiamo dormito 5 ore. La mattina
cioè la sera del 14 Luglio il secondo battaglione è partito per dirigersi verso il
forte per attaccarlo e che arrivato all’alba della mattina del 15 dopo aver
camminato, circa 3 ore era la strada da fare, ma hanno impegnatotutta la
notte e alla mattina alle 7 hanno preso contattocol nemico e dopo un tiro
infernale 4 ore di fucileria e mitragliatricicon vari corpi di artiglieria di
montagna è bisognato battere in ritirata lasciando un capitano e vari
tenenti morti e feriti con tanti sordati.Dopo di questocombattimentosiamo
stati fino al 25 Luglio e la mattina del 26 Luglio siamo partiti per un antro
fronte distante20 h, cioè non è tanto distante eravamo prima ma abbiamo
dovuto venire in Italiae poi andare in questo fronte sopra….
La vita militare di Equestri Stefano in tempo di guerra Anno 1915 4 Giugno
• Il Montepianache c’è una larga estensione di pianura e dalla nostra
trincera alla trincera nemica c’è una piccola vallata ma poco fonda e in nel
messoc’è il confine. Dunque siamo arrivati qua sopra alla sera del 27 Luglio
e nella notte tutta l’undicesimamia compagnia ha aperto un fuoco di
fucileria tanto eficace ma non si vedeva nessunopoi il giorno tre Agostoalla
mattina principiò la nostra artiglieria a sparare e ha seguitato fino alla
mattina e seguitaancora e prendono parte a questi tiri 149,75 e 65 ma il
nemico ha rispostopoco con intervallo ed hanno tirato quarche corpo da 140
e sono arrivati fino alla mia trincera e qualche pesso è venuto nella mia
trincera ma senza effettoma finalmente mentre che stavo in tanto a mettere
un badile nel pedero e accanto a me ci avevo uno del mio plotone allora
mentre che si stava lì a niente si pensava si senteun corpo partire dalla
destra della tricera ed il corpo era giù qui e scoppia a un pessodi sdrappello
ferisce leggermente alla parte bassa e all’avambraccio però lieve e ne ferisce
altri due uno al piede destro e uno all’avambraccio destro tutti i due lieve. Il
rombo del cannone continua due Agosto mentre che tirava la nostra
Artiglieria
La vita militare di Equestri Stefano in tempo di guerra Anno 1915 4 Giugno
• I proiettili passavano appena all’altessa delle nostre trincere e la sfortuna
volle che un proiettile scoppiasse proprio sopra della tricera e ammassa un
povero sordato e ne feritte altri 3. Dopo il giorno 3 e 4 con 5 fu un vero tiro
di artiglieria come il giorno 5 io e il mio battaglione si abbandonava la
trincera che fu rimpiassatadal primo battaglione Al giorno del 4 un
aereoplano sopra la notte del 5 veglia un falso allarme vari spari di fucile
notte oscura senza altri successi.Ora qualche giorno riposo Il giorno 11
Agostosi stava tutti all’accampamento tranquilli ma ben poco durò
l’llegheria perché subito dopo messogiorno venne un ordine di andare
rinforso al 54, che aveva impegnato un combattimento in una vallata così
chiamata ,,,,,,,,,,,,,,,come pure avanzò ma no con tante perdite ed il nemico
ha lasciatosottole nostre trincere che aveva tentatoattaccarsi così che furono
ricacciati e abbandonò sul terreno 200 morti e tutti quasi delle nostre terre .
Si sa che sono nostri fratelli perché si sono trovate delle lettere e cartolone
scritte in lingua italiana. Poveri giovani che sono mandati a combattere
contro i loro fratelli e ammazzarsi l’uno insieme all’altro. Dunque la prima
sera siamo mancato sopra
La vita militare di Equestri Stefano in tempo di guerra Anno 1915 4 Giugno
• Un monte per difendere quelli che erano a combattere appena arrivati
sopra il mio capitano con il mio tenente andiedero in prima linea per
cercsrsi il posto e appena arrivati sopra una pallottola ferì il mio tenente
alla testa e dopo 2 ore spirò la prima vittima . Alla notteabbiamo dormito
nei cespugli e buchi come tante lepri e il giorno dopo l’artiglieria nemica tirò
sopra di noi intrvallato sì ma tutto il giorno e verso la sera una granata
scoppiòsopra un buco dove stava un attendentedel tenentedel 2 plotone e
gli portò via le gambe e una la trovai io dopo un giorno a pochi metri
povero ragazzo è morto all’ospedale ora siamo tranquilli
• Spedisce il soldato
• Equestri Stefano
• Zona di guerra
La vita militare di Equestri Stefano in tempo di guerra Anno 1915 4 Giugno
• Lunedì 16 Agosto 1915
•
Stimata sorella Amalia
• Ti rispondo alla tua cartolina
• in data 10 Agosto come
• sento lottimo stato di tua
• buona salute come peralmo
• mento segue di me.
• Cara sorella ti scrivo con lapis
• perché sono in trincera e nonte
• ngo linchiostro e poi nontengo
• tempo dunque termino così
• salutarti te pappa mamma
• e tutte le nostre sorelle
• e sono tuo fratello
• fra qualche giornoti riscrivo.
State allegri Equestri Stefano
La vita militare di Equestri Stefano in tempo di guerra Anno 1915 4 Giugno
• Lunedì 18 ottobre
1915
• Mia cara sorella
• Vengo con questa mia cartolina per farti
sapere L’ottimo stato di mia salute Come
spero chessia anche di te e delle nostre
sorelle come babbo e mamma, c ara
sorella stai pure tranquilla che la mia
salute è ottima e spero di poterla
mantenere fino al termine della
campagna, dunque altro non sto a dirti
solo che salutarti te insieme alle nostre
sorelle mamma ed il babbo nonni con la
nonna le zie Aladino Con le sue sorelline
• tutti i Parenti e danni di nuovo un Bacio
• dal tuo fratello
• Equestri Stefano
La vita militare di Equestri Stefano in tempo di guerra Anno 1915 4 Giugno

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  • 1. La mia vita militare in tempo di guerra 1915 Lettere originali del Soldato : Equestri Stefano Nato a Capannori il 5 Settembre 1895 53° Reggimento Fanteria Umbria Morto a Valle Papena il 22 Ottobre 1915 Non sei che una croce Non sei che una croce Nessuno forse sa più perchè sei sepolto lassù nel camposanto sperduto sull'Alpe, soldato caduto. Nessuno sa più chi tu sia soldato di fanteria coperto di erbe e di terra, vestito del saio di guerra. l'elmetto sulle ventitré nessuno ricorda perché posata la vanga e il badile portando a tracolla il fucile salivi sull'Alpe,salivi cantavi e di piombo morivi ed altri morivano con te ed ora sei tutto di Dio. Il sole, la pioggia, l'oblio t'han tolto anche il nome d'un fronte non sei che una croce sul monte che dura nei turbini e tace custode di gloria e di pace. R.Perseni
  • 2. Un soldato in guerra • Introduzione • Equestri Stefano di Carlo nato a Capannori il 5 Settembre 1895. Soldato del 53° Reggimento Fanteria. Morto a Valle Papena il 22 Ottobre 1915. Il Ministro della Guerra concede alla memoria del soldato la Croce al Merito di Guerra in data 27 Febbraio 1923. • Stefano giovanissimo va con il padre in America a cercar fortuna e con l’intenzione di richiamare tutta la famiglia. Allo scoppio della guerra, tuttavia, decidono entrambi di rientrare in Italia per vedere i cari e la cara patria in difficoltà. • Viene immediatamente chiamato alle armi e parte. Dopo sei mesi circa, come molti altri muore. Il padre poco dopo si ammala e muore dal dispiacere per quel giovanissimo e amato figlio. Stefano ha difeso il suo paese con coraggio ed eroismo ma lassù sul “monte infernale” scopre che stanno combattendo anche contro italiani, come dice li hanno mandati a combattere ” fratelli contro fratelli”. Vede passargli accanto, crudele la morte , che “ imma pietà” gli toglie i compagni ma fino in fondo combatte per il suo paese con tutta l’innocenza e la freschezza della gioventù. Un animo nobile, lui ragazzo ma già uomo, fermo nella sua fede e nell’amor di patria non tentenna, da lui solo serenità e pietas. Alla sua memoria è dedicata questa pubblicazione, per non dimenticare mai chi ha dato la vita per tutti noi, perché ancora oggi possa rivivere. Non solo un nome., non solo una foto ma un giovane uomo che ancora oggi è in mezzo a noi.
  • 3. Croce al Merito di Guerra conferita alla madre di Stefano Equestri 53° Fanteria addì 27 Febbraio 1923
  • 4. Equestri Stefano 53° Fanteria: alcuni appunti scritti con un lapis • Il giorno 6 Settembre si siamo discesi con gioia dal maledetto monte e siamo andati nel paese di Misurina a poca distanza dal Montepiano e siamo stati fino al giorno 10 e la mattina del (11) si siamo tornati di nuovo sul monte infernale pronti per una grande avanzata e alla mattina del 12, alle 4 della mattina si siamo inviati sulla linea di fuoco pronti per l’assalto. Dunque è andato il genio per fare saltar i reticolati nemici ma dopo una scarica del nemico ha dovuto ritirarsi
  • 5. e abbandonare tutto e tornarsene in trincea così che l’impresa è andata a monte. A questa impresa prendeva parte il mio battaglione e il dì 1 dunque la prova è stata ripetuta fino al giorno del 15. Dunque dopo tante prove non abbiamo ottenuto niente ansichè di acquistare abbiamo avuto una perdita nel giorno 15 che il nemico si ha fatto due plotoni prigionieri e se non andavan rinforzi facevano anche laltri due così l’intera compagnia, poi la mattina del 17 la mia Equestri Stefano 53° Fanteria: alcuni appunti scritti con un lapis
  • 6. compagnia, altre compagnie siamo arrivati all’accampamento dove siamo stati fino alla sera del 18 Settembre sotto la tenda e dunque alla sera del 18 siamo partiti per andare alla sinistra del Montepiana cioè fra Montepiana e le tre cime di Lavaredo la passissione si chiama ( nel rin bianco) dove abiamo dato il cambio al 2 battaglione del mio reggimento. Dunque appena arrivati il mio plotone hanno mandato su una forcella tanto ripida poi arrivati Equestri Stefano 53° Fanteria: alcuni appunti scritti con un lapis
  • 7. • si siamo messi a dormire e alla mattina siamo andati di vedetta poi la rocca del maledetto era divenuta infernale Monte piana per raggiungere il posto dove si doveva montare di vedetta è bisognato andare supini con il caldo che vita… Poi arrivati sul posto il mio compagno ha alzato la testa per guardare il nemico ma in testa a 100 metri nianno tirato. La pallottola ha picchiato imma pietà la quale un passo mi ha picchiato Equestri Stefano 53° Fanteria: alcuni appunti scritti , forse in trincea, con un lapis
  • 8. La vita militare di Equestri Stefano in tempo di guerra Anno 1915 4 Giugno • Il 1 Giugno alle ore 8 e tre quarti messi piede in su terra austriaca e dopo una tappa di 6 h arivai nel paese così chiamato Acquabona dove si siamo attendati e ci siamo stati lì 3 o 6 giorni. Dopo abbiamo preso la via lunga e dolorosa e sopra più pericolosa. L’abbiamo fatta tutta di notte e siamo arrivati ad una forca di una montagna distante da Acquabona 15 h dove c’è un’otello ora c’è un’ospedale militare chiamato l’Hotel delle 3 croci lì si siamo attendati per la seconda vorta in terra straniera e siamo stati lì 3 giorni. Dopo abiamo preso la stada di una rigida montagna la cui forca che non si fece si condusse sotto le bocche dei forti. Venuta l’alba della mattina si siamo messi in un silenzio compreto in una stretta per non essere scoperti dalle artiglierie nemiche. Sono quasi compretamente distrutte e la sera del 9 Giugno il primo battaglione del mio Reggimento si misse allassarto del forte ma fallito il corpo quanti morti e feriti la compagnia fu così sfortunata la seconda che alla mattina all’appello ne risposero di 280 soli 70, poi la sera del 12 Giugno stavimo nel nostro
  • 9. • Accampamento in allegria ma la mattina all’alba venne l’ordine di spiantare le tende e subito dopo si prese la strada che conduce al forte dove tutto il giorno furono fucilate e cannonate ma il mio battaglione non prese parte nemmeno a questo ma noialtri eramo di rinforso sopra una montagna trincerata il giorno avanti. Viene la mattina cioè la mattina dopo siamo stati tutto il giorno su un monte ripido che guarda il fronte nemico che si trova a due chilometri al sottostante di una vallata fra il fronte nemico e di dietro ad una strada e noialtri si stava in aspettativa che venissero giù dalla montagna dove sono trincerati ma non si è visto nessuno in tutto il giorno poi alla sera 2 , 24 reggimento sono andati allassarto la sera ma è riuscito male perché il 23 ha avuto 500 fuori combattimento poi la mattina del 15 siamo partiti per andare alla sorte e siamo arrivati sopra alla montagna sotto le loro trincee e aviamo sentito delle fucilate ma è arrivato l’ordine di ritirarsi e siamo venuti indietro accompagnati dalla fucileria nemica. Ora siamo tornati all’accampamento così dal 15 giugno siamo stati quindi di fronte al forte fino al 14 luglio con improvvisamente avanti e addietro a destra e sinistra e via La vita militare di Equestri Stefano in tempo di guerra Anno 1915 4 Giugno
  • 10. • scontri di pattugliee via di seguito facendo trincee di qua e di là e strade vane il passodei muli e cannoni addosso.Siamo alla vigilia di un attaccola notte del 15 Luglio al 14 siamo partiti per andare sottoil forte di rincarso e dopo una lunga tappa di 6 ore con lo zaino e accompagnati dalla pioggia siamo arrivati sul postoe il giorno dopo si siamo attendati sottoche ha piovuto tutto il giorno e tutti bagnati abiamo dormito 5 ore. La mattina cioè la sera del 14 Luglio il secondo battaglione è partito per dirigersi verso il forte per attaccarlo e che arrivato all’alba della mattina del 15 dopo aver camminato, circa 3 ore era la strada da fare, ma hanno impegnatotutta la notte e alla mattina alle 7 hanno preso contattocol nemico e dopo un tiro infernale 4 ore di fucileria e mitragliatricicon vari corpi di artiglieria di montagna è bisognato battere in ritirata lasciando un capitano e vari tenenti morti e feriti con tanti sordati.Dopo di questocombattimentosiamo stati fino al 25 Luglio e la mattina del 26 Luglio siamo partiti per un antro fronte distante20 h, cioè non è tanto distante eravamo prima ma abbiamo dovuto venire in Italiae poi andare in questo fronte sopra…. La vita militare di Equestri Stefano in tempo di guerra Anno 1915 4 Giugno
  • 11. • Il Montepianache c’è una larga estensione di pianura e dalla nostra trincera alla trincera nemica c’è una piccola vallata ma poco fonda e in nel messoc’è il confine. Dunque siamo arrivati qua sopra alla sera del 27 Luglio e nella notte tutta l’undicesimamia compagnia ha aperto un fuoco di fucileria tanto eficace ma non si vedeva nessunopoi il giorno tre Agostoalla mattina principiò la nostra artiglieria a sparare e ha seguitato fino alla mattina e seguitaancora e prendono parte a questi tiri 149,75 e 65 ma il nemico ha rispostopoco con intervallo ed hanno tirato quarche corpo da 140 e sono arrivati fino alla mia trincera e qualche pesso è venuto nella mia trincera ma senza effettoma finalmente mentre che stavo in tanto a mettere un badile nel pedero e accanto a me ci avevo uno del mio plotone allora mentre che si stava lì a niente si pensava si senteun corpo partire dalla destra della tricera ed il corpo era giù qui e scoppia a un pessodi sdrappello ferisce leggermente alla parte bassa e all’avambraccio però lieve e ne ferisce altri due uno al piede destro e uno all’avambraccio destro tutti i due lieve. Il rombo del cannone continua due Agosto mentre che tirava la nostra Artiglieria La vita militare di Equestri Stefano in tempo di guerra Anno 1915 4 Giugno
  • 12. • I proiettili passavano appena all’altessa delle nostre trincere e la sfortuna volle che un proiettile scoppiasse proprio sopra della tricera e ammassa un povero sordato e ne feritte altri 3. Dopo il giorno 3 e 4 con 5 fu un vero tiro di artiglieria come il giorno 5 io e il mio battaglione si abbandonava la trincera che fu rimpiassatadal primo battaglione Al giorno del 4 un aereoplano sopra la notte del 5 veglia un falso allarme vari spari di fucile notte oscura senza altri successi.Ora qualche giorno riposo Il giorno 11 Agostosi stava tutti all’accampamento tranquilli ma ben poco durò l’llegheria perché subito dopo messogiorno venne un ordine di andare rinforso al 54, che aveva impegnato un combattimento in una vallata così chiamata ,,,,,,,,,,,,,,,come pure avanzò ma no con tante perdite ed il nemico ha lasciatosottole nostre trincere che aveva tentatoattaccarsi così che furono ricacciati e abbandonò sul terreno 200 morti e tutti quasi delle nostre terre . Si sa che sono nostri fratelli perché si sono trovate delle lettere e cartolone scritte in lingua italiana. Poveri giovani che sono mandati a combattere contro i loro fratelli e ammazzarsi l’uno insieme all’altro. Dunque la prima sera siamo mancato sopra La vita militare di Equestri Stefano in tempo di guerra Anno 1915 4 Giugno
  • 13. • Un monte per difendere quelli che erano a combattere appena arrivati sopra il mio capitano con il mio tenente andiedero in prima linea per cercsrsi il posto e appena arrivati sopra una pallottola ferì il mio tenente alla testa e dopo 2 ore spirò la prima vittima . Alla notteabbiamo dormito nei cespugli e buchi come tante lepri e il giorno dopo l’artiglieria nemica tirò sopra di noi intrvallato sì ma tutto il giorno e verso la sera una granata scoppiòsopra un buco dove stava un attendentedel tenentedel 2 plotone e gli portò via le gambe e una la trovai io dopo un giorno a pochi metri povero ragazzo è morto all’ospedale ora siamo tranquilli • Spedisce il soldato • Equestri Stefano • Zona di guerra La vita militare di Equestri Stefano in tempo di guerra Anno 1915 4 Giugno
  • 14. • Lunedì 16 Agosto 1915 • Stimata sorella Amalia • Ti rispondo alla tua cartolina • in data 10 Agosto come • sento lottimo stato di tua • buona salute come peralmo • mento segue di me. • Cara sorella ti scrivo con lapis • perché sono in trincera e nonte • ngo linchiostro e poi nontengo • tempo dunque termino così • salutarti te pappa mamma • e tutte le nostre sorelle • e sono tuo fratello • fra qualche giornoti riscrivo. State allegri Equestri Stefano La vita militare di Equestri Stefano in tempo di guerra Anno 1915 4 Giugno
  • 15. • Lunedì 18 ottobre 1915 • Mia cara sorella • Vengo con questa mia cartolina per farti sapere L’ottimo stato di mia salute Come spero chessia anche di te e delle nostre sorelle come babbo e mamma, c ara sorella stai pure tranquilla che la mia salute è ottima e spero di poterla mantenere fino al termine della campagna, dunque altro non sto a dirti solo che salutarti te insieme alle nostre sorelle mamma ed il babbo nonni con la nonna le zie Aladino Con le sue sorelline • tutti i Parenti e danni di nuovo un Bacio • dal tuo fratello • Equestri Stefano La vita militare di Equestri Stefano in tempo di guerra Anno 1915 4 Giugno