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Negli ultimi 6 anni le richieste sono progressivamente aumentate.
Nel centro storico ce ne sono 158: 26 Bar, 73 ristoranti, 44 esercizi di vicinato,
15 attività artigianali. Tra queste solo 8 tra bar e ristoranti hanno elementi di
delimitazione in vetro e/o legno.
Per la prima volta il Comune di Lecce avrà un
regolamento sull'utilizzo dello spazio
pubblico per attività commerciali, stagionali e
continuative e per i dehors.
Il regolamento riduce il rischio di
discrezionalità, arbitrarietà, soggettività a cui
l'amministrazione è esposta dalle procedure
autorizzative in vigore.
Finalmente criteri chiari e uguali per tutti: una
risorsa per la città e per le attività
commerciali.
Il regolamento contiene:
-criteri qualitativi e quantitativi per l’allestimento
dei dehors nella città, tipologie di arredo, ingombri
massimi;
-la regolamentazione delle differenti modalità di
occupazione per pubblici esercizi, esercizi di
vicinato e attività artigianali;
-differenziazione delle permanenze temporali delle
occupazioni;
-l’abolizione della conferenza di servizi con
l’attivazione di una modalità telematica;
-semplificazioni per il rinnovo dell’autorizzazione
senza modifiche;
-possibilità di rinnovo e aggiornamento del
regolamento.
L'obiettivo dell'amministrazione è la valorizzazione dello spazio pubblico
bilanciando gli interessi economici di chi eroga servizi e gli interessi collettivi
legati all'accessibilità dei luoghi pubblici e alla tutela del decoro,
salvaguardando la percezione degli ambienti urbani e paesaggistici.
Lo spazio pubblico, che sia una piazza, una strada o altro è sempre
inscindibile da:
-i volumi degli edifici e dalle loro facciate;
-gli arredi delle attività commerciali;
-i flussi pedonali, ciclabili e carrabili.
Una corretta gestione dello spazio pubblico deve tenere insieme i servizi
commerciali, la libera fruizione, la sicurezza stradale.
Semplificazione del processo autorizzativo e delle proroghe:
Per ottenere il rilascio dell'occupazione di suolo pubblico, oggi i
commercianti devono ottenere un’autorizzazione di durata stagionale,
rilasciato caso per caso a valle di una conferenza dei sevizi sulla base di
valutazioni non correlate a uno specifico regolamento comunale.
Il nuovo regolamento semplifica la procedura autorizzativa e le proroghe
annuali:
-istanza on-line al Suap;
-verifiche d'ufficio;
-risposta certa entro 60gg.
3 tipologie di autorizzazioni:
-pluristagionale, prorogabile per tre anni previa semplice richiesta se non
sussistono modifiche;
-stagionale, per 6 mesi (maggio-ottobre);
-occasionali, 30 gg nell’anno solare in occasioni di festività e fiere.
Quantità di superficie autorizzabile
Pubblici esercizi:
-per attività con superficie fino a mq. 100: massimo il 50% della superficie
dell’esercizio destinata alla somministrazione;
-per attività con superficie oltre i mq. 100: 50%della superficie dei primi 100
mq. sommata con il 10% dell’intera superficie destinata alla
somministrazione; esempio un esercizio di 300 mq può avere in concessione
un’area di : 100*50%+300*10%= 80mq);
-fino al 100%, nel caso che l’area esterna lo consenta e l’attività di
somministrazione sia svolta assicurando il corretto equilibrio igienico
sanitario in relazione alla capacità di produzione del laboratorio/cucina.
Sempre compatibilmente con la conformazione dello
spazio pubblico, dei marciapiedi, della sezione viaria e degli stalli dei
parcheggi.
Attività artigianali ed esercizi di vicinato:
-fino al 30% della superficie del locale.
Arredi: panchine e/o poltroncine di cortesia,
ombrelloni, piani d’appoggio e tavoli alti, sgabelli.
L’area di occupazione di suolo pubblico dovrà
essere delimitata da borchie chiodate, fornite dal
settore Pianificazione e Sviluppo del territorio,
posizionate a cura e spese del titolare della
concessione evidenziando unicamente i vertici
perimetrali dell’area.
L'insieme degli elementi mobili o smontabili o,
comunque, amovibili, posti temporaneamente in
modo funzionale ed armonico sullo spazio
pubblico o privato gravato da servitù di uso
pubblico, che costituisce, delimita e arreda lo
spazio per il ristoro all'aperto annesso ad un
locale di pubblico esercizio di somministrazione o
per esercizi di vicinato, o per attività artigianale.
Essi possono essere di tre tipologie: aperti,
semichiusi e chiusi.
Dehors:
I Dehors possono essere:
-aperti:
lo spazio è delimitato da paletti e corde o fioriere
con altezza massima fino a 1,20 mt. e come
copertura abbiamo ombrelloni, tende e teli
funzionalmente autonomi da eventuale pedana;
-semichiusi A:
quando lo spazio occupato ha come delimitazioni
fioriere, pannelli trasparenti fino a 1,6 mt. con
eventuale parte opaca nella parte inferiore, di
altezza fino a 50 cm., e per copertura ombrelloni e
tende, senza elementi portanti verticali disposti in
modo continuativo in tutta l'estensione
dell'occupazione;
-semichiusi B:
quando lo spazio occupato ha come delimitazioni
fioriere pannelli trasparenti fino a 1,6 mt con
eventuale parte opaca nella parte inferiore, di
altezza fino a 50 cm e per copertura tende,
pannelli pensiline o pergolati, anche con elementi
portanti portanti verticali disposti in modo
continuativo in tutta l'estensione dell'occupazione.
Il rilascio del provvedimento autorizzativo da
parte dell’ufficio SUAP, è comprensivo del
titolo edilizio alla realizzazione della struttura;
-chiusi:
quando lo spazio occupato è delimitato
lateralmente e/o frontalmente definendo un
ambiente circoscritto con elementi attaccati alla
copertura o comunque oltre 1,6 mt rispettando
l'altezza massima del dehors.
Il rilascio del provvedimento autorizzativo da
parte dell’ufficio SUAP, è comprensivo del
titolo edilizio alla realizzazione della struttura;
In base alle caratteristiche dello spazio pubblico,
la città è stata suddivisa in tre ambiti:
-Ambito 1, centro storico;
-Ambito 2, la città consolidata e moderna;
-Ambito 3, il resto della città e le marine.
123
Gli ambiti sono individuati in ragione di specifici
caratteri predominanti e ricorrenti sotto il profilo
insediativo e storico – culturale, e da differenti
relazioni e tendenze di trasformazione e/o
permanenza che li interessano in ragione della
forma dello spazio pubblico, del tessuto viario e
della densità di pubblici servizi, esercizi di vicinato
e artigianali presenti
Le caratteristiche degli ambiti individuano diverse
tipologie di dehors utilizzabili in funzione degli
impatti visivi, dell'uniformità estetica, della
fruizione collettiva, della sicurezza stradale e di un
armonioso rapporto d'insieme tra spazi pubblici e
dehors per garantire sempre la leggibilità degli
spazi urbani.
Ambito 1 – centro storico
Ambito 2 – città consolidata e moderna
è consentita l'installazione di dehors aperti,
semichiusi A e all'interno d i marciapiedi di
larghezza superiore a mt 3,5 anche semichiusi B.
Ambito 3 – resto della città e marine
è consentita l'installazione di tutte le tipologie di
dehors, nel rispetto di regole prescrizioni.
Piazze, incroci, parchi e giardini storici
Nelle aree pavimentate centrali delle piazze: Ariosto, Verdi, Mazzini,
De Grisantis, Italia, Congedo, Bottazzi, è consentita esclusivamente
l’installazione di Dehors Aperti e senza pedane.
Nei giardini e parchi pubblici della città compresi in tutti gli ambiti, sono
ammessi esclusivamente Dehors di tipologia Aperti e del tipo semichiusi A.
Nelle strade che contornano tali piazze è consentita l’installazione di dehors
di tipo semichiuso A.
Negli incroci degli ambiti 2 e 3 le occupazioni devono mantenere una
distanza di 6mt. dal filo marciapiede delimitante l’incrocio. Per garantire
sempre il transito pedonale nei marciapiedi deve essere garantita una fascia
libera di almeno 1,50 mt. dal dehors, 1,00mt. nelle aree pedonali. Analoga
distanza deve essere garantita per gli accessi agli immobili pedonali e
carrabili. Per garantire il transito del mezzo di soccorso e servizio
l’occupazione deve sempre garantire una corsia carrabile pari a 3,50 mt.
La regolamentazione consentirà:
-Innalzamento della qualità delle occupazioni di
suolo pubblico nel centro storico e nella zona ad
esso prossima;
-ridurre i conflitti tra residenti e fruitori dello spazio
pubblico;
-ridurre le sanzioni nei confronti degli esercizi
commerciali.

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Il nuovo regolamento per l'arredo urbano dello spazio pubblico

  • 1.
  • 2. Negli ultimi 6 anni le richieste sono progressivamente aumentate. Nel centro storico ce ne sono 158: 26 Bar, 73 ristoranti, 44 esercizi di vicinato, 15 attività artigianali. Tra queste solo 8 tra bar e ristoranti hanno elementi di delimitazione in vetro e/o legno.
  • 3. Per la prima volta il Comune di Lecce avrà un regolamento sull'utilizzo dello spazio pubblico per attività commerciali, stagionali e continuative e per i dehors. Il regolamento riduce il rischio di discrezionalità, arbitrarietà, soggettività a cui l'amministrazione è esposta dalle procedure autorizzative in vigore. Finalmente criteri chiari e uguali per tutti: una risorsa per la città e per le attività commerciali.
  • 4. Il regolamento contiene: -criteri qualitativi e quantitativi per l’allestimento dei dehors nella città, tipologie di arredo, ingombri massimi; -la regolamentazione delle differenti modalità di occupazione per pubblici esercizi, esercizi di vicinato e attività artigianali; -differenziazione delle permanenze temporali delle occupazioni; -l’abolizione della conferenza di servizi con l’attivazione di una modalità telematica; -semplificazioni per il rinnovo dell’autorizzazione senza modifiche; -possibilità di rinnovo e aggiornamento del regolamento.
  • 5. L'obiettivo dell'amministrazione è la valorizzazione dello spazio pubblico bilanciando gli interessi economici di chi eroga servizi e gli interessi collettivi legati all'accessibilità dei luoghi pubblici e alla tutela del decoro, salvaguardando la percezione degli ambienti urbani e paesaggistici. Lo spazio pubblico, che sia una piazza, una strada o altro è sempre inscindibile da: -i volumi degli edifici e dalle loro facciate; -gli arredi delle attività commerciali; -i flussi pedonali, ciclabili e carrabili. Una corretta gestione dello spazio pubblico deve tenere insieme i servizi commerciali, la libera fruizione, la sicurezza stradale.
  • 6. Semplificazione del processo autorizzativo e delle proroghe: Per ottenere il rilascio dell'occupazione di suolo pubblico, oggi i commercianti devono ottenere un’autorizzazione di durata stagionale, rilasciato caso per caso a valle di una conferenza dei sevizi sulla base di valutazioni non correlate a uno specifico regolamento comunale. Il nuovo regolamento semplifica la procedura autorizzativa e le proroghe annuali: -istanza on-line al Suap; -verifiche d'ufficio; -risposta certa entro 60gg. 3 tipologie di autorizzazioni: -pluristagionale, prorogabile per tre anni previa semplice richiesta se non sussistono modifiche; -stagionale, per 6 mesi (maggio-ottobre); -occasionali, 30 gg nell’anno solare in occasioni di festività e fiere.
  • 7. Quantità di superficie autorizzabile Pubblici esercizi: -per attività con superficie fino a mq. 100: massimo il 50% della superficie dell’esercizio destinata alla somministrazione; -per attività con superficie oltre i mq. 100: 50%della superficie dei primi 100 mq. sommata con il 10% dell’intera superficie destinata alla somministrazione; esempio un esercizio di 300 mq può avere in concessione un’area di : 100*50%+300*10%= 80mq); -fino al 100%, nel caso che l’area esterna lo consenta e l’attività di somministrazione sia svolta assicurando il corretto equilibrio igienico sanitario in relazione alla capacità di produzione del laboratorio/cucina. Sempre compatibilmente con la conformazione dello spazio pubblico, dei marciapiedi, della sezione viaria e degli stalli dei parcheggi.
  • 8. Attività artigianali ed esercizi di vicinato: -fino al 30% della superficie del locale. Arredi: panchine e/o poltroncine di cortesia, ombrelloni, piani d’appoggio e tavoli alti, sgabelli. L’area di occupazione di suolo pubblico dovrà essere delimitata da borchie chiodate, fornite dal settore Pianificazione e Sviluppo del territorio, posizionate a cura e spese del titolare della concessione evidenziando unicamente i vertici perimetrali dell’area.
  • 9. L'insieme degli elementi mobili o smontabili o, comunque, amovibili, posti temporaneamente in modo funzionale ed armonico sullo spazio pubblico o privato gravato da servitù di uso pubblico, che costituisce, delimita e arreda lo spazio per il ristoro all'aperto annesso ad un locale di pubblico esercizio di somministrazione o per esercizi di vicinato, o per attività artigianale. Essi possono essere di tre tipologie: aperti, semichiusi e chiusi. Dehors:
  • 10. I Dehors possono essere: -aperti: lo spazio è delimitato da paletti e corde o fioriere con altezza massima fino a 1,20 mt. e come copertura abbiamo ombrelloni, tende e teli funzionalmente autonomi da eventuale pedana;
  • 11. -semichiusi A: quando lo spazio occupato ha come delimitazioni fioriere, pannelli trasparenti fino a 1,6 mt. con eventuale parte opaca nella parte inferiore, di altezza fino a 50 cm., e per copertura ombrelloni e tende, senza elementi portanti verticali disposti in modo continuativo in tutta l'estensione dell'occupazione;
  • 12. -semichiusi B: quando lo spazio occupato ha come delimitazioni fioriere pannelli trasparenti fino a 1,6 mt con eventuale parte opaca nella parte inferiore, di altezza fino a 50 cm e per copertura tende, pannelli pensiline o pergolati, anche con elementi portanti portanti verticali disposti in modo continuativo in tutta l'estensione dell'occupazione. Il rilascio del provvedimento autorizzativo da parte dell’ufficio SUAP, è comprensivo del titolo edilizio alla realizzazione della struttura;
  • 13. -chiusi: quando lo spazio occupato è delimitato lateralmente e/o frontalmente definendo un ambiente circoscritto con elementi attaccati alla copertura o comunque oltre 1,6 mt rispettando l'altezza massima del dehors. Il rilascio del provvedimento autorizzativo da parte dell’ufficio SUAP, è comprensivo del titolo edilizio alla realizzazione della struttura;
  • 14. In base alle caratteristiche dello spazio pubblico, la città è stata suddivisa in tre ambiti: -Ambito 1, centro storico; -Ambito 2, la città consolidata e moderna; -Ambito 3, il resto della città e le marine. 123
  • 15. Gli ambiti sono individuati in ragione di specifici caratteri predominanti e ricorrenti sotto il profilo insediativo e storico – culturale, e da differenti relazioni e tendenze di trasformazione e/o permanenza che li interessano in ragione della forma dello spazio pubblico, del tessuto viario e della densità di pubblici servizi, esercizi di vicinato e artigianali presenti Le caratteristiche degli ambiti individuano diverse tipologie di dehors utilizzabili in funzione degli impatti visivi, dell'uniformità estetica, della fruizione collettiva, della sicurezza stradale e di un armonioso rapporto d'insieme tra spazi pubblici e dehors per garantire sempre la leggibilità degli spazi urbani.
  • 16. Ambito 1 – centro storico
  • 17. Ambito 2 – città consolidata e moderna è consentita l'installazione di dehors aperti, semichiusi A e all'interno d i marciapiedi di larghezza superiore a mt 3,5 anche semichiusi B.
  • 18. Ambito 3 – resto della città e marine è consentita l'installazione di tutte le tipologie di dehors, nel rispetto di regole prescrizioni.
  • 19. Piazze, incroci, parchi e giardini storici Nelle aree pavimentate centrali delle piazze: Ariosto, Verdi, Mazzini, De Grisantis, Italia, Congedo, Bottazzi, è consentita esclusivamente l’installazione di Dehors Aperti e senza pedane. Nei giardini e parchi pubblici della città compresi in tutti gli ambiti, sono ammessi esclusivamente Dehors di tipologia Aperti e del tipo semichiusi A. Nelle strade che contornano tali piazze è consentita l’installazione di dehors di tipo semichiuso A. Negli incroci degli ambiti 2 e 3 le occupazioni devono mantenere una distanza di 6mt. dal filo marciapiede delimitante l’incrocio. Per garantire sempre il transito pedonale nei marciapiedi deve essere garantita una fascia libera di almeno 1,50 mt. dal dehors, 1,00mt. nelle aree pedonali. Analoga distanza deve essere garantita per gli accessi agli immobili pedonali e carrabili. Per garantire il transito del mezzo di soccorso e servizio l’occupazione deve sempre garantire una corsia carrabile pari a 3,50 mt.
  • 20. La regolamentazione consentirà: -Innalzamento della qualità delle occupazioni di suolo pubblico nel centro storico e nella zona ad esso prossima; -ridurre i conflitti tra residenti e fruitori dello spazio pubblico; -ridurre le sanzioni nei confronti degli esercizi commerciali.