Primo punto del nostro programma.
Vogliamo impiegare 5000 persone per i prossimi 3 anni con un contributo di 1000 euro al mese in un vero e proprio Piano Marshall per la Puglia: 300 cantieri per prendersi cura del territorio, per combattere il dissesto idrogeologico, per valorizzare il nostro patrimonio artistico e culturale.
Vogliamo investire in questo piano straordinario di tutela e valorizzazione del territorio, le risorse che sono state destinate alla Puglia dall'Europa per il periodo 2014-2020.
Il primo obiettivo del nostro programma è combattere la crisi: e noi la vogliamo sconfiggere così.
Diciamolo pure: i danni peggiori del ventennio berlusconiano hanno riguardato la scuola, il sapere.
Svilita la figura dell'insegnante, marginalizzato nella sua funzione e nel suo compito sociale.
Svuotata l'istruzione dal suo essere strumento di maturazione collettiva e di carta che gli ultimi potevano giocarsi sul tavolo della vita per migliorare la propria condizione.
Eppure senza scuola non c'è futuro.
Nella Puglia che abbiamo in mente le scuole saranno i presidi territoriali del cambiamento: 500 istituti sempre aperti, un piano educativo costruito dal basso con una serie di attività per migliorare la qualità della didattica, valorizzare gli insegnanti, intervenire sulle situazioni di disagio.
Per rendere la scuola pugliese un modello.
Modello del cambiamento.
Abbiamo incontrato quell'imprenditoria pugliese che ogni giorno ingaggia un duro corpo a corpo con la crisi.
Noi crediamo che nei prossimi anni, al centro della nostra azione, vi debba essere quella piccola e media imprenditoria che rappresenta la spina dorsale del nostro tessuto economico, che è il punto di leva per saltare fuori dalla crisi.
Per questo intendiamo ridurre drasticamente l'IRAP regionale, potenziare l'accesso al credito, ma soprattutto destinare due miliardi di risorse europee a chi punta e produce innovazione generando opportunità per sé, per tutti.
Primo punto del nostro programma.
Vogliamo impiegare 5000 persone per i prossimi 3 anni con un contributo di 1000 euro al mese in un vero e proprio Piano Marshall per la Puglia: 300 cantieri per prendersi cura del territorio, per combattere il dissesto idrogeologico, per valorizzare il nostro patrimonio artistico e culturale.
Vogliamo investire in questo piano straordinario di tutela e valorizzazione del territorio, le risorse che sono state destinate alla Puglia dall'Europa per il periodo 2014-2020.
Il primo obiettivo del nostro programma è combattere la crisi: e noi la vogliamo sconfiggere così.
Diciamolo pure: i danni peggiori del ventennio berlusconiano hanno riguardato la scuola, il sapere.
Svilita la figura dell'insegnante, marginalizzato nella sua funzione e nel suo compito sociale.
Svuotata l'istruzione dal suo essere strumento di maturazione collettiva e di carta che gli ultimi potevano giocarsi sul tavolo della vita per migliorare la propria condizione.
Eppure senza scuola non c'è futuro.
Nella Puglia che abbiamo in mente le scuole saranno i presidi territoriali del cambiamento: 500 istituti sempre aperti, un piano educativo costruito dal basso con una serie di attività per migliorare la qualità della didattica, valorizzare gli insegnanti, intervenire sulle situazioni di disagio.
Per rendere la scuola pugliese un modello.
Modello del cambiamento.
Abbiamo incontrato quell'imprenditoria pugliese che ogni giorno ingaggia un duro corpo a corpo con la crisi.
Noi crediamo che nei prossimi anni, al centro della nostra azione, vi debba essere quella piccola e media imprenditoria che rappresenta la spina dorsale del nostro tessuto economico, che è il punto di leva per saltare fuori dalla crisi.
Per questo intendiamo ridurre drasticamente l'IRAP regionale, potenziare l'accesso al credito, ma soprattutto destinare due miliardi di risorse europee a chi punta e produce innovazione generando opportunità per sé, per tutti.
Il turismo.
No agli insediamenti speculativi che devastano il territorio, no alle megastrutture e ai campi da golf, no a un modello che può dare ai pugliesi solo occasioni di lavoro saltuario e dove la ricchezza prodotta finisce lontano dalla Puglia.
Sì a un turismo che punti sulla voglia di intraprendere dei pugliesi: le seconde abitazioni trasformate in b&b, le tante piccole realtà che inventano e offrono servizi di accompagnamento e di scoperta del territorio e che garantiscono la piena valorizzazione dell'agroalimentare di filiera corta.
Questo sarà il nostro schema di gioco.
Per un turismo reticolare e dal basso, fatto con tutto l'amore e la cura di cui i pugliesi sono capaci.
Puglia 2020: l'Ambiente.
Vogliamo che la Puglia raggiunga, ogni anno, il pareggio di bilancio ambientale, un punto esatto d'equilibrio tra quante risorse l'ambiente crea e quante ne consumiamo nel volgere dei 365 giorni.
Tutte le nuove opere verranno autorizzate solo all'interno di questo vincolo.
E se ci sono impatti di carattere inquinante, varrà il principio dell'1 a 10: se inquini 1 devi bonificare per 10.
Si chiama Impronta Ecologica: il nostro progetto per rendere lo sviluppo della Puglia davvero sostenibile.
Le nostre politiche d'indirizzo, la nostra governance, l'orizzonte verso il quale vogliamo tendere.
Una Puglia che produca opportunità per tutti, allargando il respiro del nostro tessuto economico per generare nuove possibilità di lavoro.
Una Puglia che liberi i bollenti spiriti di tutti: le donne, tutti quelli che necessitano di riqualificazione professionale, gli anziani attivi, i migranti.
Una Puglia che cammini sulle gambe dell'innovazione e della giustizia sociale.
Perché tutti i pugliesi sono una risorsa.
Siamo stati a Taranto per presentare la nostra proposta sull'ILVA in un confronto che ha visto presenti anche i sindacati.
Viviamo infatti giorni decisivi per il futuro del centro siderurgico.
Al Governo chiediamo di scegliere un'acquirente che accetti davvero la sfida dell'acciaio verde e che si occupi anche della bonifica, dando così seguito a quanto previsto dal Piano Ronchi.
Lo Stato deve mantenere una quota nel capitale sociale della futura proprietà per sorvegliare sul perseguimento e il raggiungimento degli obiettivi.
Dobbiamo fare a Taranto quello che è stato fatto in realtà come Belval, in Lussemburgo, che oggi è capitale dell'acciaio verde ed è vanto e d'orgoglio di un intero Paese.
Perché a Taranto si gioca la partita più importante per il riscatto dell'Italia, quella che vuole guardare oltre la crisi, quella che vuole dischiudere le porte del futuro.
Il turismo.
No agli insediamenti speculativi che devastano il territorio, no alle megastrutture e ai campi da golf, no a un modello che può dare ai pugliesi solo occasioni di lavoro saltuario e dove la ricchezza prodotta finisce lontano dalla Puglia.
Sì a un turismo che punti sulla voglia di intraprendere dei pugliesi: le seconde abitazioni trasformate in b&b, le tante piccole realtà che inventano e offrono servizi di accompagnamento e di scoperta del territorio e che garantiscono la piena valorizzazione dell'agroalimentare di filiera corta.
Questo sarà il nostro schema di gioco.
Per un turismo reticolare e dal basso, fatto con tutto l'amore e la cura di cui i pugliesi sono capaci.
Puglia 2020: l'Ambiente.
Vogliamo che la Puglia raggiunga, ogni anno, il pareggio di bilancio ambientale, un punto esatto d'equilibrio tra quante risorse l'ambiente crea e quante ne consumiamo nel volgere dei 365 giorni.
Tutte le nuove opere verranno autorizzate solo all'interno di questo vincolo.
E se ci sono impatti di carattere inquinante, varrà il principio dell'1 a 10: se inquini 1 devi bonificare per 10.
Si chiama Impronta Ecologica: il nostro progetto per rendere lo sviluppo della Puglia davvero sostenibile.
Le nostre politiche d'indirizzo, la nostra governance, l'orizzonte verso il quale vogliamo tendere.
Una Puglia che produca opportunità per tutti, allargando il respiro del nostro tessuto economico per generare nuove possibilità di lavoro.
Una Puglia che liberi i bollenti spiriti di tutti: le donne, tutti quelli che necessitano di riqualificazione professionale, gli anziani attivi, i migranti.
Una Puglia che cammini sulle gambe dell'innovazione e della giustizia sociale.
Perché tutti i pugliesi sono una risorsa.
Siamo stati a Taranto per presentare la nostra proposta sull'ILVA in un confronto che ha visto presenti anche i sindacati.
Viviamo infatti giorni decisivi per il futuro del centro siderurgico.
Al Governo chiediamo di scegliere un'acquirente che accetti davvero la sfida dell'acciaio verde e che si occupi anche della bonifica, dando così seguito a quanto previsto dal Piano Ronchi.
Lo Stato deve mantenere una quota nel capitale sociale della futura proprietà per sorvegliare sul perseguimento e il raggiungimento degli obiettivi.
Dobbiamo fare a Taranto quello che è stato fatto in realtà come Belval, in Lussemburgo, che oggi è capitale dell'acciaio verde ed è vanto e d'orgoglio di un intero Paese.
Perché a Taranto si gioca la partita più importante per il riscatto dell'Italia, quella che vuole guardare oltre la crisi, quella che vuole dischiudere le porte del futuro.
3. • Komputer adalah serangkaian ataupun
sekelompok mesin elektronik yang terdiri
dari ribuan bahkan jutaan komponen yang
dapat saling bekerja sama, serta membentuk
sebuah sistem kerja yang rapi dan teliti.
Sistem ini kemudian dapat digunakan untuk
melaksanakan serangkaian pekerjaan secara
otomatis, berdasar urutan instruksi ataupun
program yang diberikan kepadanya
4. Alasan ekonomis
• Dapat mempermudah suatu pekerjaan di
bidang apapun
• 1di bidang perkantoran
• 2.di bidang perbankan
• 3.dll