Riabilitazione psichiatrica e fattorie socialiUneba
Relazione di Carlo Simionato della Società Italiana di Medicina Psicosomatica per il convegno "Psichiatria riabilitativa, una rete per il futuro", Lucca 4 5 aprile 2019 www.uneba.org/convegno-psichiatria-lucca
Psichiatria Nutrizionale. Come nutrire al meglio mente e animaFabio Piccini
Come è possibile prevenire i principali disturbi mentali ottimizzando la nutrizione? In che modo si possono incrementare le perfomance del cervello e della mente modulando l'introduzione di micronutrienti? Questa presentazione tenuta presso la sede del CNR di Bologna introduce al biohacking del SNC.
Psichiatria Nutrizionale. Come nutrire al meglio mente e animaFabio Piccini
Come è possibile prevenire i principali disturbi mentali ottimizzando la nutrizione? In che modo si possono incrementare le perfomance del cervello e della mente modulando l'introduzione di micronutrienti? Questa presentazione tenuta presso la sede del CNR di Bologna introduce al biohacking del SNC.
Psicologo nelle cure primarie. Malattia cronica, Chronic care model, Sanità d...Marco G. Mellace
Il ruolo e il contributo dello psicologo che lavora nel team delle cure primarie, in riferimento alla malattia cronica. Cosa sono le Cure Primarie? Dalla Prevenzione alla Promozione della Salute. Determinanti non biologici: stili di vita. Costrutti psicologici nella malattia cronica. Costruzione dell'equipe: aspetti operativi, competenze e tipologie di intervento.
Un'esperienza di prevenzione nei centri di salute mentaleCamilliani.it
Evangelizzazione e mondo sanitario: prevenzione e salute pubblica.
Provincia Italiana – Camilliani Segretariato ITA per il Ministero - Mottinello di Rossano Veneto 3 Marzo 2014
Dott.ssa Loretta Berti - Psicoterapeuta - Verona
Presentazione di Francesca Cirulli e Marta Borgi all'evento "Green Care: le aree verdi per il benessere, la salute, l’inclusione sociale" del 14 ottobre 2021. L'evento è stato realizzato nell'ambito del progetto europeo Green4C. Scopri di più su greenforcare.eu
La capacità del cibo di modificare il corpo in senso positivo o negativo, è riconosciuta sia dalle antiche medicine orientali che dalle più moderne scoperte scientifiche.
Una dieta sana e equilibrata contribuisce, in modo significativo, a mantenere e a migliorare la salute e l’aspetto, mentre un’alimentazione scorretta può provocare numerosi squilibri ed è uno dei maggiori fattori di rischio per numerose malattie.
“L’uomo è ciò che mangia”
affermava il filoso Feuerbach “se volete far migliore il popolo, dategli un’alimentazione migliore”
Ipotesi d'intervento preventivo sul sovrappeso e sull'obesita' in una prosp...Claudio Lombardo
L’obesità è stata definita dall’OMS come malattia multifattoriale e riconosciuta come epidemia globale (globesity).
Vari fattori incidono su questa condizione morfologica e sul suo stato iniziale: il sovrappeso.
Pressioni ambientali, fattori di rischio personali, sociali e familiari, relazionali e comportamentali, genetici e biologici, possono concorrere alla genesi del sovrappeso e dell’obesità.
La seguente tesi si propone di analizzare tutti i differenti fattori coinvolti al fine di convergere in una più ampia prospettiva che tenga conto dell’importanza non solo degli aspetti psicologici ma anche di quelli relazionali, socio-ambientali e organici.
Le disuguaglianze sociali determinano le iniquità di salute. Ecco perché è importante che il piano regionale di prevenzione 2015-18 preveda obiettivi finalizzati a un health equity audit, investendo, in particolare, sulle azioni che si ipotizza abbiano un maggiore impatto sul contrasto delle disuguaglianze.
Un tema importante, che è stato affrontato venerdì 13 marzo, nel corso del workshop L’equità nel piano di prevenzione regionale 2015-18 in presenza di operatori della sanità pubblica e referenti per la salute coinvolti nella discussione degli interventi da inserire nel piano regionale di prevenzione, sui quali investire per ridurre le iniquità di salute (come la riduzione della sedentarietà, dell’alimentazione scorretta, dell’abitudine al fumo e degli infortuni sul lavoro).
Giuseppe Costa – coordinatore del gruppo di lavoro Equità nella salute e sanità della Commissione Salute della conferenza delle regioni – ha illustrato i dati contenuti nel libro bianco sulle disuguaglianze di salute in Italia – L’Equità della salute in Italia, di cui è coautore – che sono stati il punto di partenza della discussione.
Intervento del Dr. Emanuel Mian, PhD- psicologo ed esperto di Disturbi del Comportamento Alimentare a InnovactionYoung mentre era presidente dell'IRIDSA- Istituto di Ricerca Inernazionale sul Disagio e la Salute nell'Adolescenza- (2008)
Riabilitazione psichiatrica e fattorie socialiUneba
Relazione di Carlo Simionato della Società Italiana di Medicina Psicosomatica per il convegno "Psichiatria riabilitativa, una rete per il futuro", Lucca 4 5 aprile 2019 www.uneba.org/convegno-psichiatria-lucca
Psichiatria Nutrizionale. Come nutrire al meglio mente e animaFabio Piccini
Come è possibile prevenire i principali disturbi mentali ottimizzando la nutrizione? In che modo si possono incrementare le perfomance del cervello e della mente modulando l'introduzione di micronutrienti? Questa presentazione tenuta presso la sede del CNR di Bologna introduce al biohacking del SNC.
Psichiatria Nutrizionale. Come nutrire al meglio mente e animaFabio Piccini
Come è possibile prevenire i principali disturbi mentali ottimizzando la nutrizione? In che modo si possono incrementare le perfomance del cervello e della mente modulando l'introduzione di micronutrienti? Questa presentazione tenuta presso la sede del CNR di Bologna introduce al biohacking del SNC.
Psicologo nelle cure primarie. Malattia cronica, Chronic care model, Sanità d...Marco G. Mellace
Il ruolo e il contributo dello psicologo che lavora nel team delle cure primarie, in riferimento alla malattia cronica. Cosa sono le Cure Primarie? Dalla Prevenzione alla Promozione della Salute. Determinanti non biologici: stili di vita. Costrutti psicologici nella malattia cronica. Costruzione dell'equipe: aspetti operativi, competenze e tipologie di intervento.
Un'esperienza di prevenzione nei centri di salute mentaleCamilliani.it
Evangelizzazione e mondo sanitario: prevenzione e salute pubblica.
Provincia Italiana – Camilliani Segretariato ITA per il Ministero - Mottinello di Rossano Veneto 3 Marzo 2014
Dott.ssa Loretta Berti - Psicoterapeuta - Verona
Presentazione di Francesca Cirulli e Marta Borgi all'evento "Green Care: le aree verdi per il benessere, la salute, l’inclusione sociale" del 14 ottobre 2021. L'evento è stato realizzato nell'ambito del progetto europeo Green4C. Scopri di più su greenforcare.eu
La capacità del cibo di modificare il corpo in senso positivo o negativo, è riconosciuta sia dalle antiche medicine orientali che dalle più moderne scoperte scientifiche.
Una dieta sana e equilibrata contribuisce, in modo significativo, a mantenere e a migliorare la salute e l’aspetto, mentre un’alimentazione scorretta può provocare numerosi squilibri ed è uno dei maggiori fattori di rischio per numerose malattie.
“L’uomo è ciò che mangia”
affermava il filoso Feuerbach “se volete far migliore il popolo, dategli un’alimentazione migliore”
Ipotesi d'intervento preventivo sul sovrappeso e sull'obesita' in una prosp...Claudio Lombardo
L’obesità è stata definita dall’OMS come malattia multifattoriale e riconosciuta come epidemia globale (globesity).
Vari fattori incidono su questa condizione morfologica e sul suo stato iniziale: il sovrappeso.
Pressioni ambientali, fattori di rischio personali, sociali e familiari, relazionali e comportamentali, genetici e biologici, possono concorrere alla genesi del sovrappeso e dell’obesità.
La seguente tesi si propone di analizzare tutti i differenti fattori coinvolti al fine di convergere in una più ampia prospettiva che tenga conto dell’importanza non solo degli aspetti psicologici ma anche di quelli relazionali, socio-ambientali e organici.
Le disuguaglianze sociali determinano le iniquità di salute. Ecco perché è importante che il piano regionale di prevenzione 2015-18 preveda obiettivi finalizzati a un health equity audit, investendo, in particolare, sulle azioni che si ipotizza abbiano un maggiore impatto sul contrasto delle disuguaglianze.
Un tema importante, che è stato affrontato venerdì 13 marzo, nel corso del workshop L’equità nel piano di prevenzione regionale 2015-18 in presenza di operatori della sanità pubblica e referenti per la salute coinvolti nella discussione degli interventi da inserire nel piano regionale di prevenzione, sui quali investire per ridurre le iniquità di salute (come la riduzione della sedentarietà, dell’alimentazione scorretta, dell’abitudine al fumo e degli infortuni sul lavoro).
Giuseppe Costa – coordinatore del gruppo di lavoro Equità nella salute e sanità della Commissione Salute della conferenza delle regioni – ha illustrato i dati contenuti nel libro bianco sulle disuguaglianze di salute in Italia – L’Equità della salute in Italia, di cui è coautore – che sono stati il punto di partenza della discussione.
Intervento del Dr. Emanuel Mian, PhD- psicologo ed esperto di Disturbi del Comportamento Alimentare a InnovactionYoung mentre era presidente dell'IRIDSA- Istituto di Ricerca Inernazionale sul Disagio e la Salute nell'Adolescenza- (2008)
1. I determinanti sociali
della salute mentale
A cura di Matteo Bessone – Sportello TiAscolto! e Rita Longo – DoRS – Regione Piemonte
2. Obiettivi dell’intervento
1.Offrire una panoramica sui Determinanti Sociali
della Salute e introdurre alcuni concetti chiave;
2.Fornire una sintesi del documento dell’OMS
“Social Determinants of Mental Health” (2014),
tradotto in italiano a cura di Dors in collaborazione
con Rete Sostenibilità e Salute e People Health's
Movement, sottolineandone alcuni punti salienti;
3. Perché occuparsi di salute mentale?
“While life expectancy is increasing, so too are the years people live in poor
health. Mental illness was found to have a heavy toll on individuals and societies,
with 1.1 billion people living with psychological or psychiatric disorders and
substance abuse problems last year. Major depressive disorders ranked in the
top 10 causes of ill health in all but four countries.”
6. Concetti Chiave: Salute Mentale e Benessere
“La salute mentale non è solo l’assenza di un disturbo mentale”, ma è ciò
che, a partire dal riconoscimento delle abilità e dalle capacità di ciascuno e
dei contesti, in un’ottica salutogenica e olistica, permette alle persone di fare
e di essere ciò che ritengono importante, ciò a cui attribuiscono valore.
Viceversa, essere e fare ciò che si ritiene importante contribuisce alla salute
mentale
Molte persone presentano disturbi mentali sottosoglia, che significa una
scarsa salute mentale che non raggiunge la soglia per essere diagnosticata
come disturbo mentale. (OMS, 2014)
L’OMS definisce la salute mentale come “uno stato di benessere in cui ogni
individuo possa realizzare il suo potenziale, affrontare il normale stress della
vita, lavorare in maniera produttiva e fruttuosa e apportare un contributo alla
propria comunità”. L'assenza di disturbo mentale non significa necessariamente
presenza di una buona salute mentale.
7. Concetti chiave: Gradiente Sociale
Prevalenza per tutti i disturbi mentali comuni per reddito familiare (Inghilterra, 2007)
WHO, Social Determinants of Mental Health, 2014
Il benessere e le capacità sono distribuite a seconda della posizione
socioeconomica attraverso i determinanti sociali di salute (OMS, 2014).
Il benessere e le capacità sono distribuite a seconda della posizione
socioeconomica attraverso i determinanti sociali di salute (OMS, 2014).
9. Fattori di rischio e di protezione individuali,
scelta e stili di vita ?
Dieci regole d’oro per stare bene in salute 1999
Chief Medical Officer- Inghilterra
1. Non fumare. Se puoi, smetti. Se non ce la fai, riduci.
2. Segui un’alimentazione bilanciata, ricca di frutta e verdura.
3. Mantieniti attivo fisicamente.
4. Controlla il tuo stress, ad esempio parlandone oppure ritagliandoti del tempo per
rilassarti.
5. Se bevi alcol, fallo con moderazione.
6. Copriti quando sei al sole e proteggi i bambini dalle scottature.
7. Adotta abitudini sessuali sicure.
8. Aderisci alle opportunità di screening oncologico.
9. Guida in maniera sicura, rispetta il Codice della Strada.
10.Impara le procedure essenziali del pronto soccorso: vie aeree, respiro,
circolazione.
10. Determinanti Sociali della Salute
o Fattori di rischio individuali ?
Individui
Contesti:
-Fisici
-Sociali
-Economici
-Culturali
-Politici
11. Determinanti Sociali della Salute
o Fattori di rischio individuali ?
“Rispetto alle persone che guadagnavano meno di 20.000 dollari all’anno, gli individui che con
reddito di 75.000 dollari l’anno avevano maggiori probabilità di soddisfare le linee guida
sull’esercizio fisico che suggeriscono, per mantenersi in forma, 150 minuti di esercizio moderato
o 75 minuti di allenamento vigoroso durante un periodo di due giorni. In particolare le persone
più ricche, durante tutta la settimana mostravano maggiori probabilità di rispettare queste linee
guida.
L’adozione delle linee guida per l’attività fisica è importante per la longevità, la migliore qualità
della vita, la salute mentale e cognitiva e la prevenzione delle malattie croniche, incluso il
diabete di tipo 2 e alcuni tumori.
Lo studio ha anche dimostrato che, in una giornata tipo, le persone con alto reddito
s’impegnavano in 9,3 minuti di attività fisica light e trascorrevano 11,8 minuti in totale
sedentarietà. I partecipanti allo studio più ricchi hanno anche trascorso 4.6 minuti in più al giorno
in media facendo dell’esercizio moderato o vigoroso. E questo significa aggiungere fino a più di
30 minuti di esercizio in una settimana, abbastanza per fare una significativa differenza nella
salute”
Kerem Shuval, Qing Li, Kelley Pettee Gabriel, Rusty Tchernis, Income, physical activity, sedentary
behavior, and the ‘weekend warrior’ among U.S. adults, Preventive Medicine (2017)
Mantieniti attivo fisicamente...
12. Determinanti Sociali della Salute,
stile di vita e vincoli
Dieci regole d’oro per stare bene in salute-University of Bristol:
1. Non essere povero. Se puoi, smetti. Se non ci riesci, cerca di non essere povero
per molto tempo.
2. Non vivere in un’area deprivata. Se puoi trasferisciti altrove.
3. Non essere disabile o non avere un figlio disabile.
4. Non fare un lavoro malpagato, manuale e stressante.
5. Non vivere in una casa umida, di bassa qualità, o non essere un senza tetto.
6. Sii in grado di pagarti attività sociali e vacanze annuali.
7. Non essere un genitore solo.
8. Richiedi tutti i benefici cui hai diritto.
9. Sii in grado di possedere un’auto.
10. Sfrutta l’istruzione per migliorare la tua posizione socioeconomica.
“Le buone condizioni di vita, le cose che realmente contano sono distribuite
in modo disuguale, molto più di quanto sia accettabile. Il risultato di una
distribuzione disuguale delle occasioni di vita è che la salute si distribuisce in
modo disuguale” (Marmot, 2016)
“Le buone condizioni di vita, le cose che realmente contano sono distribuite
in modo disuguale, molto più di quanto sia accettabile. Il risultato di una
distribuzione disuguale delle occasioni di vita è che la salute si distribuisce in
modo disuguale” (Marmot, 2016)
13. Determinanti Sociali della Salute
“La promozione della salute non è responsabilità esclusiva del settore sanitario, e supera
anche la mera proposta di modelli di vita più sani, per aspirare al benessere”
(Carta di Ottawa - OMS, 1986)
14. Stratificazione, disuguaglianze e “salute”
●
Malattia Mentale (inclusa
dipendenza da alcol e da sostanze)
●
Grado di fiducia
●
Speranza di vita e mortalità infantile
●
Obesità
●
Rendimento Scolastico dei bambini
●
Gravidanze in adolescenza
●
Omicidi
●
Tasso di incarcerazione
●
Mobilità Sociale
Composizione dell'indice aggregato
17. Determinanti Sociali della Salute Mentale
Fisher and Baum (2010): “The social determinants of
mental health: implications for research and health
promotion”, Australian and New Zealand Journal of
Psychiatry 2010; 44:1057–1063
18. Sotto la pelle:
l'Incorporazione delle Disuguaglianze sociali
●
Effetti sulla fisiologia del sistema immunitario, sulla funzione
cardiovascolare, sul sistema respiratorio, e sul sistema nervoso
centrale;
●
Accumulati nel tempo, influenzano i caratteri epigenetici, psicosociali,
psicologici e comportamentali; psicologici e comportamentali
●
Mitigati dal supporto sociale (OMS,2014)
21. Uguaglianza di opportunità
“Nonostante sia necessario agire lungo tutto il corso di vita, le evidenze
concordano nel ritenere che offrire ad ogni bambino le migliori
condizioni di partenza possibili genererà i maggiori benefici sia in termini
sociali che di salute mentale.[...] E' particolarmente importante che ogni
bambino cominci nel migliore modo possibile la propria vita”.
“Nonostante sia necessario agire lungo tutto il corso di vita, le evidenze
concordano nel ritenere che offrire ad ogni bambino le migliori
condizioni di partenza possibili genererà i maggiori benefici sia in termini
sociali che di salute mentale.[...] E' particolarmente importante che ogni
bambino cominci nel migliore modo possibile la propria vita”.
“La salute mentale dei genitori gioca un ruolo chiave per la salute dei bambini”
(Oms, 2014)
“La salute mentale dei genitori gioca un ruolo chiave per la salute dei bambini”
(Oms, 2014)
22. Salute Mentale Materna
Pordes Bowers, A., et al. "An equal start: improving outcomes in children’s centres."
London: UCL Institute of Health Equity (2012).
23. Salute Mentale Materna
Pordes Bowers, A., et al. "An equal start: improving outcomes in children’s centres."
London: UCL Institute of Health Equity (2012).
25. Prima Infanzia:
Disuguaglianze nello sviluppo
A 3 anni esiste un divario di circa 30.000.000 di parole tra bambini (americani)
di classi sociali diverse.
Hart B, Risley TR. The early catastrophe. The 30 million of word gap by age 3. American educator 2003
“La mancanza di un attaccamento sicuro, la trascuratezza, la mancanza di
stimoli di qualità e i conflitti influenzano negativamente esiti futuri quali il
comportamento sociale, i risultati educativi, la condizione lavorativa e la salute
fisica e mentale” (OMS, 2014)
“La mancanza di un attaccamento sicuro, la trascuratezza, la mancanza di
stimoli di qualità e i conflitti influenzano negativamente esiti futuri quali il
comportamento sociale, i risultati educativi, la condizione lavorativa e la salute
fisica e mentale” (OMS, 2014)
27. Età lavorativa, Salute Mentale e (in)sicurezza
“La disoccupazione e un lavoro di scarsa qualità rappresentano fattori
di rischio per i disturbi mentali , e sono una fonte estremamente
importante di diseguaglianza nei disturbi mentali, in quanto strettamente
legati alla classe sociale e al livello di competenze”. (OMS, 2014)
“La disoccupazione e un lavoro di scarsa qualità rappresentano fattori
di rischio per i disturbi mentali , e sono una fonte estremamente
importante di diseguaglianza nei disturbi mentali, in quanto strettamente
legati alla classe sociale e al livello di competenze”. (OMS, 2014)
Salute in Italia e livelli di tutela: approfondimenti dalle indagini
ISTAT sulla salute. A cura di Costa, Crialesi, Migliardi et al. 2016
29. Attività lavorativa e Salute Mentale: Status Syndrome
“Un impiego di scarsa qualità, ad esempio occupazione senza contratto o
con contratto a breve termine, lavori con bassa retribuzione e attività
lavorativa sottoposta a controllo, hanno un impatto dannoso sulla
salute mentale. Al contrario, un impiego sicuro e il senso di
padronanza sul lavoro sono fattori protettivi rispetto a una buona
salute mentale” (OMS, 2014)
“Un impiego di scarsa qualità, ad esempio occupazione senza contratto o
con contratto a breve termine, lavori con bassa retribuzione e attività
lavorativa sottoposta a controllo, hanno un impatto dannoso sulla
salute mentale. Al contrario, un impiego sicuro e il senso di
padronanza sul lavoro sono fattori protettivi rispetto a una buona
salute mentale” (OMS, 2014)
30. Costi sociali o problemi individuali?
I disturbi mentali dell’adulto hanno un impatto che va al di là del livello individuale:
influenzano anche i figli, il partner e l’intera famiglia, la comunità, lo sviluppo
economico e le generazioni successive. (OMS, 2014)
I disturbi mentali dell’adulto hanno un impatto che va al di là del livello individuale:
influenzano anche i figli, il partner e l’intera famiglia, la comunità, lo sviluppo
economico e le generazioni successive. (OMS, 2014)
STATUSSTATUS
SYNDROME;SYNDROME;
JOB STRAINJOB STRAIN
32. Famiglia: Trasmissione Intergenerazionale
“Le disuguaglianze sociali ed economiche, che si tramandano di generazione
in generazione, determinano, con il tempo, il radicamento delle
disuguaglianze relative alla salute mentale” (OMS, 2014)
“Le disuguaglianze sociali ed economiche, che si tramandano di generazione
in generazione, determinano, con il tempo, il radicamento delle
disuguaglianze relative alla salute mentale” (OMS, 2014)
34. Trasmissione Intergenerazionale: mobilità sociale
Probabilità di ottenere una laurea per i figli (35-49) dei manager e dei colletti bianchi
rispetto ai figli dei colletti blu.
Franzini M., Raitano M. (2015) Income Inequality in Italy: Tendencies and Policy
Implications. In: Strangio D., Sancetta G. (eds) Italy in a European Context.
Palgrave Macmillan, London
35. Trasmissione Intergenerazionale: mobilità sociale
Franzini M., Raitano M. (2015) Income Inequality in Italy: Tendencies and
Policy Implications. In: Strangio D., Sancetta G. (eds) Italy in a European
Context. Palgrave Macmillan, London
Influenza delle origini familiari a parità di istruzione: divario di reddito per figli (35-49)
dei manager e dei colletti bianchi rispetti ai figli dei colletti blu.
36. La Disuguaglianza è relazione
Marmot, Michael. "Closing the gap in a generation." World
Health Organisation, Geneva (2008).
Ciascuna persona ha un reddito, uno status o una posizione di classe
che si misurano in relazione a tutti gli altri membri della società.
Ciascuna persona ha un reddito, uno status o una posizione di classe
che si misurano in relazione a tutti gli altri membri della società.
Marmot, Michael. "The influence of income on health:
views of an epidemiologist." Health affairs 21.2 (2002):
31-46.
“In una popolazione al di sopra della soglia
di povertà, il reddito è importante quale
predittore di cattiva salute perché è una
misura di dove si trova una persona nella
scala sociale. Più che il denaro in quanto
tale, ciò che conta è la posizione sociale”
37. Gli effetti “profondi” individuali
Dickerson, Sally S., and Margaret E. Kemeny. "Acute stressors and cortisol
responses: a theoretical integration and synthesis of laboratory research."
Psychological bulletin 130.3 (2004): 355-91.
Maggior rilascio cortisolo nel sangue
in condizioni di
Minaccia da valutazione sociale:
(al Sé sociale)
●
Vergogna
●
Mortificazione
●
Umiliazione
●
Autostima
●
Inferiorità
●
Inadeguatezza
●
Non amabilità
●
Indegnità
●
Frustrazione
38. Gli effetti “profondi” sociali. Un problema di tutti.
Status
Posizione sociale
Identità,
Valore Personale,
Sé Sociale
Valutazione/Confronto Sociale
“Fear of Falling”, “Status Anxiety”,
Competitività, Violenza
Individualismo, Erosione dei Legami Sociali,
Consumismo, Indebitamento,
Coesione, Esclusione, Stereotipi,
Conformismo, Indifferenza.