2. Non credere che sia stressante,
ma scoprirne i risvolti
piacevoli e gratificanti.
Non cercare di essere a
tuttii costi brillanti o
perfetti;ciò che conta è
offrire qualcosa di valore.
Cercare di utilizzare il
proprio senso
dell’umorismo.
Non temerele proprie
reazioni emotivee le
proprie umane fragilità od
errori; saremo più
autenticie conquisteremo
il rispettodegli altri.
4. Il migliordiscorsoè quello in cui si dicetutto
ciò che deveessere detto,non tuttociò che può
essere detto.
5. Mettere tutti
gli ascoltatori
sullo stesso
livello
Dire tutto in
due parole
Approfondire,
riprendendo i
vari punti Evidenziare il
problema e le ragioni
che lo hanno fatto
sorgere
Proporre l’idea
centrale per
risolvere il
problema
Portare la prova che la
vostra idea funzionerà e
risolverà il problema
Sottolineare i
vantaggi: cosa
ne riceveranno
Illustrare la
strategia che
intendete
adottare
Anticipare
alcune
possibili
obiezioni
Ricapitola
re quello
che avete
detto
7. IL
NERVOSIS
MO: non si
può
evitare,
ma
imbrigliare
Le modalità
d’esposizione
TENERE
SOTTO
CONTROLLO:
LA POSIZIONE: posizionatevi in modo
che il vostro corpo vi possa aiutare:
alla stessa altezza, frontalmente,
mani a palme aperte verso gli
interlocutori, il corpo che si protende
verso di loro.
LA VOCE:
variare tono
e volume e
sorridere
evitando
così di
essere
monotoni
I GESTI:
usare
braccia e
mani per
enfatizzare
CONTATTO D’OCCHI: non
guardate di sfuggita e
guardate tutti, per capirne
il grado d’attenzione
IL DISCORSO: come una
musica(toni, tempi, pausa ecc)
Momenti d’alleggerimento e
pause per ottenere effetto
voluto
8. Non avere in
mente un falso
scopo(es.
accontentare tutti)
Devi essere il più
possibile te stesso
Mettiti sempre nei
panni degli
ascoltatori
evitando così ogni
possibile
ambiguità
Leggete lo stretto
necessario;
seguite una
scaletta ragionata
degli argomenti da
esporre
Non devi essere
ad ogni costo
perfetto nel
parlare
Alessia Valentino
Rossella Pavone
Stefania Florio