Creare un tema Responsive per Magento con BootstrapAndrea Saccà
Presentazione realizzata per il primo Meet Magento Italy 2014. Temi trattati: Mobile Commerce, Responsive Web Design, Magento Front End Design, Framework Frontend Foundation e Bootstrap, Media Queries, e il libro Mastering Magento Theme Design disponibile qui: http://www.packtpub.com/mastering-magento-theme-design/book
Diventato ormai uno standard nello sviluppo web, tanto di essere adottato anche nelle specifiche della pubblica amministrazione, Bootstrap è lo strumento più importante da conoscere per uno sviluppatore web. In questa sessione vedremo, con un approccio molto pratico, le novità della versione 4, entrando nel dettaglio della personalizzazione avanza del codice sorgente con SASS e analizzando la nuova gestione del grid system basato su Flexbox.
Creare un tema Responsive per Magento con BootstrapAndrea Saccà
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Introduzioni all'uso dei preprocessori Sass e Less per la stesura di un foglio di stile CSS intelligente
Autore: Valerio Radice - valix85
Data: Giugno 2017
Responsive web design spiegato sempliceLucio Vacchi
WordPress Meetup Bologna 19-10-2017
Lucio Vacchi
info@luciovacchi.it
https://luciovacchi.it/responsive-web-design-spiegato-semplice/
Responsive web design spiegato semplice
Come funziona, vantaggi, limiti e nuove sfide
Difficoltà: Facie, Beginner
Argomenti: Drupal Theming & Css Framework
Descrizione:
Le slide sono state proiettate durante la sessione "Drupal Theming & Css Framework" al Drupal Camp 2010 di Torino da Domenico Monaco, aka Kiuz. domenico.monaco[@]kiuz.it
Come funzionano i Retrieval-Augmented Generators (RAG) e quanto i database vettoriali sono fondamentali per poter memorizzare e utilizzare le sorgenti dati aziendali e personali?
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Crea il tuo assistente AI con lo Stregatto (open source python framework)Commit University
Open source, in Python, compatibile con vari LLM ed estendibile tramite plugin: queste sono solo alcune delle potenzialità del framework Cheshire Cat AI!
Breaking REST Chains_ A Fastify & Mercurius Pathway to GraphQL Glory.pdfCommit University
This document contains slides from a presentation by Luca Del Puppo about building GraphQL servers using Fastify and Mercurius. The presentation introduces GraphQL and its advantages over REST APIs. It then discusses why Mercurius is a good choice for building GraphQL servers on Fastify and outlines some features it provides out of the box. The presentation concludes by providing resources for learning more about Fastify, Mercurius and building GraphQL servers.
The document discusses the benefits of exercise for mental health. Regular physical activity can help reduce anxiety and depression and improve mood and cognitive functioning. Exercise causes chemical changes in the brain that may help protect against mental illness and improve symptoms.
Collaborazione, Decisionalità e Gestione della Complessità nel Tempo: cosa ...Commit University
Vuoi migliorare la gestione dei progetti a lungo termine con team multidisciplinari e prendere decisioni rischiose in modo sicuro e ponderato? Non perderti il nostro workshop gratuito!
Antonio Dell’Ava, Frontend Developer di eDreams Odigeo, condividerà strategie per aiutarti a ottimizzare la collaborazione nel tuo team, scegliere gli strumenti giusti per ogni situazione e garantire l’evoluzione del progetto nel tempo
A volte essere pigri è una qualità, evita (quasi) tutte le richieste di personalizzazioni lasciando "finestre aperte" nei tuoi componenti generici.
Gli slots sono un modo per passare il contenuto a un componente in Vue.js. Permettono di definire una sezione nel template di un componente che può essere sostituita dall'esterno.
È inoltre possibile assegnare un nome o uno "scope" agli slots, garantendo così maggiore controllo e personalizzazione sul contenuto. I "named slots" consentono di definire più slots nello stesso componente, assegnando dei nomi specifici.
Gli "scoped slots" ti consentono di accedere dall'esterno ai dati interni del componente.
Quante volte mi è capitato di migliorare applicazioni lente e difficili da ottimizzare, ma poi ho scoperto Qwik e tutto è cambiato.
Con il suo nuovo modello mentale è in grado di fare la differenza e scalare facilmente qualsiasi applicazione.
Non conosci questo framework? Nessuna paura...andiamo a scoprirlo assieme!
Backstage l'Internal Developer Portal Open Source per una migliore Developer ...Commit University
Backstage is an open source platform for building developer portals that unifies all tooling, services, apps, data, and documentation with a single consistent UI. It allows developers to focus on their work by providing a centralized location to create software, manage what they own, and explore the entire software ecosystem. Backstage has a customizable, extensible plugin architecture built with modern technologies to make it easy to develop for and contribute to developer portals in a cloud-agnostic, vendor-neutral way.
Nella giungla degli ORM node, Prisma sta prendendo sempre più piede. Ha migliorato la Developer Experience, si integra perfettamente con Typescript e funziona dannatamente bene con diversi provider. In questo talk, vedrai come Prisma può migliorare il tuo lavoro quotidiano e come ti permette di avere un maggior controllo della tua code base aiutandoti a prevenire fastidiosi errori nella tua applicazione nodejs.
Decision-making for Software Development Teams - Commit UniversityCommit University
Ti senti bloccato quando si tratta di prendere decisioni critiche su aspetti tecnologici? Vuoi conoscere i processi decisionali collaborativi e come applicarli al tuo team?
Francesco Strazzullo, Chief Operating Officer di Claranet Italia, ti insegnerà gli elementi chiave per prendere decisioni critiche su aspetti tecnologici, gestire i requisiti non funzionali e lavorare con processi decisionali collaborativi.
L’Advisor Leader dell’area Game di NABA, Marco Secchi, ti insegnerà come migliorare la gestione degli oggetti in-game e la loro comunicazione utilizzando Unity Engine e Design Pattern Component.
La prototipazione è un’attività fondamentale per “capire facendo”. Lo scopo della prototipazione non è costruire partendo da un progetto definito ma, piuttosto, acquisire dati preziosi per essere poi più consapevoli di prendere la giusta direzione. Alla base delle attività di prototipazione ci sono spesso strumenti low code e no code. Esistono ormai da diversi anni e ultimamente stanno guadagnando sempre più attenzione nella community per la loro immediatezza e velocità. Abbiamo definito meglio le loro qualità e le opportunità che ci sono nel loro utilizzo.
Durante il talk abbiamo approfondito perché è importante prototipare e come questa attività migliora i nostri progetti. In particolare, abbiamo approfondito l’utilizzo AWS Step Functions Workflow Studio, strumento low code prodotto da AWS. Workflow Studio ci permette di imbastire una state machine basata su step functions con uno strumento visuale drag & drop che semplifica moltissimo il nostro lavoro. Abbiamo analizzato cosa lo contraddistingue da altri strumenti e quali sono i suoi punti di forza. Infine siamo passati alla pratica facendo una piccola esercitazione con AWS Step Functions.
KMM survival guide: how to tackle struggles between Kotlin and SwiftCommit University
Kotlin Multiplatform Mobile (KMM) è un SDK per lo sviluppo di applicazioni Android ed iOS che consente agli sviluppatori di condividere la business logic mantenendo UI/UX native.
Ogni SDK/framework cross/multi platform ha i suoi pro ed i suoi contro, e purtroppo KMM non è l'eccezione che conferma la regola.
Se sei uno sviluppatore Android potresti pensare che tutto funzionerà correttamente, ma purtroppo non sarà così quando dovrai confrontarti con Swift.
Se sei uno sviluppatore iOS saprai che Swift è simile a Kotlin, ma non in tutto, dovrai quindi conoscere alcune sue caratteristiche.
In questo talk vedremo quali sono i problemi che si possono riscontrare nell'interoperabilità tra Kotlin e Swift, i motivi che li causano, e come risolverli.
Stai perdendo la testa cercando di convertire il tuo state manager da Vuex a Pinia?
Ecco una guida step-by-step per affrontare questo task senza difficoltà.
I micro-frontend sono uno degli argomenti più interessanti nel mondo frontend dell'ultimo periodo ma nonostante la loro popolarità, non esistono delle linee guida comuni per svilupparli. micro-lc risponde a questa esigenza e permette di raccogliere in un unico applicativo tanti micro-frontend, orchestrandoli e rendendoli parte della stessa applicazione e non più componenti singoli, scollegati e sconnessi.
Fastify è il web framework del momento e diverse aziende in tutto il mondo lo stanno utilizzando in produzione da anni.
Costruito da zero per essere il più veloce possibile, con un overhead minima e una potente architettura a plugin, Fastify fornisce la migliore esperienza di sviluppo, senza sacrificare prestazioni e sicurezza.
3. BOOTSTRAP
• È il progetto più popolare sulla piattaforma GitHub, con oltre 58.000 star e più di 20.000 fork;
• Secondo recenti statistiche tracce del codice di questo framework si ritrovano sull’1% dei siti web mondiali, una cifra che
tradotta in termini assoluti si traduce in un numero senz’altro ragguardevole;
• Gode di un supporto nella community degli sviluppatori che non ha pari rispetto agli front-end framework;
• Chi lo usa può contare su una mole enorme di risorse e ausilii di ogni tipo;
• È diventato una sorta di standard de facto come punto di partenza in ambiti come la creazione di template HTML
preconfezionati e temi per i principali CMS, soprattutto in un’ottica responsiva.
(fonte: HTML.it)
un pò di numeri:
4. FRAMEWORK FRONTEND
• Insieme di componenti CSS + JS + HTML atte a desrivere e definire i più comuni pattern di UI/UX
• Sistema di griglie che possa garantire la visualizzazione e l’integrità del layout su più piattaforme
• Garantire compatibilità e scalabilità su browser più datati
NB: questo non significa che tutti i framework frontend lo facciano al 100%, per esempio Bootstrap lo fa a determinate
condizioni, quelle cioè, che siano integrati dei javascript adatti.
http://getbootstrap.com/
http://creativemoka.com/commit.zip
5. ASSETS DI UN PROGETTO BOOTSTRAP
Bootstrap viene distribuito in un unico file .zip contenente solo le directory:
fonts, js, css senza HTML di base (index.html) che potremo inserire noi per
organizzare la struttura del nostro sito in piena libertà.
Dipendeze:
6. SISTEMA DI GRIGLIE
Il sistema di griglie di Bootstrap è organizzato in 12 colonne ed è pensato per realizzare layout responsivi.
La dimensione di ogni colonna è data quindi dalla percentuale in larghezza che essa occuperà all’interno dello spazio.
Ogni colonna può assumere di conseguenza una certa dimensione in relazione al suo contenitore, questo è un ottimo stratagemma per
implementare layout responsive.
7. SISTEMA DI GRIGLIE
Markup HTML in dettaglio:
<div class=“row”>
<div class=“col-md-4”> … </div>
<div class=“col-md-4”> … </div>
<div class=“col-md-4”> … </div>
</div>
col-md-4 col-md-4 col-md-4
Risultato:
La casse “row” serve a definire una riga di elementi “col-*-*”, in una .row non ci dovrebbero essere più di 12 colonne
((o una combinazione di col-*-* il cui risultato è comunque 12)).
Quindi una row è un’insieme di colonne disposte orizzontalmente
9. SISTEMA DI GRIGLIE
Semantica delle colonne:
In Bootstrap sono previsti 4 breakpoint fondamentali:
Il primo, non inserito in una media query, è per schermi con larghezza inferiore a 768px (ovvero larghi fino a 767px). Il secondo è per
schermi con larghezza minima di 768px. Il terzo per schermi con larghezza minima di 992px. Nel quarto breakpoint la larghezza minima
è di 1200px.
(fonte: HTML.it)
/* Primo breakpoint: Schermi fino a 767px */
/* Nessuna media query */
/* Secondo breakpoint: Schermi larghi da 768px in su */
@media (min-width: 768px) { ... }
/* Terzo breakpoint: Schermi larghi da 992px in su */
@media (min-width: 992px) { ... }
/* Quarto brekpoint: Schermi larghi da 1200px in su */
@media (min-width: 1200px) { ... }
10. SISTEMA DI GRIGLIE
Semantica delle colonne:
A ciascun breakpoint è associato uno specifico prefisso nella definizione delle classi per la griglia:
• Primo breakpoint: col-xs-* (extra-small).
• Secondo breakpoint: col-sm-* (small).
• Terzo breakpoint: col-md-* (medium).
• Quarto brekpoint: col-lg-* (large).
L’asterisco va sostituito con un numero da 1 a 12 che indica il numero di colonne occupato da un elemento.
Passando da un breakpoint all’altro, ovvero al variare della larghezza dello schermo, le colonne si adattano in larghezza a volte
andandosi a posizionare una sotto l’altra.
Il responsive è servito
(fonte: HTML.it)
12. SISTEMA DI GRIGLIE
Questo significa che ogni .row e quindi ogni suo
contenuto si adatterà al 100% all’interno di una
pagina? Se volessi un layout centrato?
13. SISTEMA DI GRIGLIE
Introduciamo i .container
Le .row che definiscono gruppi di colonne tenderanno ad espandersi al 100% all’interno del loro contenitore, di fatto, perché non hanno
una dimensione definita, quindi se il contenitore di una .row è la pagina stessa allora questa occuperà il 100% dello spazio disponibile.
.row {
margin-right: -15px;
margin-left: -15px;
}
Per ovviare a questo problema, Bootstrap, introduce i container.
Cioè una classe CSS adatta a contenere un numero di .row, ogni .row dovrebbe quindi essere figlia diretta di
un container.
I container seguono i breakpoint che abbiamo definito precedentemente.
Ci sono 2 classi CSS disponibili per i container:
i .container-fluid che ricoprono l’intera dimensione del viewport ed i .container per layout a dimensione fissa
14. SISTEMA DI GRIGLIE
Riassumendo:
• Le .row devono essere inserite in un .container o in un .fluid-container
• Le .row vengon usate per creare gruppi di colonne ( .col-*-* )
• I contenuti dovrebbero essere inseriti all’interno delle colonne e le colonne dovrebbero essere figlie dirette delle .row
• Classi come, per esempio, col-md-4 o col-xs-12, sono disponibili per creare layout griglia
• Le colonne creano spazi tra di loro utilizzando il padding (15px).
• Le colonne sono definite usando un numero da 1 a 12 che indica in percentuale lo spazio che esse dovranno occupare nello
spazio, quindi se volessimo incolonnare 3 colonne una di seguito all’altra dovremmo usare 3 colonne con classe col-md-4.
• Se in una .row ci sono più di 12 colonne, le successive verranno visualizzate in una nuova .row
15. SISTEMA DI GRIGLIE
Tips:
• E’ possibile innestare più conteiner all’interno di uno stesso container.
• E’ possibile aggiungere più classi ad una colonna per esempio:
<div class=“row”>
<div class=“col-md-3 col-xs-6”> … </div>
<div class=“col-md-3 col-xs-6”> … </div>
<div class=“col-md-3 col-xs-6”> … </div>
</div>
16. CLASSI DI VISIBILITÀ
Può essere utili ai fini del layout nascondere alcuni elementi o visualizzarli solo a determinate dimensioni di schermo.
Bootstrap mette quindi a disposizione le classi di visibilità:
• visible-xs per extra-small;
• visible-sm per small
• visible-md per medium;
• visible-lg per large.
18. PULSANTI E GLYPHS
Bootstrap provvede ad offrire una serie di classi per pulsanti e relative icone.
<a href=“#” class=“btn btn-default”>Pulsante</a>
<button type=“submit” class=“btn btn-default”>Pulsante</a>
<a href=“#” class=“btn btn-default”><span class=“glyphicon glyphicon-plus”> Pulsante</a>
<button type=“submit” class=“btn btn-default”><span class=“glyphicon glyphicon-plus”> Pulsante</a>
La classe btn-default provvede a colorare il pulsante di bianco, esistono altre 5 classi colore che possono essere usate al
posto di questa per colorare diversamente il pulsante, nello specifico:
btn-primary, btn-success, btn-info, btn-warning, btn-danger
19. NAVBAR
Le Navbar sono forse uno degli strumenti più usati di Bootstrap e servono a definire le tipiche di navigazione orizzontale che
troviamo maggiormente online negli header dei siti web.
Le Navbar di Bootstrap, inoltre, su mobile vengono visualizzate come un tipico menù a discesa.
http://getbootstrap.com/components/#navbar
20. CAROUSEL
E’ un componente per creare slider di immagini, non prevede sliders innestati.
http://getbootstrap.com/javascript/#carousel