Il Bonus casa 50% è una agevolazione fiscale prevista per interventi finalizzati alla ristrutturazione e operazioni di manutenzione straordinaria di edifici esistenti.
Nella nuova Legge di Bilancio (Legge 30 dicembre 2021, n. 234) tale incentivo è stato rinnovato fino al 31/12/2024, mantenendo il tetto massimo di spesa agevolabile pari a 96.000 euro, per tutti gli interventi di ristrutturazioni e manutenzioni straordinarie delle singole unità abitative. Anche questo bonus edilizio, nel caso in cui si utilizzi lo sconto in fattura o la cessione del credito, è soggetto a delle modifiche per effetto di quanto previsto nel Decreto Anti-frodi, che ha introdotto “misure di contrasto alle frodi in materia di detrazioni per lavori edilizi e cessioni dei crediti: estensione dell’obbligo del visto di conformità e della congruità dei prezzi.
Bonus casa 50% | Alternativa a bonus 110% per unifamiliari
1. Ing. Stefano Basso
ingstefanobasso@gmail.com
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Bonus casa 50%
INTERVENTI DI RISTRUTTURAZIONI E MANUTENZIONE STRAORDINARIA DEGLI IMMOBILI
Il Bonus casa 50% è una agevolazione fiscale prevista per interventi
finalizzati alla ristrutturazione e operazioni di manutenzione
straordinaria di edifici esistenti. Nella nuova Legge di Bilancio (Legge 30
dicembre 2021, n. 234) tale incentivo è stato rinnovato per 3 anni (fino al
31/12/2024), mantenendo il tetto massimo di spesa agevolabile pari a 96.000
euro, per tutti gli interventi di ristrutturazioni e manutenzioni straordinarie
delle singole unità abitative. Anche questo bonus edilizio, nel caso in cui si opti
per sconto in fattura o cessione del credito, è soggetto a delle modifiche per
effetto di quanto previsto nel Decreto Anti-frodi, che ha introdotto "misure di
contrasto alle frodi in materia di detrazioni per lavori edilizi e cessioni dei
crediti. Estensione dell’obbligo del visto di conformità e della congruità dei
prezzi.
Nuove scadenze per il Bonus Casa 50%
La Legge di Bilancio 2022 ha prorogato fino al 31 dicembre 2024 il Bonus Casa,
mantenendo a 96.000 euro il tetto massimo della detrazione. Per tutto il tempo
di validità sono state ammesse 3 opzioni di utilizzo: detrazione Irpef in dieci
anni (il proprietario paga il prezzo intero dei lavori e poi chiede un rimborso del
50% degli interventi agevolabili, importo che viene diviso in 10 rati annuali
decurtandole dalle tasse), sconto in fattura e cessione del credito. Come
accennato nel paragrafo precedente, optando per sconto in fattura o cessione
del credito occorre adempiere alle nuove regole inserite nel Decreto Anti-frode.
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Sconto in fattura o cessione del credito
Il soggetto che sostiene le spese per gli interventi previsti nel Bonus Casa può
optare anche per:
• - cessione del credito d’imposta a soggetti terzi che possono
effettuare successive cessioni, tra cui istituti di credito e imtermediari
finanziari;
• - sconto in fattura, ovvero sconto immediato del 50% sul
corrispettivo da pagare, che viene anticipato da colui che effettua
l’intervento agevolato.
Lo sconto in fattura equivale alla detrazione dall’imposta lorda spettante per
gli interventi legati al Bonus Casa e può arrivare fino a un importo massimo
pari al corrispettivo dovuto. Lo sconto in fattura ha però un costo per chi lo
applica per cui, potrebbe essere di importo inferiore rispetto al valore nominale
della detrazione fiscale.
Interventi agevolabili
Sono agevolati gli interventi che riguardano tutte le operazioni di
manutenzione straordinaria, così come le ristrutturazioni sulle singole unità
abitative e qualsiasi altro tipo di intervento volto al restauro e al risanamento
conservativo dell’immobile. Nel dettaglio:
• Interventi di manutenzione straordinaria: le opere e le modifiche
necessarie per rinnovare e sostituire parti anche strutturali degli
edifici, nonchè per realizzare ed integrare i servizi igienico-sanitari e
tecnologici, sempre che non alterino i volumi e le superfici delle
singole unità immobiliari e non comportino modifiche delle destinazioni
di uso.
• Interventi di restauro e di risanamento conservativo: gli
interventi edilizi rivolti a conservare l’organismo edilizio e ad
assicurarne la funzionalità mediante un insieme sistematico di opere
che, nel rispetto degli elementi tipologici, formali e strutturali
dell’organismo stesso, ne consentano destinazioni d’uso con essi
compatibili. Tali interventi comprendono il consolidamento, il ripristino
e il rinnovo degli elementi costitutivi dell’edificio, l’inserimento degli
elementi accessori e degli impianti richiesti dalle esigenze dell’uso,
l’eliminazione degli elementi estranei all’organismo edilizio.
• Interventi di ristrutturazione edilizia: gli interventi rivolti a
trasformare gli organismi edilizi mediante un insieme sistematico di
opere che possono portare ad un organismo edilizio in tutto o in parte
diverso dal precedente. Tali interventi comprendono il ripristino o la
sostituzione di alcuni elementi costitutivi dell’edificio, l’eliminazione, la
modifica e l’inserimento di nuovi elementi ed impianti. Nell’ambito
degli interventi di ristrutturazione edilizia sono ricompresi anche quelli
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consistenti nella demolizione e successiva fedele ricostruzione di un
fabbricato identico, quanto a sagoma, volumi, area di sedime e
caratteristiche dei materiali, a quello preesistente, fatte salve le sole
innovazioni necessarie per l’adeguamento alla normativa antisismica.
Il Bonus Casa 50% può essere utilizzato con gli altri bonus
edilizi?
Nel rispetto della regola che differenti bonus edilizi non possono essere
applicati ad uno stesso intervento, il Bonus Casa 50% può essere utilizzato sia
assieme al Superbonus 110% che al Bonus facciate 60%. Inoltre eseguendo
ristrutturazioni edilizie sfruttando il Bonus casa si ha anche l’accesso, per tutto
il triennio 2022-2024 al Bonus Mobili. Il bonus mobili permette di ottenere
una detrazione Irpef in 10 anni per il 50% dei costi delle spese agevolabili. Nel
2022 il massimale di spesa a cui potrà applicarsi questa detrazione sarà pari a
10.000 euro, massimale che nel 2023-2024 scenderà a 5000 euro.
La nostra proposta per le unifamiliari: il Bonus Casa 50%
Nonostante la proroga prevista nel Superbonus 110% per le
unifamiliari, la maggior parte delle Aziende o dei General Contractor non è
più in grado di prendersene in carico di nuove. La situazione è paradossale in
quanto la maggior parte delle abitazioni in Italia sono case singole, villette e la
riduzione dei consumi energetici (gli obietti imposti dall’Europa entro il 2020
non sono stati raggiunti. Nuovo obiettivo inteso a ridurre il consumo di energia
di almeno il 32,5 % entro il 2030) passa attraverso l’efficientamento
energetico di questa tipologia di immobili.
Utilizzando il Bonus casa 50%, grazie ad accordi con i nostri partner
possiamo proporre una soluzione alternativa per coloro che vogliono
efficientare la loro unità immobiliare ma non possono più accedere al
Superbonus 110%. La proposta è la seguente:
• Impianto fotovoltaico (obbligatorio) + batteria di accumulo
• Serramenti
• Caldaia
• Caldaia + Pompa di Calore
L’azienda fornitrice al momento del pagamento applica lo sconto in fattura
50% e può attivare un finanziamento per il restante 50% fino a 120 rate
mensili (max 30.000 euro di finanziamento). Il pagamento della prima rata
parte solo al momento dell’attivazione dell’impianto fotovoltaico, che mi
permette di ridurre i costi della bolletta elettrica fino all’80%. Inoltre, l’energia
prodotta in eccesso dai pannelli fotovoltaici può essere rivenduta alla Rete
Elettrica Nazionale. Installando inoltre una caldaia ibrida con Pompa di Calore,
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che permette di riscaldare casa nei periodi non particolarmente freddi (ottobre,
novembre, marzo, aprile) si ha anche una riduzione del consumo di gas per
riscaldamento. Questo permette di ridurre l’effettivo costo della rata mensile.
Per maggiori informazioni potete scriverci all’indirizzo email
ingstefanobasso@gmail.com.