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Bitti 18 marzo zonazione
- 1. Riserva MaB UNESCO del “Parco di Tepilora e i territori del Rio Posada” Prima proposta di zonazione Bitti, 18 marzo 2016
- 2. Adesione alla candidatura PERCORSO DI CANDIDATURA A RISERVA DI BIOSFERA MAB UNESCO – “Parco di Tepilora e territorio del Rio Posada” Aggiornata al 16 marzo 2016
- 3. Adesione dei comuni PERCORSO DI CANDIDATURA A RISERVA DI BIOSFERA MAB UNESCO – “Parco di Tepilora e territorio del Rio Posada” ENTROTERRA COSTA BACINO IDROGRAFICO RIO POSADA FIUME = INFRASTRUTTURA NATURALE
- 4. Area candidabile PERCORSO DI CANDIDATURA A RISERVA DI BIOSFERA MAB UNESCO – “Parco di Tepilora e territorio del Rio Posada”
- 5. Aree cuore PERCORSO DI CANDIDATURA A RISERVA DI BIOSFERA MAB UNESCO – “Parco di Tepilora e territorio del Rio Posada” Area cuore del Delta del Rio Posada Area cuore del M.te Tepilora Area cuore del Montalbo
- 6. Aree tampone PERCORSO DI CANDIDATURA A RISERVA DI BIOSFERA MAB UNESCO – “Parco di Tepilora e territorio del Rio Posada”
- 7. Aree tampone PERCORSO DI CANDIDATURA A RISERVA DI BIOSFERA MAB UNESCO – “Parco di Tepilora e territorio del Rio Posada” NESSUN NUOVO VINCOLO
- 8. Aree di transizione PERCORSO DI CANDIDATURA A RISERVA DI BIOSFERA MAB UNESCO – “Parco di Tepilora e territorio del Rio Posada” COOPERAZIONE
- 9. Proposta di zonazione PERCORSO DI CANDIDATURA A RISERVA DI BIOSFERA MAB UNESCO – “Parco di Tepilora e territorio del Rio Posada” Aggiornata al 16 marzo 2016
Editor's Notes
- L’area candidata include due aree con vocazioni economiche diverse ma unificate dall’essere afferenti ad uno stesso dominio geografico (Il bacino idrografico del Rio Posada) e, per certi versi, culturale (Alta Baronia, Barbagia orientale), oltre che dall’unione di comuni e dai gal
- Una riserva della biosfera è uno “scrigno” di risorse che devono essere salvaguardate per le generazioni future, perché costituiscono una reale ricchezza per il territorio. DIVERSE RICCHEZZE: Naturali e UMANE Le ricchezze possono essere di varia natura: legate al territorio e quindi alle risorse naturali ma anche alle tradizioni di chi abita questo territorio, quindi la cultura, l’artigianato, le attività agro-silvo-pastorali che lo caratterizzano. L’area candidata non è quindi un’area ristretta, limitata ai soli territori dove l’interazione tra uomo e biosfera è minima, ma anche – e soprattutto – è estesa a tutto il territorio dove l’uomo vive la propria quotidianità. L’area candidata sarà quindi estesa – in via preliminare – all’intero territorio dei comuni aderenti.
- Le aree CUORE sono evidenziate in rosso in questa mappa. Le aree in cui si vuole garantire un’integrità degli ecosistemi sono le cosidette aree CUORE. Esse insistono sui territori già tutelati ad oggi e non introducono nessun nuovo vincolo. Le aree cuore che vorremmo identificare sono 3: L’area del massiccio granitico del Monte Tepilora, che include parti delle riserve di Los Littos e Usinavà a nord-ovest, L’area del delta del Rio Posada sulla costa L’area del massiccio carbonatico del Montalbo. Queste tre aree determinano le caratteristiche dominanti del paesaggio di questi territori e ne descrivono adeguatamente la biodiversità. Complessivamente si avranno quindi due ambiti montuosi e un ambito costiero.
- Queste aree cuore devono per quanto possibile mantenere indisturbati gli ecosistemi di pregio che andremo ad individuare. Pertanto ad esse si accompagna un’area tampone che consenta di apprezzare le peculiarità di questi ecosistemi senza necessariamente “colpirli” con impatti rilevanti: sono aree con caratteristiche molto simili alle aree cuore, ma che potranno ospitare attività di ricerca, educazione ambientale, piccole produzioni nel rispetto dei regolamenti di tutela esistenti.
- In blu sono marcati i limiti di aree che già sono sottoposte a vincoli. Non abbiamo incluso ancora i vincoli del PAI. Come si può notare le aree tampone ricadono anch’esse in aree sottoposte a tutela. Ancora una volta ribadiamo non si creano nuovi vincoli.
- Torniamo alla mappa generale per osservare l’ultima tipologia di area che costituisce una Riserva di Biosfera. Sono le aree di transizione, intesa come aree in cui la ricchezza della biodiversità genera un indotto sul territorio, se questo però sa sfruttarle in modo sostenibile. Il termine “di transizione” va quindi inteso come “di trasporto”, “di scambio” Se manca un criterio di sostenibilità le aree cuore sono destinate rapidamente a sparire. È quindi necessaria una cooperazione su questi territori, un coordinamento che consenta di organizzare e promuovere una gestione sostenibile e un’azione educativa rivolta a chi vive in queste aree ma anche a chi le frequenta.
- Complessivamente quindi non vi sono aree di serie A, B, C. Ogni area ha pari dignità all’interno della riserva, ma svolge funzioni diverse. Ciò che differenzia l’area MaB da un parco naturale è proprio la sua relazione con le politiche di sviluppo economico e sociale sostenibile del territorio, non limitate quindi ad una tutela rigida ma volte a tutelare il territorio attraverso politiche che ne preservino l’identità e sappiano creare valore da essa.