SlideShare a Scribd company logo
1 of 2
Download to read offline
8   Taranto
                                                                                                 16 marzo 2012 / n.11
                                                                                                                                                                  E tra




                                              Ammazza che piazza


    Chiamiamoli guerrieri                                                                                                                     senti ma tutte quelle che hanno “ gover-
                                                                                                                                              nato” Taranto nell’arco degli ultimi cin-
                                                                                                                                              quant’anni, perché hanno permesso che la




         romantici
                                                                                                                                              grande industria e la Marina si impadro-
                                                                                                                                              nissero della città, inoltre siamo stanchi
                                                                                                                                              dell’indifferenza di parte degli stessi cit-
                                                                                                                                              tadini e speriamo che le nostre iniziative
                                                                                                                                              possano smuovere le coscienze.»
                                                                                                                                              Una delle caratteristiche del vostro
                                                                                                                                              gruppo è quella di essere tanti, di
                                                                                                                                              età differenti e spesso con espe-
                   Generazione sfigata e di nulla facenti? No, grazie.                                                                        rienze di vita non particolarmente
             Giovani arrabbiati e innamorati della propria terra.                                                                             vicine. Come riuscite a superare
                                                                                                                                              eventuali incomprensioni?
    Questi i componenti del gruppo che si è messo in testa di cambiare la città                                                               «La solidità del nostro gruppo si basa sul-
                                                                                                                                              la coerenza delle nostre assemblee; nessu-
                                                                                                                                              no è leader, siamo tutti uguali, ci piace il
    Intervista di Manuela Marchi




    T
                                                                                                                                              dibattito libero e pacifico in cui tutti pos-
                                                                                                                                              sono esprimersi liberamente.
               erminata la stagione estiva, i       le altre, un amico, Alessandro, propose       nirvi?                                      Attraverso delle votazioni ”popolari” arri-
               giovani tarantini lasciano la li-    di attivarci iniziando dalla pulizia delle    «Gruppo spontaneo e autonomo di gio-        viamo a prendere delle decisioni che sod-
               toranea per ripopolare la città.     piazze lasciate al degrado che noi gio-       vani volontari accomunati dalla stessa      disfino eventuali
               Ed è proprio tra le ultime sera-     vani spesso frequentiamo. Alcuni erano        voglia di recuperare le piazze della        diversità. Ma è fondamentale anche lo
               te di un fine estate che nasce il    scettici… “alla fine c’è un servizio cit-     città che sono i posti maggiormente         spirito di collaborazione e condivisione
    gruppo “ Ammazza che piazza”, un’ini-           tadino – dicevano - che dovrebbe già          frequentati, non solo per renderle più      che genera il rispetto
    ziativa che, con l’obiettivo di rivaloriz-      provvedere a questo, noi siamo solo           accoglienti, ma anche per valorizzare       reciproco.»
    zare il patrimonio culturale e ambien-          giovani e precari…”. All’incirca una          quelle poche aree verdi rimaste a Ta-       Combattete per la città di Taranto
    tale tarantino, è diventata una realtà a        decina di noi decisero di andare avanti.      ranto. Le piazze come solo punto di         che amate tanto; i cittadini vi fanno
    tutti gli effetti ed è riuscita a entrare, in   La prima piazza che riportammo alla           partenza, il nostro gruppo è vicino ad      arrabbiare perché spesso sono in-
    punta di piedi e con profondo                   civiltà è stata piazza Bettolo, ambiente      altre iniziative culturali e sociali.»      differenti. Dopo le vostre “ pulizie”
    Rispetto, in gran parte della città.            da noi frequentato quotidianamente.»          Passionali, giovani, forti e arrab-         avete avuto risconti positivi?
    Un’iniziativa fatta da e di giovani, che        Vi ho definito gruppo, ma voi                 biati: con chi in fondo?                    «Siamo consapevoli di quanto la strada
    credono nella loro terra.                       come amate presentarvi e defi-                «Con le istituzioni, non solo quelle pre-   sia lunga e non in discesa e di certo non ci
    A spiegarci meglio la storia, i perché, i                                                                                                 aspettavamo una risposta positiva da par-
    dove e i quando, i protagonisti del grup-                                                                                                 te di tutta la popolazione. La situazione
    po che ci raccontano il loro viaggio,                                                                                                     sociale tarantina non è ancora abbastanza
    dando il significato storico al termine                                                                                                   omogenea e sapevamo che in alcune zone
    di scambio culturale e di conoscenza,                                                                                                     saremmo stati accolti in un determinato
    nella riscoperta dell’essenza della vera                                                                                                  modo, in altre differentemente, ma pian
    Taranto.                                                                                                                                  piano stiamo costatando che una gran fetta
    Quali sono state le motivazioni                                                                                                           della Taranto attiva inizia ad abbracciare il
    che vi hanno spinto a fare gruppo                                                                                                         nostro progetto. Bisogna comunque esse-
    e scendere in piazza autonoma-                                                                                                            re sempre molto attenti nella diffusione
    mente, come veri guerrieri armati                                                                                                         dei nostri messaggi, perché l’ultima cosa
    di rastrelli, scope e tanta voglia                                                                                                        che vogliamo è quella di risultare antipa-
    di cambiamento?                                                                                                                           tici e soprattutto influenzati politicamente,
    «Ormai da tempo, durante le nostre se-                                                                                                    maggiormente in questo periodo di accesa
    rate, uno degli argomenti principali era                                                                                                  propaganda politica. Parte di noi proviene
    quello di fare qualcosa per risollevare                                                                                                   dalla strada quindi era consapevole di ciò
    l’aspetto e la vita sociale della nostra                                                                                                  a cui si poteva andare in contro.»
    città. Stanchi di parlare, una sera come                                                                                                  Avete ripulito zone della salinella,
16 marzo 2012 / n.11
E         tra                                                                                           Taranto   9




della città vecchia, dei tamburi e Pa-
olo VI, in realtà molto delicate, crean-
do dei momenti di condivisione per le
intere famiglie. Come hanno reagito i
bambini e avete in programma qual-
che incontro destinato ai soli più pic-
coli che saranno i futuri cittadini?
«Entrare in questi ambienti ha richiesto si-
curamente uno sforzo maggiore soprattut-
to perché solo stando a contatto con questi
bambini ci si può rendere conto dello stato
“d’abbandono”e una grande mancanza di
senso civico, ma coinvolgerli è stato ma-
gnifico. Abbiamo avviato un progetto che
entra direttamente nelle scuole, di alcune,
sono stati gli stessi studenti che venuti a co-
noscenza del nostro gruppo ci hanno contat-
tati ( per il momento secondarie superiori).
Siamo stati all’università di Taranto (facoltà    ad aver creato comunicazione ci ha permes-
di giurisprudenza, lettere, beni culturali) e     so di ricavare attraverso offerte spontanee
confrontando tutti questi incontri ciò che ci     ben ottocento
rende realmente orgogliosi è riscontrare che      euro che ci sono serviti per autofinanziar-
molti ragazzi, hanno la nostra stessa volon-      ci.»
tà, i nostri stessi desideri e vedono in noi un   Vi siete concessi a poche testate:
punto di riferimento.»                            cosa vi infastidisce?
Un percorso così passionale: ostaco-              «La strumentalizzazione, spesso politica.
li?                                               Politica o no, non ci piace che spesso si per-
«Gli ostacoli ci sono stati ma ciò non ci         da il messaggio principale e questo rende i
abbatte anzi l’intelligenza, la solidarietà e     lettori riceventi passivi delle notizie. Temia-
l’incoraggiamento nel proseguire da parte di      mo quindi una comunicazione distorta che
chi ci sostiene ci da la forza per continuare,    equivale a una non-comunicazione e poi in
sempre pronti a ricevere critiche, a patto che    fondo preferiamo farci conoscere all’opera,
siano costruttive.»                               nelle piazze, con i rastrelli e le scope. Amia-
Uno dei vostri ricordi più belli.                 mo il rapporto diretto con la gente.»
«Beh, sicuramente oltre all’esordio               A chi, se c’è, vi sentite di dire grazie?
con due striscioni con su scritto “stop           «Sì, c’è, ed è Claudio Morabito, un nostro
all’inquinamento”e “diffondiamo cultura e         caro amico, compagno sin da dai primi mo-
civiltà per amore della nostra città” esposti     menti di questo progetto e non solo. Da sem-
sul palco del Raffo Festival che                  pre attivo nelle attività di rivalutazione della
vide la partecipazione del noto cantante Roy      città, Claudio è un esempio per tutti noi, un
Paci, nei nostri cuori rimane acceso il ricor-    ragazzo che pur avendo avuto la possibilità
do della pulizia effettuata nella piazzetta di    di andare a lavorare lontano dalla sua ter-
via Emilia, diventata ormai quasi il nostro       ra, non l’ha mai abbandonata. L’ha sempre
simbolo. Siamo riusciti a risollevarla da uno     amata e rispettata. Dopo la sua scomparsa,
stato pessimo, l’abbiamo pulita, decorata e       la nostra coesione si è saldata ancor più.
inaugurata con una festa accompagnata da          Vogliamo continuare a combattere in suo
una manifestazione “spartana” (in collabo-        nome. Cento uomini come Claudio avrebbe-
razione con l’associazione Taranto Sparta-        ro cambiato la città, e il nostro nuovo motto
na). Un evento che ha visto partecipi tanti       è: “lotteremo in tuo onore per una Taranto
cittadini, un incontro generazionale che oltre    migliore”.»

More Related Content

What's hot

Corte Grande N° 12 - Giugno 2006
 Corte Grande N° 12 - Giugno 2006 Corte Grande N° 12 - Giugno 2006
Corte Grande N° 12 - Giugno 2006Corte Grande
 
Ins Avis N6
Ins Avis N6Ins Avis N6
Ins Avis N6marsetti
 
26 Marzo 2010 Rassegna Stampa
26 Marzo 2010 Rassegna Stampa26 Marzo 2010 Rassegna Stampa
26 Marzo 2010 Rassegna Stampamynews
 
IL CAFFE' Corretto FEBBRAIO 2012
IL CAFFE' Corretto FEBBRAIO 2012IL CAFFE' Corretto FEBBRAIO 2012
IL CAFFE' Corretto FEBBRAIO 2012IL CAFFE' Corretto
 

What's hot (6)

Corte Grande N° 12 - Giugno 2006
 Corte Grande N° 12 - Giugno 2006 Corte Grande N° 12 - Giugno 2006
Corte Grande N° 12 - Giugno 2006
 
Foglio PD di Assago, marzo 2012
Foglio PD di Assago, marzo 2012Foglio PD di Assago, marzo 2012
Foglio PD di Assago, marzo 2012
 
07032012
0703201207032012
07032012
 
Ins Avis N6
Ins Avis N6Ins Avis N6
Ins Avis N6
 
26 Marzo 2010 Rassegna Stampa
26 Marzo 2010 Rassegna Stampa26 Marzo 2010 Rassegna Stampa
26 Marzo 2010 Rassegna Stampa
 
IL CAFFE' Corretto FEBBRAIO 2012
IL CAFFE' Corretto FEBBRAIO 2012IL CAFFE' Corretto FEBBRAIO 2012
IL CAFFE' Corretto FEBBRAIO 2012
 

Viewers also liked

Funtzioen adierazpen grafikoa 4 dbh (zatikako funtzioak) ebatzita
Funtzioen adierazpen grafikoa 4 dbh (zatikako funtzioak) ebatzitaFuntzioen adierazpen grafikoa 4 dbh (zatikako funtzioak) ebatzita
Funtzioen adierazpen grafikoa 4 dbh (zatikako funtzioak) ebatzitaJesus Mari Rey
 
Presentación1
Presentación1Presentación1
Presentación1alexabui
 
Desfile cívico do 7 de setembro
Desfile cívico do 7 de setembroDesfile cívico do 7 de setembro
Desfile cívico do 7 de setembroescolaeman
 
Libre office manual usuario calc
Libre office   manual usuario calcLibre office   manual usuario calc
Libre office manual usuario calctecnologiasiguala
 

Viewers also liked (7)

Apostila como criar um blog
Apostila como criar um blogApostila como criar um blog
Apostila como criar um blog
 
Proyecto
ProyectoProyecto
Proyecto
 
Funtzioen adierazpen grafikoa 4 dbh (zatikako funtzioak) ebatzita
Funtzioen adierazpen grafikoa 4 dbh (zatikako funtzioak) ebatzitaFuntzioen adierazpen grafikoa 4 dbh (zatikako funtzioak) ebatzita
Funtzioen adierazpen grafikoa 4 dbh (zatikako funtzioak) ebatzita
 
Presentación1
Presentación1Presentación1
Presentación1
 
Drowning In Spreadsheets
Drowning In SpreadsheetsDrowning In Spreadsheets
Drowning In Spreadsheets
 
Desfile cívico do 7 de setembro
Desfile cívico do 7 de setembroDesfile cívico do 7 de setembro
Desfile cívico do 7 de setembro
 
Libre office manual usuario calc
Libre office   manual usuario calcLibre office   manual usuario calc
Libre office manual usuario calc
 

A.c.p. pg. 8 e 9

  • 1. 8 Taranto 16 marzo 2012 / n.11 E tra Ammazza che piazza Chiamiamoli guerrieri senti ma tutte quelle che hanno “ gover- nato” Taranto nell’arco degli ultimi cin- quant’anni, perché hanno permesso che la romantici grande industria e la Marina si impadro- nissero della città, inoltre siamo stanchi dell’indifferenza di parte degli stessi cit- tadini e speriamo che le nostre iniziative possano smuovere le coscienze.» Una delle caratteristiche del vostro gruppo è quella di essere tanti, di età differenti e spesso con espe- Generazione sfigata e di nulla facenti? No, grazie. rienze di vita non particolarmente Giovani arrabbiati e innamorati della propria terra. vicine. Come riuscite a superare eventuali incomprensioni? Questi i componenti del gruppo che si è messo in testa di cambiare la città «La solidità del nostro gruppo si basa sul- la coerenza delle nostre assemblee; nessu- no è leader, siamo tutti uguali, ci piace il Intervista di Manuela Marchi T dibattito libero e pacifico in cui tutti pos- sono esprimersi liberamente. erminata la stagione estiva, i le altre, un amico, Alessandro, propose nirvi? Attraverso delle votazioni ”popolari” arri- giovani tarantini lasciano la li- di attivarci iniziando dalla pulizia delle «Gruppo spontaneo e autonomo di gio- viamo a prendere delle decisioni che sod- toranea per ripopolare la città. piazze lasciate al degrado che noi gio- vani volontari accomunati dalla stessa disfino eventuali Ed è proprio tra le ultime sera- vani spesso frequentiamo. Alcuni erano voglia di recuperare le piazze della diversità. Ma è fondamentale anche lo te di un fine estate che nasce il scettici… “alla fine c’è un servizio cit- città che sono i posti maggiormente spirito di collaborazione e condivisione gruppo “ Ammazza che piazza”, un’ini- tadino – dicevano - che dovrebbe già frequentati, non solo per renderle più che genera il rispetto ziativa che, con l’obiettivo di rivaloriz- provvedere a questo, noi siamo solo accoglienti, ma anche per valorizzare reciproco.» zare il patrimonio culturale e ambien- giovani e precari…”. All’incirca una quelle poche aree verdi rimaste a Ta- Combattete per la città di Taranto tale tarantino, è diventata una realtà a decina di noi decisero di andare avanti. ranto. Le piazze come solo punto di che amate tanto; i cittadini vi fanno tutti gli effetti ed è riuscita a entrare, in La prima piazza che riportammo alla partenza, il nostro gruppo è vicino ad arrabbiare perché spesso sono in- punta di piedi e con profondo civiltà è stata piazza Bettolo, ambiente altre iniziative culturali e sociali.» differenti. Dopo le vostre “ pulizie” Rispetto, in gran parte della città. da noi frequentato quotidianamente.» Passionali, giovani, forti e arrab- avete avuto risconti positivi? Un’iniziativa fatta da e di giovani, che Vi ho definito gruppo, ma voi biati: con chi in fondo? «Siamo consapevoli di quanto la strada credono nella loro terra. come amate presentarvi e defi- «Con le istituzioni, non solo quelle pre- sia lunga e non in discesa e di certo non ci A spiegarci meglio la storia, i perché, i aspettavamo una risposta positiva da par- dove e i quando, i protagonisti del grup- te di tutta la popolazione. La situazione po che ci raccontano il loro viaggio, sociale tarantina non è ancora abbastanza dando il significato storico al termine omogenea e sapevamo che in alcune zone di scambio culturale e di conoscenza, saremmo stati accolti in un determinato nella riscoperta dell’essenza della vera modo, in altre differentemente, ma pian Taranto. piano stiamo costatando che una gran fetta Quali sono state le motivazioni della Taranto attiva inizia ad abbracciare il che vi hanno spinto a fare gruppo nostro progetto. Bisogna comunque esse- e scendere in piazza autonoma- re sempre molto attenti nella diffusione mente, come veri guerrieri armati dei nostri messaggi, perché l’ultima cosa di rastrelli, scope e tanta voglia che vogliamo è quella di risultare antipa- di cambiamento? tici e soprattutto influenzati politicamente, «Ormai da tempo, durante le nostre se- maggiormente in questo periodo di accesa rate, uno degli argomenti principali era propaganda politica. Parte di noi proviene quello di fare qualcosa per risollevare dalla strada quindi era consapevole di ciò l’aspetto e la vita sociale della nostra a cui si poteva andare in contro.» città. Stanchi di parlare, una sera come Avete ripulito zone della salinella,
  • 2. 16 marzo 2012 / n.11 E tra Taranto 9 della città vecchia, dei tamburi e Pa- olo VI, in realtà molto delicate, crean- do dei momenti di condivisione per le intere famiglie. Come hanno reagito i bambini e avete in programma qual- che incontro destinato ai soli più pic- coli che saranno i futuri cittadini? «Entrare in questi ambienti ha richiesto si- curamente uno sforzo maggiore soprattut- to perché solo stando a contatto con questi bambini ci si può rendere conto dello stato “d’abbandono”e una grande mancanza di senso civico, ma coinvolgerli è stato ma- gnifico. Abbiamo avviato un progetto che entra direttamente nelle scuole, di alcune, sono stati gli stessi studenti che venuti a co- noscenza del nostro gruppo ci hanno contat- tati ( per il momento secondarie superiori). Siamo stati all’università di Taranto (facoltà ad aver creato comunicazione ci ha permes- di giurisprudenza, lettere, beni culturali) e so di ricavare attraverso offerte spontanee confrontando tutti questi incontri ciò che ci ben ottocento rende realmente orgogliosi è riscontrare che euro che ci sono serviti per autofinanziar- molti ragazzi, hanno la nostra stessa volon- ci.» tà, i nostri stessi desideri e vedono in noi un Vi siete concessi a poche testate: punto di riferimento.» cosa vi infastidisce? Un percorso così passionale: ostaco- «La strumentalizzazione, spesso politica. li? Politica o no, non ci piace che spesso si per- «Gli ostacoli ci sono stati ma ciò non ci da il messaggio principale e questo rende i abbatte anzi l’intelligenza, la solidarietà e lettori riceventi passivi delle notizie. Temia- l’incoraggiamento nel proseguire da parte di mo quindi una comunicazione distorta che chi ci sostiene ci da la forza per continuare, equivale a una non-comunicazione e poi in sempre pronti a ricevere critiche, a patto che fondo preferiamo farci conoscere all’opera, siano costruttive.» nelle piazze, con i rastrelli e le scope. Amia- Uno dei vostri ricordi più belli. mo il rapporto diretto con la gente.» «Beh, sicuramente oltre all’esordio A chi, se c’è, vi sentite di dire grazie? con due striscioni con su scritto “stop «Sì, c’è, ed è Claudio Morabito, un nostro all’inquinamento”e “diffondiamo cultura e caro amico, compagno sin da dai primi mo- civiltà per amore della nostra città” esposti menti di questo progetto e non solo. Da sem- sul palco del Raffo Festival che pre attivo nelle attività di rivalutazione della vide la partecipazione del noto cantante Roy città, Claudio è un esempio per tutti noi, un Paci, nei nostri cuori rimane acceso il ricor- ragazzo che pur avendo avuto la possibilità do della pulizia effettuata nella piazzetta di di andare a lavorare lontano dalla sua ter- via Emilia, diventata ormai quasi il nostro ra, non l’ha mai abbandonata. L’ha sempre simbolo. Siamo riusciti a risollevarla da uno amata e rispettata. Dopo la sua scomparsa, stato pessimo, l’abbiamo pulita, decorata e la nostra coesione si è saldata ancor più. inaugurata con una festa accompagnata da Vogliamo continuare a combattere in suo una manifestazione “spartana” (in collabo- nome. Cento uomini come Claudio avrebbe- razione con l’associazione Taranto Sparta- ro cambiato la città, e il nostro nuovo motto na). Un evento che ha visto partecipi tanti è: “lotteremo in tuo onore per una Taranto cittadini, un incontro generazionale che oltre migliore”.»