2. Ruoli…
Da prima “civic hacker”
Attualmente assessore con delega alla trasparenza, comunicazione, promozione
del territorio del Comune di Cento (perché non anche “open data”?)
3. Gli Open Data da “fuori”
● Gli edifici contenenti amianto (ARPA/dataninja)
5. Gli Open Data da “fuori”
● Terremotocentroitalia.info
6. Gli Open Data da “fuori”...un po’ da dentro
● AlboPOP
7. Open data da “dentro” (SOD)
● adottare con deliberazioni di Giunta le linee guidaopen data nella PA locale (prendendo ad esempio le linee guida AGID 2016)
● allocare budgetdella PA nel bilancio per l'attuazione della politica open data
● costituire il Team open datacon Responsabile open data e nominare (da parte dei dirigenti titolari delle banche dati) i referentiopen data negli uffici
● avviare percorsi di formazionesugli open data per i dipendentireferenti open data e i dirigenti, attraverso i validi corsi online del FormezPA, altri esempi presenti sul
web, e coinvolgendo esperti locali attraverso bandi ad hoc (le cui risorse necessarie rientrano al budget previsto dalla PA locale nel bilancio)
● effettuare una prima ricognizionenegli uffici dei dataset disponibili per la pubblicazione (a cura dei referenti e dirigenti) ed eventualmente effettuare la bonificadegli
stessi dataset ove fosse necessario
● redigere un semplice piano annualedel rilascio dei dataset della PA locale
● effettuare incontri del Team open data della PA in collaborazione con community open data localie cittadini interessati al riuso dei dati e pubblicare online i
verbali
● effettuare hackathon/mappathonperiodici (2-3-4 all'anno) in cui siano presenti dipendenti/dirigenti pubblici e associazioni/società interessate ai dati
● realizzare un portale webdegli open data della PA locale che includa oltre ai dataset, anche gli esempi di riuso già prodotti. Permettere cioè una contaminazione culturale e
professionale dall'esterno verso il personale delle PA
● pubblicaredataset della PA locale nel portale open data e verificare attraverso interazione web (blog nel portale open data come fanno diverse PA) il numero di download e il
gradimento/reazione da parte dei riutilizzatori dei dati
● confrontarsi(per i referenti e dirigenti della PA locale) con altri colleghidi altre amministrazioni pubbliche che hanno avviato da tempo il processo di
apertura e pubblicazione dei dati, un occasione per imparare le buone prassi esistenti
8. L’interno della PA
● Non si formano competenze con le norme, occorre disseminare e acquisire
competenze (task force?)
● Quando si parla di digitale (spesso) nessuno ne sa nulla (vedi CAD 17)
● Quando si parla di open data lo si vive come una lingua straniera, come un
orpello, come un’invadenza
● Occorre una rivoluzione interna: ad esempio le linee guida AgID sulla
sicurezza sono scritte chiaramente da chi viene da un’azienda
9. La PA e l’esterno
● Gli enti non sono gelosi dei loro dati: gli enti non sono padroni dei loro dati.
● Importanza di mettersi in rete e condividere esperienze: ognuno ha le stesse
problematiche, ma ognuno vive come tanti piccoli regni (non solo per brama di
potere, ma per responsabilità)
● Importanza di avere stakeholder e domanda di dati: imprese, cittadini, gruppi,
singoli, giornalisti
● Importanza della cultura: c’è gente che fa un sacco di cose interessanti, ma
non le documenta o le documenta in modo “chiuso”