2. Oggi ti vogliamo raccontare una piccola storiella.
C’era una volta, in quel tempo, nel soleggiato
giardino del Paradiso, Dio, che si apprestava a
fabbricare la prima mamma.
Da giorni e giorni, Egli lavorava senza sosta, tanto
che gli angeli cominciavano a preoccuparsi.
3. Uno di essi inviato per informarsi, si avvicinò e
disse:
- “Voi Signore impiegate più tempo del solito per
questa nuova creazione..”
Il Signore si fermò un poco per prendere respiro e
disse:
- “Ah! E’ tutta una meraviglia quello che sto
creando. Guarda bene: essa deve essere in tutto
debole e durevole. Fatta di carne ed
ossa, sicuramente, ma capace di resistere a tutte le
difficoltà: essa farà delle giornate da 30 ore. La sua
presenza farà nascere sorrisi e bontà. I suoi baci
guariranno tutto, dai semplici malesseri alle pene più
dolorose. Per essere veramente efficiente, dovrei
4. E l’ angelo gli rispose:
- “ 7 o 8 paia di mani? Non lo penserete sul
serio, Signore.”
- “ Eh, si! Delle mani da sposa, delle mani da
infermiera, delle mani da educatrice, delle mani da
manager, delle mani da professionista, ma anche da
psicologa, da artista, e forse ne dimentico
qualcuna!”
- “Ah, wow, certo che ne servono di mani per essere
madre!” Affermò l’angelo.
5. - “ E tu non hai visto ancora niente. Bisogna che essa
sia
lavabile, infrangibile, inossidabile, impeccabile, impermea
bile, inestimabile, incomparabile, insuperabile, infaticabile
, inalterabile e incommensurabilmente amabile.”
E l’angelo preso dalla bellezza di queste doti disse
incantato:
- “Incredibile…”
Dio gli rispose:
- “Pure questo! Me ne ero quasi scordato, aggiungilo alla
lista”
6. - “ Tutto ciò è molto bello Signore, ma comincia a
farsi tardi. Andate quindi a riposare, continuerete
domani. Non c’è urgenza.”
- “ Impossibile” Disse Dio “il mondo non avrebbe
avvenire se le madri non esistessero. Sto per
creare un essere veramente a mia immagine.
Essa sarà capace di guarire da sola quando sarà
malata, avrà il potere di moltiplicare qualche
patata e un po’ di carne per sfamare una
famiglia. Essa riuscirà perfino a coricare i
bambini irrequieti e ad aiutarli nel momento del
bisogno. E’ necessario finire.”
7. L’angelo girò attorno alla nuova mamma e disse:
- “Hum… E’ troppo dolce, troppo tenera, si romperà
alla prima tempesta.”
- “Ma no”, disse Dio. “Essa è molto più forte di
quanto tu immagini e molto più sveglia di molti
uomini e persino di certi angeli che conosco. Essa
ragiona, pianifica, riflette, organizza, coordina, e
addirittura inventa usando piccole cose. Te l’ho
detto, essa mi assomiglia”.
8. L’angelo avvicinò la mano alla gota della donna.
- “Scusate Signore, non vorrei adombrare la vostra
gioia, la vostra nuova creatura perde; essa ha
una piccola perdenza al di sotto dell’occhio”
- “Non è una perdenza, è una lacrima.”
- “Come? Una lacrima?”
- “Una lacrima di gioia, di tristezza, di tenerezza, di
dolcezza, di fierezza e perdono, di pena e
abbandono. Una lacrima di mamma è come la
rosa della sua anima; è una perla che viene dal
tesoro del suo cuore”.
9. Oggi così ti regaliamo un piccolo regalo, ma che per
noi significa tanto perché grazie a te diventa sempre
più bello, il nostro Cuore, e siccome siamo di
classe, abbiamo voluto imprimerlo nell’
. Pietra molto pregiata, che si dice
formi il Santo Graal. Inoltre per non farci mancare
niente è il simbolo dei gemelli.
Nella letteratura antica, l’alabastro è ritenuto la
pietra della persuasione, avendo il potere di
convincere l’interlocutore di qualsiasi donna lo
indossasse.
10. I Greci lo chiamavano “Nichomay” che significa “io
vinco”, ad indicare il suo potere di coronare il
successo.
Compare in molti testi medici e alchemici come
ingrediente principale o accessorio di intrugli magici
e preparazioni galeniche e il suo uso principale era il
miglioramento delle facoltà oratorie o psichiche, per
curare le emicranie o i dolori di testa e di denti.
L’alabastro è una pietra molto importante fin dai
tempi antichi, come lo sei tu per noi.