La sconfitta di Grillo, i big tacciono, sconforto sul blog
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Source: TMNews Printed: 11:51 26 May 2014
## La sconfitta di Grillo: i big tacciono, sconforto sul blog
L'ex Campanella: "Vediamo cosa fanno i dubbiosi rimasti dentro"
Roma, 26 mag. (TMNews) - L'ordine del silenzio arrivato da una
mail dei capigruppo ai parlamentari del Movimento 5 stelle, che
raccomandava agli eletti di non commentare i dati provvisori, le
proiezioni, gli exit poll. Prima, quindi, del tonfo dei
risultati, annunciato da exit poll e proiezioni via via sempre
pi preciso che hanno certificato la dispersione di circa tre
milioni di voti nei 15 mesi trascorsi dalle ultime elezioni e il
trionfo di quel Matteo Renzi che tante volte, nella propaganda
dei "grillini", era stato dato per sconfitto. Quell'ordine
stato a maggior ragione rispettato, anche dopo che il dato
politico era largamente acquisito: "Non commentiamo niente, solo
a risultati finali", stata la laconica risposta di Giuseppe
Brescia, capogruppo-portavoce alla Camera.
Ma al silenzio dei deputati e dei senatori, di solito piuttosto
loquaci almeno sui social network, si accompagna in serata lo
sconforto degli attivisti sul blog, invaso peraltro, come tutti i
social network pi frequentati, dai commenti degli avversari e
dal beffardo hashtag dei vincitori del Pd, che hanno rovesciato
lo slogan di Grillo #vinciamonoi in #vinciamopoi. Nella timeline
di Twitter dedicata allo slogan della campagna elettorale, la
rabbia di Alice Martini contro gli elettori: "Una cosa chiara.
Il vostro fondoschiena - scrive alludendo al bonus Irpef per i
redditi bassi varato dal Governo - vale 80 euro". Giovanni
Zangara, dall'esterno, suggerisce: "Torni a fare il comico e
lasci ai suoi giovani politici la voglia di sostenere le riforme!
Casaleggio torni su Marte!". Ma c'anche chi ottimista, come
Gianluca Cadente, secondo il quale "le campagne diffamatorie"
contro Grillo "hanno funzionato. Ciche non funziona - scrive -
il vostro governo. Ma prima o poi #vinciamonoi", conclude.
Sospesa sul futuro del Movimento 5 stelle resta la promessa,
2. forse solo elettorale, del leader Beppe Grillo: "O vinciamo, o
stavolta me ne vado a casa. E non scherzo". Per Francesco
Campanella, uno dei senatori espulsi per le loro critiche al
vertice e alla linea del no al confronto sulle riforme,
all'interno del M5S sono rimasti "alcuni dubbiosi" e ora
"bisognervedere che atteggiamento assumeranno". Ma il Movimento
5 stelle dovrfare i conti con la prima, innegabile, e pesante
sconfitta a livello nazionale della sua storia. E un nuovo
scontro interno potrebbe comprometterne definitivamente il futuro.
Bar
260156 MAG 14
Received by way of Telpress NewsReader at: 01:57 (GMT+1) in date: 26/05/2014