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Progetto di ammodernamento della
Cementeria di Isola delle Femmine
Maggio 2007

0
La cementeria esistente

1
La cementeria esistente
La cementeria di Isola delle
Femmine fu avviata nel 1957.
Nel corso degli anni Ottanta è
stata riammodernata con la
realizzazione di nuovi impianti di
macinazione crudo, nuovi sili
per l’omogeneizzazione della
farina,
nuovi
impianti
di
macinazione e dosaggio del
carbone al forno e al fornello del
molino del crudo.
Nel 1962 è stata realizzata la sala centralizzata (la prima in Italcementi) per la
gestione e il controllo dell’intero processo produttivo, poi rinnovata negli anni Ottanta,
introducendo nuovi e più moderni sistemi di controllo. Nel 1999 è stata la prima
cementeria di Italcementi a installare un sistema ufficiale di monitoraggio in continuo
delle emissioni in atmosfera del forno e dei principali impianti produttivi, i cui dati
sono trasmessi mensilmente alle autorità.

2
La cementeria esistente
Italcementi ha sempre investito in interventi di ammodernamento e miglioramento
della cementeria in generale e del ciclo tecnologico. Negli ultimi dieci anni, in
particolare, sono stati investiti oltre 50 milioni di Euro di cui almeno un terzo per
miglioramenti dell’impatto ambientale.
Le date da ricordare
1957 Viene avviato il forno 1
1962 Viene avviato il forno 2
1962 Realizzazione della sala centralizzata, prima in Italcementi
1986 Avviamento del forno 3 e del nuovo molino per la macinazione della farina
1997 Avviamento del nuovo impianto di Cava Pian dell’Aia
1998 La cementeria ottiene la certificazione di qualità ISO 9002
1999 Avviamento del sistema di monitoraggio in continuo delle emissioni
2003 La cementeria ottiene la certificazione ambientale ISO 14001
2006 Italcementi presenta il nuovo progetto di ammodernamento della cementeria

3
La cementeria esistente
La cementeria ha rappresentato e rappresenta un sito strategico del dispositivo
industriale di Italcementi in Italia, con tre linee di produzione di clinker grigio, di
cui due temporaneamente inattive.

4
La cementeria esistente
I numeri del processo produttivo
assetto produttivo attuale
capacità
installata

esercizio
2005

produzione clinker

t

830 000

627 000

consumo materie prime

t

~ 1 700 000

1 199 428

spedizioni (cemento + clinker)

t

~ 1 000 000

774 258

880

861

consumo specifico energia termica Mcal/t clinker
consumo di combustibili

t

~ 90 000

66 908

consumo energia termica

Gcal

~ 730 000

539 628

consumo energia elettrica

MWh

~ 150 000

84 938

n° mezzi

~ 58 000

~ 39 000

m3

~ 300 000

223 497

traffico indotto
consumo di acqua

5
La cementeria esistente
Le prestazioni emissive 2005

Le prestazioni emissive 2005 sono
nettamente all’interno dei flussi di
massa autorizzati, anche tenuto
conto degli impianti attualmente
inattivi.

kg/ora inquinanti emessi
1 200

1 106

autorizzato

1 000

autorizzato impianti attivi
847

2 005

800

600

400

370
284

200

137

102

49

41

13

0
SO2

NOx

polveri

6
La cementeria esistente
Gli indici ambientali 2005

Inquinante

fattori di emissione
g/t clinker
Isola delle
media
Femmine
Italia

media
filiali UE

media
Gruppo

polveri

861

40

49

126

1075

467

463

957

NOx

Isola delle
Femmine

82

SO2

miglior impianto
Italcementi nel 2005

1381

2243

2251

2201

consumi energetici
Mcal/t clinker
media
media
Italia
filiali UE
941

911

Isola delle
Femmine
0,36

media
Gruppo

Isola delle
Femmine

958

872

consumo acqua
m3/t clinker
media
media
Italia
filiali UE
0,46

0,51

fattore di emissione CO2
kg/t clinker
media
media
Italia
filiali UE
885

~ 870

media
Gruppo
~ 900

media
Gruppo
0,68

7
La cementeria esistente
La certificazione ambientale ISO 14001
La cementeria da anni ha adottato un sistema di gestione ambientale che nel 2004
ha ricevuto certificazione secondo la norma ISO 14001. Punti cardine del sistema
sono:

• l’adozione di una politica ambientale
• la conformità alla legislazione applicabile
• l’impegno

al continuo miglioramento delle
proprie prestazioni ambientali

• il coinvolgimento di tutto il personale attraverso
la formazione e l’informazione

• l’adozione

di procedure ed istruzioni tecniche
che regolamentino tutti i processi, sia tecnici
che gestionali che possono avere influenza
sugli impatti ambientali della cementeria

8
Il miglioramento ambientale
Le alternative

9
Il miglioramento ambientale
Le alternative
Alternativa 1: mantenimento dell’attuale tecnologia produttiva

• limitate possibilità di miglioramento delle emissioni in atmosfera
• aumento dell’utilizzo di acqua per uso industriale
Alternativa 2: conversione tecnologica e delocalizzazione di alcuni impianti

• netto

miglioramento di emissioni in atmosfera, consumo di materie prime,
energia, acqua e impatto acustico/vibrazioni

• netto aumento dell’impatto visivo e dell’occupazione di suolo per usi industriali
Progetto: conversione tecnologica senza delocalizzazione

• netto

miglioramento di emissioni in atmosfera, consumo di materie prime,
energia, acqua e impatto acustico/vibrazioni

• limitato aumento dell’impatto visivo
10
netto miglioramento

Valutazione degli impatti

☺

lieve miglioramento

☺

invariato
lieve aumento
netto aumento

Alternativa 1
Emissioni in atmosfera
Consumo di materie prime
Consumo di energia
Consumo di acqua
Impatto acustico/vibrazioni

Alternativa 2

Progetto

☺

☺
☺
☺
☺
☺

☺
☺
☺
☺
☺

Traffico
Impatto visivo
Occupazione di suolo

11
Il progetto di ammodernamento
La tecnologia

12
Le motivazioni
Come in altri casi in Italia e all’estero, la scelta di Italcementi è dettata dalla volontà
di ridurre l’impatto ambientale sul territorio. L’ammodernamento della
cementeria di Isola delle Femmine prevede la realizzazione di una nuova linea di
cottura del cemento in sostituzione delle tre attualmente esistenti, adottando
tutte le migliori tecnologie disponibili per l’efficienza produttiva e la riduzione degli
impatti ambientali. L’ammodernamento consente di ottenere:
minori emissioni in atmosfera
massima efficienza energetica
minor consumo di materie prime da cava
minor consumo di acqua
minore impatto acustico
contenimento delle vibrazioni
armonizzazione dell’inserimento architettonico e paesaggistico
minore impatto sugli ecosistemi locali
piena compatibilità con la vocazione turistica del territorio

13
Il progetto
Gli interventi previsti
Il progetto di conversione tecnologica della cementeria prevede i seguenti
interventi principali:

• nuova macinazione della miscela cruda
• eliminazione della fase di granulazione della miscela cruda
• modifica sostanziale della fase di cottura del clinker

14
Gli interventi previsti

15
La nuova linea di cottura
Unica emissione al posto delle emissioni di:
• molino miscela cruda
• forno di cottura

Il nuovo preriscaldatore/precalcinatore si
sviluppa in altezza

tecnologie avanzate di
riduzione delle emissioni
monitoraggio 24h su 24

Lievi modifiche meccaniche
interessano il tubo rotante

16
Il ciclo tecnologico attuale
acqua

La farina deve essere
preventivamente macinata
in un molino a sfere e
contestualmente essiccata
con ulteriore apporto di
combustibili.

farina

Legenda
MATERIALE
GAS

pet-coke

pet-coke

a filtrazione

clinker
Griglia Lepol

Forno

Raffreddatore

17
Il ciclo tecnologico futuro
I stadio

a macinazione
essiccazione
materie prime
e filtrazione
senza ulteriore apporto di
combustibili.

farina

II stadio

III stadio

Nei cicloni la farina, ottenuta
dalla macinazione delle
materie
prime,
viene
mantenuta in sospensione
dai gas caldi prodotti dalla
combustione. In questo
modo
si
realizza
un
efficiente
scambio
termico e si consente la
depurazione dei fumi dai
gas
prodotti
dalla
combustione.

IV stadio
pet-coke
calcinatore
V stadio

pet-coke

Legenda
MATERIALE
GAS

clinker
Torre PRS e
calcinatore

Forno

Raffreddatore

18
Il ciclo tecnologico futuro
La torre, cuore della nuova tecnologia
produttiva, contiene il preriscaldatore in
sospensione e il calcinatore.
camino

L’intimo contatto realizzato tra il
materiale in cottura ed i gas di
combustione consente:
cicloni

• alte

efficienze energetiche bassi
consumi termici specifici

• alte

efficienze di conversione delle
materie prime in clinker

calcinatore

• alta

efficienza di captazione dei
prodotti
della
combustione,
con
particolare riferimento a SO2

filtro a
tessuto

La
tecnologia
consente
inoltre
l’adozione delle migliori tecniche
disponibili per il controllo e la riduzione
delle emissioni.

torre di
condizionamento

19
Il ciclo tecnologico futuro
Le nuove tecnologie applicabili

•

Installazione sull’unico punto di emissione molino crudo/forno di un
moderno filtro a tessuto, per il più elevato controllo delle emissioni di
polveri sia nelle fasi di regime che in quelle di transitorio (avviamento,
fermate)

•

Adozione delle più aggiornate tecnologie di controllo delle emissioni di
NOx (ossidi di azoto) quali la combustione a stadi (MSC) e la riduzione
mediante iniezione di urea (SNCR), tecniche adottabili solo su un forno
dotato di preriscaldatore e precalcinatore

•

Massimo sfruttamento delle capacità intrinseche di captazione
pressoché completa di SO2 (biossido di zolfo) del sistema
molino/preriscaldatore/precalcinatore

20
Il progetto di ammodernamento
L’efficienza del nuovo processo produttivo

21
Le motivazioni
L’ammodernamento della cementeria di Isola delle Femmine prevede la
realizzazione di una nuova linea di cottura in sostituzione delle tre attualmente
esistenti. In particolare si prevede la conversione del forno 3 e la dismissione
definitiva dei forni 1 e 2.
capacità attuale
produzione clinker

t

capacità futura

variazione

830 000

768 000

- 7%

Nel 2005, con il solo forno 3 in marcia, la produzione di clinker è stata pari a
627000 tonnellate. La produzione del 2005, che tuttavia non costituisce il record
della cementeria, viene presa come riferimento significativo più recente.
La produzione della nuova cementeria è cautelativamente stimata uguale alla
capacità produttiva massima installata. È come considerare che il forno funzioni
sempre alla massima produzione tutti i giorni operativi dell’anno.

22
Il progetto di ammodernamento
L’efficienza del nuovo processo produttivo

esercizio
2005

capacità
nuova linea

variazione sul
2005

consumo specifico
materie prime

t/t clinker

1,92

1,79

- 6%

consumo specifico
energia termica

Mcal/t clinker

861

740

- 14%

consumo specifico
energia elettrica

MWh/t clinker

136

134

- 1%

traffico indotto

mezzi/anno

~ 39 000

~ 46 000

+ 20%

m3/anno

223 497

< 150 000

- 33%

consumo di acqua

23
La produzione di clinker
incrementa teoricamente
rispetto al 2005.

La produzione di clinker
1 000 000

tonnellate di clinker prodotto

800 000

Tuttavia, con la definitiva
fermata dei forni 1 e 2, la
capacità annua installata
diminuisce del 7%.

- 7%

forni 1 e 2
600 000

400 000

768 000

forno 3
200 000

0
attuale

futura

24
Le materie prime
tonnellate di materie prime

4

La nuova linea adotta un
ciclo produttivo ancor più
efficiente
dell’attuale
consentendo di contenere
l’utilizzo di materie prime,
tutelando le risorse naturali
del territorio.

altre materie prime
3

calcare

- 6%

2
0.51

0.49

1
1.41

1.30

attuale

futura

0

25
La nuova linea di cottura ha
efficienza energetica, sia termica
che
elettrica,
più
elevata
dell’attuale.

Energia e CO2
consumi energetici

1 000

Allo stesso modo migliora il
fattore di emissione di CO2,
ridotto da 872 a 818 kg/t clinker.

- 14%

750

attuale

500

861

In particolare il consumo
termico diminuisce del 14%, da
861 a 740 Mcal/t clinker.

futura

740

250

- 1%
136

134

0
MCal/t clinker

MWh/t clinker

26
Il traffico indotto, anche con il
nuovo
assetto
produttivo,
continua a contribuire per
meno dell’1% del traffico
autostradale e locale.

Il traffico
numero mezzi
60 000

materie prime
50 000

combustibili

clinker

cemento

+ 20%

40 000

30 000

20 000

10 000

0
attuale

futura

27
Il progetto di ammodernamento
Gli aspetti ambientali

28
Le emissioni in atmosfera
I flussi di massa emessi

kg/ora inquinanti emessi

200

attuale

futuro

150

- 11%

137
122
102

100

50

- 88%

- 47%
13

12

7

0
SO2

NOx

Polveri

29
Le emissioni in atmosfera
Miglioramenti aggiuntivi
Il revamping della linea di cottura comporterà inoltre i seguenti ulteriori
miglioramenti ambientali:

•

eliminazione della visibilità del “pennacchio” proveniente dal
camino del forno di cottura, per effetto del ridotto contenuto di
vapore acqueo e delle temperature inferiori al punto di sbocco

•

gestione assolutamente controllata dei transitori di avviamento
e fermata del forno, mediante l’adozione di soluzioni impiantistiche
che consentono, anche in condizioni anomale, di garantire le
stesse prestazioni emissione della marcia a regime

•

consistente riduzione delle emissioni atmosferiche degli
inquinanti precursori del PM10 secondario (SO2, NOx, NH3)

30
Il consumo di risorse

Il nuovo assetto produttivo
consentirà un migliore e più
efficiente utilizzo delle risorse
naturali
da
cava,
dei
combustibile e dell’acqua per
uso industriale.

risorse per tonnellata di clinker
2.0

- 6%

attuale

futura

1.5

1.0

1.91

1.79

0.5

- 45%

- 16%
0.36
0.11

0.0
t materie prime

0.09

t combustibili

0.20

m3 acqua

31
Il rumore e le vibrazioni
Il revamping della linea di cottura non comporta problematiche aggiuntive
di rumorosità o vibrazioni, al contrario consente:

• razionalizzazione

dei reparti produttivi esistenti al fine di
migliorare le attuali prestazioni emissive

• massimo grado di libertà nella progettazione dei nuovi impianti e

nella scelta delle macchine con particolare riferimento alle
prestazioni acustiche

• nessuna interferenza con gli attuali programmi mirati alla riduzione
della propagazione delle vibrazioni

32
Il progetto di ammodernamento
L’attenzione al paesaggio

33
Vista da Nord-Ovest

34
Vista da Nord-Ovest

35
Vista da Est-Sud-Est

36
Vista da Est-Sud-Est

37
Vista da Nord-Nord-Est

38
Vista da Nord-Nord-Est

39
Vista da Sud

40
Vista da Sud

41
Il progetto di ammodernamento
L’iter autorizzativo

42
L’iter autorizzativo
Il progetto è stato depositato ad integrazione della domanda di Autorizzazione
Integrata Ambientale come migliore adeguamento possibile alle tecniche
disponibili
la domanda comprende una serie di approfondimenti preliminari su tutti gli
aspetti ambientali: la Valutazione di Incidenza, finalizzata alla tutela della flora
e della faune nelle aree protette limitrofe e la Procedura di Assoggettabilità
alla Valutazione di Impatto Ambientale.
Entrambi gli studi concludono che il progetto contribuisce al miglioramento
della situazione ambientale e non comporta criticità né per la salute umana
né per la vegetazione e l’ecosistema nell’area.
Su richiesta degli Enti, Italcementi ha predisposto uno Studio di Impatto
Ambientale che valuta gli aspetti programmatici, progettuali e ambientali
dell’intero progetto, a garanzia della massima attenzione e trasparenza da
parte di Italcementi alle esigenze del territorio di Isola delle Femmine e dei
comuni limitrofi.

43
Il progetto di ammodernamento
La valutazione di incidenza
Lo screening ambientale

44
Dispersione atmosferica
valori in µg/m3
scenario scenario
attuale
futuro

limiti
“screening”

limiti
“incidenza”
30 (NOx)

media
98° percentile

19,91

9,84

200

96,79

46,91

200

3,52

0,23

99,2° percentile

58,79

4,52

125

99,7° percentile
PM

40

media
SO2

2,32

99,8° percentile

NO2

4,67

70,23

3,81

350

media

0,81

0,93

40

90,4° percentile

2,47

2,67

50

20

45
PM attuale – valori medi

46
PM futuro – valori medi

47
PM attuale – 90,4° percentile

48
PM futuro – 90,4° percentile

49
NO2 attuale

50
NO2 futuro

51
SO2 attuale

52
SO2 futuro

53
Conclusioni
L’analisi dei singoli fattori di impatto consente di affermare che il progetto in
esame non avrà incidenze negative sull’integrità del territorio e dei SIC
esaminati.
Al contrario, l’intervento proposto garantirà livelli emissivi di inquinanti in
atmosfera inferiori a quelli attuali. Ciò porterà ad un miglioramento generale
della qualità dell’aria nel territorio circostante la cementeria a garanzia della
qualità dei comparti ambientali interessati e di protezione per le componenti
biotiche presenti.
L’intervento non inciderà in modo significativo sull’utilizzo di risorse naturali
e garantirà un adeguato livello di qualità dei comparti ambientali interessati e di
protezione per le componenti biotiche presenti.
Anche dal punto di vista paesaggistico gli interventi di revamping sono stati
considerati di valore medio-basso, in grado di non determinare una
sostanziale modifica degli aspetti complessivi dell’area esaminata.

54

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  • 1. Progetto di ammodernamento della Cementeria di Isola delle Femmine Maggio 2007 0
  • 3. La cementeria esistente La cementeria di Isola delle Femmine fu avviata nel 1957. Nel corso degli anni Ottanta è stata riammodernata con la realizzazione di nuovi impianti di macinazione crudo, nuovi sili per l’omogeneizzazione della farina, nuovi impianti di macinazione e dosaggio del carbone al forno e al fornello del molino del crudo. Nel 1962 è stata realizzata la sala centralizzata (la prima in Italcementi) per la gestione e il controllo dell’intero processo produttivo, poi rinnovata negli anni Ottanta, introducendo nuovi e più moderni sistemi di controllo. Nel 1999 è stata la prima cementeria di Italcementi a installare un sistema ufficiale di monitoraggio in continuo delle emissioni in atmosfera del forno e dei principali impianti produttivi, i cui dati sono trasmessi mensilmente alle autorità. 2
  • 4. La cementeria esistente Italcementi ha sempre investito in interventi di ammodernamento e miglioramento della cementeria in generale e del ciclo tecnologico. Negli ultimi dieci anni, in particolare, sono stati investiti oltre 50 milioni di Euro di cui almeno un terzo per miglioramenti dell’impatto ambientale. Le date da ricordare 1957 Viene avviato il forno 1 1962 Viene avviato il forno 2 1962 Realizzazione della sala centralizzata, prima in Italcementi 1986 Avviamento del forno 3 e del nuovo molino per la macinazione della farina 1997 Avviamento del nuovo impianto di Cava Pian dell’Aia 1998 La cementeria ottiene la certificazione di qualità ISO 9002 1999 Avviamento del sistema di monitoraggio in continuo delle emissioni 2003 La cementeria ottiene la certificazione ambientale ISO 14001 2006 Italcementi presenta il nuovo progetto di ammodernamento della cementeria 3
  • 5. La cementeria esistente La cementeria ha rappresentato e rappresenta un sito strategico del dispositivo industriale di Italcementi in Italia, con tre linee di produzione di clinker grigio, di cui due temporaneamente inattive. 4
  • 6. La cementeria esistente I numeri del processo produttivo assetto produttivo attuale capacità installata esercizio 2005 produzione clinker t 830 000 627 000 consumo materie prime t ~ 1 700 000 1 199 428 spedizioni (cemento + clinker) t ~ 1 000 000 774 258 880 861 consumo specifico energia termica Mcal/t clinker consumo di combustibili t ~ 90 000 66 908 consumo energia termica Gcal ~ 730 000 539 628 consumo energia elettrica MWh ~ 150 000 84 938 n° mezzi ~ 58 000 ~ 39 000 m3 ~ 300 000 223 497 traffico indotto consumo di acqua 5
  • 7. La cementeria esistente Le prestazioni emissive 2005 Le prestazioni emissive 2005 sono nettamente all’interno dei flussi di massa autorizzati, anche tenuto conto degli impianti attualmente inattivi. kg/ora inquinanti emessi 1 200 1 106 autorizzato 1 000 autorizzato impianti attivi 847 2 005 800 600 400 370 284 200 137 102 49 41 13 0 SO2 NOx polveri 6
  • 8. La cementeria esistente Gli indici ambientali 2005 Inquinante fattori di emissione g/t clinker Isola delle media Femmine Italia media filiali UE media Gruppo polveri 861 40 49 126 1075 467 463 957 NOx Isola delle Femmine 82 SO2 miglior impianto Italcementi nel 2005 1381 2243 2251 2201 consumi energetici Mcal/t clinker media media Italia filiali UE 941 911 Isola delle Femmine 0,36 media Gruppo Isola delle Femmine 958 872 consumo acqua m3/t clinker media media Italia filiali UE 0,46 0,51 fattore di emissione CO2 kg/t clinker media media Italia filiali UE 885 ~ 870 media Gruppo ~ 900 media Gruppo 0,68 7
  • 9. La cementeria esistente La certificazione ambientale ISO 14001 La cementeria da anni ha adottato un sistema di gestione ambientale che nel 2004 ha ricevuto certificazione secondo la norma ISO 14001. Punti cardine del sistema sono: • l’adozione di una politica ambientale • la conformità alla legislazione applicabile • l’impegno al continuo miglioramento delle proprie prestazioni ambientali • il coinvolgimento di tutto il personale attraverso la formazione e l’informazione • l’adozione di procedure ed istruzioni tecniche che regolamentino tutti i processi, sia tecnici che gestionali che possono avere influenza sugli impatti ambientali della cementeria 8
  • 11. Il miglioramento ambientale Le alternative Alternativa 1: mantenimento dell’attuale tecnologia produttiva • limitate possibilità di miglioramento delle emissioni in atmosfera • aumento dell’utilizzo di acqua per uso industriale Alternativa 2: conversione tecnologica e delocalizzazione di alcuni impianti • netto miglioramento di emissioni in atmosfera, consumo di materie prime, energia, acqua e impatto acustico/vibrazioni • netto aumento dell’impatto visivo e dell’occupazione di suolo per usi industriali Progetto: conversione tecnologica senza delocalizzazione • netto miglioramento di emissioni in atmosfera, consumo di materie prime, energia, acqua e impatto acustico/vibrazioni • limitato aumento dell’impatto visivo 10
  • 12. netto miglioramento Valutazione degli impatti ☺ lieve miglioramento ☺ invariato lieve aumento netto aumento Alternativa 1 Emissioni in atmosfera Consumo di materie prime Consumo di energia Consumo di acqua Impatto acustico/vibrazioni Alternativa 2 Progetto ☺ ☺ ☺ ☺ ☺ ☺ ☺ ☺ ☺ ☺ ☺ Traffico Impatto visivo Occupazione di suolo 11
  • 13. Il progetto di ammodernamento La tecnologia 12
  • 14. Le motivazioni Come in altri casi in Italia e all’estero, la scelta di Italcementi è dettata dalla volontà di ridurre l’impatto ambientale sul territorio. L’ammodernamento della cementeria di Isola delle Femmine prevede la realizzazione di una nuova linea di cottura del cemento in sostituzione delle tre attualmente esistenti, adottando tutte le migliori tecnologie disponibili per l’efficienza produttiva e la riduzione degli impatti ambientali. L’ammodernamento consente di ottenere: minori emissioni in atmosfera massima efficienza energetica minor consumo di materie prime da cava minor consumo di acqua minore impatto acustico contenimento delle vibrazioni armonizzazione dell’inserimento architettonico e paesaggistico minore impatto sugli ecosistemi locali piena compatibilità con la vocazione turistica del territorio 13
  • 15. Il progetto Gli interventi previsti Il progetto di conversione tecnologica della cementeria prevede i seguenti interventi principali: • nuova macinazione della miscela cruda • eliminazione della fase di granulazione della miscela cruda • modifica sostanziale della fase di cottura del clinker 14
  • 17. La nuova linea di cottura Unica emissione al posto delle emissioni di: • molino miscela cruda • forno di cottura Il nuovo preriscaldatore/precalcinatore si sviluppa in altezza tecnologie avanzate di riduzione delle emissioni monitoraggio 24h su 24 Lievi modifiche meccaniche interessano il tubo rotante 16
  • 18. Il ciclo tecnologico attuale acqua La farina deve essere preventivamente macinata in un molino a sfere e contestualmente essiccata con ulteriore apporto di combustibili. farina Legenda MATERIALE GAS pet-coke pet-coke a filtrazione clinker Griglia Lepol Forno Raffreddatore 17
  • 19. Il ciclo tecnologico futuro I stadio a macinazione essiccazione materie prime e filtrazione senza ulteriore apporto di combustibili. farina II stadio III stadio Nei cicloni la farina, ottenuta dalla macinazione delle materie prime, viene mantenuta in sospensione dai gas caldi prodotti dalla combustione. In questo modo si realizza un efficiente scambio termico e si consente la depurazione dei fumi dai gas prodotti dalla combustione. IV stadio pet-coke calcinatore V stadio pet-coke Legenda MATERIALE GAS clinker Torre PRS e calcinatore Forno Raffreddatore 18
  • 20. Il ciclo tecnologico futuro La torre, cuore della nuova tecnologia produttiva, contiene il preriscaldatore in sospensione e il calcinatore. camino L’intimo contatto realizzato tra il materiale in cottura ed i gas di combustione consente: cicloni • alte efficienze energetiche bassi consumi termici specifici • alte efficienze di conversione delle materie prime in clinker calcinatore • alta efficienza di captazione dei prodotti della combustione, con particolare riferimento a SO2 filtro a tessuto La tecnologia consente inoltre l’adozione delle migliori tecniche disponibili per il controllo e la riduzione delle emissioni. torre di condizionamento 19
  • 21. Il ciclo tecnologico futuro Le nuove tecnologie applicabili • Installazione sull’unico punto di emissione molino crudo/forno di un moderno filtro a tessuto, per il più elevato controllo delle emissioni di polveri sia nelle fasi di regime che in quelle di transitorio (avviamento, fermate) • Adozione delle più aggiornate tecnologie di controllo delle emissioni di NOx (ossidi di azoto) quali la combustione a stadi (MSC) e la riduzione mediante iniezione di urea (SNCR), tecniche adottabili solo su un forno dotato di preriscaldatore e precalcinatore • Massimo sfruttamento delle capacità intrinseche di captazione pressoché completa di SO2 (biossido di zolfo) del sistema molino/preriscaldatore/precalcinatore 20
  • 22. Il progetto di ammodernamento L’efficienza del nuovo processo produttivo 21
  • 23. Le motivazioni L’ammodernamento della cementeria di Isola delle Femmine prevede la realizzazione di una nuova linea di cottura in sostituzione delle tre attualmente esistenti. In particolare si prevede la conversione del forno 3 e la dismissione definitiva dei forni 1 e 2. capacità attuale produzione clinker t capacità futura variazione 830 000 768 000 - 7% Nel 2005, con il solo forno 3 in marcia, la produzione di clinker è stata pari a 627000 tonnellate. La produzione del 2005, che tuttavia non costituisce il record della cementeria, viene presa come riferimento significativo più recente. La produzione della nuova cementeria è cautelativamente stimata uguale alla capacità produttiva massima installata. È come considerare che il forno funzioni sempre alla massima produzione tutti i giorni operativi dell’anno. 22
  • 24. Il progetto di ammodernamento L’efficienza del nuovo processo produttivo esercizio 2005 capacità nuova linea variazione sul 2005 consumo specifico materie prime t/t clinker 1,92 1,79 - 6% consumo specifico energia termica Mcal/t clinker 861 740 - 14% consumo specifico energia elettrica MWh/t clinker 136 134 - 1% traffico indotto mezzi/anno ~ 39 000 ~ 46 000 + 20% m3/anno 223 497 < 150 000 - 33% consumo di acqua 23
  • 25. La produzione di clinker incrementa teoricamente rispetto al 2005. La produzione di clinker 1 000 000 tonnellate di clinker prodotto 800 000 Tuttavia, con la definitiva fermata dei forni 1 e 2, la capacità annua installata diminuisce del 7%. - 7% forni 1 e 2 600 000 400 000 768 000 forno 3 200 000 0 attuale futura 24
  • 26. Le materie prime tonnellate di materie prime 4 La nuova linea adotta un ciclo produttivo ancor più efficiente dell’attuale consentendo di contenere l’utilizzo di materie prime, tutelando le risorse naturali del territorio. altre materie prime 3 calcare - 6% 2 0.51 0.49 1 1.41 1.30 attuale futura 0 25
  • 27. La nuova linea di cottura ha efficienza energetica, sia termica che elettrica, più elevata dell’attuale. Energia e CO2 consumi energetici 1 000 Allo stesso modo migliora il fattore di emissione di CO2, ridotto da 872 a 818 kg/t clinker. - 14% 750 attuale 500 861 In particolare il consumo termico diminuisce del 14%, da 861 a 740 Mcal/t clinker. futura 740 250 - 1% 136 134 0 MCal/t clinker MWh/t clinker 26
  • 28. Il traffico indotto, anche con il nuovo assetto produttivo, continua a contribuire per meno dell’1% del traffico autostradale e locale. Il traffico numero mezzi 60 000 materie prime 50 000 combustibili clinker cemento + 20% 40 000 30 000 20 000 10 000 0 attuale futura 27
  • 29. Il progetto di ammodernamento Gli aspetti ambientali 28
  • 30. Le emissioni in atmosfera I flussi di massa emessi kg/ora inquinanti emessi 200 attuale futuro 150 - 11% 137 122 102 100 50 - 88% - 47% 13 12 7 0 SO2 NOx Polveri 29
  • 31. Le emissioni in atmosfera Miglioramenti aggiuntivi Il revamping della linea di cottura comporterà inoltre i seguenti ulteriori miglioramenti ambientali: • eliminazione della visibilità del “pennacchio” proveniente dal camino del forno di cottura, per effetto del ridotto contenuto di vapore acqueo e delle temperature inferiori al punto di sbocco • gestione assolutamente controllata dei transitori di avviamento e fermata del forno, mediante l’adozione di soluzioni impiantistiche che consentono, anche in condizioni anomale, di garantire le stesse prestazioni emissione della marcia a regime • consistente riduzione delle emissioni atmosferiche degli inquinanti precursori del PM10 secondario (SO2, NOx, NH3) 30
  • 32. Il consumo di risorse Il nuovo assetto produttivo consentirà un migliore e più efficiente utilizzo delle risorse naturali da cava, dei combustibile e dell’acqua per uso industriale. risorse per tonnellata di clinker 2.0 - 6% attuale futura 1.5 1.0 1.91 1.79 0.5 - 45% - 16% 0.36 0.11 0.0 t materie prime 0.09 t combustibili 0.20 m3 acqua 31
  • 33. Il rumore e le vibrazioni Il revamping della linea di cottura non comporta problematiche aggiuntive di rumorosità o vibrazioni, al contrario consente: • razionalizzazione dei reparti produttivi esistenti al fine di migliorare le attuali prestazioni emissive • massimo grado di libertà nella progettazione dei nuovi impianti e nella scelta delle macchine con particolare riferimento alle prestazioni acustiche • nessuna interferenza con gli attuali programmi mirati alla riduzione della propagazione delle vibrazioni 32
  • 34. Il progetto di ammodernamento L’attenzione al paesaggio 33
  • 43. Il progetto di ammodernamento L’iter autorizzativo 42
  • 44. L’iter autorizzativo Il progetto è stato depositato ad integrazione della domanda di Autorizzazione Integrata Ambientale come migliore adeguamento possibile alle tecniche disponibili la domanda comprende una serie di approfondimenti preliminari su tutti gli aspetti ambientali: la Valutazione di Incidenza, finalizzata alla tutela della flora e della faune nelle aree protette limitrofe e la Procedura di Assoggettabilità alla Valutazione di Impatto Ambientale. Entrambi gli studi concludono che il progetto contribuisce al miglioramento della situazione ambientale e non comporta criticità né per la salute umana né per la vegetazione e l’ecosistema nell’area. Su richiesta degli Enti, Italcementi ha predisposto uno Studio di Impatto Ambientale che valuta gli aspetti programmatici, progettuali e ambientali dell’intero progetto, a garanzia della massima attenzione e trasparenza da parte di Italcementi alle esigenze del territorio di Isola delle Femmine e dei comuni limitrofi. 43
  • 45. Il progetto di ammodernamento La valutazione di incidenza Lo screening ambientale 44
  • 46. Dispersione atmosferica valori in µg/m3 scenario scenario attuale futuro limiti “screening” limiti “incidenza” 30 (NOx) media 98° percentile 19,91 9,84 200 96,79 46,91 200 3,52 0,23 99,2° percentile 58,79 4,52 125 99,7° percentile PM 40 media SO2 2,32 99,8° percentile NO2 4,67 70,23 3,81 350 media 0,81 0,93 40 90,4° percentile 2,47 2,67 50 20 45
  • 47. PM attuale – valori medi 46
  • 48. PM futuro – valori medi 47
  • 49. PM attuale – 90,4° percentile 48
  • 50. PM futuro – 90,4° percentile 49
  • 55. Conclusioni L’analisi dei singoli fattori di impatto consente di affermare che il progetto in esame non avrà incidenze negative sull’integrità del territorio e dei SIC esaminati. Al contrario, l’intervento proposto garantirà livelli emissivi di inquinanti in atmosfera inferiori a quelli attuali. Ciò porterà ad un miglioramento generale della qualità dell’aria nel territorio circostante la cementeria a garanzia della qualità dei comparti ambientali interessati e di protezione per le componenti biotiche presenti. L’intervento non inciderà in modo significativo sull’utilizzo di risorse naturali e garantirà un adeguato livello di qualità dei comparti ambientali interessati e di protezione per le componenti biotiche presenti. Anche dal punto di vista paesaggistico gli interventi di revamping sono stati considerati di valore medio-basso, in grado di non determinare una sostanziale modifica degli aspetti complessivi dell’area esaminata. 54