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Tipologie di
infreastruttura
Per Videosorveglianza
Sistema CCTV
PRO:
Oggi è possibile disporre di sistemi
CCTV con costi decisamente
interessanti.
Un DVR digitale permette di
interfacciare tutte le telecamere ad
internet per disporre di controllo
remoto anche su questa tecnologia

CONTRO:
Definizione: fissa allo standard CCTV
Qualità dell’immagine: degrada con la lunghezza del cavo
Espandibilità: nulla
Utilizzo infrastrutture preesistenti: richiede cablaggi dedicati
Soluzioni: HD CCTV, conosciuto come HD-SDI
Caratteristiche CCTV:
Cavo coassiale 75 ohm (RG59/U) tipico.
Portata massima 220 metri.
Per applicazioni di maggior estensione si utilizzano cavi
coassiali a minore dispersione:
RG6/U (fino a 300mt)
RG11/U (fino a 450mt)
Per distanze superiori (fino a 900 metri)
si utilizza un cavo ethernet Cat5 twisted
e shielded, con una coppia di adattatori
(BALUN)
Sistema IP
PRO:
Definizione: superiore al CCTV
Standard in evoluzione
Qualità dell’immagine: digitale
Espandibilità massima
Utilizza infrastrutture di rete
preesisteni
Può lavorare anche su reti elettriche
tramite Powerline o senza fili (WiFi).

CONTRO:
Prezzo: ogni camera incorpora un server web che ne aumenta
considerevolmente il costo
Evoluzione: il valore dei dispositivi perde rapidamente di valore a causa dei
nuovi modelli con maggiore definizione.
Configurazione: non basta collegare i cavi.
Sistema IP: Espandibilità
Il sistema permette in qualsiasi momento di essere implementato con
ulteriori camere o ulteriori sezioni di infrastruttura senza dover cambiare la
parte già completata.

Prendiamo in esame una infrastruttura con 4 camere IP, uno switch di rete
ed un server per la registrazione centralizzata dei flussi video. Il tutto
collegato ad internet tramite modem/router.
Senza cambiare la precedente configurazione, sono stati aggiunti:
Altre camere 3 IP, un collegamento Wifi, un ponte Powerline, una
postazione pc ed un tablet per il controllo del sistema.
Oltre i limiti: la distanza massima
La distanza massima per ogni singola tratta di una rete LAN
è 100 metri, ciò significa che per coprire distanze maggiori
possiamo inserire dei semplici switch in mezzo ai 2 punti da
collegare, o abbandonare il cavo ethernet, in favore di altre
tecnologie che supportino la rete LAN.
Powerline: una coppia di adattatori di rete powerline
permette di utilizzare i cavi elettrici già in uso
nell’edificio, per trasportare anche i segnali di rete.
La velocità massima è attualmente di 500Mbps.
Sono dispositivi che non richiedono configurazione.

L’uso dei powerline (detti anche Plug) risulta
particolarmente interessante:
-quando non vi è spazio per posare nuovi cavi
-quando il cliente non vuole lavori murari
-quando abbiamo un edificio completamente cablato
con rete elettrica e in pochi minuti desideriamo
collegare gli apparecchi.
WIFI:
Molte camere IP oggi dispongono anche di antenna per il
collegamento ad una rete wifi, per risparmiare il tempo di
installazione del cavo. Per collegare IP camere senza
antenne o diverse sezioni di rete disolcate in differenti
edifici, anche distanti, il Wifi è una scelta obbligata.
Un router wifi può essere configurato
per lavorare come bridge di rete wifi,
ovvero ricevendo e trasmettendo i
segnali ad un altro router,
comportandosi come se i due
fossero collegati da un cavo di rete.

L’uso di un ponte di rete Wifi è particolarmente interessante
quando non sono presenti altri collegamenti tra le due aree che
intendiamo coprire (es: abitazioni diverse). Applicando antenne
adeguate la distanza coperta può diventare di Km.
Sistema IP: Adattabilità
Un reale vantaggio del sistema di
videosorveglianza IP è il poter utilizzare
reti preesistenti, come tradizionale rete
informatica presente in qualsiasi
ufficio/abitazione

Tutte le componenti del
sistema IP sono
interfacciabili alla rete, e i
dispositivi che il cliente già
possiede (pc, tablet)
diventano componenti del
sistema di videosorveglianza.
Network Video Recorder
In un sistema tradizionale CCTV il DVR è il cuore
dell’impianto. E’ il DVR stesso a definire quante
telecamere possono essere collegate.
Senza DVR le telecamere non funzionano, e non vi
è accesso da internet.
Nel sistema IP, ogni telecamera può essere monitorata dall’esterno (o dalla rete LAN
o da internet). Anche se viene manomesso il NVR, può ancora essere possibile
vedere cosa stia succedendo nell’area monitorata.
Il NVR ha una funzione di aggregazione: invece che configurare ogni singola
telecamera su internet, su ogni dispositivo con cui la si intende visualizzare, basta
configurare il NVR. Questo «raccoglie» i flussi video delle diverse camere IP, li
registra in locale, e permette lo streaming in remoto di ogni IP camera. Se
compatibile, permette inoltre di gestire anche le IP camere con PTZ.
La presenza di un NVR, nel sistema IP è
economicamente giustificabile solo se in presenza di
molte camere IP. Per la registrazione in locale si
utilizza un NAS, che oltre servire la videosorveglianza,
è uno spazio di archiviazione e backup per ogni
computer che si desideri proteggere.
Power Over Ethernet
Ogni IP camera richiede un collegamento dati e un alimentazione. La tecnologia PoE
permette di risparmiare un cavo, convogliando l’alimentazione sul medesimo cavo
ethernet utilizzato per i dati.
Su singola tratta: PoE adapter (in + out)
sono dei semplici adattatori che permettono
di utilizzare 2 cavi per il trasporto di corrente
continua. Ogni coppia di adattatori richiede la
propria alimentazione.
Switch con PoE injector: una sola unità per inviare corrente su diversi cavi di rete per
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telefonia VOIP. Consente un risparmio di tempo e costi se sono presenti molte
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Tipologie di infrastrutture di videosorveglianza

  • 2. Sistema CCTV PRO: Oggi è possibile disporre di sistemi CCTV con costi decisamente interessanti. Un DVR digitale permette di interfacciare tutte le telecamere ad internet per disporre di controllo remoto anche su questa tecnologia CONTRO: Definizione: fissa allo standard CCTV Qualità dell’immagine: degrada con la lunghezza del cavo Espandibilità: nulla Utilizzo infrastrutture preesistenti: richiede cablaggi dedicati Soluzioni: HD CCTV, conosciuto come HD-SDI
  • 3. Caratteristiche CCTV: Cavo coassiale 75 ohm (RG59/U) tipico. Portata massima 220 metri. Per applicazioni di maggior estensione si utilizzano cavi coassiali a minore dispersione: RG6/U (fino a 300mt) RG11/U (fino a 450mt) Per distanze superiori (fino a 900 metri) si utilizza un cavo ethernet Cat5 twisted e shielded, con una coppia di adattatori (BALUN)
  • 4. Sistema IP PRO: Definizione: superiore al CCTV Standard in evoluzione Qualità dell’immagine: digitale Espandibilità massima Utilizza infrastrutture di rete preesisteni Può lavorare anche su reti elettriche tramite Powerline o senza fili (WiFi). CONTRO: Prezzo: ogni camera incorpora un server web che ne aumenta considerevolmente il costo Evoluzione: il valore dei dispositivi perde rapidamente di valore a causa dei nuovi modelli con maggiore definizione. Configurazione: non basta collegare i cavi.
  • 5. Sistema IP: Espandibilità Il sistema permette in qualsiasi momento di essere implementato con ulteriori camere o ulteriori sezioni di infrastruttura senza dover cambiare la parte già completata. Prendiamo in esame una infrastruttura con 4 camere IP, uno switch di rete ed un server per la registrazione centralizzata dei flussi video. Il tutto collegato ad internet tramite modem/router.
  • 6. Senza cambiare la precedente configurazione, sono stati aggiunti: Altre camere 3 IP, un collegamento Wifi, un ponte Powerline, una postazione pc ed un tablet per il controllo del sistema.
  • 7. Oltre i limiti: la distanza massima La distanza massima per ogni singola tratta di una rete LAN è 100 metri, ciò significa che per coprire distanze maggiori possiamo inserire dei semplici switch in mezzo ai 2 punti da collegare, o abbandonare il cavo ethernet, in favore di altre tecnologie che supportino la rete LAN. Powerline: una coppia di adattatori di rete powerline permette di utilizzare i cavi elettrici già in uso nell’edificio, per trasportare anche i segnali di rete. La velocità massima è attualmente di 500Mbps. Sono dispositivi che non richiedono configurazione. L’uso dei powerline (detti anche Plug) risulta particolarmente interessante: -quando non vi è spazio per posare nuovi cavi -quando il cliente non vuole lavori murari -quando abbiamo un edificio completamente cablato con rete elettrica e in pochi minuti desideriamo collegare gli apparecchi.
  • 8. WIFI: Molte camere IP oggi dispongono anche di antenna per il collegamento ad una rete wifi, per risparmiare il tempo di installazione del cavo. Per collegare IP camere senza antenne o diverse sezioni di rete disolcate in differenti edifici, anche distanti, il Wifi è una scelta obbligata. Un router wifi può essere configurato per lavorare come bridge di rete wifi, ovvero ricevendo e trasmettendo i segnali ad un altro router, comportandosi come se i due fossero collegati da un cavo di rete. L’uso di un ponte di rete Wifi è particolarmente interessante quando non sono presenti altri collegamenti tra le due aree che intendiamo coprire (es: abitazioni diverse). Applicando antenne adeguate la distanza coperta può diventare di Km.
  • 9. Sistema IP: Adattabilità Un reale vantaggio del sistema di videosorveglianza IP è il poter utilizzare reti preesistenti, come tradizionale rete informatica presente in qualsiasi ufficio/abitazione Tutte le componenti del sistema IP sono interfacciabili alla rete, e i dispositivi che il cliente già possiede (pc, tablet) diventano componenti del sistema di videosorveglianza.
  • 10. Network Video Recorder In un sistema tradizionale CCTV il DVR è il cuore dell’impianto. E’ il DVR stesso a definire quante telecamere possono essere collegate. Senza DVR le telecamere non funzionano, e non vi è accesso da internet. Nel sistema IP, ogni telecamera può essere monitorata dall’esterno (o dalla rete LAN o da internet). Anche se viene manomesso il NVR, può ancora essere possibile vedere cosa stia succedendo nell’area monitorata. Il NVR ha una funzione di aggregazione: invece che configurare ogni singola telecamera su internet, su ogni dispositivo con cui la si intende visualizzare, basta configurare il NVR. Questo «raccoglie» i flussi video delle diverse camere IP, li registra in locale, e permette lo streaming in remoto di ogni IP camera. Se compatibile, permette inoltre di gestire anche le IP camere con PTZ. La presenza di un NVR, nel sistema IP è economicamente giustificabile solo se in presenza di molte camere IP. Per la registrazione in locale si utilizza un NAS, che oltre servire la videosorveglianza, è uno spazio di archiviazione e backup per ogni computer che si desideri proteggere.
  • 11. Power Over Ethernet Ogni IP camera richiede un collegamento dati e un alimentazione. La tecnologia PoE permette di risparmiare un cavo, convogliando l’alimentazione sul medesimo cavo ethernet utilizzato per i dati. Su singola tratta: PoE adapter (in + out) sono dei semplici adattatori che permettono di utilizzare 2 cavi per il trasporto di corrente continua. Ogni coppia di adattatori richiede la propria alimentazione. Switch con PoE injector: una sola unità per inviare corrente su diversi cavi di rete per alimentare tutti i dispositivi necessari. Comunemente utilizzata anche con sistemi di telefonia VOIP. Consente un risparmio di tempo e costi se sono presenti molte telecamere altimenti difficili da alimentare.