Presentazione introduttiva sui Social Media, i rischi e le opportunità per le persone e le aziende con qualche suggerimento su come approcciare questo mondo innovativo
2. 2
Oggi parliamo di
● SM: caratteristiche
● Conversazione
● Le persone ed i SM
● Rischi ed opportunità
● Come si studiano
● Piano di adozione
● Esempi pratici
● Conclusioni
3. 3
Non parliamo di ...
● Internet Marketing (SEO, Pay-per-click)
● Interruption Marketing
● Soluzioni da comprare: non abbiamo
nulla da vendere
● Obiettivo: conversare su un argomento
innovativo
5. 5
Social Media
● “Attività e comportamenti tra comunità di
persone che si raggruppano online per
condividere informazioni, conoscenze ed
opinioni utilizzando media di tipo
conversazionale
I media di tipo conversazionale sono
applicazioni Web che rendono possibile
creare e tramettere con facilità contenuti
sotto forma di parole, immagini, video ed
audio”
(tradotto da The Social Media Bible,
Lon Safko – David Brake)
6. 6
Da dove sono spuntati?
● Anno 2000: una grave
crisi finanziaria
travolge i titoli
Internet
● Finisce la “New
Economy”
● Si spengono i riflettori
sul Web
7. 7
Nell'ombra...
● Nascono i blog (1997 US - 2001 IT)
● Nascono i wiki (1995 US –
2001 nasce Wikipedia)
● Primo Social Network (1997 -
SixDegrees.com)
● My Space (2003)
8. 8
Prima storia
● 6 gradi di separazione
● 1929, racconto “Catene” di Frygies
Karinthy (UNG)
● 1967, 6 gradi di separazione, Stanley
Milgram
● Teoria del mondo piccolo
● LinkedIn
9. 9
Conversazione
● Cos'è
– colloquio amichevole di 2 o più
persone su argomenti di vario
genere
– breve discorso di carattere
informativo o divulgativo condotto
in forma accessibile a tutti i
partecipanti
10. 10
Nulla di nuovo
● 18 Settembre 1310
● Una piazza di un villaggio
● E' giorno di mercato
11. 11
Social Network nel Medioevo
● Mercanti
● Artigiani
● Cantastorie
● Saltimbanchi
● Popolo
● Signori
● Perditempo
● ...
● Si vende
● Si compra
● Si tratta
● Si ascolta
● Ci si diverte
● Si parla
● ...
12. 12
Perchè conversazione ?
● Anno 2000
● Esce il Cluetrain Manifesto
● Autori Rick Levine, Christopher Locke,
Doc Searls, David Weinberger
● Convergenza tra l'evoluzione degli
strumenti abilitanti e l'evoluzione dei
mercati
● 95 tesi
● #1: i mercati sono conversazioni
13. 13
Accanto ai
● Media tradizionali
– giornali
– TV
– radio
● Da 1 a molti
● Pochi comandano il gioco
● Comunicazione monodirezionale (non c'è
conversazione o quasi)
● Gridano sempre più forte per farsi sentire
14. 14
Sono nati
● Social Media
– Blog
– Social Network
– Wiki
– ...
● Da molti a molti
● Tutti possono partecipare
● Comunicazione conversazionale
● Gli affari rimangono in secondo piano
15. 15
Conversazione
● L'obiettivo della conversazione è quello di
capirsi, non di consegnare messaggi
● Gli altri sono interlocutori, non “audience”
● Le persone non ripetono sempre le stesse
cose
● Conversare significa ascoltare e
rispondere
● Le conversazioni sono vive ed in continua
evoluzione
16. 16
Conversazione interessante
● è utile
● è libera
● è aperta
● è divertente
● crea conoscenza
● accresce l'esperienza
● crea legami tra le persone
● favorisce la nascita di comunità
● ...
CREA VALORE
18. 18
Conversazione sul Web
● Forma di passaparola rafforzato dalla
tecnologia
● Word of mouth
● Nasce il Buzz Marketing (Marketing non
convenzionale)
19. 19
Di cosa si conversa?
● Qualsiasi argomento di interesse
● Cinema, libri, film, locali, prezzi,...
● Da Wikipedia:
“...qualunque comunicazione scritta o
orale contiene informazione”
● Informazione=capitale intellettuale=risorsa
● “Sapere è potere”
21. 21
Economia dell'informazione
● Mettere a disposizione non significa mai
impoverirsi, perchè ciascuno conserva la
propria ricchezza originale
● Più si mette a disposizione la propria
ricchezza, più si beneficia della ricchezza
altrui
● L'informazione è un bene abbondante
● E l'attenzione?
22. 22
Tutto ok?
● NO
● Ci sono 3 aspetti da valutare
– disinformazione
– abbondanza
– attenzione
23. 23
Disinformazione
● Sulla piazza virtuale del Web circolano
anche ladri, truffatori, millantatori,
disinformatori: bisogna fare un pò di
attenzione...
● ... ma la colpa non è certo della piazza
24. 24
Abbondanza
● Il contadino medioevale non faceva fatica
a ricordarsi le poche storie che aveva
sentito al mercato
● Ma noi come facciamo ad orientarci in
questo magma di informazioni che
lievitano di continuo?
● I motori di ricerca sono utili, ma non
ampliano le possibilità della nostra testa
25. 25
Attenzione
● Oltre 4.000 sono i messaggi pubblicitari
che riceviamo. AL GIORNO!
● Poi il telefono, la posta elettronica, i
colleghi, gli amici,...
● Il nostro tempo viene frazionato in
frammenti di attenzione sempre più brevi
26. 26
Prima sintesi
● Social Media e conversazione
● L'inizio del declino dei Media Tradizionali
● La circolazione dell'informazione
● Qualche rischio
27. 27
Lezione due
Perchè questo successo?
La sostenibilità
Social Media: quali sono e a cosa
servono
Innovazione e resistenza al
cambiamento
28. 28
Roba da ragazzini
● E' una considerazione che tutti abbiamo
fatto
● I nostri figli sono stati i primi estusiasti
utilizzatori
● Perchè i SM soddisfano un bisogno
primario delle persone: l'esigenza di
SOCIALITA'
29. 29
Seconda rivoluzione
● Il successo dei SM non è pilotato dalle
grandi multinazionali
● Non c'è l'IBM o la APPLE, non c'è la AT&T
nè la NOKIA, non ci sono i network
televisivi o i grandi gruppi editoriali
● I grandi capitali inseguono e comprano,
ma sono sulla difensiva (ad esempio
GOOGLE)
30. 30
Poi sono arrivati
● I professional (informatici, pubblicitari,...)
● Le altre persone
(Nielsen 2009: 18 mil. in Italia)
● E le aziende? E le organizzazioni?
31. 31
Motivi di un successo
● Strumenti facilissimi da utilizzare
● Strumenti gratuiti
● Supporto multimediale (foto, video, audio)
● Comunicazione tra persone
● Un insieme di potenti mezzi di
comunicazione a portata di un click
● “Le formiche hanno i megafoni” C. Anderson
32. 32
Ancora
● L'esibizionismo digitale è una molla
potente (e pericolosa)
● Le persone trovano finalmente il modo di
partecipare
● Le persone si fidano più delle altre
persone che dei comunicati stampa o
della pubblicità
34. 34
Una riflessione
● Molti pensano che sia un fenomeno legato
alla tecnologia informatica
● E' un errore: la tecnologia dietro ai Social
Media (c'è, inutile nasconderlo) è solo un
fattore abilitante
● L'utente medio usa gli strumenti senza
necessità di impararli
35. 35
Net-sostenibilità
● La tecnologia non deve fare paura:
possiamo utilizzarla al livello adatto ai
nostri mezzi
● L'offerta funzionale di qualsiasi strumento
moderno è superiore sia alle nostre
esigenze che alle nostre possibilità
● L'esempio del foglio elettronico
39. 39
I top
● Social Network: FACEBOOK
● Blog
● Microblog: TWITTER
● Media Sharing: YOUTUBE
● Wiki: WIKIPEDIA
● Bookmark sharing: DELICIOUS
● Forum
● ... Ebay, Amazon, Flickr, ...
41. 41
I Social Network
● Dietro Facebook (500 milioni di iscritti)
● My Space e LinkedIn
● Gestione relazioni a distanza
42. 42
I Blog
● In principio era il diario personale
custodito in fondo al cassetto
● Oggi è il BLOG, diario in rete
● E' un sito Internet in cui l'autore (blogger)
pubblica più o meno periodicamente i
propri pensieri, opinioni, riflessioni
considerazioni ed altro, assieme,
eventualmente ad altre tipologie di
materiale elettronico come immagini e
video (da Wikipedia)
43. 43
Breve storia di (B)Log
● Nel 1700 LOG è un pezzo di legno che
serve a misurare la velocità delle navi
● Nel 1800 LOGbook è il libro di bordo
● Nel 1980 il file di LOG registra le
variazioni a una base dati
● Nel 2000 il BLOG è il libro di bordo
personale online
44. 44
Microblog
● Un blog i cui messaggi sono limitati ad un
certo numero di caratteri (140 per
Twitter)
● URL shortening e #
● Rapidità: rivolta in Iran, terremoto a
L'Aquila, ammarraggio nell'Hudson,...
45. 45
Esempio di viralità
● Qualche settimana orsono esce la notizia
che Intel (produttore di microchip) ha
comprato McAfee (produttore di antivirus)
● Immediatamente circolano migliaia di
versioni di questa battuta:
46. 46
Media sharing
● YOUTUBE per i filmati
● FLICKR per le fotografie
● Grande diffusione di apparecchiature per
la digitalizzazione delle immagini
● Nasce il problema della proprietà e del
diritto di autore
47. 47
Wiki
● Un wiki è un sito Web che viene
aggiornato dai suoi utilizzatori ed i cui
contenuti sono sviluppati in
collaborazione da tutti coloro che vi
hanno accesso.
La modifica dei contenuti è aperta, nel
senso che il testo può essere modificato
da tutti gli utenti (a volte soltanto se
registrati, altre volte anche se anonimi)
procedendo per aggiunte non solo come
accade solitamente nei forum, ma anche
cambiando e cancellando ciò che hanno
scritto gli autori precedenti (Wikipedia)
48. 48
La parola Wiki
● Wiki deriva da un termine in lingua
hawaiana che significa “rapido” o “molto
veloce”
Ward Cunningham (il padre del primo wiki)
si ispirò al nome wiki wiki usato per i bus
navetta dell'aeroporto di Honolulu
49. 49
Campi di applicazione di un wiki
● Documentazione
● Progetto collaborativi
● Formazione collaborativa
● Enciclopedie
● Knowledge base di impresa
● Supporto clienti
● Wiki comunitarie
● ...
50. 50
Innovazione
● Nuovi strumenti di comunicazione
● Velocità di pubblicazione
● Non solo PC, anche eBook reader,
tavolette, smartphone
● Connessione 24x7x365 (se si vuole)
51. 51
E le organizzazioni?
● Il problema della RESISTENZA AL
CAMBIAMENTO
● La RAC è un caratteristica umana: il
nuovo ci spaventa o ci costringe a fatiche
che evitiamo volentieri
● La RAC di una organizzazione è maggiore
della somma delle RAC di tutti coloro che
ci lavorano
52. 52
Frasi celebri
● Ho già troppo da fare così
● I nostri clienti non usano questa roba
● Abbiamo del vero lavoro da fare
● Non voglio essere io tra i primi
● Ci penseremo quando sarà il momento
● Sono frastornato da tutte queste novità
● Non voglio perdere il controllo
● Come faccio a capire se funziona
● Non voglio dare informazioni alla
concorrenza
● E se ci criticano?
53. 53
Eppure...
● ci sono milioni di persone
● che parlano di te
● o dei tuoi concorrenti
● che cercano i tuoi prodotti
● e se non li trovano, trovano altro
● ci sono i tuoi dipendenti, i tuoi amici
● ci sono i tuoi clienti fedeli
● e anche quelli che rischi di perdere
● e tutti danno spontaneamente un sacco di
informazioni
● Cosa aspetti?
56. 56
Pericoli personali
● Esibizionismo digitale e pubblicazione
di informazioni riservate
● Adesione a gruppi e varie iniziative di
carattere politico, sociale, religioso,...
● Il Web ricorda: quello che è stato
pubblicato oggi vale come quello che è
stato pubblicato 5 anni fa
● Perdita di tempo (giochi, test,...)
58. 58
Pericoli per aziende
● Ignorare o avversare il fenomeno
● Non ascoltare il Web
● Indisponibilità a maturare esperienze
● Approccio tradizionale
● Linguaggi e atteggiamenti errati
● Reputazione messa in pericolo
● I dipendenti vanno sui Social Media
● ...
61. 61
Ignorare
● Può essere pericoloso
● Se scatta la propagazione virale è
quasi impossibile recuperare
● Ci vuole tempestività
● Il Web non ha pietà delle
organizzazioni (marchi)
● Le organizzazioni soffrono il fatto di
essere criticate o prese in giro
● ... e reagiscono malissimo
68. 68
Nuove professionalità
● Community Manager
● Content Manager
● Watchman
● Social Media Architect
● Social Business Developer
● Social Media Manager
● Social Media Planner
69. 69
Non spaventatevi
● All'inizio basta una persona per
ricoprire tutti quei ruoli
● E senza lavorarci a tempo pieno
● Chiamiamolo EVANGELISTA
70. 70
Perchè no?
● Marketing: non bisogna fare
pubblicità
● Sistemi informativi: non è solo
tecnologia
● Relazioni esterne: il linguaggio non è
quello dei comunicati stampa
● Commerciale: non bisogna vendere
● Risorse Umane: sono lontanissime dal
Web, eppure....
71. 71
Alcuni esempi
● “Elenco aziende 2.0”
● Bacardi su Facebook
● Il blog di Francesco Zonin
● Mediaworld su Youtube
● RDS su Twitter
● ATACMobile su Twitter
72. 72
I piccoli
● Cascinagilli su Twitter
● Giordano vini su Facebook
● Il Giardino dei libri su Facebook
● Un blog sul vino
● Geosec su Youtube
● Il wiki di AZ
73. 73
Lezione quattro
Da dove cominciare?
Linee guida per dipendenti
La fase di ascolto
Il piano per i Social Media
74. 74
Letture
● Un etto di marketing (M. Carraro)
● La parte abitata della rete (S.
Maistrello)
● Web 2.0 (a cura di V. Di Bari)
● Se poi sapete l'inglese, su Amazon c'è
l'imbarazzo della scelta
● Siti (cercare “Social Media”)
75. 75
Rischio
● Il fattore TEMPO: ci vuole
organizzazione e disciplina
● Definite il tempo da investire nella
vostra formazione (ad es. 8 ore)
● Identificate POCHE FONTI (5) che vi
sembrano interessanti
● Cominciate a seguirle: 15' al giorno
● Non perdetevi (se non lo volete)
● Usate gli aggregatori (Google Reader,
Netvibes)
76. 76
Altro rischio
● Nessuno forma all'uso del WEB
● Un dipendente deve avere informazioni
su quello che si può fare e su quello
che non si può fare
● Tocca alle Risorse Umane emanare le
Linee Guida per i Social Media
● Bloccare e vietare non serve a nulla: il
WEB la considera una sfida e aggira i
blocchi
77. 77
Esempio
● Qui
● E quello che possono fare da casa?
● E quello che possono fare con uno
smartphone?
● Regole ci vogliono e chiare: ecco un
esempio
● In inglese se ne trovano a decine, in
italiano 2 (DUE!)
78. 78
L'identità
● Non nascondetevi, i nickname
servono a poco
● Non mettete avanti i titoli: sul Web
siete persone
● Nome e cognome vanno benissimo
● Molti sanno per chi lavorate, non è un
segreto
● Chi non si presenta ha qualcosa da
nascondere
79. 79
La fase dell'ascolto
● Parlano di voi?
– Azienda, prodotti, servizi,
concorrenti, mercato, soluzioni,...
● Usare gli Alert
● Esempio
– Notifiche via e-mail
– Notifiche via Reader
● Per quanto tempo? Per sempre!
● Serve a capire se ci sono
conversazioni che vi riguardano
80. 80
Qualcuno parla di voi
● Il frequentatore del Web è un
nomade digitale, si sposta in
continuazione
● Bisogna imparare a seguirne le tracce
ed a intercettare le sue conversazioni
(niente paura è tutto legale)
● Quello che dice sono tutte
informazioni preziose (e gratuite)
● Sì, anche nel caso che ci critichi!
81. 81
Rispondere?
● Meglio non rispondere se non
sapete farlo
● Se rispondete, fatelo con umiltà e
tempestività
● Attenzione ai “troll”
● La soluzione migliore è....
83. 83
Nessuno parla di voi
● Caso frequente per le piccole
aziende
● La conversazione può essere
avviata
● Occorrono contenuti interessanti e
divertenti
● Organizzate eventi, partecipate ad
eventi di altri e parlatene!
● Raccontate che tempo fa con una
foto (se siete alla disperazione)
84. 84
Piano per i Social Media
● Obiettivi, obiettivi, obiettivi
● Mi cito da solo
● Scriveteli gli obiettivi, nella forma
più sintetica possibile
● Decidete come misurarli: il ROI non
è facile
● Datevi tempo e qualche possibilità
di sbagliare
85. 85
Allineamento
● Gli obiettivi dei SM devono essere
allineati a tutti gli altri obiettivi
aziendali
● Si tratta di un nuovo canale di
comunicazione che si affianca a
quelli esistenti
● Fatelo conoscere a cominciare dagli
amici e dai clienti più affezionati
● Ascoltate i loro suggerimenti
86. 86
La saggezza della folla
● Le singole persone non indovinano, ma
la media delle valutazioni sbagliate è
ESATTA!
87. 87
Gli strumenti
● Devono essere scelti in funzione degli
obiettivi (e delle possibilità)
● Cominciate con 2-3 strumenti e
cercate di integrarli
● Cercate di mantenere un ritmo di
pubblicazione sostenibile
● Se per qualche settimana non
succede nulla, non preoccupatevi
● Cominciate a farvi pubblicità dopo
almeno 1 mese dall'avvio
88. 88
Conclusioni
● Il mondo dei Social Media presenta
caratteristiche singolari che vanno
comprese
● I rischi si evitano facilmente, le
opportunità sono alberi del pane
nascosti in una fitta foresta
● Non esistono sentieri sicuri: bisogna
provare, sbagliare e riprovare in prima
persona
89. 89
Prossimi eventi (free)
● Social Media: se li conosci NON li eviti
10 Dicembre 2010 – 20 Gennaio 2011
● Strumenti di monitoraggio dei SM
24 Febbraio 2011
● Fare un piano per sbarcare sui SM
24 Marzo 2011
● Costruire la conversazione sui SM
28 Aprile 2011
● argomento da definire 27 Maggio 2011
● argomento da definire 17 Giugno 2011
90. 90
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● sul sito fuoriquota.wordpress.com
● sul sito www.telinsoftservizi.it
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