1. Canone speciale RAI: quali gli ambiti di applicazione?
A fronte della nuova campagna della Rai per il pagamento del `canone speciale` per le imprese
iscritte in Camera di Commercio, ci si chiede quale sia effettivamente l`ambito di applicazione
dell`obbligo di corrispondere il suddetto canone.
La televisione di stato, in quest`ultima campagna, pone l`accento sugli `impianti di
videosorveglianza` che, qualora incorporino apparecchiature riceventi il segnale televisivo,
darebbero luogo all`obbligo di corrispondere il canone stesso.
Il Ministero per lo Sviluppo Economico, si legge in un articolo pubblicato sul sito della CGIA di
Mestre, "ha già fornito elementi esplicativi all`Agenzia delle Entrate in merito alla definizione di
apparecchi assoggettabili al pagamento del canone RAI, precisando che questo si applica al solo
servizio di radiodiffusione e non alle altre forme di diffusione su portanti fisici diversi come i tablet,
gli smart-phone ed i personal computer, cioè gli strumenti suscettibili di per se`, in linea di
principio, di connessione alla rete internet e la RAI ha aderito al medesimo criterio di definizione".
Cosa fare quindi per rispondere ad eventuali richieste di pagamento del `canone speciale`?
La CGIA di Mestre chiarisce che i titolari di impresa che non possiedono in azienda strumenti atti
alla ricezione (apparecchi radiofonici, televisivi, decoder o videoregistratori) devono rispondere
attraverso la cartolina preaffrancata, specificando nello spazio 'eventuali altre comunicazioni' di
non essere tenuti al pagamento della tassa in quanto sprovvisti degli apparecchi ad essa soggetti.