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8 l ECONOMIA IL FATTO QUOTIDIANO Sabato 5 Giugno 2021
però, non sempre vengono
rimborsate. È l’esempio di
untuttofarediunastruttu-
raalberghieracheèall’ope-
ra per nove ore al giorno, il
suocontrattoneriportaso-
lo quattro e lo stipendio si
aggira sui 900 euro. Ma ne
spende 100 per prendere
l’aliscafo. Non forniscono
neanche i pasti: per alber-
ghieristorantinondovreb-
be essere difficile garantire
un pranzo o una cena de-
cente a fine turno. E inve-
ce...“Lavoravo in un lido –
raccontaunsoccorritore–
e in pausa pranzo
concedevano solo
un’agevolazione sui
prezzi del ristorante
gestito dalla moglie
Le testimonianze
Camerieri, cuochi&C.
Si continua a parlare
dei lavoratori introvabili
perché troppo sussidiati
Ma centinaia di episodi
di ordinario sfruttamento
raccontano tutt’altro
TURNIDI20ORE
EZERORIPOSI:
ECCOCHISONO
I‘FANNULLONI’
Sono un cuoco e,
ancora oggi sten-
to a crederci, ma
l’anno scorso ho
fatto un turno da venti ore.
Venti ore senza pausa e senza
mangiare, in un hotel di lusso
in una delle località più rino-
mate e visitate della Campa-
nia”:questastorial’haraccolta
un’associazione che riunisce i
lavoratori stagionali del turi-
smo e si chiama “Oltre la Piaz-
za”. Stona un po’con l’allarme
lanciato in questi giorni da al-
bergatorieristoratorichedico-
no di non trovare lavoratori.
L’associazione ha fatto una co-
sa semplice: ha chiesto ai suoi
iscritti di raccontare le loro e-
sperienze.Lamailèesplosa:in
poco tempo sono arrivate cen-
tinaia di testimonianze, così
come al Fatto Quotidiano, tra
commenti sui social e lettere
che riguardano un metodo di
lavoro strutturale, attivo 365
giorniall’anno,checonlapan-
demia è peggiorato. “Sono
sconcertato per queste diffa-
mazionidiffusedaimediaedai
proprietari di alberghi e risto-
ranti”, dice il cuoco, che sotto-
lineacomespessofinanchel’o-
rariodilavorosiaunacategoria
dello spirito. “Se un gruppo di
clienti vuole sedersi a Mezza-
notte - sostiene un cameriere
condieciannidiesperienza–
sonopochiititolaricherifiuta-
no di riaprire la cucina. E noi
siamo costretti a rimetterci
all’opera. Piccolo dettaglio:
senza straordinari.”
PARTTIMEÈCOMESISCRIVEMA
SILEGGE“PIÙCHETEMPOPIENO”
In base ai racconti, il metodo
consolidato per aggirare le re-
gole è una sorta di lavoro gri-
gio:“sulcontrattoèscritto‘part
time’ ma le ore effettive sono
ben oltre quelle di un tempo
pieno-spiegaunlavoratore-.
Ipiùfortunatiprendonoun’in-
tegrazionedellapagafuoribu-
sta, in contanti”. Altri invece
devono addirittura acconten-
tarsi di lavorare il triplo per
mezzo stipendio. Vale sia nei
periodi di bassa stagione,
quando il grosso del lavoro si
concentra nel weekend, sia –
amplificato – durante il picco
estivo, quando sparisce il gior-
nodiriposo.“Holavoratoinun
ristorante, facevo sia il pranzo
sialacenaconun’oraemezzadi
staccotraidueturni”,diceuna
cameriera che svolge questo
mestiere da 13 anni. Quattor-
dici ore al giorno in servizio,
“con un contratto part-time
firmatounmesedopoaverini-
ziato”. Solo mezza giornata li-
bera ogni settimana per 950
euro al mese, nessun tratta-
mento di fine rapporto e siste-
mazione in un seminterrato
con altre nove persone. Un’al-
tra ragazza ha inviato la sua
candidatura per una rosticce-
ria.Proposta,ottoorealgiorno
per 500 euro al mese: “Ecco
’’
Enrico Letta
Si preferisce
il Reddito di
cittadinanza
e lavorare
in nero:
è una cosa
insopportabile
‘‘
perchéhorifiutato,purnonri-
cevendo alcun sussidio”. E an-
cora,aun’aspirantereceptio-
nistèstatoprospettatouncon-
tratto da tre giorni settimanali
perfarneinrealtàseiecontur-
ni da otto ore per 800 euro.
IL NERO IL RICATTO FUORI
BUSTA E LE SPESE A CARICO
Alcuocodiunalbergosicilia-
noèstatochiestodilavoraresu
tre turni: colazione, pranzo e
cena con un’oretta scarsa di
pausa tra uno e l’altro. In pra-
tica è stato costretto a passare
le intere giornate al lavoro.
Sempre nell’Isola, per una
50enneaddettaallalavande-
riadiunhotelèstatoprevistoil
turno serale che finiva alle 2 e
quellodellamattinasuccessiva
cheiniziavaalle5,doposoletre
ore di ‘sonno’. Talvolta, poi, il
“fuori-busta” è un ricatto: lo sa
unmanutentorechedicedia-
ver preso 800 euro come parte
“regolare”, mentre 200 euro
aggiuntivi arrivavano solo se
accettava turni extra. Quando
poi si parla di zone turistiche,
spesso ci si riferisce a luoghi
non facilmente raggiungibili.
Le spese per gli spostamenti,
sono totalmente in cassa inte-
grazione,mavadoalavorareo-
gni giorno dalle 5 del mattino
per 7 ore, senza giorno di ripo-
so. Ho provato a chiedere an-
che qualcosa in più al titolare,
ma me lo ha negato”. Ci sono
poi iniziative padronali che
spiccano per originalità, come
quella di un titolare che riser-
vava le mance a sua figlia e sua
nuora, escludendo gli altri. O
che a fine mese regalava un
paccodisigaretteaidipendenti
più apprezzati dai clienti.
LA NARRAZIONE. “TUTTI PIGRI”
IGNORANZA O MALAFEDE?
Sebbene finora abbia avuto un
decimo della risonanza otte-
nuta dalle imprese, adesso un
“esercito” di camerieri, chef,
deltitolare.Con6eurocidava-
nounpiatto,unabevandaeun
caffè”.Ancora.“Miafigliahala-
voratoper4eurol’oracomeba-
rista a Chivasso – ricorda una
mamma–epercenaledavano
lebriochesavanzatedallacola-
zione,damangiareinpiedinei
buchi di servizio.”
SOSTEGNI? I FURBETTI SPESSO
SONO PROPRIO I TITOLARI
Tra le segnalazioni abbiamo
anchefurbettidegliammortiz-
zatori sociali che mettono i di-
pendenti in cassa integrazione
ma poi li fanno lavorare rego-
larmente, scaricando sul pub-
blico i costi dei loro stipendi.
“Sono impiegato in un hotel al
centrodiRoma–spiegaunca-
meriere di catering – e oggi
»RobertoRotunno
IL FATTO QUOTIDIANO Sabato 5 Giugno 2021 ECONOMIA l 9
segretario del Partito demo-
cratico Enrico Letta a dire,
giovedì a Porta a Porta, che “in
questo momento ci sono stati
molti sostegni e ristori” che ha
“l’impressione che ci sia una
tendenza a non rendersi conto
che bisogna uscire dalla logica
delristoroemettersiinazione”,
per poi aggiungere che “si pre-
ferisce prendere il Reddito di
cittadinanza e lavorare a nero,
è una cosa insopportabile”.
Nemmeno il dubbio che i con-
tratti irregolari possano essere
imposti dagli imprenditori –
da secoli i contraenti forti del
mercatodellavoro–perrispar-
miare su stipendi, assicurazio-
ni e contributi. Né sembra so-
spettare che l’alta incidenza
dellapovertà–quindilenume-
rose richieste di sussidi – pos-
sano essere conseguenza di
un’economia basata su impie-
ghi sotto-pagati.
I DATI PARLANO CHIARO: SE
LE PAGHE FOSSERO REGOLARI...
Lepagheindecentipropostesi
avvicinanoinfattispessoai450
euro al mese, l’importo medio
percepito da un single con il
Reddito di cittadinanza. Ap-
plicandoleregole,uncamerie-
re inquadrato nel livello più
basso, senza straordinari, do-
vrebbe invece guadagnare
quasiiltriplodiquellacifra,più
il trattamento di fine rapporto
allascadenzadelcontratto,con
un assegno di disoccupazione
(laNaspi)parial75%dellosti-
pendioediduratapariallame-
tà del periodo lavorativo. Ba-
sterebbero quindi pochi mesi
all’opera (o poche ore settima-
nalipertuttol’anno)perporta-
re a casa introiti di gran lunga
superiori ai sussidi. Questo,
però,richiederebbecheidatori
facesseroognicosainregola.E
invece è una circostanza presa
inconsiderazionesolodal26%
delleaziendedialloggioeristo-
razione visitate dall’Ispettora-
to del Lavoro nel 2020.
I GIORNALI E I POLITICI
1
ASSOCIAZIONI E GIORNALI
Mercoledì, su molti principali
quotidiani italiani, viene lanciato
l’allarme: non si trovano
i lavoratori. Le declinazioni
sono le più varie
e vanno dalla mancanza
di specializzazioni alla fuga
all’estero, fino al solito
“preferiscono i sussidi”
2
LE DICHIARAZIONI
Giovedì, il segretario del Partito
democratico Enrico Letta
ha detto: “Ci sono stati
molti sostegni e ristori e ho
l'impressione che ci sia una
tendenza a non rendersi conto
che bisogna uscire dalla logica
del ristoro e mettersi in azione”
bagnini, addetti alle pulizie di
bar,pub,pizzerieestabilimen-
ti balneari sta cercando di far
capire che cosa significhi lavo-
rare nelle strutture turistiche:
orariimproponibili,paghemi-
sere, irregolarità che diventa-
nonorma,abusidapartedeiti-
tolari, diritti scambiati per fa-
vori, sistemazioni fatiscenti.
Ancora di più negli ultimi due
anni,conidatoricheprovanoa
recuperare le perdite generate
dallapandemiaconcondizioni
ancorapiùmortificanti.Eppu-
re,lanarrazionerestalastessa:
il problema sono i giovani fan-
nulloni e i troppi sussidi, dal
Reddito di cittadinanza ai bo-
nus elargiti per l’emergenza
Covid. Ricostruzione che ora
piacepurea“sinistra“:èstatoil
Assunzioni Pnrr:
saranno migliaia,
ostacoli ai giovani
I TECNICI InfornataCingolaniall’asciutto:“Enoi?”
»MarcoPalombi
A
lla fine la montagna della rivolu-
zionedellaP.A.edellafinedelturn
overhapartoritoiltopolinodelde-
creto,approvatoieri,checonsente
di procedere alle assunzioni connesse col
Pianodiripresaeresilienza(Pnrr).Iltopo-
lino,però,èdestinatoacrescereassaipergli
effetti di una norma che prevede di fatto la
stabilizzazione del lavoro “precario”, cioè a
termine, con cui verrà accompa-
gnato il Recovery Plan italiano.
ANCHESELAGESTIONEdelP-
nrr è come disconnessa, in
questo testo, dal tema più
generale della macchina
pubblica parliamo comun-
que di molte migliaia di po-
sti nel prossimo futuro. Il te-
sto, ad esempio, prevede oltre
24mila assunzioni dirette,
22.100 delle quali riguardano il solo
compartogiustizia(16.500unitàdaaggre-
garealcosiddetto“ufficiodelprocesso”eal-
tre 5.410 di personale amministrativo). Il
resto riguarda di fatto il livello apicale del
Pnrr e le sue procedure di monitoraggio e
controllo: 500 esperti nei ministeri, di cui
80allaRagioneriadelloStato;millechedo-
vranno supportare gli enti locali “nella ge-
stionedelleprocedurecomplesse”;268alla
Transizione digitale e altri 67 all’Agid. È ri-
masto invece all’asciutto Roberto Cingola-
ni, che voleva che il ministero della Transi-
zioneecologicapotesseassumereachiama-
ta diretta 400 dipendenti della società in
house Sogesid: non l’ha presa bene, tanto
che il Cdm è stato sospeso, ma non c’è stato
niente da fare (se ne parlerà in futuro).
Numeri che sono solo la punta dell’ice-
bergeacuiandrannoaggiuntelemigliaiadi
assunzioniedicontrattidiconsulenza,col-
laborazione,apprendistatoepersinodista-
ge che gli enti interessati – secondo questo
decreto – potranno caricare sul Pnrr nei li-
mitidicostoprevistidalsingoloprogettoea
pattodipoterdimostrarechequelpersona-
le serva proprio lì. Il ministero di Brunetta
predisporrà una sorta di bacino unico tele-
matico di questi esperti, a cui si potrà acce-
dere per titoli e previa prova scritta.
Tutti i contratti relativi al Pnrr saranno
temporanei e comunque decadranno al
massimoafine2026,mapermoltidiquesti
lavoratori la speranza di restare nei ranghi
della P.A. è più che fondata: nei successivi
concorsiunaquotafinoal50%deipostisa-
rà riservata a loro. È fallito, invece, il tenta-
tivo di risolvere con questo testo anche il
problema del reclutamento del personale
stabiledelloStato:l’opposizionedelTesoro
ha potuto più delle pressioni dei ministeri.
Seneparleràpiùinlàecioèdopoche–entro
fineanno–tutteleamministrazioniconpiù
di 50 dipendenti avranno stilato il “Piano
integrato di attività e organizzazione”: do-
vrannoindicarecosavoglionofaree
con quale (e quanto) personale.
Il tempo c’è: i concorsi per de-
cine di migliaia di posti sono
in gran parte ancora fermi.
GIUSTIZIA A PARTE, visto
che si tratta di un progetto
discusso e approvato da
tempo, che tipo di P.A. dise-
gna questo decreto? Con la
scusadellafretta,chepureesiste,
si cambiano persino i meccanismi di
carriera, lasciando contestualmente mano
libera all’arbitrio dei singoli enti: non una
buonanotiziaperigiovani,specieneo-lau-
reati, che a parole si vorrebbero favorire.
Accanto ai concorsi veloci, infatti, resta
un’ampiapossibilitàdiassumereachiama-
ta diretta. Ad esempio gli enti coinvolti nel
Pnrrpossonoconquestaformulareclutare
dirigenti esterni – ovviamente di “compro-
vataesperienza”–finoal20%deltotaledel-
laloropiantaorganica(ildoppiodiadesso):
tutteposizionichesarannodifficilmenteat-
tribuite in futuro a neo-laureati, vista la ri-
serva del 50% di posti riservati agli assunti
Pnrr nei futuri concorsi. Non manca nean-
che la solita normetta a favore degli ex di-
rigentipubbliciinpensione:fattisalvierro-
ri di drafting e in attesa del testo ufficiale,
vieneabrogatoillimitediunanno–incom-
patibile col Pnrr – alla concessione di inca-
richi dirigenziali e direttivi “a personale in
quiescenza”. La comprovata esperienza c’è,
i rapporti pure: chi sceglieranno gli enti?
Il decreto Concorsi veloci,
ma pure nomine per titoli
e a chiamata (avranno poi
concorsi riservati al 50%)
ORDINARIO SCHIAVISMO
PASTI ESCLUSI
“
Lavoravo in un
lido come
soccorritore e in pausa
pranzo era prevista solo
un'agevolazione sui prezzi
del ristorante gestito
dalla moglie del titolare.
Con 6 euro ci davano un
piatto, una bevanda e un
caffè. Per un fine turno
non è sufficiente
TEMPO(TROPPO)PIENO
“
Ho lavorato in un
ristorante, il mio
orario prevedeva sia il
pranzo sia la cena con
un’ora e mezza di stacco
tra i due turni. Il tutto
con un contratto part
time firmato un mese
dopo aver iniziato
SENZA STRAORDINARI
“
Se un gruppo
di clienti vuole
sedersi a mezzanotte,
in dieci anni che lavoro
nel mondo della
ristorazione, sono pochi
i titolari che rifiutano
di riaprire la cucina.
E noi siamo costretti
a rimetterci all'opera,
senza straordinari
TURNI MASSACRANTI
“
L'anno scorso
ho fatto un turno
da venti ore. Venti ore
senza pausa e senza
mangiare, in un hotel
di lusso in una delle
località più rinomate e
visitate della Campania

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  • 1. 8 l ECONOMIA IL FATTO QUOTIDIANO Sabato 5 Giugno 2021 però, non sempre vengono rimborsate. È l’esempio di untuttofarediunastruttu- raalberghieracheèall’ope- ra per nove ore al giorno, il suocontrattoneriportaso- lo quattro e lo stipendio si aggira sui 900 euro. Ma ne spende 100 per prendere l’aliscafo. Non forniscono neanche i pasti: per alber- ghieristorantinondovreb- be essere difficile garantire un pranzo o una cena de- cente a fine turno. E inve- ce...“Lavoravo in un lido – raccontaunsoccorritore– e in pausa pranzo concedevano solo un’agevolazione sui prezzi del ristorante gestito dalla moglie Le testimonianze Camerieri, cuochi&C. Si continua a parlare dei lavoratori introvabili perché troppo sussidiati Ma centinaia di episodi di ordinario sfruttamento raccontano tutt’altro TURNIDI20ORE EZERORIPOSI: ECCOCHISONO I‘FANNULLONI’ Sono un cuoco e, ancora oggi sten- to a crederci, ma l’anno scorso ho fatto un turno da venti ore. Venti ore senza pausa e senza mangiare, in un hotel di lusso in una delle località più rino- mate e visitate della Campa- nia”:questastorial’haraccolta un’associazione che riunisce i lavoratori stagionali del turi- smo e si chiama “Oltre la Piaz- za”. Stona un po’con l’allarme lanciato in questi giorni da al- bergatorieristoratorichedico- no di non trovare lavoratori. L’associazione ha fatto una co- sa semplice: ha chiesto ai suoi iscritti di raccontare le loro e- sperienze.Lamailèesplosa:in poco tempo sono arrivate cen- tinaia di testimonianze, così come al Fatto Quotidiano, tra commenti sui social e lettere che riguardano un metodo di lavoro strutturale, attivo 365 giorniall’anno,checonlapan- demia è peggiorato. “Sono sconcertato per queste diffa- mazionidiffusedaimediaedai proprietari di alberghi e risto- ranti”, dice il cuoco, che sotto- lineacomespessofinanchel’o- rariodilavorosiaunacategoria dello spirito. “Se un gruppo di clienti vuole sedersi a Mezza- notte - sostiene un cameriere condieciannidiesperienza– sonopochiititolaricherifiuta- no di riaprire la cucina. E noi siamo costretti a rimetterci all’opera. Piccolo dettaglio: senza straordinari.” PARTTIMEÈCOMESISCRIVEMA SILEGGE“PIÙCHETEMPOPIENO” In base ai racconti, il metodo consolidato per aggirare le re- gole è una sorta di lavoro gri- gio:“sulcontrattoèscritto‘part time’ ma le ore effettive sono ben oltre quelle di un tempo pieno-spiegaunlavoratore-. Ipiùfortunatiprendonoun’in- tegrazionedellapagafuoribu- sta, in contanti”. Altri invece devono addirittura acconten- tarsi di lavorare il triplo per mezzo stipendio. Vale sia nei periodi di bassa stagione, quando il grosso del lavoro si concentra nel weekend, sia – amplificato – durante il picco estivo, quando sparisce il gior- nodiriposo.“Holavoratoinun ristorante, facevo sia il pranzo sialacenaconun’oraemezzadi staccotraidueturni”,diceuna cameriera che svolge questo mestiere da 13 anni. Quattor- dici ore al giorno in servizio, “con un contratto part-time firmatounmesedopoaverini- ziato”. Solo mezza giornata li- bera ogni settimana per 950 euro al mese, nessun tratta- mento di fine rapporto e siste- mazione in un seminterrato con altre nove persone. Un’al- tra ragazza ha inviato la sua candidatura per una rosticce- ria.Proposta,ottoorealgiorno per 500 euro al mese: “Ecco ’’ Enrico Letta Si preferisce il Reddito di cittadinanza e lavorare in nero: è una cosa insopportabile ‘‘ perchéhorifiutato,purnonri- cevendo alcun sussidio”. E an- cora,aun’aspirantereceptio- nistèstatoprospettatouncon- tratto da tre giorni settimanali perfarneinrealtàseiecontur- ni da otto ore per 800 euro. IL NERO IL RICATTO FUORI BUSTA E LE SPESE A CARICO Alcuocodiunalbergosicilia- noèstatochiestodilavoraresu tre turni: colazione, pranzo e cena con un’oretta scarsa di pausa tra uno e l’altro. In pra- tica è stato costretto a passare le intere giornate al lavoro. Sempre nell’Isola, per una 50enneaddettaallalavande- riadiunhotelèstatoprevistoil turno serale che finiva alle 2 e quellodellamattinasuccessiva cheiniziavaalle5,doposoletre ore di ‘sonno’. Talvolta, poi, il “fuori-busta” è un ricatto: lo sa unmanutentorechedicedia- ver preso 800 euro come parte “regolare”, mentre 200 euro aggiuntivi arrivavano solo se accettava turni extra. Quando poi si parla di zone turistiche, spesso ci si riferisce a luoghi non facilmente raggiungibili. Le spese per gli spostamenti, sono totalmente in cassa inte- grazione,mavadoalavorareo- gni giorno dalle 5 del mattino per 7 ore, senza giorno di ripo- so. Ho provato a chiedere an- che qualcosa in più al titolare, ma me lo ha negato”. Ci sono poi iniziative padronali che spiccano per originalità, come quella di un titolare che riser- vava le mance a sua figlia e sua nuora, escludendo gli altri. O che a fine mese regalava un paccodisigaretteaidipendenti più apprezzati dai clienti. LA NARRAZIONE. “TUTTI PIGRI” IGNORANZA O MALAFEDE? Sebbene finora abbia avuto un decimo della risonanza otte- nuta dalle imprese, adesso un “esercito” di camerieri, chef, deltitolare.Con6eurocidava- nounpiatto,unabevandaeun caffè”.Ancora.“Miafigliahala- voratoper4eurol’oracomeba- rista a Chivasso – ricorda una mamma–epercenaledavano lebriochesavanzatedallacola- zione,damangiareinpiedinei buchi di servizio.” SOSTEGNI? I FURBETTI SPESSO SONO PROPRIO I TITOLARI Tra le segnalazioni abbiamo anchefurbettidegliammortiz- zatori sociali che mettono i di- pendenti in cassa integrazione ma poi li fanno lavorare rego- larmente, scaricando sul pub- blico i costi dei loro stipendi. “Sono impiegato in un hotel al centrodiRoma–spiegaunca- meriere di catering – e oggi »RobertoRotunno
  • 2. IL FATTO QUOTIDIANO Sabato 5 Giugno 2021 ECONOMIA l 9 segretario del Partito demo- cratico Enrico Letta a dire, giovedì a Porta a Porta, che “in questo momento ci sono stati molti sostegni e ristori” che ha “l’impressione che ci sia una tendenza a non rendersi conto che bisogna uscire dalla logica delristoroemettersiinazione”, per poi aggiungere che “si pre- ferisce prendere il Reddito di cittadinanza e lavorare a nero, è una cosa insopportabile”. Nemmeno il dubbio che i con- tratti irregolari possano essere imposti dagli imprenditori – da secoli i contraenti forti del mercatodellavoro–perrispar- miare su stipendi, assicurazio- ni e contributi. Né sembra so- spettare che l’alta incidenza dellapovertà–quindilenume- rose richieste di sussidi – pos- sano essere conseguenza di un’economia basata su impie- ghi sotto-pagati. I DATI PARLANO CHIARO: SE LE PAGHE FOSSERO REGOLARI... Lepagheindecentipropostesi avvicinanoinfattispessoai450 euro al mese, l’importo medio percepito da un single con il Reddito di cittadinanza. Ap- plicandoleregole,uncamerie- re inquadrato nel livello più basso, senza straordinari, do- vrebbe invece guadagnare quasiiltriplodiquellacifra,più il trattamento di fine rapporto allascadenzadelcontratto,con un assegno di disoccupazione (laNaspi)parial75%dellosti- pendioediduratapariallame- tà del periodo lavorativo. Ba- sterebbero quindi pochi mesi all’opera (o poche ore settima- nalipertuttol’anno)perporta- re a casa introiti di gran lunga superiori ai sussidi. Questo, però,richiederebbecheidatori facesseroognicosainregola.E invece è una circostanza presa inconsiderazionesolodal26% delleaziendedialloggioeristo- razione visitate dall’Ispettora- to del Lavoro nel 2020. I GIORNALI E I POLITICI 1 ASSOCIAZIONI E GIORNALI Mercoledì, su molti principali quotidiani italiani, viene lanciato l’allarme: non si trovano i lavoratori. Le declinazioni sono le più varie e vanno dalla mancanza di specializzazioni alla fuga all’estero, fino al solito “preferiscono i sussidi” 2 LE DICHIARAZIONI Giovedì, il segretario del Partito democratico Enrico Letta ha detto: “Ci sono stati molti sostegni e ristori e ho l'impressione che ci sia una tendenza a non rendersi conto che bisogna uscire dalla logica del ristoro e mettersi in azione” bagnini, addetti alle pulizie di bar,pub,pizzerieestabilimen- ti balneari sta cercando di far capire che cosa significhi lavo- rare nelle strutture turistiche: orariimproponibili,paghemi- sere, irregolarità che diventa- nonorma,abusidapartedeiti- tolari, diritti scambiati per fa- vori, sistemazioni fatiscenti. Ancora di più negli ultimi due anni,conidatoricheprovanoa recuperare le perdite generate dallapandemiaconcondizioni ancorapiùmortificanti.Eppu- re,lanarrazionerestalastessa: il problema sono i giovani fan- nulloni e i troppi sussidi, dal Reddito di cittadinanza ai bo- nus elargiti per l’emergenza Covid. Ricostruzione che ora piacepurea“sinistra“:èstatoil Assunzioni Pnrr: saranno migliaia, ostacoli ai giovani I TECNICI InfornataCingolaniall’asciutto:“Enoi?” »MarcoPalombi A lla fine la montagna della rivolu- zionedellaP.A.edellafinedelturn overhapartoritoiltopolinodelde- creto,approvatoieri,checonsente di procedere alle assunzioni connesse col Pianodiripresaeresilienza(Pnrr).Iltopo- lino,però,èdestinatoacrescereassaipergli effetti di una norma che prevede di fatto la stabilizzazione del lavoro “precario”, cioè a termine, con cui verrà accompa- gnato il Recovery Plan italiano. ANCHESELAGESTIONEdelP- nrr è come disconnessa, in questo testo, dal tema più generale della macchina pubblica parliamo comun- que di molte migliaia di po- sti nel prossimo futuro. Il te- sto, ad esempio, prevede oltre 24mila assunzioni dirette, 22.100 delle quali riguardano il solo compartogiustizia(16.500unitàdaaggre- garealcosiddetto“ufficiodelprocesso”eal- tre 5.410 di personale amministrativo). Il resto riguarda di fatto il livello apicale del Pnrr e le sue procedure di monitoraggio e controllo: 500 esperti nei ministeri, di cui 80allaRagioneriadelloStato;millechedo- vranno supportare gli enti locali “nella ge- stionedelleprocedurecomplesse”;268alla Transizione digitale e altri 67 all’Agid. È ri- masto invece all’asciutto Roberto Cingola- ni, che voleva che il ministero della Transi- zioneecologicapotesseassumereachiama- ta diretta 400 dipendenti della società in house Sogesid: non l’ha presa bene, tanto che il Cdm è stato sospeso, ma non c’è stato niente da fare (se ne parlerà in futuro). Numeri che sono solo la punta dell’ice- bergeacuiandrannoaggiuntelemigliaiadi assunzioniedicontrattidiconsulenza,col- laborazione,apprendistatoepersinodista- ge che gli enti interessati – secondo questo decreto – potranno caricare sul Pnrr nei li- mitidicostoprevistidalsingoloprogettoea pattodipoterdimostrarechequelpersona- le serva proprio lì. Il ministero di Brunetta predisporrà una sorta di bacino unico tele- matico di questi esperti, a cui si potrà acce- dere per titoli e previa prova scritta. Tutti i contratti relativi al Pnrr saranno temporanei e comunque decadranno al massimoafine2026,mapermoltidiquesti lavoratori la speranza di restare nei ranghi della P.A. è più che fondata: nei successivi concorsiunaquotafinoal50%deipostisa- rà riservata a loro. È fallito, invece, il tenta- tivo di risolvere con questo testo anche il problema del reclutamento del personale stabiledelloStato:l’opposizionedelTesoro ha potuto più delle pressioni dei ministeri. Seneparleràpiùinlàecioèdopoche–entro fineanno–tutteleamministrazioniconpiù di 50 dipendenti avranno stilato il “Piano integrato di attività e organizzazione”: do- vrannoindicarecosavoglionofaree con quale (e quanto) personale. Il tempo c’è: i concorsi per de- cine di migliaia di posti sono in gran parte ancora fermi. GIUSTIZIA A PARTE, visto che si tratta di un progetto discusso e approvato da tempo, che tipo di P.A. dise- gna questo decreto? Con la scusadellafretta,chepureesiste, si cambiano persino i meccanismi di carriera, lasciando contestualmente mano libera all’arbitrio dei singoli enti: non una buonanotiziaperigiovani,specieneo-lau- reati, che a parole si vorrebbero favorire. Accanto ai concorsi veloci, infatti, resta un’ampiapossibilitàdiassumereachiama- ta diretta. Ad esempio gli enti coinvolti nel Pnrrpossonoconquestaformulareclutare dirigenti esterni – ovviamente di “compro- vataesperienza”–finoal20%deltotaledel- laloropiantaorganica(ildoppiodiadesso): tutteposizionichesarannodifficilmenteat- tribuite in futuro a neo-laureati, vista la ri- serva del 50% di posti riservati agli assunti Pnrr nei futuri concorsi. Non manca nean- che la solita normetta a favore degli ex di- rigentipubbliciinpensione:fattisalvierro- ri di drafting e in attesa del testo ufficiale, vieneabrogatoillimitediunanno–incom- patibile col Pnrr – alla concessione di inca- richi dirigenziali e direttivi “a personale in quiescenza”. La comprovata esperienza c’è, i rapporti pure: chi sceglieranno gli enti? Il decreto Concorsi veloci, ma pure nomine per titoli e a chiamata (avranno poi concorsi riservati al 50%) ORDINARIO SCHIAVISMO PASTI ESCLUSI “ Lavoravo in un lido come soccorritore e in pausa pranzo era prevista solo un'agevolazione sui prezzi del ristorante gestito dalla moglie del titolare. Con 6 euro ci davano un piatto, una bevanda e un caffè. Per un fine turno non è sufficiente TEMPO(TROPPO)PIENO “ Ho lavorato in un ristorante, il mio orario prevedeva sia il pranzo sia la cena con un’ora e mezza di stacco tra i due turni. Il tutto con un contratto part time firmato un mese dopo aver iniziato SENZA STRAORDINARI “ Se un gruppo di clienti vuole sedersi a mezzanotte, in dieci anni che lavoro nel mondo della ristorazione, sono pochi i titolari che rifiutano di riaprire la cucina. E noi siamo costretti a rimetterci all'opera, senza straordinari TURNI MASSACRANTI “ L'anno scorso ho fatto un turno da venti ore. Venti ore senza pausa e senza mangiare, in un hotel di lusso in una delle località più rinomate e visitate della Campania