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Financial Reporting & Analysis – Lavoro di Gruppo
Prof.ssa Daniela Travella
ANALISI SOCIETARIA
24-11-2017
Angelini Filippo – 3059132
Carta Manuel – 3060880
Dalla Torre Nicola – 3055557
Giannini Giulio – 3059225
Guglielmini Marco – 3053813
1	
Sommario
1. DESCRIZIONE DEI BUSINESS DELLA SOCIETÀ	........................................................................	2	
1.1 IL GRUPPO	..............................................................................................................................................	2	
1.2 BUSINESS DELLA SOCIETÀ	.....................................................................................................................	2	
1.2.1 Calzature	.......................................................................................................................................	2	
1.2.2 Pelletteria	......................................................................................................................................	2	
1.2.3 Ready to Wear	..............................................................................................................................	3	
1.2.4 Accessori	.......................................................................................................................................	3	
1.2.5 Profumi	..........................................................................................................................................	3	
1.2.6 Occhiali ed Orologi	......................................................................................................................	3	
1.2.7 Gioielli	............................................................................................................................................	3	
1.3 DIVISIONE DEI RICAVI PER AREA DI BUSINESS	......................................................................................	3	
2. EVENTI DI RILIEVO	..........................................................................................................................	4	
2.1 AREA DI CONSOLIDAMENTO E PARTECIPAZIONI	...................................................................................	4	
2.2 PROGETTI E AMPLIAMENTI	....................................................................................................................	4	
2.3 VERIFICHE E CONTENZIOSI LEGALI	.......................................................................................................	4	
2.4 PATENT BOX	..........................................................................................................................................	4	
2.5 PIANO DI AVVICENDAMENTO AL VERTICE	..............................................................................................	4	
3. STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO RICLASSIFICATO	.....................................................	5	
3.1 CRITERIO DI LIQUIDITÀ/ESIGIBILITÀ	......................................................................................................	5	
3.2 CRITERIO DI PERTINENZA GESTIONALE	................................................................................................	6	
4. CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO RICLASSIFICATO	.........................................................	7	
5. ANALISI MEDIANTE L’UTILIZZO DI INDICI...................................................................................	8	
5.1 LIQUIDITÀ	................................................................................................................................................	8	
5.2 SOLIDITÀ PATRIMONIALE	.......................................................................................................................	9	
5.3 REDDITIVITÀ	...........................................................................................................................................	9	
5.4 SVILUPPO	.............................................................................................................................................	10	
6. MAGGIORI PROBLEMI RISCONTRATI, ASSUNZIONI E SOLUZIONI ADOTTATE	................	11	
6.1 DIFFICOLTÀ NELLA LETTURA DEL BILANCIO	........................................................................................	11	
6.2 SCELTA DEI CRITERI DI RICLASSIFICAZIONE	.......................................................................................	11	
6.3 ACCESSO AI DATI E COMPARABILITÀ DEI RISULTATI	...........................................................................	11	
7. GIUDIZIO SULLA LIQUIDITÀ, SOLIDITÀ E REDDITTIVITÀ DEL GRUPPO	.............................	12	
7.1 LIQUIDITÀ	..............................................................................................................................................	12	
7.2 SOLIDITÀ	...............................................................................................................................................	12	
7.3 REDDITIVITÀ	.........................................................................................................................................	12	
8. ANALISI COMPARATIVA	..............................................................................................................	13	
8.1 INDICI DI LIQUIDITÀ PRIMARIA E SECONDARIA	....................................................................................	13	
8.2 RETURN ON EQUITY (ROE)	................................................................................................................	14	
8.3 RAPPORTO DI INDEBITAMENTO	...........................................................................................................	14	
8.4 TASSO DI CRESCITA DEI RICAVI	..........................................................................................................	14	
9. ELENCO DELLE FONTI UTILIZZATE	...........................................................................................	15
2	
1. Descrizione dei business della società
1.1 Il gruppo
Salvatore Ferragamo S.p.A. è a capo del Gruppo Ferragamo, uno dei principali player del
settore del lusso. I prodotti del Gruppo sono caratterizzati da un’attenzione all’unicità e
all’esclusività, ottenute coniugando stile, creatività e innovazione con la qualità e
l'artigianalità tipiche del Made in Italy.
Il Gruppo Ferragamo è presente in Italia e nel mondo attraverso società che consentono di
presidiare il mercato europeo, americano e asiatico. In particolare, è presente attraverso
una rete di negozi monomarca "Salvatore Ferragamo" gestiti direttamente (DOS, canale
Retail). Inoltre, distribuisce i propri prodotti attraverso negozi e spazi personalizzati
monomarca gestiti da terzi (TPOS) nonché, in maniera complementare, attraverso una
presenza qualificata presso department store e specialty store multimarca di alto livello
(complessivamente, il canale wholesale).
Nasce nel 1927 quando Salvatore Ferragamo fonda la prima Società, con base a Firenze,
concentrando la propria attività sullo studio, creazione, produzione e vendita di calzature
donna. Si è poi espansa aprendo DOS dapprima in Italia e Londra (1928) e
successivamente negli Stati Uniti (1948), a Hong Kong (1986), in Giappone (1991), Cina
(1994), Corea del Sud (1995), Messico (1999), India (2006), Emirati Arabi (2009) e infine in
Turchia, Qatar, Egitto e Sud Africa (2010).
Nel 2011 Salvatore Ferragamo porta a termine il processo di quotazione, sbarcando a
Piazza Affari, con una capitalizzazione di circa 1,5 miliardi di euro.
1.2 Business della società
Ferragamo è attivo principalmente nella creazione, produzione e vendita di calzature,
pelletteria, abbigliamento, prodotti in seta e altri accessori, nonché profumi, per uomo e
donna tutti rigorosamente Made in Italy. La gamma dei prodotti si completa, inoltre, con
occhiali e orologi, realizzati su licenza da terzi in Italia e all'estero, con l'obiettivo di sfruttare
le eccellenze locali.
1.2.1 Calzature
Le calzature possono essere definite il "prodotto storico" del brand Ferragamo e si
caratterizzano per il design originale, la perfetta calzabilità e l'utilizzo di materiali di altissima
qualità.
Il processo di lavorazione artigianale, l'estrema attenzione per i dettagli e per la qualità,
assieme alla creatività e al design fortemente riconoscibile, rendono le scarpe Salvatore
Ferragamo un prodotto apprezzato dai clienti più esigenti in ogni parte del mondo.
1.2.2 Pelletteria
I prodotti di pelletteria del Gruppo Salvatore Ferragamo comprendono borse, valigeria,
cinture, portafogli ed altri accessori di piccola pelletteria sia da uomo che da donna.
I prodotti della linea donna sono caratterizzati da dettagli esclusivi realizzati a mano e da
tecniche di lavorazione speciali quali la perforazione, il ricamo, il patchwork e l'intreccio. Un
ruolo di primaria importanza è ricoperto dal "Gancino", nato in origine come chiusura
utilizzata sulle borse, e oggi divenuto un elemento stilistico distintivo della Società.
3	
1.2.3 Ready to Wear
Il Gruppo Salvatore Ferragamo presenta una collezione "total look" uomo e donna che
spazia dalla maglieria, alla pelle, ai capi in tessuto, con l'obiettivo di comunicare l'immagine
del marchio nel suo complesso in maniera coerente con l'offerta di accessori ad essi
correlati, offrendo ai propri clienti una "complete brand experience". Nelle collezioni RTW
donna hanno un ruolo preminente i capi di maglieria, i vestiti per occasioni formali e l'outwear
(husky, poncho, capi in pelle).
1.2.4 Accessori
I prodotti della collezione "accessori" costituiscono una tra le tipologie di prodotti che
identificano maggiormente il marchio Salvatore Ferragamo. In questa categoria rientrano gli
iconici accessori in seta (cravatte, foulard …), altri accessori come sciarpe, scialli, guanti,
cappelli, gli accessori per la casa (plaid, cuscini e teli in spugna) e i bijoux.
1.2.5 Profumi
Il Gruppo Salvatore Ferragamo opera nel settore profumi attraverso Ferragamo Parfums,
che sviluppa e distribuisce profumi a marchio Salvatore Ferragamo e Emanuel Ungaro.
Ferragamo Parfums gestisce e supervisiona ogni fase dallo sviluppo del prodotto sino alla
commercializzazione.
1.2.6 Occhiali ed Orologi
Il Gruppo Salvatore Ferragamo offre inoltre occhiali e orologi attraverso contratti di licenza
con primari operatori.
La linea occhiali comprende una gamma completa di occhiali da sole e da vista per uomo e
donna. Il Gruppo, che si occupa prevalentemente di seguire l'attività di sviluppo dei prodotti
sotto il profilo del design, lancia annualmente due collezioni e due "update".
1.2.7 Gioielli
Nel 2011 Salvatore Ferragamo ha presentato la sua prima collezione di gioielli che ha
completato l’offerta prodotto ed ha contribuito a rafforzare il posizionamento del brand
mediante un’offerta di gioielli in oro, diamanti, pietre e di gioielli in argento.
I contenuti di creatività e design sono forti e riconoscibili, senza dimenticare l'heritage del
brand.
1.3 Divisione dei ricavi per area di business
Per rendere più accurata la descrizione dei
business della società, viene proposta un
ulteriore analisi riguardante la
scomposizione del fatturato del Gruppo
sulla base delle diverse aree nelle quali il
Gruppo opera.
Si può notare come i due core business
dell’azienda siano “Calzature” e
“Pelletteria”, generando congiuntamente
quasi l’80% del fatturato totale (dati 2016).
4	
2. Eventi di rilievo
Viene presentata una breve analisi degli eventi accaduti nel corso del periodo dal 2014 al
2016 che hanno impattato sulla struttura e sui risultati del gruppo.
2.1 Area di Consolidamento e Partecipazioni
Nel corso del triennio 2014-2016 sono stati registrati i seguenti cambiamenti nell’area di
consolidamento:
• In data 19 febbraio 2014 e in data 24 novembre 2014 la società Ferragamo Brasil
Roupas e Acessorios Ltda ha deliberato due aumenti di capitale sociale
rispettivamente per un controvalore totale di Euro 7,4 milioni.
• In data 5 gennaio 2015, è stata costituita la società danese Ferragamo Denmark ApS
con capitale sociale interamente sottoscritto da Salvatore Ferragamo S.p.A. per un
totale versamento di 6 milioni di corone danesi (controvalore in Euro 807 migliaia).
• In data 20 dicembre 2016 si è perfezionato l’acquisto da parte della Salvatore
Ferragamo S.p.A. delle residue quote di minoranza nelle società del sud est asiatico
e Corea del Sud, Ferragamo Korea Ltd., Ferragamo (Singapore) Pte Ltd, Ferragamo
(Thailand) Limited e Ferragamo (Malaysia) Sdn. Bhd., per un esborso di USD 16,1
milioni (corrispondenti a Euro 15.537 migliaia).
2.2 Progetti e Ampliamenti
Il Gruppo è ordinariamente impegnato nell’apertura, ristrutturazione e chiusura di punti
vendita. Nell’esercizio del 2015 il Gruppo si è impegnato nella realizzazione di un nuovo
polo logistico ampliando lo stabilimento di Osmannoro-Sesto Fiorentino.
In riferimento a tale progetto, in data 15 luglio 2015 è avvenuto l’acquisto da parte di
Ferragamo Finanziaria S.p.A. della proprietà fondiaria di terreni edificabili e di diritti
edificatori. Le operazioni sono state eseguite in data 27 luglio 2015 per complessivi Euro
9.127 migliaia (oltre oneri accessori).
2.3 Verifiche e Contenziosi Legali
Il Gruppo Salvatore Ferragamo ha controllate in oltre diversi Paesi del mondo ed è spesso
soggetto alla verifica delle sue dichiarazioni dei redditi e dei suoi adempimenti fiscali da
parte dell'Amministrazione finanziaria dei vari Paesi, oltre a controlli in tema di transfer
pricing per le transazioni fra società del Gruppo. Si segnala a tal proposito una controversia
in corso (aperta nel 2011) tra la Ferragamo France S.A.S. e l’amministrazione fiscale
francese che comporterebbe per la Ferragamo France S.A.S. il pagamento di circa Euro
3.035 migliaia per maggiore imposta sulle società, sanzioni ed interessi.
2.4 Patent Box
La diminuzione delle imposte correnti rilevate nel 2016 è stata influenzata dalla riduzione
del carico fiscale della società Capogruppo per imposte dirette per il beneficio fiscale
derivante dall’agevolazione relativa al c.d. “Patent Box”. Ciò ha comportato un impatto per
gli esercizi 2015 e 2016, di riduzione di imposte dirette per Euro 32.040 migliaia.
2.5 Piano di avvicendamento al vertice
In seguito all’annuncio delle dimissioni del Dott. Michele Norsa dalle cariche di Consigliere
e Amministratore Delegato della Salvatore Ferragamo S.p.A, il 2 agosto 2016 viene
nominato ad Amministratore Delegato della Salvatore Ferragamo S.p.A. il Dott. Eraldo
Poletto.
5	
3. Stato patrimoniale consolidato riclassificato
3.1 Criterio di Liquidità/Esigibilità
Analizzando i dati ottenuti da una riclassificazione secondo criterio di liquidità/esigibilità, si
possono notare per il bilancio del Gruppo Ferragamo le seguenti peculiarità:
• Attività correnti. Nel corso degli esercizi 2015 e 2016 si può riscontrare un netto
incremento delle attività correnti (rispettivamente del 11% e del 8%), riconducibile
principalmente ad incrementi di cassa e crediti fiscali relativi al c.d. Patent Box (inclusi
nelle “altre attività correnti”).
• Esposizione debitoria media verso il sistema bancario. Nel corso dell’esercizio 2016
il Gruppo ha utilizzato una parte consistente delle proprie eccedenze di cassa per
accendere prestiti inter-company, che ha permesso al Gruppo di azzerare nel 2016 i
debiti bancari a medio-lungo termine.
• Patrimonio netto. Nel corso del periodo analizzato si può registrare un netto aumento
del patrimonio netto (48% circa) dovuto ad un forte aumento delle riserve. Questo a
sua volta è risultato di una politica volta a ridurre nel lungo periodo l’esposizione
finanziaria del Gruppo.
Infine si può notare come, nonostante la
PFN rimanga positiva per tutti gli
esercizi considerati, vi sia un netto
miglioramento. Questa decrescita è
dovuta all’aumento della cassa e al suo
utilizzo per la riduzione delle passività
finanziare a lungo termine.
Cassa e conti correnti attivi 96.463 9,65% 142.121 12,65% 117.249 9,81%
Crediti commerciali verso clienti 150.895 15,10% 167.912 14,94% 179.678 15,03%
Rimanenze finali 338.555 33,88% 351.132 31,24% 374.710 31,35%
Ratei e risconti attivi 17.862 1,79% 14.462 1,29% 15.184 1,27%
Altre attività correnti 30.660 3,07% 38.791 3,45% 84.832 7,10%
Totale attività correnti 634.435 63,48% 714.418,00 63,57% 771.653,00 64,56%
Immobilizzazioni immateriali 29.220 2,92% 33.596 2,99% 37.576 3,14%
Terreni, fabbricati e macchinari 88.782 8,88% 112.425 10,00% 110.779 9,27%
Investimenti immobiliari 7.015 0,70% 7.470 0,66% 7.350 0,61%
Immobilizzazioni finanziarie 14.693 1,47% 16.894 1,50% 17.298 1,45%
Altre attività non correnti 225.252 22,54% 239.018 21,27% 250.585 20,97%
Totale attività non correnti 364.962 36,52% 409.403 36,43% 423.588 35,44%
TOTALE ATTIVO 999.397 100,00% 1.123.821 100,00% 1.195.241 100,00%
Debiti commerciali 186.866 18,70% 201.243 17,91% 179.165 14,99%
Prestiti diretti bancari a breve termine 121.075 12,11% 123.641 11,00% 121.251 10,14%
Debiti tributari 21.528 2,15% 22.648 2,02% 21.615 1,81%
Ratei e risconti passivi 7.012 0,70% 4.968 0,44% 4.833 0,40%
Altre passività correnti 61.773 6,18% 60.268 5,36% 51.480 4,31%
Totale passività correnti 398.254 39,85% 412.768 36,73% 378.344 31,65%
Debiti bancari a medio-lungo termine 21.331 2,13% 23.312 2,07% - 0,00%
Passività per benefici ai dipendenti 11.583 1,16% 11.664 1,04% 12.283 1,03%
Fondi rischi e oneri 7.106 0,71% 8.025 0,71% 14.328 1,20%
Altre passività non correnti 52.929 5,30% 59.311 5,28% 67.672 5,66%
Totale passività non correnti 92.949 9,30% 102.312 9,10% 94.283 7,89%
TOTALE PASSIVO 491.203 49,15% 515.080 45,83% 472.627 39,54%
Capitale sociale di gruppo 16.841 1,69% 16.879 1,50% 16.879 1,41%
Riserve 292.784 29,30% 374.314 33,31% 474.275 39,68%
Risultato di gruppo 156.565 15,67% 172.733 15,37% 201.984 16,90%
Totale Patrimonio netto di gruppo 466.190 46,65% 563.926 50,18% 693.138 57,99%
Totale Patrimonio netto di terzi 42.004 4,20% 44.815 3,99% 29.476 2,47%
TOTALE PATRIMONIO NETTO 508.194 50,85% 608.741 54,17% 722.614 60,46%
TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 999.397 100,00% 1.123.821 100,00% 1.195.241 100,00%
STATO PATRIMONIALE RICLASSIFICATO - Criterio di Liquidità/Esigibilità
2014 2015 2016
2014 2015 2016
Prestiti diretti bancari a breve termine 121.075 123.641 121.251
Altre passività finanziarie correnti 4.386 5.219 3.905
Debiti bancari a medio-lungo termine 21.331 23.312 -
Passività finanziare non correnti - - 355
Totale Passività Finanziarie 146.792 152.172 125.511
Cassa e conti correnti attivi 96.463 142.121 117.249
Totale Liquidità Immediate 96.463 142.121 117.249
Posizione Finanziaria Netta 50.329 10.051 8.262
6	
3.2 Criterio di Pertinenza Gestionale
Analizzando i dati ottenuti da una riclassificazione secondo criterio di pertinenza gestionale,
si possono notare per il bilancio del Gruppo Ferragamo le seguenti peculiarità:
• Attività operative caratteristiche. Nel corso dei tre esercizi considerati, si può
evidenziare un netto incremento (20% circa) delle attività operative caratteristiche,
legato principalmente ad un obiettivo di crescita nel medio-lungo termine che ha
comportato un incremento degli investimenti.
• Attività estranee alla gestione caratteristica. Nel corso del periodo analizzato, si può
riscontrare un aumento delle attività estranee alla gestione caratteristica, imputabile
principalmente alla cassa (che incide per più del 75% nelle stesse). Le motivazioni
dell’aumento della cassa sono state elencate precedentemente.
• Passività estranee alla gestione caratteristica. Come già evidenziato in precedenza,
si può notare una netta diminuzione dei debiti bancari a lungo termine, come risultato
della politica di riduzione dell’esposizione finanziaria del Gruppo.
Analizzando il CCNO, si può notare
come questo aumenti costantemente.
Questo è dovuto principalmente al
netto incremento delle attività operative
correnti, già discusso in precedenza, e
ad un profilo costante delle passività
operative correnti.
Crediti commerciali verso clienti 150.895 15,10% 167.912 14,94% 179.678 15,04%
Rimanenze finali 338.555 33,88% 351.132 31,24% 374.710 31,35%
Ratei e risconti attivi 17.862 1,79% 14.462 1,29% 15.184 1,27%
Altre attività operative correnti 27.806 2,78% 35.082 3,12% 81.993 6,86%
Totale attività operative caratteristiche correnti 535.118 53,55% 568.588 50,59% 651.565 54,52%
Terreni, fabbricati e macchinari 88.782 8,88% 112.425 10,01% 110.779 9,28%
Attività immateriali 29.220 2,93% 33.596 2,99% 37.576 3,14%
Altre attività operative non correnti 219.164 21,91% 232.962 20,73% 245.388 20,54%
Totale attività operative caratteristiche immobilizzate 337.166 33,72% 378.983 33,73% 393.743 32,96%
Totale attività operative caratteristiche 872.284 87,27% 947.571 84,32% 1.045.308 87,48%
Cassa e conti correnti attivi 96.463 9,65% 142.121 12,65% 117.249 9,81%
Investimenti immobiliari 7.015 0,70% 7.470 0,66% 7.350 0,61%
Attività finanziarie 17.547 1,76% 20.603 1,83% 20.137 1,69%
Altre attività non correnti 6.088 0,61% 6.056 0,54% 5.197 0,43%
Totale attività estrenee alla gestione caratteristica 127.113 12,72% 176.250 15,68% 149.933 12,52%
TOTALE ATTIVO 999.397 100,00% 1.123.821 100,00% 1.195.241 100,00%
Debiti commerciali 186.866 18,70% 201.243 17,91% 179.165 14,99%
Debiti tributari 21.528 2,15% 22.648 2,02% 21.615 1,81%
Ratei e risconti passivi 7.012 0,70% 4.968 0,44% 4.833 0,40%
Fondi rischi ed oneri 7.106 0,71% 8.025 0,71% 14.328 1,20%
Altre passività operative caratteristiche 98.787 9,88% 118.411 10,54% 114.409 9,57%
Altre passività non correnti 48.758 4,88% 55.387 4,93% 60.756 5,08%
Passività operative caratteristiche 321.299 32,15% 355.295 31,61% 334.350 27,97%
Prestiti diretti bancari a breve termine 121.075 12,11% 123.641 11,00% 121.251 10,14%
Debiti bancari a medio-lungo termine 21.331 2,13% 23.312 2,07% - 0,00%
Passività finanziarie 27.498 2,75% 12.832 1,14% 17.026 1,42%
Passività estranee alla gestione caratteristica 169.904 17,00% 159.785 14,22% 138.277 11,57%
TOTALE PASSIVO 491.203 49,15% 515.080 45,83% 472.627 39,54%
Capitale sociale di gruppo 16.841 1,69% 16.879 1,50% 16.879 1,41%
Riserve 292.784 29,30% 374.314 33,31% 474.275 39,68%
Risultato di gruppo 156.565 15,67% 172.733 15,37% 201.984 16,90%
Totale Patrimonio netto di gruppo 466.190 46,65% 563.926 50,18% 693.138 57,99%
Totale Patrimonio netto di terzi 42.004 4,20% 44.815 3,99% 29.476 2,47%
TOTALE PATRIMONIO NETTO 508.194 50,85% 608.741 54,17% 722.614 60,46%
TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 999.397 100,00% 1.123.821 100,00% 1.195.241 100,00%
201620152014
2014 2015 2016
Crediti commerciali verso clienti 150.895 167.912 179.678
Rimanenze finali 338.555 351.132 374.710
Ratei e risconti attivi 17.862 14.462 15.184
Totale attività operative caratteristiche correnti 535.118 568.588 651.565
Debiti commerciali 186.866 201.243 179.165
Debiti tributari 21.528 22.648 21.615
Debiti diversi 34.267 47.436 34.809
Ratei e risconti passivi 7.012 4.968 4.833
Totale passività operative caratteristiche correnti 249.673 276.295 240.422
Capitale Circolante Netto Operativo 285.445 292.293 411.143
7	
4. Conto economico consolidato riclassificato
Il Conto Economico è stato riclassificato secondo la logica del costo industriale del venduto,
per destinazione funzionale. Per far ciò è stato utilizzato come punto di partenza il CE
pubblicato da Ferragamo nella relazione finanziaria annuale, redatto secondo la logica IAS-
IFRS. Sono state poi disaggregate le principali voci al fine di aggiungere informazioni
(presenti in Nota Integrativa) necessarie per dare una visione più trasparente
dell’andamento della società.
Analizzando il Conto Economico in questione si possono fare alcune importanti osservazioni
sull’andamento del Gruppo nel periodo considerato:
• Reddito Lordo Industriale. Si può innanzitutto osservare un incremento di circa il 14%
del reddito lordo del Gruppo tra gli esercizi 2014 e 2016. Tale incremento deriva
principalmente da un aumento dell’8% dei ricavi del Gruppo e da una riduzione
dell’incidenza dei costi industriali del 3,5%.
• Altri Costi. Si può notare che l’incidenza degli altri costi sui ricavi è rimasta pressoché
stabile. Infatti, i vari costi in questione sono aumentati proporzionalmente con
l’incremento dei ricavi.
• Imposte. Considerando l’esercizio 2016, si osserva un’importante riduzione delle
imposte, derivante dalla già citata agevolazione fiscale “Patent Box”, che ha
contribuito ad incrementare il reddito netto.
• Reddito Netto. Il reddito netto è cresciuto del 21.3% nel corso degli esercizi
considerati, traducibili in un CAGR (Compound Annual Growth Rate) di circa 10%,
valore più che soddisfacente.
+ Ricavi netti delle vendite 1.320.901 100,00% 1.417.163 100,00% 1.424.969 100,00%
- Costi industriali del venduto -483.389 -36,60% -481.961 -34,01% -472.808 -33,18%
= Reddito lordo industriale 837.512 63,40% 935.202 65,99% 952.161 66,82%
- Costi stile, sviluppo prodotto e logistica in uscita -43.491 -3,29% -43.839 -3,09% -44.167 -3,10%
- Costi di vendita e distribuzione -388.308 -29,40% -455.452 -32,14% -469.191 -32,93%
- Costi di comunicazione e marketing -68.047 -5,15% -72.471 -5,11% -71.217 -5,00%
- Costi generali e amministrativi -97.631 -7,39% -109.159 -7,70% -113.663 -7,98%
- Altri costi operativi -16.421 -1,24% -17.501 -1,23% -20.098 -1,41%
= Reddito Operativo della Gestione Caratteristica 223.614 16,93% 236.780 16,71% 233.825 16,41%
+/- Reddito della Gestione Patrimoniale (altri proventi) 21.802 1,65% 27.820 1,96% 26.903 1,89%
= Reddito Operativo Aziendale 245.416 18,58% 264.600 18,67% 260.728 18,30%
Interessi passivi 4.485 0,34% 5.498 0,39% 4.819 0,34%
Oneri da attualizzazione e altri oneri finanziari 2.246 0,17% 2.257 0,16% 2.389 0,17%
Perdite su cambi 11.149 0,84% 26.170 1,85% 19.269 1,35%
Oneri finanziari per adeguamento al fair value dei derivati 11.937 0,90% 19.027 1,34% 16.050 1,13%
- Totale Oneri Finanziari -29.817 -2,26% -52.952 -3,74% -42.527 -2,98%
Plusvalenze cessione partecipazioni a terzi 0 0,00% 1 0,00% 0 0,00%
Interessi attivi 272 0,02% 484 0,03% 546 0,04%
Altri proventi finanziari 112 0,01% 68 0,00% 116 0,01%
Utili su cambi 18.450 1,40% 32.400 2,29% 19.357 1,36%
Proventi finanziari per adeguamento al fair value dei derivati 3.547 0,27% 6.782 0,48% 7.453 0,52%
+ Totale Proventi Finanziari 22.381 1,69% 39.735 2,80% 27.472 1,93%
= Reddito prima delle Imposte 237.980 18,02% 251.383 17,74% 245.673 17,24%
Imposte correnti -79.771 -6,04% -91.088 -6,43% -46.054 -3,23%
Imposte differite 5.306 0,40% 14.155 1,00% -1.261 -0,09%
- Totale Imposte sul Reddito -74.465 -5,64% -76.933 -5,43% -47.315 -3,32%
= Reddito Netto 163.515 12,38% 174.450 12,31% 198.358 13,92%
2014 2015 2016
8	
5. Analisi mediante l’utilizzo di indici
Dopo aver riclassificato ed analizzato i dati aziendali possiamo ora procedere ad un “analisi
di bilancio per indici”. I valori di bilancio, infatti, assumono significatività solamente in un
processo di confronto reciproco volto a fornire indicazioni utili sulle modalità secondo le quali
un’impresa opera per il perseguimento delle proprie finalità economiche.
Tradizionalmente gli indici di bilanci sono suddivisi in quattro dimensioni, per ciascuna delle
quali abbiamo calcolato una serie di indici che noi riteniamo appropriati e coerenti con il
modello di business dell’impresa.
5.1 Liquidità
Il primo indice che abbiamo calcolato è l’indice
di liquidità primaria o “quick ratio” che mette in
rapporto le attività a breve termine al netto del
magazzino con le passività a breve. Il valore di
tale indice è cresciuto da un valore di 0,74 nel
2014 a un valore di 1,05 nel 2016. Tale
evoluzione è sia dovuta ad una diminuzione
delle passività correnti sia ad un forte
incremento delle attività correnti, le quali hanno
subito un incremento del 22% dovuto
principalmente ad un forte aumento dei crediti commerciali causato da un’espansione del
giro d’affari dell’impresa.
La situazione è molto simile considerando l’indice di liquidità secondaria, il quale è
strutturalmente simile al quick ratio con la sola differenza che al numeratore è compreso
anche il magazzino, il quale nel concreto può presentare problemi nella trasformazione in
liquidità. I valori in questo caso passano da un 1,6 nel 2014 ad un 2,04 nel 2016. Il motivo
di questo incremento è, oltre ai fattori che hanno innalzato il valore del quick ratio elencati
precedentemente, un incremento nel valore del magazzino che è cresciuto del 10% nel
corso del periodo temporale considerato. La variazione delle giacenze di prodotti finiti in
aumento del 9,5% pari a Euro 28.585 migliaia è dovuta in parte all’aumento delle quantità
per l’apertura di nuovi punti vendita e in parte ad un minor ammontare di vendite rispetto ai
piani di produzione prefissati.
Analizzando il Capitale Circolante Netto e il
Margine di Tesoreria si nota che nonostante il
CCN sia sempre positivo in tutti e 3 gli esercizi
considerati, il margine di tesoreria è negativo
nel 2014 e nel 2015 per poi ritornare positivo
anch’esso nel 2016.
Un’analisi approfondita del CCN attraverso gli
indici di durata mostra che la durata media dei
crediti vs. clienti è inferiore alla durata media
dei debiti vs. fornitori, questo indica che la
dilazione ottenuta dai fornitori è mediamente più lunga di quella accordata ai clienti e quindi
la società si trova a disporre di risorse finanziarie dovuto al fatto che vi è un “finanziamento”
dell’impresa da parte dei fornitori. Tale differenza può essere giustificata dal forte potere
contrattuale del Gruppo Ferragamo nei confronti dei suoi fornitori.
9	
5.2 Solidità Patrimoniale
La solidità patrimoniale (o solvibilità di medio lungo termine) esprime il grado di dipendenza
dell’impresa da terzi finanziatori. L’elaborazione di indici di solidità ha reso necessaria una
riclassificazione dello stato patrimoniale secondo il criterio finanziario.
Analizzando l’indice di indebitamento globale si
può notare che i mezzi propri di Salvatore
Ferragamo, ossia il patrimonio netto, sono
nettamente superiori ai mezzi di terzi. Dal 2014
al 2016 il patrimonio netto passa da 1,04 a 1,52
volte le passività, principalmente per via di una
forte crescita del patrimonio netto, cresciuto di
oltre il 40% nel triennio considerato. Tale
variazione è riconducibile principalmente a una
forte crescita delle riserve straordinarie, dovuta
per Euro 124.466 migliaia all’utile dell’esercizio 2015 (al netto della distribuzione dei
dividendi per Euro 77.643 migliaia).
Il grado di copertura delle immobilizzazioni è costantemente in crescita nei tre esercizi
considerati, arrivando ad un 1,7 nel 2016. I valori di tale indice, costantemente sopra l’unità,
denotano una situazione di forte equilibrio finanziario a medio-lungo termine dell’impresa,
proprio come precedentemente denotato dall’indice di indebitamento globale.
5.3 Redditività
Gli indici di redditività si pongono l’obiettivo di apprezzare l’attitudine della gestione
aziendale a remunerare il capitale che ha concorso alla sua formazione. I quali, pur
differenziandosi in relazione al tipo di “investimento” a cui si vuole dare enfasi, risultano tra
loro strettamente correlati con relazioni di reciproca influenza.
Il primo indice di redditività che abbiamo
calcolato è il ROS (return on sales), ottenuto
dal rapporto tra reddito operativo della gestione
caratteristica e ricavi delle vendite. Tale indice
esprime, in un senso pratico, la percentuale di
ricavi netti di vendita che si tramuterà
effettivamente in reddito operativo. Il ROS,
quindi, dipende da relazioni esistenti tra ricavi
e costi operativi ed esprime la capacità di
profitto ottenibile nel corso del ciclo operativo:
acquisti di materie prime, lavorazione, vendita prodotto finito.
Nel caso di Salvatore Ferragamo il ROS si mantiene sostanzialmente costante negli esercizi
considerati, oscillando in un intervallo compreso tra 16,4% e il 16,9%. Il fatto che il ROS si
mantenga costante nel tempo denota una forte padronanza della società del proprio ciclo
produttivo e della propria marginalità.
10	
Un altro indice molto usato all’interno delle ratio analysis è il ROI (return on investment) che
abbiamo calcolato rapportando il reddito
operativo caratteristico al capitale investito
caratteristico (totale delle attività di bilancio al
netto dei fondi rettificativi e degli investimenti
estranei alla gestione caratteristica).
Il ROI di Salvatore Ferragamo decresce negli
esercizi considerati ai fini dell’analisi, passando
da un 25,6% a un 22,3%. Per una maggiore
comprensione dell’indice, il ROI può essere
scomposto nel prodotto tra il ROS e il Turnover. Considerando che il ROS è rimasto costante
negli anni, come discusso precedentemente, la variazione del ROI è imputabile, in ultima
analisi, ad una decrescita del turnover che passa da un 1,51 a un 1,36. Il calo del turnover
è dovuto al fatto che i ricavi di vendita sono rimasti costanti, a differenza dell’attivo corrente,
che è aumentato del 20%. Tale incremento è principalmente dovuto ai forti investimenti della
compagnia nei mercati asiatici, che hanno generato scarsi risultati rilevanti nel breve
periodo, poiché il management ha voluto investire in progetti che incrementeranno la
redditività del gruppo nel lungo termine.
5.4 Sviluppo
Gli indici di sviluppo hanno come obiettivo l’analisi delle variazioni annue riguardanti le
grandezze fondamentali di bilancio. L’analisi dei valori ottenuti permette di evidenziare lo
sviluppo dell’attività aziendale.
Analizzando il Gruppo Ferragamo dal punto di
vista della crescita economica, si può notare un
trend decrescente sia per quanto riguarda la
crescita dei ricavi che per il reddito operativo.
Tale rallentamento della crescita può essere
imputato principalmente a condizioni negative
del ciclo macroeconomico, che ha comportato
per l’intero settore del lusso un biennio di
stagnazione, aggravato dalla diminuzione dei
consumi nel mercato asiatico. Inoltre, negli esercizi 2014-2015 il Gruppo ha effettuato una
serie di investimenti con orizzonti temporali di medio-lungo termine, che hanno impattato
negativamente sul reddito operativo.
Passando poi ad un’analisi della crescita
patrimoniale, si può evidenziare un trend simile
a quello precedente, anche se in maniera più
contenuto. La crescita dell’attivo patrimoniale
prosegue, ma ad un tasso dimezzato rispetto a
quello dell’esercizio 2014, giustificato da tagli di
investimenti in mercati con prospettive di
crescita inferiori a quanto previsto nel piano
industriale. Allo stesso modo il patrimonio netto
cresce ad un ritmo più contenuto e tale crescita può essere imputata principalmete ad un
aumento dei dividendi distribuiti (passando da 0,33 €/azione nel 2014 a 0,48 €/azione nel
2016).
11	
6. Maggiori problemi riscontrati, assunzioni e soluzioni adottate
Le maggiori problematiche che abbiamo dovuto affrontare durante il lavoro sono
riassumibili in tre macro-categorie:
1) Difficoltà nella lettura del bilancio
2) Scelta dei criteri di riclassificazione
3) Accesso ai dati e comparabilità dei risultati
6.1 Difficoltà nella lettura del bilancio
Nel corso delle riclassificazioni, ci siamo spesso trovati ad analizzare note di bilancio non
chiare. Distinguere le componenti caratteristiche di alcune voci ha comportato la necessità
di individuare un criterio stabile, da applicare di fronte ad ogni criticità. La nostra scelta è
ricaduta quindi sul definire una voce come caratteristica solo se univocamente rientrante in
questa categoria, considerando quindi tutte le altre come non caratteristiche.
Abbiamo, inoltre, volutamente trascurato le voci meno significative, con l’obiettivo di
conferire maggiore chiarezza alle riclassificazioni. Dovendole comunque riportare nel
bilancio, abbiamo quindi cercato di riassumere le voci minori, in voci riassuntive denominate
con “altre”. Per eventuali chiarimenti rimandiamo al foglio di lavoro Excel allegato.
6.2 Scelta dei criteri di riclassificazione
Nelle relazioni societarie fornite dal Gruppo Salvatore Ferragamo, vengono proposti dei
bilanci IAS-IFRS. Questi propongono uno schema che facilita la riclassificazione dello stato
patrimoniale secondo il criterio di liquidità ed esigibilità, mentre complica leggermente il
lavoro di riclassificazione per gestione caratteristica.
In entrambe le analisi non ci siamo comunque limitati a riportare la suddivisione fornita
dall’azienda. Abbiamo infatti adattato la riclassificazione aziendale al modello visto in classe,
integrandolo e modificandolo dove ritenevamo necessario.
6.3 Accesso ai dati e comparabilità dei risultati
Abbiamo riscontrato problematiche con l’accesso ai dati di bilancio sia del Gruppo
Ferragamo che, in misura ancora maggiore, delle aziende comparables (Tod’s, Brunello
Cucinelli, Moncler e Geox). Inizialmente, infatti, eravamo intenzionati a basarci su banche
dati per l’analisi per indici e dei competitors, ma abbiamo notato grosse differenze sia nelle
riclassificazioni che nei bilanci stessi, confrontando dati ottenuti da fonti differenti.
Queste differenze inficiano pesantemente l’attendibilità dei dati e la loro comparabilità.
Abbiamo quindi deciso di basare le nostre conclusioni sulle relazioni di bilancio emesse
dalle aziende stesse. Le informazioni delle banche dati ufficiali AIDA e AMADEUS sono
comunque state molto utili come strumento di comparazione.
12	
7. Giudizio sulla liquidità, solidità e reddittività del gruppo
	
7.1 Liquidità
Con riferimento alla liquidità del Gruppo, nel periodo considerato l’indice di liquidità primaria
del Gruppo Ferragamo è sensibilmente migliorato. L’indice passa da un valore di circa 0,74
del 2014 a 1,05 del 2016, rappresentando una situazione di sostanziale equilibrio tra attività
correnti depurate del magazzino e passività correnti.
In merito all’indice di liquidità secondaria, la prassi ritiene adeguato un valore dell’indice in
un intorno di due. Il numeratore infatti comprende anche il magazzino, il quale solitamente
ha un livello di liquidità fortemente inferiore rispetto ai crediti commerciali. L’andamento di
tale rapporto replica l’andamento dell’indice di liquidità primaria, raggiungendo quindi una
situazione di equilibrio solo nel 2016. È importante, inoltre, evidenziare che il magazzino di
Salvatore Ferragamo è prevalentemente composto da prodotti finiti, che pesano per il 99%
del valore totale del magazzino. Operando nel settore del lusso, non è sempre agevole per
il Gruppo Ferragamo riuscire a liquidare i prodotti finiti in quanto spesso non è facile trovare
acquirenti. Si tratta di un fattore da tenere in considerazione in quanto il settore Luxury è
caratterizzato da un’alta obsolescenza dei prodotti, la quale porta ad un veloce diminuzione
del valore dei prodotti finiti invenduti.
7.2 Solidità
Considerando la solidità del Gruppo, il Capitale Circolante Netto, che risulta positivo in tutti
e tre gli anni considerati, mostra che Salvatore Ferragamo è in una situazione di equilibrio
finanziario, almeno con riferimento al breve termine. Il margine di tesoreria risulta negativo
negli anni 2014 e 2015 (deficit di tesoreria). L’impresa si trova in zona di rischio finanziario
in quanto a fronte di una richiesta di rimborso immediata dei debiti a breve, non avrebbe le
risorse monetarie per farvi fronte se non smonetizzando il magazzino o, addirittura, le attività
immobilizzate. Un margine di tesoreria limitatamente negativo e non fisiologico può tuttavia
essere considerato accettabile poiché in un’azienda normalmente funzionante, come
Salvatore Ferragamo, è altamente improbabile che vi sia una richiesta contestuale di
rimborso di tutti i debiti correnti.
Possiamo poi osservare che Salvatore Ferragamo è caratterizzata da una forte solidità
reddituale che le permette di limitare il leverage e di autofinanziarsi parzialmente con gli utili
della gestione. Anno dopo anno il patrimonio netto dell’azienda aumenta, mentre i debiti
restano sostanzialmente inalterati. Nel 2016 il Gruppo raggiunge addirittura l’obiettivo di
azzerare la propria esposizione bancaria di medio-lungo termine.
7.3 Redditività
Per quanto riguarda la redditività del Gruppo, Ferragamo presenta un’immagine solida con
ricavi positivi per tutto il periodo da noi analizzato. Anche indici come ROI e ROIGC
presentano valori più che accettabili. Questa immagine di ottima redditività è però
adombrata da un trend negativo riconoscibile particolarmente negli anni 2015 e 2016. La
diminuzione della crescita dei ricavi è dovuta principalmente alla contrazione del mercato
cinese nel periodo da noi considerato. Infatti il contributo al mercato globale del lusso da
parte degli acquirenti cinesi è diminuito del 31% nel 2015 e del 30% nel 2016 (fonte: Bain –
Altagamma Luxury Report 2016).
13	
8. Analisi comparativa
Nell’ambito di un’analisi del Gruppo Ferragamo in ottica comparativa rispetto al settore in
cui opera, sono stati selezionati alcuni competitor per poter posizionare la società oggetto
del lavoro in un contesto di concorrenza e confronto con aziende comparabili. A tale
proposito sono stati individuati quattro player del settore del lusso: Brunello Cucinelli,
Moncler, Tod's S.p.A. e Geox S.p.A., calcolando per ciascuno gli indici di bilancio per
effettuare il confronto con i rispettivi valori ottenuti per il Gruppo Ferragamo.
Gli indici sono stati selezionati con l’obiettivo di riuscire valutare le performance reddituali e
la situazione patrimoniale e finanziaria di Ferragamo con riferimento a un benchmark
estratto dallo stesso settore di competenza. Fra gli indici calcolati ne abbiamo estratti
quattro, quelli che a nostro parere sono più significativi e che si prestano meglio ad un’analisi
comparativa:
• Indice di Liquidità Primaria e Secondaria
• Return on Equity (ROE)
• Rapporto di Indebitamento
• Tasso di Crescita dei Ricavi
Ai fini di una rappresentazione maggiormente efficacie si riporta per ogni indice analizzato
un commento ed un grafico che schematizza l’andamento di Ferragamo e della media dei
competitors (calcolata come media pesata utilizzando le rispettive capitalizzazioni di
mercato) nel triennio analizzato.
8.1 Indici di Liquidità Primaria e Secondaria
Si può notare come Ferragamo segua lo stesso
andamento della media dei competitors. In
generale l’indice di liquidità primaria è in
crescita nel corso del triennio, ma è
sistematicamente più basso nel caso del
Gruppo Ferragamo. È interessante
approfondire l’analisi ed entrare nel dettaglio
calcolando l’indice di liquidità secondario, per il
quale non è prevista la sottrazione del
magazzino dall’attivo corrente. Si tratta di un confronto utile poiché il settore del lusso è
spesso soggetto ad obsolescenza, dato il
susseguirsi di mode e di collezioni sempre
nuove ed aggiornate. Se un player non riesce
a liberare il proprio magazzino in funzione della
stagionalità potrebbe trovarsi con un livello di
stock eccessivo da dover smaltire su canali a
minore redditività. Lo scostamento tra
Ferragamo e i competitors in questo secondo
caso risulta ridotto, ma si segnala che
l’incremento dell’indice per Ferragamo è maggiore poiché ogni anno l’indice di liquidità
secondario è doppio rispetto al primario, mentre l’aumento per la media dei competitors è
meno marcato, indicando quindi un minor peso della componente di magazzino a
numeratore. Questa difficoltà è acuita dalla composizione del magazzino: i prodotti finiti
infatti rappresentano la quasi totalità di quest’ultimo.
14	
8.2 Return On Equity (ROE)
Per valutare la redditività del Gruppo in ottica comparativa con il settore, abbiamo scelto il
ratio Return On Equity.
Per prima cosa, si può notare come l’indice
presenti un trend fortemente negativo sia per
quanto riguarda il Gruppo Ferragamo che per
gli altri comparables. Questo può essere
imputato alla stagnazione del settore del lusso
per il biennio 2014-2015, per i motivi già
ampliamente evidenziati in precedenza.
Dal grafico è osservabile come Ferragamo
presenti un ROE nettamente superiore alla
media dei competitors per tutta la durata del triennio analizzato. Nonostante ciò è importante
segnalare che la decrescita dell’indice è molto più accentuata rispetto al mercato di
riferimento.
8.3 Rapporto di Indebitamento
Per quanto riguarda l’analisi della solidità
patrimoniale, come evidenziato dal grafico
presentato, si può notare una generale
tendenza del settore a diminuire l’esposizione
finanziaria nei confronti di terzi.
Il Gruppo Ferragamo presenta un andamento
sostanzialmente in linea con il settore,
diminuendo il proprio rapporto d’indebitamento
da un valore di 0,97 nel 2014 ad uno di 0,65 nel
2016. A tal proposito si ricorda lo sforzo del
Gruppo ad azzerare completamente entro il 2016 l’esposizione finanziaria a medio lungo
termine verso istituti creditizi. Contemporaneamente, si segnala il netto aumento del
patrimonio nel periodo analizzato, tramite l’aumento delle riserve di utili.
8.4 Tasso di Crescita dei Ricavi
Analizzando il tasso di crescita dei ricavi, si può
notare come l’indice sia rimasto positivo per il
triennio considerato, registrando un picco di
crescita nell’esercizio 2015.
È significativo notare che Ferragamo presenti
un livello di crescita dei ricavi costantemente
inferiore rispetto alla media del settore,
nonostante segua il trend primario dello stesso.
Si evidenzia infine una contrazione nella crescita per l’anno 2016 dovuta alla già citata
riduzione dei consumi nel settore del lusso da parte degli acquirenti asiatici. In particolare
Ferragamo risulta maggiormente colpita, raggiungendo solo lo 0,6% di crescita dei ricavi
per l’anno 2016.
15	
9. Elenco delle fonti utilizzate
Dati societari:
o Sito Web Salvatore Ferragamo: https://group.ferragamo.com
o Gruppo Salvatore Ferragamo – Relazione Societaria 2014
o Gruppo Salvatore Ferragamo – Relazione Societaria 2015
o Gruppo Salvatore Ferragamo – Relazione Societaria 2016
o Sito Web Tod’s: http://www.todsgroup.com
o Gruppo Tod’s – Relazione Societaria 2014
o Gruppo Tod’s – Relazione Societaria 2015
o Gruppo Tod’s – Relazione Societaria 2016
o Sito Web Brunello Cucinelli: http://investor.brunellocucinelli.com
o Gruppo Brunello Cucinelli – Relazione Societaria 2014
o Gruppo Brunello Cucinelli – Relazione Societaria 2015
o Gruppo Brunello Cucinelli – Relazione Societaria 2016
o Sito Web Geox: http://www.geox.biz
o Gruppo Geox – Relazione Societaria 2014
o Gruppo Geox – Relazione Societaria 2015
o Gruppo Geox – Relazione Societaria 2016
o Sito Web Moncler: http://www.monclergroup.com
o Gruppo Moncler – Relazione Societaria 2014
o Gruppo Moncler – Relazione Societaria 2015
o Gruppo Moncler – Relazione Societaria 2016
Informazioni aggiuntive:
o Banca dati AIDA: https://aida.bvdinfo.com
o Banca dati AMADEUS: https://amadeus.bvdinfo.com
o Terminale BLOOMBERG
Riclassificazione ed analisi ad indici:
o Riclassificazioni di Bilancio – Note e aspetti critici. Nicola Pecchiari, Daniela Travella
o Indici di bilancio
 - Dai ratio di base a quelli della prassi anglosassone. Nicola
Pecchiari

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Salvatore Ferragamo: financial statement analysis

  • 1. Financial Reporting & Analysis – Lavoro di Gruppo Prof.ssa Daniela Travella ANALISI SOCIETARIA 24-11-2017 Angelini Filippo – 3059132 Carta Manuel – 3060880 Dalla Torre Nicola – 3055557 Giannini Giulio – 3059225 Guglielmini Marco – 3053813
  • 2. 1 Sommario 1. DESCRIZIONE DEI BUSINESS DELLA SOCIETÀ ........................................................................ 2 1.1 IL GRUPPO .............................................................................................................................................. 2 1.2 BUSINESS DELLA SOCIETÀ ..................................................................................................................... 2 1.2.1 Calzature ....................................................................................................................................... 2 1.2.2 Pelletteria ...................................................................................................................................... 2 1.2.3 Ready to Wear .............................................................................................................................. 3 1.2.4 Accessori ....................................................................................................................................... 3 1.2.5 Profumi .......................................................................................................................................... 3 1.2.6 Occhiali ed Orologi ...................................................................................................................... 3 1.2.7 Gioielli ............................................................................................................................................ 3 1.3 DIVISIONE DEI RICAVI PER AREA DI BUSINESS ...................................................................................... 3 2. EVENTI DI RILIEVO .......................................................................................................................... 4 2.1 AREA DI CONSOLIDAMENTO E PARTECIPAZIONI ................................................................................... 4 2.2 PROGETTI E AMPLIAMENTI .................................................................................................................... 4 2.3 VERIFICHE E CONTENZIOSI LEGALI ....................................................................................................... 4 2.4 PATENT BOX .......................................................................................................................................... 4 2.5 PIANO DI AVVICENDAMENTO AL VERTICE .............................................................................................. 4 3. STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO RICLASSIFICATO ..................................................... 5 3.1 CRITERIO DI LIQUIDITÀ/ESIGIBILITÀ ...................................................................................................... 5 3.2 CRITERIO DI PERTINENZA GESTIONALE ................................................................................................ 6 4. CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO RICLASSIFICATO ......................................................... 7 5. ANALISI MEDIANTE L’UTILIZZO DI INDICI................................................................................... 8 5.1 LIQUIDITÀ ................................................................................................................................................ 8 5.2 SOLIDITÀ PATRIMONIALE ....................................................................................................................... 9 5.3 REDDITIVITÀ ........................................................................................................................................... 9 5.4 SVILUPPO ............................................................................................................................................. 10 6. MAGGIORI PROBLEMI RISCONTRATI, ASSUNZIONI E SOLUZIONI ADOTTATE ................ 11 6.1 DIFFICOLTÀ NELLA LETTURA DEL BILANCIO ........................................................................................ 11 6.2 SCELTA DEI CRITERI DI RICLASSIFICAZIONE ....................................................................................... 11 6.3 ACCESSO AI DATI E COMPARABILITÀ DEI RISULTATI ........................................................................... 11 7. GIUDIZIO SULLA LIQUIDITÀ, SOLIDITÀ E REDDITTIVITÀ DEL GRUPPO ............................. 12 7.1 LIQUIDITÀ .............................................................................................................................................. 12 7.2 SOLIDITÀ ............................................................................................................................................... 12 7.3 REDDITIVITÀ ......................................................................................................................................... 12 8. ANALISI COMPARATIVA .............................................................................................................. 13 8.1 INDICI DI LIQUIDITÀ PRIMARIA E SECONDARIA .................................................................................... 13 8.2 RETURN ON EQUITY (ROE) ................................................................................................................ 14 8.3 RAPPORTO DI INDEBITAMENTO ........................................................................................................... 14 8.4 TASSO DI CRESCITA DEI RICAVI .......................................................................................................... 14 9. ELENCO DELLE FONTI UTILIZZATE ........................................................................................... 15
  • 3. 2 1. Descrizione dei business della società 1.1 Il gruppo Salvatore Ferragamo S.p.A. è a capo del Gruppo Ferragamo, uno dei principali player del settore del lusso. I prodotti del Gruppo sono caratterizzati da un’attenzione all’unicità e all’esclusività, ottenute coniugando stile, creatività e innovazione con la qualità e l'artigianalità tipiche del Made in Italy. Il Gruppo Ferragamo è presente in Italia e nel mondo attraverso società che consentono di presidiare il mercato europeo, americano e asiatico. In particolare, è presente attraverso una rete di negozi monomarca "Salvatore Ferragamo" gestiti direttamente (DOS, canale Retail). Inoltre, distribuisce i propri prodotti attraverso negozi e spazi personalizzati monomarca gestiti da terzi (TPOS) nonché, in maniera complementare, attraverso una presenza qualificata presso department store e specialty store multimarca di alto livello (complessivamente, il canale wholesale). Nasce nel 1927 quando Salvatore Ferragamo fonda la prima Società, con base a Firenze, concentrando la propria attività sullo studio, creazione, produzione e vendita di calzature donna. Si è poi espansa aprendo DOS dapprima in Italia e Londra (1928) e successivamente negli Stati Uniti (1948), a Hong Kong (1986), in Giappone (1991), Cina (1994), Corea del Sud (1995), Messico (1999), India (2006), Emirati Arabi (2009) e infine in Turchia, Qatar, Egitto e Sud Africa (2010). Nel 2011 Salvatore Ferragamo porta a termine il processo di quotazione, sbarcando a Piazza Affari, con una capitalizzazione di circa 1,5 miliardi di euro. 1.2 Business della società Ferragamo è attivo principalmente nella creazione, produzione e vendita di calzature, pelletteria, abbigliamento, prodotti in seta e altri accessori, nonché profumi, per uomo e donna tutti rigorosamente Made in Italy. La gamma dei prodotti si completa, inoltre, con occhiali e orologi, realizzati su licenza da terzi in Italia e all'estero, con l'obiettivo di sfruttare le eccellenze locali. 1.2.1 Calzature Le calzature possono essere definite il "prodotto storico" del brand Ferragamo e si caratterizzano per il design originale, la perfetta calzabilità e l'utilizzo di materiali di altissima qualità. Il processo di lavorazione artigianale, l'estrema attenzione per i dettagli e per la qualità, assieme alla creatività e al design fortemente riconoscibile, rendono le scarpe Salvatore Ferragamo un prodotto apprezzato dai clienti più esigenti in ogni parte del mondo. 1.2.2 Pelletteria I prodotti di pelletteria del Gruppo Salvatore Ferragamo comprendono borse, valigeria, cinture, portafogli ed altri accessori di piccola pelletteria sia da uomo che da donna. I prodotti della linea donna sono caratterizzati da dettagli esclusivi realizzati a mano e da tecniche di lavorazione speciali quali la perforazione, il ricamo, il patchwork e l'intreccio. Un ruolo di primaria importanza è ricoperto dal "Gancino", nato in origine come chiusura utilizzata sulle borse, e oggi divenuto un elemento stilistico distintivo della Società.
  • 4. 3 1.2.3 Ready to Wear Il Gruppo Salvatore Ferragamo presenta una collezione "total look" uomo e donna che spazia dalla maglieria, alla pelle, ai capi in tessuto, con l'obiettivo di comunicare l'immagine del marchio nel suo complesso in maniera coerente con l'offerta di accessori ad essi correlati, offrendo ai propri clienti una "complete brand experience". Nelle collezioni RTW donna hanno un ruolo preminente i capi di maglieria, i vestiti per occasioni formali e l'outwear (husky, poncho, capi in pelle). 1.2.4 Accessori I prodotti della collezione "accessori" costituiscono una tra le tipologie di prodotti che identificano maggiormente il marchio Salvatore Ferragamo. In questa categoria rientrano gli iconici accessori in seta (cravatte, foulard …), altri accessori come sciarpe, scialli, guanti, cappelli, gli accessori per la casa (plaid, cuscini e teli in spugna) e i bijoux. 1.2.5 Profumi Il Gruppo Salvatore Ferragamo opera nel settore profumi attraverso Ferragamo Parfums, che sviluppa e distribuisce profumi a marchio Salvatore Ferragamo e Emanuel Ungaro. Ferragamo Parfums gestisce e supervisiona ogni fase dallo sviluppo del prodotto sino alla commercializzazione. 1.2.6 Occhiali ed Orologi Il Gruppo Salvatore Ferragamo offre inoltre occhiali e orologi attraverso contratti di licenza con primari operatori. La linea occhiali comprende una gamma completa di occhiali da sole e da vista per uomo e donna. Il Gruppo, che si occupa prevalentemente di seguire l'attività di sviluppo dei prodotti sotto il profilo del design, lancia annualmente due collezioni e due "update". 1.2.7 Gioielli Nel 2011 Salvatore Ferragamo ha presentato la sua prima collezione di gioielli che ha completato l’offerta prodotto ed ha contribuito a rafforzare il posizionamento del brand mediante un’offerta di gioielli in oro, diamanti, pietre e di gioielli in argento. I contenuti di creatività e design sono forti e riconoscibili, senza dimenticare l'heritage del brand. 1.3 Divisione dei ricavi per area di business Per rendere più accurata la descrizione dei business della società, viene proposta un ulteriore analisi riguardante la scomposizione del fatturato del Gruppo sulla base delle diverse aree nelle quali il Gruppo opera. Si può notare come i due core business dell’azienda siano “Calzature” e “Pelletteria”, generando congiuntamente quasi l’80% del fatturato totale (dati 2016).
  • 5. 4 2. Eventi di rilievo Viene presentata una breve analisi degli eventi accaduti nel corso del periodo dal 2014 al 2016 che hanno impattato sulla struttura e sui risultati del gruppo. 2.1 Area di Consolidamento e Partecipazioni Nel corso del triennio 2014-2016 sono stati registrati i seguenti cambiamenti nell’area di consolidamento: • In data 19 febbraio 2014 e in data 24 novembre 2014 la società Ferragamo Brasil Roupas e Acessorios Ltda ha deliberato due aumenti di capitale sociale rispettivamente per un controvalore totale di Euro 7,4 milioni. • In data 5 gennaio 2015, è stata costituita la società danese Ferragamo Denmark ApS con capitale sociale interamente sottoscritto da Salvatore Ferragamo S.p.A. per un totale versamento di 6 milioni di corone danesi (controvalore in Euro 807 migliaia). • In data 20 dicembre 2016 si è perfezionato l’acquisto da parte della Salvatore Ferragamo S.p.A. delle residue quote di minoranza nelle società del sud est asiatico e Corea del Sud, Ferragamo Korea Ltd., Ferragamo (Singapore) Pte Ltd, Ferragamo (Thailand) Limited e Ferragamo (Malaysia) Sdn. Bhd., per un esborso di USD 16,1 milioni (corrispondenti a Euro 15.537 migliaia). 2.2 Progetti e Ampliamenti Il Gruppo è ordinariamente impegnato nell’apertura, ristrutturazione e chiusura di punti vendita. Nell’esercizio del 2015 il Gruppo si è impegnato nella realizzazione di un nuovo polo logistico ampliando lo stabilimento di Osmannoro-Sesto Fiorentino. In riferimento a tale progetto, in data 15 luglio 2015 è avvenuto l’acquisto da parte di Ferragamo Finanziaria S.p.A. della proprietà fondiaria di terreni edificabili e di diritti edificatori. Le operazioni sono state eseguite in data 27 luglio 2015 per complessivi Euro 9.127 migliaia (oltre oneri accessori). 2.3 Verifiche e Contenziosi Legali Il Gruppo Salvatore Ferragamo ha controllate in oltre diversi Paesi del mondo ed è spesso soggetto alla verifica delle sue dichiarazioni dei redditi e dei suoi adempimenti fiscali da parte dell'Amministrazione finanziaria dei vari Paesi, oltre a controlli in tema di transfer pricing per le transazioni fra società del Gruppo. Si segnala a tal proposito una controversia in corso (aperta nel 2011) tra la Ferragamo France S.A.S. e l’amministrazione fiscale francese che comporterebbe per la Ferragamo France S.A.S. il pagamento di circa Euro 3.035 migliaia per maggiore imposta sulle società, sanzioni ed interessi. 2.4 Patent Box La diminuzione delle imposte correnti rilevate nel 2016 è stata influenzata dalla riduzione del carico fiscale della società Capogruppo per imposte dirette per il beneficio fiscale derivante dall’agevolazione relativa al c.d. “Patent Box”. Ciò ha comportato un impatto per gli esercizi 2015 e 2016, di riduzione di imposte dirette per Euro 32.040 migliaia. 2.5 Piano di avvicendamento al vertice In seguito all’annuncio delle dimissioni del Dott. Michele Norsa dalle cariche di Consigliere e Amministratore Delegato della Salvatore Ferragamo S.p.A, il 2 agosto 2016 viene nominato ad Amministratore Delegato della Salvatore Ferragamo S.p.A. il Dott. Eraldo Poletto.
  • 6. 5 3. Stato patrimoniale consolidato riclassificato 3.1 Criterio di Liquidità/Esigibilità Analizzando i dati ottenuti da una riclassificazione secondo criterio di liquidità/esigibilità, si possono notare per il bilancio del Gruppo Ferragamo le seguenti peculiarità: • Attività correnti. Nel corso degli esercizi 2015 e 2016 si può riscontrare un netto incremento delle attività correnti (rispettivamente del 11% e del 8%), riconducibile principalmente ad incrementi di cassa e crediti fiscali relativi al c.d. Patent Box (inclusi nelle “altre attività correnti”). • Esposizione debitoria media verso il sistema bancario. Nel corso dell’esercizio 2016 il Gruppo ha utilizzato una parte consistente delle proprie eccedenze di cassa per accendere prestiti inter-company, che ha permesso al Gruppo di azzerare nel 2016 i debiti bancari a medio-lungo termine. • Patrimonio netto. Nel corso del periodo analizzato si può registrare un netto aumento del patrimonio netto (48% circa) dovuto ad un forte aumento delle riserve. Questo a sua volta è risultato di una politica volta a ridurre nel lungo periodo l’esposizione finanziaria del Gruppo. Infine si può notare come, nonostante la PFN rimanga positiva per tutti gli esercizi considerati, vi sia un netto miglioramento. Questa decrescita è dovuta all’aumento della cassa e al suo utilizzo per la riduzione delle passività finanziare a lungo termine. Cassa e conti correnti attivi 96.463 9,65% 142.121 12,65% 117.249 9,81% Crediti commerciali verso clienti 150.895 15,10% 167.912 14,94% 179.678 15,03% Rimanenze finali 338.555 33,88% 351.132 31,24% 374.710 31,35% Ratei e risconti attivi 17.862 1,79% 14.462 1,29% 15.184 1,27% Altre attività correnti 30.660 3,07% 38.791 3,45% 84.832 7,10% Totale attività correnti 634.435 63,48% 714.418,00 63,57% 771.653,00 64,56% Immobilizzazioni immateriali 29.220 2,92% 33.596 2,99% 37.576 3,14% Terreni, fabbricati e macchinari 88.782 8,88% 112.425 10,00% 110.779 9,27% Investimenti immobiliari 7.015 0,70% 7.470 0,66% 7.350 0,61% Immobilizzazioni finanziarie 14.693 1,47% 16.894 1,50% 17.298 1,45% Altre attività non correnti 225.252 22,54% 239.018 21,27% 250.585 20,97% Totale attività non correnti 364.962 36,52% 409.403 36,43% 423.588 35,44% TOTALE ATTIVO 999.397 100,00% 1.123.821 100,00% 1.195.241 100,00% Debiti commerciali 186.866 18,70% 201.243 17,91% 179.165 14,99% Prestiti diretti bancari a breve termine 121.075 12,11% 123.641 11,00% 121.251 10,14% Debiti tributari 21.528 2,15% 22.648 2,02% 21.615 1,81% Ratei e risconti passivi 7.012 0,70% 4.968 0,44% 4.833 0,40% Altre passività correnti 61.773 6,18% 60.268 5,36% 51.480 4,31% Totale passività correnti 398.254 39,85% 412.768 36,73% 378.344 31,65% Debiti bancari a medio-lungo termine 21.331 2,13% 23.312 2,07% - 0,00% Passività per benefici ai dipendenti 11.583 1,16% 11.664 1,04% 12.283 1,03% Fondi rischi e oneri 7.106 0,71% 8.025 0,71% 14.328 1,20% Altre passività non correnti 52.929 5,30% 59.311 5,28% 67.672 5,66% Totale passività non correnti 92.949 9,30% 102.312 9,10% 94.283 7,89% TOTALE PASSIVO 491.203 49,15% 515.080 45,83% 472.627 39,54% Capitale sociale di gruppo 16.841 1,69% 16.879 1,50% 16.879 1,41% Riserve 292.784 29,30% 374.314 33,31% 474.275 39,68% Risultato di gruppo 156.565 15,67% 172.733 15,37% 201.984 16,90% Totale Patrimonio netto di gruppo 466.190 46,65% 563.926 50,18% 693.138 57,99% Totale Patrimonio netto di terzi 42.004 4,20% 44.815 3,99% 29.476 2,47% TOTALE PATRIMONIO NETTO 508.194 50,85% 608.741 54,17% 722.614 60,46% TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 999.397 100,00% 1.123.821 100,00% 1.195.241 100,00% STATO PATRIMONIALE RICLASSIFICATO - Criterio di Liquidità/Esigibilità 2014 2015 2016 2014 2015 2016 Prestiti diretti bancari a breve termine 121.075 123.641 121.251 Altre passività finanziarie correnti 4.386 5.219 3.905 Debiti bancari a medio-lungo termine 21.331 23.312 - Passività finanziare non correnti - - 355 Totale Passività Finanziarie 146.792 152.172 125.511 Cassa e conti correnti attivi 96.463 142.121 117.249 Totale Liquidità Immediate 96.463 142.121 117.249 Posizione Finanziaria Netta 50.329 10.051 8.262
  • 7. 6 3.2 Criterio di Pertinenza Gestionale Analizzando i dati ottenuti da una riclassificazione secondo criterio di pertinenza gestionale, si possono notare per il bilancio del Gruppo Ferragamo le seguenti peculiarità: • Attività operative caratteristiche. Nel corso dei tre esercizi considerati, si può evidenziare un netto incremento (20% circa) delle attività operative caratteristiche, legato principalmente ad un obiettivo di crescita nel medio-lungo termine che ha comportato un incremento degli investimenti. • Attività estranee alla gestione caratteristica. Nel corso del periodo analizzato, si può riscontrare un aumento delle attività estranee alla gestione caratteristica, imputabile principalmente alla cassa (che incide per più del 75% nelle stesse). Le motivazioni dell’aumento della cassa sono state elencate precedentemente. • Passività estranee alla gestione caratteristica. Come già evidenziato in precedenza, si può notare una netta diminuzione dei debiti bancari a lungo termine, come risultato della politica di riduzione dell’esposizione finanziaria del Gruppo. Analizzando il CCNO, si può notare come questo aumenti costantemente. Questo è dovuto principalmente al netto incremento delle attività operative correnti, già discusso in precedenza, e ad un profilo costante delle passività operative correnti. Crediti commerciali verso clienti 150.895 15,10% 167.912 14,94% 179.678 15,04% Rimanenze finali 338.555 33,88% 351.132 31,24% 374.710 31,35% Ratei e risconti attivi 17.862 1,79% 14.462 1,29% 15.184 1,27% Altre attività operative correnti 27.806 2,78% 35.082 3,12% 81.993 6,86% Totale attività operative caratteristiche correnti 535.118 53,55% 568.588 50,59% 651.565 54,52% Terreni, fabbricati e macchinari 88.782 8,88% 112.425 10,01% 110.779 9,28% Attività immateriali 29.220 2,93% 33.596 2,99% 37.576 3,14% Altre attività operative non correnti 219.164 21,91% 232.962 20,73% 245.388 20,54% Totale attività operative caratteristiche immobilizzate 337.166 33,72% 378.983 33,73% 393.743 32,96% Totale attività operative caratteristiche 872.284 87,27% 947.571 84,32% 1.045.308 87,48% Cassa e conti correnti attivi 96.463 9,65% 142.121 12,65% 117.249 9,81% Investimenti immobiliari 7.015 0,70% 7.470 0,66% 7.350 0,61% Attività finanziarie 17.547 1,76% 20.603 1,83% 20.137 1,69% Altre attività non correnti 6.088 0,61% 6.056 0,54% 5.197 0,43% Totale attività estrenee alla gestione caratteristica 127.113 12,72% 176.250 15,68% 149.933 12,52% TOTALE ATTIVO 999.397 100,00% 1.123.821 100,00% 1.195.241 100,00% Debiti commerciali 186.866 18,70% 201.243 17,91% 179.165 14,99% Debiti tributari 21.528 2,15% 22.648 2,02% 21.615 1,81% Ratei e risconti passivi 7.012 0,70% 4.968 0,44% 4.833 0,40% Fondi rischi ed oneri 7.106 0,71% 8.025 0,71% 14.328 1,20% Altre passività operative caratteristiche 98.787 9,88% 118.411 10,54% 114.409 9,57% Altre passività non correnti 48.758 4,88% 55.387 4,93% 60.756 5,08% Passività operative caratteristiche 321.299 32,15% 355.295 31,61% 334.350 27,97% Prestiti diretti bancari a breve termine 121.075 12,11% 123.641 11,00% 121.251 10,14% Debiti bancari a medio-lungo termine 21.331 2,13% 23.312 2,07% - 0,00% Passività finanziarie 27.498 2,75% 12.832 1,14% 17.026 1,42% Passività estranee alla gestione caratteristica 169.904 17,00% 159.785 14,22% 138.277 11,57% TOTALE PASSIVO 491.203 49,15% 515.080 45,83% 472.627 39,54% Capitale sociale di gruppo 16.841 1,69% 16.879 1,50% 16.879 1,41% Riserve 292.784 29,30% 374.314 33,31% 474.275 39,68% Risultato di gruppo 156.565 15,67% 172.733 15,37% 201.984 16,90% Totale Patrimonio netto di gruppo 466.190 46,65% 563.926 50,18% 693.138 57,99% Totale Patrimonio netto di terzi 42.004 4,20% 44.815 3,99% 29.476 2,47% TOTALE PATRIMONIO NETTO 508.194 50,85% 608.741 54,17% 722.614 60,46% TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 999.397 100,00% 1.123.821 100,00% 1.195.241 100,00% 201620152014 2014 2015 2016 Crediti commerciali verso clienti 150.895 167.912 179.678 Rimanenze finali 338.555 351.132 374.710 Ratei e risconti attivi 17.862 14.462 15.184 Totale attività operative caratteristiche correnti 535.118 568.588 651.565 Debiti commerciali 186.866 201.243 179.165 Debiti tributari 21.528 22.648 21.615 Debiti diversi 34.267 47.436 34.809 Ratei e risconti passivi 7.012 4.968 4.833 Totale passività operative caratteristiche correnti 249.673 276.295 240.422 Capitale Circolante Netto Operativo 285.445 292.293 411.143
  • 8. 7 4. Conto economico consolidato riclassificato Il Conto Economico è stato riclassificato secondo la logica del costo industriale del venduto, per destinazione funzionale. Per far ciò è stato utilizzato come punto di partenza il CE pubblicato da Ferragamo nella relazione finanziaria annuale, redatto secondo la logica IAS- IFRS. Sono state poi disaggregate le principali voci al fine di aggiungere informazioni (presenti in Nota Integrativa) necessarie per dare una visione più trasparente dell’andamento della società. Analizzando il Conto Economico in questione si possono fare alcune importanti osservazioni sull’andamento del Gruppo nel periodo considerato: • Reddito Lordo Industriale. Si può innanzitutto osservare un incremento di circa il 14% del reddito lordo del Gruppo tra gli esercizi 2014 e 2016. Tale incremento deriva principalmente da un aumento dell’8% dei ricavi del Gruppo e da una riduzione dell’incidenza dei costi industriali del 3,5%. • Altri Costi. Si può notare che l’incidenza degli altri costi sui ricavi è rimasta pressoché stabile. Infatti, i vari costi in questione sono aumentati proporzionalmente con l’incremento dei ricavi. • Imposte. Considerando l’esercizio 2016, si osserva un’importante riduzione delle imposte, derivante dalla già citata agevolazione fiscale “Patent Box”, che ha contribuito ad incrementare il reddito netto. • Reddito Netto. Il reddito netto è cresciuto del 21.3% nel corso degli esercizi considerati, traducibili in un CAGR (Compound Annual Growth Rate) di circa 10%, valore più che soddisfacente. + Ricavi netti delle vendite 1.320.901 100,00% 1.417.163 100,00% 1.424.969 100,00% - Costi industriali del venduto -483.389 -36,60% -481.961 -34,01% -472.808 -33,18% = Reddito lordo industriale 837.512 63,40% 935.202 65,99% 952.161 66,82% - Costi stile, sviluppo prodotto e logistica in uscita -43.491 -3,29% -43.839 -3,09% -44.167 -3,10% - Costi di vendita e distribuzione -388.308 -29,40% -455.452 -32,14% -469.191 -32,93% - Costi di comunicazione e marketing -68.047 -5,15% -72.471 -5,11% -71.217 -5,00% - Costi generali e amministrativi -97.631 -7,39% -109.159 -7,70% -113.663 -7,98% - Altri costi operativi -16.421 -1,24% -17.501 -1,23% -20.098 -1,41% = Reddito Operativo della Gestione Caratteristica 223.614 16,93% 236.780 16,71% 233.825 16,41% +/- Reddito della Gestione Patrimoniale (altri proventi) 21.802 1,65% 27.820 1,96% 26.903 1,89% = Reddito Operativo Aziendale 245.416 18,58% 264.600 18,67% 260.728 18,30% Interessi passivi 4.485 0,34% 5.498 0,39% 4.819 0,34% Oneri da attualizzazione e altri oneri finanziari 2.246 0,17% 2.257 0,16% 2.389 0,17% Perdite su cambi 11.149 0,84% 26.170 1,85% 19.269 1,35% Oneri finanziari per adeguamento al fair value dei derivati 11.937 0,90% 19.027 1,34% 16.050 1,13% - Totale Oneri Finanziari -29.817 -2,26% -52.952 -3,74% -42.527 -2,98% Plusvalenze cessione partecipazioni a terzi 0 0,00% 1 0,00% 0 0,00% Interessi attivi 272 0,02% 484 0,03% 546 0,04% Altri proventi finanziari 112 0,01% 68 0,00% 116 0,01% Utili su cambi 18.450 1,40% 32.400 2,29% 19.357 1,36% Proventi finanziari per adeguamento al fair value dei derivati 3.547 0,27% 6.782 0,48% 7.453 0,52% + Totale Proventi Finanziari 22.381 1,69% 39.735 2,80% 27.472 1,93% = Reddito prima delle Imposte 237.980 18,02% 251.383 17,74% 245.673 17,24% Imposte correnti -79.771 -6,04% -91.088 -6,43% -46.054 -3,23% Imposte differite 5.306 0,40% 14.155 1,00% -1.261 -0,09% - Totale Imposte sul Reddito -74.465 -5,64% -76.933 -5,43% -47.315 -3,32% = Reddito Netto 163.515 12,38% 174.450 12,31% 198.358 13,92% 2014 2015 2016
  • 9. 8 5. Analisi mediante l’utilizzo di indici Dopo aver riclassificato ed analizzato i dati aziendali possiamo ora procedere ad un “analisi di bilancio per indici”. I valori di bilancio, infatti, assumono significatività solamente in un processo di confronto reciproco volto a fornire indicazioni utili sulle modalità secondo le quali un’impresa opera per il perseguimento delle proprie finalità economiche. Tradizionalmente gli indici di bilanci sono suddivisi in quattro dimensioni, per ciascuna delle quali abbiamo calcolato una serie di indici che noi riteniamo appropriati e coerenti con il modello di business dell’impresa. 5.1 Liquidità Il primo indice che abbiamo calcolato è l’indice di liquidità primaria o “quick ratio” che mette in rapporto le attività a breve termine al netto del magazzino con le passività a breve. Il valore di tale indice è cresciuto da un valore di 0,74 nel 2014 a un valore di 1,05 nel 2016. Tale evoluzione è sia dovuta ad una diminuzione delle passività correnti sia ad un forte incremento delle attività correnti, le quali hanno subito un incremento del 22% dovuto principalmente ad un forte aumento dei crediti commerciali causato da un’espansione del giro d’affari dell’impresa. La situazione è molto simile considerando l’indice di liquidità secondaria, il quale è strutturalmente simile al quick ratio con la sola differenza che al numeratore è compreso anche il magazzino, il quale nel concreto può presentare problemi nella trasformazione in liquidità. I valori in questo caso passano da un 1,6 nel 2014 ad un 2,04 nel 2016. Il motivo di questo incremento è, oltre ai fattori che hanno innalzato il valore del quick ratio elencati precedentemente, un incremento nel valore del magazzino che è cresciuto del 10% nel corso del periodo temporale considerato. La variazione delle giacenze di prodotti finiti in aumento del 9,5% pari a Euro 28.585 migliaia è dovuta in parte all’aumento delle quantità per l’apertura di nuovi punti vendita e in parte ad un minor ammontare di vendite rispetto ai piani di produzione prefissati. Analizzando il Capitale Circolante Netto e il Margine di Tesoreria si nota che nonostante il CCN sia sempre positivo in tutti e 3 gli esercizi considerati, il margine di tesoreria è negativo nel 2014 e nel 2015 per poi ritornare positivo anch’esso nel 2016. Un’analisi approfondita del CCN attraverso gli indici di durata mostra che la durata media dei crediti vs. clienti è inferiore alla durata media dei debiti vs. fornitori, questo indica che la dilazione ottenuta dai fornitori è mediamente più lunga di quella accordata ai clienti e quindi la società si trova a disporre di risorse finanziarie dovuto al fatto che vi è un “finanziamento” dell’impresa da parte dei fornitori. Tale differenza può essere giustificata dal forte potere contrattuale del Gruppo Ferragamo nei confronti dei suoi fornitori.
  • 10. 9 5.2 Solidità Patrimoniale La solidità patrimoniale (o solvibilità di medio lungo termine) esprime il grado di dipendenza dell’impresa da terzi finanziatori. L’elaborazione di indici di solidità ha reso necessaria una riclassificazione dello stato patrimoniale secondo il criterio finanziario. Analizzando l’indice di indebitamento globale si può notare che i mezzi propri di Salvatore Ferragamo, ossia il patrimonio netto, sono nettamente superiori ai mezzi di terzi. Dal 2014 al 2016 il patrimonio netto passa da 1,04 a 1,52 volte le passività, principalmente per via di una forte crescita del patrimonio netto, cresciuto di oltre il 40% nel triennio considerato. Tale variazione è riconducibile principalmente a una forte crescita delle riserve straordinarie, dovuta per Euro 124.466 migliaia all’utile dell’esercizio 2015 (al netto della distribuzione dei dividendi per Euro 77.643 migliaia). Il grado di copertura delle immobilizzazioni è costantemente in crescita nei tre esercizi considerati, arrivando ad un 1,7 nel 2016. I valori di tale indice, costantemente sopra l’unità, denotano una situazione di forte equilibrio finanziario a medio-lungo termine dell’impresa, proprio come precedentemente denotato dall’indice di indebitamento globale. 5.3 Redditività Gli indici di redditività si pongono l’obiettivo di apprezzare l’attitudine della gestione aziendale a remunerare il capitale che ha concorso alla sua formazione. I quali, pur differenziandosi in relazione al tipo di “investimento” a cui si vuole dare enfasi, risultano tra loro strettamente correlati con relazioni di reciproca influenza. Il primo indice di redditività che abbiamo calcolato è il ROS (return on sales), ottenuto dal rapporto tra reddito operativo della gestione caratteristica e ricavi delle vendite. Tale indice esprime, in un senso pratico, la percentuale di ricavi netti di vendita che si tramuterà effettivamente in reddito operativo. Il ROS, quindi, dipende da relazioni esistenti tra ricavi e costi operativi ed esprime la capacità di profitto ottenibile nel corso del ciclo operativo: acquisti di materie prime, lavorazione, vendita prodotto finito. Nel caso di Salvatore Ferragamo il ROS si mantiene sostanzialmente costante negli esercizi considerati, oscillando in un intervallo compreso tra 16,4% e il 16,9%. Il fatto che il ROS si mantenga costante nel tempo denota una forte padronanza della società del proprio ciclo produttivo e della propria marginalità.
  • 11. 10 Un altro indice molto usato all’interno delle ratio analysis è il ROI (return on investment) che abbiamo calcolato rapportando il reddito operativo caratteristico al capitale investito caratteristico (totale delle attività di bilancio al netto dei fondi rettificativi e degli investimenti estranei alla gestione caratteristica). Il ROI di Salvatore Ferragamo decresce negli esercizi considerati ai fini dell’analisi, passando da un 25,6% a un 22,3%. Per una maggiore comprensione dell’indice, il ROI può essere scomposto nel prodotto tra il ROS e il Turnover. Considerando che il ROS è rimasto costante negli anni, come discusso precedentemente, la variazione del ROI è imputabile, in ultima analisi, ad una decrescita del turnover che passa da un 1,51 a un 1,36. Il calo del turnover è dovuto al fatto che i ricavi di vendita sono rimasti costanti, a differenza dell’attivo corrente, che è aumentato del 20%. Tale incremento è principalmente dovuto ai forti investimenti della compagnia nei mercati asiatici, che hanno generato scarsi risultati rilevanti nel breve periodo, poiché il management ha voluto investire in progetti che incrementeranno la redditività del gruppo nel lungo termine. 5.4 Sviluppo Gli indici di sviluppo hanno come obiettivo l’analisi delle variazioni annue riguardanti le grandezze fondamentali di bilancio. L’analisi dei valori ottenuti permette di evidenziare lo sviluppo dell’attività aziendale. Analizzando il Gruppo Ferragamo dal punto di vista della crescita economica, si può notare un trend decrescente sia per quanto riguarda la crescita dei ricavi che per il reddito operativo. Tale rallentamento della crescita può essere imputato principalmente a condizioni negative del ciclo macroeconomico, che ha comportato per l’intero settore del lusso un biennio di stagnazione, aggravato dalla diminuzione dei consumi nel mercato asiatico. Inoltre, negli esercizi 2014-2015 il Gruppo ha effettuato una serie di investimenti con orizzonti temporali di medio-lungo termine, che hanno impattato negativamente sul reddito operativo. Passando poi ad un’analisi della crescita patrimoniale, si può evidenziare un trend simile a quello precedente, anche se in maniera più contenuto. La crescita dell’attivo patrimoniale prosegue, ma ad un tasso dimezzato rispetto a quello dell’esercizio 2014, giustificato da tagli di investimenti in mercati con prospettive di crescita inferiori a quanto previsto nel piano industriale. Allo stesso modo il patrimonio netto cresce ad un ritmo più contenuto e tale crescita può essere imputata principalmete ad un aumento dei dividendi distribuiti (passando da 0,33 €/azione nel 2014 a 0,48 €/azione nel 2016).
  • 12. 11 6. Maggiori problemi riscontrati, assunzioni e soluzioni adottate Le maggiori problematiche che abbiamo dovuto affrontare durante il lavoro sono riassumibili in tre macro-categorie: 1) Difficoltà nella lettura del bilancio 2) Scelta dei criteri di riclassificazione 3) Accesso ai dati e comparabilità dei risultati 6.1 Difficoltà nella lettura del bilancio Nel corso delle riclassificazioni, ci siamo spesso trovati ad analizzare note di bilancio non chiare. Distinguere le componenti caratteristiche di alcune voci ha comportato la necessità di individuare un criterio stabile, da applicare di fronte ad ogni criticità. La nostra scelta è ricaduta quindi sul definire una voce come caratteristica solo se univocamente rientrante in questa categoria, considerando quindi tutte le altre come non caratteristiche. Abbiamo, inoltre, volutamente trascurato le voci meno significative, con l’obiettivo di conferire maggiore chiarezza alle riclassificazioni. Dovendole comunque riportare nel bilancio, abbiamo quindi cercato di riassumere le voci minori, in voci riassuntive denominate con “altre”. Per eventuali chiarimenti rimandiamo al foglio di lavoro Excel allegato. 6.2 Scelta dei criteri di riclassificazione Nelle relazioni societarie fornite dal Gruppo Salvatore Ferragamo, vengono proposti dei bilanci IAS-IFRS. Questi propongono uno schema che facilita la riclassificazione dello stato patrimoniale secondo il criterio di liquidità ed esigibilità, mentre complica leggermente il lavoro di riclassificazione per gestione caratteristica. In entrambe le analisi non ci siamo comunque limitati a riportare la suddivisione fornita dall’azienda. Abbiamo infatti adattato la riclassificazione aziendale al modello visto in classe, integrandolo e modificandolo dove ritenevamo necessario. 6.3 Accesso ai dati e comparabilità dei risultati Abbiamo riscontrato problematiche con l’accesso ai dati di bilancio sia del Gruppo Ferragamo che, in misura ancora maggiore, delle aziende comparables (Tod’s, Brunello Cucinelli, Moncler e Geox). Inizialmente, infatti, eravamo intenzionati a basarci su banche dati per l’analisi per indici e dei competitors, ma abbiamo notato grosse differenze sia nelle riclassificazioni che nei bilanci stessi, confrontando dati ottenuti da fonti differenti. Queste differenze inficiano pesantemente l’attendibilità dei dati e la loro comparabilità. Abbiamo quindi deciso di basare le nostre conclusioni sulle relazioni di bilancio emesse dalle aziende stesse. Le informazioni delle banche dati ufficiali AIDA e AMADEUS sono comunque state molto utili come strumento di comparazione.
  • 13. 12 7. Giudizio sulla liquidità, solidità e reddittività del gruppo 7.1 Liquidità Con riferimento alla liquidità del Gruppo, nel periodo considerato l’indice di liquidità primaria del Gruppo Ferragamo è sensibilmente migliorato. L’indice passa da un valore di circa 0,74 del 2014 a 1,05 del 2016, rappresentando una situazione di sostanziale equilibrio tra attività correnti depurate del magazzino e passività correnti. In merito all’indice di liquidità secondaria, la prassi ritiene adeguato un valore dell’indice in un intorno di due. Il numeratore infatti comprende anche il magazzino, il quale solitamente ha un livello di liquidità fortemente inferiore rispetto ai crediti commerciali. L’andamento di tale rapporto replica l’andamento dell’indice di liquidità primaria, raggiungendo quindi una situazione di equilibrio solo nel 2016. È importante, inoltre, evidenziare che il magazzino di Salvatore Ferragamo è prevalentemente composto da prodotti finiti, che pesano per il 99% del valore totale del magazzino. Operando nel settore del lusso, non è sempre agevole per il Gruppo Ferragamo riuscire a liquidare i prodotti finiti in quanto spesso non è facile trovare acquirenti. Si tratta di un fattore da tenere in considerazione in quanto il settore Luxury è caratterizzato da un’alta obsolescenza dei prodotti, la quale porta ad un veloce diminuzione del valore dei prodotti finiti invenduti. 7.2 Solidità Considerando la solidità del Gruppo, il Capitale Circolante Netto, che risulta positivo in tutti e tre gli anni considerati, mostra che Salvatore Ferragamo è in una situazione di equilibrio finanziario, almeno con riferimento al breve termine. Il margine di tesoreria risulta negativo negli anni 2014 e 2015 (deficit di tesoreria). L’impresa si trova in zona di rischio finanziario in quanto a fronte di una richiesta di rimborso immediata dei debiti a breve, non avrebbe le risorse monetarie per farvi fronte se non smonetizzando il magazzino o, addirittura, le attività immobilizzate. Un margine di tesoreria limitatamente negativo e non fisiologico può tuttavia essere considerato accettabile poiché in un’azienda normalmente funzionante, come Salvatore Ferragamo, è altamente improbabile che vi sia una richiesta contestuale di rimborso di tutti i debiti correnti. Possiamo poi osservare che Salvatore Ferragamo è caratterizzata da una forte solidità reddituale che le permette di limitare il leverage e di autofinanziarsi parzialmente con gli utili della gestione. Anno dopo anno il patrimonio netto dell’azienda aumenta, mentre i debiti restano sostanzialmente inalterati. Nel 2016 il Gruppo raggiunge addirittura l’obiettivo di azzerare la propria esposizione bancaria di medio-lungo termine. 7.3 Redditività Per quanto riguarda la redditività del Gruppo, Ferragamo presenta un’immagine solida con ricavi positivi per tutto il periodo da noi analizzato. Anche indici come ROI e ROIGC presentano valori più che accettabili. Questa immagine di ottima redditività è però adombrata da un trend negativo riconoscibile particolarmente negli anni 2015 e 2016. La diminuzione della crescita dei ricavi è dovuta principalmente alla contrazione del mercato cinese nel periodo da noi considerato. Infatti il contributo al mercato globale del lusso da parte degli acquirenti cinesi è diminuito del 31% nel 2015 e del 30% nel 2016 (fonte: Bain – Altagamma Luxury Report 2016).
  • 14. 13 8. Analisi comparativa Nell’ambito di un’analisi del Gruppo Ferragamo in ottica comparativa rispetto al settore in cui opera, sono stati selezionati alcuni competitor per poter posizionare la società oggetto del lavoro in un contesto di concorrenza e confronto con aziende comparabili. A tale proposito sono stati individuati quattro player del settore del lusso: Brunello Cucinelli, Moncler, Tod's S.p.A. e Geox S.p.A., calcolando per ciascuno gli indici di bilancio per effettuare il confronto con i rispettivi valori ottenuti per il Gruppo Ferragamo. Gli indici sono stati selezionati con l’obiettivo di riuscire valutare le performance reddituali e la situazione patrimoniale e finanziaria di Ferragamo con riferimento a un benchmark estratto dallo stesso settore di competenza. Fra gli indici calcolati ne abbiamo estratti quattro, quelli che a nostro parere sono più significativi e che si prestano meglio ad un’analisi comparativa: • Indice di Liquidità Primaria e Secondaria • Return on Equity (ROE) • Rapporto di Indebitamento • Tasso di Crescita dei Ricavi Ai fini di una rappresentazione maggiormente efficacie si riporta per ogni indice analizzato un commento ed un grafico che schematizza l’andamento di Ferragamo e della media dei competitors (calcolata come media pesata utilizzando le rispettive capitalizzazioni di mercato) nel triennio analizzato. 8.1 Indici di Liquidità Primaria e Secondaria Si può notare come Ferragamo segua lo stesso andamento della media dei competitors. In generale l’indice di liquidità primaria è in crescita nel corso del triennio, ma è sistematicamente più basso nel caso del Gruppo Ferragamo. È interessante approfondire l’analisi ed entrare nel dettaglio calcolando l’indice di liquidità secondario, per il quale non è prevista la sottrazione del magazzino dall’attivo corrente. Si tratta di un confronto utile poiché il settore del lusso è spesso soggetto ad obsolescenza, dato il susseguirsi di mode e di collezioni sempre nuove ed aggiornate. Se un player non riesce a liberare il proprio magazzino in funzione della stagionalità potrebbe trovarsi con un livello di stock eccessivo da dover smaltire su canali a minore redditività. Lo scostamento tra Ferragamo e i competitors in questo secondo caso risulta ridotto, ma si segnala che l’incremento dell’indice per Ferragamo è maggiore poiché ogni anno l’indice di liquidità secondario è doppio rispetto al primario, mentre l’aumento per la media dei competitors è meno marcato, indicando quindi un minor peso della componente di magazzino a numeratore. Questa difficoltà è acuita dalla composizione del magazzino: i prodotti finiti infatti rappresentano la quasi totalità di quest’ultimo.
  • 15. 14 8.2 Return On Equity (ROE) Per valutare la redditività del Gruppo in ottica comparativa con il settore, abbiamo scelto il ratio Return On Equity. Per prima cosa, si può notare come l’indice presenti un trend fortemente negativo sia per quanto riguarda il Gruppo Ferragamo che per gli altri comparables. Questo può essere imputato alla stagnazione del settore del lusso per il biennio 2014-2015, per i motivi già ampliamente evidenziati in precedenza. Dal grafico è osservabile come Ferragamo presenti un ROE nettamente superiore alla media dei competitors per tutta la durata del triennio analizzato. Nonostante ciò è importante segnalare che la decrescita dell’indice è molto più accentuata rispetto al mercato di riferimento. 8.3 Rapporto di Indebitamento Per quanto riguarda l’analisi della solidità patrimoniale, come evidenziato dal grafico presentato, si può notare una generale tendenza del settore a diminuire l’esposizione finanziaria nei confronti di terzi. Il Gruppo Ferragamo presenta un andamento sostanzialmente in linea con il settore, diminuendo il proprio rapporto d’indebitamento da un valore di 0,97 nel 2014 ad uno di 0,65 nel 2016. A tal proposito si ricorda lo sforzo del Gruppo ad azzerare completamente entro il 2016 l’esposizione finanziaria a medio lungo termine verso istituti creditizi. Contemporaneamente, si segnala il netto aumento del patrimonio nel periodo analizzato, tramite l’aumento delle riserve di utili. 8.4 Tasso di Crescita dei Ricavi Analizzando il tasso di crescita dei ricavi, si può notare come l’indice sia rimasto positivo per il triennio considerato, registrando un picco di crescita nell’esercizio 2015. È significativo notare che Ferragamo presenti un livello di crescita dei ricavi costantemente inferiore rispetto alla media del settore, nonostante segua il trend primario dello stesso. Si evidenzia infine una contrazione nella crescita per l’anno 2016 dovuta alla già citata riduzione dei consumi nel settore del lusso da parte degli acquirenti asiatici. In particolare Ferragamo risulta maggiormente colpita, raggiungendo solo lo 0,6% di crescita dei ricavi per l’anno 2016.
  • 16. 15 9. Elenco delle fonti utilizzate Dati societari: o Sito Web Salvatore Ferragamo: https://group.ferragamo.com o Gruppo Salvatore Ferragamo – Relazione Societaria 2014 o Gruppo Salvatore Ferragamo – Relazione Societaria 2015 o Gruppo Salvatore Ferragamo – Relazione Societaria 2016 o Sito Web Tod’s: http://www.todsgroup.com o Gruppo Tod’s – Relazione Societaria 2014 o Gruppo Tod’s – Relazione Societaria 2015 o Gruppo Tod’s – Relazione Societaria 2016 o Sito Web Brunello Cucinelli: http://investor.brunellocucinelli.com o Gruppo Brunello Cucinelli – Relazione Societaria 2014 o Gruppo Brunello Cucinelli – Relazione Societaria 2015 o Gruppo Brunello Cucinelli – Relazione Societaria 2016 o Sito Web Geox: http://www.geox.biz o Gruppo Geox – Relazione Societaria 2014 o Gruppo Geox – Relazione Societaria 2015 o Gruppo Geox – Relazione Societaria 2016 o Sito Web Moncler: http://www.monclergroup.com o Gruppo Moncler – Relazione Societaria 2014 o Gruppo Moncler – Relazione Societaria 2015 o Gruppo Moncler – Relazione Societaria 2016 Informazioni aggiuntive: o Banca dati AIDA: https://aida.bvdinfo.com o Banca dati AMADEUS: https://amadeus.bvdinfo.com o Terminale BLOOMBERG Riclassificazione ed analisi ad indici: o Riclassificazioni di Bilancio – Note e aspetti critici. Nicola Pecchiari, Daniela Travella o Indici di bilancio
 - Dai ratio di base a quelli della prassi anglosassone. Nicola Pecchiari