1. l'Adige
QUOTIDIANO INDIPENDENTE DEL TRENTINO ALTO ADIGE
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20 marzo 2007 Trento l'Adige
OCCUPAZIONE
LA RICERCA
Secondo uno studio avrebbero una prospettiva
di 3,9 anni più breve delle altre categorie. Seguono
gli addetti alle pulizie. I più fortunati sono i militari
Alotti (Uil): «Statistiche vere. Lo dimostra
la scarsa disponibilità dei giovani trentini
a sostituire i colleghi che vanno in pensione»
Portalettere e fattorini, lavori a rischio
Sono gli impieghi in cui l’aspettativa di vita è minore
di MATTIA ECCHELI
Altro che in miniera. Alle Po-ste
bisogna mandarli e, più
precisamente, a faticare al set-tore
recapito. Cambia così, se-condo
l’Istituto Superiore Pre-venzione
e Sicurezza sul Lavo-ro
(Ispesl), l’Istituto di Epide-milogia
della Regione Piemon-te
e gli esperti del sito www.la-voce.
info.it la mappa dei lavo-ri
usuranti in Italia. «Bisogne-rebbe
che i sindacati tenesse-ro
conto di dati oggettivi - av-verte
Tito Boeri, economista
e fra gli «animatori» di
lavoce.info - quando formula-no
richieste sui lavori usuran-ti
e non si basassero su altri
parametri».
Nella statistica sulla speran-za
di vita fino ai 75 anni (in
Germania l’età pensionabile è
stata appena portata a 67), i
portalettere ed i fattorini po-stali
sarebbero quelli più pe-nalizzati.
Avrebbero 3,9 anni
in meno davanti; gli addetti al-le
pulizie e raccolta/trattamen-to
rifiuti 3,3. Le aspettative di
vita sono significativamente
diverse a seconda della clas-se
socio-economica e del tipo
di lavoro prevalentemente
svolto: in Gran Bretagna, ad
esempio, un operaio non spe-cializzato
che arriva a 65 anni
vive in media ancora 13 anni,
ma un avvocato arriva a 80, 5
in più.
In Finlandia la differenza di
vita attesa tra lavoratori ma-nuali
e non manuali (a 35 an-ni)
è stimata in 4,4 anni per gli
uomini e in 2,2 per le donne.
In Germania, guardando al red-dito
invece che all’occupazio-ne,
si trova una differenza
SPERANZA DI VITA
DEI PENSIONATI
massima di circa 6 anni per gli
uomini (a 65 anni).
In Italia esiste per il momen-to
un solo studio analogo: a
Torino, a 55 anni, avvocati,
magistrati, medici e commer-cialisti
hanno un vantaggio in
termini di vita attesa, senza
considerare quello che succe-de
oltre i 75 anni, di quasi due
anni rispetto agli addetti alle
pulizie. Secondo la ricerca,
non senza sorpresa perfino i
gasisti e gli idraulici - quelli
che le leggende metropolita-ne
vogliono impossibili da tro-vare
(e che Le Iene continua-no
a smascherare in compor-tamenti
non troppo corretti)
- avrebbero 3,3 anni di esisten-za
in meno. Non sono messi
benissimo nemmeno i lavora-tori
dell’ambiente, gli spedi-zionieri
e gli imballatori: - 3,1.
L’analisi è basata su un cam-pione
scientifico di residenti
del comune di Torino tenuti
sotto «controllo» per 9 anni dal
quale sono escluse le profes-sioni
che hanno una numero-sità
inferiore allo 0,5% della
popolazione attiva. Probabil-mente
per questo i minatori
non entrano nella classifica.
Per Walter Alotti, della Uil Po-ste,
la graduatoria è assoluta-mente
credibile e, soprattut-to,
sovrapponibile alla realtà
trentina: «Direi che le condi-zioni
lavorative e meteorolo-giche
sono simili» conferma il
sindacalista. Ma per Alotti c’è
anche altro: «Il poco appeal
per il lavoro di portalettere è
dimostrato anche dalla sem-pre
più scarsa disponibilità
dei giovani trentini a sostitui-re
i colleghi anziani, che non
appena raggiunti i requisiti per
la pensione lasciano il lavoro».
«La conseguenza - insiste
Alotti - è la rilevante immigra-zione
di aspiranti postini da
altri territori, dove la ricerca
di un posto fisso è maggior-mente
problematica». La Uil
rileva peraltro che la situazio-ne
è destinata a peggiorare
perché, con il primo 2009,
scatterà la totale liberalizza-zione
del mercato postale: «E
sarà anche anticipato dall’at-tuazione
di un importante ac-cordo
che investe direttamen-te
il settore del recapito in tut-ta
Italia e quindi anche il Tren-tino
». L’intesa prevede ulterio-ri
«razionalizzazioni»: «Si ap-pesantirà
una condizione già
di per sé usurante - mette in
guardia il portavoce della Uil
- soprattutto per i cinquecen-to
portalettere di un territo-rio
come il nostro che per la
sua morfologia ed il suo clima
subiscono già il massimo di-sagio
».
Nella delicata partita sui «la-vori
usuranti» anche gli addet-ti
al recapito vogliono poter
dire la loro. Secondo la ricer-ca,
i lavoratori delle forze ar-mate
sono quelli che, in pro-spettiva,
ci perderebbero me-no,
appena 1,2 anni. Ma non
tutti lavoratori in divisa sono
uguali: vigili, agenti di Ps, fiam-me
gialle e guardie carceraria,
avrebbero ceduto 1,8 anni, co-me
gli insegnanti. Meglio di lo-ro
i medici, i dentisti, gli psi-cologi,
i farmacisti, gli avvo-cati,
i magistrati, i notai ed i
commercialisti (-1,6 anni).
Più usuranti, invece, sareb-bero
lavori come quelli svolti
dai dirigenti, dagli imprendi-tori,
dai legislatori, dagli am-ministratori
(-1,9 anni), dai
tecnici, dagli impiegati di con-cetto
e dagli addetti del com-parto
del legno (-2).
DIFFICOLTÀ. Per i postini imprevisti ogni giorno, anche la neve
PROFESSIONE ANNI PERDUTI
Le migliori
Forze armate 1,2
Medici, dentisti, psicologi, farmacisti 1,6
Avvocati, magistrati, notai, commercialisti 1,6
Insegnanti 1,8
Vigili, agenti PS, finanza e penitenziari 1,8
Dirigenti, imprenditori, legislatori, amministratori 1,9
Professioni tecniche 2,0
Impiegati di concetto 2,0
Lavoratori del legno 2,0
Le peggiori
Spedizionieri, imballatori 3,1
Lavoratori dell’alimentare 3,1
Gasisti, idraulici, termoidraulici 3,3
Addetti a pulizie e raccolta-trattamento rifiuti 3,3
PORTALETTERE, FATTORINI POSTALI 3,9
22 martedì
Lo studio, militari longevi
Portalettere,
il lavoro
più usurante
Aspettativa di vita
di 4 anni più breve
Martedì 20 marzo 2007
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