1. Estratto dal sito
www.ilfuturomigliore.org
GRILLO: L’IMPORTANTE È FRINIRE ?
Sergio Benassai
Una famosa canzone interpretata dalla grande Mina se applicata al
modo di esprimersi di Grillo darebbe come risultato: “l’importante
è frinire”.
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Ma, venendo alla nostra attualità, è importante, e se lo è, cosa ci dice il
frinito di Grillo ?
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Ci dice tante cose che ci piace ascoltare:
- che bisogna dire basta alla politica fatta dai politici per i loro interessi
- che è necessario un ricambio generazionale
- che ci vuole un diverso modello di consumo
- che il potere deve essere restituito ai cittadini
- ecc.
2. Ci dice, a ragione, che dobbiamo essere noi cittadini (diciamo anche: cittadine !) a decidere sul
nostro futuro.
Ci dice che bisogna cambiare tutto.
Ma … basta dire questo ? Ma .. è proprio così ?
Vediamo cosa ci insegna la novella del Gryllus Campestris
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LA NOVELLA DEL GRYLLUS CAMPESTRIS
Sul grande prato adagiato al limitare del bosco stava calando la notte.
Una notte buia, perché, nonostante fosse già avanzata la stagione della primavera delle speranze, la
luminosità delle stelle che avrebbero dovuto segnalare i traguardi da raggiungere era oscurata da
frequenti passaggi di nuvole tempestose, come da uno tsunami borsistico, e la stessa falce di luna,
come un ormai ridotto segnale di possibile tranquillità economica, sembrava assottigliarsi sempre
più.
E, in questa oscurità, il grande prato sembrava aver rinunciato al suo verde splendore e i fili d’erba
apparivano ormai come deboli, rinsecchiti ricordi di un recente passato ricco di sano nutrimento, di
vivace distendersi sotto il calore del sole, di attesa di una rinforzante crescita.
E tristi erano quindi gli insetti, e a poco serviva il ricordo delle cicale che avevano cantato durante il
giorno, anche perché sempre meno erano le cicale, e sempre più le lumache e i lombrichi e le
coccinelle e i grilli, che ormai mal sopportavano le arroganti cicale che, benché poche, durante il
giorno raccoglievano il meglio del grande prato, lasciando ben poco a disposizione delle lumache e
dei lombrichi e delle coccinelle e dei grilli.
3. E mentre le lumache cercavamo inutilmente nuovo nutrimento, muovendosi tra le zolle frantumate
dall’alternato susseguirsi repentino di caldo e di freddo, senza regole e possibili previsioni, come le
ondate speculatorie della finanza, e lasciavano sul terreno, come lacrime, le scie del loro dolore …
E mentre i comuni lombrichi andavano scavando il terreno alla ricerca del nutrimento
che però era sempre più difficile da trovare, perché nascosto e protetto da pochi, grassi
lombrichi che lo avevano requisito nel corso del tempo, avendo convinto gli altri che
solo loro erano in grado di proteggere ed accrescere il cibo, come i grandi
amministratori delegati dei grandi gruppi industriali e bancari …
E mentre le coccinelle zampettavano, incerte fra il nero e il rosso dei colori che indossano,
ma comunque ben decise a svolgere il loro ruolo di insetti predatori, tanto che, in
mancanza di meglio, non disdegnavano pratiche cannibalistiche ….
Mentre tutto questo …. ecco il frinire dei grilli
E la notte non è più il momento del riposo.
Le lumache si fernano, e ascoltano.
I comuni lombrichi pensano ai grassi lombrichi.
Le coccinelle si chiedono se è giusto mangiarsi fra loro.
E tutte/i si ricordano delle cicale che, durante il giorno, hanno cantato, ma non hanno prodotto il
cibo necessario.
E quindi ascoltano il frinire dei grilli e dicono:
- basta con le cicale
- e le lumache dicono basta al dover scavare fra le zolle
- e i comuni lombrichi dicono basta ai grassi lombrichi
- e le coccinelle dicono basta al mangiarsi fra noi
Ma allora che fare ?
E i grilli rispondono: basta fare quello che dice il “gryllus campestris”.
E chi è il “gryllus campestris” ?
E’ colui che drammatizza (nel senso di rendere teatro) quello che è.
E’ colui che parla al vostro ventre.
E’ colui che vi dice quello che dovete fare.
“E … cosa dobbiamo fare ?” chiedono le lumache e i lombrichi e le coccinelle .
Dovete dire, dicono i grilli: “ Che è il momento di dire basta a tutto, basta alle cicale, basta ai grassi
lombrichi, ecc.”
E gli insetti entusiasti dicono: “Bravi, bene, tutto il potere al “gryllus campestris”.
4. Ma ecco che (ormai è notte avanzata) spunta una lucciola.
E la lucciola, illuminando la scena con la sua luce, chiede:
“Io sono quella che vi fornisce energia e luce. E la mia energia e la mia luce
dipendono dalle foniture di energia e luce. Togliete pure l’energia contenuta nel
canto delle cicale ed il contributo dei grassi lombrichi, ma allora come potrò più
fornirvi energia e luce ? Dovreste mettervi tutti d’accordo, grilli, lumache,
lombrichi, coccinelle, ecc. Altrimenti … vedete voi.
I grilli dissero che la lucciola era troppo legata alle cicale ed ai grassi lombrichi.
E la lucciola si spense.
E allora i grilli chiesero al “gryllus campestris”:
“Dacci un’altra sorgente di luce !”
E il “gryllus campestris” rispose:
“Prima dobbiamo cacciare le cicale e i grassi lombrichi, e non possiamo metterci d’accordo con le
lumache, i lombrichi e le coccinelle, che sono d’accordo con loro”.
Ma il buio si estendeva e non si vedevano più le stelle.
E i grilli, e le lumache, e i lombrichi e le coccinelle, ancora una volta dovettero chiedere aiuto alle
cicale e ai grassi lombrichi.
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Ma, forse, un’altra storia è possibile.