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Intervenire sugli edifici esistenti:
Riqualificazione, ampliamenti e sopraelevazioni
Le strutture «sopraelevande»
diagnosi, prognosi, interventi
Loano, 13 marzo 2014 – ing. Carlo DOIMO
Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi 
2
Le Norme di Riferimento
Norme Cogenti e interpretative ufficiali
D.M.  14  gennaio  2008  recante  "Norme Tecniche per le
Costruzioni", pubblicato sul S. O. n. 30 alla G. U. n. 29 del 4 
febbraio 2008.
 Circolare  Ministero  LL.PP.  n.  617  del  2  febbraio  2009 
recante “Istruzioni per l’applicazione delle Norme Tecniche
per le Costruzioni di cui al D.M. 14 gennaio 2008” 
pubblicata sul S.O. n. 27 alla G.U. n. 47 del 26 febbraio 2009.
Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi 
3
Le Norme di Riferimento
Norme aggiuntive di appoggio e di consultazione
ISO 9223:2012 Corrosion of metals and alloys - Corrosivity of atmospheres - 
Classification, determination and estimation.
ISO 9224:2012 Corrosion of metals and alloys - Corrosivity of atmospheres - 
Guiding values for the corrosivity categories.
ISO/DIS 16311-2 Maintenance  and  repair  of  concrete  structures  -  Part  2: 
Assessment of existing concrete structures.
ISO 13822:2010 Bases  for  design  of  structures  -  Assessment  of  existing 
structures.
ISO 16204:2012 Durability - Service life design of concrete structures.
FIB Bulletin n. 34 – Model code for service life design - 2006
Swiss standard series SIA 269:2011 – Maintenance des structures porteuses.
Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi 
4
Contestualizzazione del problema
Il DM 14/01/2008 definisce:
Costruzione esistente quella che ha, alla data della
redazione della valutazione di sicurezza e/o del progetto di
intervento, la struttura completamente realizzata.
Si  noti  che:  non  considera  aspetti  amministrativi  (non  è  «giurisdizione»  delle 
NTC, ma del DPR 380/01, purtroppo la Circolare fa un po’ di commistione)
Più  che  nelle  altre  parti  delle  NTC,  è  stato  seguito  un  approccio
prestazionale,  con  l’adozione  di  poche regole di carattere generale  ed 
alcune  indicazioni  importanti  per  la  correttezza  delle  diverse  fasi  di  analisi, 
progettazione, esecuzione (II° capoverso, punto C8 – Circ. 617/2009)
Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi 
5
Contestualizzazione del problema
Punti saldi
la  costruzione  riflette  lo  stato  delle  conoscenze  al  tempo  della 
sua realizzazione;
possono  essere  insiti  e  non  palesi  difetti  di  impostazione  e  di 
realizzazione;
Esempio dell’Olive view 
hospital, San Fernando, 
1971 - M 6,7 - Spostamento 
interpiano misurato 0,81 m 
ca. Realizzato utilizzando la 
tecnica del «Flexible first
storey concept» di Martel 
(1929-1930) rivisto come 
«The soft first Storey
method» da Green (1935) e 
Jacobsen (1937)
Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi 
6
Contestualizzazione del problema
Punti saldi
la  costruzione  può  essere  già  stata  soggetta  ad  azioni,  anche 
eccezionali, i cui effetti non siano completamente manifesti;
le  strutture  possono  presentare  degrado  e/o  modificazioni 
significative rispetto alla situazione originaria.
Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi 
7
L’organizzazione delle NTC08 – edifici esistenti
8.1 OGGETTO
8.2 CRITERI GENERALI
8.3 VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA
8.4 CLASSIFICAZIONE DEGLI INTERVENTI
8.5 PROCEDURE PER LA VALUTAZIONE DELLA
SICUREZZA E LA REDAZIONE DEI PROGETTI
8.6 MATERIALI (per gli interventi)
8.7 VALUTAZIONE E PROGETTAZIONE IN PRESENZA DI
AZIONI SISMICHE
Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi 
8
Classificazione degli interventi
Intervento di adeguamento
Intervento locale o di riparazione
Intervento di miglioramento
Sono i risultati della Valutazione della Sicurezza,
non esiste gerarchia tra gli interventi!
È necessario ben inquadrare la tipologia di intervento, per
informare correttamente il cliente degli obblighi previsti dalla
legge.
Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi 
9
Adeguamento
È  fatto  obbligo  di  procedere  alla valutazione della
sicurezza e,  qualora necessario,  all’adeguamento  della 
costruzione, a chiunque intenda:
a) sopraelevare la costruzione;
(cambia il «pendolo equivalente» alla struttura)
b) ampliare la costruzione mediante opere strutturalmente
connesse alla costruzione;
(Cambiano le rigidezze e le masse in gioco) 
c) apportare variazioni di classe e/o di destinazione d’uso
che comportino  incrementi  dei  carichi  globali  in  fondazione 
superiori al 10%; resta comunque fermo l’obbligo di procedere 
alla  verifica  locale  delle  singole  parti  e/o  elementi  della 
struttura,  anche  se  interessano  porzioni  limitate  della 
costruzione;
(Cambiano le rigidezze e le masse in gioco) 
Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi 
10
Adeguamento
d)  effettuare  interventi  strutturali  volti  a  trasformare  la 
costruzione  mediante  un  insieme  sistematico  di  opere  che 
portino ad un organismo edilizio diverso dal precedente.
(cambia tutto, perde significato la «vecchia struttura»)
Quali sono i carichi di confronto per definire il 10%?
sono quelli NOMINALI (VN), nella combinazione CARATTERISTICA!
Infatti le NTC non dichiarano «adeguamento solo per sisma», ma «alle
azioni considerate»,  ossia  allargano  il  punto  di  vista  (al  valore 
nominale)!    P.S.: Le NTC non sono la 3274!
Casi specifici: 
1)Sotto il 10% non «miglioramento», ma dipende dal singolo caso.
2)Segue sempre la valutazione della sicurezza, solo dopo si sceglie se 
necessario intervenire. 
Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi 
11
Intervento locale
singole parti e/o elementi della struttura e interesseranno porzioni
limitate della costruzione  […]  gli  interventi  devono  comportare  un 
miglioramento delle condizioni di sicurezza preesistenti.
interventi  di  riparazione,  rafforzamento  o  sostituzione  di singoli
elementi strutturali (travi, architravi, porzioni di solaio, pilastri, pannelli 
murari)  o  parti  di  essi,  non  adeguati  alla  funzione  strutturale  che 
debbono  svolgere,  a  condizione  che  l’intervento  non cambi
significativamente il comportamento globale della struttura, soprattutto 
ai  fini  della  resistenza  alle  azioni  sismiche,  a  causa  di  una  variazione 
non trascurabile di rigidezza o di peso.
(significativamente ≈ 10% ndr. vedi prima) 
Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi 
12
Miglioramento
tutti gli interventi che siano comunque finalizzati ad accrescere la 
capacità  di  resistenza  delle  strutture  esistenti  alle  azioni 
considerate  (rinforzo strutturale, consolidamento nrd.). 
Accrescimento capacità resistenti (anche  capacità  portante  a 
flessione fuori dal piano sulle murature, per carichi statici)
Note:
1.Azioni considerate = tutte le azioni (non solo sisma)
2.Si può migliorare se non si deve adeguare.
3.Il miglioramento potrebbe essere richiesto per molte ragioni.
Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi 
13
VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA…Cos’è?
NTC 2008: è un processo quantitativo volto a:
1.Stabilire se una struttura è in grado o meno di resistere
alle combinazioni delle azioni di progetto (NTC)
oppure
2.Determinare l’entità massima delle azioni che la
struttura è capace di sostenere con i margini di sicurezza 
richiesti dalle norme (capacità portante della struttura).
Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi 
14
VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA…Quando?
(punto 8.3 NTC)
Interventi di adeguamento, miglioramento, intervento locale
riduzione evidente della capacità resistente e/o deformativa 
della  struttura  o  di  alcune  sue  parti  dovuta  ad  azioni 
ambientali (sisma, vento, neve e temperatura), 
degrado  e  decadimento  delle  caratteristiche  meccaniche 
dei materiali, 
azioni eccezionali (urti, incendi, esplosioni, ecc..),
situazioni di funzionamento ed uso anomalo, deformazioni 
significative imposte da cedimenti del terreno di fondazione;
Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi 
15
VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA…Quando?
(punto 8.3 NTC)
provati gravi errori di progetto o di costruzione;
cambio della destinazione d’uso della costruzione o di parti 
di  essa,  con  variazione  significativa  dei  carichi  variabili  e/o 
della classe d’uso della costruzione (10% NDR.);
interventi  non  dichiaratamente  strutturali,  qualora  essi 
interagiscano,  anche  solo  in  parte,  con  elementi  aventi 
funzione  strutturale  e,  in  modo  consistente,  ne  riducano  la 
capacità o ne modifichino la rigidezza.
Fine  della  vita  nominale  della  struttura,  ossia  «tagliando 
cinquantennale»  della  struttura  (quelle  costruite  negli  anni 
’60 oggi sono alla fine di VN)
Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi 
16
Tra gli altri: significativo  degrado e decadimento  delle 
caratteristiche meccaniche dei materiali.
La  verifica  è  condotta  nelle  condizioni  attuali,  con  il  materiale
degradato (CLS  micro-fessurato  e  riduzione  del  diametro 
«efficace» delle armature, ad esempio).
R(t) – S(t) = g(t) = safety margin
g(t) = limit state function
g(t) < 0 failure domain
VN
Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi 
17
Tra gli altri: significativo  degrado e decadimento  delle 
caratteristiche meccaniche dei materiali.
Regola dei «cinque» De Sitter (1983):
Fib Bulletin no.1:1999
Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi 
18
Come si valuta la sicurezza di una struttura
Approccio delle NTC08 (punti 8.3 e 8.5 NTC)
 Analisi storico critica
2. Rilievo
3. Caratterizzazione dei materiali
4. Definizione del livello di conoscenza
5. Valutazione delle azioni sulla struttura
5.1. Valutazione della «situazione» della struttura
5.2. Progettazione degli interventi
Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi 
19
Analisi storico - critica (rif. §8.5.1)
È  la  relazione  di  ricerca della documentazione di supporto al progetto,  ove 
esistente, delle variazioni intervenute nel tempo (varianti, interventi successivi), a 
partire  dall’età  del  costruito  (utile  per  individuare  gli  enti  competenti  alla 
conservazione degli atti)…  Tra i commenti della circolare
è utile rilevare:
Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi 
20
Analisi storico − critica (rif. §8.5.1)
Tra le possibilità di ricerca dei terremoti sofferti dalla costruzione: 
CPTI11, dicembre 2011 (dal 1000 al 2006) (http
://emidius.mi.ingv.it/CPTI11/) 
con ricerca per località!
La  documentazione  può  prevedere  anche  la  presa  in  conto  delle 
«vecchie foto di famiglia», di atti e rogiti notarili ove disponibili, della 
testimonianza degli abitanti del luogo, di lettere di litigi, ecc…  
Anche  lo  sviluppo  del  tessuto  urbanistico  (PRGC  et  similia)  può 
raccontare  informazioni  utili  (ad  es:  vedasi  effetti  del  terremoto 
ligure del 1887 nelle vicinanze di Casa Scaccabarozzi - «Fetta di
polenta» - in Torino – «Grazie alle sue profondissime fondamenta
riuscì a resiste all’esplosione del Polverificio di Borgo Dora del 26
aprile 1852 che lesionò molti edifici della zona, e al terremoto del 23
febbraio 1887 che rase quasi completamente al suolo il quartiere».)
Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi 
Analisi storico − critica (rif. §8.5.1)
21
Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi 
Analisi storico − critica (rif. §8.5.1)
Successive modificazioni:  esempio  -  inserimento  di  impalcati  in 
calcestruzzo in strutture in muratura, con conseguente separazione 
dei flussi di tensione,  con rischio  di  smembramento delle pareti e 
danneggiamenti delle finiture.
22
Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi 
Analisi storico − critica (rif. §8.5.1)
Sori (GE): paese d’origine dei Picasso
Fortemente bombardato nella IIa
Guerra Mondiale:
Presenza di «infrastrutture target» – ponti ferroviari
23
Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi 
Analisi storico − critica (rif. §8.5.1)
Esempio:
Valutazione sismica del «palazzo della Fortuna»
di via Arsenale, 21 in Torino.
Costruito per ospitare uffici di 
rappresentanza, fu realizzato 
su progetto dell'architetto 
Luigi Beria nel 1901 per la 
Società Anonima Elettricità
Alta Italia, poi divenuto sede RAI
24
Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi 
Analisi storico − critica (rif. §8.5.1)
Esempio:
Valutazione sismica del «palazzo della Fortuna» di via
Arsenale, 21 in Torino.
25
Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi 
Esempio: Pianta di Torino, 1817
26
Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi 
Esempio: Pianta di Torino, 1841
27
Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi 
Esempio: Pianta di Torino, 1872
28
Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi 
Esempio: Palazzo della Fortuna
29
Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi 
30
Valutazione della cronistoria sismica della località: quali
terremoti sono già stati sopportati dalla struttura?
Quali riparazioni sono state eseguite?
Che evoluzioni si sono avute dall’ultimo terremoto?
Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi 
31
Costruzione
Palazzo della
Fortuna
Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi 
32
Come si valuta la sicurezza di una struttura
Approccio delle NTC08 (punti 8.3 e 8.5 NTC)
1. Analisi storico critica
 Rilievo
3. Caratterizzazione dei materiali
4. Definizione del livello di conoscenza
5. Valutazione delle azioni sulla struttura
5.1. Valutazione della «situazione» della struttura
5.2. Progettazione degli interventi
Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi 
33
Rilievo (rif. §8.5.1)
E la circolare commenta
Risulta poi utile individuare le problematiche, i punti caratteristici, i 
difetti, con materiale fotografico (non quello della SCIA/PdC!)
Rilievo strutturale ≠ Rilievo architettonico
Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi 
34
Rilievo (rif. §8.5.1)
Thanks to: Ing. PAOLO CONSONNI -  Venegono Inferiore (Va)
Villa Comunale di via Magenta in Busto Garolfo (MI)"
Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi 
35
Rilievo (rif. §8.5.1)
Thanks to: Ing. PAOLO CONSONNI -  Venegono Inferiore (Va)
Villa Comunale di via Magenta in Busto Garolfo (MI)"
Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi 
Rilievo (rif. §8.5.1)
Il caso di documentazione
presente e disponibile
36
Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi 
Rilievo (rif. §8.5.1)
Il caso di documentazione presente e disponibile
Art. 4 RD 2229/1939:
37
Ai costruttori, prima di iniziare la 
costruzione delle opere,
al cui all'art. 1, è fatto obbligo di 
presentarne alla prefettura
della provincia denunzia, corredata 
di una copia del  progetto di 
massima
Nei cantieri, dal giorno dell'inizio a quello
 di ultimazione dei lavori, deve essere 
conservata una copia dei particolari
esecutivi di tutte le parti delle opere in 
costruzione, datati e firmati dal progettista, 
dal direttore del lavori e dal costruttore.
Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi 
Rilievo (rif. §8.5.1)
Il caso di documentazione presente e disponibile
1954: dettagli costruttivi «buoni» per l’epoca
38
Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi 
Rilievo (rif. §8.5.1)
Il caso di documentazione presente e disponibile
1999: dettagli costruttivi «pessimi» per l’epoca
39
Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi 
40
Rilievo (rif. §8.5.1)
Le problematiche presenti
Particolare  della  differente  classe  di 
esposizione  ambientale,  derivante 
dalla posizione del palo:
Nella  zona  lato  marciapiede, 
evidente  stato  di  degrado  derivante 
dallo  stillicidio  della  minzione  di 
animali  da  compagnia  (classe  di 
attacco acido XA1
Sul  lato  opposto  (scomodo  al 
passaggio) non vi sono tracce di tale 
fenomeno, classe XC3
Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi 
41
Rilievo (rif. §8.5.1)
Le problematiche presenti
Particolare della 
differente 
apparecchiatura 
muraria derivante da 
interventi successivi
NOTA: la facciata non 
presenta elementi in 
aggetto
Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi 
42
Rilievo (rif. §8.5.1)
Le problematiche presenti
Nelle strutture comuni in 
calcestruzzo con solai 
in laterocemento
il fenomeno da 
verificare è lo 
SFONDELLAMENTO
che cambia la rigidezza 
degli impalcati e risulta 
essere motivo di 
pericolo all’uso della 
struttura
Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi 
43
Rilievo (rif. §8.5.1)
Le problematiche presenti
Nelle strutture comuni in 
calcestruzzo con solai in 
laterocemento
Il fenomeno da verificare è 
lo 
SFONDELLAMENTO
che cambia la rigidezza 
degli impalcati e risulta 
essere motivo di pericolo 
all’uso della struttura
Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi 
44
Rilievo (rif. §8.5.1)
Le problematiche presenti
Il problema della 
impossibile 
manutenzione nei 
profili accoppiati.
Corrosione tra i profili 
chiodati e formazione 
dei «pancini». 
Ponte Richard Ginori 
Milano – TNX to ing. 
Filiberto Finzi (MI)
Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi 
45
Lo specifico degli edifici in aggregato
Riferimenti Utili: NTC, Punto 8.7.1
Circolare, punto C8A.3
ReLUIS, Linee guida per il rilievo, l'analisi ed il progetto di intervento di
riparazione e consolidamento sismico di edifici in muratura in aggregato.
Cos’è un aggregato:
Per aggregato strutturale può intendersi un insieme non omogeneo
di edifici (unità edilizio strutturali), interconnessi tra loro con
un collegamento più o meno strutturalmente efficace
determinato dalla loro storia evolutiva, che possono interagire
sotto un'azione sismica o dinamica in genere. (ReLUIS)
Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi 
46
Lo specifico degli edifici in aggregato
Definire l’unità strutturale (US) - Regole di base
1. L’Unità Strutturale deve essere continua da cielo a terra così
da contenere al suo interno il flusso dei carichi verticali;
2. Di norma è delimitata da spazi aperti, giunti strutturali, edifici
contigui costruiti con tipologie costruttive e/o strutturali
diverse;
3. Comprende cellule tra loro legate in elevazione e in pianta da
un comune processo costruttivo;
4. La presenza di elementi quali archi o volte di contrasto posti a
collegamento tra aggregati contigui non inficia la possibilità di
perimetrazione e individuazione degli aggregati.
Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi 
47
Lo specifico degli edifici in aggregato
Definire l’unità strutturale (US) – Prassi operativa
Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi 
48
6 finestre
Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi 
49
6 finestre
Aggiunta di saturazione della via
interna ora passo carraio: finiture
differenti (ultimo pilastro di facciata),
mancanza dei decori, asimmetria
Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi 
50
Come si valuta la sicurezza di una struttura
Approccio delle NTC08 (punti 8.3 e 8.5 NTC)
1. Analisi storico critica
2. Rilievo
 Caratterizzazione dei materiali
4. Definizione del livello di conoscenza
5. Valutazione delle azioni sulla struttura
5.1. Valutazione della «situazione» della struttura
5.2. Progettazione degli interventi
Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi 
51
Caratterizzazione meccanica dei materiali (§8.5.3)
e la circolare commenta:
Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi 
52
Caratterizzazione meccanica dei materiali (§8.5.3)
Norme dell’epoca
Gazzette
Ufficiali
1884
e 1909
Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi 
53
Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi 
54
Caratterizzazione meccanica dei materiali (§8.5.3)
Pubblicazioni dell’epoca
P.S.: il «Santarella» è stato pubblicato nel 1926!
Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi 
55
Caratterizzazione meccanica dei materiali (§8.5.3)
Normative utili per altri materiali:
Legno
Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi 
56
Caratterizzazione meccanica dei materiali (§8.5.3)
Normative utili per altri materiali:
Muratura
Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi 
57
Caratterizzazione meccanica dei materiali (§8.5.3)
Alcune indicazioni operative possono ritrovarsi in:
 UNI EN 13791:2008 - Valutazione della resistenza a compressione in
sito nelle strutture e nei componenti prefabbricati di calcestruzzo
 CSLP. Linee guida per la messa in opera del calcestruzzo strutturale e
per la valutazione delle caratteristiche meccaniche del calcestruzzo
indurito mediante prove non distruttive.
 RELUIS. Linee Guida. Modalità di indagine sulle strutture e sui terreni
per i progetti di riparazione/miglioramento/ricostruzione di edifici
inagibili (per muratura e calcestruzzo)
Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi 
58
Caratterizzazione meccanica dei materiali (§8.5.3)
Prove distruttive:
Carote sulle strutture in cls Prove su muratura
Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi 
59
Caratterizzazione meccanica dei materiali (§8.5.3)
Prove debolmente distruttive:
Prove su martinetto piatto e doppio Prove di scorrimento
Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi 
60
Caratterizzazione meccanica dei materiali (§8.5.3)
Prove non distruttive:
Sclerometrie e ultrasuoni sulle strutture in cls
Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi 
61
Caratterizzazione meccanica dei materiali (§8.5.3)
Cosa aspettarsi?
Verifica della profondità di carbonatazione:
salubrità dei ferri di armatura
stima della vita residua
Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi 
62
Caratterizzazione meccanica dei materiali (§8.5.3)
Le strutture di calcestruzzo accusano una serie di problemi:
Lato calcestruzzo:
 Disgregazione del calcestruzzo per spalling e cracking
 Riduzione della resistenza
 Variazione della massima deformazione
 Variazione della curva sigma-eps 
Lato acciaio:
 Riduzione della sezione resistente
 Riduzione della duttilità
 Piccola riduzione della resistenza
 Riduzione delle tensioni di aderenza
Sono problematiche generali, non specificamente sismiche
Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi 
63
Caratterizzazione meccanica dei materiali (§8.5.3)
Calcestruzzo armato – lato acciaio, perdita di area resistente
Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi 
64
Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi 
65
Caratterizzazione meccanica dei materiali (§8.5.3)
Calcestruzzo armato – lato acciaio, perdita di aderenza
Valutare le lunghezze di ancoraggio!
Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi 
66
Caratterizzazione meccanica dei materiali (§8.5.3)
Calcestruzzo armato – lato calcestruzzo, perdita di resistenza
Deriva  dalla  formazione  dei  prodotti  di  corrosione  delle  barre  d’armatura, 
che  aumentano  di  dimensione.  Ciò  può  comportare  distacchi  localizzati 
(scagliature) oppure complessivi dei copriferri
Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi 
67
Caratterizzazione meccanica dei materiali (§8.5.3)
Calcestruzzo armato – lato calcestruzzo, perdita di resistenza
La riduzione della resistenza comporta la riduzione della sezione efficace della 
struttura con riduzione della capacità portante - Flessione
Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi 
68
Caratterizzazione meccanica dei materiali (§8.5.3)
Acciaio da carpenteria
ISO 9223:2012-
Corrosion of metals
and alloys —
Corrosivity of
atmospheres —
Classification,
determination and
estimation
Definizione dei «tassi
di consumo» del
materiale acciaio.
In alcuni casi,
specializzata dalla
ISO 11844-1:2006
Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi 
69
Caratterizzazione meccanica dei materiali (§8.5.3)
Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi 
70
Caratterizzazione meccanica dei materiali (§8.5.3)
UNI EN ISO 18265 –
Conversione dei valori
di durezza –
Stima della resistenza
degli acciai in sito
Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi 
71
Caratterizzazione meccanica dei materiali (§8.5.3)
Legno
EN 335-1:2006
Durability of wood and
wood- based products -
Definition of use
classes - Part 1: General
ISO 21887:2007
Durability of wood and
wood-based products —
Use classes
Classi d’uso – Classi di
durabilità
▼
Durabilità del Legno
Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi 
72
Caratterizzazione meccanica dei materiali (§8.5.3)
Legno (UNI EN 350-2:1996)
Classe di
durabilità
Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi 
73
Caratterizzazione meccanica dei materiali (§8.5.3)
Legno (UNI EN 460:1996)
Classe d’uso
Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi 
74
Caratterizzazione meccanica dei materiali (§8.5.3)
Muratura
(EN 1996-2:2006)
Varie tipologie murarie
Differenti metodi
costruttivi
Si valuta la
REGOLA DELL’ARTE
Si possono usare
metodi speditivi come
l’IQM
Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi 
75
Caratterizzazione meccanica dei materiali (§8.5.3 )
Murature – proprietà dei materiali
Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi 
76
Caratterizzazione meccanica dei materiali (§8.5.3 )
Murature – proprietà dei materiali
Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi 
77
Come si valuta la sicurezza di una struttura
Approccio delle NTC08 (punti 8.3 e 8.5 NTC)
1. Analisi storico critica
2. Rilievo
3. Caratterizzazione dei materiali
 Definizione del livello di conoscenza
5. Valutazione delle azioni sulla struttura
5.1. Valutazione della «situazione» della struttura
5.2. Progettazione degli interventi
Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi 
78
Definizione dei Livelli di Conoscenza LC (§8.5.4)
Livello di conoscenza:
La valutazione della sicurezza ed il progetto degli interventi sono 
normalmente  affetti  da  un  grado  di  incertezza  diverso,  non 
necessariamente  maggiore,  da  quello  degli  edifici  di  nuova 
progettazione.
Una guida alla stima dei fattori di confidenza da utilizzare, in relazione 
ai livelli di conoscenza raggiunti, è riportata in Appendice C8A:  la
circolare fornisce l’indicazione di massima…
Attenzione: la circolare non è OBBLIGATORIA!
(Cons. Stato sentenza 2471 del 17/05/05.)
Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi 
79
Definizione dei Livelli di Conoscenza LC (§8.5.4)
Murature
Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi 
80
Definizione dei Livelli di Conoscenza LC (§8.5.4)
Calcestruzzo - Acciaio
Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi 
81
Come si valuta la sicurezza di una struttura
Approccio delle NTC08 (punti 8.3 e 8.5 NTC)
1. Analisi storico critica
2. Rilievo
3. Caratterizzazione dei materiali
4. Definizione del livello di conoscenza
 Valutazione delle azioni sulla struttura
5.1. Valutazione della «situazione» della struttura
5.2. Progettazione degli interventi
Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi 
82
Valutazione della situazione in presenza di sisma (§8.7)
Valutazione delle azioni sulla struttura
Azioni «antropiche» e ambientali sono i carichi di esercizio, vento, 
neve,  sisma,  riportate  nelle  NTC;  sarebbero  obbligatorie 
anche 
- Azioni «dell’ambiente» ossia la durabilità residua
- Azioni dell’incendio 
(Si mutuano i metodi del DM 16/02/2007 e delle parti 1-2 EC).
Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi 
83
Valutazione della situazione in presenza di sisma (§8.7)
Valutazione delle azioni sulla struttura
Carico  permanente  è  quello  realmente presente sulla struttura
(conviene  trattare  come  «progettuali»  i  carichi  di  pavimentazione  e 
tramezze)
NTC §8.5.5 permette di ridurre per i carichi permanenti il valore γG
perché il carico è già noto (può cambiare solo la densità, lo spessore è un
dato)
Non cambiano i coefficienti sui carichi variabili γQ
Bisogna identificare VN per definire le azioni ambientali
(compresa la durabilità)
Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi 
84
Valutazione della situazione in presenza di sisma (§8.7)
Vita nominale (2.4.1 NTC)
Le NTC trattano le strutture «usate» come quelle nuove.
È Corretto per l’adeguamento, può non esserlo per altre situazioni.
La Bozza NTC 201X (probabilm. 2015?) cambia (forse) le richieste:
Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi 
85
Valutazione della situazione in presenza di sisma (§8.7)
Vita nominale (2.4.1 NTC)
Le NTC trattano le strutture «usate» come quelle nuove.
Il problema è garantire VN anche dal lato durabilità
Alcune indicazioni sono contenute in alcune norme che
«gravitano» attorno al sistema Eurocodes (serie EN 1504 et Al.)
Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi 
86
Come si valuta la sicurezza di una struttura
Approccio delle NTC08 (punti 8.3 e 8.5 NTC)
1. Analisi storico critica
2. Rilievo
3. Caratterizzazione dei materiali
4. Definizione del livello di conoscenza
 Valutazione delle azioni sulla struttura
5.1. Valutazione della «situazione» della struttura
5.2. Progettazione degli interventi
Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi 
87
Gli interventi
Se risulta necessario, si interviene sulla struttura.
Informazioni e linee guida:
 NTC08,  cap. C8A.5 (Consolidamento edifici in muratura)
cap. C8A.7(Consolidamento edifici in calcestruzzo)
cap. C8A.8 (Consolidamento ponti)
cap. C8A.9 (Impianti).
 Regione Molise - Analisi delle principali tecniche di intervento 
e limiti della loro applicabilità - 3B2 - Ottobre 2008
 Regione Molise - Analisi delle principali tecniche di intervento 
e limiti della loro applicabilità - 3B3 - Ottobre 2008
Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi 
88
Gli interventi
Se risulta necessario, si interviene sulla struttura.
 ReLUIS – DPC:
 «linee guida per la riparazione ed il rafforzamento di elementi
strutturali, tamponature e partizioni»
 «linee guida per la riduzione della vulnerabilità sismica di elementi
non strutturali arredi e impianti»
 «linee guida per il rilievo, l'analisi ed il progetto di interventi di
riparazione e rafforzamento/miglioramento di edifici in aggregato»
Tutti  i  documenti  riportano  un’antologia  di  interventi,  con  i  dettagli 
costruttivi  (no  NTC08)  e  le  verifiche  che  devono  essere  fatte,  i 
vantaggi e i disciplinari di messa in opera (sono tutti pubblici). 
Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi 
89
Dichiarazione del livello di protezione raggiunto
sarebbe utile adottare lo schema della Circolare 25 agosto 2009 
Indirizzi per l’esecuzione degli interventi di cui all’ordinanza del
Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3790 del 17 luglio 2009. 
Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi 
90
L’evoluzione storica
Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi 
91
L’evoluzione storica
Dove la terra ha tremato, ancora tremerà
(Plinio il Vecchio in Naturalis Historia, 77 d.C.) 
Earthquake will occur –
whether they are catastrophes or not depends on our action
(George Housner in Competing against time, report on 1989 Loma Prieta earthquake)
Race to seismic safety
(Titolo del report di Joseph Penzien, 2003)
Elenco INGV… ad oggi!
Corsi e ricorsi storici?
(Giambattista Vico, 1668 – 1744)
Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi 
92
Grazie per l’attenzione!

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Loano intervenire sugli esistenti

  • 1. 1 Intervenire sugli edifici esistenti: Riqualificazione, ampliamenti e sopraelevazioni Le strutture «sopraelevande» diagnosi, prognosi, interventi Loano, 13 marzo 2014 – ing. Carlo DOIMO
  • 2. Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi  2 Le Norme di Riferimento Norme Cogenti e interpretative ufficiali D.M.  14  gennaio  2008  recante  "Norme Tecniche per le Costruzioni", pubblicato sul S. O. n. 30 alla G. U. n. 29 del 4  febbraio 2008.  Circolare  Ministero  LL.PP.  n.  617  del  2  febbraio  2009  recante “Istruzioni per l’applicazione delle Norme Tecniche per le Costruzioni di cui al D.M. 14 gennaio 2008”  pubblicata sul S.O. n. 27 alla G.U. n. 47 del 26 febbraio 2009.
  • 3. Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi  3 Le Norme di Riferimento Norme aggiuntive di appoggio e di consultazione ISO 9223:2012 Corrosion of metals and alloys - Corrosivity of atmospheres -  Classification, determination and estimation. ISO 9224:2012 Corrosion of metals and alloys - Corrosivity of atmospheres -  Guiding values for the corrosivity categories. ISO/DIS 16311-2 Maintenance  and  repair  of  concrete  structures  -  Part  2:  Assessment of existing concrete structures. ISO 13822:2010 Bases  for  design  of  structures  -  Assessment  of  existing  structures. ISO 16204:2012 Durability - Service life design of concrete structures. FIB Bulletin n. 34 – Model code for service life design - 2006 Swiss standard series SIA 269:2011 – Maintenance des structures porteuses.
  • 4. Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi  4 Contestualizzazione del problema Il DM 14/01/2008 definisce: Costruzione esistente quella che ha, alla data della redazione della valutazione di sicurezza e/o del progetto di intervento, la struttura completamente realizzata. Si  noti  che:  non  considera  aspetti  amministrativi  (non  è  «giurisdizione»  delle  NTC, ma del DPR 380/01, purtroppo la Circolare fa un po’ di commistione) Più  che  nelle  altre  parti  delle  NTC,  è  stato  seguito  un  approccio prestazionale,  con  l’adozione  di  poche regole di carattere generale  ed  alcune  indicazioni  importanti  per  la  correttezza  delle  diverse  fasi  di  analisi,  progettazione, esecuzione (II° capoverso, punto C8 – Circ. 617/2009)
  • 5. Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi  5 Contestualizzazione del problema Punti saldi la  costruzione  riflette  lo  stato  delle  conoscenze  al  tempo  della  sua realizzazione; possono  essere  insiti  e  non  palesi  difetti  di  impostazione  e  di  realizzazione; Esempio dell’Olive view  hospital, San Fernando,  1971 - M 6,7 - Spostamento  interpiano misurato 0,81 m  ca. Realizzato utilizzando la  tecnica del «Flexible first storey concept» di Martel  (1929-1930) rivisto come  «The soft first Storey method» da Green (1935) e  Jacobsen (1937)
  • 6. Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi  6 Contestualizzazione del problema Punti saldi la  costruzione  può  essere  già  stata  soggetta  ad  azioni,  anche  eccezionali, i cui effetti non siano completamente manifesti; le  strutture  possono  presentare  degrado  e/o  modificazioni  significative rispetto alla situazione originaria.
  • 7. Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi  7 L’organizzazione delle NTC08 – edifici esistenti 8.1 OGGETTO 8.2 CRITERI GENERALI 8.3 VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA 8.4 CLASSIFICAZIONE DEGLI INTERVENTI 8.5 PROCEDURE PER LA VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA E LA REDAZIONE DEI PROGETTI 8.6 MATERIALI (per gli interventi) 8.7 VALUTAZIONE E PROGETTAZIONE IN PRESENZA DI AZIONI SISMICHE
  • 8. Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi  8 Classificazione degli interventi Intervento di adeguamento Intervento locale o di riparazione Intervento di miglioramento Sono i risultati della Valutazione della Sicurezza, non esiste gerarchia tra gli interventi! È necessario ben inquadrare la tipologia di intervento, per informare correttamente il cliente degli obblighi previsti dalla legge.
  • 9. Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi  9 Adeguamento È  fatto  obbligo  di  procedere  alla valutazione della sicurezza e,  qualora necessario,  all’adeguamento  della  costruzione, a chiunque intenda: a) sopraelevare la costruzione; (cambia il «pendolo equivalente» alla struttura) b) ampliare la costruzione mediante opere strutturalmente connesse alla costruzione; (Cambiano le rigidezze e le masse in gioco)  c) apportare variazioni di classe e/o di destinazione d’uso che comportino  incrementi  dei  carichi  globali  in  fondazione  superiori al 10%; resta comunque fermo l’obbligo di procedere  alla  verifica  locale  delle  singole  parti  e/o  elementi  della  struttura,  anche  se  interessano  porzioni  limitate  della  costruzione; (Cambiano le rigidezze e le masse in gioco) 
  • 10. Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi  10 Adeguamento d)  effettuare  interventi  strutturali  volti  a  trasformare  la  costruzione  mediante  un  insieme  sistematico  di  opere  che  portino ad un organismo edilizio diverso dal precedente. (cambia tutto, perde significato la «vecchia struttura») Quali sono i carichi di confronto per definire il 10%? sono quelli NOMINALI (VN), nella combinazione CARATTERISTICA! Infatti le NTC non dichiarano «adeguamento solo per sisma», ma «alle azioni considerate»,  ossia  allargano  il  punto  di  vista  (al  valore  nominale)!    P.S.: Le NTC non sono la 3274! Casi specifici:  1)Sotto il 10% non «miglioramento», ma dipende dal singolo caso. 2)Segue sempre la valutazione della sicurezza, solo dopo si sceglie se  necessario intervenire. 
  • 11. Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi  11 Intervento locale singole parti e/o elementi della struttura e interesseranno porzioni limitate della costruzione  […]  gli  interventi  devono  comportare  un  miglioramento delle condizioni di sicurezza preesistenti. interventi  di  riparazione,  rafforzamento  o  sostituzione  di singoli elementi strutturali (travi, architravi, porzioni di solaio, pilastri, pannelli  murari)  o  parti  di  essi,  non  adeguati  alla  funzione  strutturale  che  debbono  svolgere,  a  condizione  che  l’intervento  non cambi significativamente il comportamento globale della struttura, soprattutto  ai  fini  della  resistenza  alle  azioni  sismiche,  a  causa  di  una  variazione  non trascurabile di rigidezza o di peso. (significativamente ≈ 10% ndr. vedi prima) 
  • 12. Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi  12 Miglioramento tutti gli interventi che siano comunque finalizzati ad accrescere la  capacità  di  resistenza  delle  strutture  esistenti  alle  azioni  considerate  (rinforzo strutturale, consolidamento nrd.).  Accrescimento capacità resistenti (anche  capacità  portante  a  flessione fuori dal piano sulle murature, per carichi statici) Note: 1.Azioni considerate = tutte le azioni (non solo sisma) 2.Si può migliorare se non si deve adeguare. 3.Il miglioramento potrebbe essere richiesto per molte ragioni.
  • 13. Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi  13 VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA…Cos’è? NTC 2008: è un processo quantitativo volto a: 1.Stabilire se una struttura è in grado o meno di resistere alle combinazioni delle azioni di progetto (NTC) oppure 2.Determinare l’entità massima delle azioni che la struttura è capace di sostenere con i margini di sicurezza  richiesti dalle norme (capacità portante della struttura).
  • 14. Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi  14 VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA…Quando? (punto 8.3 NTC) Interventi di adeguamento, miglioramento, intervento locale riduzione evidente della capacità resistente e/o deformativa  della  struttura  o  di  alcune  sue  parti  dovuta  ad  azioni  ambientali (sisma, vento, neve e temperatura),  degrado  e  decadimento  delle  caratteristiche  meccaniche  dei materiali,  azioni eccezionali (urti, incendi, esplosioni, ecc..), situazioni di funzionamento ed uso anomalo, deformazioni  significative imposte da cedimenti del terreno di fondazione;
  • 15. Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi  15 VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA…Quando? (punto 8.3 NTC) provati gravi errori di progetto o di costruzione; cambio della destinazione d’uso della costruzione o di parti  di  essa,  con  variazione  significativa  dei  carichi  variabili  e/o  della classe d’uso della costruzione (10% NDR.); interventi  non  dichiaratamente  strutturali,  qualora  essi  interagiscano,  anche  solo  in  parte,  con  elementi  aventi  funzione  strutturale  e,  in  modo  consistente,  ne  riducano  la  capacità o ne modifichino la rigidezza. Fine  della  vita  nominale  della  struttura,  ossia  «tagliando  cinquantennale»  della  struttura  (quelle  costruite  negli  anni  ’60 oggi sono alla fine di VN)
  • 16. Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi  16 Tra gli altri: significativo  degrado e decadimento  delle  caratteristiche meccaniche dei materiali. La  verifica  è  condotta  nelle  condizioni  attuali,  con  il  materiale degradato (CLS  micro-fessurato  e  riduzione  del  diametro  «efficace» delle armature, ad esempio). R(t) – S(t) = g(t) = safety margin g(t) = limit state function g(t) < 0 failure domain VN
  • 17. Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi  17 Tra gli altri: significativo  degrado e decadimento  delle  caratteristiche meccaniche dei materiali. Regola dei «cinque» De Sitter (1983): Fib Bulletin no.1:1999
  • 18. Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi  18 Come si valuta la sicurezza di una struttura Approccio delle NTC08 (punti 8.3 e 8.5 NTC)  Analisi storico critica 2. Rilievo 3. Caratterizzazione dei materiali 4. Definizione del livello di conoscenza 5. Valutazione delle azioni sulla struttura 5.1. Valutazione della «situazione» della struttura 5.2. Progettazione degli interventi
  • 19. Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi  19 Analisi storico - critica (rif. §8.5.1) È  la  relazione  di  ricerca della documentazione di supporto al progetto,  ove  esistente, delle variazioni intervenute nel tempo (varianti, interventi successivi), a  partire  dall’età  del  costruito  (utile  per  individuare  gli  enti  competenti  alla  conservazione degli atti)…  Tra i commenti della circolare è utile rilevare:
  • 20. Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi  20 Analisi storico − critica (rif. §8.5.1) Tra le possibilità di ricerca dei terremoti sofferti dalla costruzione:  CPTI11, dicembre 2011 (dal 1000 al 2006) (http ://emidius.mi.ingv.it/CPTI11/)  con ricerca per località! La  documentazione  può  prevedere  anche  la  presa  in  conto  delle  «vecchie foto di famiglia», di atti e rogiti notarili ove disponibili, della  testimonianza degli abitanti del luogo, di lettere di litigi, ecc…   Anche  lo  sviluppo  del  tessuto  urbanistico  (PRGC  et  similia)  può  raccontare  informazioni  utili  (ad  es:  vedasi  effetti  del  terremoto  ligure del 1887 nelle vicinanze di Casa Scaccabarozzi - «Fetta di polenta» - in Torino – «Grazie alle sue profondissime fondamenta riuscì a resiste all’esplosione del Polverificio di Borgo Dora del 26 aprile 1852 che lesionò molti edifici della zona, e al terremoto del 23 febbraio 1887 che rase quasi completamente al suolo il quartiere».)
  • 21. Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi  Analisi storico − critica (rif. §8.5.1) 21
  • 22. Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi  Analisi storico − critica (rif. §8.5.1) Successive modificazioni:  esempio  -  inserimento  di  impalcati  in  calcestruzzo in strutture in muratura, con conseguente separazione  dei flussi di tensione,  con rischio  di  smembramento delle pareti e  danneggiamenti delle finiture. 22
  • 23. Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi  Analisi storico − critica (rif. §8.5.1) Sori (GE): paese d’origine dei Picasso Fortemente bombardato nella IIa Guerra Mondiale: Presenza di «infrastrutture target» – ponti ferroviari 23
  • 24. Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi  Analisi storico − critica (rif. §8.5.1) Esempio: Valutazione sismica del «palazzo della Fortuna» di via Arsenale, 21 in Torino. Costruito per ospitare uffici di  rappresentanza, fu realizzato  su progetto dell'architetto  Luigi Beria nel 1901 per la  Società Anonima Elettricità Alta Italia, poi divenuto sede RAI 24
  • 25. Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi  Analisi storico − critica (rif. §8.5.1) Esempio: Valutazione sismica del «palazzo della Fortuna» di via Arsenale, 21 in Torino. 25
  • 26. Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi  Esempio: Pianta di Torino, 1817 26
  • 27. Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi  Esempio: Pianta di Torino, 1841 27
  • 28. Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi  Esempio: Pianta di Torino, 1872 28
  • 29. Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi  Esempio: Palazzo della Fortuna 29
  • 30. Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi  30 Valutazione della cronistoria sismica della località: quali terremoti sono già stati sopportati dalla struttura? Quali riparazioni sono state eseguite? Che evoluzioni si sono avute dall’ultimo terremoto?
  • 31. Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi  31 Costruzione Palazzo della Fortuna
  • 32. Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi  32 Come si valuta la sicurezza di una struttura Approccio delle NTC08 (punti 8.3 e 8.5 NTC) 1. Analisi storico critica  Rilievo 3. Caratterizzazione dei materiali 4. Definizione del livello di conoscenza 5. Valutazione delle azioni sulla struttura 5.1. Valutazione della «situazione» della struttura 5.2. Progettazione degli interventi
  • 33. Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi  33 Rilievo (rif. §8.5.1) E la circolare commenta Risulta poi utile individuare le problematiche, i punti caratteristici, i  difetti, con materiale fotografico (non quello della SCIA/PdC!) Rilievo strutturale ≠ Rilievo architettonico
  • 34. Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi  34 Rilievo (rif. §8.5.1) Thanks to: Ing. PAOLO CONSONNI -  Venegono Inferiore (Va) Villa Comunale di via Magenta in Busto Garolfo (MI)"
  • 35. Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi  35 Rilievo (rif. §8.5.1) Thanks to: Ing. PAOLO CONSONNI -  Venegono Inferiore (Va) Villa Comunale di via Magenta in Busto Garolfo (MI)"
  • 36. Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi  Rilievo (rif. §8.5.1) Il caso di documentazione presente e disponibile 36
  • 37. Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi  Rilievo (rif. §8.5.1) Il caso di documentazione presente e disponibile Art. 4 RD 2229/1939: 37 Ai costruttori, prima di iniziare la  costruzione delle opere, al cui all'art. 1, è fatto obbligo di  presentarne alla prefettura della provincia denunzia, corredata  di una copia del  progetto di  massima Nei cantieri, dal giorno dell'inizio a quello  di ultimazione dei lavori, deve essere  conservata una copia dei particolari esecutivi di tutte le parti delle opere in  costruzione, datati e firmati dal progettista,  dal direttore del lavori e dal costruttore.
  • 38. Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi  Rilievo (rif. §8.5.1) Il caso di documentazione presente e disponibile 1954: dettagli costruttivi «buoni» per l’epoca 38
  • 39. Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi  Rilievo (rif. §8.5.1) Il caso di documentazione presente e disponibile 1999: dettagli costruttivi «pessimi» per l’epoca 39
  • 40. Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi  40 Rilievo (rif. §8.5.1) Le problematiche presenti Particolare  della  differente  classe  di  esposizione  ambientale,  derivante  dalla posizione del palo: Nella  zona  lato  marciapiede,  evidente  stato  di  degrado  derivante  dallo  stillicidio  della  minzione  di  animali  da  compagnia  (classe  di  attacco acido XA1 Sul  lato  opposto  (scomodo  al  passaggio) non vi sono tracce di tale  fenomeno, classe XC3
  • 41. Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi  41 Rilievo (rif. §8.5.1) Le problematiche presenti Particolare della  differente  apparecchiatura  muraria derivante da  interventi successivi NOTA: la facciata non  presenta elementi in  aggetto
  • 42. Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi  42 Rilievo (rif. §8.5.1) Le problematiche presenti Nelle strutture comuni in  calcestruzzo con solai  in laterocemento il fenomeno da  verificare è lo  SFONDELLAMENTO che cambia la rigidezza  degli impalcati e risulta  essere motivo di  pericolo all’uso della  struttura
  • 43. Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi  43 Rilievo (rif. §8.5.1) Le problematiche presenti Nelle strutture comuni in  calcestruzzo con solai in  laterocemento Il fenomeno da verificare è  lo  SFONDELLAMENTO che cambia la rigidezza  degli impalcati e risulta  essere motivo di pericolo  all’uso della struttura
  • 44. Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi  44 Rilievo (rif. §8.5.1) Le problematiche presenti Il problema della  impossibile  manutenzione nei  profili accoppiati. Corrosione tra i profili  chiodati e formazione  dei «pancini».  Ponte Richard Ginori  Milano – TNX to ing.  Filiberto Finzi (MI)
  • 45. Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi  45 Lo specifico degli edifici in aggregato Riferimenti Utili: NTC, Punto 8.7.1 Circolare, punto C8A.3 ReLUIS, Linee guida per il rilievo, l'analisi ed il progetto di intervento di riparazione e consolidamento sismico di edifici in muratura in aggregato. Cos’è un aggregato: Per aggregato strutturale può intendersi un insieme non omogeneo di edifici (unità edilizio strutturali), interconnessi tra loro con un collegamento più o meno strutturalmente efficace determinato dalla loro storia evolutiva, che possono interagire sotto un'azione sismica o dinamica in genere. (ReLUIS)
  • 46. Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi  46 Lo specifico degli edifici in aggregato Definire l’unità strutturale (US) - Regole di base 1. L’Unità Strutturale deve essere continua da cielo a terra così da contenere al suo interno il flusso dei carichi verticali; 2. Di norma è delimitata da spazi aperti, giunti strutturali, edifici contigui costruiti con tipologie costruttive e/o strutturali diverse; 3. Comprende cellule tra loro legate in elevazione e in pianta da un comune processo costruttivo; 4. La presenza di elementi quali archi o volte di contrasto posti a collegamento tra aggregati contigui non inficia la possibilità di perimetrazione e individuazione degli aggregati.
  • 47. Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi  47 Lo specifico degli edifici in aggregato Definire l’unità strutturale (US) – Prassi operativa
  • 48. Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi  48 6 finestre
  • 49. Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi  49 6 finestre Aggiunta di saturazione della via interna ora passo carraio: finiture differenti (ultimo pilastro di facciata), mancanza dei decori, asimmetria
  • 50. Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi  50 Come si valuta la sicurezza di una struttura Approccio delle NTC08 (punti 8.3 e 8.5 NTC) 1. Analisi storico critica 2. Rilievo  Caratterizzazione dei materiali 4. Definizione del livello di conoscenza 5. Valutazione delle azioni sulla struttura 5.1. Valutazione della «situazione» della struttura 5.2. Progettazione degli interventi
  • 51. Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi  51 Caratterizzazione meccanica dei materiali (§8.5.3) e la circolare commenta:
  • 52. Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi  52 Caratterizzazione meccanica dei materiali (§8.5.3) Norme dell’epoca Gazzette Ufficiali 1884 e 1909
  • 53. Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi  53
  • 54. Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi  54 Caratterizzazione meccanica dei materiali (§8.5.3) Pubblicazioni dell’epoca P.S.: il «Santarella» è stato pubblicato nel 1926!
  • 55. Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi  55 Caratterizzazione meccanica dei materiali (§8.5.3) Normative utili per altri materiali: Legno
  • 56. Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi  56 Caratterizzazione meccanica dei materiali (§8.5.3) Normative utili per altri materiali: Muratura
  • 57. Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi  57 Caratterizzazione meccanica dei materiali (§8.5.3) Alcune indicazioni operative possono ritrovarsi in:  UNI EN 13791:2008 - Valutazione della resistenza a compressione in sito nelle strutture e nei componenti prefabbricati di calcestruzzo  CSLP. Linee guida per la messa in opera del calcestruzzo strutturale e per la valutazione delle caratteristiche meccaniche del calcestruzzo indurito mediante prove non distruttive.  RELUIS. Linee Guida. Modalità di indagine sulle strutture e sui terreni per i progetti di riparazione/miglioramento/ricostruzione di edifici inagibili (per muratura e calcestruzzo)
  • 58. Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi  58 Caratterizzazione meccanica dei materiali (§8.5.3) Prove distruttive: Carote sulle strutture in cls Prove su muratura
  • 59. Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi  59 Caratterizzazione meccanica dei materiali (§8.5.3) Prove debolmente distruttive: Prove su martinetto piatto e doppio Prove di scorrimento
  • 60. Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi  60 Caratterizzazione meccanica dei materiali (§8.5.3) Prove non distruttive: Sclerometrie e ultrasuoni sulle strutture in cls
  • 61. Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi  61 Caratterizzazione meccanica dei materiali (§8.5.3) Cosa aspettarsi? Verifica della profondità di carbonatazione: salubrità dei ferri di armatura stima della vita residua
  • 62. Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi  62 Caratterizzazione meccanica dei materiali (§8.5.3) Le strutture di calcestruzzo accusano una serie di problemi: Lato calcestruzzo:  Disgregazione del calcestruzzo per spalling e cracking  Riduzione della resistenza  Variazione della massima deformazione  Variazione della curva sigma-eps  Lato acciaio:  Riduzione della sezione resistente  Riduzione della duttilità  Piccola riduzione della resistenza  Riduzione delle tensioni di aderenza Sono problematiche generali, non specificamente sismiche
  • 63. Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi  63 Caratterizzazione meccanica dei materiali (§8.5.3) Calcestruzzo armato – lato acciaio, perdita di area resistente
  • 64. Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi  64
  • 65. Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi  65 Caratterizzazione meccanica dei materiali (§8.5.3) Calcestruzzo armato – lato acciaio, perdita di aderenza Valutare le lunghezze di ancoraggio!
  • 66. Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi  66 Caratterizzazione meccanica dei materiali (§8.5.3) Calcestruzzo armato – lato calcestruzzo, perdita di resistenza Deriva  dalla  formazione  dei  prodotti  di  corrosione  delle  barre  d’armatura,  che  aumentano  di  dimensione.  Ciò  può  comportare  distacchi  localizzati  (scagliature) oppure complessivi dei copriferri
  • 67. Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi  67 Caratterizzazione meccanica dei materiali (§8.5.3) Calcestruzzo armato – lato calcestruzzo, perdita di resistenza La riduzione della resistenza comporta la riduzione della sezione efficace della  struttura con riduzione della capacità portante - Flessione
  • 68. Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi  68 Caratterizzazione meccanica dei materiali (§8.5.3) Acciaio da carpenteria ISO 9223:2012- Corrosion of metals and alloys — Corrosivity of atmospheres — Classification, determination and estimation Definizione dei «tassi di consumo» del materiale acciaio. In alcuni casi, specializzata dalla ISO 11844-1:2006
  • 69. Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi  69 Caratterizzazione meccanica dei materiali (§8.5.3)
  • 70. Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi  70 Caratterizzazione meccanica dei materiali (§8.5.3) UNI EN ISO 18265 – Conversione dei valori di durezza – Stima della resistenza degli acciai in sito
  • 71. Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi  71 Caratterizzazione meccanica dei materiali (§8.5.3) Legno EN 335-1:2006 Durability of wood and wood- based products - Definition of use classes - Part 1: General ISO 21887:2007 Durability of wood and wood-based products — Use classes Classi d’uso – Classi di durabilità ▼ Durabilità del Legno
  • 72. Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi  72 Caratterizzazione meccanica dei materiali (§8.5.3) Legno (UNI EN 350-2:1996) Classe di durabilità
  • 73. Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi  73 Caratterizzazione meccanica dei materiali (§8.5.3) Legno (UNI EN 460:1996) Classe d’uso
  • 74. Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi  74 Caratterizzazione meccanica dei materiali (§8.5.3) Muratura (EN 1996-2:2006) Varie tipologie murarie Differenti metodi costruttivi Si valuta la REGOLA DELL’ARTE Si possono usare metodi speditivi come l’IQM
  • 75. Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi  75 Caratterizzazione meccanica dei materiali (§8.5.3 ) Murature – proprietà dei materiali
  • 76. Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi  76 Caratterizzazione meccanica dei materiali (§8.5.3 ) Murature – proprietà dei materiali
  • 77. Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi  77 Come si valuta la sicurezza di una struttura Approccio delle NTC08 (punti 8.3 e 8.5 NTC) 1. Analisi storico critica 2. Rilievo 3. Caratterizzazione dei materiali  Definizione del livello di conoscenza 5. Valutazione delle azioni sulla struttura 5.1. Valutazione della «situazione» della struttura 5.2. Progettazione degli interventi
  • 78. Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi  78 Definizione dei Livelli di Conoscenza LC (§8.5.4) Livello di conoscenza: La valutazione della sicurezza ed il progetto degli interventi sono  normalmente  affetti  da  un  grado  di  incertezza  diverso,  non  necessariamente  maggiore,  da  quello  degli  edifici  di  nuova  progettazione. Una guida alla stima dei fattori di confidenza da utilizzare, in relazione  ai livelli di conoscenza raggiunti, è riportata in Appendice C8A:  la circolare fornisce l’indicazione di massima… Attenzione: la circolare non è OBBLIGATORIA! (Cons. Stato sentenza 2471 del 17/05/05.)
  • 79. Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi  79 Definizione dei Livelli di Conoscenza LC (§8.5.4) Murature
  • 80. Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi  80 Definizione dei Livelli di Conoscenza LC (§8.5.4) Calcestruzzo - Acciaio
  • 81. Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi  81 Come si valuta la sicurezza di una struttura Approccio delle NTC08 (punti 8.3 e 8.5 NTC) 1. Analisi storico critica 2. Rilievo 3. Caratterizzazione dei materiali 4. Definizione del livello di conoscenza  Valutazione delle azioni sulla struttura 5.1. Valutazione della «situazione» della struttura 5.2. Progettazione degli interventi
  • 82. Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi  82 Valutazione della situazione in presenza di sisma (§8.7) Valutazione delle azioni sulla struttura Azioni «antropiche» e ambientali sono i carichi di esercizio, vento,  neve,  sisma,  riportate  nelle  NTC;  sarebbero  obbligatorie  anche  - Azioni «dell’ambiente» ossia la durabilità residua - Azioni dell’incendio  (Si mutuano i metodi del DM 16/02/2007 e delle parti 1-2 EC).
  • 83. Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi  83 Valutazione della situazione in presenza di sisma (§8.7) Valutazione delle azioni sulla struttura Carico  permanente  è  quello  realmente presente sulla struttura (conviene  trattare  come  «progettuali»  i  carichi  di  pavimentazione  e  tramezze) NTC §8.5.5 permette di ridurre per i carichi permanenti il valore γG perché il carico è già noto (può cambiare solo la densità, lo spessore è un dato) Non cambiano i coefficienti sui carichi variabili γQ Bisogna identificare VN per definire le azioni ambientali (compresa la durabilità)
  • 84. Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi  84 Valutazione della situazione in presenza di sisma (§8.7) Vita nominale (2.4.1 NTC) Le NTC trattano le strutture «usate» come quelle nuove. È Corretto per l’adeguamento, può non esserlo per altre situazioni. La Bozza NTC 201X (probabilm. 2015?) cambia (forse) le richieste:
  • 85. Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi  85 Valutazione della situazione in presenza di sisma (§8.7) Vita nominale (2.4.1 NTC) Le NTC trattano le strutture «usate» come quelle nuove. Il problema è garantire VN anche dal lato durabilità Alcune indicazioni sono contenute in alcune norme che «gravitano» attorno al sistema Eurocodes (serie EN 1504 et Al.)
  • 86. Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi  86 Come si valuta la sicurezza di una struttura Approccio delle NTC08 (punti 8.3 e 8.5 NTC) 1. Analisi storico critica 2. Rilievo 3. Caratterizzazione dei materiali 4. Definizione del livello di conoscenza  Valutazione delle azioni sulla struttura 5.1. Valutazione della «situazione» della struttura 5.2. Progettazione degli interventi
  • 87. Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi  87 Gli interventi Se risulta necessario, si interviene sulla struttura. Informazioni e linee guida:  NTC08,  cap. C8A.5 (Consolidamento edifici in muratura) cap. C8A.7(Consolidamento edifici in calcestruzzo) cap. C8A.8 (Consolidamento ponti) cap. C8A.9 (Impianti).  Regione Molise - Analisi delle principali tecniche di intervento  e limiti della loro applicabilità - 3B2 - Ottobre 2008  Regione Molise - Analisi delle principali tecniche di intervento  e limiti della loro applicabilità - 3B3 - Ottobre 2008
  • 88. Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi  88 Gli interventi Se risulta necessario, si interviene sulla struttura.  ReLUIS – DPC:  «linee guida per la riparazione ed il rafforzamento di elementi strutturali, tamponature e partizioni»  «linee guida per la riduzione della vulnerabilità sismica di elementi non strutturali arredi e impianti»  «linee guida per il rilievo, l'analisi ed il progetto di interventi di riparazione e rafforzamento/miglioramento di edifici in aggregato» Tutti  i  documenti  riportano  un’antologia  di  interventi,  con  i  dettagli  costruttivi  (no  NTC08)  e  le  verifiche  che  devono  essere  fatte,  i  vantaggi e i disciplinari di messa in opera (sono tutti pubblici). 
  • 89. Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi  89 Dichiarazione del livello di protezione raggiunto sarebbe utile adottare lo schema della Circolare 25 agosto 2009  Indirizzi per l’esecuzione degli interventi di cui all’ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3790 del 17 luglio 2009. 
  • 90. Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi  90 L’evoluzione storica
  • 91. Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi  91 L’evoluzione storica Dove la terra ha tremato, ancora tremerà (Plinio il Vecchio in Naturalis Historia, 77 d.C.)  Earthquake will occur – whether they are catastrophes or not depends on our action (George Housner in Competing against time, report on 1989 Loma Prieta earthquake) Race to seismic safety (Titolo del report di Joseph Penzien, 2003) Elenco INGV… ad oggi! Corsi e ricorsi storici? (Giambattista Vico, 1668 – 1744)
  • 92. Le strutture esistenti - Diagnosi, prognosi, interventi  92 Grazie per l’attenzione!

Editor's Notes

  1. Da spostare in luogo più appropriato
  2. Da spostare in luogo più appropriato
  3. Praticamente il corso finisce qui… è tutto scritto nel paragrafo 2.1… Devo valutare azioni che si possono verificare, quindi devo individuare le possibili situazioni limite e scriverle, poi verificarle in funzione della particolare condizione in cui la struttura possa ritrovarsi.
  4. Praticamente il corso finisce qui… è tutto scritto nel paragrafo 2.1… Devo valutare azioni che si possono verificare, quindi devo individuare le possibili situazioni limite e scriverle, poi verificarle in funzione della particolare condizione in cui la struttura possa ritrovarsi.