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Enrico FermiGruppo: Clara, Júlia, Iara e Liz
Classe: 3 media c
Enrico Fermi nacque a Roma il 29 Settembre 1901, ed era
l’ultimo di tre figli, dove era inseparabile del stuo fratello
maggiore, che nel 1915 muore durante un’operazione
chirurgica. Così per lenire il dolore si getta nello studio e
completò il ginasio con un’anno di antecipo nel 1918. E per
accedere all’università, lui ha dovuto superare un concorso
con il tema di: ‘’ Caratteri distintivi dei suoni e la loro causa’’.
Durante gli studi universitari Enrico Fermi si dedicò ad una
intensa attività di ricerca sui caratteri distintivi del suono e
della diffrazione dei raggi X da parte dei cristalli . Dal 1919 al
1923 studiò la relattività generale, la meccanica quantistica e
la fisica atomica. E grazie a una borsa di studio si reccoa 6
mesi a Gottinga, dove la produzione scientifica fu intensa.
Dopo vinse un’altra borsa di studio della Fondazione
Rockefeller a Leida, di modo che ha approffitato della guida
scientifica e anche conosce autorità mondiali della fisica
come Einstein e Lorentz.
Sin da bambino mostrò grande
interesse e propensione per la
matematica e la fisica, cui si avvicinò
grazie al contributo dell'insegnante
Amidei, che lo aiutò proponendogli dei
test specifici. Fermi preferiva gli
aspetti teorici rispetto a quelli
sperimentali. Lui si interessava alla
meccanica quantistica ma non era
convinto della nuova meccanica
quantistica e così formulò la sua
celebre equazione della statistica
antisimmetrica di Fermi-Dirac. Lui ha
anche formulato la teoria del il
decadimento β. In suo onore venne
dato il nome ad un elemento della
tavola periodica, il fermio (simbolo
Fm), ad un sottomultiplo del metro
comunemente usato in fisica atomica e
nucleare.
Enrico Fermi vinse nel 1938 il premio
Nobel per la scoperta della radioattività
artificiale prodotta da irradiazione
neutronica, quando aveva 37 anni. E
subito dopo l'illustre scienziato italiano
decise quindi, poco dopo la
promulgazione delle leggi razziali, di
volare con la sua famiglia oltreoceano.
La decisione di emigrare in America
venne presa principalmente perché sua
moglie, Laura Capon, era ebrea; ma il
fatto che negli Stati Uniti avrebbe
ottenuto i finanziamenti per la sua
ricerca fu di certo la motivazione che
rafforzò la scelta di partire.
Con i suoi studi teorici e sperimentali,Enrico Fermi contribuì
alla costruzione del primo reattore nucleare a fissione: una
guida per la realizzazione della bomba atomica.E gli ideali
americani, a differenza di quelli fascisti trovavano una
profonda eco nell'animo di Fermi. Tutte le osservazioni e le
considerazioni che ne seguivano lo preparavano
spiritualmente ad emigrare, e quando alla fine si trasferì in
America fu più l'esecuzione di un piano a lungo meditato che
una decisione improvvisa determinata dalle circostanze. Era
giunto negli Stati Uniti da qualche settimana, quando due
scienziati annunciarono la scoperta della fissione dell'uranio.
Immediatamente Fermi iniziò lo studio della fissione, e i in
questo processo e cominciò la costruzione della prima pila
nucleare.
Nel 1939 gli scienziati Fermi e Szilard, in base ai loro studi teorici,
persuasero Albert Einstein a scrivere una lettera al Presidente
Roosevelt nella quale, di fronte alla minaccia del regime nazista,
veniva sottolineata la possibilità di realizzare una bomba atomica
utilizzando il principio della fissione. A Chicago, nei giorni
successivi alla conclusione della guerra mondiale, un’uomo
nominò un comitato per affrontare la questione dell'uso della
bomba atomica dove, nell'ultimo rapporto, se ne sconsigliava
vivamente l'utilizzo contro il Giappone e si suggeriva una
dimostrazione incruenta della nuova arma. Il primo test nucleare
si svolse nel Nuovo Messico.
I lanci su Hiroshima e Nagasaki furono la seconda e terza
detonazione della storia delle armi nucleari. Per la gravità dei
danni causati dagli ordigni, per le implicazioni etiche
comportate dall'utilizzo di un'arma di distruzione di massa e per
il fatto che si era trattato del primo e unico utilizzo in guerra di
tali armi, i due attacchi atomici vennero considerati fra gli
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  • 1. Enrico FermiGruppo: Clara, Júlia, Iara e Liz Classe: 3 media c
  • 2. Enrico Fermi nacque a Roma il 29 Settembre 1901, ed era l’ultimo di tre figli, dove era inseparabile del stuo fratello maggiore, che nel 1915 muore durante un’operazione chirurgica. Così per lenire il dolore si getta nello studio e completò il ginasio con un’anno di antecipo nel 1918. E per accedere all’università, lui ha dovuto superare un concorso con il tema di: ‘’ Caratteri distintivi dei suoni e la loro causa’’. Durante gli studi universitari Enrico Fermi si dedicò ad una intensa attività di ricerca sui caratteri distintivi del suono e della diffrazione dei raggi X da parte dei cristalli . Dal 1919 al 1923 studiò la relattività generale, la meccanica quantistica e la fisica atomica. E grazie a una borsa di studio si reccoa 6 mesi a Gottinga, dove la produzione scientifica fu intensa. Dopo vinse un’altra borsa di studio della Fondazione Rockefeller a Leida, di modo che ha approffitato della guida scientifica e anche conosce autorità mondiali della fisica come Einstein e Lorentz.
  • 3. Sin da bambino mostrò grande interesse e propensione per la matematica e la fisica, cui si avvicinò grazie al contributo dell'insegnante Amidei, che lo aiutò proponendogli dei test specifici. Fermi preferiva gli aspetti teorici rispetto a quelli sperimentali. Lui si interessava alla meccanica quantistica ma non era convinto della nuova meccanica quantistica e così formulò la sua celebre equazione della statistica antisimmetrica di Fermi-Dirac. Lui ha anche formulato la teoria del il decadimento β. In suo onore venne dato il nome ad un elemento della tavola periodica, il fermio (simbolo Fm), ad un sottomultiplo del metro comunemente usato in fisica atomica e nucleare.
  • 4. Enrico Fermi vinse nel 1938 il premio Nobel per la scoperta della radioattività artificiale prodotta da irradiazione neutronica, quando aveva 37 anni. E subito dopo l'illustre scienziato italiano decise quindi, poco dopo la promulgazione delle leggi razziali, di volare con la sua famiglia oltreoceano. La decisione di emigrare in America venne presa principalmente perché sua moglie, Laura Capon, era ebrea; ma il fatto che negli Stati Uniti avrebbe ottenuto i finanziamenti per la sua ricerca fu di certo la motivazione che rafforzò la scelta di partire.
  • 5. Con i suoi studi teorici e sperimentali,Enrico Fermi contribuì alla costruzione del primo reattore nucleare a fissione: una guida per la realizzazione della bomba atomica.E gli ideali americani, a differenza di quelli fascisti trovavano una profonda eco nell'animo di Fermi. Tutte le osservazioni e le considerazioni che ne seguivano lo preparavano spiritualmente ad emigrare, e quando alla fine si trasferì in America fu più l'esecuzione di un piano a lungo meditato che una decisione improvvisa determinata dalle circostanze. Era giunto negli Stati Uniti da qualche settimana, quando due scienziati annunciarono la scoperta della fissione dell'uranio. Immediatamente Fermi iniziò lo studio della fissione, e i in questo processo e cominciò la costruzione della prima pila nucleare.
  • 6. Nel 1939 gli scienziati Fermi e Szilard, in base ai loro studi teorici, persuasero Albert Einstein a scrivere una lettera al Presidente Roosevelt nella quale, di fronte alla minaccia del regime nazista, veniva sottolineata la possibilità di realizzare una bomba atomica utilizzando il principio della fissione. A Chicago, nei giorni successivi alla conclusione della guerra mondiale, un’uomo nominò un comitato per affrontare la questione dell'uso della bomba atomica dove, nell'ultimo rapporto, se ne sconsigliava vivamente l'utilizzo contro il Giappone e si suggeriva una dimostrazione incruenta della nuova arma. Il primo test nucleare si svolse nel Nuovo Messico.
  • 7. I lanci su Hiroshima e Nagasaki furono la seconda e terza detonazione della storia delle armi nucleari. Per la gravità dei danni causati dagli ordigni, per le implicazioni etiche comportate dall'utilizzo di un'arma di distruzione di massa e per il fatto che si era trattato del primo e unico utilizzo in guerra di tali armi, i due attacchi atomici vennero considerati fra gli episodi bellici più gravi dell'intera storia dell'umanità.