Come il dispositivo Hidropath elimina il calcare dall'acqua senza usare chimica, senza inquinare, senza sodio e senza ulteriore manutenzione. L'alternativa verde agli addolcitori d'acqua.
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3 hydropath rimozione calcare
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TRATTAMENTO DELLE INCROSTAZIONI DI CALCARE
1- INTRODUZIONE
• Come si forma il calcare
• Semi di cristallo
• Come Hydropath combatte le incrostazioni
• Co2 e come Hydropath rimuove il calcare pre-esistente.
Tutta l’acqua attorno a noi, sia l’acqua di mare, di fiume o di pozzo contiene disciolto un certo
quantitativo di minerali, soprattutto Sali di calcio e di magnesio. In certe condizioni questi minerali
precipitano e formano masse dure di cristalli sulle superficie dei tubi e delle attrezzature.
Questo deposito, o incrostazione, causa una serie di problemi. Quando si forma all’interno di
riscaldatori o scambiatori di calore, impedisce che il calore passi dal riscaldatore all’acqua
operando come un isolamento termico: non solo limita l’efficienza del riscaldatore ma danneggia
anche le attrezzature.
Tutto ciò causa un aumento dei costi oltre ai costi di pulizia. Le incrostazioni che si formano sulle
superficie interne dei tubi, riducendone la sezione, riducono il flusso dell’acqua. Le incrostazioni
possono bloccare le valvole ed impedirne il funzionamento, in casi estremi questi problemi
possono paralizzare interi impianti sino a quando il sistema sarà pulito (o sostituito).
Una soluzione è aggiungere prodotti chimici all’acqua, questi sono ovviamente costosi e possono
danneggiare la struttura, la salute oltre che l’ambiente.
2- QUANDO SI FORMA IL CALCARE ?
L’acqua può trattenere un certo quantitativo di minerali in soluzione e quando si raggiunge
il massimo noi diciamo che è satura , sino a quando la concentrazione non è al massimo
non è satura e non si forma l’incrostazione.
L’acqua in certe condizioni come quando viene riscaldata o ci sono variazioni di pressione
riduce la propria capacità di tenere minerali in soluzione, quando questo accade il calcare
comincia a formarsi sulle superfici disponibili, per ciò noi cerchiamo di controllare quando
l’acqua è riscaldata o si riduce di pressione.
L’incrostazione si formerà spesso all’uscita del tubo, questo può essere un buon sistema
per determinare se il bloccaggio è dovuto a incrostazione o a semplici impurità dell’acqua.
3- TECNOLOGIA HYDROPATH E LA FORMAZIONE DEI CRISTALLI.
Come detto prima, una delle soluzioni per eliminare il problema delle incrostazioni di
calcare , è quella di utilizzare additivi chimici.
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Un approccio alternativo è quello di fare in modo che i minerali si organizzino in forme che
rimangono in sospensione nell’acqua, non formino massa dura sui tubi o sulle
apparecchiature e vengano espulsi con il flusso dell’acqua; questo è il principio su cui si
basa la tecnologia Hydropath.
Quando sono sciolti nell’acqua, i minerali sono in forma di ioni. Questi sono atomi di
piccole molecole che hanno carica positiva (cationi) o negativa (anioni).
Gli ioni più comuni sono:
Ca++ Calcio Cl- Cloro
Mg++Magnesio SO4-- Solfato
Na + Sodio (HCO3-)2Bicarbonato
Questi ioni negativi e positivi possono combinarsi e formare cristalli, per esempio
Carbonato di calcio e sono proprio questi cristalli che formano sul tubo quello che
conosciamo come calcare.
Anche se noi ci focalizziamo sul carbonato di calcio sotto, lo stesso principio si applica a
tutti i Sali.
Fig. 1 : Il campo A C sposta rapidamente avanti ed indietro gli ioni in opposte direzioni
Il fatto che questi ioni siano caricati elettricamente , presuppone che siano influenzabili da
un campo elettrico. Gli apparecchi Hydropath utilizzano un campo elettrico appositamente
progettato per tenere in sospensioni i cristalli inibendo il deposito sul tubo. Il campo
elettrico cambia rapidamente direzione (è un campo A-C) da onda alta ad onda bassa e gli
ioni positivi sono mossi in una direzione mentre quelli negativi sono mossi in direzione
opposta; quindi il campo elettrico cambia direzione e di conseguenza anche gli ioni si
muovono al contrario (fig. 1).
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Muovendo gli ioni positivi e negativi che sono inizialmente disciolti nell’acqua (fig. 2a) in
opposte direzione li si mette in condizione di essere maggiormente in contatto gli uni con
gli altri. Facendo questo gli ioni si scontrano ed a causa della diversa carica formano dei
grappoli (fig. 2b). I grappoli sono libere raccolte di ioni, ciascuno dei quali è ancora
attorniato da un sottile strato di molecole d’acqua. Il segnale dell’unità Hydropath
funziona alternativamente ad intervalli irregolari e scuote gli ioni dei grappoli aiutandoli ad
assumere un assetto più regolare (fig. 2c) che ne favorisce la cristallizzazione.
A questo punto gli ioni sono ancora disciolti nell’acqua (ciascun ione ha uno strato d’acqua
attorno a se), tuttavia se l’acqua viene riscaldata, non può tenere in sospensione tutti gli
ioni (diventa sovra satura) e si libera degli ioni formando cristalli.
I grappoli sono il posto più semplice dove il processo può avvenire per cui ora espellono
l’acqua che avvolge gli ioni e formano piccoli cristalli nell’acqua (fig. 2d).
4- SEME DI CRISTALLI E PREVENZIONE DEL CALCARE SUI TUBI.
Come può la presenza di questi piccoli cristalli evitare la formazione del calcare sui tubi? I
cristalli necessitano di un punto di innesco per formarsi, se non c’è nient’altro, il tubo
funziona come punto di aggregazione ed i cristalli si formano su di esso. Tuttavia i cristalli
si formano soprattutto su cristalli preesistenti.
Figure 2: la formazione dei cluster : gli ioni sono inizialmente disciolti nell’acqua (a),
quindi formano cluster liberi (b) che, quando l’acqua viene riscaldata (c) espellono l’acqua
che è attorno agli ioni e diventano cristalli (C) in sospensione.
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Figura 3: I cristalli per formarsi necessitano di un punto di aggregazione e
quindi si formeranno lungo il filo (a) , tuttavia , poiché preferiscono formarsi su cristalli
esistenti, se immergiamo un cristallo (b) che chiameremo impropriamente seme di cristallo, i
nuovi cristalli si formeranno su di esso.
Figure 4: Calcare che si forma sulla superficie del tubo. Quando l’acqua è riscaldata , l’unico punto di
aggregazione é la superficie del tubo e quindi si forma su questa e su questa si depositeranno
tutti i successivi cristalli.
Una rappresentazione di ciò può essere visto nella fig.3 che presenta un semplice
esperimento infantile: nella sinistra dell’immagine (3a), un filo viene sospeso in un
bicchiere d’acqua che ha zucchero disciolto in essa, il miglior punto di innesco è il filo per
cui i cristalli si formano lungo lo stesso.
Nel bicchiere di centro (3.b) , un piccolo cristallo di zucchero viene legato al filo prima
che questo venga immerso in sospensione nell’acqua zuccherata: ora , i cristalli
preferiscono formarsi sul preesistente cristallo di zucchero così noi vediamo che questo
cresce mentre non si formano nuovi cristalli lungo il filo. (3.c).
Possiamo ora vedere come la formazione persino di un piccolo cristallo può impedire la
formazione di incrostazioni sul tubo ma . senza il trattamento Hydropath , quando
l’acqua viene riscaldata, il solo punto di innesto della cristallizzazione è la superficie del
tubo dove appunto i cristalli si depositeranno (fig.4). Quanto più gli ioni cristallizzano,
tanto più si aggregano ai cristalli preesistenti e tanto più cresce l’ incrostazione sulla
superficie del tubo.
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Con Hydropath , il segnale induce gli ioni a formare grappoli che , quando l’acqua viene
riscaldata, diventano piccoli cristalli (fig.5) e quando iniziano le successive
cristallizzazioni, queste avvengono sui cristalli preesistenti ingrossandoli e non più sulla
superficie interna del tubo.
In sostanza noi vediamo che formando ‘’semi di cristallo’’ , si previene la formazioni di
cristalli da qualsiasi altra parte. Questi cristalli hanno una dimensione di circa 10 micron
e quindi sono facilmente eliminabili dal flusso dell’acqua.
Figura 5 : con l’azione di Hydropath i cristalli si formano attorno ai cluster e
vengono espulsi con il flusso dell’acqua.
Il concetto dei punti di nucleazione spiega anche perché una grossa quantità di calcare si
forma spesso in uscita dai boiler (caldaie) . L’acqua dei boiler è riscaldata e quindi
diventa sovra satura e vorrebbe trasformare gli ioni in cristalli, ma poiché l’acqua
contenuta è tanta , l’acqua nel mezzo non riesce a ‘’trovare’’ nessuna superficie e così
non ha modo di cristallizzare: quando l’acqua esce dal contenitore passa attraverso un
buco piccolo e così entra in contatto con una superficie che funge da punto di
nucleazione , si ha quindi la formazione di incrostazioni. Come precedentemente detto
questa è la spiegazione delle otturazioni causate da calcare.
Se l’otturazione è causata dal calcare, questa sarà formata sull’uscita , se da pietrisco,
questa si formerà in entrata.
5 - ESEMPIO DI PREVENZIONE DEL CALCARE IN UN ZUCCHERIFICIO .
Nella produzione di zucchero, l’acqua è riscaldata a temperature elevate; ciò determina
un rapido formarsi di incrostazioni sulla superficie dello scambiatore di calore causando
un rapido abbassamento dell’efficienza (fig. 3.6a).
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FOTO 6 : Senza il trattamento contro il calcare di Hydropath, è necessario fare manutenzione
ogni sei ore (fig. 6 b)
L’incrostazione è tale che lo scambiatore di calore dopo sei ore di funzionamento
richiede di essere pulito (fig. 6b).
Naturalmente per combattere il calcare, se lo zucchero è per uso alimentare, non si
possono utilizzare additivi chimici.
Figure 7: La reazione chimica che rappresenta il processo di trasformazione degli ioni di calcio e
bicarbonato in carbonato di calcio in carbonato di calcio, anidride carbonica ed acqua; notare come il
processo sia invertibile!
L’impianto di produzione è costretto a tenere due scambiatori di calore in modo tale
che uno viene pulito e l’altro funziona; dopo l’applicazione di Hydropath, lo scambiatore
di calore rimane privo di incrostazioni (fig. 6c)
6- OSSERVAZIONE DEI GRAPPOLI .
Un problema comune nel proporre la tecnologia Hydropath è che il risultato non è
immediatamente visibile, l’incrostazione richiede tempi lunghi e sia per vederla che per
toglierla. L’idea dei grappoli è un qualche cosa difficile da intendere, sono agglomerati
di ioni, ma non sono ancora cristalli. Ciascun ione ha una strato di acqua attorno a se e
sono tecnicamente liberi, ma nel contempo sono chiaramente raggruppati, cosa ben
diversa da come abitualmente consideriamo una sostanza disciolta.
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Se voi aveste un laser adatto allo scopo a disposizione , voi vedreste le due differenze:
facendo passare la luce del laser nell’acqua che passa attraverso l’unità Hydropath ,
quando l’unità è spenta il raggio passa tranquillamente e non viene deviato, se invece
accendete l’unità, i grappoli iniziano immediatamente a formarsi ed il raggio viene
deviato.
7- RIMOZIONE DEL CALCARE PREESISTENTE .
Così come previene la formazione di calcare, la tecnologia Hydropath rimuove le
incrostazioni.
Per comprendere come ciò accade, ci serve guardare al processo chimico della
cristallizzazione con un po’ più di attenzione.
Quando il calcio disciolto e gli ioni di bicarbonato cristallizzano, essi formano carbonato
di calcio, biossido di calcio ed acqua (fig. 7). Il processo può avvenire in entrambe le
direzioni ed acqua ed anidride carbonica possono sciogliere il calcare .
Figura 8: Il calcare preesistente nel tubo può essere sciolto con l’applicazione della
tecnologia Hydropath. Quando si formano nuovi cristalli viene rilasciato biossido di
carbonio che scioglie il calcare.
L’acqua senza anidride carbonica non ha alcun effetto , se fosse il contrario noi non
avremmo mai alcun problema di calcare.
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La figura 8 mostra cosa accade quando una unità Hydropath viene installata su un
impianto dove esiste calcare.
1) Il segnale Hydropath genera nell’acqua i grappoli di ioni
2) Quando l’acqua è riscaldata, diventa sovra satura ed i grappoli formano i cristalli di
carbonato di calcio rilasciando anidride carbonica
3) L’anidride carbonica può ora staccare il calcare dall’impianto
Vediamo quindi che per intaccare il calcare abbiamo bisogno di avere nell’acqua anidride
carbonica-
Alla fine il giro è : trasformazione degli ioni di calcio e del bicarbonato in cristalli di
carbonato di calcio e ed anidride carbonica. Per rimuovere il calcare ci serve acqua con ioni
di calcio , se questi sono stati rimossi chimicamente (ad esempio con addolcitori ) non è
più possibile rimuovere il calcare preesistente: per eliminare il calcare serve acqua dura ,
trattata con tecnologia Hydropath.
Figure 9: E c c o , a d e s t r a , c o m e a p p a r i v a d o p o s o l i t r e m e s i l o s c a m b i a t o r e d i
c a l o r e d i s i n i s t r a d o p o l ’ a p p l i c a z i o n e d e l l a t e c n o l o g i a H y d r o p a t h ; n e s s u n
p r o d o t t o c h i m i c o , n e s s u n f r e g a m e n t o , n e s s u n a c i d o .
8 - ESEMPIO : RIMOZIONE DI CALCARE IN UN IMPIANTO CHIMICO.
Lo scambiatore di calore di cui a figura 9, è stato usato in una industria chimica: a sinistra
della foto si vede lo scambiatore prima del trattamento e potete notate la quantità di
calcare che si è formato, alcuni tubi sono completamente bloccati. E’ stata installata una
unità Hydroflow senza pulire lo scambiatore e continuando ad utilizzare acqua normale, ed
i risultati sono stati monitorati dopo cinque mesi.
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La foto a destra mostra lo scambiatore alla fine dei cinque mesi ed il risultato è strabiliante
il calcare è stato completamente rimosso e non se ne è formato di nuovo.
9- INCROSTRAZIONE DI SALI DIVERSI DAL CALCARE .
Generalmente quando si tratta di ‘’ incrostazioni’’ si presuppone che si tratti di carbonato
di calcio o di carbonato di magnesio ma , a volte, può trattarsi di altri Sali; in questi casi la
tecnologia Hydropath può spesso prevenire la formazione di incrostazioni ma non può
rimuovere quelle preesistenti.
10- CHE TIPO DI DEPOSITI DI SALI PUO’ IMPEDIRE HYDROPATH .
La tecnologia Hydroflow è basata su campi elettrici che caricano gli ioni di sale nell’acqua e
li inducono a formare grappoli di ioni , punto di partenza per la formazione di cristalli (semi
di cristalli). Chiaramente questa tecnologia si applica agli ioni per la loro stessa natura e
quindi Hydroflow può impedire la formazione di depositi ad ogni tipo di cristallo.
I cristalli più comuni , escludendo il carbonato di calcio e di magnesio, sono:
- Solfati
- Silicati
11- AZIONE DI RIMOZIONE DEI DEPOSITI DI SALI ESISTENTI .
Il beneficio aggiuntivo di Hydropath è che può anche rimuovere i depositi si carbonato di
calcio e di magnesio, questo accade quando alla formazione di cristalli viene rilasciato
nell’acqua anidride carbonica , ma ciò non avviene con gli altri Sali sopra citati per i quali il
processo di reazione non è reversibile.
In conclusione, per questo tipo di Sali, si può prevenire la formazione di incrostazioni ma
non la rimozione del preesistente .
12- COMBINAZIONE DI DEPOSITI DI CARBONATI ED ALTRI SALI .
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A volte i depositi sono formati dalla combinazione di diversi cristalli , carbonati e non. Con
la tecnologia Hydroflow possiamo garantire la rimozione di questi depositi quando vi è una
preponderanza di carbonati ma non quando la preponderanza è di altri Sali, in sostanza
dipende dalla combinazione dei due.
13- QUALE E’ L’UNITA’ PIU’ APPROPRIATA ALL’USO?? .
Per molti boiler domestici, l’unità più adatta è l’ HS38, per applicazioni dove esistono
formazione di vapore, più bagni, pannelli solari, in sostanza condizioni più severe , l’unità
è l’ S38.
Per le applicazioni commerciali l’Hydroflow C nel modello derivato dalle dimensioni del
tubo, è il più indicato.
Nelle piscine o dove si devono combattere batteri ed alghe , AquaKlear .