Nei primi 9 mesi del 2012 Hera mette a segno una crescita in tutte le principali voci di conto economico, nonostante il quadro macro-economico permanga influenzato dalla crisi economica internazionale.
I risultati raggiunti hanno beneficiato del contributo economico degli impianti e del contributo derivante dagli usuali fattori di crescita organica sia delle attività liberalizzate (energia ed ambiente) che regolamentate.
2. Sommario
Gruppo Hera – Relazione trimestrale al 30 settembre 2012
0 Introduzione
Mission 01
Organi sociali 02
Dati di sintesi 03
Premessa 04
Approccio strategico 05
Settori di attività 07
Andamento del titolo Hera in Borsa 09
1 Relazione sulla gestione
1.01 Andamento al 30 settembre 2012 del Gruppo Hera 11
1.01.01 Risultati economici e finanziari 11
1.02 Investimenti 16
1.03 Analisi per aree d’affari 19
1.03.01 Area gas 21
1.03.02 Area energia elettrica 23
1.03.03 Area ciclo idrico integrato 25
1.03.04 Area ambiente 27
1.03.05 Area altri servizi 29
1.04 Analisi posizione finanziaria netta 30
1.05 Risorse umane 31
2 Schemi contabili e note esplicative
2.01 Schemi di bilancio consolidati 32
2.01.01 Conto economico 32
2.01.02 Conto economico complessivo 33
2.01.03 Utile per azione 34
2.01.04 Situazione patrimoniale‐finanziaria 35
2.01.05 Rendiconto finanziario 37
2.01.06 Prospetto delle variazioni del patrimonio netto 38
2.02 Note esplicative consolidate 39
2.03 Indebitamento finanziario netto consolidato 43
2.04 Partecipazioni
44
4. 0 Introduzione
Mission
Hera vuole essere la migliore multi‐utility italiana per i suoi clienti, i lavoratori e gli azionisti,
attraverso l'ulteriore sviluppo di un originale modello di impresa capace di innovazione e di forte
radicamento territoriale, nel rispetto dell'ambiente".
“Per Hera essere la migliore vuol dire rappresentare un motivo di orgoglio e di fiducia per: i
clienti, perché ricevano, attraverso un ascolto costante, servizi di qualità all'altezza delle loro
attese; le donne e gli uomini che lavorano nell'impresa, perché siano protagonisti dei risultati con
la loro competenza, il loro coinvolgimento e la loro passione; gli azionisti, perché siano certi che il
valore economico dell'impresa continui ad essere creato, nel rispetto dei principi di responsabilità
sociale; il territorio di riferimento, perché sia la ricchezza economica, sociale e ambientale da
promuovere per un futuro sostenibile; i fornitori, perché siano attori della filiera del valore e
partner della crescita".
Gruppo Hera – Relazione trimestrale consolidata al 30 settembre 2012
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5. 0 Introduzione
Organi sociali
Consiglio di Amministrazione
Presidente Tomaso Tommasi di Vignano
Vice Presidente Giorgio Razzoli
Amministratore Delegato Maurizio Chiarini
Consigliere Mara Bernardini
Consigliere Filippo Brandolini
Consigliere Marco Cammelli
Consigliere Luigi Castagna
Consigliere Pier Giuseppe Dolcini
Consigliere Valeriano Fantini
Consigliere Enrico Giovannetti
Consigliere Fabio Giuliani
Consigliere Luca Mandrioli
Consigliere Daniele Montroni
Consigliere Mauro Roda
Consigliere Roberto Sacchetti
Consigliere Rossella Saoncella
Consigliere Bruno Tani
Consigliere Giancarlo Tonelli
Collegio sindacale
Presidente Sergio Santi
Sindaco effettivo Antonio Venturini
Sindaco effettivo Elis Dall'Olio
Comitato per il controllo interno
Presidente Giorgio Razzoli
Componente Fabio Giuliani
Componente Luca Mandrioli
Componente Rossella Saoncella
Comitato per la remunerazione
Presidente Giorgio Razzoli
Componente Marco Cammelli
Componente Daniele Montroni
Componente Bruno Tani
Comitato esecutivo
Presidente Tomaso Tommasi di Vignano
Vice Presidente Giorgio Razzoli
Componente Maurizio Chiarini
Comitato etico
Presidente Giorgio Razzoli
Membro Filippo Bocchi
Membro Mario Viviani
Società di revisione
PricewaterhouseCoopers
Gruppo Hera – Relazione trimestrale consolidata al 30 settembre 2012
Approvata dal CdA di Hera Spa il 13 novembre 2012 2
7. 0 Introduzione
Premessa
Nei primi nove mesi del 2012, il Gruppo Hera mette a segno una crescita positiva dei risultati operativi e dell’utile
attribuibile agli azionisti, nonostante il quadro macro‐economico del Paese permanga influenzato dalla prolungata
crisi internazionale.
Le migliori condizioni contrattuali di fornitura di gas metano per l’anno termico 2011‐2012 hanno consentito di
trarre vantaggio dal mercato delle commodity, caratterizzato da un eccesso di offerta. Ciò ha concorso, in misura
significativa, alla crescita dei risultati nel periodo in esame sostenuta anche da una situazione climatica favorevole dei
mesi invernali. Tali risultati evidenziano il positivo contributo delle strategie perseguite nel mantenimento di un
diversificato e flessibile assetto delle fonti di approvvigionamento.
La strategia di espansione sui mercati liberalizzati ha potuto contare su una solida struttura commerciale, su
un’efficace attività di cross selling e su un’efficiente struttura di assistenza alla clientela; questa strategia è proseguita
con successo anche nei primi nove mesi dell’anno sostenendo la crescita della clientela nel settore energia elettrica
oltre mezzo milione di unità a conferma della solidità del presidio nei mercati in libera competizione. Nel settore del
gas, la strategia di espansione della clientela ha evidenziato risultati superiori al fisiologico churn mantenendo la base
clienti del Gruppo in crescita a oltre 1,1 milioni di clienti.
Il settore dello smaltimento dei rifiuti registra una flessione dei risultati conseguente prevalentemente alla fine
dell’incentivo Cip6, di cui ha goduto l’impianto di termovalorizzazione di Bologna fino alla metà del mese di novembre
2011, oltre che al calo dei consumi connessi alla crisi economica sia della clientela residenziale che di quella
industriale. La situazione generale è infatti stata caratterizzata da una decrescita del PIL, dell’indice delle attività
produttive e dei consumi. I negativi trend trimestrali registrati nei volumi dei rifiuti industriali (rispetto ai trimestri del
2011) hanno mostrato un progressivo e costante miglioramento dall’inizio dell’anno fino a raggiungere una quasi
stabilizzazione nel terzo trimestre.
Anche le attività gestite in concessione nella distribuzione di energia, raccolta rifiuti urbani e servizio idrico
integrato hanno contribuito alla crescita dei risultati raggiunti nei primi nove mesi, grazie prevalentemente alle
efficienze conseguite nella gestione, agli investimenti effettuati e agli adeguamenti tariffari previsti dalle leggi
nazionali e alla applicazione degli accordi tariffari stipulati con le Authority locali.
I risultati operativi nei primi nove mesi hanno segnato un progresso rispetto al medesimo periodo dell’anno
precedente, grazie soprattutto al contributo delle aree strategiche d’affari dell’Energy (vendita e trading delle
commodity energetiche) che hanno beneficiato del peculiare assetto Upstream del Gruppo.
Tali risultati hanno sostenuto anche l’utile netto attribuibile agli azionisti realizzato nei 9 mesi, nonostante il fisiologico
aumento degli ammortamenti conseguenti agli investimenti effettuati, alle prudenziali politiche di accantonamento
perseguite e ai maggiori costi finanziari connessi alle dinamiche dei tassi d’interesse.
La posizione finanziaria netta si attesta a 2,1 miliardi di Euro sostanzialmente confermando i livelli raggiunti nel
secondo trimestre dell’anno.
Gruppo Hera – Relazione trimestrale consolidata al 30 settembre 2012
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8. 0 Introduzione
Approccio strategico
La strategia di Hera è focalizzata sulla creazione di valore attraverso un approccio multi‐stakeholder e mira a
perseguire la crescita lungo tutte le direttrici di sviluppo interne ed esterne per beneficiare sia delle economie di scala
sia del potenziale sinergico derivante dalla fusione con società multi‐utility operanti nei settori di riferimento.
Hera mette in atto strategie di efficientamento adottando un modello organizzativo che prevede l’accentramento di
alcune funzioni centrali ed il contemporaneo mantenimento di un forte radicamento nei territori serviti.
Lo sviluppo dei mercati in libera concorrenza rappresenta da sempre una strategia chiave del Gruppo, anche in
periodi di crisi economico‐finanziaria. Particolare attenzione è posta sulle politiche di cross selling dei servizi offerti
alla stessa base clienti. La crescita delle quote di mercato nei settori liberalizzati dell’energia e del trattamento dei
rifiuti è supportata dalla strategia di sviluppo della capacità impiantistica, giunta ormai alla sua fase finale di
esecuzione.
Nelle attività regolamentate si è puntato a potenziare il presidio del territorio di riferimento sia con ingenti
investimenti per espandere le reti sia con il rafforzamento della proprietà degli asset, attraverso l’acquisto di reti gas e
teleriscaldamento per ottenere una maggiore razionalizzazione degli assetti proprietari, degli investimenti e dei costi
di gestione e manutenzione. La strategia nei settori regolamentati mira a mantenere le concessioni in scadenza
partecipando alle gare indette nei territori di riferimento e persegue l’espansione in alcune aree limitrofe per alcuni
servizi a rete.
Hera persegue opportunità di sviluppo per linee esterne attraverso aggregazioni di aziende multi‐business, con attività
simili a quelle attualmente gestite da Hera, e di società mono‐business, integrate a monte nella filiera delle attività
liberalizzate. La linea di sviluppo multi‐business si concentra su aziende operanti in aree contigue al territorio di
riferimento, che permettono di estrarre ulteriori economie di scala in grado di alimentare i processi di efficientamento
della gestione nel breve‐medio termine. Nel 2009, questi criteri di espansione hanno consentito ad Hera di acquisire il
25% del capitale di Aimag con la prospettiva di successivo consolidamento per sviluppare una crescita supportata dallo
sviluppo di sinergie. Le operazioni di sviluppo mono‐business hanno invece l’obiettivo strategico di rafforzare sia le
attività di trattamento dei rifiuti, cogliendo le favorevoli opportunità del mercato, sia le attività energetiche che, grazie
ad una politica bilanciata di integrazione a monte dell’approvvigionamento delle materie prime, hanno lo scopo di
accompagnare lo sviluppo delle vendite.
Hera formalizza i propri obiettivi strategici in un piano industriale aggiornato annualmente; l’ultima revisione,
presentata al mercato nel mese di ottobre, si focalizza sull’arco temporale 2012‐2016. Gli scenari futuri alla base del
nuovo piano industriale prevedono una nuova fase di “razionalizzazione” del settore, che segue l’intensa fase di
“sviluppo” degli ultimi mesi che ha visto il Gruppo impegnato nella definizione del progetto di fusione con Acegas APS,
nella acquisizione del 100% della società Energonut e nell’approvazione dell’aumento di capitale da 80 milioni di azioni
per agevolare l’entrata del Fondo Strategico Italiano nella compagine sociale. Sono inoltre in atto trasformazioni del
quadro regolatorio dei servizi a monopolio locale come la raccolta dei rifiuti urbani e delle attività di distribuzione del
gas, le cui concessioni saranno sottoposte in futuro a procedure di assegnazione tramite gare ed, infine, la gestione
del servizio idrico integrato che sarà dotata di un nuovo sistema tariffario attualmente in fase di preparazione da parte
dell’Authority. A completare il quadro di riferimento molte società del settore sono attualmente impegnate nella
razionalizzazione del portafoglio di attività e nel riequilibrio della struttura finanziaria a seguito della sostenuta politica
di espansione implementata nello scorso decennio.
Gruppo Hera – Relazione trimestrale consolidata al 30 settembre 2012
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9. 0 Introduzione
Le direttrici di sviluppo perseguite senza soluzione di continuità dal Gruppo in questi anni hanno permesso di
rafforzare alcuni vantaggi competitivi basati su un assetto impiantistico tecnologicamente avanzato, su posizioni di
mercato forti a livello nazionale, oltre che su un’organizzazione efficiente nei diversi business. Tali assetti si sono
rivelati efficaci nella crescita dei risultati operativi anche durante la crisi economica degli ultimi anni, garantendo al
contempo una solida struttura finanziaria. Proprio questo assetto sarà il sostegno, nei prossimi 5 anni, della strategia
del Gruppo che si prefigge un’ulteriore espansione organica delle attività e altre opportunità di crescita esterna,
potenzialmente derivanti dall’evoluzione del settore.
Il nuovo piano industriale al 2016 conferma, pertanto, le strategie di crescita dei mercati sia nelle attività liberalizzate
nella filiera a monte, sia con il potenziamento della base impiantistica delle attività regolamentate, mantenendo al
centro della crescita prospettica l’estrazione di sinergie di costo e di ricavo. Il piano fissa obiettivi di crescita che, per la
maggior parte, poggiano su fattori già consolidati come lo sviluppo per linee di crescita interne e sulle recenti
operazioni di finanza straordinaria effettuate negli ultimi mesi. Alla crescita dei risultati economici conseguono
previsioni di positiva generazione di cassa, adeguata a finanziare un programma di investimento quantificato in linea
con quanto pianificato nel precedente piano a parità di perimetro. Il piano al 2016 prevede pertanto un
miglioramento della solidità finanziaria, per garantire una maggiore flessibilità e sostenere eventuali ulteriori progetti
di sviluppo che potranno emergere dall’attuale fase di evoluzione del settore, pur mantenendo un costante flusso di
dividendi per azione in tutto l’arco di piano almeno pari a 9 centesimi di euro.
La strategia di Hera mira ad uno sviluppo d’impresa sostenibile attraverso un approccio multi‐stakeholder. All’ inizio
del 2012, all’Assemblea degli azionisti è stato illustrato il bilancio di sostenibilità 2011, approvato dal CdA con il
bilancio d’esercizio 2011, che evidenzia una crescita del valore aggiunto ininterrotta dal 2002 a conferma della
concretezza dell’approccio sostenibile di Hera nella gestione delle attività.
Gruppo Hera – Relazione trimestrale consolidata al 30 settembre 2012
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10. 0 Introduzione
Settori di attività
Hera mantiene uno sviluppo bilanciato tra attività regolate (servizio idrico integrato, raccolta e smaltimento di rifiuti
urbani, distribuzione di gas metano ed energia elettrica, e teleriscaldamento) ed attività liberalizzate (vendita di gas
metano ed energia elettrica, smaltimento di rifiuti speciali e pubblica illuminazione) in termini di contributo al margine
operativo lordo.
L’efficacia ed il basso profilo di rischio collegato a questo equilibrato approccio multi‐business costituiscono i fattori
che hanno determinato la continua ed ininterrotta crescita del margine operativo lordo consolidato, anche in un anno
difficile come il 2012.
Hera è il principale operatore nazionale nel settore ambiente per quantità di rifiuti raccolti e trattati: l’attività di
raccolta dei rifiuti urbani è disciplinata sulla base di concessioni, mentre l’attività di smaltimento rappresenta un
business a libero mercato.
La dotazione impiantistica, costituita da oltre 80 impianti, è stata potenziata nel corso degli ultimi sette anni con la
costruzione di nuovi impianti ed è idonea a coprire l’intera gamma dei possibili trattamenti e valorizzazioni dei rifiuti
che rappresenta un’eccellenza del Gruppo su scala nazionale.
Hera è inoltre tra i principali operatori italiani nel recupero di energia elettrica dai rifiuti e risulta la sola società che
negli ultimi anni sia riuscita a costruire ed attivare in Italia cinque nuovi termovalorizzatori, portando la capacità
installata ad oltre 100 megawatt e 860.000 tonnellate/anno. Tale primato è stato ulteriormente potenziato con la
recente acquisizione della società Energonut e con l’approvazione del progetto di fusione con Acegas APS che
apporteranno complessivamente altri 3 impianti di termovalorizzazione. La controllata Herambiente Srl rappresenta il
veicolo societario creato per agevolare il presidio del mercato e per valorizzare al meglio il know how esclusivo,
maturato nella gestione di tali impianti.
Il Gruppo è il secondo operatore italiano nella gestione del ciclo idrico completo, che prevede la raccolta delle acque
reflue, la depurazione delle stesse e la distribuzione dell’acqua potabile. Hera svolge questi servizi in esclusiva in sette
province dell’Emilia Romagna e nel nord delle Marche, sulla base di concessioni a lungo termine (in media 2022).
L’attività di efficientamento nella gestione di oltre 40.000 chilometri di reti idriche, le economie di scala negli acquisti
nonché l’adeguamento delle tariffe rappresentano, assieme al contributo derivante dallo sviluppo per linee esterne, i
principali driver della crescita delle attività.
Nel settore del gas Hera risulta essere la maggiore tra le aziende “locali” e la terza società a livello nazionale per
numero di clienti grazie anche alle aumentate dimensioni conseguenti al progetto di fusione con Acegas APS
recentemente approvato dall’assemblea degli azionisti.
Il Gruppo difende la propria quota di mercato con la fornitura di gas proveniente anche direttamente da fonti estere
grazie al trasporto diretto attraverso il gasdotto TAG e garantite da contratti di fornitura a breve termine
prevalentemente prive di clausole “take or pay”.
Fin dalla sua costituzione, Hera persegue una strategia commerciale “dual fuel”, che consente di sviluppare il mercato
elettrico a tassi di crescita sostenuti, sia mediante l’attività di cross selling alla clientela esistente, sia grazie
Gruppo Hera – Relazione trimestrale consolidata al 30 settembre 2012
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12. 0 Introduzione
Andamento del titolo Hera in Borsa
L’indice FTSE Italia All‐Share ha chiuso i primi nove mesi del 2012 con una performance di +0,9%, mentre il titolo Hera
ha registrato un prezzo ufficiale di 1,26 Euro con una performance di +15,0% da inizio anno.
Andamento del titolo Hera al 30 settembre 2012
Hera FTSE All shares Local Utilities
+15,0% +0,9% (8,9%)
30%
20%
10%
0%
‐10%
‐20%
‐30%
‐40%
30/12/2011
13/01/2012
27/01/2012
10/02/2012
24/02/2012
09/03/2012
23/03/2012
10/04/2012
24/04/2012
09/05/2012
23/05/2012
06/06/2012
20/06/2012
04/07/2012
18/07/2012
01/08/2012
16/08/2012
30/08/2012
13/09/2012
27/09/2012
Il titolo mostra un andamento migliore rispetto all’andamento dei titoli quotati in borsa valori di Milano e dei titoli del
settore di riferimento delle “multi‐utility”; tale andamento si è registrato a seguito dell’annuncio dei risultati annuali e
trimestrali pubblicati nell’anno e delle operazioni di finanza straordinaria incorse nella seconda parte dell’anno.
Hera possiede un ampio coverage costituito da 11 uffici studi indipendenti, di cui la metà internazionali: Banca Aletti,
Banca Akros, Banca IMI, Centrobanca, Citi Group, Cheuvreux, Equita, Intermonte, Kepler, Mediobanca e Deutsche
Bank. Il titolo Hera non ha raccomandazioni negative da parte degli analisti che per la maggior parte hanno giudizi
positivi “Buy/Outperform”.
A seguito delle operazioni straordinarie che si sono succedute a partire dalla sua costituzione, il capitale sociale di
Hera è rappresentato da 1.115.013.754 azioni ordinarie del valore nominale di un euro ciascuna. Il dividendo per
azione, distribuito agli inizi del mese di giugno, è aumentato a 9 centesimi di Euro (in linea rispetto all’anno
precedente) con un Dividend yield superiore al 7% .
Gruppo Hera – Relazione trimestrale consolidata al 30 settembre 2012
Approvata dal CdA di Hera Spa il 13 novembre 2012 9
13. 0 Introduzione
La compagine sociale di Hera rappresenta un “unicum” nel settore italiano con un azionariato diffuso tra oltre 190 soci
pubblici del territorio di riferimento, che detengono una quota complessiva pari a circa 60,9% (di cui il 51% vincolato
in un patto parasociale), più di 400 investitori professionali italiani ed esteri ed oltre 21.000 azionisti privati.
Dal 2006 Hera ha adottato un piano di riacquisto di azioni proprie che prevede un limite massimo di 15 milioni di
azioni per un importo complessivo fino a 60 milioni di euro, finalizzato a finanziare eventuali potenziali opportunità
d’integrazione di società di piccole dimensioni e a regolarizzare fluttuazioni anomale delle quotazioni rispetto a quelle
dei principali competitor nazionali. L’Assemblea degli azionisti che ha approvato il Bilancio annuale 2011 ha rinnovato
il piano di acquisto di azioni proprie per ulteriori 18 mesi per un importo massimo complessivo di 40 milioni di euro
per l’acquisto di massimo 25 milioni di azioni. Al 30 settembre 2012 Hera deteneva in portafoglio circa 10,1 milioni
azioni proprie.
Lo strumento principale di comunicazione verso il mercato finanziario è indubbiamente rappresentato dal sito
istituzionale del Gruppo (www.gruppohera.it). La costante attenzione per la comunicazione on‐line ha permesso al
Gruppo di essere annoverato tra le Best practice nazionali assieme alle maggiori capitalizzazioni della borsa di Milano.
Nei primi nove mesi del 2012, in occasione della presentazione alla comunità finanziaria dei risultati annuali e del
piano industriale al 2016, si è proseguita la politica di mantenere un costante dialogo con gli investitori italiani ed
esteri attraverso road show internazionali, che hanno consentito di instaurare e rinnovare un numero crescente di
contatti in risposta alla maggiore richiesta di informazioni dei mercati finanziari europei e americani.
Gruppo Hera – Relazione trimestrale consolidata al 30 settembre 2012
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15. 1 Relazione sulla gestione
1.01 Andamento al 30 settembre 2012 del Gruppo
Dati sintetici consolidati del Gruppo:
(milioni di €) 30‐set‐11 Inc.% 30‐set‐12 Inc.% Variaz.%
Ricavi 2.901,9 3.322,0 +14,5%
Margine Operativo Lordo 466,7 16,1% 473,6 14,3% +1,5%
Margine Operativo 240,5 8,3% 242,6 7,3% +0,9%
Risultato Netto 84,0 2,9% 79,6 2,4% ‐5,2%
1.01.01 Risultati economici e finanziari
Al termine dei primi nove mesi del 2012, il Gruppo Hera mostra una gestione caratteristica in crescita rispetto
all’analogo periodo del 2011, nonostante il perdurare della forte congiuntura economica negativa, seppure con un
risultato netto inferiore, che risente degli impatti del maggior costo della gestione finanziaria. Le aree d’affari hanno
differenti andamenti, che si andranno a dettagliare in seguito, come anche gli indicatori quantitativi: si evidenziano
maggiori volumi venduti di gas, calore e acqua somministrata, mentre si segnalano minori volumi di rifiuti smaltiti e di
energia elettrica venduta.
E’ da segnalare anche un incremento consistente dei prezzi delle materie prime che hanno generato effetti di
confronto, temporaneamente negativi, nella valutazione dei Fair Value sui contratti di copertura delle commodities.
Infine, rispetto ai primi nove mesi del 2011, si segnalano i seguenti avvenimenti:
Hera Energie Rinnovabili, nel mese di febbraio 2012, ha acquisito al 100% quattro società (Amon Srl, Esole Srl,
Juwi Sviluppo Italia‐ 02 Srl e CTG RA Srl) operanti nel settore produzione di energia elettrica ed aventi
ciascuna un impianto fotovoltaico a terra da 1 MWh; successivamente le società sono state fuse per
incorporazione in Hera Energie Rinnovabili.
Da febbraio 2012, il Gruppo HERAmbiente consolida integralmente la società Feronia Srl che gestisce una
discarica nel comune di Finale Emilia (MO).
Da Luglio 2012, con effetto retroattivo al primo gennaio 2012, il Gruppo Marche Multiservizi ha incluso nel
suo perimetro di consolidamento la società Marche Multiservizi Falconara, operante nei servizi di Igiene
Urbana nel comune di Falconara e Unione dei 5 comuni.
Gruppo Hera – Relazione trimestrale consolidata al 30 settembre 2012
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16. 1 Relazione sulla gestione
Come già emerso dai bilanci degli esercizi precedenti, lo schema di Conto Economico Consolidato recepisce
l’applicazione dell’interpretazione del principio contabile IFRIC 12 “Accordi per servizi in concessione” che ha
modificato la modalità di contabilizzazione dei fatti aziendali per quelle imprese che operano in settori regolamentati
da specifiche concessioni. A livello contabile, l’effetto dell’applicazione di tale principio, invariante sui risultati, è la
rappresentazione a conto economico dei lavori d‘investimento eseguiti sui beni in concessione, limitatamente ai
servizi a rete. Si evidenziano, quindi, nei primi nove mesi del 2012 maggiori altri ricavi operativi per 85,8 milioni di
euro e per 98,1 milioni di euro nell’analogo periodo del 2011, minori costi capitalizzati per 23,8 milioni di euro nel
2012 e 24,2 milioni di euro nel 2011 e maggiori costi operativi per servizi, materiali e altre spese operative per 62,1
milioni di euro nel 2012 e 73,9 milioni di euro nel 2011.
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17. 1 Relazione sulla gestione
Nella tabella seguente sono riportati i risultati economici dei primi nove mesi del 2011 e 2012:
Conto economico
30‐set‐11 Inc.% 30‐set‐12 Inc% Var. Ass. Var. %
(mln/€)
Ricavi 2.901,9 0,0% 3.322,0 0,0% +420,1 +14,5%
Altri ricavi operativi 137,8 4,7% 135,7 4,1% ‐2,1 ‐1,5%
Materie prime e materiali (1.666,9) ‐57,4% (2.027,3) ‐61,0% +360,4 +21,6%
Costi per servizi (639,3) ‐22,0% (664,1) ‐20,0% +24,8 +3,9%
Altre spese operative (26,8) ‐0,9% (29,0) ‐0,9% +2,2 +8,2%
Costi del personale (276,5) ‐9,5% (284,3) ‐8,6% +7,8 +2,8%
Costi capitalizzati 36,5 1,3% 20,7 0,6% ‐15,8 ‐43,3%
Margine operativo lordo 466,7 16,1% 473,6 14,3% +6,9 +1,5%
Amm.ti e Acc.ti (226,2) ‐7,8% (231,0) ‐7,0% +4,8 +2,1%
Utile operativo 240,5 8,3% 242,6 7,3% +2,1 +0,9%
Gestione Finanziaria (84,3) ‐2,9% (95,5) ‐2,9% +11,2 +13,3%
Utile prima delle imposte 156,2 5,4% 147,1 4,4% ‐9,1 ‐5,8%
Imposte (72,2) ‐2,5% (67,4) ‐2,0% ‐4,8 ‐6,6%
Utile netto dell'esercizio 84,0 2,9% 79,6 2,4% ‐4,4 ‐5,2%
Attribuibile a:
Azionisti della Controllante 67,7 2,3% 70,2 2,1% +2,5 +3,7%
Azionisti di minoranza 16,4 0,6% 9,5 0,3% ‐6,9 ‐42,2%
Il margine operativo lordo passa da 466,7 milioni di euro dei primi nove mesi del 2011 ai 473,6 del 2012, +1,5%; l’utile
operativo passa da 240,5 a 242,6 milioni di euro; il risultato ante‐imposte risulta inferiore del 5,8%, passando da 156,2
a 147,1 milioni di euro; il risultato netto passa da 84,0 milioni di euro del 30 settembre 2011 a 79,6 dell’analogo
periodo del 2012.
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18. 1 Relazione sulla gestione
I Ricavi aumentano di 420,1 milioni di euro, +14,5%, passando da 2.901,9 milioni di euro dei primi nove mesi del 2011
a 3.322,0 milioni di euro del 2012. Le principali motivazioni sono: (i) i maggiori volumi di distribuzione e vendita Gas,
(ii) i maggiori ricavi di gas ed energia elettrica per effetto dell’incremento dei prezzi della materia prima, pari circa a
300 milioni di euro complessivi, (iii) i maggiori ricavi da somministrazione del servizio idrico integrato, che
compensano i minori ricavi dell’area ambiente.
L’aumento dei Costi delle materie prime e materiali, pari a 360,4 milioni di euro rispetto ai primi 9 mesi del 2011,
risente dei maggiori volumi venduti di gas e degli aumenti del prezzo della materia prima, di circa 300 milioni di euro
come già citato in precedenza.
Gli altri costi operativi (Costi per servizi in aumento di 24,8 milioni di euro e Altre spese operative in aumento di 2,2
milioni di euro), crescono complessivamente di 27,0 milioni di euro (+4,1%); l’aumento è da imputare per circa l’80%
ai maggiori costi di vettoriamento di energia elettrica e gas.
Il Costo del personale cresce del 2,8% passando da 276,5 milioni di euro al 30 settembre 2011 a 284,3 milioni di euro
dei primi nove mesi del 2012. Tale aumento è dovuto prevalentemente agli incrementi retributivi da CCNL, in parte
compensati da una riduzione delle risorse medie, nonostante l’ingresso di MMS Falconara nel perimetro di
consolidamento.
La diminuzione dei Costi capitalizzati, che passano da 36,5 a 20,7 milioni di euro, è legata principalmente a minori
lavori sugli impianti e opere tra le società del Gruppo, in particolare per il completamento dei nuovi impianti WTE.
Il Margine operativo lordo consolidato di Gruppo al 30 settembre 2012 si mostra in crescita, passando da 466,7 a
473,6 milioni di euro (+1,5%), grazie al buon andamento dell’area Gas, che passa dal 29,5% al 34,0% d’incidenza di
risultato sul totale, dell’area ciclo idrico e degli Altri Servizi.
Gli Ammortamenti e Accantonamenti aumentano del 2,1%, passando dai 226,2 milioni di euro dei primi nove mesi del
2011, ai 231,0 milioni di euro dell’analogo periodo dell’esercizio 2012. La variazione è dovuta principalmente a: (i)
maggiori ammortamenti per nuovi impianti, (ii) maggiori ammortamenti e accantonamenti dovuti alle variazioni del
perimetro di consolidamento.
L’Utile Operativo dei primi nove mesi del 2012 è pari a 242,6 milioni di euro, in crescita dello 0,9 % rispetto all’analogo
periodo del 2011, per i motivi descritti in precedenza.
Il risultato della Gestione Finanziaria al 30 settembre 2012 risulta pari a 95,5 milioni di euro in crescita rispetto ai 83,4
milioni di euro dei primi nove mesi del 2011.
Il maggior onere è dovuto sia all’incremento dell’indebitamento medio sia al maggior costo medio per effetto
dell’incremento degli spread registrato rispetto all’anno precedente. Il totale della gestione finanziaria è inoltre
influenzato dai minori utili da imprese collegate rispetto allo stesso periodo del 2011.
Alla luce di quanto sopra descritto, il Risultato Ante‐Imposte passa da 156,2 milioni di euro dei primi nove mesi del
2011 ai 147,1 milioni di euro dell’analogo periodo del 2012, con una diminuzione del 5,8%.
Gruppo Hera – Relazione trimestrale consolidata al 30 settembre 2012
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19. 1 Relazione sulla gestione
Le imposte passano da 72,2 del 2011 a 67,4 milioni di euro del 2012. Il tax rate risulta pari al 45,8%, in diminuzione di
0,4 punti percentuali rispetto all’analogo periodo dell’esercizio precedente, principalmente a causa dei benefici
introdotti dal Decreto Monti in materia di deducibilità dell’IRAP pagata sul costo del lavoro.
Il Risultato Netto al 30 settembre 2012 si attesta dunque a 79,6 milioni di euro, in diminuzione del 5,2%, rispetto agli
84,0 milioni di euro del 30 settembre 2011.
Il risultato di pertinenza del gruppo è invece pari a 70,2 milioni euro milioni di euro, in aumento del 3,7% rispetto ai
67,7 del 30 settembre 2011. La causa di questa inversione è imputabile principalmente al miglioramento conseguito
dalle società interamente controllate dalla capogruppo Hera S.p.A.
Gruppo Hera – Relazione trimestrale consolidata al 30 settembre 2012
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20. 1 Relazione sulla gestione
1.02 Investimenti
Gli investimenti materiali e immateriali del Gruppo ammontano a 183,8 milioni di euro rispetto ai 213,2 milioni di euro
del corrispondente periodo dell’esercizio precedente.
Nella tabella seguente sono elencati, nel periodo di riferimento, gli investimenti al lordo delle dismissioni suddivisi per
settore di attività:
Totale Investimenti
30‐set‐11 30‐set‐12 Var. Ass. Var. %
(mln €)
Area gas 34,3 27,2 ‐7,1 ‐20,7%
Area energia elettrica 20,1 13,1 ‐7,0 ‐34,8%
Area ciclo idrico integrato 69,4 60,5 ‐8,9 ‐12,8%
Area ambiente 44,8 31,6 ‐13,2 ‐29,5%
Area altri servizi 10,4 8,6 ‐1,8 ‐17,3%
Struttura centrale 34,2 42,9 +8,7 +25,4%
Totale Investimenti Operativi 213,2 183,8 ‐29,4 ‐13,8%
Totale investimenti finanziari 0,0 0,0 +0,0 +0,0%
Totale 213,2 183,8 ‐29,4 ‐13,8%
Gli investimenti del servizio Gas risultano inferiori rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente. Gli interventi
del servizio Gas sul territorio di riferimento si riferiscono a estensioni di rete, a bonifiche e a potenziamenti di reti e
impianti di distribuzione. Nel Teleriscaldamento sono comprese le opere di estensione rete nelle aree di Bologna (1,7
milioni di euro), Imola (2,2 milioni di euro), Forlì Cesena (0,9 milioni di euro), Ferrara (1,0 milioni di euro) e Modena
(0,3 milioni di euro). Gli investimenti della Gestione Calore sono relativi a interventi strutturali su impianti termici
gestiti dalle società del Gruppo.
Gas
30‐set‐11 30‐set‐12 Var. Ass. Var. %
(mln €)
Reti 23,0 20,1 ‐2,9 ‐12,6%
TLR/Gestione Calore 11,2 7,0 ‐4,2 ‐37,5%
Altro 0,1 0,1 +0,0 +0,0%
Totale Gas 34,3 27,2 ‐7,1 ‐20,7%
Gli investimenti del servizio Energia Elettrica, riguardano prevalentemente l’estensione del servizio e la manutenzione
straordinaria di impianti e reti di distribuzione nel territorio di Modena e Imola ed i servizi di supporto reti. Gli
investimenti sono in diminuzione rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente anche a causa della
conclusione dell’impegno per la sostituzione massiva degli attuali misuratori con contatori elettronici, al fine di
rispettare i piani di sostituzione deliberati dall’AEEG. Gli investimenti in impianti di produzione di energia elettrica e
calore (CCGT) si riferiscono all’impianto cogenerativo di Imola, mentre gli interventi della cogenerazione industriale
riguardano la realizzazione di nuovi impianti presso aziende del territorio.
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21. 1 Relazione sulla gestione
Energia Elettrica
30‐set‐11 30‐set‐12 Var. Ass. Var. %
(mln €)
Territorio 15,0 9,7 ‐5,3 ‐35,3%
CCGT Imola 3,9 3,1 ‐0,8 ‐20,5%
Cogenerazione ind.le 1,2 0,2 ‐1,0 ‐83,3%
Totale Energia Elettrica 20,1 13,1 ‐7,0 ‐34,8%
Per quanto attiene al Ciclo Idrico Integrato gli investimenti sono principalmente riferiti a estensioni, bonifiche e
potenziamenti di reti e impianti oltre ad adeguamenti normativi relativi soprattutto all’ambito depurativo e fognario.
Gli interventi nel Ciclo Idrico registrano una riduzione rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente.
Ciclo Idrico Integrato
30‐set‐11 30‐set‐12 Var. Ass. Var. %
(mln €)
Acquedotto 35,3 31,0 ‐4,3 ‐12,2%
Depurazione 16,4 15,5 ‐0,9 ‐5,5%
Fognatura 17,7 13,9 ‐3,8 ‐21,5%
Totale Ciclo Idrico Integrato 69,4 60,5 ‐8,9 ‐12,8%
Nell’area Ambiente gli interventi di mantenimento e potenziamento sugli impianti esistenti sul territorio sono in
aumento rispetto all’anno precedente. Per quanto concerne gli investimenti nell’ambito dei termovalorizzatori (WTE),
gli interventi risultano in diminuzione a seguito della conclusione dell’impianto di Rimini.
Ambiente
30‐set‐11 30‐set‐12 Var. Ass. Var. %
(mln €)
Impianti Esistenti 30,6 31,6 +1,0 +3,3%
Nuovi impianti:
WTE Modena 1,5 0,0 ‐1,5 ‐100,0%
WTE Rimini 12,7 0,0 ‐12,7 ‐100,0%
Totale Ambiente 44,8 31,6 ‐13,2 ‐29,5%
L’area Altri Servizi in ambito Telecomunicazioni presenta investimenti in diminuzione rispetto allo stesso periodo del
2011; nella voce Altro sono inclusi gli investimenti nei servizi cimiteriali comprensivi della realizzazione del nuovo polo
crematorio (0,4 milioni di euro nel periodo).
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22. 1 Relazione sulla gestione
Altri Servizi
30‐set‐11 30‐set‐12 Var. Ass. Var. %
(mln €)
TLC 7,8 6,3 ‐1,5 ‐19,2%
Illum. Pubblica e Semaforica 1,0 0,9 ‐0,1 ‐10,0%
Altro 1,6 1,4 ‐0,2 ‐12,5%
Totale Altri Servizi 10,4 8,6 ‐1,8 ‐17,3%
Risultano complessivamente in aumento, rispetto all’esercizio precedente, gli investimenti nell’ambito della Struttura
Centrale per effetto degli interventi di realizzazione delle nuove Sedi e per gli interventi di mantenimento del parco
mezzi. Gli altri investimenti comprendono il completamento dei laboratori e delle strutture di Telecontrollo.
Struttura Centrale
30‐set‐11 30‐set‐12 Var. Ass. Var. %
(mln €)
Interventi immobiliari 16,1 23,6 +7,5 +46,6%
Sistemi informativi 10,9 10,4 ‐0,5 ‐4,6%
Flotte 5,0 7,3 +2,3 +46,0%
Altri investimenti 2,1 1,5 ‐0,6 ‐28,6%
Totale Struttura Centrale 34,2 42,9 +8,7 +25,4%
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23. 1 Relazione sulla gestione
1.03 Analisi per area d’affari
Di seguito si propone un’analisi dei risultati della gestione realizzati nelle aree d’affari in cui opera il Gruppo: (i) settore
del Gas, che comprende i servizi di distribuzione e vendita di gas metano e GPL, teleriscaldamento e gestione calore
(ii) settore dell’Energia Elettrica, che comprende i servizi di produzione, distribuzione e vendita di Energia Elettrica (iii)
settore del Ciclo Idrico Integrato, che comprende i servizi di Acquedotto, Depurazione e Fognatura (iv) settore
dell’Ambiente, che comprende i servizi di Raccolta, Trattamento e Smaltimento dei rifiuti (v) settore degli Altri Servizi,
che comprende i servizi di Illuminazione Pubblica, Telecomunicazione e altri servizi minori.
Alla luce di quanto riportato, si espone la composizione e l’evoluzione negli anni dei Ricavi e del Margine Operativo
Lordo come rappresentato nei seguenti grafici:
Composizione del portafoglio di business
RICAVI
30‐Set‐‘11 30‐Set‐‘12
Ambiente
Ambiente Altri Servizi Altri Servizi
17,3% 2,2% 14,8% 2,0%
Acqua
Acqua
12,7%
13,8%
Gas
30,8%
G as
34,9%
EE
EE
35,8%
35,6%
30‐Set‐‘11 MARGINE OPERATIVO LORDO 30‐Set‐‘12
Altri Servizi Ambiente Altri Servizi
Ambiente
2,7% 28,0% 2,8%
32,0%
Gas
29,5%
G as
34,0%
Acqua
Acqua 25,4%
EE EE
23,9%
11,9% 9,8%
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24. 1 Relazione sulla gestione
Nei prossimi capitoli viene rappresentata un’analisi dei risultati della gestione realizzati per aree d’affari. I conti
economici per area d’affari sono comprensivi dei costi di struttura ed includono gli scambi economici tra le stesse
valorizzati a prezzi correnti di mercato.
L’analisi per aree d’affari considera la valorizzazione di maggiori ricavi e costi, senza impatto sul Margine Operativo
Lordo, relativi all’applicazione dell’IFRIC 12, come mostrato sul Conto Economico Consolidato del Gruppo. I settori
d’affari che risentono dell’applicazione del suddetto principio sono: il servizio di distribuzione del Gas metano, il
servizio di distribuzione dell’Energia Elettrica, tutti i servizi del Ciclo Idrico Integrato e il servizio d’illuminazione
pubblica.
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25. 1 Relazione sulla gestione
1.03.01 Analisi delle attività relative all’Area Gas
Al 30 settembre 2012, l’area Gas presenta una notevole crescita rispetto all’analogo periodo dell’esercizio precedente
sia in termini assoluti che in termini percentuali di contributo al margine operativo lordo del Gruppo, arrivando al 34%,
in crescita di 4,5 punti percentuali rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente, come illustra nella tabella
sottostante:
(mln/€) 30‐set‐11 30‐set‐12 Var. Ass. Var. %
Margine operativo lordo area 137,7 161,2 +23,5 +17,1%
Margine operativo lordo gruppo 466,7 473,6 +6,9 +1,5%
Peso percentuale 29,5% 34,0% +4,5 p.p.
La tabella seguente riporta i principali indicatori quantitativi dell’area:
Dati quantitativi 30‐set‐11 30‐set‐12 Var. Ass. Var. %
Volumi distribuiti gas (milioni di mcubi) 1.522,9 1.569,6 +46,7 +3,1%
Volumi venduti gas (milioni di mcubi) 2.246,1 2.551,8 +305,7 +13,6%
‐ di cui volumi Trading 900,5 1.141,8 +241,3 +26,8%
Volumi erogati calore (Gwht) 331,1 357,3 +26,2 +7,9%
I volumi distribuiti, passano da 1.522,9 milioni di metri cubi del 2011 ai 1.569,6 del 2012, con una crescita del 3,1%,
che risulta anche superiore alla media nazionale (+0,9%), a seguito delle rigide temperature dei primi mesi del 2012.
I volumi venduti di gas invece passano da 2.246,1 milioni di metri cubi del 30 settembre 2011 a 2.551,8 del 2012, con
un aumento del 13,6% rispetto all’analogo periodo del 2011, per effetto sia della crescita dei volumi intermediati,
grazie sia all’ampliamento del portafoglio grossisti e alle maggiori forniture a grandi punti di consumo, come le centrali
termoelettriche, che all’aumento dei volumi venduti.
I volumi erogati di calore passano da 331,1 GWht del 30 settembre 2011 ai 357,3 del 30 settembre 2012, con un
aumento del 7,9%, legato sia alle minori temperature medie registrate nel primo quadrimestre 2012, che hanno
causato un maggior consumo di calore, sia alle maggiori attivazioni avvenute nel primo semestre 2012.
Gruppo Hera – Relazione trimestrale consolidata al 30 settembre 2012
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26. 1 Relazione sulla gestione
Si riporta di seguito la sintesi dei risultati economici dell’area:
Conto economico
30‐set‐11 Inc.% 30‐set‐12 Inc% Var. Ass. Var. %
(mln/€)
Ricavi 977,2 1.256,4 +279,2 +28,6%
Costi operativi (798,8) ‐81,7% (1.045,2) ‐83,2% +246,4 +30,8%
Costi del personale (50,1) ‐5,1% (55,5) ‐4,4% +5,4 +10,8%
Costi capitalizzati 9,4 1,0% 5,4 0,4% ‐4,0 ‐42,7%
Margine operativo lordo 137,7 14,1% 161,2 12,8% +23,5 +17,1%
I ricavi aumentano del 28,6%, passando da 977,2 milioni di euro dei primi nove mesi del 2011 a 1.256,4 milioni di euro
del 2012, per effetto: (i) dei maggiori ricavi da vendita, legati sia all’aumento del costo della materia prima che ai
maggiori volumi venduti e intermediati, (ii) dei maggiori ricavi da distribuzione e (iii) dei maggiori volumi di calore
venduti nel Business Teleriscaldamento.
La crescita del 30,8 % dei costi operativi è dovuta principalmente all’aumento del costo della materia prima gas
naturale, ai maggiori volumi venduti e intermediati e ai maggiori costi di vettoriamento del gas naturale.
Il Margine Operativo Lordo nell’area Gas aumenta quindi di 23,5 milioni di euro, passando da 137,7 a 161,2 milioni di
euro, nonostante una diminuzione della marginalità percentuale, dal 14,1% del 30 settembre 2011 al 12,8% del 2012.
Il risultato dell’area è da imputare ai maggiori margini di vendita, grazie ai buoni contratti di acquisto della materia
prima, ai maggiori ricavi da distribuzione e ai maggiori volumi di calore erogati.
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27. 1 Relazione sulla gestione
1.03.02 Analisi delle attività relative all’Area Energia Elettrica
L’Area Energia Elettrica, al termine del periodo gennaio‐settembre 2012, presenta un calo rispetto all’esercizio 2011,
sia in termini assoluti sia di contributo alla marginalità complessiva del Gruppo, come evidenziato nella tabella
sottostante:
(mln/€) 30‐set‐11 30‐set‐12 Var. Ass. Var. %
Margine operativo lordo area 55,5 46,6 ‐8,9 ‐16,1%
Margine operativo lordo gruppo 466,7 473,6 +6,9 +1,5%
Peso percentuale 11,9% 9,8% ‐2,1 p.p.
Il Margine Operativo Lordo passa da 55,5 milioni di euro del 30 settembre 2011, ai 46,6 milioni di euro al 2012, con
una diminuzione di 8,9 milioni di euro. Tale decremento è dovuto per la maggior parte alla variazione del Fair Value
delle operazioni di copertura delle vendite di energia elettrica che nell’anno 2011, in relazione all’andamento del
prezzo del petrolio, hanno prodotto una valutazione delle stesse molto positiva sui primi nove mesi dell’anno 2011.
I dati quantitativi dell’area, che non ricomprendono le attività di trading, sono riportati nella tabella sottostante:
Dati quantitativi 30‐set‐11 30‐set‐12 Var. Ass. Var. %
Volumi venduti (Gw/h) 7.480,4 7.301,1 ‐179,3 ‐2,4%
Volumi distribuiti (Gw/h) 1.723,0 1.672,5 ‐50,5 ‐2,9%
La diminuzione dei volumi venduti, ‐2,4%, è stata determinata dai minori consumi legati alla già citata congiuntura
economica in atto, pur in presenza di una crescita del portafoglio clienti del 13,9%.
I volumi distribuiti calano del 2,9%, evidenziando un rallentamento dei consumi, che si riflette, anche se in maniera
inferiore, sia nel territorio di riferimento di Emilia Romagna e Toscana (‐2,2%) che nella media nazionale (‐1,9%).
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28. 1 Relazione sulla gestione
Di seguito si propone l’analisi dei principali risultati dell’area:
Conto economico
30‐set‐11 Inc.% 30‐set‐12 Inc% Var. Ass. Var. %
(mln/€)
Ricavi 1.136,3 1.282,9 +146,6 +12,9%
Costi operativi (1.069,3) ‐94,1% (1.223,6) ‐95,4% +154,3 +14,4%
Costi del personale (20,4) ‐1,8% (18,6) ‐1,4% ‐1,8 ‐8,8%
Costi capitalizzati 8,8 0,8% 5,8 0,5% ‐3,0 ‐33,9%
Margine operativo lordo 55,5 4,9% 46,6 3,6% ‐8,9 ‐16,1%
I ricavi passano da 1.136,3 milioni di euro del 30 settembre 2011 a 1.282,9 dell’analogo periodo del 2012, con un
aumento del 12,9%, dovuto principalmente all’aumento del prezzo della materia prima.
L’aumento dei costi operativi (+14,4%) è da collegare ai maggiori costi di acquisto della materia e di vettoriamento
dell’energia elettrica. Si ricorda anche l’effetto, già citato in precedenza, sui primi nove mesi del 2011 nella
valorizzazione delle operazioni di copertura sull’acquisto della materia prima destinata alla vendita.
Va inoltre rilevato che le attività riguardanti le fonti rinnovabili e la cogenerazione industriale danno un contributo di
marginalità dell’8,5% al margine dell’area Energia Elettrica, in aumento di 6,6 punti percentuali rispetto all’analogo
periodo dell’anno precedente, grazie anche all’acquisizione delle nuove società operanti nel settore fotovoltaico.
Al termine del periodo gennaio‐settembre 2012, per quanto riportato in precedenza, il Margine Operativo Lordo passa
da 55,5 a 46,6 milioni di euro.
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29. 1 Relazione sulla gestione
1.03.03 Analisi delle attività relative all’Area Ciclo Idrico Integrato
L’area del Ciclo Idrico Integrato, al 30 settembre 2012, si presenta in crescita sia in termini economici che quantitativi
rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente:
(mln/€) 30‐set‐11 30‐set‐12 Var. Ass. Var. %
Margine operativo lordo area 111,6 120,1 +8,5 +7,6%
Margine operativo lordo gruppo 466,7 473,6 +6,9 +1,5%
Peso percentuale 23,9% 25,4% +1,5 p.p.
In seguito si propone un’analisi dei risultati della gestione realizzati nell’area:
Conto economico (mln/€) 30‐set‐11 Inc.% 30‐set‐12 Inc% Var. Ass. Var. %
Ricavi 439,2 458,9 +19,7 +4,5%
Costi operativi (253,8) ‐57,8% (259,9) ‐56,6% +6,1 +2,4%
Costi del personale (79,3) ‐18,1% (81,5) ‐17,8% +2,2 +2,8%
Costi capitalizzati 5,5 1,2% 2,7 0,6% ‐2,8 ‐51,1%
Margine operativo lordo 111,6 25,4% 120,1 26,2% +8,5 +7,6%
I ricavi, pari 458,9 milioni di euro, aumentano del 4,5% rispetto al 30 settembre 2011, per un effetto dei maggiori
ricavi e volumi da somministrazione a copertura dei maggiori costi di gestione del servizio.
I costi operativi crescono infatti del 2,4%, rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente, e sono legati a: (i)
all’aumento dei costi energetici per il funzionamento degli impianti di tutto il servizio idrico integrato, (ii) i maggior
costo della materia prima acqua e (iii) i maggiori costi per sopperire all’emergenza idrica dei mesi estivi del 2012,
periodo in cui la piovosità media è stata estremamente ridotta.
La tabella seguente riproduce i principali indicatori quantitativi dell’area.
Dati quantitativi 30‐set‐11 30‐set‐12 Var. Ass. Var. %
Volumi venduti (milioni di mcubi)
Acquedotto 195,6 195,7 +0,1 +0,1%
Fognatura 167,9 169,7 +1,8 +1,1%
Depurazione 166,6 168,3 +1,7 +1,0%
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30. 1 Relazione sulla gestione
I volumi di acqua erogati sono superiori ai prime nove mesi del 2011 dello 0,1%, mentre quelli di fognatura e
depurazione, crescono rispettivamente dell’1,1% e dell’ 1,0%.
Il Margine Operativo Lordo si attesta quindi a 120,1 milioni di euro al 30 settembre 2012, contro i 111,6 milioni di euro
dell’anno precedente, con un aumento percentuale del 7,6%, dovuto ai maggiori volumi venduti e ricavi per copertura
dei servizi erogati.
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31. 1 Relazione sulla gestione
1.03.04 Analisi delle attività relative all’Area Ambiente
L’Area Ambiente evidenzia un calo della marginalità come riportato nella tabella seguente:
(mln/€) 30‐set‐11 30‐set‐12 Var. Ass. Var. %
Margine operativo lordo area 149,2 132,5 ‐16,7 ‐11,2%
Margine operativo lordo gruppo 466,7 473,6 +6,9 +1,5%
Peso percentuale 32,0% 28,0% ‐4,0 p.p.
Il Gruppo Hera opera in modo integrato sul ciclo completo dei rifiuti, con una dotazione di 80 impianti di trattamento
e smaltimento di rifiuti urbani e speciali gestiti dal Gruppo HERAmbiente, a cui si aggiungono i 4 gestiti dal Gruppo
Marche Multiservizi.
In seguito si propone un’analisi dei risultati della gestione realizzati nell’area d’attività Ambiente:
Conto economico
30‐set‐11 Inc.% 30‐set‐12 Inc% Var. Ass. Var. %
(mln/€)
Ricavi 550,2 533,7 ‐16,5 ‐3,0%
Costi operativi (299,6) ‐54,5% (290,8) ‐54,5% ‐8,8 ‐2,9%
Costi del personale (112,5) ‐20,5% (115,6) ‐21,7% +3,1 +2,8%
Costi capitalizzati 11,1 2,0% 5,3 1,0% ‐5,8 ‐52,1%
Margine operativo lordo 149,2 27,1% 132,5 24,8% ‐16,7 ‐11,2%
I ricavi al 30 settembre 2012 mostrano un calo del 3,0% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente, passando
da 550,2 a 533,7 milioni di euro. Il decremento è dovuto: (i) ai minori ricavi da produzione energia elettrica, per circa
13 milioni di euro, la maggior parte dei quali legata alla cessazione dell’incentivo CIP6 sul termovalorizzatore FEA nella
zona di Bologna (circa 12,0 milioni di euro), (ii) ai minori volumi di rifiuti smaltiti.
La diminuzione dei Costi capitalizzati è legata principalmente a minori lavori sugli impianti e opere tra le società del
Gruppo; in particolare sono legati al completamento della costruzione dei termovalorizzatori.
La raccolta differenziata, in termini di incidenza percentuale sul totale dei volumi raccolti, raggiunge al termine dei
primi nove mesi del 2012 il 50,2%, contro il 49,2% dell’analogo periodo del 2011.
Gruppo Hera – Relazione trimestrale consolidata al 30 settembre 2012
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32. 1 Relazione sulla gestione
Di seguito un’analisi dei volumi commercializzati e trattati dal Gruppo nei primi nove mesi del 2012, rispetto allo
stesso periodo del 2011:
Dati Quantitativi (migliaia di tonnellate) 30‐set‐11 Inc.% 30‐set‐12 Inc% Var. Ass. Var. %
Rifiuti urbani 1.368,4 35,0% 1.306,1 37,4% ‐62,3 ‐4,6%
Rifiuti da mercato 1.180,6 30,2% 1.086,6 31,1% ‐94,0 ‐8,0%
Rifiuti commercializzati 2.549,0 65,2% 2.392,7 68,5% ‐156,3 ‐6,1%
Sottoprodotti impianti 1.362,2 34,8% 1.101,2 31,5% ‐261,0 ‐19,2%
Rifiuti trattati per tipologia 3.911,2 100,0% 3.493,9 100,0% ‐417,3 ‐10,7%
Discariche 967,1 24,7% 882,2 25,2% ‐84,9 ‐8,8%
Termovalorizzatori 691,5 17,7% 697,2 20,0% +5,7 +0,8%
Impianti di selezione e altro 224,5 5,7% 233,5 6,7% +9,0 +4,0%
Impianti di compostaggio e stabilizzazione 425,8 10,9% 354,3 10,1% ‐71,5 ‐16,8%
Imp. di inertizzazione e chimico‐fisici 648,4 16,6% 538,8 15,4% ‐109,6 ‐16,9%
Altri impianti 953,8 24,4% 787,9 22,6% ‐165,9 ‐17,4%
Rifiuti trattati per impianto 3.911,2 100,0% 3.493,9 100,0% ‐417,3 ‐10,7%
L’analisi dei dati quantitativi evidenzia una diminuzione del 6,1% dei rifiuti commercializzati, dovuto sia al calo dei
rifiuti urbani (‐4,6%) che di quelli da mercato (‐8,0%), a seguito della già citata congiuntura economica negativa. La
diminuzione dei sottoprodotti da impianti è, invece, da mettere in relazione alle diverse condizioni meteo: in
particolare la minore piovosità, rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente, ha causato una minore produzione
di percolato.
Per quanto riguarda i flussi di smaltimento dei rifiuti per impianto, il calo generale dei rifiuti impatta su tutte le
tipologie, ad eccezione degli impianti di selezione, a seguito dell’aumento della raccolta differenziata, e dei
termovalorizzatori.
Il Margine Operativo Lordo dell’area Ambiente è quindi in diminuzione di 16,7 milioni di euro rispetto all’esercizio
precedente, passando da 149,2 milioni di euro del 30 settembre 2011 ai 132,5 del 2012. Tale risultato è da imputare
alla diminuzione dei volumi smaltiti e degli incentivi sulla produzione energia elettrica, come già evidenziato in
precedenza, nonostante i migliori risultati del business Igiene Urbana.
Gruppo Hera – Relazione trimestrale consolidata al 30 settembre 2012
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33. 1 Relazione sulla gestione
1.03.05 Analisi delle attività relative all’Area Altri Servizi
Al 30 settembre 2012, il risultato dell’Area Altri Servizi registra una crescita rispetto all’analogo periodo dell’esercizio
precedente, passando da un margine operativo lordo di 12,7 milioni di euro ai 13,2 milioni di euro dell’analogo
periodo del 2012, come mostra la seguente tabella:
(mln/€) 30‐set‐11 30‐set‐12 Var. Ass. Var. %
Margine operativo lordo area 12,7 13,2 +0,5 +4,3%
Margine operativo lordo gruppo 466,7 473,6 +6,9 +1,5%
Peso percentuale 2,7% 2,8% +0,1 p.p.
Nella tabella successiva è riportata la sintesi dei principali indicatori economici dell’area:
Conto economico
30‐set‐11 Inc.% 30‐set‐12 Inc% Var. Ass. Var. %
(mln/€)
Ricavi 71,4 71,5 +0,1 +0,1%
Costi operativi (46,3) ‐64,8% (46,7) ‐65,3% +0,4 +0,9%
Costi del personale (14,1) ‐19,8% (13,1) ‐18,3% ‐1,0 ‐7,1%
Costi capitalizzati 1,7 2,3% 1,5 2,1% ‐0,2 ‐12,0%
Margine operativo lordo 12,7 17,7% 13,2 18,5% +0,5 +4,3%
L’aumento della marginalità sull’area è dovuto sia al Business delle Telecomunicazioni, mentre il servizio di
Illuminazione pubblica mantiene un andamento in linea all’anno precedente.
I principali indicatori operativi, riportati nella tabella seguente, evidenziano un aumento dei punti luce, nonostante
minori comuni serviti.
Dati quantitativi 30‐set‐11 30‐set‐12 Var. Ass. Var. %
Illuminazione pubblica
Punti luce (migliaia) 292,3 295,8 +3,5 +1,2%
Comuni serviti 59,0 58,0 ‐1,0 ‐1,7%
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