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ATTPT L'arte rupestre preistorica in sicilia

  1. L’arte rupestre preistorica in Sicilia
  2. Quale definizione dare alla cosiddetta «arte rupestre preistorica»? Arte rupestre preistorica «Prima forma di comunicazione» «Manifestazione artistica»
  3. «Toros, toros!» gridò la piccola Maria, e corse a chiamare il padre, Marcelino Sanz de Sautuola. Era il 1878 e il naturalista spagnolo aveva così casualmente scoperto la grotta di Altamira.
  4. L’arte parietale paleolitica: teorie a confronto I primi studiosi che agli inizi del XX secolo si occuparono di «arte» paleolitica, ritennero che si trattasse di opere realizzate dall’uomo per fini prettamente estetici, era la «teoria dell’arte per l’arte». In seguito, l’abate Henry Breuil propose la tesi della «magia simpatica». Per Breuil era il gesto di incidere o dipingere ad essere magico e non la figura di animale o di uomo in quanto tale.
  5. Negli anni ‘60 del secolo scorso, André Leroi-Gourhan teorizzò che le figure incise o dipinte nelle grotte costituissero un percorso sacro legato al dualismo uomo/donna esistente in natura, e che i due elementi fossero rappresentati dal cavallo (simbolo maschile) e dal bisonte (simbolo femminile), a loro volta connessi con ulteriori simboli di accompagnamento (a e b) e con elementi neutri (gli altri animali).
  6. Negli ultimi decenni, soprattutto dopo la scoperta delle grotte Chauvet e Cosquer, in Francia, hanno avuto grande risonanza le tesi di Jean Clottes e David Lewis-Williams. Per i due autori le raffigurazioni parietali sono l’opera di sciamani, i quali dipingevano o incidevano le figure seguendo le visioni entottiche percepite sulla retina, dopo aver raggiunto uno stato di trance, sotto l’effetto di sostanze allucinogene e a seguito di particolari rituali.
  7. La grotta Chauvet: «l’arte delle origini»
  8. La figura umana maschile Lo stregone di Trois-Frères
  9. L’arte rupestre sahariana
  10. L’arte del Levante spagnolo
  11. La datazione dell’arte parietale paleolitica in Sicilia si basa sul ritrovamento di due frammenti di roccia incisi, provenienti dalla grotta Giovanna, presso Siracusa, e dalla grotta del Genovese di Levanzo. Si tratta in entrambi i casi di figure di bovidi le cui datazioni sono rispettivamente di 12.800 anni e 11.200 anni dal presente. L’ARTE RUPESTRE PREISTORICA IN SICILIA
  12. Gli animali di Levanzo Nella grotta del Genovese troviamo quasi in egual misura figure di equidi e di bovidi, come pure cervidi. Pertanto, il mitogramma che si sviluppa lungo le pareti della grotta, confermerebbe la tesi del dualismo uomo/donna, teorizzata da Leroi-Gourhan.
  13. Le figure umane di Levanzo
  14. La grotta dell’Addaura di Palermo. Si tratta di una raffigurazione unica nel suo genere in tutta l’arte preistorica. Alle numerose figure di animali di epoca tardo-paleolitica, si sovrappone una scena rituale della successiva fase mesolitica; forse una danza, insieme ad altre attività svolte dai membri del gruppo.
  15. Raffigurazione di daino in stile «naturalistico» dalla grotta Addaura
  16. Raffigurazione di bovide in stile «schematico» dalla grotta Addaura
  17. Gli «acrobati» o gli «incaprettati» (?) dell’Addaura
  18. Gli «oranti» dell’Addaura. La prima manifestazione spirituale rivolta ad un «Essere supremo»?
  19. Le incisioni lineari: un enigma cronologico e culturale
  20. L’arte rupestre nel periodo post-paleolitico Le pitture del tardo-Neolitico/Eneolitico (V-IV millennio a.C.) di Levanzo raffigurano soggetti antropomorfi stilizzati, animali terrestri e marini, idoli e figure indefinibili.
  21. Grotta del Genovese Rappresentazione stilizzata di uomini (fase neo-eneolitica)
  22. Idoli “a forma di violino” di tipo “cicladico”, dipinti sulla parete della Grotta del Genovese, a confronto con oggetti in ceramica di forma analoga ritrovati in altre aree della Sicilia (Eneolitico).
  23. A sinistra, Grotta dei Cavalli, San Vito lo Capo. Rilievo delle figure umane stilizzate (dipinte in rosso). (Periodo Eneolitico iniziale) Sotto, Cuenca (Spagna). Figura umana e idolo dipinti (arte rupestre del Levante spagnolo).
  24. Sotto: Grotta dei Cavalli, San Vito lo Capo. Raffigurazioni dipinte con soggetti astratti. A destra: vaso inciso della cultura della Conca d'Oro (IV-III mill. a.C.)
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