Piano Nazionale Scuola Digitale (Area lingue straniere)
1. Corso Avanzato PNSD 2015
Didattica con le TIC
Libri digitali
Area lingue straniere
1° incontro
Prof.ssa Sandra Troia
sandra.troia@istruzione.it
TWITTER @sandra_troia (https://twitter.com/sandra_troia)
FACEBOOK https://www.facebook.com/sandratroia
LINKEDIN http://www.linkedin.com/pub/sandra-troia/60/365/951
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Polo Formativo Regionale per la Puglia – Piano Nazionale Scuola Digitale
(DDG MIUR prot. n.3573 del 20/12013)
2. Attività e tempi
• Presentazione del corso. 10 min
• Presentazione corsisti e socializzazione esperienze. 20 min
• Svolgimento test on line (ingresso). 30 min
• Capovolgere la didattica con l’uso delle TIC (flipped classroom). 30 min
• Integrare gli strumenti. 30 min
• Edmodo: una piattaforma social di elearning . 60 min
• eXeleraning per la creazione di learning object. 60 min
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3. Il corso
• n. 2 incontri (8 ore)
• la piattaforma http://www.itdeleddalecce.gov.it/
poloformativoregionale/moodle/
• http://digitalcitizenship.eu
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4. Temi
• Lavorare con i dispositivi destinati alla fruizione
collettiva di contenuti in situazioni di didattica
frontale e collaborativa
• Lingue straniere e TIC; interazioni con l'estero
• Libri digitali e contenuti integrativi
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5. Il corso
Competenze in uscita (risultati attesi)
Al termine del percorso didattico il soggetto è in grado di:
• Progettare e realizzare un’esperienza di apprendimento secondo il modello “flipped classroom”
impiegando dispositivi destinati alla fruizione collettiva di contenuti in situazioni di didattica
frontale e collaborativa (Google Drive, Edmodo, eXeleraning, Liber.io, Blendspace).
• Creare learning object destinati alla fruizione on line e off line (Google Drive, Edmodo,
eXeleraning, Liber.io, Blendspace).
• Progettare e coordinare l’edizione collaborativa di libri digitali e contenuti integrativi (Google
Drive, Edmodo, eXeleraning, Liber.io, Blendspace).
• Reperire e condividere in rete risorse didattiche (area lingue straniere).
• Individuare possibilità di interazione con l’estero finalizzate all’aggiornamento professionale e
all’arricchimento dell’offerta formativa.
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6. Test
TEST INGRESSO
Il test, in questa fase, è strumentale ad una prima definizione
del livello di conoscenze dei corsisti dei temi oggetto del corso.
Tempo a disposizione 30’ minuti.
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7. Risorse in rete
Grazie alla crescente disponibilità di device che
consentono, senza limiti di luogo e tempo, l’accesso
alla rete internet e di risorse didattiche aperte, oggi i
soggetti in formazione nella scuola possono
facilmente ricercare e acquisire conoscenze da fonti
diverse rispetto agli insegnanti e alle istituzioni.
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8. Risorse in rete
L'apprendimento non è più limitato a specifici orari
scolastici o metodi didattici e può essere personalizzato.
Gli insegnanti possono agevolmente condividere e
creare contenuti con colleghi e discenti di Paesi diversi.
Può essere consultata una gamma molto più ampia di
risorse didattiche.
Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, a Consiglio, al Comitato Economico e Sociale europeo e al comitato delle Regioni. Aprire l'istruzione:
tecniche innovative di insegnamento e di apprendimento per tutti grazie alle nuove tecnologie e alle risorse didattiche aperte (COM 2013/0654 final).
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9. Risorse in rete
Lingue straniere e TIC; interazioni con l'estero
http://www.etwinning.net/it/pub/index.htm
http://www.schooleducationgateway.eu
http://openeducationeuropa.eu
https://www.edmodo.com
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11. Flipped classroom
Forma di apprendimento che ribalta il sistema di
apprendimento tradizionale .
Nasce dall’esigenza di rendere il tempo-scuola più
produttivo e funzionale alle esigenze di un mondo
della comunicazione radicalmente mutato.
Fonte https://it.wikipedia.org/wiki/Insegnamento_capovolto (10/04/2015)
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12. Flipped classroom
Sfrutta appieno tutte le potenzialità dei materiali
culturali online.
Consente di applicare, senza ristrettezze temporali,
una didattica laboratoriale socializzante e
personalizzata.
Fonte https://it.wikipedia.org/wiki/Insegnamento_capovolto (10/04/2015)
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13. Flipped classroom
Lo studente a casa, in autonomia, apprende attraverso
video e podcast, o leggendo i testi proposti dagli
insegnanti o condivisi da altri docenti.
In classe l'allievo applica quanto appreso per risolvere
problemi e svolgere esercizi pratici proposti dal docente.
Fonte https://it.wikipedia.org/wiki/Insegnamento_capovolto (10/04/2015)
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14. Flipped classroom
Quali i vantaggi?
Quali gli elementi di criticità?
Da dove partire?
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15. Flipped classroom
1. Ascoltare i bisogni
2. Definire gli obiettivi
3. Progettare l’esperienza d’apprendimento
4. Scegliere gli strumenti
5. Costruire l’ambiente di apprendimento
6. Interpretare i risultati
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17. Google Drive
È un servizio, in ambiente cloud
computing, di web storage e
sincronizzazione online e permette il file
hosting, file sharing e editing
collaborativo di documenti.
https://it.wikipedia.org/wiki/Google_Drive (01/03/2015)
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20. Task - Google Drive
- Creazione documento in Google Drive
- Redazione testo: introduzione, argomento
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Dalla formazione alla classe
Come proporre un’esperienza di scrittura collaborativa?
21. Learning Object
Un learning object (sinteticamente noto come LO
dal relativo acronimo) è una unità di istruzione
per l'e-learning, riutilizzabile.
Fonte https://it.wikipedia.org/wiki/Learning_object (10/014/2015)
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22. Learning Object
I learning object costituiscono particolari tipi di
risorse di apprendimento autoconsistenti, dotate
di modularità, reperibilità, riusabilità e
interoperabilità, che ne consentono la possibilità
di impiego in contesti diversi.
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Fonte https://it.wikipedia.org/wiki/Learning_object (10/014/2015)
23. Learning Object
Per garantire che i LO siano aggregati e
riutilizzati è necessario standardizzare la loro
descrizione ovvero definire il cosiddetto set di
metadati.
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Fonte https://it.wikipedia.org/wiki/Learning_object (10/014/2015)
24. Learning Object
I metadati (metadata) possono intendersi come
quei dati che non si riferiscono direttamente ai
contenuti concreti di un LO ma che li
classificano.
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Fonte https://it.wikipedia.org/wiki/Learning_object (10/014/2015)
25. Learning Object
I metadati sono utili ai fruitori non solo per
acquisire informazioni sui LO, ma soprattutto
per reperirli negli appositi repository di LO.
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Fonte https://it.wikipedia.org/wiki/Learning_object (10/014/2015)
26. Learning Object
Altri metadati necessari per la produzione di un
LO riguardano le indicazioni che fanno sì che il
LO possa essere utilizzato da diverse piattaforme
(LMS), sia cioè interoperabile.
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Fonte https://it.wikipedia.org/wiki/Learning_object (10/014/2015)
27. Learning Object
Lo standard che si occupa di garantire questa
funzionalità è SCORM (Sharable Content Object
Reference Model).
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Fonte https://it.wikipedia.org/wiki/Learning_object (10/014/2015)
28. Learning Object
SCORM definisce l’insieme delle procedure che
aggrega i contenuti dei LO e il modo di elaborare
questi contenuti sulla piattaforma: i dati sul corso, i
metadati, l’interazione studente-piattaforma, i test e le valutazioni sono
gestite da un file.xml che garantisce l’interoperabilità.
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Fonte https://it.wikipedia.org/wiki/Learning_object (10/014/2015)
32. Task - Edmodo
- Creazione classe in Edmodo http://edmodo.com
- Upload risorse
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Dalla formazione alla classe
Come proporre un’esperienza di scrittura collaborativa?
36. Task - Blendspace
- Creazione di una lezione in Blendspace
- Inserimento risorsa prodotta con Google Drive
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