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Omni-channel, cross-channel customer experience

  1. 1 Andrea Puerari L’esperienza del Cliente al centro delle strategie omnicanale La necessità di raccogliere e integrare i da4 disponibili da canali online e offline non è mai stata così necessaria per creare comunicazioni e conversazioni rilevan4 e significa4ve che raggiungano i clien4 quando prendono le decisioni di acquisto Le aziende devono acquisire, integrare, analizzare e agire correAamente sulle aBvità di analisi e di u4lizzo dei da4 aAualmente disponibili per consen4re loro di soddisfare ulteriormente i “viaggi omni-channel” dei clien4 aAraverso la segmentazione, la personalizzazione, la cura e l'impegno proaBvo verso le richieste dei clien4. Integrare data, “big”, “smart” o “small” che essi siano.
  2. 2 RIEPILOGO L’esperienza del cliente Omnichannel e Mul=channel: alcune definizioni 9 Pillars dell’Omnicanalità Benefici e vantaggi di una strategia Omnicanale EXECUTIVE SUMMARY I n q u e s t o m o m e n t o d i trasformazione per le aziende, il focus si sposta sulla “Customer Experience”. La vera sfida si gioca infaB sulla capacità di comprendere i m o m e n 4 d e l c u s t o m e r journey rilevan4 per il cliente. Un impegno efficace omnichannel si basa su un'esperienza interaBva e personalizzata della Marca che consente di offrire un’esperienza auten4ca personale, memorabile e di valore ai clien4 su tuB i pun4 di contaAo, i canali e i disposi4vi nei momen4 “cri4ci decisionali” durante i loro viaggi di acquisto
  3. 3 Omnicanalità, mu4canalità, cross canalità, tuB ne parlano, poche aziende le aAuano veramente sfruAandone a pieno le opportunità e spesso i conceB vengono confusi. In mol4 casi le aziende hanno creato più canali aAraverso cui il cliente può interagire con loro, ma sono ancora distan4 da una ges4one integrata che possa garan4re quell’esperienza uniforme (c.d. olis4ca) su tuB i pun4 di contaAo. Qui vorrei approfondire tali conceB aAraverso alcune definizioni e un u4le riepilogo di quali sono i c.d. “Pillars dell’omnicanalità”
  4. 4 Behaviors become Habits Habits become Experiences Experiences become New Expecta/ons ©2016 The Dialogic Group LLC. All Rights Reserved. “What are the New Expecta/ons of Shoppers?”
  5. TuAo parte dal cliente e dalle sue aspeAa4ve come individuo e consumatore 5 Un impegno efficace su omnichannel si basa su un'esperienza interaBva e personalizzata di marca che consente di offrire un’esperienza auten4ca personale, memorabile e di valore clien4 aAraverso tuB i pun4 di contaAo, i canali ei disposi4vi in momen4 cri4ci durante i loro viaggi di acquisto Poiché i consumatori diventano più sofis4ca4 nel loro u4lizzo di canali digitali con i marchi per la scoperta di prodoB e il reperimento delle rela4ve informazioni, i marketers dovranno adoAare strumen4 più raffina4 e strategie mature. La sfida per il marke4ng è capire dove, quando e come il cliente vuole impegnarsi e interagire con loro, durante il loro percorso decisionale sui vari pun4 di contaAo tra azienda e brand sui molteplici device: le aziende devono trovare i modi più importan4 e preziosi per interagire con loro lungo tali fasi di ricerca ed esplorazione. Oggi lo shopping è un complesso e interconnesso fluire di comportamen4 di consumo dove "ogni contesto, luogo o momento può rappresentare un’occasione di contaminazione per l’acquisto”. I percorsi di consumo si sono compressi, più rapidamente l'azienda può entrare in relazione con il consumatore e ogni luogo è mercato e occasione di conversione. Secondo gli Osservatori del Politecnico di Milano “Internet e il digitale sono sempre più presen4 nelle abitudini di acquisto degli italiani: gli individui mul4canale – gli uten4 che usufruiscono di servizi di eCommerce o per i quali il digitale ha un ruolo nel proprio percorso di acquisto – sono ormai 35,5 milioni di persone (pari al 67% della popolazione sopra i 14 anni), in crescita di seAe pun4 percentuali rispeAo ai 31,7 milioni del 2017, dopo cinque anni di stabilità. A crescere di più, fra gli uten4 mul4canale, sono gli eShopper, gli individui che u4lizzano Internet in tuAe le fasi del processo di acquisto, che nel 2018 arrivano a quota 23,1 milioni, con un aumento di 2,5 milioni rispeAo ai 20,6 milioni del 2017” In un mercato così complesso, la sfida per i marketer è star al passo con le aspeAa4ve e la realizzazione di progeB omnicanale garan4sce maggiore faAurato e customer loyalty e tra le priorità, l’esperienza è fondamentale, in chiave seamless, fluida dove si muove il consumatore nel suo percorso; così lato azienda, diventa fondamentale una mappatura del customer journey, interceAare maggiormente sui vari touchpoint i comportamen4, con una raccolta informazione struAurata e, per fare ciò occorrono cambiamen4 organizza4vi ed implementazione tecnologica. Il digitale e l'innovazione tecnologica portano cambiamen4 radicali in tuB gli aspeB del fare business Fonte: Politecnico di Milano, Osservatori
  6. Customer Experience 6 Clien4 sempre più digitali e “connessi”, aspeAa4ve in termini di “customer experience” sono in con4nua evoluzione. Sempre più spesso i clien4 u4lizzano più canali contemporaneamente, in modo intercambiabile e complementare senza soluzione di con4nuità, ricercando in ognuno di essi la stessa “experience”. La varietà e il numero di pun4 di contaAo cambia da azienda ad azienda. Da diversi anni si evidenzia la sempre più crescente rilevanza dell’esperienza nei processi di consumo dei consumatori: la mul4dimensionalità della personalità umana e delle mo4vazioni di acquisto e consumo assume oggi un’importanza centrale. La customer experience deve essere armonizzata in corrispondenza di tuB i pun4 di contaAo. TuAe le occasioni in cui il cliente interagisce o è esposto ad un output aziendale, ciò genera un’immagine nei confron4 dell’azienda: è tale processo che genera un legame emozionale o razionale al brand, all’esperienza o all’azienda. Da qui parte la Fiducia. In ques4 momen4 i clien4 fanno valutazioni, posi4ve o nega4ve, intorno alla loro esperienza: se l’aspeAa4va del cliente rela4vamente ai momen4 della verità non viene soddisfaAa ne risulta un’insoddisfazione. Le aziende che progeAano con aAenzione la customer experience puntano alla creazione di un coinvolgimento forte e posi4vo: il coinvolgimento è altamente influenzato da ciò che accade durante i momen4 della verità, in occasione di pun4 di contaAo con i clien4.
  7. 7 I percorsi di consumo diventano sempre più complessi: più del 60% dei consumatori u4lizza il digitale durante il processo di acquisto e le aziende che investono nel digitale con4nuano ad accelerare e ridefiniscono cosa è richiesto per avere successo. In Italia, almeno fino al 2020, il 90% delle vendite avverrà in negozio anche se già oggi Il digitale influenza più della metà delle vendite ed ha trasformato radicalmente il percorso di acquisto: il digitale influenzerà la quasi totalità delle vendite nei prossimi 5 anni Fonte: Google, NetComm Forum 2018 The Digital Customer Experience
  8. 8 “Consumers are deciding where, how and when they will shop. It's not an either/or choice between store or online. It's not even a ques4on of using a smartphone to "showroom" while in the retailer's aisle. Consumers are shopping from their living rooms, bedrooms, even their bathrooms. They are shopping while watching TV, at spor4ng events, while flying on airplanes. For consumers this means channels disappear and their experience can become seamless across =me and place.” Chris H. Petersen, Phd, Ceo Of Integrated Marke4ng Solu4ons . Customer Experience
  9. Customer Experience – alcune definizioni “Per comprendere il significato e l’impaAo di una strategia omnicanale è importante tenere in considerazione un altro conceAo, quello di customer experience. L’esperienza del consumatore scaturisce da tuAo un insieme di interazioni che avvengono tra quest’ul4mo e un prodoAo, una marca, un’azienda, o parte della sua organizzazione. La risposta a tali interazioni, la customer experience appunto, è streAamente personale e coinvolge il cliente a diversi livelli (razionale, emo4vo, sensoriale, fisico e spirituale). Da qui la definizione di omnichannel” UNA DEFINIZIONE DEGLI OSSERVATORI DEL POLITECNICO DI MILANO “Lo snodarsi delle risposte cogni4ve, comportamentali, affeBve, sensoriali e sociali di un individuo ad un brand o azienda che si produce aAraverso una serie di contaB con i touchpoint del brand/azienda nelle fase pre, durante e post acquisto, in confronto con4nuo con le contemporanee esperienze che l’individuo realizza nel proprio ambiente, ad esempio coi compe4tor”. Fare fedeltà oggi significa fare Customer Experience Management: è l’orientamento strategico d’impresa finalizzato a fidelizzare il cliente e fondato sul “guardare le cose dal punto di vista del cliente” Esso si realizza aAraverso processi di disegno - non del prodoAo/servizio - ma dell’esperienza del cliente, il che si concre4zza nella progeAazione di touchpoint che siano: – connessi – coeren4 – sensibili al contesto – che raccon4no il brand theme Per fare Customer Experience Management bisogna conoscere la customer journey dei clien4, il che include non solo mappare i touchpoint controlla4 dall’impresa più importan4 per i clien4, ma anche scoprire e acceAare che i nuovi player siano oramai presenze stabili nel viaggio dei clien4 verso l’acquisto” [ Customer experience, The Key to Loyalty ] UNA DEFINIZIONE DELL’OSSERVATORIO LOYALTY DELL’UNIVERSITA’ DI PARMA UNA DEFINIZIONE DI CUSTOMER EXPERIENCE NOW La customer experience può essere definita come il modo in cui i clien4 percepiscono le loro interazioni con l’azienda, cosa che dipende dai vari pun4 di contaAo con cui si entra in contaAo, dal contesto digitale, ai canali di comunicazione ed infine dall’interazione con il personale. La CX è un processo che comincia già durante la fase di ricerca, ancora prima dell’acquisto, durante il quale il cliente viene influenzato dalla pubblicità, dall’immagine del brand e anche dai pareri delle altre persone. Viviamo in un’epoca dove le informazioni sono così numeroso, capillari, che il cliente può prevedere l’esperienza ancora prima di provarla. 9
  10. 9 pillars 10 “Omnicanalità non è solo creare una visione unica del cliente su tuB i touchpoint,: la creazione di una customer experience omnicanale comporta profonde implicazioni a livello organizza4vo. La ges4one dei vari pun4 di contaAo in una logica “seamless” deve fondarsi su una struAura organizza4va fluida e profondamente integrata. Da questo prezioso testo del 2016, ho ripreso i “Pilastri” su cui si dovrebbe fondare una strategia omnicanale: qui trovate una sinte4ca descrizione di ciascun punto, ampiamente descriAa nel libro, una chiave di leAura per tuAe le evoluzioni tecnologiche avvenute nel corso anni.
  11. 11 In store technologies. Sono una leva fondamentale per: •  impaAare sulla customer experience; •  velocizzare il processo d’acquisto; •  migliorare il servizio fornito dal personale di vendita; •  acquisire da4 sul cliente e tracciarne il percorso di visita all’interno del punto vendita. •  personalizzare l’esperienza di acquisto I retailer stanno conducendo diverse sperimentazioni nei loro pun4 vendita consapevoli del faAo che l’u4lizzo delle tecnologie aiu4 a realizzare l’integrazione tra canali online e offline Social Customer engagement Canali social per ascoltare il cliente e coinvolgerlo aBvamente per creare una più profonda e duratura relazione del cliente con il brand: •  ascoltare il cliente per capirne i bisogni (customer insight) •  story telling affidata ai clien4: u4lizzare i social media per diffondere la voce di alcuni ambassador su un prodoAo o un brand, sfruAando il potere della comunicazione consumer to consumer, considerata più credibile e affidabile di una veicolata direAamente dai brand. •  co-creazione con i clien4 di campagne di marke4ng, collaborare con i clien4 per lo sviluppo di nuovi prodoB e servizi, per proporre nuovi concept, per chiedere suggerimen4 migliora4vi o il voto sulle caraAeris4che di nuovi prodoB in fase di sviluppo. •  customer service: assistenza immediata al cliente in caso di problemi Product mix & Pricing policy Le scelte rela4ve alla ges4one dell’assor4mento prodoB, all’allineamento prezzi e al coordinamento delle promozioni cross-canale sono fondamentali nella definizione della strategia omnichannel che l’azienda decide di aAuare: •  massima ampiezza possibile in termini di assor4mento (Long Tail) •  prodoB personalizza4 dedica4 al canale online? •  prezzi nel canale online: da «low-price» a «set the value» •  promozioni «4piche» del canale online (es. Black Friday / Cyber Monday) •  dalla discriminazione dei prezzi per «canale» alla differenziazione dei prezzi e delle promozioni per singolo cliente e indipendentemente dal canale I 9 pillars dell’Omnicanalità Fonte: Trasformazione digitale e omnicanalità – Angela Perego SDA Boconi
  12. 12 L'integrazione delle a^vità di demand fulfillment & delivery è considerata una priorità di tuAe le aziende. Il punto di partenza per ripensare le scelte di logis4ca rimane la progeAazione del servizio al cliente in termini di modalità, velocità e puntualità di consegna, materiali imballo e poli4ca dei resi. Prioritaria è la ges4one dei processi uniformando il disegno della supply chain, la pianificazione delle aBvità e i processi esecu4vi La visibilità dello stock lungo tuAa la supply chain permeAe di conoscere la disponibilità di prodoAo nei vari nodi della catena logis4ca. In futuro sarà sempre più importante la capacità di allocazione dinamica degli ordini (Order Broker). Reverse logis=cs è importante per il successo della strategia di omnichannel e deve essere considerata da processo di «post- sales» ad «arma compe44va». Idealmente, le modalità di res4tuzione del prodoAo dovrebbero essere flessibili e indipenden4 dal canale precedentemente u4lizzato per l’acquisto Ges4one dei resi presso i negozi: i resi presso i negozi permeAono, proprio per garan4re un maggior livello di servizio al cliente, di veicolare traffico verso i negozi fisici, aumentando le possibilità di cross-selling e la soddisfazione del cliente Single customer view Ogni canale e occasione di contaAo può essere una opportunità per raccogliere da4 sui propri clien4 o uten4. Visione unica del cliente trasversale ai canali e ai brand Le aziende sono molto consapevoli della necessità di costruire una vista cliente unica e trasversale ai canali, alle business Unit e ai brand; La sfida in mol4 casi risiede nel superare le barriere organizza4ve e tecnologiche oggi esisten4 I 9 pillars dell’Omnicanalità Fonte: Trasformazione digitale e omnicanalità – Angela Perego SDA Boconi
  13. 13 Data analysis •La fron4era oggi è analizzare il comportamento dei clien4 in logica cross-canale integrando anche i da4 degli uten4 «anonimi» o dei clien4 «in incognito»; •Gli strumen4 di Business Intelligence e Analy4cs consentono di effeAuare analisi sofis4cate del comportamento dei clien4 (Big data). È tuAavia necessario che le aziende si do4no di competenze di analisi adeguate. Le aziende analizzano i da4 in modo ancora abbastanza tradizionale: –focus sui clien4 «no4» –u4lizzo principalmente di da4 transazionali –aBvità di clustering finalizzate alla pianificazione di campagne promozionali ). Organiza=onal model •Non esiste un modello predefinito •Alcune aziende hanno creato una struAura dedicata governata da un CDO (Chief Digital Officer), altre invece hanno iden4ficato figure dedicate allo sviluppo dei progeB di mul4canalità ma all’interno delle responsabilità e dei processi già esisten4. •StruAura dedicata per due faAori: ricerca di velocità e consapevolezza di mancanza di know-how all’interno dell’organizzazione •Le responsabilità dei CDO sono tendenzialmente rivolte alle aBvità di e-commerce e si focalizzano molto su aspeB di execu4on (e-commerce, online marke4ng, presidio dei canali digitali, performance di penetrazione, ecc.)SX •L’allineamento tra la strategia complessiva dell’azienda e la strategia “digitale” è in capo al ver4ce aziendale KPI and incen=ves KPI e incen4vi sono ancora concepi4 per singolo canale creando così molteplici effeB di compe4zione tra canali, incapacità di valorizzare il fenomeno della e-influence e delle vendite “cross canale” e un minore orientamento del personale di vendita a soddisfare le esigenze del cliente. Alcuni ricercatori hanno introdoAo un indicatore sinte=co denominato Social Media Index costruito aAraverso un sistema di scoring fondato su tre pilastri: •  u4lizzo o meno da parte dell’impresa dei canali social ritenu4 più significa4vi •  valutazione quan4ta4va dei alcuni KPI seleziona4 appositamente per ogni canale monitorato; •  valutazione qualita4va, aAraverso la ponderazione del punteggio dei primi due indicatori, per almeno cinque parametri che valutano, caso per caso, qualità, completezza ed efficacia dell’azione dell’impresa per ciascun canale u4lizzato. I 9 pillars dell’Omnicanalità Fonte: Trasformazione digitale e omnicanalità – Angela Perego SDA Boconi
  14. Mul=channel: tan= canali, ma una sola vista sta a indicare lo sviluppo da parte dell’azienda di più pun4 di contaAo, che vanno ad arricchire il portafoglio dei canali offer4 ai clien4. Alcuni esempi sono il canale social, la mobile app, il chatbot, ecc. che si vanno ad aggiungere agli altri già esisten4. In ques4 casi, però, spesso si ragiona a silos, andando a oBmizzare la ges4one e le performance del singolo touchpoint, senza assumere una ges4one integrata di tuAe le informazioni, i da4 e i comportamen4 degli uten4 che transitano dai diversi touchpoint. Cross-channel: tan= canali, una vista in più Uno step evolu4vo è la cosiddeAa cross-canalità che presuppone la progeAazione di servizi integra4 tra più canali (4picamente due). Alcuni esempi sono i servizi di click collect, che presuppongono che l’ordine avvenga online ma il ri4ro in punto vendita, o l’adver4sing geo- localizzato che punta a spingere gli uten4 all’interno di un negozio fisico. L’aAenzione in questo caso è sulla creazione di una customer experience gra4ficante e che potenzi due touchpoint, valorizzandone le rispeBve peculiarità. Omnichannel: l'integrazione è compiuta? L’omnicanalità fa un ulteriore salto in avan4. Non solo meAe il consumatore al centro, ma prevede un sistema interconnesso tra tuB i pun4 di contaAo. Vi è, quindi, un trasferimento di da4 tra i diversi canali e strategie di contenuto coeren4, in modo che l’utente possa, non solo interagire con l’azienda con una molteplicità di opzioni, ma anche vivere la medesima esperienza su tuB quan4 i touchpoint e non avere interruzioni nel percorso dall’uno all’altro. In questo modo, per l’utente è possibile iniziare un’aBvità su un canale e proseguirla su un altro, senza dover ricominciare da capo. Trasformazioni organizza4ve oltre che tecnologiche sono però fondamentali per riuscire a raggiungere tale obieBvo pienamente. Il punto sui “...-channels”: alcuni chiarimen4 L’omnicanalità non è altro che la ges4one sinergica dei vari pun4 di contaAo e canali di interazione tra azienda e consumatore per oBmizzare quest’esperienza del consumatore. I pun4 di contaAo sono gli asset a disposizione dell’azienda per costruire una relazione lungo il processo di acquisto (adver4sing, pre-vendita, pagamento e post-vendita). Possono essere fisici (retail, call center) oppure online (social media, mobile app, sito di e-commerce). La ges=one integrata di ques= pun= di contaeo è alla base di una strategia omnicanale. Fonte: Politecnico di Milano, Osservatori 14
  15. BENEFICI E VANTAGGI Una strategia di ges4one dell’omnicanalità aiuta a “migliorare la qualità dei propri lead e incrementare le vendite, oHmizzando il ritorno sugli invesJmenJ. La gesJone integrata dei canali aiuta anche a raggiungere obieHvi più difficili da misurare, ma ugualmente fondamentali: •  personalizzazione della comunicazione verso i consumatori; •  miglioramento engagement, loyalty e soddisfazione dei clienJ; •  aumento della coerenza di marca lungo tuH i touchpoint; •  creazione di nuovi prodoH o miglioramento di quelli già esistenJ sulla base degli insight acquisiJ.” I benefici dell’omnicanalità riguardano la maggiore efficacia ed efficienza degli obieBvi di marke4ng, ma rappresentano anche un patrimonio intangibile per ripensare alcuni aspeB salien4 della strategia, come la qualità dei prodoB offer4 ai clien4 e dei touchpoint. 15 Fonte: Politecnico di Milano, Osservatori Come affermano le ricerche degli Osservatori: “per poter garan4re un’esperienza omnicanale ai consumatori è necessario integrare tuB i touchpoint, vale a dire tuB quei pun4 di contaAo online e fisici (mobile app, adver4sing, sito web o e-commerce, social media, retail e call center) in cui avviene l'interazione tra azienda e consumatore. Occorre pertanto agire sui seguen4 livelli •  garan4re una brand iden4ty chiara e coerente lungo tuB canali; •  mappare il customer journey e costruire una single customer view; •  pianificare una comunicazione efficace, preferibilmente real-4me, sui diversi touchpoint; •  garan4re un’esperienza seamless, senza interruzioni agli uten4 nei processi d’acquisto.
  16. Come collegare i vari pun4 di contaAo 16 Le imprese sono oggi impegnate a “cucire” tra loro i diversi touchpoint – pun4 di contaAo – tramite i quali avviene l’incontro con il cliente, per trasferire la percezione di un’unica relazione. Qui le soluzioni di “cucitura tra canali” che fanno l’esperienza omnichannel nelle aziende italiane proposte dalla professoressa Cris4na Ziliani in uno dei suoi recen4 Osservatori sulla Fedeltà Fonte: Osservatorio Fedeltà Università di Parma 2017
  17. Come collegare i vari pun4 di contaAo 17 Per creare un'esperienza senza soluzione di con4nuità che possa fornire valore possono esserci alcune aBvità: 1. Creare la vista singola del cliente. I clien4 al centro dell'aBvità sono fondamentali per un vero impegno omnichannel. 2. Mantenere la promessa con messaggi contestualmente rilevan4 sui vari pun4 di contaAo. 3. Si u4lizza spesso il termine “Orchestrare il viaggio cliente”: vuol dire i clien4 che sono in differen4 fasi dei loro momen4 di interazione con i marchi devono avere risposte ed essere col4va4 u4lizzando strategie diverse. 4. Operando alla velocità del cliente: con sistemi di analy4cs on-line che determinano la prossima azione in tempo reale e con la consapevolezza “contestuale”, le aziende possono rispondere ai clien4 in momen4 cri4ci nei loro viaggi di acquisto: automazione, customer service e chatbot possono rispondere con rilevanza per guadagnare la fiducia. 5. Trasformare i da4 in conoscenza e risulta4. Le aziende diventeranno allora imprese guidate dai da4 con anche capacità prediBve che aiutano a trasformare in azioni/ risposte al cliente nei luoghi, device e negli spazi di interazione dove il cliente interagisce con te: •  La trasformazione Omnichannel inizia con l’interconnessione dei da4: ovvero includendo tuB i da4, integra4 da ogni sorgente, struAura e collega4 tra di essi •  Analisi on line e il c.d. “apprendimento automa4co” con intelligenza ar4ficiale suggeriscono azioni successive-migliori. Una volta che le organizzazioni oAengono una vista unica e omnichannel dei loro clien4, devono iniziare ad applicare analisi avanzate per personalizzare ciascun segmento portandolo idealmente ad agire 1to1. Sia che automa4zzi i modelli prediBvi di un'organizzazione in flussi di interazione o che u4lizzi una libreria predefinita di machine learning, le analisi sono fondamentali per consigliare l'azione successiva-migliore e l'esaAa messaggis4ca mirata da inviare. Individuando modelli e predisponendo da4 e analisi avanzate, i metodi di machine learning stanno trasformando il comportamento dei canali digitali in nuove opportunità di connessione più frequen4 e nel pieno ciclo di vita. 6. Le aziende che si stanno adaAando a questo cambiamento di comportamento dei consumatori, che interagiscono effeBvamente con loro tramite una miriade di canali e disposi4vi, oAengono un vantaggio compe44vo e un maggiore ROI.
  18. 18 . The secret ingredient in crea4ng any meaningful experience is EMPATHY: the ability to understand and share another person’s feelings (Brian Solis)
  19. Fon4 19 Osservatori Politecnico di Milano: hAps://www.osservatori.net/it_it/ Osservatorio Fedeltà Parma: hAp://www.osservatoriofedelta.it/ Omnicanalità. Assicurare con4nuità all'esperienza del cliente: Marco BeAucci, Iolanda D'Amato, Angela Perego , Elisa Pozzoli (Egea 2016) Trasformazione digitale e omnicanalità – Angela Perego SDA Boconi Google. Netcomm Forum 2018 Approfondimen4 Cosa intendiamo per esperienza? Quale legame con la fedeltà e fiducia? Una prospeBva “sociologica” dall’Osservatorio Fedeltà 2018 hAps://bit.ly/2QIebrX
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