SlideShare a Scribd company logo
1 of 25
Download to read offline
GESTIONE DEI SISTEMI DI VENTILAZIONE
NON INVASIVI
All’interno della Flow-Chart del
Percorso Diagnostico Terapeutico
Assistenziale condiviso per
l’Insufficienza Respiratoria Acuta, una
volta completata la presa in carico e
l’inquadramento clinico del paziente,
che deve essere eseguito con l’ausilio
di schede anamnestiche e di
valutazione, sia medica che
infermieristica per aumentare
l’accuratezza diagnostica,
terapeutica ed assistenziale.
In ogni fase del processo si deve
avere la capacità di gestire i presidi
adatti ad effettuare l’ossigenoterapia
che in questo percorso clinico
rappresenta uno dei principali fattori
d’intervento.
GESTIONE DEI SISTEMI DI VENTILAZIONE
NON INVASIVI
Con “ossigenoterapia” (anche chiamata “terapia con supplementazione
d’ossigeno“) si intende la somministrazione di ossigeno al paziente a scopo
terapeutico, come parte integrante di una terapia attuata sia in caso di
insufficienza respiratoria cronica che di insufficienza respiratoria acuta.
L’ossigenoterapia avviene mediante l'utilizzo di differenti dispositivi il
cui impiego risponde alle esigenze particolari di un determinato
paziente, in base alle sue condizioni cliniche.
Per questo i dispositivi tramite i quali si possono somministrare flussi di
ossigeno si distinguono in bassi, medi o alti.
Per tutti i presidi è molto importante che l’ossigeno venga umidificato nel
caso la terapia si prolunghi nel tempo o nel caso i flussi siano elevati. Il flusso
di O2 causa siccità delle mucose ed è molto fastidioso per il paziente, che
potrebbe anche andare incontro a broncospasmi, mucositi, infezioni oltre
che a disconfort
GESTIONE DEI SISTEMI DI VENTILAZIONE
NON INVASIVI
Cannula nasale o occhialini
Questo dispositivo eroga
bassi flussi ogni litro aumento
del 4% la concentrazione di
O2 nell’aria
È bene non confondere il flusso (l/min) con la FiO2 (percentuale di
ossigeno erogata). Si può infatti fornire una determinata FiO2 con un
qualsiasi flusso, perché dipende dallo strumento che si utilizza più che
da quanto “si apre il rubinetto” dell’O2.
GESTIONE DEI SISTEMI DI VENTILAZIONE
NON INVASIVI
Maschera con Reservoir
Maschera a cui è applicato un serbatoio
(tipo sacchetto) che si riempie con l’alto
flusso di ossigeno, dai 10 L/min o
comunque sufficiente a far riempire tutto il
reservoir ed evitare il fenomeno del
‘rebreathing’, arriva ad una FiO2 del 90%.
Il paziente non respira dal tubo
dell’ossigeno, ma dal serbatoio, purché il
serbatoio sia carico di gas.
GESTIONE DEI SISTEMI DI VENTILAZIONE
NON INVASIVI
Maschera di Venturi
sistema molto attendibile per
conoscere con accettabile
approssimazione la FiO2 somministrata
in quanto è una maschera che copre
naso e bocca a cui si adatta una
valvola colorata o variabile che
permette di garantire la FiO2 che
indentiamo somministrare.
GESTIONE DEI SISTEMI DI VENTILAZIONE
NON INVASIVI
È un sistema di erogazione dell’O2, riscaldato e umidificato, nel quale viene
impostata una FiO2 variabile ed un flusso di gas tale da essere superiore al
picco di flusso inspiratorio del paziente. La velocità del flusso erogato può
arrivare fino a 60 L/min.
Sistemi ad alto flusso
GESTIONE DEI SISTEMI DI VENTILAZIONE
NON INVASIVI
Con “NIV” (acronimo di “non invasive ventilation” cioè “ventilazione non
invasiva”) si intende una modalità incruenta (non invasiva) di assistenza
alla ventilazione erogata tramite presidi dedicati, sostenuti da apparecchi
elettromedicali per la generazione di un flusso positivo di aria e O2 per pazienti
in respiro spontaneo.
GESTIONE DEI SISTEMI DI VENTILAZIONE
NON INVASIVI
C-PAP
acronimo inglese di “Pressione Positiva
Continua delle vie Aeree” e consiste in
un’applicazione di una pressione positiva
costante nelle vie aeree per tutta la durata
del ciclo respiratorio, finalizzata ad
aumentare la PEEP in un paziente in respiro
spontaneo.
I sistemi CPAP hanno dimostrato di ridurre
significativamente il ricorso all’intubazione
tracheale, riducendo la durata del ricovero
ospedaliero, con una tendenza alla riduzione
della mortalità a breve termine.
GESTIONE DEI SISTEMI DI VENTILAZIONE
NON INVASIVI
NIV con Bi-PAP
Biphasic Positive Airway Pressure
Prevede l’utilizzo di almeno due
livelli di pressione, positiva di
supporto che si alternano
ritmicamente, (uno nella fase
Inspiratoria ed una nella fase
Espiratoria e non uno solo come
nella CPAP).
Per poter impostare una BIPAP
sono quindi indispensabili
macchine dedicate o i ventilatori
da UTI.
La NIV consente un approccio terapeutico simile a quello della ventilazione
invasiva, permette di lavorare su pazienti in respiro spontaneo con vari tipi di
regolazioni a suo sostegno (Pressioni di Supporto, Ventilazioni Volumetriche,
tempi di Inspirazione, impostazione di Trigger, ecc..) è vincolata in gran
parte dalle competenze del personale addestrato e la possibilità di
effettuare un monitoraggio adeguato.
GESTIONE DEI SISTEMI DI VENTILAZIONE
NON INVASIVI
L'infermiere responsabile deve sapere riconoscere i segni fondamentali
di peggioramento di un’Insufficienza Respiratoria Acuta (IRA),
conoscere il funzionamento, l'utilizzo e i possibili inconvenienti dei
dispositivi per la NIV e avere la capacità di interpretare i dati rilevati dal
monitoraggio oltre che essere in grado di agire in modo adeguato in
caso di fallimento.
La stretta collaborazione medico-infermiere, l’identificazione precoce di
segni e sintomi e il riconoscimento dell'evoluzione dello stato clinico del
paziente contribuiscono a migliorare la qualità dell'assistenza erogata.
GESTIONE DEI SISTEMI DI VENTILAZIONE
NON INVASIVI
L'infermiere dedicato alla procedura operativa e gestione della NIV
deve:
Ø informare il paziente, spiegando la procedura che sta per mettere in
pratica;
Ø assicurarsi la collaborazione del paziente contribuendo a far
accettare al meglio il presidio con la spiegazione dei vantaggi e sulle
alternative più invasive;
Ø valutare la necessità di inserire un SNG per evitare la distensione
gastrica ed eventuali episodi di vomito.
La gestione infermieristica nella NIV
GESTIONE DEI SISTEMI DI VENTILAZIONE
NON INVASIVI
Occorre mettere il paziente in posizione semiseduta, almeno 45°, per poter
permettere una maggior espansione polmonare e facilitare l’utilizzo dei muscoli
accessori alla respirazione.
Procedere alla monitorizzazione dei parametri vitali, SpO2, PNI, FR,FC, T;
La correttezza del posizionamento ed una adeguata monitorizzazione sono
fondamentali per garantire il miglioramento delle attività respiratorie ed un
costante controllo sull’andamento delle condizioni cliniche.
La gestione infermieristica nella NIV
GESTIONE DEI SISTEMI DI VENTILAZIONE
NON INVASIVI
La gestione infermieristica nella NIV
Ø preparare il materiale occorrente,
Ø assemblare il circuito,
Ø accendere il ventilatore,
Ø impostare i parametri (in collaborazione con il medico),
Ø poggiare inizialmente la maschera al viso del paziente o montare il casco
(giusta dispositivo e di giusta misura)
Ø utilizzare protezioni (ad esempio, idrocolloidi) sui punti di maggior
pressione (come naso e mento) per prevenire lesioni causate dalla
camera pneumatica e, ove possbilie, variare i tipi di maschera alternando
i presidi.
Ø fissare la maschera con apposite cinghie adattando il tutto alla
morfologia del viso di ogni singolo assistito, con l'aiuto di spessori morbidi
nei punti di maggior attrito
Ø applicare un monitoraggio continuo dei parametri e delle condizioni di
coscienza del paziente.
GESTIONE DEI SISTEMI DI VENTILAZIONE
NON INVASIVI
Indicazioni all'impiego della NIV
Le indicazioni alla NIV riportate in letteratura comprendono patologie come:
Ø IRA secondaria a riacutizzazione di BPCO;
Ø IRA secondaria ad edema polmonare acuto cardiogeno (EPAc);
Ø IRA di tipo ipossiemico, non cardiogena: con approccio strettamente
individualizzato e in contesto che consenta un rapido passaggio alla
ventilazione invasiva in caso di mancato miglioramento;
Ø altre indicazioni possono comprendere il paziente politraumatizzato,
la sindrome da ipoventilazione dell'obeso, l'insufficienza respiratoria in
pazienti con patologie neuromuscolari.
GESTIONE DEI SISTEMI DI VENTILAZIONE
NON INVASIVI
Svantaggi e controindicazioni della NIV:
Ø il disagio causato dall'interfaccia (alcune maschere mal posizionate o
lasciate in sede troppo a lungo possono creare lesioni);
Ø la possibilità che il supporto ventilatorio non sia sufficiente a raggiungere
un risultato adeguato;
Ø secrezioni abbondanti;
Ø stato nutrizionale scadente;
Ø stato sensorio compromesso.
GESTIONE DEI SISTEMI DI VENTILAZIONE
NON INVASIVI
Negli ultimi anni sono state messi in uso presidi che hanno permesso un
utilizzo più ampio, precoce ed incisivo della ossigenoterapia/ventilazione,
riducendo di fatto le necessarie conoscenze degli strumenti
elettromedicali dedicati al trattamento, abbassando significativamente i
rischi di utilizzo e migliorando notevolmente la prognosi.
GESTIONE DEI SISTEMI DI VENTILAZIONE
NON INVASIVI
La CPAP di Boussignac
È una alternativa compatta, economica
ed efficace ai supporti ventilatori più
sofisticati e si adatta a tutti i tipi di
maschere facciali, si può utilizzare anche
con tubi endotracheali e cannule
tracheali.
Il dispositivo si compone di un generatore
intrinseco di pressione a forma di
piccolo cilindro cavo aperto ( dimensioni:
lunghezza 5,5 cm; diametro 1,3 cm) e di
un tubo connettore.
Si usa collegandola ai comuni erogatori
di flusso
E' indicata nei seguenti casi:
Ø EPA Cardiogeno
Ø Atelettasie
Ø RCP
Ø Trauma Toracico/Contusione
Polmonare
GESTIONE DEI SISTEMI DI VENTILAZIONE
NON INVASIVI
COMPONENTI DEL SISTEMA BOUSSIGNAC:
Ø maschera;
Ø valvola boussignac;
Ø manonetro;
Ø tubo/i connettore;
Ø cinghie nucali;
Ø dispositivi aggiuntivi (nebulizzatore, raccordo a y,
regolatore FiO2, raccordo cpap-sonda
endotracheale o cannula per tracheotomia);
Ø erogatore O2/aria/bombola di O2;
La CPAP di Boussignac
GESTIONE DEI SISTEMI DI VENTILAZIONE
NON INVASIVI
Il tubo connettore è pre-collegato al
dispositivo.
L’aria immessa passa attraverso i
piccoli canali del dispositivo per CPAP,
crea una turbolenza.
Questa, crea un “diaframma virtuale”,
paragonabile ad una valvola PEEP, il
cui valore può essere regolato
aumentando o diminuendo la
quantità del flusso di ossigeno o aria
fornita al paziente.
Il valore esatto della PEEP è
monitorabile in ogni istante con l’aiuto
del manometro dedicato.
La CPAP di Boussignac
GESTIONE DEI SISTEMI DI VENTILAZIONE
NON INVASIVI
Vantaggi:
Ø Grande semplicità di utilizzo;
Ø Consumo di ossigeno relativamente basso;
Ø PEEP regolabile a seconda della necessità del
paziente senza dover cambiare valvole;
Ø Sistema che permette la comunicazione con il
paziente riducendone lo stress;
Ø Diminuzione del lavoro respiratorio grazie alla
valvola virtuale che non presenta inerzia;
La CPAP di Boussignac
GESTIONE DEI SISTEMI DI VENTILAZIONE
NON INVASIVI
Ø Riduce il consumo di ossigeno del 50%
e garantisce un alto livello di
erogazione diFiO2.
Ø Può inoltre essere utilizzato con
flussometri standard.
Ø Manometro incorporato per il
controllo della pressione CPAP.
Ø Valvola di sicurezza per evitare un
eccesso di pressione.
Ø Possibilità di aggiungere il
nebulizzatore in linea.
Flow-Safe II
GESTIONE DEI SISTEMI DI VENTILAZIONE
NON INVASIVI
Il Flow-Safe II ha la capacità di fornire sia una
ventilazione di tipo Cpap che Bilevel:
Lo switch Bilevel/Cpap consente agli operatori di
scegliere la modalità della terapia
In modalità C-pap si regola la PEEP agendo sul
flussimetro dell’O2
In modalità Bilevel una volta impostata la IPAP, (8
cmH20), poi si aumenta il flusso di O2 fino ad
arrivare ai valori desiderati (13-14 cmH2O), a
questo punto agendo sulla valvola EPAP si
determina il picco a cui si vuole arrivare per
favorire la fase di espirazione
È in grado di fornire una forbice di utilizzo tra 8 e
15 cm/H20 con un erogazione di 17-19 lt/min.
Flow-Safe II
GESTIONE DEI SISTEMI DI VENTILAZIONE
NON INVASIVI
Vantaggi:
Ø Grande semplicità di utilizzo;
Ø Consumo di ossigeno basso;
Ø IPAP e EPAP regolabili a seconda della necessità del
paziente;
Ø Sistema che permette la comunicazione con il paziente
riducendone lo stress;
Ø Diminuzione del lavoro respiratorio grazie alla valvola
virtuale che non presenta inerzia;
Flow-Safe II
GESTIONE DEI SISTEMI DI VENTILAZIONE
NON INVASIVI
È bene ricordare che durante le pratiche terapeutiche il monitoraggio assume un
ruolo determinate.
È indispensabile quindi l’utilizzo di strumenti oggettivi validati da linee guida come
ad esempio l’Early Warning Score, che permette agli operatori di avere
costantemente sotto controllo le metodiche da intraprendere in ogni fase e o
variazione delle condizioni cliniche.
GESTIONE DEI SISTEMI DI VENTILAZIONE
NON INVASIVI
Grazie

More Related Content

What's hot

INITIAL VENTILATOR SETTINGS 4 nurses
INITIAL VENTILATOR SETTINGS 4 nursesINITIAL VENTILATOR SETTINGS 4 nurses
INITIAL VENTILATOR SETTINGS 4 nursesManish Masih
 
NIV (Non Invasive Mechanical Ventilation)
NIV (Non Invasive Mechanical Ventilation)NIV (Non Invasive Mechanical Ventilation)
NIV (Non Invasive Mechanical Ventilation)Mohammad Rezaei
 
Apneic oxygenation (ApOx), oxigenación apneica en paciente critico
Apneic oxygenation (ApOx), oxigenación apneica en paciente criticoApneic oxygenation (ApOx), oxigenación apneica en paciente critico
Apneic oxygenation (ApOx), oxigenación apneica en paciente criticoAna Angel
 
NVASIVE MECHANICAL VENTILATION FORACUTE RESPIRATORY DISTRESS SYNDROME (ARDS)D...
NVASIVE MECHANICAL VENTILATION FORACUTE RESPIRATORY DISTRESS SYNDROME (ARDS)D...NVASIVE MECHANICAL VENTILATION FORACUTE RESPIRATORY DISTRESS SYNDROME (ARDS)D...
NVASIVE MECHANICAL VENTILATION FORACUTE RESPIRATORY DISTRESS SYNDROME (ARDS)D...Sandro Zorzi
 
Mechanical Ventilator by Kiran Bhardwaj
Mechanical Ventilator by Kiran BhardwajMechanical Ventilator by Kiran Bhardwaj
Mechanical Ventilator by Kiran BhardwajKiran Bhardwaj
 
ONE LUNG VENTILATION-ANESTHETIC IMPLICATIONS
 ONE LUNG VENTILATION-ANESTHETIC IMPLICATIONS ONE LUNG VENTILATION-ANESTHETIC IMPLICATIONS
ONE LUNG VENTILATION-ANESTHETIC IMPLICATIONSmadhu chaitanya
 
Principles of icu ventilators
Principles of icu ventilatorsPrinciples of icu ventilators
Principles of icu ventilatorsananya nanda
 
Myasthenia gravis and anesthesia
Myasthenia gravis and anesthesiaMyasthenia gravis and anesthesia
Myasthenia gravis and anesthesiaRicha Kumar
 
Basics of mechanical ventilation
Basics of mechanical ventilationBasics of mechanical ventilation
Basics of mechanical ventilationMEEQAT HOSPITAL
 
High Frequency Oscillatory Ventilation
High Frequency Oscillatory VentilationHigh Frequency Oscillatory Ventilation
High Frequency Oscillatory Ventilationhappyneige
 
2021 KSCTVA Regional Anesthesia for Thoracic Surgery
2021 KSCTVA  Regional Anesthesia for Thoracic Surgery2021 KSCTVA  Regional Anesthesia for Thoracic Surgery
2021 KSCTVA Regional Anesthesia for Thoracic Surgery부휘 홍
 
Role of ultrasound in ICU
Role of ultrasound in ICURole of ultrasound in ICU
Role of ultrasound in ICUcairo1957
 
Early Detection And Management Of Respiratory Failure
Early Detection And Management Of Respiratory FailureEarly Detection And Management Of Respiratory Failure
Early Detection And Management Of Respiratory FailureDang Thanh Tuan
 
Mechanical ventilation
Mechanical ventilationMechanical ventilation
Mechanical ventilationGBKwak
 

What's hot (20)

Bi pap -ppt
Bi pap -pptBi pap -ppt
Bi pap -ppt
 
INITIAL VENTILATOR SETTINGS 4 nurses
INITIAL VENTILATOR SETTINGS 4 nursesINITIAL VENTILATOR SETTINGS 4 nurses
INITIAL VENTILATOR SETTINGS 4 nurses
 
NIV (Non Invasive Mechanical Ventilation)
NIV (Non Invasive Mechanical Ventilation)NIV (Non Invasive Mechanical Ventilation)
NIV (Non Invasive Mechanical Ventilation)
 
COVID 19 Updates
COVID 19 UpdatesCOVID 19 Updates
COVID 19 Updates
 
Apneic oxygenation (ApOx), oxigenación apneica en paciente critico
Apneic oxygenation (ApOx), oxigenación apneica en paciente criticoApneic oxygenation (ApOx), oxigenación apneica en paciente critico
Apneic oxygenation (ApOx), oxigenación apneica en paciente critico
 
NVASIVE MECHANICAL VENTILATION FORACUTE RESPIRATORY DISTRESS SYNDROME (ARDS)D...
NVASIVE MECHANICAL VENTILATION FORACUTE RESPIRATORY DISTRESS SYNDROME (ARDS)D...NVASIVE MECHANICAL VENTILATION FORACUTE RESPIRATORY DISTRESS SYNDROME (ARDS)D...
NVASIVE MECHANICAL VENTILATION FORACUTE RESPIRATORY DISTRESS SYNDROME (ARDS)D...
 
Mechanical Ventilator by Kiran Bhardwaj
Mechanical Ventilator by Kiran BhardwajMechanical Ventilator by Kiran Bhardwaj
Mechanical Ventilator by Kiran Bhardwaj
 
Prone Ventilation In ARDS
Prone Ventilation In ARDSProne Ventilation In ARDS
Prone Ventilation In ARDS
 
ONE LUNG VENTILATION-ANESTHETIC IMPLICATIONS
 ONE LUNG VENTILATION-ANESTHETIC IMPLICATIONS ONE LUNG VENTILATION-ANESTHETIC IMPLICATIONS
ONE LUNG VENTILATION-ANESTHETIC IMPLICATIONS
 
Principles of icu ventilators
Principles of icu ventilatorsPrinciples of icu ventilators
Principles of icu ventilators
 
Ventilation in ards by tarun
Ventilation in  ards by tarunVentilation in  ards by tarun
Ventilation in ards by tarun
 
Myasthenia gravis and anesthesia
Myasthenia gravis and anesthesiaMyasthenia gravis and anesthesia
Myasthenia gravis and anesthesia
 
Basics of mechanical ventilation
Basics of mechanical ventilationBasics of mechanical ventilation
Basics of mechanical ventilation
 
High Frequency Oscillatory Ventilation
High Frequency Oscillatory VentilationHigh Frequency Oscillatory Ventilation
High Frequency Oscillatory Ventilation
 
mechanical ventilation weaning
mechanical ventilation weaningmechanical ventilation weaning
mechanical ventilation weaning
 
2021 KSCTVA Regional Anesthesia for Thoracic Surgery
2021 KSCTVA  Regional Anesthesia for Thoracic Surgery2021 KSCTVA  Regional Anesthesia for Thoracic Surgery
2021 KSCTVA Regional Anesthesia for Thoracic Surgery
 
Airway Secretion Clearance in the ICU
Airway Secretion Clearance in the ICUAirway Secretion Clearance in the ICU
Airway Secretion Clearance in the ICU
 
Role of ultrasound in ICU
Role of ultrasound in ICURole of ultrasound in ICU
Role of ultrasound in ICU
 
Early Detection And Management Of Respiratory Failure
Early Detection And Management Of Respiratory FailureEarly Detection And Management Of Respiratory Failure
Early Detection And Management Of Respiratory Failure
 
Mechanical ventilation
Mechanical ventilationMechanical ventilation
Mechanical ventilation
 

Similar to Gestione sistemi niv

Ciuffreda Marcello. Multidisciplinarietà e gestione unitaria nel paziente pne...
Ciuffreda Marcello. Multidisciplinarietà e gestione unitaria nel paziente pne...Ciuffreda Marcello. Multidisciplinarietà e gestione unitaria nel paziente pne...
Ciuffreda Marcello. Multidisciplinarietà e gestione unitaria nel paziente pne...Gianfranco Tammaro
 
L'ecografia del diaframma come supporto educazionale nella niv
L'ecografia del diaframma come supporto  educazionale nella nivL'ecografia del diaframma come supporto  educazionale nella niv
L'ecografia del diaframma come supporto educazionale nella nivAngelo Longoni
 
FNOMCeO I Vademecum riassuntivo indicazioni operative Studi Odontoiatrici Fas...
FNOMCeO I Vademecum riassuntivo indicazioni operative Studi Odontoiatrici Fas...FNOMCeO I Vademecum riassuntivo indicazioni operative Studi Odontoiatrici Fas...
FNOMCeO I Vademecum riassuntivo indicazioni operative Studi Odontoiatrici Fas...Università di Torino
 
Aspirazione tracheostomia sistema aperto
Aspirazione tracheostomia sistema apertoAspirazione tracheostomia sistema aperto
Aspirazione tracheostomia sistema apertoVERONICA DAIDONE
 
L'evoluzione dell'interfaccia paziente in NIV - Robert Parentela
L'evoluzione dell'interfaccia paziente in NIV - Robert ParentelaL'evoluzione dell'interfaccia paziente in NIV - Robert Parentela
L'evoluzione dell'interfaccia paziente in NIV - Robert ParentelaRobert Parentela
 
Terapia dell’OSAS, esistono reali alternative alla CPAP?
Terapia dell’OSAS, esistono reali alternative alla CPAP?Terapia dell’OSAS, esistono reali alternative alla CPAP?
Terapia dell’OSAS, esistono reali alternative alla CPAP?Stefano Picciolo
 
201911 - Piccioni - Integrazione terapeutica pneumologica
201911 - Piccioni - Integrazione terapeutica pneumologica201911 - Piccioni - Integrazione terapeutica pneumologica
201911 - Piccioni - Integrazione terapeutica pneumologicaAsmallergie
 
Linee guida erc 2010 sintesi italiana
Linee guida erc 2010 sintesi italianaLinee guida erc 2010 sintesi italiana
Linee guida erc 2010 sintesi italianaSandro Zorzi
 
Siu agenas buone pratiche 2020
Siu agenas buone pratiche 2020Siu agenas buone pratiche 2020
Siu agenas buone pratiche 2020Valentina Corona
 
Guida all'uso di mascherine e respiratori
Guida all'uso di mascherine e respiratoriGuida all'uso di mascherine e respiratori
Guida all'uso di mascherine e respiratoriMassa Critica
 
Aspirazione tracheale 2013
Aspirazione tracheale  2013Aspirazione tracheale  2013
Aspirazione tracheale 2013Stefano Bambi
 
Focus sulle malattie respiratorie: Esiste il dispositivo ideale?
Focus sulle malattie respiratorie: Esiste il dispositivo ideale?Focus sulle malattie respiratorie: Esiste il dispositivo ideale?
Focus sulle malattie respiratorie: Esiste il dispositivo ideale?Daniela Marchesini
 
Approccio combinato alle patologie allergiche respiratorie
Approccio combinato  alle patologie allergiche respiratorieApproccio combinato  alle patologie allergiche respiratorie
Approccio combinato alle patologie allergiche respiratorieGiuseppe Famiani
 
Vademecum di spirometria per la sorveglianza sanitaria dei lavoratori
Vademecum di spirometria per la sorveglianza sanitaria dei lavoratoriVademecum di spirometria per la sorveglianza sanitaria dei lavoratori
Vademecum di spirometria per la sorveglianza sanitaria dei lavoratoriMerqurioEditore_redazione
 
Effetto della terapia manipolativa osteopatica sui test di funzionalità polm...
Effetto della terapia manipolativa osteopatica sui test di funzionalità polm...Effetto della terapia manipolativa osteopatica sui test di funzionalità polm...
Effetto della terapia manipolativa osteopatica sui test di funzionalità polm...Braglia
 
Ablc e trapianto di polmone
Ablc e trapianto di polmoneAblc e trapianto di polmone
Ablc e trapianto di polmoneDino Sgarabotto
 

Similar to Gestione sistemi niv (20)

Ciuffreda Marcello. Multidisciplinarietà e gestione unitaria nel paziente pne...
Ciuffreda Marcello. Multidisciplinarietà e gestione unitaria nel paziente pne...Ciuffreda Marcello. Multidisciplinarietà e gestione unitaria nel paziente pne...
Ciuffreda Marcello. Multidisciplinarietà e gestione unitaria nel paziente pne...
 
L'ecografia del diaframma come supporto educazionale nella niv
L'ecografia del diaframma come supporto  educazionale nella nivL'ecografia del diaframma come supporto  educazionale nella niv
L'ecografia del diaframma come supporto educazionale nella niv
 
FNOMCeO I Vademecum riassuntivo indicazioni operative Studi Odontoiatrici Fas...
FNOMCeO I Vademecum riassuntivo indicazioni operative Studi Odontoiatrici Fas...FNOMCeO I Vademecum riassuntivo indicazioni operative Studi Odontoiatrici Fas...
FNOMCeO I Vademecum riassuntivo indicazioni operative Studi Odontoiatrici Fas...
 
Aspirazione tracheostomia sistema aperto
Aspirazione tracheostomia sistema apertoAspirazione tracheostomia sistema aperto
Aspirazione tracheostomia sistema aperto
 
Linee guida 2010 rcp
Linee guida 2010 rcpLinee guida 2010 rcp
Linee guida 2010 rcp
 
L'evoluzione dell'interfaccia paziente in NIV - Robert Parentela
L'evoluzione dell'interfaccia paziente in NIV - Robert ParentelaL'evoluzione dell'interfaccia paziente in NIV - Robert Parentela
L'evoluzione dell'interfaccia paziente in NIV - Robert Parentela
 
Bpco riacutizzata
Bpco riacutizzataBpco riacutizzata
Bpco riacutizzata
 
Terapia dell’OSAS, esistono reali alternative alla CPAP?
Terapia dell’OSAS, esistono reali alternative alla CPAP?Terapia dell’OSAS, esistono reali alternative alla CPAP?
Terapia dell’OSAS, esistono reali alternative alla CPAP?
 
201911 - Piccioni - Integrazione terapeutica pneumologica
201911 - Piccioni - Integrazione terapeutica pneumologica201911 - Piccioni - Integrazione terapeutica pneumologica
201911 - Piccioni - Integrazione terapeutica pneumologica
 
Linee guida erc 2010 sintesi italiana
Linee guida erc 2010 sintesi italianaLinee guida erc 2010 sintesi italiana
Linee guida erc 2010 sintesi italiana
 
Siu agenas buone pratiche 2020
Siu agenas buone pratiche 2020Siu agenas buone pratiche 2020
Siu agenas buone pratiche 2020
 
Cpap
CpapCpap
Cpap
 
Pomeriggio SIED Campania- PEG e PEJ- 08.04.2021
Pomeriggio SIED Campania- PEG e PEJ- 08.04.2021Pomeriggio SIED Campania- PEG e PEJ- 08.04.2021
Pomeriggio SIED Campania- PEG e PEJ- 08.04.2021
 
Guida all'uso di mascherine e respiratori
Guida all'uso di mascherine e respiratoriGuida all'uso di mascherine e respiratori
Guida all'uso di mascherine e respiratori
 
Aspirazione tracheale 2013
Aspirazione tracheale  2013Aspirazione tracheale  2013
Aspirazione tracheale 2013
 
Focus sulle malattie respiratorie: Esiste il dispositivo ideale?
Focus sulle malattie respiratorie: Esiste il dispositivo ideale?Focus sulle malattie respiratorie: Esiste il dispositivo ideale?
Focus sulle malattie respiratorie: Esiste il dispositivo ideale?
 
Approccio combinato alle patologie allergiche respiratorie
Approccio combinato  alle patologie allergiche respiratorieApproccio combinato  alle patologie allergiche respiratorie
Approccio combinato alle patologie allergiche respiratorie
 
Vademecum di spirometria per la sorveglianza sanitaria dei lavoratori
Vademecum di spirometria per la sorveglianza sanitaria dei lavoratoriVademecum di spirometria per la sorveglianza sanitaria dei lavoratori
Vademecum di spirometria per la sorveglianza sanitaria dei lavoratori
 
Effetto della terapia manipolativa osteopatica sui test di funzionalità polm...
Effetto della terapia manipolativa osteopatica sui test di funzionalità polm...Effetto della terapia manipolativa osteopatica sui test di funzionalità polm...
Effetto della terapia manipolativa osteopatica sui test di funzionalità polm...
 
Ablc e trapianto di polmone
Ablc e trapianto di polmoneAblc e trapianto di polmone
Ablc e trapianto di polmone
 

Gestione sistemi niv

  • 1. GESTIONE DEI SISTEMI DI VENTILAZIONE NON INVASIVI All’interno della Flow-Chart del Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale condiviso per l’Insufficienza Respiratoria Acuta, una volta completata la presa in carico e l’inquadramento clinico del paziente, che deve essere eseguito con l’ausilio di schede anamnestiche e di valutazione, sia medica che infermieristica per aumentare l’accuratezza diagnostica, terapeutica ed assistenziale. In ogni fase del processo si deve avere la capacità di gestire i presidi adatti ad effettuare l’ossigenoterapia che in questo percorso clinico rappresenta uno dei principali fattori d’intervento.
  • 2. GESTIONE DEI SISTEMI DI VENTILAZIONE NON INVASIVI Con “ossigenoterapia” (anche chiamata “terapia con supplementazione d’ossigeno“) si intende la somministrazione di ossigeno al paziente a scopo terapeutico, come parte integrante di una terapia attuata sia in caso di insufficienza respiratoria cronica che di insufficienza respiratoria acuta. L’ossigenoterapia avviene mediante l'utilizzo di differenti dispositivi il cui impiego risponde alle esigenze particolari di un determinato paziente, in base alle sue condizioni cliniche. Per questo i dispositivi tramite i quali si possono somministrare flussi di ossigeno si distinguono in bassi, medi o alti. Per tutti i presidi è molto importante che l’ossigeno venga umidificato nel caso la terapia si prolunghi nel tempo o nel caso i flussi siano elevati. Il flusso di O2 causa siccità delle mucose ed è molto fastidioso per il paziente, che potrebbe anche andare incontro a broncospasmi, mucositi, infezioni oltre che a disconfort
  • 3. GESTIONE DEI SISTEMI DI VENTILAZIONE NON INVASIVI Cannula nasale o occhialini Questo dispositivo eroga bassi flussi ogni litro aumento del 4% la concentrazione di O2 nell’aria È bene non confondere il flusso (l/min) con la FiO2 (percentuale di ossigeno erogata). Si può infatti fornire una determinata FiO2 con un qualsiasi flusso, perché dipende dallo strumento che si utilizza più che da quanto “si apre il rubinetto” dell’O2.
  • 4. GESTIONE DEI SISTEMI DI VENTILAZIONE NON INVASIVI Maschera con Reservoir Maschera a cui è applicato un serbatoio (tipo sacchetto) che si riempie con l’alto flusso di ossigeno, dai 10 L/min o comunque sufficiente a far riempire tutto il reservoir ed evitare il fenomeno del ‘rebreathing’, arriva ad una FiO2 del 90%. Il paziente non respira dal tubo dell’ossigeno, ma dal serbatoio, purché il serbatoio sia carico di gas.
  • 5. GESTIONE DEI SISTEMI DI VENTILAZIONE NON INVASIVI Maschera di Venturi sistema molto attendibile per conoscere con accettabile approssimazione la FiO2 somministrata in quanto è una maschera che copre naso e bocca a cui si adatta una valvola colorata o variabile che permette di garantire la FiO2 che indentiamo somministrare.
  • 6. GESTIONE DEI SISTEMI DI VENTILAZIONE NON INVASIVI È un sistema di erogazione dell’O2, riscaldato e umidificato, nel quale viene impostata una FiO2 variabile ed un flusso di gas tale da essere superiore al picco di flusso inspiratorio del paziente. La velocità del flusso erogato può arrivare fino a 60 L/min. Sistemi ad alto flusso
  • 7. GESTIONE DEI SISTEMI DI VENTILAZIONE NON INVASIVI Con “NIV” (acronimo di “non invasive ventilation” cioè “ventilazione non invasiva”) si intende una modalità incruenta (non invasiva) di assistenza alla ventilazione erogata tramite presidi dedicati, sostenuti da apparecchi elettromedicali per la generazione di un flusso positivo di aria e O2 per pazienti in respiro spontaneo.
  • 8. GESTIONE DEI SISTEMI DI VENTILAZIONE NON INVASIVI C-PAP acronimo inglese di “Pressione Positiva Continua delle vie Aeree” e consiste in un’applicazione di una pressione positiva costante nelle vie aeree per tutta la durata del ciclo respiratorio, finalizzata ad aumentare la PEEP in un paziente in respiro spontaneo. I sistemi CPAP hanno dimostrato di ridurre significativamente il ricorso all’intubazione tracheale, riducendo la durata del ricovero ospedaliero, con una tendenza alla riduzione della mortalità a breve termine.
  • 9. GESTIONE DEI SISTEMI DI VENTILAZIONE NON INVASIVI NIV con Bi-PAP Biphasic Positive Airway Pressure Prevede l’utilizzo di almeno due livelli di pressione, positiva di supporto che si alternano ritmicamente, (uno nella fase Inspiratoria ed una nella fase Espiratoria e non uno solo come nella CPAP). Per poter impostare una BIPAP sono quindi indispensabili macchine dedicate o i ventilatori da UTI.
  • 10. La NIV consente un approccio terapeutico simile a quello della ventilazione invasiva, permette di lavorare su pazienti in respiro spontaneo con vari tipi di regolazioni a suo sostegno (Pressioni di Supporto, Ventilazioni Volumetriche, tempi di Inspirazione, impostazione di Trigger, ecc..) è vincolata in gran parte dalle competenze del personale addestrato e la possibilità di effettuare un monitoraggio adeguato. GESTIONE DEI SISTEMI DI VENTILAZIONE NON INVASIVI L'infermiere responsabile deve sapere riconoscere i segni fondamentali di peggioramento di un’Insufficienza Respiratoria Acuta (IRA), conoscere il funzionamento, l'utilizzo e i possibili inconvenienti dei dispositivi per la NIV e avere la capacità di interpretare i dati rilevati dal monitoraggio oltre che essere in grado di agire in modo adeguato in caso di fallimento. La stretta collaborazione medico-infermiere, l’identificazione precoce di segni e sintomi e il riconoscimento dell'evoluzione dello stato clinico del paziente contribuiscono a migliorare la qualità dell'assistenza erogata.
  • 11. GESTIONE DEI SISTEMI DI VENTILAZIONE NON INVASIVI L'infermiere dedicato alla procedura operativa e gestione della NIV deve: Ø informare il paziente, spiegando la procedura che sta per mettere in pratica; Ø assicurarsi la collaborazione del paziente contribuendo a far accettare al meglio il presidio con la spiegazione dei vantaggi e sulle alternative più invasive; Ø valutare la necessità di inserire un SNG per evitare la distensione gastrica ed eventuali episodi di vomito. La gestione infermieristica nella NIV
  • 12. GESTIONE DEI SISTEMI DI VENTILAZIONE NON INVASIVI Occorre mettere il paziente in posizione semiseduta, almeno 45°, per poter permettere una maggior espansione polmonare e facilitare l’utilizzo dei muscoli accessori alla respirazione. Procedere alla monitorizzazione dei parametri vitali, SpO2, PNI, FR,FC, T; La correttezza del posizionamento ed una adeguata monitorizzazione sono fondamentali per garantire il miglioramento delle attività respiratorie ed un costante controllo sull’andamento delle condizioni cliniche. La gestione infermieristica nella NIV
  • 13. GESTIONE DEI SISTEMI DI VENTILAZIONE NON INVASIVI La gestione infermieristica nella NIV Ø preparare il materiale occorrente, Ø assemblare il circuito, Ø accendere il ventilatore, Ø impostare i parametri (in collaborazione con il medico), Ø poggiare inizialmente la maschera al viso del paziente o montare il casco (giusta dispositivo e di giusta misura) Ø utilizzare protezioni (ad esempio, idrocolloidi) sui punti di maggior pressione (come naso e mento) per prevenire lesioni causate dalla camera pneumatica e, ove possbilie, variare i tipi di maschera alternando i presidi. Ø fissare la maschera con apposite cinghie adattando il tutto alla morfologia del viso di ogni singolo assistito, con l'aiuto di spessori morbidi nei punti di maggior attrito Ø applicare un monitoraggio continuo dei parametri e delle condizioni di coscienza del paziente.
  • 14. GESTIONE DEI SISTEMI DI VENTILAZIONE NON INVASIVI Indicazioni all'impiego della NIV Le indicazioni alla NIV riportate in letteratura comprendono patologie come: Ø IRA secondaria a riacutizzazione di BPCO; Ø IRA secondaria ad edema polmonare acuto cardiogeno (EPAc); Ø IRA di tipo ipossiemico, non cardiogena: con approccio strettamente individualizzato e in contesto che consenta un rapido passaggio alla ventilazione invasiva in caso di mancato miglioramento; Ø altre indicazioni possono comprendere il paziente politraumatizzato, la sindrome da ipoventilazione dell'obeso, l'insufficienza respiratoria in pazienti con patologie neuromuscolari.
  • 15. GESTIONE DEI SISTEMI DI VENTILAZIONE NON INVASIVI Svantaggi e controindicazioni della NIV: Ø il disagio causato dall'interfaccia (alcune maschere mal posizionate o lasciate in sede troppo a lungo possono creare lesioni); Ø la possibilità che il supporto ventilatorio non sia sufficiente a raggiungere un risultato adeguato; Ø secrezioni abbondanti; Ø stato nutrizionale scadente; Ø stato sensorio compromesso.
  • 16. GESTIONE DEI SISTEMI DI VENTILAZIONE NON INVASIVI Negli ultimi anni sono state messi in uso presidi che hanno permesso un utilizzo più ampio, precoce ed incisivo della ossigenoterapia/ventilazione, riducendo di fatto le necessarie conoscenze degli strumenti elettromedicali dedicati al trattamento, abbassando significativamente i rischi di utilizzo e migliorando notevolmente la prognosi.
  • 17. GESTIONE DEI SISTEMI DI VENTILAZIONE NON INVASIVI La CPAP di Boussignac È una alternativa compatta, economica ed efficace ai supporti ventilatori più sofisticati e si adatta a tutti i tipi di maschere facciali, si può utilizzare anche con tubi endotracheali e cannule tracheali. Il dispositivo si compone di un generatore intrinseco di pressione a forma di piccolo cilindro cavo aperto ( dimensioni: lunghezza 5,5 cm; diametro 1,3 cm) e di un tubo connettore. Si usa collegandola ai comuni erogatori di flusso E' indicata nei seguenti casi: Ø EPA Cardiogeno Ø Atelettasie Ø RCP Ø Trauma Toracico/Contusione Polmonare
  • 18. GESTIONE DEI SISTEMI DI VENTILAZIONE NON INVASIVI COMPONENTI DEL SISTEMA BOUSSIGNAC: Ø maschera; Ø valvola boussignac; Ø manonetro; Ø tubo/i connettore; Ø cinghie nucali; Ø dispositivi aggiuntivi (nebulizzatore, raccordo a y, regolatore FiO2, raccordo cpap-sonda endotracheale o cannula per tracheotomia); Ø erogatore O2/aria/bombola di O2; La CPAP di Boussignac
  • 19. GESTIONE DEI SISTEMI DI VENTILAZIONE NON INVASIVI Il tubo connettore è pre-collegato al dispositivo. L’aria immessa passa attraverso i piccoli canali del dispositivo per CPAP, crea una turbolenza. Questa, crea un “diaframma virtuale”, paragonabile ad una valvola PEEP, il cui valore può essere regolato aumentando o diminuendo la quantità del flusso di ossigeno o aria fornita al paziente. Il valore esatto della PEEP è monitorabile in ogni istante con l’aiuto del manometro dedicato. La CPAP di Boussignac
  • 20. GESTIONE DEI SISTEMI DI VENTILAZIONE NON INVASIVI Vantaggi: Ø Grande semplicità di utilizzo; Ø Consumo di ossigeno relativamente basso; Ø PEEP regolabile a seconda della necessità del paziente senza dover cambiare valvole; Ø Sistema che permette la comunicazione con il paziente riducendone lo stress; Ø Diminuzione del lavoro respiratorio grazie alla valvola virtuale che non presenta inerzia; La CPAP di Boussignac
  • 21. GESTIONE DEI SISTEMI DI VENTILAZIONE NON INVASIVI Ø Riduce il consumo di ossigeno del 50% e garantisce un alto livello di erogazione diFiO2. Ø Può inoltre essere utilizzato con flussometri standard. Ø Manometro incorporato per il controllo della pressione CPAP. Ø Valvola di sicurezza per evitare un eccesso di pressione. Ø Possibilità di aggiungere il nebulizzatore in linea. Flow-Safe II
  • 22. GESTIONE DEI SISTEMI DI VENTILAZIONE NON INVASIVI Il Flow-Safe II ha la capacità di fornire sia una ventilazione di tipo Cpap che Bilevel: Lo switch Bilevel/Cpap consente agli operatori di scegliere la modalità della terapia In modalità C-pap si regola la PEEP agendo sul flussimetro dell’O2 In modalità Bilevel una volta impostata la IPAP, (8 cmH20), poi si aumenta il flusso di O2 fino ad arrivare ai valori desiderati (13-14 cmH2O), a questo punto agendo sulla valvola EPAP si determina il picco a cui si vuole arrivare per favorire la fase di espirazione È in grado di fornire una forbice di utilizzo tra 8 e 15 cm/H20 con un erogazione di 17-19 lt/min. Flow-Safe II
  • 23. GESTIONE DEI SISTEMI DI VENTILAZIONE NON INVASIVI Vantaggi: Ø Grande semplicità di utilizzo; Ø Consumo di ossigeno basso; Ø IPAP e EPAP regolabili a seconda della necessità del paziente; Ø Sistema che permette la comunicazione con il paziente riducendone lo stress; Ø Diminuzione del lavoro respiratorio grazie alla valvola virtuale che non presenta inerzia; Flow-Safe II
  • 24. GESTIONE DEI SISTEMI DI VENTILAZIONE NON INVASIVI È bene ricordare che durante le pratiche terapeutiche il monitoraggio assume un ruolo determinate. È indispensabile quindi l’utilizzo di strumenti oggettivi validati da linee guida come ad esempio l’Early Warning Score, che permette agli operatori di avere costantemente sotto controllo le metodiche da intraprendere in ogni fase e o variazione delle condizioni cliniche.
  • 25. GESTIONE DEI SISTEMI DI VENTILAZIONE NON INVASIVI Grazie