1. A cura di
Patrizio Di Nicola
Francesca della Ratta-Rinaldi
Ludovica Ioppolo
Simona Rosati
2. 4-5 milioni di lavoratori flessibili
3 milioni di lavoratori con
contratto di lavoro a termine
470 storie raccontate
in maggioranza da donne (73%)
con un elevato titolo di studio (73,2%)
che svolgono professioni altamente qualificate (75,7%)
e con un’età media di 36 anni.
Le storie di lavoro precario sono il 60,9%, di disoccupazione il 28,1%.
3. COSA RENDE IL LORO LAVORO DAVVERO
INSOPPORTABILE?
19,7% 28,7% 31,7% 35,6%
Ferie e malattie Il dover ricominciare La discontinuità Sentirsi ricattabili nei confronti
non riconosciute sempre da capo retributiva del datore di lavoro
4. LE PAROLE DI UNA VITA PRECARIA
*
Quello che non
ci si può
permettere…
1.Precarietà e paura del futuro
2.Contesti lavorativi e di studio
3.Problemi economici
4.Diritti negati
5.Emozioni * circa 130 mila parole vocabolario oltre 15mila parole
5. LA PRECARIETÀ E LA PAURA DEL FUTURO
I contratti: a progetto, a tempo
determinato, a chiamata, rimborso
spese, co. co. pro., partita IVA…
Futuro: “non ho aspettative
per il futuro”
Scadenze e rinnovi:
gavetta, licenziata, colloqui,
vivere alla giornata, cercare
lavoro, scade il contratto
peggiorerà
22%
cambierà poco
39%
migliorerà
39%
6. comprare una 1.000 euro al
compensi
casa mese
senza
stipendio PROBLEMI ECONOMICI
tirare avanti
arrivare a
euro fine mese
chiedere un
fare la spesa mutuo
La famiglia di origine che garantisce per i prestiti
7. cassa integrazione
guadagni
domeniche
indennità di
ferie
disoccupazione
festività
indennità
malattia I DIRITTI NEGATI di fine rapporto
permessi andare tredicesima
In pensione
La maternità: rimandata,
ostacolata, faticata
9. preoccupazione nessuna
più grave tanti sacrifici prospettiva
stressante delusioni
sono stanca
avvilente
frustrazione sogno progetti di vita
paura del futuro
paura dignitosa
futuro migliore
I SOGNI E LE EMOZIONI speranza
sono giovane
aspettative
10. Un peso che contamina tutti gli
aspetti dell’esistenza.
La frustrazione dei più istruiti.
Il paradosso di una generazione
che ha studiato più dei padri e ha
una condizione lavorativa più
instabile e insicura.
Precarietà non significa
soltanto difficoltà pratiche.
11. COSA CHIEDONO I PRECARI ALLA
POLITICA E AL SINDACATO?
1) Controlli per sanzionare i comportamenti scorretti
2) Incentivi (e disincentivi) a favore della “vera”
flessibilità e della continuità lavorativa
3) Un sistema di Welfare
4) Il sindacato deve agire, tutelare e informare i
giovani e i precari estendendone i diritti