5. Perché un forum?
• Partecipazione
Sito e contenuti
• Interazione Altri utenti
• Comunicazione asincrona e non paritaria
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6. Forma di
interazione 1.0
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7. • Partecipazione VS unidirezionalità
• Comunità di pari Vs comunità verticistica
Anche le modalità comunicative evolvono
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8. • Presupposti del web 2.0: il filesharing
• Peer to peer (Generalmente con peer-to-peer o
P2P si intende una rete di comp. che non
possiede client o server fissi, ma un numero di
nodi equivalenti che fungono sia da client che da
server verso altri nodi.)
• Condivisione
• Rete acefala
• Creazione comunità
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10. Il web 2.0 – Alcune definizioni
• Per Franco Carlini è l’era del Web 2.0, lo
sviluppo di tecnologie abilitanti relazioni
sociali complesse sull'onda di potenza
hardware sempre più economica e banda
larga di massa.
• “un diverso intreccio tra tecnologia, usi
sociali e collettivi e modelli di business,
basati su gratuità più pubblicità”.
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11. 1.0 2.0
Padronanza HTML BLOG senza conoscenze tecniche
Maggiore popolazione tecnica Apertura a tutte le persone
Stickiness Syndication
Pubblicare (focus inserzionisti) Partecipare (focus consumatori)
Content Management System Wiki
Tassonomia Folksonomia (Tagging)
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16. Il web 2.0
“Cos’è web 2.0. Design Patterns e Modelli
di Business per la prossima generazione
di software”.
Web 2.0 è un insieme di approcci, un
sistema gravitazionale
Web 2.0 indica un nuovo approccio
sociale alla generazione e distribuzione
di contenuti via web, che siano
caratterizzati da processi comunicativi
aperti, con una forte decentralizzazione
dell’autorità, libertà di condividere e
riusare i contenuti stessi.
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17. Il web 2.0
• Si riferisce ad una nuova modalità di comunicare
ed utilizzare la rete che non ha più il pc di casa o
i propri dispositivi hardware e software come
base delle attività, ma è web-based.
• Internet da information source a partecipation
platform: aggiungere, comunicare, condividere,
aggiornare, pubblicare, nascondere, linkare,
taggare, votare
• Esempi: Zoho Pbwiki
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19. Ajax
Nuove parole sharing
●
xml
condivisione Extensible Markup
post blog Language
pubblicazione
Tagging
Social Bookmarking Tag wiki
casting
definizione
aggregare
mash-up commento
miscelare
opinioni
profilo
Social Networking feed identità
nutrimento
RSS
community Really Simple Syndication
popolarità
interessi comuni
usabilità, accessibilità
Syndication
folksonomy affiliazione
tassonomia fatta dal popolo del web permalink
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link permanente Web 2.0
20. Tools del web 2.0
• Convergenze online
• Una sola interfaccia GMAIL
• Rich User Experience
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21. M s hup
a
Go o g le m a p s
E nco p a rt e cip a nt i
le
De l.icio .us
Flickr
Te chno ra t i
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23. Il web 2.0 come insieme di
principi e procedure:
• tagging (e la folksonomia) invece della tassonomia;
• arricchimento delle esperienze-utente (gmail, google maps);
• rendere gli utenti collaboratori (ebay e commenti su amazon);
• pubblicazione invece della partecipazione (blog Vs forum);
• fiducia radicale (wikipedia);
• diritto a remixare (CreativeCommons);
• perpetual beta; data inside;
• piccoli pezzi uniti e unibili in maniera non rigida;
• la rilevanza del long tail
• Abbiamo a che fare con una piattaforma (il web), che vince sempre
su una singola applicazione.
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24. Web 1.0 Web 2.0
Monolitico
Tubo
unidirezionale
Modulare
composito
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26. Il Time ha eletto noi, chi ha un blog, chi li commenta, chi carica le proprio
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foto su Flickr, i filmati su Youtube come personaggi dell’anno.
27. Contagio delle idee
• New media per una comunicazione virale
Viral marketing Tracciamento
Buzz marketing Condivisione
Video blog Tagging
Podcasting Mashup
Contentcasting Social media and bookmarking
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29. • RSS (acronimo di Really Simple
Syndication) è uno dei più popolari
formati per la distribuzione di
contenuti Web; è basato su XML,
da cui ha ereditato la semplicità,
l'estensibilità e la flessibilità.
• Permette la visualizzazione su
portali e siti web di headline e link
relativi a notizie pubblicate su altri
siti
• Reader View Aggregator QUI
• I progenitori erano le newsletter
(Push)
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31. FREE YOUR DATA
• Embedding
• Apertura dati
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32. Il mondo business
• Nelle aziende il Web 2.0 non si limita ai servizi
collaborativi più noti, blog e s.network.
• Il Web 2.0 per le aziende deve essere pensato
come l'insieme di piattaforme e servizi basati su
protocollo IP, dinamici e utili allo sviluppo di
applicazioni e relazioni, sia interne sia esterne.
• E’ un acceleratore di conoscenza, e così può
portare vantaggi alle aziende su tutti
i fronti.
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33. Rapporto e interazioni fra Azienda e Clienti
Prima Dopo
Dialogo
Monologo
One-to-one marketing
Unidirezionale
Real-time
Comunicazione di massa
Dinamico
Statico
Collaborativo
No interazione fra clienti
Rich customer interaction
Difficile identificare I clienti
Rich customer data
Difficile gestire I clienti
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34. Il Web 2.0 nelle imprese
• Oltre il 40% delle P&M aziende utilizzano il Web 2.0 in
America (06-07). Il 14% utilizza il modello SAAS
(software as a service: invece di programmi residenti)
• Si abbattono i costi di promozione e di vendita dei propri
prodotti/servizi aumentando l'impatto di informazioni
sulla clientela.
• Oggi circa 400 mila aziende americane P&M utilizzano il
webcasting o i blog. 260 mila utilizzano sistemi di
podcast. Circa 400 mila utilizzano Skype. Largamente
più utilizzati i sistemi di messaggistica istantanea.
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AMI Partners
35. • Indagine su un campione di 320 quadri dirigenti,
di sette paesi europei (It, Fr, De, Uk, No, Es, Se)
• Il 57% attribuisce il basso tasso di penetrazione
del Web 2.0 in azienda alla mancanza di
comprensione della tecnologia da parte del
management.
• Fra le altre cause, sono citate la mancanza di
controllo sui contenuti diffusi (23%) e le
problematiche legate alla sicurezza (20%).
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BEA Systems
36. • Fra le ragioni che potrebbero spingere le
imprese a investire sul Web 2.0, al primo
posto c’è il miglioramento
dell’interazione fra aziende e clienti
(41%).
• Sono citati anche il miglioramento della
collaborazione fra i dipendenti (31%) e
l’opportunità di creare un’interfaccia unica
fra i partner o i fornitori dell’azienda (28%).
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BEA Systems
38. • Il 61% degli utenti internet europei
conosce i blog (IT:58%)
• Il 34% (39 milioni) non ha acquistato un prodotto
perché ha letto un commento negativo online
• Il 52% è più favorevole ad acquistare un
prodotto di cui ha letto commenti
positivi online
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IPSOS Mori, 11/06
39. I blog attivano
la conversazione
16-44 frequent users
Il 30% dei post ha almeno un commento
Nielsen BuzzMetrics, 05/06
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Universal McCann, 12/06
40. Il consumatore è cambiato
• Ha più potere, ha il controllo
• È meno fedele, ha offerta globale
• Vuole partecipare alla costruzione dei
brand e dei prodotti
• Le aziende devono costruire un rapporto
con le persone (non più solo consumatori),
conversando, mostrando il volto umano
dell'azienda
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42. Web Marketing
+40%
Pubblicità su Internet ogni anno cresce del
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43. • La customer collaboration dovrebbe
portare, secondo Verona, a una
collaborative innovation, perchè
l’innovazione da momento isolato diventa
processo quot;articolabile in microattività
svolte efficacemente anche da attori
specializzati indipendentiquot;.
• Con tool 2.0 gli utenti partecipano a
diverse fasi dello sviluppo
• L’azienda può beneficiare in tempo reale
dell’apporto dei clienti, con positive
ricadute sul gradimento e sulle vendite.
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44. 7 regole per le aziende che
usano il Web 2.0
1. Le aziende dovrebbero costruire una struttura con Service oriented
architecture in grado di integrarsi nel Web 2.0.
2. Le aziende dovrebbero considerare prioritario il controllo degli accessi ed
essere sicure che la struttura di Web 2.0 possa essere integrata con la
propria soluzione per la gestione degli accessi.
3. Le società non dovrebbero avere il timore di continuare ad utilizzare i
propri sistemi di comunicazione come le email o i calendari, ma
dovrebbero entrare nell'ottica che una combinazione dei vecchi sistemi e
Web 2.0 possa portare soltanto benefici.
4. Dare fiducia agli utenti, ma monitorare l'utilizzo delle applicazioni.
5. Invita le aziende a trovare un modo per evitare che i propri dipendenti
utilizzino i sistemi di comunicazione per scopi che non hanno nulla a che
fare con il lavoro.
6. Molte aziende pensano che avere un sito internet non sia importante.
Invece, potrebbe essere un'interfaccia utile dove inserire wiki o blog,
come fanno già diverse grandi aziende.
7. Le società dovrebbero cercare di utilizzare ciò che gli utenti comunicano
in Rete per definire le loro strategie di marketing.
di Marianna Di Iorio
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45. Il futuro…… o il 3.0
Second Life
Second Life è un
mondo virtuale tridimensionale
multi-utente online inventato
nel 2003 dalla società
americana Linden Lab. Il
sistema fornisce ai suoi utenti
(definiti quot;residentiquot;) gli
strumenti per aggiungere e
creare nel quot;mondo virtualequot; di
Second Life nuovi
contenuti grafici: oggetti,
fondali, fisionomie dei
personaggi, contenuti
audiovisivi, ecc.
http://www.slideshare.net/danrev/secondlife-a-real-new-world-life-business-and-toxic-immersion
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47. GRAZIE PER
L’ATTENZIONE
Contatti:
Email: paolo.lattanzio@gmail.com
Blog: paololattanzio.blogspot.com
Forum: mascella.comunite.it
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