SlideShare uses cookies to improve functionality and performance, and to provide you with relevant advertising. If you continue browsing the site, you agree to the use of cookies on this website. See our User Agreement and Privacy Policy.
SlideShare uses cookies to improve functionality and performance, and to provide you with relevant advertising. If you continue browsing the site, you agree to the use of cookies on this website. See our Privacy Policy and User Agreement for details.
Successfully reported this slideshow.
Activate your 14 day free trial to unlock unlimited reading.
Break-even analysis e Flussi di cassa negli investimenti all'estero. Catania 29.03.2017. Paolo Battaglia
Le slide del mio intervento su Break-even analysis e Flussi di cassa negli investimenti all'estero al convegno organizzato da Ascheri & Partners - London e da MPO Service Srl, a Catania il 31.03.2017.
Dottore Commercialista e ACA Chartered Accountant (ICAEW)
Le slide del mio intervento su Break-even analysis e Flussi di cassa negli investimenti all'estero al convegno organizzato da Ascheri & Partners - London e da MPO Service Srl, a Catania il 31.03.2017.
Break-even analysis e Flussi di cassa negli investimenti all'estero. Catania 29.03.2017. Paolo Battaglia
1.
1
Paolo Battaglia
Dottore Commercialista in Ragusa
ACA Chartered Accountant in Londra
Catania, 31 Marzo 2017
Break-even analysis e
gestione del cash flow
negli investimenti
all’estero
2.
2
Investire: aspetti economici e aspetti finanziari
Con una decisione di investimento si rinuncia a un
capitale di cui si dispone al presente per un guadagno
che è solo l’aspettativa di un vantaggio che si realizzerà
nel futuro, provocando per il futuro effetti economici
irreversibili per tutto il periodo di ammortamento,
indipendentemente dal fatto che tale bene venga
utilizzato molto, poco o niente: il vero costo di una
macchina dipende dal suo grado di sfruttamento.
La decisione di investimento può provocare per il futuro
anche effetti finanziari irreversibili (ad esempio quando
si accende un mutuo).
3.
3
Investire: aspetti economici e aspetti finanziari
La Break-even analysis consente di effettuare una necessaria preliminare valutazione economica
(non finanziaria), solo a seguito della quale è possibile sviluppare il Business Plan, anche per
ricercare fonti finanziarie per l’investimento.
Con la BEA è possibile verificare l’appetibilità economica dell’iniziativa, cioè la compatibilità
economica del Punto di Pareggio con il Budget delle Vendite e le informazioni di marketing.
Se i risultati della BEA sono incoraggianti, si può procedere ad approfondire ed investire nello studio
dell’iniziativa, scendendo più in dettaglio nella pianificazione del business, in particolare negli
aspetti finanziari, lavorando sul Business Plan valutando anche la SOSTENIBILITÀ FINANZIARIA con
il prospetto di “Cash Flow” e il “Budget di Tesoreria” e il reale FABBISOGNO FINANZIARIO, con il
prospetto “Impieghi e Fonti”.
Ovviamente non serve verificare la sostenibilità finanziaria di un’iniziativa non appetibile
economicamente o cercare finanziamenti o distruggere risorse per buttarli in una voragine
economica.
Né è possibile conoscere il vero importo del fabbisogno finanziario solo empiricamente “a
sensazione”.
Eppure, sono tante le aziende che, pur in buona salute economica, soffrono sul piano finanziario,
perché hanno sottostimato o sovrastimato il fabbisogno finanziario o lo hanno mal strutturato.
4.
4
Dinamica finanziaria ed economica
Flussi economici
RICAVI COSTI
RISULTATO D’ESERCIZIO
Flussi finanziari
ENTRATE USCITE
VARIAZIONE DELLE DISPONIBILITA’ LIQUIDE
5.
5
Aspetti economici: l’analisi di Break-even
L’analisi di Break-even fornisce un modo molto
semplice di rispondere a molte domande in sede di
progettazione d’investimenti, perché determina il
volume di vendite (o un fatturato da raggiungere) per
produrre un livello di utili programmato.
È di fondamentale importanza comprendere cosa ci sia
dietro la “matematica” del calcolo, in sé semplice, e
come funzioni nella pratica, perché solo così
quest’analisi potrà fornire all’impresa elementi
realmente utili.
6.
6
Aspetti economici: l’analisi di Break-even
Annualizza i costi variabili, i costi fissi annuali e gli utili lordi e li confronta con quello dello
scorso anno, per cogliere la loro tendenza e il loro impatto sul punto di pareggio, consentendo
analisi del tipo “WHAT IF”. Ad esempio:
• Cosa accadrà (ai costi variabili e al fatturato) se i miei utili lordi attesi saranno X invece
di Y?
• Quale sarà il mio fatturato di pareggio in corrispondenza a tale livello minimo di utili
lordi? E oltre?
• Cosa accadrà al mio punto di pareggio se assumeremo un nuovo addetto alle vendite?
• Qual è l'incremento di vendite che bisogna raggiungere per giustificare un
investimento in un collaboratore particolarmente costoso, in una campagna
promozionale?
• Conviene comprare una nuova linea di produzione (make) o comprarla sul mercato
(buy)?
• Conviene assumere nuovo personale o effettuare nuovi investimenti in macchine più
labour-saving?
• Quale politica dei prezzi (pricing) si può seguire per entrare in un nuovo mercato:
cosa accadrà se alzerò o abbasserò i prezzi in un nuovo Paese target in cui voglio
penetrare con una politica commerciale aggressiva?
7.
7
L’analisi di Break-even
BEP in termini di prodotti da vendere
Dove:
Qp = punto di break-even
CF = costi fissi totali
p = prezzo di un’unità prodotta
cv = costo variabile di un’unità prodotta
Se al numeratore aggiungiamo anche gli utili attesi U, possiamo avere il punto di pareggio in
corrispondenza dell’utile che l’imprenditore attende come remunerazione del suo rischio e del
suo impegno.
Dove:
Ua = utili attesi
8.
8
L’analisi di Break-even
BEP in termini di fatturato da realizzare
Dove:
Fp = fatturato di pareggio
CF = costi fissi totali
p = prezzo di un’unità prodotta
cv = costo variabile di un’unità prodotta
10.
10
L’analisi di Break-even
Fatturato di pareggio € 902.517,65
Quantità di pareggio 1.517
Margine di contribuzione medio 57,063%
Tot. costi variabili € 387.517,65
Tot. costi fissi € 415.000,00
Utili attesi € 100.000,00
11.
11
L’analisi di Break-even
In termini di fatturato
12.
12
L’analisi di Break-even
Fatturato complessivo € 3.050.000,00
Fatturato di pareggio € 1.625.748,02
Margine di contribuzione medio 31,678%
Tot. costi variabili € 2.083.829,37
Tot. costi fissi € 415.000,00
Utili attesi € 100.000,00
13.
13
Aspetti economici: l’analisi di Break-even
Tecniche di pricing con la BEA
• Competition-driven pricing
• Penetration pricing
• Variable cost-plus pricing
• Customer-driven pricing
14.
14
L’analisi di Break-even
Qual è l'incremento di vendite che bisogna raggiungere per
giustificare un investimento in un collaboratore particolarmente
costoso, o in una campagna promozionale o a procedere a nuovi
investimenti in macchine?
Soglia di convenienza ad investire
(incremento di vendite atteso):
15.
15
Aspetti finanziari: il cash flow
I processi di internazionalizzazione non influiscono solamente sulla
funzione amministrativa, organizzativa, logistica e commerciale, ma
impattano profondamente anche sulla gestione finanziaria.
Il flusso di cassa, o meglio la mancanza di cassa, di liquidità, può
uccidere sia una nuova azienda (prima ancora che decolli) che una
consolidata impresa.
Errori nei calcoli o una imprecisa programmazione delle risorse
necessarie per la gestione finanziaria portano imprese redditizie a
ridursi finanziariamente in panne.
Spesso si pretende dalle banche quel che non si è riuscito a realizzare
internamente:
un sistema funzionante di autofinanziamento, che generi cash flow
positivo o che non soccomba sotto temporanei cash flow negativi.
16.
16
CCNO
Il Capitale Circolante Netto Operativo
Attività Operative Correnti
(merci in magazzino, crediti v/clienti, crediti tributari, altri crediti)
meno
Passività Operative Correnti
(debiti v/fornitori, debiti tributari, debiti previdenziali, altri debiti)
17.
17
Aspetti finanziari: il cash flow
In definitiva, per programmare correttamente da un punto di
vista finanziario un processo di internazionalizzazione, sarà
necessario determinare i movimenti finanziari di risultato per
lo meno per i successivi 2 anni su base annua e con grado di
dettaglio mensile (o inferiore al mese se il business lo richiede)
per l’anno immediatamente successivo e le proiezioni
finanziarie devono essere in grado di rispondere (in primo
luogo al management aziendale) alle seguenti domande:
• Quale sarà il presumibile andamento economico della
società (EBIT-EBITDA)?
• Quale sarà la situazione della liquidità in termini di
posizione finanziaria netta e di proiezioni dei flussi di cassa?
• Quale sarà la posizione patrimoniale finale della società?
18.
18
Prospetto di Cash Flow
Prospetto di Cash flow
PREVISIONALE
2016
Risultato d'esercizio prima delle imposte Utile prima delle imposte (EBIT) 1.782.350,00
+/- Rettifiche per costi non monetari - imposte su utile operativo -450.000,00
+ ammortamenti 1.000.000,00
+ accantonamenti perdite su crediti 500.000,00
+ altri accantonamenti 350.000,00
- plusvalenze / + minusvalenze (da attività di investimento) -35.000,00
(0) Cash Flow da Conto Economico 3.182.350,00
+/- Rettifiche per variazioni del CCNO + riduzione dei crediti commerciali 0,00
(Capitale Circolante Netto Operativo) - incremento dei crediti commerciali -50.000,00
+ riduzione delle rimanenze 0,00
- aumento delle rimanenze -200.000,00
+ aumento dei debiti v/fornitori 0,00
- riduzione dei debiti v/fornitori -49.583,61
+ riduzione delle altre attività 0,00
- incremento delle altre attività -180.000,00
- interessi corrisposti 0,00
+ proventi finanziari incassati 0,00
- imposte pagate 0,00
tot. Rettifiche per variazioni del CCNO: -479.583,61
A. Flusso di cassa monetario dell'attività operativa d'esercizio = (0) + A 2.702.766,39
+/- Variazioni attività di investimento - investimenti in immobilizzazioni materiali -105.000,00
- investimenti in immobilizzazioni immateriali 0,00
+ disinvestimenti in immobilizzazioni materiali 85.000,00
+ disinvestimenti in immobilizzazioni immateriali 0,00
B. Flusso di cassa attività d'investimento -20.000,00
C. Flusso di cassa Operativo (o Operating Cash flow) = A + B 2.682.766,39
+/- Variazioni passivo +/- gestione finanziaria (Mezzi di terzi: + acquisizione debiti, - rimborso debiti) -730.000,00
+/- gestione finanziaria (Mezzi propri: + aumenti di capitale, + contrib f/perduto, - pagamento utili) 90.000,00
D. Flusso di cassa gestione finanziaria -640.000,00
E. Flusso di cassa netto di periodo (o Effective Equity Flow) = C + D 2.042.766,39
19.
19
(A) Il Flusso di cassa operativo (A) (dopo le imposte) è una misura
dell’autofinanziamento al netto di movimenti nel CCNO, nell’Attivo Immobilizzato e
nel Passivo ed è quindi l'elemento cardine con cui si separa la gestione d'azienda
dal finanziamento della stessa.
(B) Segue il Flusso di cassa delle attività d’investimento (B).
(C) = (A+B) Il Cash Flow Operativo (C) = (A+B) è l'insieme dei flussi di cassa (cioè
della liquidità) generati dalla sola gestione tipica (od operativa).
(D) Segue il Flusso di cassa della gestione finanziaria (D).
(E) Il Cash Flow Netto di periodo (E) è il totale dei flussi di cassa generati
dall'impresa nel suo complesso.
Prospetto di Cash Flow
20.
20
Il modo più semplice di costruire un Prospetto di Cash Flow consiste
nel calcolarlo INDIRETTAMENTE a partire dall’Utile prima delle
imposte (EBIT, tratto dal CE previsionale), integrandolo e
rettificandolo con i costi e ricavi di competenza NON MONETARI, cioè
che non hanno effetti finanziari, ottenendo il Cash Flow da Conto
Economico (previsionale):
Reddito d’esercizio
+ Costi “non monetari”
(quota d’ammortamento, quota d’accantonamento ai fondi svalutazione
di elementi patrimoniali e svalutazioni di elementi patrimoniali, …)
- Ricavi “non monetari”
(rivalutazione di cespiti iscritti nel CE, utilizzo di riserve rilevate nel CE,
plusvalenze, …)
Il prospetto di Cash Flow: costruzione: 1 di 4
21.
21
COSTI E RICAVI NON MONETARI
(A)
+ Costi “non monetari”
• quote d’ammortamento
• quote d’accantonamento ai fondi svalutazione di elementi
patrimoniali (al netto dell’utilizzo)
• svalutazioni di elementi patrimoniali
• imposte differite
• perdite su cambi da valutazione
- Ricavi “non monetari”
• rivalutazioni di cespiti iscritti nel CE
• utilizzo di riserve rilevate nel CE
• storno di fondi
• imposte anticipate
• utili su cambi da valutazione
22.
22
(A)
A partire dal Cash Flow da Conto Economico Previsionale si effettuano
ulteriori integrazioni e rettifiche per tenere conto delle variazioni che
avvengono nel Capitale Circolante Netto Operativo (CCNO):
DELTA crediti e debiti commerciali, imposte pagate, interessi corrisposti o
proventi finanziari incassati:
• l’aumento di un’attività operativa diversa dalla cassa (aumento crediti)
va considerata come una diminuzione della liquidità, per cui va sottratta
al valore del flusso di cassa operativo.
• l’aumento di una passività operativa (aumento debiti) va considerata
come un aumento della liquidità, per cui va aggiunta al valore del flusso
di cassa operativo.
Il prospetto di Cash Flow: costruzione: 2 di 4
Paolo Battaglia – www.studiobattagliacommercialisti.it
23.
23
(B) GESTIONE DEGLI INVESTIMENTI
L'acquisto di un’immobilizzazione tecnica genera un decremento della
liquidità, la sua dismissione un’entrata.
(A) flusso di cassa monetario dell’attività operativa d’esercizio
sommato a:
(B) flusso di cassa per attività di investimento, genera il:
(C) flusso di Cassa Operativo
ll flusso di cassa operativo viene utilizzato per la valutazione
finanziaria degli investimenti.
Il prospetto di Cash Flow: costruzione: 3 di 4
Paolo Battaglia – www.studiobattagliacommercialisti.it
24.
24
(D) Gestione finanziaria
L'accensione di debiti finanziari (a breve e/o a medio/lungo termine) genera
un’entrata di cassa mentre la restituzione genera un’uscita di cassa.
L'aumento di capitale genera un’entrata (limitatamente alla quota di capitale
effettivamente versata), mentre la distribuzione di dividendi un’uscita.
Gli interessi attivi e passivi – che hanno contribuito alla formazione del
reddito di esercizio – sono stati già considerati una componente del flusso di
cassa della attività operativa d’esercizio (gestione corrente)
Il flusso di Cassa Operativo (C) sommato al flusso di cassa della gestione
finanziaria (D), genera il:
(E) = Flusso di cassa netto di periodo = (C) + (D)
Il prospetto di Cash Flow: costruzione: 4 di 4
Paolo Battaglia – www.studiobattagliacommercialisti.it
25.
25
Il Rendiconto Finanziario
E
n
t
r
a
t
e
Finanziamenti
Apporti soci
Incassi da ricavi
Disinvestimenti
Rimborsi di finanziamenti
Restituzione ai soci /prelievi
Pagamento di costi
Investimenti
U
s
c
i
t
e
Area delle gestione
reddituale
Area delle gestione
reddituale
Area dei
finanziamenti
Area dei
finanziamenti
Area degli
investimenti
Area degli
investimenti
26.
26
Il Rendiconto Finanziario
Area delle gestione
reddituale
27.
27
Il Rendiconto Finanziario
Area dei
finanziamenti
Area degli
investimenti
28.
28
Alcuni indici usati
Debiti finanziari N° di anni per ripagare i debiti finanziari
EBITDA (a prescindere dalla gestione del circolante)
Debiti finanziari N° di anni per ripagare i debiti finanziari
C.F. Operativo (considerato elevato se > 4)
Oneri finanziari 2-4%
Volume d’affari
MOL > 2 volte
Oneri finanziari
29.
29
Paolo Battaglia
Dottore Commercialista in Ragusa
ACA Chartered Accountant in Londra
Catania, 31 Marzo 2017
Break-even analysis e
gestione del cash flow
negli investimenti
all’estero