Ride the Storm: Navigating Through Unstable Periods / Katerina Rudko (Belka G...
Forie Optometria 2009
1. La misurazione della foria:
ruolo dell’informazione
visiva periferica
MAURO FRISANI
PAOLO TACCONELLA
Corso di Laurea in Ottica e
Optometria
Scienze MM.FF.NN
2. il fenomeno di cui parliamo è grossolanamente rappresentato :
concentrando la fissazione in un punto di un immagine notiamo una
progressiva riduzione della percezione in termini di sensibilità
cromatica, al contrasto e di risoluzione spaziale,il fenomeno è più
evidente in visione monoculare; l’effetto qui presente è ottenuto con uno
sfuocamento radiale progressivo
3. il fenomeno di cui parliamo è grossolanamente rappresentato :
concentrando la fissazione in un punto di un immagine notiamo una
progressiva riduzione della percezione in termini di sensibilità
cromatica, al contrasto e di risoluzione spaziale,il fenomeno è più
evidente in visione monoculare; l’effetto qui presente è ottenuto con uno
sfuocamento radiale progressivo
4. qui è rappresentato lo stesso fenomeno quando le informazioni periferiche sono omogenee: lo
sfondo è bianco, concentrando la visione sul pallino nero il grigio attorno al pallino sembra ridursi
come area e come contrasto, lo stesso fenomeno accade durante la visualizzazione di un testo con
la relativa modifica delle informazioni periferiche che aumenta con l’aumentare della
concentrazione in un punto del testo
su questa immagine è stato applicato lo stesso strumento digitale di sfuocamento radiale applicato
sul quadro precedente
5. qui è rappresentato lo stesso fenomeno quando le informazioni periferiche sono omogenee: lo
sfondo è bianco, concentrando la visione sul pallino nero il grigio attorno al pallino sembra ridursi
come area e come contrasto, lo stesso fenomeno accade durante la visualizzazione di un testo con
la relativa modifica delle informazioni periferiche che aumenta con l’aumentare della
concentrazione in un punto del testo
su questa immagine è stato applicato lo stesso strumento digitale di sfuocamento radiale applicato
sul quadro precedente
6. qui è rappresentato lo stesso fenomeno quando le informazioni periferiche sono omogenee: lo
sfondo è bianco, concentrando la visione sul pallino nero il grigio attorno al pallino sembra ridursi
come area e come contrasto, lo stesso fenomeno accade durante la visualizzazione di un testo con
la relativa modifica delle informazioni periferiche che aumenta con l’aumentare della
concentrazione in un punto del testo
su questa immagine è stato applicato lo stesso strumento digitale di sfuocamento radiale applicato
sul quadro precedente
Ho a lungo abitato sotto ampi portici che i soli marini tingevano di mille
fuochi
e che grandi, dritti e maestosi pilastri rendevano simili a grotte di basalto.
I marosi rotolando le immagini dei cieli, mischiavano in maniera solenne e
mistica i possenti accordi della loro ricca musica ai colori del tramonto
riflessi dai miei occhi.
7. qui è rappresentato lo stesso fenomeno quando le informazioni periferiche sono omogenee: lo
sfondo è bianco, concentrando la visione sul pallino nero il grigio attorno al pallino sembra ridursi
come area e come contrasto, lo stesso fenomeno accade durante la visualizzazione di un testo con
la relativa modifica delle informazioni periferiche che aumenta con l’aumentare della
concentrazione in un punto del testo
su questa immagine è stato applicato lo stesso strumento digitale di sfuocamento radiale applicato
sul quadro precedente
Ho a lungo abitato sotto ampi portici che i soli marini tingevano di mille
fuochi
e che grandi, dritti e maestosi pilastri rendevano simili a grotte di basalto.
I marosi rotolando le immagini dei cieli, mischiavano in maniera solenne e
mistica i possenti accordi della loro ricca musica ai colori del tramonto
riflessi dai miei occhi.
8. Foria?
posizione di tendenza degli assi visuali
in assenza di stimolo fusionale
unità di misura: diottrie
prismatiche (± 1)
1 Grosvenor TP. Primary Care Optometry. 2nd ed. New York; Professional Press,
9. nella distorsione ottica introdotta dal cilindro di maddox l’immagine in alto a sinistra è vista con
l’occhio sinistro ed è reale senza artifici ottici, l’img in alto a destra è vista attraverso un cilindro
di maddox con l’occhio destro, l’immagine sotto centrale è la proezione cerebrale di queste due
differenti immagini viste attraverso i due occhi, questa condizione di dissocazione attraverso il
cilindro di maddox permette di identificare la posizione degli assi visuali interrompendo la
fusione sensoriale e motoria. La posizione e la relativa compensazione prismatica della distanza
delle due immagini definisce il valore di foria, definiamo come esoforia quando l’immagine
virtuale è dallo stesso lato dell’occhio a cui è presentato il cilindro...questa condizione al buio
completo riprodotta in laboratorio esclude ogni informazione periferica
10. nella trasposizione spaziale ottenuta con un prisma si presenta l’altro fenomeno ottico di
deterioramento di una delle due immagini caratteristico delle misurazione delle forie , in questo
caso è riprodotto in laboratorio il test di facchin che utilizza un prisma per interrompere la visione
binoculare. Risulta evidente la perdita di risoluzione di una delle due immagini; la perdita di
risoluzione è dovuta alle aberrazione introdotte dal prisma dissociatore
11. cosa condiziona la misurazione
Condizionamenti soggettivi
convergenza tonica (O'Shea et al., 1988)
risposta accomodativa (Owens e Tyrrell,
1992)
convergenza prossimale (Jaschinski et al.,
282 O'Shea WF, Ciuffreda KJ, Fisher SK, Tannen B, Super P. Relation between distance heterophoria
and tonic vergence. Am J Optom Physiol Opt 1988; 65 (10): 787-93
3 Owens DA, Tyrrell RA. Lateral phoria at distance: contributions of accommodation. Invest
Ophthalmol Vis Sci 1992; 33 (9): 2733-43
4 Jaschinski W, Jainta S, Hoormann J, Walper N. Objective vs subjective measurements of dark
vergence. Ophthalmic Physiol Opt 2007; 27 (1): 85-92
5 Rosenfield M, Chun TW, Fischer SE. Effect of prolonged dissociation on the subjective
12. cosa condiziona la
misurazione della
foria?
Condizionamenti oggettivi
tempo di dissociazione (Rosenfield e Chun,
1997)
posizione del soggetto (Rosenfield e
Ciuffreda 1991; Thompson 1983)
luminanza ambientale (Carlson e Kurtz,
5 Rosenfield M, Chun TW, Fischer SE. Effect of prolonged dissociation on the subjective measurement of near
heterophoria. Ophthalmic Physiol Opt 1997; 17 (6): 478-82
6 M Rosenfield, KJ Ciuffreda, and GK HungThe linearity of proximally induced accommodation and vergenceInvest.
Ophthalmol. Vis. Sci. 1991 32: 2985-2991
7 Thompson JT, Guyton DL. Ophthalmic prisms. Measurement errors and how to minimize them. Ophthalmology
1983; 90 (3): 204
8 N.B.Carlson, D.Kurtz. Cliinical procedures for ocular examination. McGraw-Hill 2004
9 Morgan MW. The reliability of clinical measurements with special reference to distance heterophoria. Am J Optom
13. cosa condiziona la
misurazione della Qua
in c le test
foria? he m ?
odo
Condizionamenti oggettivi
?
tempo di dissociazione (Rosenfield e Chun,
1997)
posizione del soggetto (Rosenfield e
Ciuffreda 1991; Thompson 1983)
luminanza ambientale (Carlson e Kurtz,
5 Rosenfield M, Chun TW, Fischer SE. Effect of prolonged dissociation on the subjective measurement of near
heterophoria. Ophthalmic Physiol Opt 1997; 17 (6): 478-82
6 M Rosenfield, KJ Ciuffreda, and GK HungThe linearity of proximally induced accommodation and vergenceInvest.
Ophthalmol. Vis. Sci. 1991 32: 2985-2991
7 Thompson JT, Guyton DL. Ophthalmic prisms. Measurement errors and how to minimize them. Ophthalmology
1983; 90 (3): 204
8 N.B.Carlson, D.Kurtz. Cliinical procedures for ocular examination. McGraw-Hill 2004
9 Morgan MW. The reliability of clinical measurements with special reference to distance heterophoria. Am J Optom
14. caratteristiche psicometriche
• Per giudicare un test psicometrico
rispetto ad un altro possiamo
utilizzare due classifiche:
1. affidabilità (per precisione e
ripetibilità),
2. validità (per accuratezza)
• Non è possibile applicare la validità
per alcune caratteristiche soggettive
ingovernabili (tonicità).
• Il test migliore dovrebbe quindi
10MJ. Clinical investigation of a method of testing phoria at 40 centimeters. Am J Optom Arch Am Acad
Optom 1948; 25 (10): 492-5
15. autore anno Von Graefe Maddox Thornington
t
Scoobe- 1947 + + -
Green e
Hirsch 1948 - + s
Morris 1960 - - + t
Morgan 1955 - + m
Weimouth 1963 - + i
g
Rainey 1998 - +
l
Wong** 2002 - i
Gurbal 2005 - + o
Casillas e
Casillas*
2006 - + + r
e
Escalante 2006 - ± +
?
i diversi lavori che si sono occupati di confrontare i vari test di foria sono difficilmente confrontabili
matematicamente poiché sono stati utilizzati coefficienti di correlazione differenti. nella tabella
abbiamo inserito approssimazioni sul test giudicato migliore rispetto al parametro utilizzato
16. suggerimenti dalla
autore consiglio
Maddox: no differenza con maggiore
Scoobe illuminazione; no differenza alternanza
tra 2 occhi; no differenza con cilindro
rosso o bianco
meno exoforia con mira più piccola;
Hirsch
Thornigton più semplice
Morris più affidabile con cinestesia
Casillas più ripetibile nello spazio libero
Casillas rispetto al forottero
17. La misurazione della foria: ruolo
dell’informazione visiva
periferica
20 soggetti
età media: 24anni (± 7)
9 Maschi, 11 Femmine
stereopsi presente
equivalente sferico medio:
18. metodi: TEST valutati
Von Graefe con forottero
Von Graefe con occhiale di prova
Maddox/ Ala di Maddox
Facchin
Thornington
da Lontano e da Vicino
19. metodi : controllo degli
1 esaminatore per ogni test
quadrato latino cieco
ogni test in stanza specifica con
costanza ambientale
20. Risultati
valore valore deviazione
LONTANO media
minimo massimo standard
von graefe forottero -0.3 -2.7 4.0 ±2,0
von graefe occhiale -1.4 -4.7 2.0 ±2,3
maddox -0.3 -3.7 3.0 ±1,5
facchin -0.4 -2.7 1.0 ±1,0
thornington 0.0 -2.2 2.5 ±1,2
valore valore deviazione
VICINO media
minimo massimo standard
von graefe forottero -4.5 -9.3 3.3 ±3,4
von graefe occhiale -5.5 -9.3 3.0 ±3,2
maddox -6.3 -9.7 1.3 ±2,9
facchin -6.8 -10.7 1.3 ±3,4
thornington -5.6 -10.0 1.7 ±3,0
27. Discussio
metodologia efficace
analisi dati confrontabile
replica dell’ipotesi che il
contributo accomodativo e della
vergenza tonica sono significativi
nella rilevazione dell’eteroforia
28. CONCLUSIO
i test di eteroforia si rivelano poco ripetibili,
come atteso
le linee di tendenza dell’analisi dati di
confronto tra test “ambientali” e non
“ambientali” sono significativamente
differenti da lontano: maggiore è
l’esclusione delle informazioni periferiche
e più “instabile” è la risposta
integrazione con disparità di fissazione
29. Riferime
1. Grosvenor TP (1989), Primary Care Optometry. 2nd ed., Professional Press,
New York, pag. 101-2
• O'Shea WF, Ciuffreda KJ, Fisher SK, Tannen B, Super P. (1988), Relation
between distance heterophoria and tonic vergence. Am J Optom Physiol Opt;
65 (10):787-93
• Owens DA, Tyrrell RA, (1992), Lateral phoria at distance: contributions of
accommodation. Invest Ophthalmol Vis Sci; 33 (9): 2733-43
• Jaschinski W, Jainta S, Hoormann J, Walper N. (2007), Objective vs subjective
measurements of dark vergence. Ophthalmic Physiol Opt; 27 (1):85-92
• Rosenfield M, Chun TW, Fischer SE, (1997), Effect of prolonged dissociation
on the subjective measurement of near heterophoria. Ophthalmic Physiol
Opt; 17 (6):478-82
• Rosenfield M, Ciuffreda KJ, Hung GK, (1991), The linearity of proximally
induced accommodation and vergence, Invest. Ophthalmol. Vis. Sci.
32:2985-2991
• Thompson JT, Guyton DL. (1983) Ophthalmic prisms. Measurement errors
and how to minimize them. Ophthalmology; 90 (3):204
1. Carlson NB, Kurtz D, (2004), Clinical procedures for ocular examination.
McGraw-Hill, New York, pag.162
• Morgan MW, (1955), The reliability of clinical measurements with special
reference to distance heterophoria. Am J Optom Arch Am Acad Optom; 32
questo lavoro si occupa delle misurazioni delle forie con lo scopo di confrontare differenti test di misurazione raggruppando test ad esclusione delle informazioni visive periferiche rispetto ai test che non includono le informazioni visive periferiche, inoltre le differenze tra i metodi di dissociazione attraverso un prisma o un cilindro di maddox
il fenomeno di cui parliamo è grossolanamente rappresentato : concentrando la fissazione in un punto di un immagine notiamo una progressiva riduzione della percezione in termini di sensibilità cromatica, al contrasto e di risoluzione spaziale,il fenomeno è più evidente in visione monoculare; l’effetto qui presente è ottenuto con uno sfuocamento radiale progressivo
qui è rappresentato lo stesso fenomeno quando le informazioni periferiche sono omogenee: lo sfondo è bianco, concentrando la visione sul pallino nero il grigio attorno al pallino sembra ridursi come area e come contrasto, lo stesso fenomeno accade durante la visualizzazione di un testo con la relativa modifica delle informazioni periferiche che aumenta con l’aumentare della concentrazione in un punto del testo
su questa immagine è stato applicato lo stesso strumento digitale di sfuocamento radiale applicato sul quadro precedente
qui è rappresentato lo stesso fenomeno quando le informazioni periferiche sono omogenee: lo sfondo è bianco, concentrando la visione sul pallino nero il grigio attorno al pallino sembra ridursi come area e come contrasto, lo stesso fenomeno accade durante la visualizzazione di un testo con la relativa modifica delle informazioni periferiche che aumenta con l’aumentare della concentrazione in un punto del testo
su questa immagine è stato applicato lo stesso strumento digitale di sfuocamento radiale applicato sul quadro precedente
qui è rappresentato lo stesso fenomeno quando le informazioni periferiche sono omogenee: lo sfondo è bianco, concentrando la visione sul pallino nero il grigio attorno al pallino sembra ridursi come area e come contrasto, lo stesso fenomeno accade durante la visualizzazione di un testo con la relativa modifica delle informazioni periferiche che aumenta con l’aumentare della concentrazione in un punto del testo
su questa immagine è stato applicato lo stesso strumento digitale di sfuocamento radiale applicato sul quadro precedente
1 Grosvenor TP. Primary Care Optometry. 2nd ed. New York; Professional Press, 1989: 101-2
nella distorsione ottica introdotta dal cilindro di maddox l’immagine in alto a sinistra è vista con l’occhio sinistro ed è reale senza artifici ottici, l’img in alto a destra è vista attraverso un cilndro di maddox con l’occhio destro, l’immagine sotto centrale è la proezione cerebrale di queste due differenti immagini viste attraverso i due occhi, questa condizione di dissocazione attraverso il cilindro di maddox permette di identificare la posizione degli assi visuali interrompendo la fusione sensoriale e motoria. La posizione e la relativa compensazione prismatica della distanza delle due immagini definisce il valore di foria, definiamo come esoforia quando l’immagine virtuale è dallo stesso lato dell’occhio a cui è presentato il cilindro...questa condizione al buio completo riprodotta in laboratorio esclude ogni informazione periferica
nella trasposizione spaziale ottenuta con un prisma si presenta l’altro fenomeno ottico di deterioramento di una delle due immagini caratteristico delle misurazione delle forie , in questo caso è riprodotto in laboratorio il test di facchin che utilizza un prisma per interrompere la visione binoculare. Risulta evidente la perdita di risoluzione di una delle due immagini; la perdita di risoluzione è dovuta alle aberrazione introdotte dal prisma dissociatore
per giudicare un test psicometrico rispetto ad un altro possiamo utilizzare 2 classifiche, 1 è l’affidabilità per precisione e ripetibilità, l’altra classifica è la validità per accuratezza, nel nostro caso non è possibile applicare la validità per alcune caratteristiche soggettive ingovernabili (tonicità). il test migliore dovrebbe quindi essere quello più ripetibile e contemporaneamente semplice da somministrare
i diversi lavori che si sono occupati di confrontare i vari test di foria sono difficilmente confrontabili matematicamente poiché sono stati utilizzati coefficienti di correlazione differenti. nella tabella abbiamo inserito approssimazioni sul test giudicato migliore rispetto al parametro utilizzato dall’autore
*trial frame vs phoropter
**vs Howell
varie qualità emerse come migliori rispetto alle altre nei test di criticità dell’esecuzione
il campione che abbiamo esaminato è omogeneo per età, difetto refrattivo trai due occhi, anisometropia...