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È l’utente a scegliere e stabilire
quando, come e perché
ricevere informazioni sul
prodotto per scoprire,
conoscere, imparare o
insegnare, e quindi scegliere o
farvi scegliere.
6
L’advertising si trasforma in
interactive experience perché il
consumatore e il brand collaborano
condizionandosi a vicenda,
creando un’interazione sociale
fondata sulle emozioni e un dialogo
tra le parti che influenza altri
consumatori e altri brand.
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Così come i media digitali hanno cambiato il modo in cui le persone
interagiscono tra loro mediando le comunicazioni, con app quali
Messenger, WhatsApp, Skype, allo stesso modo hanno
rivoluzionato il mercato pubblicitario che deve affiancare il
consumatore in un’esperienza interattiva.
Alle agenzie di comunicazione spetterà arricchire il processo
attraverso la costruzione creativa di esperienze emotive interattive.
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IL MOBILE È IL PRIMO SCHERMO
Le visite da mobile superano quelle da desktop. Le persone che navigano solo da mobile
sono in costante crescita: negli Stati Uniti d’America si parla del 41% degli utenti.
In Italia il 50% degli utenti naviga (anche) da mobile.
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Nei nostri progetti vogliamo
privilegiare:
1. la leggerezza;
2. la velocità;
3. le conversioni in azioni
concrete.
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Progettare pensando agli utenti che
si connettono da mobile significa
restituire informazioni fruibili,
importanti e appropriate.
I prossimi passi sarà progettare siti
web che restituiscano informazioni
differenti anche in base al luogo da
cui ci si connette e l’orario della
giornata, oltre che, ovviamente, in
base al device.
IL MOBILE È IL PRIMO SCHERMO
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CONTENT CURATION
È l’arte di raccontare le emozioni che rendono viva una marca o un prodotto, sui media
quali Facebook, Twitter e Instagram, e a seconda del mercato, Snapchat, Pinterest,
Linkedin etc…
L’obiettivo è quello di ottenere un coinvolgimento emotivo del pubblico.
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I nostri 9 punti della Content Curation:
1. conoscere e ascoltare il proprio pubblico;
2. parlare il linguaggio degli utenti;
3. anticipare le aspettative e le tendenze;
4. raccontare i valori dell’azienda…
5. e le logiche della produzione aziendale;
6. instaurare un dialogo trasparente;
7. includere non solo l’audience abituale;
8. estendere i principi anche non online;
9. essere sempre e comunque tempestivi.
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Con SEA, la società di
gestione degli Aeroporti di
Milano, abbiamo raccontato
le emozioni dei passeggeri
per “accorciare le distanze” e
rendere l’aeroporto parte
integrante del viaggio.
CONTENT CURATION
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REAL TIME MARKETING
In costante crescita è stata l’attività definita “in the moment”, ovvero entrare nel flusso di
comunicazione dei social media. È un’attività che se coerente con i valori del brand, può
garantire un’importante visibilità anche in pubblici più ampi di quelli che solitamente
compongono l’audience.
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Quando, secondo noi:
1) eventi pianificati dell’azienda;
2) eventi di importanza per i
clienti;
3) eventi straordinari che
interessano il mercato;
4) eventi straordinari che
interessano i clienti.
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Subaru ha deciso di inserirsi
nello stream dell’hashtag
#thedress per dire la sua con
simpatia sul tema.
In seguito ha approfittato
anche della scoperta
dell’acqua su Kepler452-b
per presentare la nuova
Outback.
REAL TIME MARKETING
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VIDEO MARKETING
Secondo una ricerca condotta da Microsoft, la soglia di attenzione sui social è passata da
15 secondi a 8 secondi negli ultimi quindici anni. I video risultano essere i formati più
ingaggianti.
Da poco anche Facebook, seguendo YouTube, ha lanciato i video a 360° permettendo
all’utente di decidere lui stesso quale angolatura di un video guardare.
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Come, secondo noi:
1) raccontare le emozioni
collegate al brand;
2) usare i video per inserirsi nel
framework del customer
journey;
3) creare una strategia di
distribuzione.
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In occasione del Festival della
Crescita abbiamo creato dei
video per raccontare l’evento e
gli sponsor, realizzati in tempo
reale, con la collaborazione
degli studenti del Master
Miniera del Politecnico di
Milano e dello IED.
Per la distribuzione sono stati
utilizzati i canali social di tutti i
partner coinvolti.
VIDEO MARKETING
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GLI EMOJI
L’uso degli emoji è nato nel 2014 su Twitter e abbracciato ad aprile 2015 da Instagram e
successivamente da tutti i social media. Gli emoji sono il linguaggio usato in circa il 40%
dei messaggi secondo Business Insider. Aggiungono un sotto testo al messaggio,
aumentando il percepibile come fa l’intonazione della voce.
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Quando, secondo noi:
1) per aggiungere significati
paratestuali;
2) per aggiungere il tono di
voce;
3) creare un senso di
appartenenza tra i clienti.
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Non appena è stato possibile
usare gli emoji su Instagram
Subaru li ha inseriti all’interno
dei messaggi, in occasione
del lancio della nuova
Forester, con degli emoji
creati ad hoc.
GLI EMOJI
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SOCIAL COMMERCE
Con “Social commerce” descriviamo una forma di commercio mediato dai social media
che diventano dei facilitatori. Gli utenti condividono le informazioni sui prodotti, sulle
esperienze, ma anche sui propri sogni e desideri di acquisto.
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Come, secondo noi:
1) agganciare i “leader della
community”;
2) il protagonista è il cliente;
3) usare gli hashtag e i tag;
4) essere creativi e coinvolgenti.
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Per tutti i nostri clienti studiamo e
identifichiamo soluzioni che
sostengano le vendite.
Melinda ha utilizzato Facebook per
promuovere sul proprio canale e-
commerce delle magliette divertenti
e irriverenti.
SOCIAL COMMERCE
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SOCIAL PROOF
I clienti oggi, sia prima che durante la fase di acquisto, sono connessi con i propri gruppi di
interesse. È importante per i brand puntare sugli endorsement: gli share e le reviews
positive di altri clienti diventano sempre più rilavanti per il mercato.
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Come, secondo noi:
1) raccogliere le testimonianze,
anche video;
2) stimolare le recensioni;
3) partecipare al confronto.
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Subaru ha deciso di far diventare i
clienti principali testimonial della
qualità, pubblicando come post i
commenti ricevuti da parte delle
persone che possiedono già
un’auto, al fine di conquistare
nuovi acquirenti e generare così
nuovo passaparola.
SOCIAL PROOF
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TECNOLOGIA IMMERSIVA
La tecnologia è sempre più immersiva: dai mondi virtuali navigabili tramite gli Hoculus Rift,
alla realtà aumentata dei Google glass 2.0 o delle app, fino agli smartwatch. Rimanere
vicino al proprio cliente durante tutto il customer journey è una sfida interessante che ha
reso già il 2015 un anno molto eccitante per molte agenzie di pubblicità.
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Perché, secondo noi:
1) entertainment;
2) distribuire contenuti “verificati”
all’interno dei punti vendita;
3) arricchire l’esperienza
d’acquisto durante tutto il customer
journey;
4) offrire supporto e informazioni in
tempo reale, quando e come vuole
l’utente.
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SEA ha sviluppato un’app
dedicata per gli Smartwatch
Android, che va a inserirsi
all’interno del panorama
delle app della società di
gestione degli Aeroporti di
Milano.
Le app per smartwatch
Android hanno l’obiettivo di
accogliere l’utente in
aeroporto e accompagnarlo
alla scoperta dei servizi.
TECNOLOGIA IMMERSIVA
La pervasività degli smartphone, dei tablet e delle weareable technologies frammenta il consumo dei media.
L’utente naviga per brevissimi momenti, durante la giornata e prevalentemente cerca risposte alle proprie
curiosità o necessità. Per esempio entrerà nei negozi e da lì sceglierà se e dove comprare i prodotti. E userà il
web per arricchire le proprie giornate come estensione sensoriale di sé. È il fenomeno noto come “Micro-
Moments”.
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MICROMOMENTS
L’analisi dei big data consentirà di fare predizioni più precise su come e dove distribuire campagne più utili e
interessanti.
I Marketer possono trovare e dialogare con i nuovi e vecchi clienti.
Nel 2016 dovremmo poter assistere a un’esplosione di dati analizzati con startup dedicate, da cui poter
acquistare i dati per modellare meglio le strategie di comunicazione digitale, per tutti gli operatori del settore.
BIG DATA PER ANALISI PREDITTIVE
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Il Virtual Assistant è una applicazione in grado di comprendere il linguaggio naturale degli utenti, e di rispondere
alle loro esigenze. I più conosciuti sono Siri di Apple, Cortana di Microsoft e Google Now. Questi sistemi sono
inoltre dotati di sofisticati algoritmi capaci di imparare dai dati input, riuscendo così a prevedere i bisogni
dell’utente finale.
Sarà a loro che dovranno parlare i siti web e, in alcuni casi, probabilmente, anche le campagne di
comunicazione.
VIRTUAL ASSISTANT
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Customer Engagement significa per un brand andare oltre il proprio prodotto. Coinvolgere i propri clienti
attraverso strumenti digitali, aprendosi così ad un dialogo con loro, e abbattendo le barriere che spesso si
trovano tra brand e stakeholder. Social network, strategie mobile first, app, sono gli strumenti più efficaci e
diffusi per generare il coinvolgimento digitale di un consumatore che deve essere seguito e affiancato durante
tutto il “customer journey”.
CUSTOMER ENGAGEMENT
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Con l’aumento della tecnologia indossabile saranno sempre più diffusi gli oggetti intelligenti (Smart Things o
IoT). Gli utenti li useranno sempre più come protesi sensoriali di sé per aumentare il loro “potere” per modellare
l’ambiente circostante al loro volere.
INTERNET OF THINGS (IOT)
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Gli utenti si aspettano di trovare uno schermo ovunque. L’interactive Mirror di Panasonic o la telecamera di
Chevrolet Bolt’s, sono solo due degli esempi presentati al CES del 2016 che evidenziano l’introduzione negli
ambienti quotidiani di nuovi dispositivi interattivi.
Ovunque ci sia una superficie potremo incontrare degli schermi da cui l’utente vorrà interagire con la marca.
L’advertising dovrà guidare il consumatore a rintracciare le informazioni per lui interessanti, nel momento esatto
in cui gli serviranno.
DIGITAL SCREEN
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In questo scenario completamente mutato l’utente non vuole subire
l’advertising, ma scegliere quando fruirne e quando cercarlo. Vuole, al
tempo stesso, che il marchio che ha acquistato sia forte, riconosciuto e
protagonista del mercato. Desidera che il brand lo aiuti a rispecchiarsi in
un’identità precisa.
Il ruolo dell’agenzia di comunicazione è quello di inventare contenuti in
grado di emozionare il consumatore in modo intelligente, trasportandolo
sempre un passo avanti nella sua ricerca di Senso, guidato dalla creatività
in un mondo nuovo che prima non c’era e dopo ci sarà, in cui interagire
emotivamente con la marca, il prodotto e sopratutto con la
rappresentazione del mondo che la marca fa attraverso l’advertising.
SAVE THE IDEA (TODAY MORE
THAN EVER)
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