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Social media trends 2016

  1. 2 SOCIAL MEDIA TRENDS 2015 - 2016 Gennaio 2016
  2. WELCOME TO THE INTERACTIVE EXPERIENCE ERA.
  3. 4 La comunicazione è sempre più “indossabile” e accompagnerà gli utenti in un rapporto immersivo con la marca.
  4. 5 È l’utente a scegliere e stabilire quando, come e perché ricevere informazioni sul prodotto per scoprire, conoscere, imparare o insegnare, e quindi scegliere o farvi scegliere.
  5. 6 L’advertising si trasforma in interactive experience perché il consumatore e il brand collaborano condizionandosi a vicenda, creando un’interazione sociale fondata sulle emozioni e un dialogo tra le parti che influenza altri consumatori e altri brand.
  6. 7 Così come i media digitali hanno cambiato il modo in cui le persone interagiscono tra loro mediando le comunicazioni, con app quali Messenger, WhatsApp, Skype, allo stesso modo hanno rivoluzionato il mercato pubblicitario che deve affiancare il consumatore in un’esperienza interattiva. Alle agenzie di comunicazione spetterà arricchire il processo attraverso la costruzione creativa di esperienze emotive interattive.
  7. 8 LE CUSPIDI DEL 2015
  8. 9 IL MOBILE È IL PRIMO SCHERMO Le visite da mobile superano quelle da desktop. Le persone che navigano solo da mobile sono in costante crescita: negli Stati Uniti d’America si parla del 41% degli utenti. In Italia il 50% degli utenti naviga (anche) da mobile.
  9. 10 Nei nostri progetti vogliamo privilegiare: 1. la leggerezza; 2. la velocità; 3. le conversioni in azioni concrete.
  10. 11 Progettare pensando agli utenti che si connettono da mobile significa restituire informazioni fruibili, importanti e appropriate. I prossimi passi sarà progettare siti web che restituiscano informazioni differenti anche in base al luogo da cui ci si connette e l’orario della giornata, oltre che, ovviamente, in base al device. IL MOBILE È IL PRIMO SCHERMO
  11. 12 CONTENT CURATION È l’arte di raccontare le emozioni che rendono viva una marca o un prodotto, sui media quali Facebook, Twitter e Instagram, e a seconda del mercato, Snapchat, Pinterest, Linkedin etc… L’obiettivo è quello di ottenere un coinvolgimento emotivo del pubblico.
  12. 13 I nostri 9 punti della Content Curation: 1. conoscere e ascoltare il proprio pubblico; 2. parlare il linguaggio degli utenti; 3. anticipare le aspettative e le tendenze; 4. raccontare i valori dell’azienda… 5. e le logiche della produzione aziendale; 6. instaurare un dialogo trasparente; 7. includere non solo l’audience abituale; 8. estendere i principi anche non online; 9. essere sempre e comunque tempestivi.
  13. 14 Con SEA, la società di gestione degli Aeroporti di Milano, abbiamo raccontato le emozioni dei passeggeri per “accorciare le distanze” e rendere l’aeroporto parte integrante del viaggio. CONTENT CURATION
  14. 15 REAL TIME MARKETING In costante crescita è stata l’attività definita “in the moment”, ovvero entrare nel flusso di comunicazione dei social media. È un’attività che se coerente con i valori del brand, può garantire un’importante visibilità anche in pubblici più ampi di quelli che solitamente compongono l’audience.
  15. 16 Quando, secondo noi: 1) eventi pianificati dell’azienda; 2) eventi di importanza per i clienti; 3) eventi straordinari che interessano il mercato; 4) eventi straordinari che interessano i clienti.
  16. 17 Subaru ha deciso di inserirsi nello stream dell’hashtag #thedress per dire la sua con simpatia sul tema. In seguito ha approfittato anche della scoperta dell’acqua su Kepler452-b per presentare la nuova Outback. REAL TIME MARKETING
  17. 18 VIDEO MARKETING Secondo una ricerca condotta da Microsoft, la soglia di attenzione sui social è passata da 15 secondi a 8 secondi negli ultimi quindici anni. I video risultano essere i formati più ingaggianti. Da poco anche Facebook, seguendo YouTube, ha lanciato i video a 360° permettendo all’utente di decidere lui stesso quale angolatura di un video guardare.
  18. 19 Come, secondo noi: 1) raccontare le emozioni collegate al brand; 2) usare i video per inserirsi nel framework del customer journey; 3) creare una strategia di distribuzione.
  19. 20 In occasione del Festival della Crescita abbiamo creato dei video per raccontare l’evento e gli sponsor, realizzati in tempo reale, con la collaborazione degli studenti del Master Miniera del Politecnico di Milano e dello IED. Per la distribuzione sono stati utilizzati i canali social di tutti i partner coinvolti. VIDEO MARKETING
  20. 21 GLI EMOJI L’uso degli emoji è nato nel 2014 su Twitter e abbracciato ad aprile 2015 da Instagram e successivamente da tutti i social media. Gli emoji sono il linguaggio usato in circa il 40% dei messaggi secondo Business Insider. Aggiungono un sotto testo al messaggio, aumentando il percepibile come fa l’intonazione della voce.
  21. 22 Quando, secondo noi: 1) per aggiungere significati paratestuali; 2) per aggiungere il tono di voce; 3) creare un senso di appartenenza tra i clienti.
  22. 23 Non appena è stato possibile usare gli emoji su Instagram Subaru li ha inseriti all’interno dei messaggi, in occasione del lancio della nuova Forester, con degli emoji creati ad hoc. GLI EMOJI
  23. 24 SOCIAL COMMERCE Con “Social commerce” descriviamo una forma di commercio mediato dai social media che diventano dei facilitatori. Gli utenti condividono le informazioni sui prodotti, sulle esperienze, ma anche sui propri sogni e desideri di acquisto.
  24. 25 Come, secondo noi: 1) agganciare i “leader della community”; 2) il protagonista è il cliente; 3) usare gli hashtag e i tag; 4) essere creativi e coinvolgenti.
  25. 26 Per tutti i nostri clienti studiamo e identifichiamo soluzioni che sostengano le vendite. Melinda ha utilizzato Facebook per promuovere sul proprio canale e- commerce delle magliette divertenti e irriverenti. SOCIAL COMMERCE
  26. 27 SOCIAL PROOF I clienti oggi, sia prima che durante la fase di acquisto, sono connessi con i propri gruppi di interesse. È importante per i brand puntare sugli endorsement: gli share e le reviews positive di altri clienti diventano sempre più rilavanti per il mercato.
  27. 28 Come, secondo noi: 1) raccogliere le testimonianze, anche video; 2) stimolare le recensioni; 3) partecipare al confronto.
  28. 29 Subaru ha deciso di far diventare i clienti principali testimonial della qualità, pubblicando come post i commenti ricevuti da parte delle persone che possiedono già un’auto, al fine di conquistare nuovi acquirenti e generare così nuovo passaparola. SOCIAL PROOF
  29. 30 TECNOLOGIA IMMERSIVA La tecnologia è sempre più immersiva: dai mondi virtuali navigabili tramite gli Hoculus Rift, alla realtà aumentata dei Google glass 2.0 o delle app, fino agli smartwatch. Rimanere vicino al proprio cliente durante tutto il customer journey è una sfida interessante che ha reso già il 2015 un anno molto eccitante per molte agenzie di pubblicità.
  30. 31 Perché, secondo noi: 1) entertainment; 2) distribuire contenuti “verificati” all’interno dei punti vendita; 3) arricchire l’esperienza d’acquisto durante tutto il customer journey; 4) offrire supporto e informazioni in tempo reale, quando e come vuole l’utente.
  31. 32 SEA ha sviluppato un’app dedicata per gli Smartwatch Android, che va a inserirsi all’interno del panorama delle app della società di gestione degli Aeroporti di Milano. Le app per smartwatch Android hanno l’obiettivo di accogliere l’utente in aeroporto e accompagnarlo alla scoperta dei servizi. TECNOLOGIA IMMERSIVA
  32. 33 …E I TREND DEL 2016
  33. La pervasività degli smartphone, dei tablet e delle weareable technologies frammenta il consumo dei media. L’utente naviga per brevissimi momenti, durante la giornata e prevalentemente cerca risposte alle proprie curiosità o necessità. Per esempio entrerà nei negozi e da lì sceglierà se e dove comprare i prodotti. E userà il web per arricchire le proprie giornate come estensione sensoriale di sé. È il fenomeno noto come “Micro- Moments”. 34 MICROMOMENTS
  34. L’analisi dei big data consentirà di fare predizioni più precise su come e dove distribuire campagne più utili e interessanti. I Marketer possono trovare e dialogare con i nuovi e vecchi clienti. Nel 2016 dovremmo poter assistere a un’esplosione di dati analizzati con startup dedicate, da cui poter acquistare i dati per modellare meglio le strategie di comunicazione digitale, per tutti gli operatori del settore. BIG DATA PER ANALISI PREDITTIVE 35
  35. Il Virtual Assistant è una applicazione in grado di comprendere il linguaggio naturale degli utenti, e di rispondere alle loro esigenze. I più conosciuti sono Siri di Apple, Cortana di Microsoft e Google Now. Questi sistemi sono inoltre dotati di sofisticati algoritmi capaci di imparare dai dati input, riuscendo così a prevedere i bisogni dell’utente finale. Sarà a loro che dovranno parlare i siti web e, in alcuni casi, probabilmente, anche le campagne di comunicazione. VIRTUAL ASSISTANT 36
  36. Customer Engagement significa per un brand andare oltre il proprio prodotto. Coinvolgere i propri clienti attraverso strumenti digitali, aprendosi così ad un dialogo con loro, e abbattendo le barriere che spesso si trovano tra brand e stakeholder. Social network, strategie mobile first, app, sono gli strumenti più efficaci e diffusi per generare il coinvolgimento digitale di un consumatore che deve essere seguito e affiancato durante tutto il “customer journey”. CUSTOMER ENGAGEMENT 37
  37. Con l’aumento della tecnologia indossabile saranno sempre più diffusi gli oggetti intelligenti (Smart Things o IoT). Gli utenti li useranno sempre più come protesi sensoriali di sé per aumentare il loro “potere” per modellare l’ambiente circostante al loro volere. INTERNET OF THINGS (IOT) 38
  38. Gli utenti si aspettano di trovare uno schermo ovunque. L’interactive Mirror di Panasonic o la telecamera di Chevrolet Bolt’s, sono solo due degli esempi presentati al CES del 2016 che evidenziano l’introduzione negli ambienti quotidiani di nuovi dispositivi interattivi. Ovunque ci sia una superficie potremo incontrare degli schermi da cui l’utente vorrà interagire con la marca. L’advertising dovrà guidare il consumatore a rintracciare le informazioni per lui interessanti, nel momento esatto in cui gli serviranno. DIGITAL SCREEN 39
  39. In questo scenario completamente mutato l’utente non vuole subire l’advertising, ma scegliere quando fruirne e quando cercarlo. Vuole, al tempo stesso, che il marchio che ha acquistato sia forte, riconosciuto e protagonista del mercato. Desidera che il brand lo aiuti a rispecchiarsi in un’identità precisa. Il ruolo dell’agenzia di comunicazione è quello di inventare contenuti in grado di emozionare il consumatore in modo intelligente, trasportandolo sempre un passo avanti nella sua ricerca di Senso, guidato dalla creatività in un mondo nuovo che prima non c’era e dopo ci sarà, in cui interagire emotivamente con la marca, il prodotto e sopratutto con la rappresentazione del mondo che la marca fa attraverso l’advertising. SAVE THE IDEA (TODAY MORE THAN EVER) 40
  40. GRAZIE AI NOSTRI CLIENTI
  41. …E A UN TEAM DI 30 CREATIVI
  42. SAVE THE IDEA Via della Moscova, 38 — Milano. tel. 02 78623200 email: info@cernutopizzigoni.com
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