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brand mStorie di imprenditori, manager e marchi vincenti 
Storia di Esmach, 
azienda al servizio 
dei panificatori. So-lida, 
storica. Ma ca-pace 
di rinnovarsi e 
innovare. E creare 
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con i Panettieri di 
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Fare 
il pane 
innovando 
L’ultimo anno, in Ita-lia 
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Come promuoversi? 
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INFO: www.esmach.com, 
www.passionepane.it 
info@esmach.com 
m 
m 
star brand 
Luciano 
Delpozzo, 
amministratore 
delegato. 
l’azienda 
› Esmach è nel 
mercato da 45 anni. 
› Da proprietà 
padronale, passa a un 
gruppo industriale, 
prima estero e ora 
italiano. Azionista di 
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equipment. 
› Produzione: 
macchine per la 
preparazione del pane 
e della pizza. 
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Vicenza, 30 persone 
nel service sul 
territorio. 
› Cifra di affari 
stabile: 20 milioni di 
euro. 
Esmach, azienda italiana pro-duttrice 
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la panificazione, ha trova-to 
una soluzione: propone 
macchine che permettono di panifi-care 
in orari umani. E offre addirit-tura 
un format di laboratorio e bot-tega 
chiavi in mano, grazie al quale 
chiunque può aprire una panetteria. 
Ce lo spiega Luciano Delpozzo, am-ministratore 
delegato di Esmach, 47 
anni, da cinque alla guida dell’azien-da. 
Bistrot 
Milano 
Centrale. 
EsmachLab è un franchising? 
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«Il modello deve adattarsi alla realtà 
locale. La matrice italiana deve rima-nere: 
pomodoro, olio e basilico. Poi 
ciascun panettiere di giorno può libe-rare 
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«Abbiamo creato EsmachAcademy, 
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della qualità, della materia prima 
selezionata e passione per il buon ci-bo. 
Ai nostri corsi ci sono non solo 
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di giorno: come è nato 
il progetto? 
«L’idea di EsmachLab è nata alla fine del 2010, ana-lizzando 
il mercato da due prospettive, quella del 
panettiere e quella del consumatore. Il paradigma è 
che il pane si fa di notte e che quello del panettie-re- 
pizzaiolo è un mestiere durissimo. Aggregando 
nuove tecnologie a macchinari esistenti e studiando 
flussi, processi e ricette, abbiamo dimostrato che il 
pane si può fare di giorno. Il mestiere è duro come 
qualsiasi altro lavoro ben fatto. La maggior parte dei 
panettieri e dei pizzaioli utilizza gli stessi ingredienti 
industriali della grande distribuzione e delle catene 
di food retail, con il risultato di un livellamento della 
qualità. Molti di questi “panettieri standard” stanno 
abbassando la serranda. Se si ritorna ai sapori e ai 
gusti antichi e si integra nell’offerta anche la pizza, 
i panini e la focaccia, allora il panettiere è premia-to 
dal mercato. E guadagna. Molti casi in Italia e nel 
mondo provano questa tesi. EsmachLab è un nuo-vo 
concetto di panetteria, in cui si usano solo lievito 
madre e ingredienti di qualità, in meno di 30 mq, 
con un numero ridotto di addetti». 
A chi vi rivolgete? 
«Ai panettieri che vogliono rinnovarsi e incentivare i 
figli a succedere ai padri. Agli startupper-maker (ma-ke 
per noi significa fare, non solo elettronica e stam-panti 
3D). A imprenditori del franchising, ristoratori 
e catene di food retailer». 
EsmachLab: 
cos’è? 
› Un laboratorio di 
panificazione e prodotti da 
forno innovativo. Produce 
solo con lievito naturale e 
senza coadiuvanti additivi, 
non congelato, sano e 
digeribile. 
› Comprende cinque 
apparecchiature. Bastano 
32 mq. Preparazione e 
cottura in 30 minuti. 
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da chi non ha mai fatto il 
panettiere. L’attività si fa 
di giorno. 
operatori esperti del settore, ma an-che 
blogger e appassionati. Collabo-riamo 
con Slow Food: segnaliamo ai 
panettieri di giorno piccoli produttori 
di ingredienti salutari». 
Problemi per aprire? 
«La burocrazia: tempi di attesa, nor-me 
diverse tra regione e regione, tra 
provincia e provincia. Aiutiamo chi ci 
chiede supporto. Alcuni regolamenti 
condominiali limitano la realizzazio-ne 
della canna fumaria: è sufficiente 
utilizzare degli abbattitori di fumo». 
E la gestione? 
«Interveniamo a vari livelli. Il suppor-to 
per lo sviluppo di nuove ricette e 
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è fondamentale. A volte anche quello 
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Innovazione, pane e pizza

  • 1. millionaire 131 star brand mStorie di imprenditori, manager e marchi vincenti Storia di Esmach, azienda al servizio dei panificatori. So-lida, storica. Ma ca-pace di rinnovarsi e innovare. E creare nuove opportunità con i Panettieri di Giorno Fare il pane innovando L’ultimo anno, in Ita-lia si sono consuma-ti circa 3,2 milioni di tonnellate di pane, per un valore di 8 miliardi di euro. Il 90% proviene da forni artigianali. Per molti italiani, la visitina al panificio sotto-casa è un’abitudine quotidia-na. Piacciono i negozi attra-enti, dove spesso si risolvono pranzo e cena con un prodot-to fragrante, dal pane alle fo-cacce, alle torte salate. Ma chi c’è dietro? Artigiani con una notevole abnegazione per il lavoro, che comincia di notte. Per questo c’è il mercato del lavoro ha “fame” di migliaia di panificatori. segue:
  • 2. Come promuoversi? «Qualità, risposta concreta ai cin-que sensi del consumatore, prodotti sempre freschi, sani, fragranti, gusto-si, digeribili. Tutto ciò non basta. Fa-rinetti (fondatore di Eataly) insegna che marketing e comunicazione li ha inventati la gallina, che fa coccodè quando depone l’uovo. Bisogna saper raccontare la propria storia, i propri prodotti in maniera chiara e pulita». Come si fa un pane buono e natu-rale senza lavorare di notte? «Il panettiere di giorno fa pane, pa-nini, pizza, focaccia e brioche con il lievito madre, gestito da una macchi-na: così abbiamo reso la sua gestione semplice e ripetibile. Poi abbiamo ag-giunto una formatrice automatica con cui si realizzano molti formati di pa-ne, per la produzione standard. Sen-za alcun additivo o lievito chimico» Come attrarre più clienti? «Insegniamo a fare produzione fresca, con rifornimento continuo della ven-dita in base ai momenti della giorna-ta. Produzione continua. E di giorno. Si può integrare con birre e vini natu-rali. I ricavi variano da 300mila fino a 800mila euro l’anno per i laboratori più grandi in aree molto frequentate. E la redditività è tra 20 e 40%». INFO: www.esmach.com, www.passionepane.it info@esmach.com m m star brand Luciano Delpozzo, amministratore delegato. l’azienda › Esmach è nel mercato da 45 anni. › Da proprietà padronale, passa a un gruppo industriale, prima estero e ora italiano. Azionista di maggioranza: ALI Group, food delivery equipment. › Produzione: macchine per la preparazione del pane e della pizza. › Personale: 70 persone nella sede di Vicenza, 30 persone nel service sul territorio. › Cifra di affari stabile: 20 milioni di euro. Esmach, azienda italiana pro-duttrice di attrezzature per la panificazione, ha trova-to una soluzione: propone macchine che permettono di panifi-care in orari umani. E offre addirit-tura un format di laboratorio e bot-tega chiavi in mano, grazie al quale chiunque può aprire una panetteria. Ce lo spiega Luciano Delpozzo, am-ministratore delegato di Esmach, 47 anni, da cinque alla guida dell’azien-da. Bistrot Milano Centrale. EsmachLab è un franchising? «No, è un’offerta chiavi in mano: pro-gettazione del laboratorio, fornitura, installazione e manutenzione delle cinque macchine, formazione teori-ca e pratica in azienda, fornitura delle ricette, avviamento dell’attività e con-sulenza tecnica, economica (redazio-ne del business plan) e di marketing. In aggiunta, a chi lo desiderasse of-friamo supporto per l’arredo del ne-gozio, attraverso una rete di partner». Avete già aperto dei punti pilota? «Nel secondo anno dal lancio, ci so-no diversi EsmachLab installati, che guadagnano bene. Da Cuneo a Udi-ne, da Somma Vesuviana (Na) a Mi-lano, dove c’è l’esempio più eclatante di cosa si possa fare partendo da zero in termini di conoscenza di pane e pizza. Si tratta di Bistrot Milano Cen-trale, in stazione. Nessuno di questi aveva mai fatto il panettiere-pizzaio-lo prima». Costi? Requisiti? «Si va da 100mila a 150mila euro. Per diventare un “panettiere di giorno” sono necessarie doti organizzative, autocontrollo, volontà e capacità di apprendere. È per gente che ama tra-sformare il lavoro in passione, stare a contatto con la clientela, usando i social per comunicare ed evolvere». Il format è uguale per tutti? «Il modello deve adattarsi alla realtà locale. La matrice italiana deve rima-nere: pomodoro, olio e basilico. Poi ciascun panettiere di giorno può libe-rare la propria creatività!» Formazione: come avviene? «Abbiamo creato EsmachAcademy, una scuola per imparare a fare pro-dotti buoni e sani. Divulghiamo i va-lori della qualità, della materia prima selezionata e passione per il buon ci-bo. Ai nostri corsi ci sono non solo Panettieri di giorno: come è nato il progetto? «L’idea di EsmachLab è nata alla fine del 2010, ana-lizzando il mercato da due prospettive, quella del panettiere e quella del consumatore. Il paradigma è che il pane si fa di notte e che quello del panettie-re- pizzaiolo è un mestiere durissimo. Aggregando nuove tecnologie a macchinari esistenti e studiando flussi, processi e ricette, abbiamo dimostrato che il pane si può fare di giorno. Il mestiere è duro come qualsiasi altro lavoro ben fatto. La maggior parte dei panettieri e dei pizzaioli utilizza gli stessi ingredienti industriali della grande distribuzione e delle catene di food retail, con il risultato di un livellamento della qualità. Molti di questi “panettieri standard” stanno abbassando la serranda. Se si ritorna ai sapori e ai gusti antichi e si integra nell’offerta anche la pizza, i panini e la focaccia, allora il panettiere è premia-to dal mercato. E guadagna. Molti casi in Italia e nel mondo provano questa tesi. EsmachLab è un nuo-vo concetto di panetteria, in cui si usano solo lievito madre e ingredienti di qualità, in meno di 30 mq, con un numero ridotto di addetti». A chi vi rivolgete? «Ai panettieri che vogliono rinnovarsi e incentivare i figli a succedere ai padri. Agli startupper-maker (ma-ke per noi significa fare, non solo elettronica e stam-panti 3D). A imprenditori del franchising, ristoratori e catene di food retailer». EsmachLab: cos’è? › Un laboratorio di panificazione e prodotti da forno innovativo. Produce solo con lievito naturale e senza coadiuvanti additivi, non congelato, sano e digeribile. › Comprende cinque apparecchiature. Bastano 32 mq. Preparazione e cottura in 30 minuti. › Può essere gestito anche da chi non ha mai fatto il panettiere. L’attività si fa di giorno. operatori esperti del settore, ma an-che blogger e appassionati. Collabo-riamo con Slow Food: segnaliamo ai panettieri di giorno piccoli produttori di ingredienti salutari». Problemi per aprire? «La burocrazia: tempi di attesa, nor-me diverse tra regione e regione, tra provincia e provincia. Aiutiamo chi ci chiede supporto. Alcuni regolamenti condominiali limitano la realizzazio-ne della canna fumaria: è sufficiente utilizzare degli abbattitori di fumo». E la gestione? «Interveniamo a vari livelli. Il suppor-to per lo sviluppo di nuove ricette e di processi di lavorazione della farina è fondamentale. A volte anche quello per l’organizzazione della gestione e dei processi produttivi e distributivi». 132 millionaire millionaire 133