1. 1
Le
fon(
per
la
storia
an(ca
e
la
Rete
Università
di
Pisa
Scuola
di
Do:orato
in
Storia,
Orientalis(ca
e
Storia
delle
Ar(
Pisa,
7
marzo
2012
di
Alessandro
Cristofori
(alessandro.cristofori@unical.it
e
acristofori@libero.it)
giovedì 15 marzo 12
2. 2
I
limi(
della
lezione
• Il
conce:o
di
“fonte”
inteso
nel
suo
senso
più
stre:o
di
“documentazione
an-ca”
o
“fon(
primarie”.
• Del
resto,
a
causa
della
scarsità,
della
natura
assai
varia,
dei
notevoli
problemi
interpreta(vi
che
presentano,
il
problema
della
fon(
primarie
è
assolutamente
centrale
nelle
indagini
storiche
sul
mondo
an(co.
• La
nascita
della
Storia
An(ca
come
disciplina
scien(fica
è
stre:amente
legata
alla
cri-ca
delle
fon-.
• Un
dato
che
trova
riflesso
anche
nell’era
digitale:
– Alle
origini
dell’informa(ca
an(chis(ca
progeT
dedica(
alle
fon(
le:erarie:
il
Thesaurus
Linguae
Graecae
(1972).
– Anche
oggi
i
progeT
dedica(
alla
digitalizzazione
delle
fon(
assorbono
gran
parte
delle
risorse
umane
e
materiali.
2
giovedì 15 marzo 12
3. 3
I
limi(
della
lezione
• Il
problema
delle
fon(
non
esaurisce
il
problema
generale
della
digitalizzazione
degli
studi
an(chis(ci.
– Importan(
sviluppi
hanno
riguardato
gli
strumen(
di
riferimento,
la
ricerca
e
il
reperimento
della
bibliografia
secondaria,
la
scri:ura
scien(fica
(in
misura
minore),
la
didaTca.
• Ma
è
proprio
nell’ambito
della
digitalizzazione
delle
fon(
che
l’an(chis(ca
digitale
presenta
forse
le
maggiori
peculiarità.
• Per
un
approfondimento
sugli
altri
problemi
dell’an(chis(ca
digitale
si
rimanda
ai
contribu(
segnala(
nella
bibliografia
finale.
giovedì 15 marzo 12
4. 4
Gli
obieTvi
della
lezione
• Individuare
alcuni
dei
nodi
problema-ci
principali
della
digitalizzazione
della
fon(
per
la
storia
an(ca.
– L’obieTvo
sarà
perseguito
anche
richiamandosi
ad
alcune
esperienze
concrete
di
par(colare
rilievo.
• La
lezione
rinuncia
tu:avia
a
proporre
una
rassegna
esaus(va
di
progeT
dedica(
alla
tema(ca:
un
obieTvo
impossibile
e
probabilmente
anche
inu(le.
– Per
tale
problema
si
rimanda
alla
bibliografia
finale.
giovedì 15 marzo 12
5. 5
Una
rivoluzione
digitale
nelle
discipline
an(chis(che?
• A
par(re
dagli
‘90
un
notevole
progresso
quan(ta(vo
e
qualita(vo
delle
risorse
digitali
per
lo
studio
del
mondo
an(co.
– Forse
un
cambiamento
più
lento
e
graduale
di
quanto
ci
si
immaginava,
ma
che
comunque
ha
mutato
il
volto
della
ricerca
nelle
nostre
discipline:
ogni
recente
proge:o
di
ricerca
coinvolge,
anche
se
in
misura
minima,
l’uso
di
strumen(
digitali.
– Un’evoluzione
che
con(nua
ancora
oggi,
grazie
agli
strumen(
del
Web
2.0:
so0ware
Wiki,
Blogs,
Social
Netwoks.
• Il
presente:
i
materiali
digitali
come
strumen(
integra-
a
quelli
tradizionali
delle
nostre
discipline
(il
volume
a
stampa,
la
biblioteca,
le
lezione
frontale,
le
dispense,
i
convegni
…).
5
giovedì 15 marzo 12
6. 6
Uso
integrato,
approcci
differenzia(
• L’integrazione
di
fa:o
nell’uso
non
deve
mai
farci
dimen(care
le
differenze
di
approccio
metodologico
tra
strumen(
tradizionali
e
digitali
e
che
la
digitalizzazione
non
è
mai
un
a8o
neutro
(si
applichi
all’edizione
di
una
fonte,
alla
redazione
di
una
bibliografia
o
alla
pubblicazione
di
un’indagine).
• Le
trasformazioni
apportate
dalla
“rivoluzione
digitale”
nella
ricerca
an(chis(ca:
– Produzioni
in
cui
il
livello
della
ricerca
si
contamina
con
quelli
della
didaTca
e
della
divulgazione.
– Produzioni
in
cui
la
forma
espressiva
della
scri:ura
interagisce
con
altri
media.
6
giovedì 15 marzo 12
7. 7
La digitalizzazione delle fonti
primarie: il dato strutturale
• Gli strumenti digitali possono offrirci corpora delle fonti
sul mondo antico piuttosto ampi e in alcuni casi vicini
alla completezza, per quanto riguarda le fonti scritte
(letterarie, epigrafiche e papiracee).
• Il periodo antico è favorito rispetto ad altre età per il
numero relativamente limitato dei documenti giunti fino a
noi.
• Diverso il discorso per la documentazione archeologica
(o per i documenti comunque prodotti in serie, come le
monete), il cui numero in molti casi consente solo una
pubblicazione a campione, su base tipologica o
topografica.
7
giovedì 15 marzo 12
8. 8
La
digitalizzazione
delle
fon(
primarie:
tendenze
generali
• Il
passaggio
sempre
più
frequente
alla
Rete
come
mezzo
di
diffusione
delle
banche
da(,
nella
filosofia
del
Cloud
compu?ng,
grazie
alla
crescente
affidabilità
e
accessibilità
della
Rete.
– Thesaurus Linguae Graecae (http://www.tlg.uci.edu/)
– P a t r o l o g i a L a t i n a D a t a b a s e ( h t t p : / /
pld.chadwyck.co.uk/)
– Brill’s New Jacoby (http://www.brillonline.nl)
8
giovedì 15 marzo 12
9. 9
La
documentazione
le:eraria
• Nel
presente
sopra:u:o
banche
da(
testuali
della
le:eratura
greca
e
la(na,
con
un’eccellente
grado
di
copertura:
• I
limi(
di
queste
banche
da(:
– Prive
di
apparato
cri(co,
anche
quando
si
fondano
su
edizioni
cri(che.
– Prive
di
traduzione
in
una
lingua
moderna.
– Prive
di
commen(
filologici,
storici
e
an(quari.
• In
defini(va:
eccellen(
strumen(
per
complesse
indagini
lessicali,
ma
che
nell’indagine
storica
non
sos(tuiscono
la
consultazione
delle
edizioni
cri(che
a
stampa.
giovedì 15 marzo 12
10. 10
La
documentazione
le:eraria:
il
panorama
a:uale
• Thesaurus
Linguae
Graecae
on
line
– h:p://www.tlg.uci.edu
– Una
base
di
da(
completa
per
la
le:eratura
greca
an(ca
(con
un
crescente
numero
di
tes(
di
età
bizan(na),
con
possibilità
di
sofis(cate
ricerche
lessicali.
• Patrologia
La?na
Database
– h:p://pld.chadwyck.co.uk/
– Versione
digitale
della
classica
opera
del
Migne,
con
i
tes(
della
patris(ca
da
Tertulliano
al
1216,
con
possibilità
di
ricerche
lessicali.
• Bibliotheca
Augustana
– h:p://www.hs-‐augsburg.de/~harsch/augusta.html
– Una
semplice
trascrizione
digitale
di
tes(
le:erari
greci
e
la(ni.
• The
La?n
Library
– h:p://www.thela(nlibrary.com/
giovedì 15 marzo 12
11. 11
L’espansione
delle
potenzialità
seman(che
della
fonte
le:eraria
• Il
crescente
sforzo
verso
la
marcatura
dei
tes(
e
la
sperimentazione
di
forme
di
marcatura
automa(ca.
• I l
m o d e l l o
d i
P e r s e u s
( h : p : / /
www.perseus.tuns.edu):
codifica
dei
tes(
classici
in
TEI-‐XML
e
links
ipertestuali
a
metada(
di
contesto.
• Una
modalità
per
espandere
le
potenzialità
seman(che
del
testo
digitale,
che
diviene
al
tempo
stesso
prodo:o
e
strumento
di
analisi
filologica,
le:eraria
e
storica.
11
giovedì 15 marzo 12
12. 12
Verso
un’edizione
cri(ca
in
• Gli
elemen(
di
un’edizione
cri(ca
in
formato
digitale:
– L’adeguata
rappresentazione
dei
tes(moni
che
consentono
di
ricostruire
l’arche(po.
– Links
ipertestuali
alle
immagini
dei
manoscriT.
– Rappresentazione
dell’apparato
paratestuale
an(co
(scolii,
glosse)
– Rappresentazione
dell’apparato
paratestuale
moderno
(introduzioni,
note).
• Potenzialmente
uno
stravolgimento
della
tradizionale
edizione
cri(ca:
ciascun
le:ore
è
editore
del
testo.
giovedì 15 marzo 12
13. 13
Alcune
direzioni
per
il
futuro
• Homer
Mul?text
Project
– h:p://www.homermul(text.org/.
• Teuchos
–
Zentrum
für
Handschri0en-‐
und
TexMorschung
– h:p://beta.teuchos.uni-‐hamburg.de/
– Proge:o
di
una
pia:aforma
per
la
digitalizzazione,
codifica
e
descrizione
dei
tes(moni
di
un’opera
classica
(proge:o
pilota
su
Aristotele).
giovedì 15 marzo 12
14. 14
La
documentazione
epigrafica
• Un
panorama
dominato
fino
ad
oggi
da
tre
(pologie
di
strumen(
dis(n(:
– Banche
da(
testuali,
che
rifle:ono
la
tradizionale
par(zione
linguis(ca
della
disciplina.
• Searchable
Greek
Inscrip?ons
(h:p://epigraphy.packhum.org/
inscrip(ons/main),
Epigraphik
Datenbank
Clauss-‐Slaby
(h:p://
www.manfredclauss.de/).
– Banche
da(
di
immagini.
• Imaging
Projects
del
Centre
for
the
Study
of
Ancient
Documents
(h:p://www.csad.ox.ac.uk/CSAD/Images.html).
– Concordanze,
indici,
repertori.
• Claros:
Concordancia
de
Inscripciones
griegas
(h:p://
www.dge.filol.csic.es/claros/cnc/cnc.htm)
14
giovedì 15 marzo 12
15. 15
Verso
i
corpora
digitali
• La
tendenza
del
presente:
l’unificazione
delle
(pologie
ricordate
in
un
auten-co
corpus
digitale,
con
ampio
spazio
ai
da(
di
contesto,,
essenziali
per
comprendere
in
pieno
la
fonte:
– Il
monumento
di
supporto
– Le
forme
della
scri:ura
– Il
luogo
di
collocazione
originario
– Il
luogo
di
conservazione
– Le
altre
edizioni
– La
bibliografia
di
commento
15
giovedì 15 marzo 12
16. 16
Alcune
direzioni
per
il
futuro
• I
progeT
federa(
in
EAGLE
(Epigraphic
Database
Roma,
Epigraphische
Datenbank
Heidelberg,
Epigraphic
Database
Bari,
Hispania
Epigraphica.
– h:p://www.eagle-‐eagle.it/
– Basi
di
da(
stru:ura(
in
campi,
in
modo
più
o
meno
de:agliato,
come
le
principali
banche
da(
testuali
ricordate
alla
diapo
14.
• J.
Reynolds
–
C.
Roueché
–
G.
Bodard,
Inscrip?ons
of
Aphrodisia
– h:p://insaph.kcl.ac.uk/iaph2007/index.html)
– Un
corpus
digitale
regionale
nella
codifica
EpiDoc.
• ProgeT
esemplifica(vi
di
due
approcci
divergen(
ai
corpora
digitali:
un
approccio
fondato
sullo
strumento
del
database
e
un
approccio
fondato
sui
linguaggi
di
marcatura.
• Una
divergenza
in
parte
dovuta
alla
diversa
scala
dei
progeT.
giovedì 15 marzo 12
17. 17
La
documentazione
papiracea
• Il
modello
di
Papyri.
Info,
auten(co
portale
di
ricerca
sulla
documentazione
papiracea
(h:p://
www.papyri.info):
– A:raverso
l’archite:ura
dei
portlet
il
Papyrological
Navigator
consente
l’interrogazione
contemporanea
delle
banche
da(
dell’Advanced
Papyrological
Informa?on
System,
della
Duke
Databank
of
Documentary
Papyri
e
dell’Heidelberger
Gesamtverzeichnis.
– Modello
alterna(vo
di
superamento
della
semplice
banca
da(
testuale,
verso
un
auten(co
corpus
digitale,
la
cui
ricchezza
di
da(
contestuali
ne
fa
strumento
di
analisi
storica.
17
giovedì 15 marzo 12
18. 18
Gli
strumen(
integra(
in
Papyri.info
• Advanced
Papyrological
Informa?on
System
(APIS)
– h:p://www.columbia.edu/cu/lweb/projects/digital/apis/
index.html.
– Il
“proto(po”
di
Papyri.info,
in
cui
i
tes(
dei
papiri
documentari
sono
accompagna(
da
da(
di
contesto,
traduzioni,
immagini
dei
documen(.
– Una
risorsa
che
oggi
non
sembra
essere
più
aggiornata.
• Duke
Databank
of
Documentary
Papyri
– Il
primo
corpus
dei
papiri
documentari,
nato
nel
formato
digitale.
– Essenzialmente
una
banca
da(
testuale,
con
metada(
limita(.
giovedì 15 marzo 12
19. 19
Gli
strumen(
integra(
in
• Gesamtverzeichnis
der
griechischen
Papyrusurkunden
Ägyptens
– h:p://www.rzuser.uni-‐heidelberg.de/~gv0/
– Repertorio
di
metada(,
con
oltre
58
mila
schede
su
altre:an(
papiri
documentari,
par(colarmente
a:ento
alla
datazione
dei
documen(.
• Bibliographie
Papyrologique
– h:p://www.ulb.ac.be/philo/cpeg/bp.htm
(sito
di
cara:ere
informa(vo).
– Una
storica
bibliografia
nata
nel
1932,
che
ha
saputo
aggiornarsi
ai
tempi:
distribuita
prima
in
forma
di
schede
cartacee,
poi
come
database
in
FileMakerPro,
ora
in
Papyri.
Info,
in
formato
XML.
giovedì 15 marzo 12
20. 20
L’approccio
di
Papyri.info,
un
• Fondarsi
su
progeT
esisten(,
integrandoli
in
un’archite:ura
flessibile.
• Me:ere
a
punto
la
base
di
da(
fondandosi
sul
linguaggio
standard
XML
(in
par(colare
in
EpiDoc
per
quanto
riguarda
i
tes().
• Una
comunità
collabora-va
aperta
a
livello
internazionale,
anche
agli
studen(,
piu:osto
che
il
classico
“proge:o”
chiuso.
giovedì 15 marzo 12
21. 21
Il
computer
e
la
le:ura
dei
tes(
le:erari
e
documentari
• Una
consolidata
tradizione
di
sistemi
di
tra:amento
delle
immagini
per
migliorare
l’aspe:o
di
tes(
problema(ci:
– Papiri
carbonizza(
– Tavole:e
lignee
– ManoscriT
palinses(
• Gli
sviluppi
più
recen(:
associare
le
tecniche
di
image
processing
a
sistemi
computerizza(
intelligen(,
che
riproducano
le
procedure
interpreta(ve
degli
studiosi
e
li
assistano
nel
loro
lavoro.
giovedì 15 marzo 12
22. 22
La
documentazione
numisma(ca
• Le
cara:eris(che
di
questa
documentazione
(prodo:a
in
serie
in
numerosissimi
esemplari,
dispersa
in
varie
collezioni,
che
presenta
una
profonda
integrazione
tra
testo
e
apparato
iconografico)
ne
fa
un
buon
campo
di
applicazione
per
le
edizioni
in
Rete.
• Un
documento
che
aTra
l’interesse
di
un
pubblico
vasto,
con
i
limi(
connessi:
– Il
cara:ere
non
sempre
stre:amente
scien(fico
delle
pagine
di
Internet
sulla
numisma(ca,
prodo:e
spesso
da
appassiona(
o
da
an(quari.
giovedì 15 marzo 12
23. 23
La
documentazione
numisma(ca:
il
panorama
a:uale
• Due
dei
si(
più
ricchi
di
informazioni
e
più
usa(
nascono
proprio
dagli
sforzi
congiun(
di
appassiona-
e
an-quari:
la
loro
importanza
non
è
da
so:ovalutare,
anche
se
sono
da
consultare
con
prudenza:
• Wildwinds:
Online
Reference,
A[ribu?on
&
Valua?on
Site
for
Ancient
Greek,
Roman
&
Byzan?ne
Coins
– h:p://wildwinds.com/coins/
– Enorme
repertorio
della
numisma(ca
an(ca,
corredato
da
eccellen(
immagini
e
da
buone
informazioni
di
contesto.
• CoinArchives.com
– h:p://www.coinarchives.com/
– Una
banca
da(
dai
cara:eri
simili
alla
precedente,
con
in
più
un
semplice
ed
efficace
motore
di
ricerca
interno.
giovedì 15 marzo 12
24. 24
La
documentazione
numisma(ca:
il
panorama
a:uale
• La
disciplina
offre
naturalmente
anche
alcuni
interessan(
si(
no
profit.
• Virtual
Catalog
of
Roman
Coins
– h:p://vcrc.aus(ncollege.edu/
– Una
silloge
di
numisma(ca
romana,
scien(ficamente
affidabile,
ma
con
una
copertura
piu:osto
limitata
e
immagini
di
qualità
media.
• American
Numisma?c
Society
– h:p://numisma(cs.org/
– Ricchissimo
database
(circa
600
mila
schede,
ma
non
solo
sul
periodo
an(co),
con
possibilità
di
ricerca
su
diversi
campi
e
buon
apparato
iconografico.
• Sylloge
Nummorum
Graecorum:
Bri?sh
Isles
– h:p://www.sylloge-‐nummorum-‐graecorum.org/
– Fondato
su
uno
storico
proge:o,
un
database
con
circa
25
mila
monete
“greche”
dalle
collezioni
britanniche.
giovedì 15 marzo 12
25. 25
Alcune
direzioni
per
il
futuro
• Il
problema
della
mancanza
di
uno
standard
per
la
codifica
del
dato
numisma(co
(in
par(colare
nella
descrizione
del
(po):
un
problema
già
evidente
nelle
edizioni
tradizionali.
• Il
sito
web
delle
collezioni
numisma(che
dell’University
of
Virginia
Art
Museum
– h:p://coins.lib.virginia.edu/
– Un
esperimento
di
normalizzazione
delle
descrizioni
secondo
lo
standard
dell’Encoded
Archive
Descrip?on.
• Esperimen(
di
integrazione
dei
database
esisten(
sulla
base
di
CIDOC-‐CRM
(h:p://www.cidoc-‐crm.org),
un
modello
formale
per
la
descrizione
di
beni
culturali
che
è
stato
ado:ato
anche
dal
proge:o
archeologico
CLAROS.
giovedì 15 marzo 12
26. 26
La
documentazione
archeologica
• L’indagine
archeologica
porta
alla
scoperta
e
studia
una
straordinaria
varietà
di
fon(,
rispe:o
agli
oggeT
abbastanza
ben
defini(
che
rappresentano
le
altre
classi
di
fon(:
– Poiché
per
definizione
è
fonte
archeologica
ogni
resto
(non
scri:o)
della
cultura
materiale
del
passato,
si
va
dai
reper(
paleobotanici
ai
capolavori
dell’arte
an(ca,
dal
singolo
ogge:o
della
vita
quo(diana,
all’intero
sito
archeologico.
• Rispe:o
alle
altre
branche
delle
Scienze
dell’An(chità
l’Archeologia
produce
inoltre
una
straordinaria
abbondanza
di
da(,
che
sinte(zzano,
spesso
in
forma
numerica,
l’indagine
sulle
fon(.
• D’altra
parte
lo
scavo
archeologico
è
spesso
un
processo
distruTvo:
di
qui
un
esigenza
ancora
più
stringente
per
l’Archeologia
di
rappresentare
le
proprie
fon(,
anche
in
forma
giovedì 15 marzo 12
27. 27
I
problemi
della
rappresentazione
della
fonte
archeologica
• Una
documentazione
che,
per
la
sua
materialità
e
il
suo
valore,
anche
in
termini
“venali”,
tende
ad
essere
tra:ata
con
un
certo
riserbo.
• Un
oggeTvo
problema
di
codifica
e
rappresentazione
standardizzata
di
oggeT
di
natura
assai
diversa.
• Lo
standard
più
prome:ente
è
ancora
una
volta
fondato
su
XML:
ArchaeoML.
– Linguaggio
ado:ato
dall’Online
Cultural
Heritage
Research
Environment
(h:p://h:p://ochre.lib.uchicago.edu),
una
pia:aforma
che
raccoglie
diversi
progeT,
sopra:u:o
dedica(
all’archeologia
orientale.
– Una
forma
semplificata
di
ArchaeoML
è
anche
ado:ata
dal
servizio
di
pubblicazione
di
da(
archeologici
Open
Context
(h:p://
opencontext.org/).
giovedì 15 marzo 12
28. 28
Un
panorama
variegato
• Le
oggeTve
difficoltà
ricordate
fanno
sì
che
il
panorama
dei
si(
web
dedica(
alla
documentazione
archeologica
sia
par(colarmente
variegato.
• Si(
ad
ampia
copertura,
che
usano
linguaggi
di
rappresentazione
propri:
– Archaeology
Data
Service
(h:p://archaeologydataservice.ac.uk/)
del
regno
Unito.
– ETANA-‐DL
(h:p://www.etana.org/projects),
in
realtà
una
pia:aforma
per
la
pubblicazione
di
da(
archeologici,
in
par(colare
nell’Archeologia
orientale
(ado:ata
dalle
American
Schools
of
Oriental
Research).
• ProgeT
dedica(
ad
un
singolo
sito
archeologico:
– Silchester
Roman
Town
(h:p://www.reading.ac.uk/silchester/),
in
cui
la
registrazione
dei
da(
è
fondata
sullo
speciale
Integrated
Archaeological
Database,
ma
il
cui
sito
Internet,
significa(vamente,
si
è
recentemente
aperto
ai
non
specialis(.
giovedì 15 marzo 12
29. 29
Lo
storico
dell’an(chità
e
la
documentazione
archeologica
in
formato
digitale
• Aldilà
dei
notevoli
problemi
metodologici
offer(
dalla
digitalizzazione
della
documentazione
archeologica,
lo
storico
dell’an(chità
oggi
usa
il
web
sopra:u:o
come
un
grande
archivio:
– In
cui
rinvenire
da(
riassun(vi
e
immagini
della
documentazione
archeologica.
– Intensamente
sfru:ato
anche
per
gli
scopi
della
didaTca.
• Il
Web
diviene
in
defini(va
una
sorta
di
museo
virtuale
e
non
necessariamente
i
si(
più
consulta(
sono
quelli
più
avanza(
nella
metodologia
di
codifica.
giovedì 15 marzo 12
30. 30
Il
Web
come
museo
virtuale:
alcuni
esempi
• Perseus:
Art
&
Archaeology
Ar?fact
Browser
– h:p://www.perseus.tuns.edu/hopper/
ar(factBrowser.
• Classical
Art
Research
Online
Service
– h:p://explore.clarosnet.org/XDB/ASP/claroshome
– Integra
le
importan(
banche
da(
iconografiche
di
Arachne
(scultura
an(ca),
del
Beazley
Archive
(ceramica
aTca),
del
Lexicon
Iconographicum
Mythologiae
Classicae.
giovedì 15 marzo 12
31. 31
Conclusioni
(aperte)
• Alcuni
obieTvi
per
il
futuro
sembrano
piu:osto
chiari:
1. La
necessità
di
codifica
delle
fon(
an(che
in
una
forma
standardizzata,
che
le
rappresen(
abbastanza
fedelmente
e
che
ne
favorisca
il
tra:amento
automa(co:
uno
sforzo
par(colare
è
ora
richiesto
dalle
fon(
visuali.
2. La
necessità
che
ques(
standard
siano
aper(
e
pubblici.
3. La
necessità
di
lavorare
alla
creazione
di
comunità,
anche
virtuali,
non
di
progeT
alla
lunga
insostenibili.
4. La
necessità
di
coinvolgere
il
maggior
numero
di
persone
in
ques(
progeT,
compresi
gli
studen(.
5. La
necessità
di
tenere
fede
alla
“missione
sociale”
della
storia.
giovedì 15 marzo 12
32. 32
Bibliografia
di
approfondimento:
studi
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Wasn’t
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in
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h:p://
www.clir.org/pubs/reports/pub150.
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32
giovedì 15 marzo 12
33. 33
Bibliografia
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approfondimento:
la
documentazione
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Siemens
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Bibliografia
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approfondimento:
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documentazione
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7
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35. 35
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di
approfondimento:
la
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Bibliografia
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approfondimento:
la
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Image
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System
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37. 37
Bibliografia
di
approfondimento:
la
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rete.
Banche
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CD-‐ROM
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a
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Mapping,
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and
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Pathways
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Interoperability
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Numisma?c
Collec?ons,
«Fi0h
European
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Conference
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2008-‐
Seman?c
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European
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38. 38
Bibliografia
di
approfondimento:
la
documentazione
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Reuse
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Digital
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Ancient
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Digital
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the
Study
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G.
Bodard
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S.
Mahony,
Farnham
–
Burlington
2010,
pp.
35-‐52.
giovedì 15 marzo 12
39. 39
L’aggiornamento
sui
nuovi
strumen(
digitali
per
lo
studio
del
mondo
an(co
• Può
avvenire
oggi
sopra:u:o
nell’ambito
delle
comunità
virtuali
di
studiosi:
– Sopra:u:o
The
Digital
Classicist
(h:p://www.digitalclassicist.org/),
con
i
correla(
blog
del
Stoa
consor?um
(h:p://www.stoa.org/)
che
segnala
le
più
recen(
novità,
e
il
Wiki
(h:p://wiki.digitalclassicist.org/
Main_Page),
con
buone
descrizioni
delle
principali
risorse.
– Current
Epigraphy
(h:p://www.currentepigraphy.org/).
– Electric
Archaeology
(h:p://electricarchaeologist.wordpress.com/).
– What's
New
in
Papyrology
(h:p://papyrology.blogspot.com/).
– Associazione
per
l'Informa?ca
Umanis?ca
e
la
Cultura
Digitale
(h:p://
www.umanis(cadigitale.it/).
giovedì 15 marzo 12