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APIS – Associazione Italiana Progettisti
Sociali

Laboratori dal Basso – Introduzione alla
Progettazione sociale
L’albero dei problemi, l’approccio del quadro logico, la mappa degli
stakeholder, i principali indicatori statistici

Docente: Antonio Finazzi Agrò
info@finazziagro.it – info@progettistisociali.it
L’analisi dei contesti, l’approccio del quadro logico, la mappa degli stakeholder

Di cosa parleremo…
•

In questo seminario affronteremo:
− L’analisi dei contesti territoriali e comunitari secondo la
scomposizione logica in cause ed effetti (albero dei
problemi);
− L’ideazione e formulazione di progetto secondo
l’Approccio del Quadro Logico (Logical Framework
Approach)
− La teoria degli stakeholder e la mappa degli
stakeholder
− I principali indicatori statistici utilizzati nella
descrizione di un contesto

•

Alla fine del modulo avremo appreso:
− A utilizzare strumenti logici per la scomposizione logica
di un contesto dato per cause ed effetti primari, e a
indirizzare coerentemente gli obiettivi le finalità e i
risultati di un intervento sociale;
− A strutturare l’ideazione di progetto mediante una
matrice logica, detta Logical Framework Approach;
− Ad analizzare e definire la rete dei portatori di interesse
di un intervento sociale e a valorizzarne gli apporti.
L’analisi dei contesti, l’approccio del quadro logico, la mappa degli stakeholder

Che cos’è progettare?
•

Scomposizione in
elementi finiti

•

Nessi temporali tra ciò
che precede e ciò che
segue…

•

Questi elementi coerendo
tra di loro definiscono
una totalità autonoma e
sensata

B

Nessi logici di causa e
effetto

•

A

D

C

E
L’analisi dei contesti, l’approccio del quadro logico, la mappa degli stakeholder

Il Progetto in ambito sociale
•

Un progetto sociale è:
− Un flusso di attività…
− all’interno di un tempo definito
e con risorse assegnate
limitate…
− tese a produrre un determinato
cambiamento desiderato

T0
Risorse
T1
Risorse
T2
Risorse
T3

Cambiamento
L’analisi dei contesti, l’approccio del quadro logico, la mappa degli stakeholder

Il concetto e l’approccio del Quadro Logico
•

L’Approccio del Quadro Logico è il principale strumento usato
nella progettazione, in particolare nelle fasi di Identificazione e
Formulazione.

•

Usare l’AQL nell’Identificazione assicura la pertinenza
dell’idea-progetto. Nella Formulazione, l’uso dell’AQL assicura
la fattibilità e la sostenibilità del progetto.

•

Vi sono due stadi fondamentali nell’uso dell’Approccio del
Quadro Logico:
− Stadio 1 – la fase di Analisi durante la quale si analizza la situazione di
partenza, si sviluppa una visione del futuro desiderato e si determinano
le strategie per realizzarla.
− Stadio 2 – la fase di Progettazione durante la quale l’idea progetto è
sviluppata nei suoi dettagli operativi.
L’analisi dei contesti, l’approccio del quadro logico, la mappa degli stakeholder

Da dove partire? Identificare i problemi
•

isolare un
problema…

•

esaminandolo
anche nelle sue
cause …

•

e nei suoi effetti.
L’analisi dei contesti, l’approccio del quadro logico, la mappa degli stakeholder

La rete dei problemi
•

•

D

Identificare i diversi problemi
e sceglierne uno da cui
partire.
individuare un secondo
problema in relazione al
primo, definendo se è:
− causa del primo

A
Problema

D

C
B

− effetto del primo

Questo lavoro deve essere
effettuato in gruppo

A
C

− né causa né effetto
•

B

Problem
a

Problem
a
L’analisi dei contesti, l’approccio del quadro logico, la mappa degli stakeholder

Elevati tassi di
mortalità materna
e infantile
Elevati tassi di
infezione nei
neonati e bambini
Basso livello
di nutrizioni
di neonati e
bambini

Effetti
Elevati tassi di
infezioni neonatali
e post-partum

Elevata incidenza di
gravi complicazioni
alla nascita

Pochi
bambini e
neonati
vaccinati

Complicazioni alla nascita
diagnosticate in ritardo o non
diagnosticate

Bassi livelli di
igiene e cura
sanitaria

Bassa frequentazioni
delle cliniche rurali
Scarsità di
medicinali
Pressioni
commerciali ad
usare surrogati del
latte materno

Scarsa
disponibilità
stagionale di
cibo ad alto
contenuto
proteico

Titubanza
delle
madri nel
frequentar
e le
cliniche

Scarsa e
inadeguata
copertura
territoriale delle
cliniche

Personale non
adeguatamente
formato

Cause

Fonte: Formez, Project Cycle Management – Manuale per la Formazione, 2002
L’analisi dei contesti, l’approccio del quadro logico, la mappa degli stakeholder

La costruzione di un albero dei problemi
• Enunciare e scrivere i
problemi dal punto di
vista di chi li vive
• Provare a ordinare i
diversi problemi
rispondendo a queste
due domande:
perché? e quindi?
• Disporre i problemi
secondo un ordine ad
albero causa-effetto

Effetti
Problema
centrale

Cause
L’analisi dei contesti, l’approccio del quadro logico, la mappa degli stakeholder

Il Diagramma di Ishikawa o Diagramma a lisca di pesce
•

Molto simile all’abero dei
problemi, e forse più semplice
da utilizzare in sessioni di
brainstorming coi propri
colleghi e con gruppi di
beneficiari, è il Diagramma di
Ishikawa;

•

Il diagramma di Ishikawa nasce
per analizzare le problematiche
di un contesto produttivo, in
una logica di qualità totale.

•

Ora proveremo ad esercitarci …
L’analisi dei contesti, l’approccio del quadro logico, la mappa degli stakeholder
L’analisi dei contesti, l’approccio del quadro logico, la mappa degli stakeholder

Dai problemi agli obiettivi
•

L’analisi degli obiettivi ci aiuta…a
prendere la mira!

•

Gli obiettivi altro non sono che i
problemi, in quanto cambiamenti
attesi.

•

infatti:
− Il problema centrale traslato diviene
l’obiettivo specifico;
− I suoi effetti divengono le finalità del
progetto;
− Le sue cause divengono i risultati del
progetto;
− Le attività sono il complesso di iniziative
necessarie a raggiungere i risultati.
L’analisi dei contesti, l’approccio del quadro logico, la mappa degli stakeholder

Modello di traslazione dai problemi agli obiettivi
Effetti

Finalità

Problema
centrale

Obiettivo
specifico

Cause

Risultati

Attività
L’analisi dei contesti, l’approccio del quadro logico, la mappa degli stakeholder

La logica di intervento
•

•

•

•

La disponibilità delle
risorse consente di
effettuare le rispettive
attività;
l’effettuazione delle
attività permette di
conseguire i rispettivi
risultati attesi;
il conseguimento di
tutti i risultati attesi
permette di
raggiungere l’obiettivo
specifico;
il raggiungimento
dell’obiettivo specifico
permette di contribuire
al raggiungimento
dell’obiettivo generale.

Effetti

Finalità

Problema centrale

Obiettivo specifico

Cause

Risultati

Attività

Risorse
L’analisi dei contesti, l’approccio del quadro logico, la mappa degli stakeholder

L’Approccio del Quadro Logico (AQL)
•

Il Quadro Logico consiste in una
tabella, o matrice, composta da
quattro colonne e, nel formato
base, quattro righe:
− nelle colonne s’individuano i nessi
causali e logici tra le diverse
misure del progetto (elementi
logici, indicatori, fonti di verifica,
condizioni esterne);
− nelle righe ci si riferisce alla
verifica, misurazione e valutazione
delle condizioni di possibilità delle
diverse dimensioni del progetto
(finalità, obiettivi, risultati, attività
ecc.);
L’analisi dei contesti, l’approccio del quadro logico, la mappa degli stakeholder

La matrice del Quadro Logico
Logica di
intervento

Indicatori
oggettivamente
misurabili

Fonti di
verifica

Condizioni

Obiettivi generali

Obiettivo
specifico
Risultati attesi

Attività

Risorse

SE i risultati sono forniti,
e le condizioni avverate,
ALLORA l’obiettivo del
progetto sarà raggiunto

Costi

Precondizioni
L’analisi dei contesti, l’approccio del quadro logico, la mappa degli stakeholder

Note sull’AQL
•

Che il progetto possa essere generato da una matrice ci deve
ricordare soprattutto una cosa: il requisito centrale del
progetto è la COERENZA INTERNA.

•

Un progetto è in effetti una STRUTTURA, cioè una totalità
organizzata di parti che coeriscono tra di loro in modo
interdipendente.

•

Non bisogna usare il QL come una struttura fissa di procedure
meccaniche, ma piuttosto come un sostegno al ragionamento.

•

Esso è uno strumento dinamico che deve essere riesaminato e
corretto man mano che il progetto si sviluppa e le circostanze
cambiano.
L’analisi dei contesti, l’approccio del quadro logico, la mappa degli stakeholder

Alcuni punti importanti…
•

•

Rispetta le fasi del CVP: prima di
procedere alla formulazione, la
fase da percorrere effettivamente
è l’ideazione;
Chiediti se ciò che hai in mente è
effettivamente un progetto, se
cioè:
− Presenta un ciclo di attività
racchiuse in un periodo di tempo
finito;
− Se ciò cui mette capo è
effettivamente un servizio o un
cambiamento sociale unici;
− Se questi servizi o cambiamenti
sono effettivamente ottenibili
attraverso una serie di fasi
collegate.
L’analisi dei contesti, l’approccio del quadro logico, la mappa degli stakeholder

Alcuni punti importanti…
•
•

•

il 30% del tempo andrebbe
dedicato all’ideazione!
La progettazione è figlia del
pensiero laterale…nasce da
un’atto creativo e
immaginativo! Il pensiero
laterale si esercita in
gruppo…
L’ideale perciò è che ci si
possa esercitare in gruppo
sulla fase di ideazione,
utilizzando alcune tecniche,
p.es. il brainstorming.
L’analisi dei contesti, l’approccio del quadro logico, la mappa degli stakeholder

Teoria degli stakeholder
•

Si fa un gran parlare nel terzo
settore di stakeholder, ma … chi sono
davvero gli stakeholder? Perché è
necessario occuparsene in una
logica di pianificazione e gestione di
progetto?

•

Secondo Robert Edward
Freeman, fondatore della teoria
degli stakeholder, gli stakeholder
sono tutti coloro che “potrebbero
influenzare o essere influenzati
dalla realizzazione degli obiettivi
della società”
“Nella società in generale, abbiamo un’idea di business legata soltanto agli utili e
agli azionisti. Questa è la causa principale della crisi finanziaria. Abbiamo bisogno
di vedere il business come legato sia agli azionisti che agli stakeholder, ai profitti e
alla creazione di valore per tutti gli stakeholder”
L’analisi dei contesti, l’approccio del quadro logico, la mappa degli stakeholder

Teoria degli stakeholder, teoria del cambiamento e
progettazione sociale
•

Come possiamo definire il cambiamento
sociale, cioè l’oggetto ultimo di qualunque
progettualità sociale?

•

Il cambiamento sociale è un processo
risultante da una molteplicità di azioni
individuali, qualora una di queste riesca
ad influenzare la maggioranza delle
altre.

•

Nella maggioranza dei progetti, anzi forse in
tutti i veri progetti, l’impatto sugli attori
esterni è più importante delle attività
condotte dallo staff o dal gruppo.

“…Comprendo il motivo per cui Bukminster Fuller, grandissimo promotore di cambiamenti di paradigma, scelse di far
scrivere questo epitaffio sulla sua tomba: “niente altro che un Trim Tab”. Un trim tab di una barca o di un aereo è un
piccolo timone che fa girare il timone principale, che a sua volta fa girare tutta la barca. Gandhi era un trim tab. Luther
King era un trim tab, Nelson Mandela era un trim tab. Sono certo che ci sono molti potenziali trim tab in ogni
organizzazione, e nella società molte organizzazioni trim tab. Sono forme di leadership silenziose, capaci però di
influenzare tutto il contesto in cui operano. Il leader trim tab prende iniziativa all’interno della sua sfera di influenza, per
piccola che sia…”
L’analisi dei contesti, l’approccio del quadro logico, la mappa degli stakeholder
L’analisi dei contesti, l’approccio del quadro logico, la mappa degli stakeholder
L’analisi dei contesti, l’approccio del quadro logico, la mappa degli stakeholder

Gli indicatori statistici
•

Gli indicatori statistici grossolani sono quei valori
quantitativi – di tipo demografico, economico e
occupazionale – in grado di offrire informazioni rilevanti
rispetto a un un determinato contesto, in un disegno di
ricerca sociale.

•

Gli indatori di cui tratteremo sono:
a) indicatori demografici: Indice di vecchiaia, Indice di
dipendenza, Indice di struttura della popolazione attiva,
Indice di ricambio, tassi di immigrazione, di natalità, di
mortalità ecc.);
b) indicatori economico occupazionali: tasso di
occupazione, di disoccupazione, di inoccupazione
ripartiti per classi di età
L’analisi dei contesti, l’approccio del quadro logico, la mappa degli stakeholder

Indice di vecchiaia
•

Rappresenta un indicatore dinamico in grado di stimare il
grado di invecchiamento di una popolazione; valori
dell’indice superiori a 100 indicano una maggiore
presenza di soggetti anziani rispetto ai giovanissimi.

•

Si calcola con la seguente formula:

IV

( Pop ≥ 65) ×100
=
( Pop ≤ 14)
L’analisi dei contesti, l’approccio del quadro logico, la mappa degli stakeholder

Indice di dipendenza
•

L’indice di dipendenza viene considerato un indicatore di rilevanza
economica e sociale. Il numeratore è costituito dalla frazione di
popolazione che, a causa dell’età (troppo bassa o troppo alta) si ritiene
non essere pienamente autonoma, e quindi, dipendente da altri
soggetti. Il denominatore è costituito viceversa dalla fascia di
popolazione che, essendo in attività, dovrebbe provvedere al
sostentamento della frazione di popolazione sopra considerata..

•

Si calcola con la seguente formula:

Pop ≤ 14 + Pop ≥ 65
ID =
×100
15 ≤ Pop ≤ 64
L’analisi dei contesti, l’approccio del quadro logico, la mappa degli stakeholder

Indice di struttura della popolazione attiva
•

L’indice di struttura della popolazione attiva stima il
grado di invecchiamento di questa fascia di popolazione; il
denominatore è rappresentato dalle 25 generazioni più
giovani destinate a sostituire le 25 generazioni più anziane,
anch’esse in attività al momento della stima. Un valore
dell’indice inferiore a 100 indica una popolazione in cui la
fascia in età lavorativa è piuttosto giovane.

•

Si calcola con la seguente formula:

40 ≤ Pop ≤ 64
IS =
×100
15 ≤ Pop ≤ 39
L’analisi dei contesti, l’approccio del quadro logico, la mappa degli stakeholder

Indice di ricambio
•

L’indice di ricambio stima il rapporto tra coloro che stanno per
lasciare il mondo del lavoro a causa dell’età, e coloro che vi stanno
invece per entrare. Anche questo indice è connesso con la struttura
economica della popolazione. Quando il valore dell’indice è molto
inferiore a 100 si creano i presupposti per un aumento del tasso di
disoccupazione, a causa del fatto che i pochi anziani rendono liberi
solo pochi posti di lavoro al momento della loro uscita dal circuito
produttivo.

•

Si calcola con la seguente formula:

60 ≤ Pop ≤ 64
IR =
× 100
15 ≤ Pop ≤ 19
L’analisi dei contesti, l’approccio del quadro logico, la mappa degli stakeholder

Indice di fecondità
•

L’indicatore stima il rapporto tra il numero di bambini nati vivi e il
numero di donne in età feconda, (convenzionalmente ricompresa tra
15 e 49 anni). Questo indicatore assume valori elevati nelle
popolazioni con alta natalità.

•

Si calcola con la seguente formula:

Nati vivi
IF =
×1000
15 ≤ Pop. femminile ≤ 49
L’analisi dei contesti, l’approccio del quadro logico, la mappa degli stakeholder

Indice di carico di figli per donna feconda
•

Questo indicatore socio-demografico, stima il rapporto tra il numero di
bambini di età inferiore a 4 anni e il numero di donne in età feconda. Il
significato socio-demografico che l’indicatore esprime, consiste nella
stima del carico di figli in età prescolare per donna in età fertile, cioè
in un’età in cui, soprattutto nei paesi economicamente sviluppati, più
elevata è la frequenza di donne lavoratrici.

•

Si calcola con la seguente formula:

Pop ≤ 4
ICdf =
× 1000
15 ≤ Pop. femminile ≤ 49
L’analisi dei contesti, l’approccio del quadro logico, la mappa degli stakeholder

Indice di natalità e mortalità
•

Stimano il rapporto di nuovi nati e morti nell’anno sul totale della
popolazione. Sono pertanto indiiatori fondamentali, insieme a quelli di
immigrazione ed emigrazione, di saldo demografico. Offrono
indicazioni sulla dinamica demografica di un dato gruppo o
popolazione.

•

Formula dell’indice di natalità:

Nati vivi
IN =
× 1000
Pop. totale
•

Formula dell’indice di mortalità:

Morti
IM =
× 1000
Pop. totale
L’analisi dei contesti, l’approccio del quadro logico, la mappa degli stakeholder

Indici di immigrazione ed emigrazione
•

Sono indicatori relativi alla dinamica demografica, in quanto insieme agli indici
di natalità e mortalità offrono informazioni sul bilancio demografico (composto
da saldo migratorio e saldo naturale). Non vanno confusi coi “tassi di
popolazione straniera” che si riferiscono all’incidenza di popolazione straniera
sul totale della popolazione residente. È interessante soprattutto effettuare
ricerche longitudinali su più annualità, tipicamente su quinquenni, per
verificare le tendenze in atto.

•

Formule: i tassi si eprimono sempre in percentuale, e sono dati da:
− Indice di immigrazione:

Numero immigrati
I Im =
× 100
Pop. totale
− Indice di emigrazione:

Numero emigrati
IEm =
×100
Pop. totale
L’analisi dei contesti, l’approccio del quadro logico, la mappa degli stakeholder

Tassi di popolazione straniera
•

Sono indicatori dell’incidenza di popolazione straniera sul
totale della popolazione residente.

•

Si calcolano con la seguente formula (valida per calcolare
qualunque altro tasso):

Numero residenti stranieri
TPS =
×100
Pop. totale
L’analisi dei contesti, l’approccio del quadro logico, la mappa degli stakeholder

Tassi di occupazione, inoccupazione, disoccupazione
•

Il tasso di occupazione misura l’incidenza della popolazione lavorante sul
totale della popolazione in età attiva (15 – 64 anni).

•

Il tasso di inoccupazione misura l’incidenza della popolazione che non ha
un’occupazione sul totale della popolazione in età attiva (15 – 64 anni).

•

Il tasso di disoccupazione misura l’incidenza della popolazione lavorante sul
totale della popolazione in età attiva (15 – 64 anni) e in ricerca attiva di lavoro.

•

Questi tassi non possono essere calcolati con strumenti economici dal singolo
ricercatore/progettista partendo da dati grezzi. Sono misurati dall’ISTAT
attraverso ricerche campionarie, e sono reperibili già disaggregati per macro
ripartizioni territoriali e per classi di età sulle principali data warehouse (ad
esempio ISTAT). Hanno valore ufficiale, e sono pubblicati con cadenza mensile
a livello nazionale e con cadenza trimestrale a livello regionale; annualmente
sono disponibili anche stime ufficiali per tutte le province.
L’analisi dei contesti, l’approccio del quadro logico, la mappa degli stakeholder

Dove reperire le informazioni?
•

http://dati.istat.it: è una vera “miniera” di informazioni. È possibile reperire una grande
quantità di dati e informazioni, ripartiti a vario livello e secondo diversi segmenti, sui
principali ambiti di indagine (salute, economia, povertà, demografia, lavoro e disoccupazione,
struttura e competitività del sistema delle imprese ecc.). In molti casi è possibile esportare
direttamente grafici e tabelle.

•

http://demo.istat.it: è un data warehouse specializzato sulla sola demografia. Troviamo
informazioni sulla popolazione e le dinamiche demografiche a livello ripartizionale comunale.
È possibile esportare direttamente in excel le tabelle.

•

http://excelsior.unioncamere.net: è una banca dati delle Camere di Commercio che
ricostruisce annualmente e trimestralmente il quadro previsionale della domanda di lavoro e
dei fabbisogni professionali e formativi espressi dalle imprese, fornendo indicazioni di estrema
utilità soprattutto per supportare le scelte di programmazione della formazione,
dell’orientamento e delle politiche del lavoro. È valida soprattutto a livello previsionale circa i
saldi di posti di lavoro.

•

http://www.google.com/publicdata/directory: su Google sono pubblicati dati aggregati dalle
principali data warehouse mondiali: FMI, Banca Mondiale, OCSE. Sono dati utili in ambito di
progettazione europea e cooperazione allo sviluppo, disaggregati a livello ripartizionale
nazionale.

•

http://stats.oecd.org: del tutto simile a http://dati.istat.it, fornisce dati sui paesi OCSE ripartiti
a livello nazionale.
L’analisi dei contesti, l’approccio del quadro logico, la mappa degli stakeholder

“Sia grazia essere qui,
nel giusto della vita,
nell’opera del mondo.
Sia così”
Mario Luzi, Augurio

«L’importante è imparare a sperare. Il
lavoro della speranza non è
rinunciatario perché di per sé desidera
aver successo invece che fallire. Lo
sperare, superiore all’aver paura, non è
né passivo come questo sentimento né,
anzi meno che mai, bloccato nel nulla.
L’affetto dello sperare si espande, allarga
gli uomini invece di restringerli, non si
sazia mai di sapere che cosa
internamente li fa tendere a uno scopo e
che cosa all’esterno può essere loro
alleato. Il lavoro di questo affetto vuole
uomini che si gettino attivamente nel
nuovo che si va formando e cui essi stessi
appartengono»
(Ernst Bloch, Il Principio Speranza)
L’analisi dei contesti, l’approccio del quadro logico, la mappa degli stakeholder

Grazie per l’ascolto!
Associazione Italiana Progettisti Sociali
www.progettistisociali.it

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  • 1. APIS – Associazione Italiana Progettisti Sociali Laboratori dal Basso – Introduzione alla Progettazione sociale L’albero dei problemi, l’approccio del quadro logico, la mappa degli stakeholder, i principali indicatori statistici Docente: Antonio Finazzi Agrò info@finazziagro.it – info@progettistisociali.it
  • 2. L’analisi dei contesti, l’approccio del quadro logico, la mappa degli stakeholder Di cosa parleremo… • In questo seminario affronteremo: − L’analisi dei contesti territoriali e comunitari secondo la scomposizione logica in cause ed effetti (albero dei problemi); − L’ideazione e formulazione di progetto secondo l’Approccio del Quadro Logico (Logical Framework Approach) − La teoria degli stakeholder e la mappa degli stakeholder − I principali indicatori statistici utilizzati nella descrizione di un contesto • Alla fine del modulo avremo appreso: − A utilizzare strumenti logici per la scomposizione logica di un contesto dato per cause ed effetti primari, e a indirizzare coerentemente gli obiettivi le finalità e i risultati di un intervento sociale; − A strutturare l’ideazione di progetto mediante una matrice logica, detta Logical Framework Approach; − Ad analizzare e definire la rete dei portatori di interesse di un intervento sociale e a valorizzarne gli apporti.
  • 3. L’analisi dei contesti, l’approccio del quadro logico, la mappa degli stakeholder Che cos’è progettare? • Scomposizione in elementi finiti • Nessi temporali tra ciò che precede e ciò che segue… • Questi elementi coerendo tra di loro definiscono una totalità autonoma e sensata B Nessi logici di causa e effetto • A D C E
  • 4. L’analisi dei contesti, l’approccio del quadro logico, la mappa degli stakeholder Il Progetto in ambito sociale • Un progetto sociale è: − Un flusso di attività… − all’interno di un tempo definito e con risorse assegnate limitate… − tese a produrre un determinato cambiamento desiderato T0 Risorse T1 Risorse T2 Risorse T3 Cambiamento
  • 5. L’analisi dei contesti, l’approccio del quadro logico, la mappa degli stakeholder Il concetto e l’approccio del Quadro Logico • L’Approccio del Quadro Logico è il principale strumento usato nella progettazione, in particolare nelle fasi di Identificazione e Formulazione. • Usare l’AQL nell’Identificazione assicura la pertinenza dell’idea-progetto. Nella Formulazione, l’uso dell’AQL assicura la fattibilità e la sostenibilità del progetto. • Vi sono due stadi fondamentali nell’uso dell’Approccio del Quadro Logico: − Stadio 1 – la fase di Analisi durante la quale si analizza la situazione di partenza, si sviluppa una visione del futuro desiderato e si determinano le strategie per realizzarla. − Stadio 2 – la fase di Progettazione durante la quale l’idea progetto è sviluppata nei suoi dettagli operativi.
  • 6. L’analisi dei contesti, l’approccio del quadro logico, la mappa degli stakeholder Da dove partire? Identificare i problemi • isolare un problema… • esaminandolo anche nelle sue cause … • e nei suoi effetti.
  • 7. L’analisi dei contesti, l’approccio del quadro logico, la mappa degli stakeholder La rete dei problemi • • D Identificare i diversi problemi e sceglierne uno da cui partire. individuare un secondo problema in relazione al primo, definendo se è: − causa del primo A Problema D C B − effetto del primo Questo lavoro deve essere effettuato in gruppo A C − né causa né effetto • B Problem a Problem a
  • 8. L’analisi dei contesti, l’approccio del quadro logico, la mappa degli stakeholder Elevati tassi di mortalità materna e infantile Elevati tassi di infezione nei neonati e bambini Basso livello di nutrizioni di neonati e bambini Effetti Elevati tassi di infezioni neonatali e post-partum Elevata incidenza di gravi complicazioni alla nascita Pochi bambini e neonati vaccinati Complicazioni alla nascita diagnosticate in ritardo o non diagnosticate Bassi livelli di igiene e cura sanitaria Bassa frequentazioni delle cliniche rurali Scarsità di medicinali Pressioni commerciali ad usare surrogati del latte materno Scarsa disponibilità stagionale di cibo ad alto contenuto proteico Titubanza delle madri nel frequentar e le cliniche Scarsa e inadeguata copertura territoriale delle cliniche Personale non adeguatamente formato Cause Fonte: Formez, Project Cycle Management – Manuale per la Formazione, 2002
  • 9. L’analisi dei contesti, l’approccio del quadro logico, la mappa degli stakeholder La costruzione di un albero dei problemi • Enunciare e scrivere i problemi dal punto di vista di chi li vive • Provare a ordinare i diversi problemi rispondendo a queste due domande: perché? e quindi? • Disporre i problemi secondo un ordine ad albero causa-effetto Effetti Problema centrale Cause
  • 10. L’analisi dei contesti, l’approccio del quadro logico, la mappa degli stakeholder Il Diagramma di Ishikawa o Diagramma a lisca di pesce • Molto simile all’abero dei problemi, e forse più semplice da utilizzare in sessioni di brainstorming coi propri colleghi e con gruppi di beneficiari, è il Diagramma di Ishikawa; • Il diagramma di Ishikawa nasce per analizzare le problematiche di un contesto produttivo, in una logica di qualità totale. • Ora proveremo ad esercitarci …
  • 11. L’analisi dei contesti, l’approccio del quadro logico, la mappa degli stakeholder
  • 12. L’analisi dei contesti, l’approccio del quadro logico, la mappa degli stakeholder Dai problemi agli obiettivi • L’analisi degli obiettivi ci aiuta…a prendere la mira! • Gli obiettivi altro non sono che i problemi, in quanto cambiamenti attesi. • infatti: − Il problema centrale traslato diviene l’obiettivo specifico; − I suoi effetti divengono le finalità del progetto; − Le sue cause divengono i risultati del progetto; − Le attività sono il complesso di iniziative necessarie a raggiungere i risultati.
  • 13. L’analisi dei contesti, l’approccio del quadro logico, la mappa degli stakeholder Modello di traslazione dai problemi agli obiettivi Effetti Finalità Problema centrale Obiettivo specifico Cause Risultati Attività
  • 14. L’analisi dei contesti, l’approccio del quadro logico, la mappa degli stakeholder La logica di intervento • • • • La disponibilità delle risorse consente di effettuare le rispettive attività; l’effettuazione delle attività permette di conseguire i rispettivi risultati attesi; il conseguimento di tutti i risultati attesi permette di raggiungere l’obiettivo specifico; il raggiungimento dell’obiettivo specifico permette di contribuire al raggiungimento dell’obiettivo generale. Effetti Finalità Problema centrale Obiettivo specifico Cause Risultati Attività Risorse
  • 15. L’analisi dei contesti, l’approccio del quadro logico, la mappa degli stakeholder L’Approccio del Quadro Logico (AQL) • Il Quadro Logico consiste in una tabella, o matrice, composta da quattro colonne e, nel formato base, quattro righe: − nelle colonne s’individuano i nessi causali e logici tra le diverse misure del progetto (elementi logici, indicatori, fonti di verifica, condizioni esterne); − nelle righe ci si riferisce alla verifica, misurazione e valutazione delle condizioni di possibilità delle diverse dimensioni del progetto (finalità, obiettivi, risultati, attività ecc.);
  • 16. L’analisi dei contesti, l’approccio del quadro logico, la mappa degli stakeholder La matrice del Quadro Logico Logica di intervento Indicatori oggettivamente misurabili Fonti di verifica Condizioni Obiettivi generali Obiettivo specifico Risultati attesi Attività Risorse SE i risultati sono forniti, e le condizioni avverate, ALLORA l’obiettivo del progetto sarà raggiunto Costi Precondizioni
  • 17. L’analisi dei contesti, l’approccio del quadro logico, la mappa degli stakeholder Note sull’AQL • Che il progetto possa essere generato da una matrice ci deve ricordare soprattutto una cosa: il requisito centrale del progetto è la COERENZA INTERNA. • Un progetto è in effetti una STRUTTURA, cioè una totalità organizzata di parti che coeriscono tra di loro in modo interdipendente. • Non bisogna usare il QL come una struttura fissa di procedure meccaniche, ma piuttosto come un sostegno al ragionamento. • Esso è uno strumento dinamico che deve essere riesaminato e corretto man mano che il progetto si sviluppa e le circostanze cambiano.
  • 18. L’analisi dei contesti, l’approccio del quadro logico, la mappa degli stakeholder Alcuni punti importanti… • • Rispetta le fasi del CVP: prima di procedere alla formulazione, la fase da percorrere effettivamente è l’ideazione; Chiediti se ciò che hai in mente è effettivamente un progetto, se cioè: − Presenta un ciclo di attività racchiuse in un periodo di tempo finito; − Se ciò cui mette capo è effettivamente un servizio o un cambiamento sociale unici; − Se questi servizi o cambiamenti sono effettivamente ottenibili attraverso una serie di fasi collegate.
  • 19. L’analisi dei contesti, l’approccio del quadro logico, la mappa degli stakeholder Alcuni punti importanti… • • • il 30% del tempo andrebbe dedicato all’ideazione! La progettazione è figlia del pensiero laterale…nasce da un’atto creativo e immaginativo! Il pensiero laterale si esercita in gruppo… L’ideale perciò è che ci si possa esercitare in gruppo sulla fase di ideazione, utilizzando alcune tecniche, p.es. il brainstorming.
  • 20. L’analisi dei contesti, l’approccio del quadro logico, la mappa degli stakeholder Teoria degli stakeholder • Si fa un gran parlare nel terzo settore di stakeholder, ma … chi sono davvero gli stakeholder? Perché è necessario occuparsene in una logica di pianificazione e gestione di progetto? • Secondo Robert Edward Freeman, fondatore della teoria degli stakeholder, gli stakeholder sono tutti coloro che “potrebbero influenzare o essere influenzati dalla realizzazione degli obiettivi della società” “Nella società in generale, abbiamo un’idea di business legata soltanto agli utili e agli azionisti. Questa è la causa principale della crisi finanziaria. Abbiamo bisogno di vedere il business come legato sia agli azionisti che agli stakeholder, ai profitti e alla creazione di valore per tutti gli stakeholder”
  • 21. L’analisi dei contesti, l’approccio del quadro logico, la mappa degli stakeholder Teoria degli stakeholder, teoria del cambiamento e progettazione sociale • Come possiamo definire il cambiamento sociale, cioè l’oggetto ultimo di qualunque progettualità sociale? • Il cambiamento sociale è un processo risultante da una molteplicità di azioni individuali, qualora una di queste riesca ad influenzare la maggioranza delle altre. • Nella maggioranza dei progetti, anzi forse in tutti i veri progetti, l’impatto sugli attori esterni è più importante delle attività condotte dallo staff o dal gruppo. “…Comprendo il motivo per cui Bukminster Fuller, grandissimo promotore di cambiamenti di paradigma, scelse di far scrivere questo epitaffio sulla sua tomba: “niente altro che un Trim Tab”. Un trim tab di una barca o di un aereo è un piccolo timone che fa girare il timone principale, che a sua volta fa girare tutta la barca. Gandhi era un trim tab. Luther King era un trim tab, Nelson Mandela era un trim tab. Sono certo che ci sono molti potenziali trim tab in ogni organizzazione, e nella società molte organizzazioni trim tab. Sono forme di leadership silenziose, capaci però di influenzare tutto il contesto in cui operano. Il leader trim tab prende iniziativa all’interno della sua sfera di influenza, per piccola che sia…”
  • 22. L’analisi dei contesti, l’approccio del quadro logico, la mappa degli stakeholder
  • 23. L’analisi dei contesti, l’approccio del quadro logico, la mappa degli stakeholder
  • 24. L’analisi dei contesti, l’approccio del quadro logico, la mappa degli stakeholder Gli indicatori statistici • Gli indicatori statistici grossolani sono quei valori quantitativi – di tipo demografico, economico e occupazionale – in grado di offrire informazioni rilevanti rispetto a un un determinato contesto, in un disegno di ricerca sociale. • Gli indatori di cui tratteremo sono: a) indicatori demografici: Indice di vecchiaia, Indice di dipendenza, Indice di struttura della popolazione attiva, Indice di ricambio, tassi di immigrazione, di natalità, di mortalità ecc.); b) indicatori economico occupazionali: tasso di occupazione, di disoccupazione, di inoccupazione ripartiti per classi di età
  • 25. L’analisi dei contesti, l’approccio del quadro logico, la mappa degli stakeholder Indice di vecchiaia • Rappresenta un indicatore dinamico in grado di stimare il grado di invecchiamento di una popolazione; valori dell’indice superiori a 100 indicano una maggiore presenza di soggetti anziani rispetto ai giovanissimi. • Si calcola con la seguente formula: IV ( Pop ≥ 65) ×100 = ( Pop ≤ 14)
  • 26. L’analisi dei contesti, l’approccio del quadro logico, la mappa degli stakeholder Indice di dipendenza • L’indice di dipendenza viene considerato un indicatore di rilevanza economica e sociale. Il numeratore è costituito dalla frazione di popolazione che, a causa dell’età (troppo bassa o troppo alta) si ritiene non essere pienamente autonoma, e quindi, dipendente da altri soggetti. Il denominatore è costituito viceversa dalla fascia di popolazione che, essendo in attività, dovrebbe provvedere al sostentamento della frazione di popolazione sopra considerata.. • Si calcola con la seguente formula: Pop ≤ 14 + Pop ≥ 65 ID = ×100 15 ≤ Pop ≤ 64
  • 27. L’analisi dei contesti, l’approccio del quadro logico, la mappa degli stakeholder Indice di struttura della popolazione attiva • L’indice di struttura della popolazione attiva stima il grado di invecchiamento di questa fascia di popolazione; il denominatore è rappresentato dalle 25 generazioni più giovani destinate a sostituire le 25 generazioni più anziane, anch’esse in attività al momento della stima. Un valore dell’indice inferiore a 100 indica una popolazione in cui la fascia in età lavorativa è piuttosto giovane. • Si calcola con la seguente formula: 40 ≤ Pop ≤ 64 IS = ×100 15 ≤ Pop ≤ 39
  • 28. L’analisi dei contesti, l’approccio del quadro logico, la mappa degli stakeholder Indice di ricambio • L’indice di ricambio stima il rapporto tra coloro che stanno per lasciare il mondo del lavoro a causa dell’età, e coloro che vi stanno invece per entrare. Anche questo indice è connesso con la struttura economica della popolazione. Quando il valore dell’indice è molto inferiore a 100 si creano i presupposti per un aumento del tasso di disoccupazione, a causa del fatto che i pochi anziani rendono liberi solo pochi posti di lavoro al momento della loro uscita dal circuito produttivo. • Si calcola con la seguente formula: 60 ≤ Pop ≤ 64 IR = × 100 15 ≤ Pop ≤ 19
  • 29. L’analisi dei contesti, l’approccio del quadro logico, la mappa degli stakeholder Indice di fecondità • L’indicatore stima il rapporto tra il numero di bambini nati vivi e il numero di donne in età feconda, (convenzionalmente ricompresa tra 15 e 49 anni). Questo indicatore assume valori elevati nelle popolazioni con alta natalità. • Si calcola con la seguente formula: Nati vivi IF = ×1000 15 ≤ Pop. femminile ≤ 49
  • 30. L’analisi dei contesti, l’approccio del quadro logico, la mappa degli stakeholder Indice di carico di figli per donna feconda • Questo indicatore socio-demografico, stima il rapporto tra il numero di bambini di età inferiore a 4 anni e il numero di donne in età feconda. Il significato socio-demografico che l’indicatore esprime, consiste nella stima del carico di figli in età prescolare per donna in età fertile, cioè in un’età in cui, soprattutto nei paesi economicamente sviluppati, più elevata è la frequenza di donne lavoratrici. • Si calcola con la seguente formula: Pop ≤ 4 ICdf = × 1000 15 ≤ Pop. femminile ≤ 49
  • 31. L’analisi dei contesti, l’approccio del quadro logico, la mappa degli stakeholder Indice di natalità e mortalità • Stimano il rapporto di nuovi nati e morti nell’anno sul totale della popolazione. Sono pertanto indiiatori fondamentali, insieme a quelli di immigrazione ed emigrazione, di saldo demografico. Offrono indicazioni sulla dinamica demografica di un dato gruppo o popolazione. • Formula dell’indice di natalità: Nati vivi IN = × 1000 Pop. totale • Formula dell’indice di mortalità: Morti IM = × 1000 Pop. totale
  • 32. L’analisi dei contesti, l’approccio del quadro logico, la mappa degli stakeholder Indici di immigrazione ed emigrazione • Sono indicatori relativi alla dinamica demografica, in quanto insieme agli indici di natalità e mortalità offrono informazioni sul bilancio demografico (composto da saldo migratorio e saldo naturale). Non vanno confusi coi “tassi di popolazione straniera” che si riferiscono all’incidenza di popolazione straniera sul totale della popolazione residente. È interessante soprattutto effettuare ricerche longitudinali su più annualità, tipicamente su quinquenni, per verificare le tendenze in atto. • Formule: i tassi si eprimono sempre in percentuale, e sono dati da: − Indice di immigrazione: Numero immigrati I Im = × 100 Pop. totale − Indice di emigrazione: Numero emigrati IEm = ×100 Pop. totale
  • 33. L’analisi dei contesti, l’approccio del quadro logico, la mappa degli stakeholder Tassi di popolazione straniera • Sono indicatori dell’incidenza di popolazione straniera sul totale della popolazione residente. • Si calcolano con la seguente formula (valida per calcolare qualunque altro tasso): Numero residenti stranieri TPS = ×100 Pop. totale
  • 34. L’analisi dei contesti, l’approccio del quadro logico, la mappa degli stakeholder Tassi di occupazione, inoccupazione, disoccupazione • Il tasso di occupazione misura l’incidenza della popolazione lavorante sul totale della popolazione in età attiva (15 – 64 anni). • Il tasso di inoccupazione misura l’incidenza della popolazione che non ha un’occupazione sul totale della popolazione in età attiva (15 – 64 anni). • Il tasso di disoccupazione misura l’incidenza della popolazione lavorante sul totale della popolazione in età attiva (15 – 64 anni) e in ricerca attiva di lavoro. • Questi tassi non possono essere calcolati con strumenti economici dal singolo ricercatore/progettista partendo da dati grezzi. Sono misurati dall’ISTAT attraverso ricerche campionarie, e sono reperibili già disaggregati per macro ripartizioni territoriali e per classi di età sulle principali data warehouse (ad esempio ISTAT). Hanno valore ufficiale, e sono pubblicati con cadenza mensile a livello nazionale e con cadenza trimestrale a livello regionale; annualmente sono disponibili anche stime ufficiali per tutte le province.
  • 35. L’analisi dei contesti, l’approccio del quadro logico, la mappa degli stakeholder Dove reperire le informazioni? • http://dati.istat.it: è una vera “miniera” di informazioni. È possibile reperire una grande quantità di dati e informazioni, ripartiti a vario livello e secondo diversi segmenti, sui principali ambiti di indagine (salute, economia, povertà, demografia, lavoro e disoccupazione, struttura e competitività del sistema delle imprese ecc.). In molti casi è possibile esportare direttamente grafici e tabelle. • http://demo.istat.it: è un data warehouse specializzato sulla sola demografia. Troviamo informazioni sulla popolazione e le dinamiche demografiche a livello ripartizionale comunale. È possibile esportare direttamente in excel le tabelle. • http://excelsior.unioncamere.net: è una banca dati delle Camere di Commercio che ricostruisce annualmente e trimestralmente il quadro previsionale della domanda di lavoro e dei fabbisogni professionali e formativi espressi dalle imprese, fornendo indicazioni di estrema utilità soprattutto per supportare le scelte di programmazione della formazione, dell’orientamento e delle politiche del lavoro. È valida soprattutto a livello previsionale circa i saldi di posti di lavoro. • http://www.google.com/publicdata/directory: su Google sono pubblicati dati aggregati dalle principali data warehouse mondiali: FMI, Banca Mondiale, OCSE. Sono dati utili in ambito di progettazione europea e cooperazione allo sviluppo, disaggregati a livello ripartizionale nazionale. • http://stats.oecd.org: del tutto simile a http://dati.istat.it, fornisce dati sui paesi OCSE ripartiti a livello nazionale.
  • 36. L’analisi dei contesti, l’approccio del quadro logico, la mappa degli stakeholder “Sia grazia essere qui, nel giusto della vita, nell’opera del mondo. Sia così” Mario Luzi, Augurio «L’importante è imparare a sperare. Il lavoro della speranza non è rinunciatario perché di per sé desidera aver successo invece che fallire. Lo sperare, superiore all’aver paura, non è né passivo come questo sentimento né, anzi meno che mai, bloccato nel nulla. L’affetto dello sperare si espande, allarga gli uomini invece di restringerli, non si sazia mai di sapere che cosa internamente li fa tendere a uno scopo e che cosa all’esterno può essere loro alleato. Il lavoro di questo affetto vuole uomini che si gettino attivamente nel nuovo che si va formando e cui essi stessi appartengono» (Ernst Bloch, Il Principio Speranza)
  • 37. L’analisi dei contesti, l’approccio del quadro logico, la mappa degli stakeholder Grazie per l’ascolto! Associazione Italiana Progettisti Sociali www.progettistisociali.it

Editor's Notes

  1. Totale 32 slide : Contesto 5 slides Processo e Fasi Risorse Umane 11 slides Fattori chiave ed errori da evitare nella Gestione Risorse Umane 4 slides Risorse & Approvvigionamenti 3 slides Fattori chiave ed errori da evitare nell’approvigionamento 2 slides Sommario 4 slides Principio guida: la slide deve fare da “titolo” di un capitolo, l’ attenzione deve ritornare alla relazione con il docente molto presto, la slide e’ un supporto all’ esperienza trasmessa e non il contrario
  2. Progettare è articolare il pensiero e l’azione: Scomporre un’unità in elementi di analisi finiti Correlare le parti secondo nessi di causa e effetto Stabilire nessi tra ciò che precede e ciò che segue… Tutto ciò significa istituire un insieme di rimandi significativi e correlazioni che definiscono una totalità Scomporre un’unità in elementi finiti o comunque più piccoli Correlare le parti secondo nessi di causa e effetto Stabilire nessi tra ciò che precede e ciò che segue… istituire un insieme di rimandi e correlazioni di elementi che coerendo tra di loro definiscono una totalità autonoma e sensata
  3. Possiamo definire un progetto sociale come: Un flusso di attività… all’interno di un tempo definito e con risorse assegnate limitate… tese a produrre un determinato cambiamento desiderato Nella gran parte dei casi i progetti sociali puntano a produrre dei cambiamenti nei contesti in cui vengono attuati!
  4. L’analisi dei problemi (anche detta analisi dei fabbisogni, o analisi del contesto) è, dal punto di vista logico, la prima fase nell’ideazione di un progetto; È un processo di scomposizione che tende a isolare un problema, esaminandolo anche nelle sue cause e nei suoi effetti; Una buona analisi consente di svolgere in modo coerente anche l’individuazione di finalità, obiettivi e risultati, secondo un approccio di traslazione logica tipica dell’AQL.
  5. L’analisi dei problemi è un processo estremamente importante, da svolgere possibilmente in gruppo utilizzando la tecnica del brainstorming. Per elaborare il diagramma bisogna prima di tutto identificare i diversi problemi e sceglierne uno da cui partire. Si individua poi un secondo problema in relazione al primo e si definisce se esso sia: causa del primo, nel qual caso è posto graficamente ad un livello inferiore; effetto del primo, nel qual caso è posto graficamente ad un livello superiore; né causa né effetto, nel qual caso si pone sullo stesso piano.