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ISTITUTO SUPERIORE MARIO BOELLA 2012
RESOCONTO ANNUALE
E RICADUTE SOCIALI 2012
3Resoconto annuale e ricadute sociali ISMB 2012
INDICE
L’Istituto
Identità
Organizzazione
Aree di Ricerca
Programmi Strategici
Risorse umane
Mappa degli stakeholder
Intervista al Direttore
I numeri
Risultato economico
Valore aggiunto
Volano degli investimenti
I risultati
Ricerca e innovazione
Alta formazione
Partnership Program
Comunicazione e informazione
7
8
10
11
12
13
14
5
38
17
17
19
21
31
32
34
Obiettivi di miglioramento
Lettera agli stakeholder
Fondato nel luglio del 2000 dal Politecnico di Torino
e dalla Compagnia di San Paolo, sostenuto dai Soci
Industriali e rafforzato da solide relazioni con gli enti
territoriali, l’Istituto Superiore Mario Boella (ISMB) è
entrato nel suo tredicesimo anno di attività, divenendo
un punto di riferimento importante del territorio torine-
se e piemontese. Fedele alla sua missione fondativa,
l’Istituto ha promosso programmi di ricerca e sviluppo
tecnologico a carattere multidisciplinare; ha sostenuto
iniziative didattiche basate sui risultati della ricerca;
ha consolidato le conoscenze sulla crescente intercon-
nessione tra trasformazione sociale, cambiamenti or-
ganizzativi e nuove tecnologie.
Le Aree di Ricerca si sono evolute e spe-
cializzate, mantenendo come orizzon-
te di riferimento quello internazionale,
sola dimensione realmente capace di
contribuire allo sviluppo del territorio.
Facendo leva su progetti congiunti, coin-
volgendo imprese, Politecnico di Torino
e altri partner accademici della comuni-
tà scientifica internazionale, l’ISMB ha
consolidato il proprio ruolo di centro al
servizio dell’industria e della Pubblica
Amministrazione piemontesi.
Nel corso dell’anno si sono molto sviluppati i Pro-
grammi Strategici, che attraversano orizzontalmente
le aree di ricerca proponendo un’innovazione tra-
sversale lungo tutta la catena del valore. All’interno
dei programmi strategici, non soltanto le competenze
scientifiche e tecnologiche ma anche la capacità di
parlare a mondi diversi, vitale per un centro di ricer-
ca applicata, sono fortemente cresciute e cresceranno
ancora nel prossimo futuro, per posizionare l’Istituto
su filoni di frontiera, cogliendo e anticipando le op-
portunità che si presenteranno.
Funzionale alle sfide che affrontiamo sul fronte della
ricerca è l’impegno espresso nell’Alta Formazione.
È stato lanciato il Partnership Program, attraverso cui
l’Istituto si rivolge direttamente alle imprese, per co-
struire con loro un modello di cooperazione e innova-
zione realmente impattante.
Fin dalla nascita dell’ISMB, è stata rilevante la coope-
razione con varie istituzioni internazionali di eccellen-
za e con gli altri centri di ricerca del territorio.
Un forte investimento è stato fatto nella selezione,
formazione, stabilizzazione delle risorse umane, ca-
pitale irrinunciabile dell’ISMB. Attualmente sono attivi
128 ricercatori a cui nel 2012 si sono aggiunti 115
collaboratori universitari, dottorandi e tesisti, per lo
più provenienti dal Politecnico di Torino.
Dal punto di vista finanziario, il 2012 ha visto un volu-
me di attività prossimo agli 11 milioni di euro.
In quest’ultimo anno abbiamo affronta-
to molte sfide, determinati a continua-
re il percorso di crescita intrapreso dal
2011, pur in una situazione generale
di crisi importante. È nostra convinzione
che le difficoltà economiche e sociali del
nostro tempo siano anche occasione per
disegnare un modello di funzionamento
per l’Istituto capace di trasformare risul-
tati di innovazione tecnologica e orga-
nizzativa in ricadute utili e concrete per
il sistema locale.
Ma su questo come sugli altri aspetti, sinteticamente
toccati in questa “Lettera”, rimandiamo alla lettura del-
le pagine successive di questo resoconto annuale, ac-
compagnandolo con un riconoscente ringraziamento
ai nostri soci per la costante azione di stimolo e per
l’importante supporto finanziario, ai nostri partner
industriali per la fiducia e l’interesse sempre vivo, ai
nostri dipendenti per la passione che mettono nel loro
agire quotidiano.
Il Presidente Prof. Rodolfo Zich
Lettera agli stakeholder
5Resoconto annuale e ricadute sociali ISMB 20124 Resoconto annuale e ricadute sociali ISMB 2012
”Sviluppo dei
valori professionali
e personali”
l’istituto
identitÀ
Aprile 1999
La Compagnia di San Paolo e il Politecnico di Torino
firmano una convenzione per promuovere lo sviluppo
del settore ICT.
Luglio 2000
Viene costituita l'associazione “Istituto Superiore
Mario Boella sulle Tecnologie dell’Informazione
e delle Telecomunicazioni”, con soci fondatori la
Compagnia di San Paolo e il Politecnico di Torino.
Marzo 2001
Cerved, Motorola, STMicroelectronics e TILab (ex
CSELT) entrano in qualità di soci ordinari dell'Istituto.
Gennaio 2003
L’Istituto diventa Ente strumentale della Compagnia di
San Paolo.
Dicembre 2003
Vengono inaugurati i nuovi laboratori: Fotonica,
Antenne e Compatibilità Elettromagnetica,
Networking, Servizi e Applicazioni, e-Security,
Tecnologie Radiomobili per la Multimedialità.
Aprile 2004
Il gruppo di navigazione satellitare del Politecnico di
Torino (NavSAS) crea un laboratorio congiunto con
l'Istituto.
Marzo 2005
SKF si aggiunge ai soci industriali dell’Istituto.
Dicembre 2007
L’Istituto diventa partner del Microsoft Innovation
Centre, aperto all’interno della Cittadella Politecnica.
Marzo 2011
L'Istituto si riorganizza con la creazione delle Aree di
Ricerca e dei Programmi Strategici.
Gennaio 2012
La rete di collaborazioni tra l'Istituto e le imprese si
allarga con l’avvio del Partnership Program.
identitÀ
L’Istituto Superiore Mario Boella (ISMB) è un centro di
ricerca applicata e di innovazione focalizzato sulle
Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione
(ICT). La sua sede è a Torino, all'interno della
Cittadella Politecnica.
La missione dell'ISMB è favorire la crescita e la
competitività del sistema sociale con specifico
riferimento a imprese, Pubblica Amministrazione, e
istituzioni,operandoinmodoconcretosull'innovazione
di processo e tecnologica. A tale scopo l'ISMB:
•	 Propone modelli di innovazione tecnologica, per
cogliere le opportunità emergenti in settori con
forte impatto sociale (mobilità, salute ed energia)
e industriale (processi produttivi e catena
alimentare).
•	 Opera per ampliare il quadro delle opportunità
per la ricerca applicata, attraverso cooperazioni
internazionali inserite nelle strategie dell’Unione
europea.
•	 Costruisce rapporti stabili di collaborazione con
l’industria ICT e con l’industria manifatturiera ad
elevata intensità di conoscenza, attraverso lo
sviluppo di prototipi e soluzioni per l’innovazione
di prodotto e di servizio.
•	 Supporta i processi decisionali della Pubblica
Amministrazione nei campi dell’energia,
del trasporto, della salute e dell’ambiente,
concorrendo all’elaborazione di prospettive
future di sviluppo.
•	 Favorisce la crescita professionale e personale
dei ricercatori, preparandoli ad assumere
responsabilità di gestione nei settori della ricerca
ICT e a svolgere ruoli imprenditoriali.
6 7Resoconto annuale e ricadute sociali ISMB 2012Resoconto annuale e ricadute sociali ISMB 2012
Direttore
Giovanni Colombo
Vice Direttore Programmi Strategici
Edoardo Calia
Vice Direttore Aree di Ricerca
Paolo Mulassano
organizzazione
Consiglio di Amministrazione
Giovanni Colombo (Compagnia di San Paolo)
Felice Fulvio Faraci (Telecom Italia)
Letizia Lo Presti (Compagnia di San Paolo)
Enrico Macii (Politecnico di Torino)
Aurelio Nervo (SKF)
Pietro Palella (STMicroelectronics)
Rodolfo Zich (Politecnico di Torino)
Presidente
Rodolfo Zich
Cariche statutarie
Collegio dei Revisori dei Conti
Luigi Puddu (Presidente)
Maurizio Ferrero
Margherita Spaini
Edoardo Aschieri (supplente)
Mario Montalcini (supplente)
Direzione
L'istituto
Programma
Smart City
F. FERRERO
Programma
Smart Health
A. SCIARAPPA
Programma
Smart Energy
M. FANTINO
ORGANIzzazione
Amministrazione
Risorse umane
Finanza
L. GOGLIO
Presidente
R. ZICH
Direttore
G. COLOMBO
Vice Direttore
Aree di Ricerca
P. MULASSANO
Vice Direttore
Programmi Strategici
E. CALIA
Area
Information
Management
M. molinaro
Business Models & Policy
Innovation
E. FERRO
Innovation Front End
F. FERRERO (ad interim)
Scouting and Publications
on Innovation
M. SPELAT
Intellectual Property
Management
A. BIOCCA
Area
Innovation
Development
E. CALIA (ad interim)
GNSS Core Algorithms
E. FALLETTI
GNSS Platforms for
Safety and Environment
G. MARUCCO
Higher Education
G. POVERO
Area
Navigation
Technologies
M. PINI
IoT Objects and Platforms
M. SPIRITO (ad interim)
Pervasive Secure
Networks
C. PASTRONE
IoT Service Management
R. TOMASI
Area
Pervasive
Technologies
M. SPIRITO
Vehicular Networks and
Broadband Wireless Access
D. BREVI
Multimedia Adaptation
and Interaction
M. GAVELLI
Antenna and EMC
F. VIPIANA (ad interim)
Area
Multi-Layer
Wireless Solutions
R. SCOPIGNO
Area
Photonics
S. ABRATE
MIC on SW Technologies
and Architectures
F. DOMINICI
Infrastructure and Systems
for Advanced Computing
O. TERZO
Handheld and Usability
A. LOTITO
Area
Information Systems
Architectures and
SW Technologies
D. MAZZOCCHI
8 9Resoconto annuale e ricadute sociali ISMB 2012Resoconto annuale e ricadute sociali ISMB 2012
l’istituto
Infrastrutture di calcolo su tecnologia cloud computing per l’elaborazione
di grandi quantità di dati; innovazione e sperimentazione nei dispositivi
e nelle tecnologie a servizio della mobilità; embedded systems e smart
systems.
Embedded systems; energy harvesting; comunicazioni wireless
autonome, robuste e sicure; reti eterogenee di larga scala;
elaborazione di dati; middleware per l’Internet of Things;
smart factories, città sostenibili, efficienza energetica e smart grids.
Protocolli per servizi real-time e reti veicolari (VANET);
attività sperimentali e teoriche su antenne e compatibilità
elettromagnetica; architetture wireless per contenuti multimediali.
Telecomunicazioni ottiche su fibra di vetro per reti backbone
(>100 Gb/s, >100 km) e reti di accesso (reti ottiche passive PON);
telecomunizazioni ottiche su fibra plastica per reti locali e ultimo miglio;
fibre ottiche speciali per applicazioni non lineari e laser in fibra ottica.
Tecnologie e applicazioni dei sistemi per la navigazione satellitare
(GNSS); ricevitori in tecnologia software radio; sistemi complessi
basati su GPS, Galileo ed EGNOS.
ISAST
Information Systems Architectures SW Technologies
PerT
Pervasive Technologies
MLW
Multi-Layer Wireless Solutions
Photonics
NavSAS
Navigation Technologies
aree di ricerca
aree di ricerca – programmi strategici
programmi strategici
Supporto a decisori politici ed enti pubblici nell’uso dell’ICT come
leva strategica per lo sviluppo sostenibile e la competitività; presidio
dell’innovazione tecnologica con un focus particolare in ambito bancario
e finanziario; valorizzazione della proprietà intellettuale.
Studio dei problemi della
sostenibilità energetica,
con enfasi sul ruolo abilitante
delle tecnologie ICT per un uso
senza sprechi e più efficiente
dell’energia prodotta, soprattutto
da fonti rinnovabili.
Gestione dei contenuti e visualizzazione dei dati mediante sistemi
e strumenti ICT; User eXperience e Interaction Design in vari domini
applicativi; sviluppi innovativi per l’accessibilità e l’usabilità nel web;
produzione di pubblicazioni multimediali.
Sviluppo di applicazioni ICT per
migliorare qualità ed efficienza del
sistema sanitario, con soluzioni in
ambito di prevenzione, assistenza
personalizzata e monitoraggio
di pazienti cronici, orientate a
promuovere un ruolo attivo del
cittadino nella gestione della sua
salute.
Innovation Development
Smart Energy
Information Management
Smart Health
Uso dell’ICT come fattore
abilitante di un approccio
integrato e interdisciplinare nella
progettazione e nel funzionamento
della città, considerata come un
sistema complesso, con l’obiettivo
di promuovere una triplice
sostenibilità: ambientale, sociale
ed economica.
Smart City
10 11Resoconto annuale e ricadute sociali ISMB 2012Resoconto annuale e ricadute sociali ISMB 2012
l’istituto
risorse umane
Situazione al 31/12/2012
risorse umane – MAPPA DEGLI STAKEHOLDER
Supporto agli enti istituzionali
nei processi decisionali per orientarne
le scelte e progettare il futuro.
Condivisione con il mondo delle imprese
di modelli di innovazione tecnologica in grado
di cogliere le opportunità emergenti.
imprese
Istituzioniricerca
MAPPA DEGLI STAKEHOLDER
Occasioni di apprendimento sull’innovazione
per il personale dell’Istituto, gli studenti e
i ricercatori ospiti, la società civile.
societÀ
Dialogo con il mondo della ricerca
e della didattica su idee e soluzioni
privilegiando un punto di vista internazionale.
Rapporti strutturali
Rapporti diretti
Rapporti strategici
Rapporti finalizzati
Piccole e medie
imprese
Centri di ricerca
Italia e mondo
Università
Italia e mondo
docenti
E Ricercatori
Studenti
giovani
Talenti
Fornitori
Enti
strumentali
Grandi imprese
imprese
del Partnership
Program
Dipendenti e
Collaboratori
media
Terzo
settore
So
c
ifondatori
ESA e ASI
Soci Ordinari
Compagnia
di san paolo
Politecnico
di torino
Confindustria
altri
Enti territoriali
città
Di torino
italia
COMMISSIONE
Europea
Camera
di commercio
12 13Resoconto annuale e ricadute sociali ISMB 2012Resoconto annuale e ricadute sociali ISMB 2012
l’istituto
intervista al direttore
“strategia e modello boella”
Sulla base della sua esperienza internazio-
nale, rispetto agli enti di ricerca degli altri
paesi, quanto “parla europeo” l’ISMB?
L’Istituto Superiore Mario Boella è nato nel 2000 per
svolgere ricerca applicata e innovazione nell’ambito
dell'ICT. Non si tratta solo di fare ricerca, ma di strin-
gere rapporti col mondo accademico e d’impresa. La
partecipazione ai programmi europei è un aspetto ca-
ratteristico delle nostre attività, e porta buoni risultati:
parliamo di 80-90 progetti l’anno gestiti dall’ISMB in
partnership con le imprese e altre istituzioni. Lo scopo
ultimo di questo sforzo è migliorare la capacità inno-
vativa e trasferire conoscenza alle industrie e alla Pub-
blica Amministrazione – soggetti nei confronti dei qua-
li agiamo come trait d’union verso le opportunità che
l’Europa offre a chi sa coglierle. Del resto sta emergen-
do in Europa la forte necessità non tanto di migliorare
la ricerca, ma di trasformarla con maggiore efficacia
in innovazione. In questa spinta all’innovazione l’Isti-
tuto trova la sua ragion d’essere.
In che misura l’ISMB aiuta le imprese e la
Pubblica Amministrazione a utilizzare gli
strumenti offerti dall’Europa per il finanzia-
mento della ricerca?
Ogni volta che l’Istituto acquisisce la titolarità di un
progetto europeo coinvolgendo le imprese, anche
queste ultime vengono cofinanziate. Con le aziende
nasce così un rapporto di fiducia reciproca, che au-
menta notevolmente le potenzialità dei progetti euro-
pei come veicoli d’innovazione. Abbiamo calcolato
che il fattore moltiplicativo che l’ISMB è in grado di
produrre è pari a circa 4: a fronte dei 5 milioni di
euro di contributo concesso annualmente all’ISMB
Giovanni Colombo, Direttore dell’ISMB, è un ingegnere con vasta
esperienza nell’ambito della ricerca e dell’innovazione.
Dal 2008 al 2012 è stato membro del Governing Board e
dell’Executive Committee dell’European Institute
of Innovation and Technology.
dalla Compagnia di San Paolo – di cui siamo Ente
strumentale – generiamo una ricaduta sul territorio di
circa 20 milioni.
Qual è la caratteristica dell’Istituto più ap-
prezzata dagli stakeholder?
Continuità e presenza, certamente. Per mantenere
saldi i rapporti con le imprese, contaminandoci re-
ciprocamente, abbiamo costruito un Partnership Pro-
gram, per condividere le direttrici fondamentali da
sviluppare insieme. Lo snodo è la versatilità dell’ICT,
che consente di fare innovazione a ciclo continuo: un
unico processo in cui si fondono innovazione, imple-
mentazione e soluzione dei problemi.
Se l’innovazione è il fattore chiave per la
rinascita del nostro sistema sociale ed eco-
nomico, quale riflesso dovremmo attenderci
sulla formazione del capitale umano, base
del processo innovativo?
Le persone, le loro competenze e la loro creatività
sono l’additivo essenziale. L’Istituto ci crede metten-
do quotidianamente all’opera i suoi 120 ricercatori,
ma anche offrendosi come punto di riferimento delle
imprese per il reclutamento. Accade che le aziende
ci chiedano di selezionare ingegneri o persona-
le specialistico da assumere, facendo prima alcuni
mesi d’esperienza presso i nostri laboratori, dove
la cultura acquisita all’università si consolida col
pragmatismo che deriva dalla vocazione applicati-
va dell’Istituto. La formazione è un ambito sul quale
stiamo scommettendo, consapevoli che un elemento
di debolezza dell’economia europea è il modo
di fronteggiare il life-long learning, la formazione
lungo tutto il ciclo della vita che consente di esse-
re aggiornati e restare produttivi. Su questo aspetto
stiamo perfezionando dei corsi basati sull’ICT, con
caratteristiche formative e pedagogiche origina-
li: vorremmo assumere un ruolo sociale, aiutando
le aziende a rimanere agganciate a processi evolutivi
che spesso escludono i lavoratori dalla comprensione
di ciò che sta avvenendo per la velocità a cui l’inno-
vazione ha luogo.
Tornando alla vocazione Europa, quali sono
i prossimi passi dell’Istituto?
Il prossimo obiettivo è il programma Horizon 2020,
per cui stiamo cercando, insieme agli altri Enti stru-
mentali della Compagnia di San Paolo, di costruire
una visione complessiva dell’innovazione, che includa
le scienze sociali, le trasformazioni urbane e i sistemi
energetici. La sfida è coniugare tre elementi appa-
rentemente in contraddizione: smartness, cioè intelli-
genza intesa come capacità di migliorare i processi,
sostenibilità ambientale e coesione sociale. In realtà
si tratta di una sfida esaltante.
INTERVISTA AL DIRETTORE
15Resoconto annuale e ricadute sociali ISMB 201214 Resoconto annuale e ricadute sociali ISMB 2012
”Risultato economico,
creazione e
distribuzione del valore
aggiunto”
I numeri
risultato economico – valore aggiunto
VALORE AGGIUNTO
Il valore aggiunto misura la ricchezza prodotta
dall’ISMB nel 2012, dal punto di vista di tutti coloro
che partecipano alla sua distribuzione; mostra cioè
come le attività dell’Istituto contribuiscano al benessere
della comunità locale producendo e distribuendo
ricchezza economica per tutti gli stakeholder: al
personale tramite gli stipendi, ai fornitori mediante i
contratti, alla Pubblica Amministrazione con le tasse e
alla comunità locale con le liberalità esterne.
Il calcolo del valore aggiunto si esegue riclassificando
alcune grandezze del Bilancio d’esercizio, redatto
nel rispetto delle norme civilistiche e verificato dagli
organi di controllo. La peculiarità dell’approccio è
che tali grandezze, mentre nel Bilancio d’esercizio
sono indicate come un “meno” (trattandosi di uscite
che diminuiscono la ricchezza dell’ente), nel bilancio
sociale si trasformano in “più” (sono interpretate come
benefici diretti e indiretti, risorse distribuite e utilità
sociale per il territorio).
RISULTATO ECONOMICO
Rendiconto gestionale 2012 2011
Proventi
Contributi da soci fondatori e ordinari 5.030.000 5.030.000
Ricavi dall’attività di innovazione e ricerca 5.030.439 4.952.302
Ricavi finanziari e patrimoniali 32.429 40.600
Ricavi straordinari 986.085 266.930
Totale proventi 11.078.953 10.289.832
Oneri
Costi per il personale 6.339.354 6.103.225
Costi per l’attività di innovazione e ricerca 2.989.998 3.557.008
Accantonamento fondi 1.570.377 388.396
Altri costi 170.941 149.647
Totale oneri 11.070.670 10.198.276
Avanzo d’esercizio 8.263 91.556
Differenza tra valore economico generato e costi sostenuti per
l’acquisizione di beni e servizi.
Valore aggiunto
Somma tra valore aggiunto caratteristico lordo e le componenti
accessorie e straordinarie.
Valore aggiunto globale lordo
Differenza tra valore aggiunto globale lordo e ammortamenti.
Valore aggiunto globale netto
Differenza tra ricavi e costi intermedi. I costi intermedi sono i
costi che non costituiscono remunerazione per gli interlocutori
interni dell’organizzazione (come il personale) e non vanno
a favore degli interlocutori esterni (la comunità locale, i
finanziatori o la Pubblica Amministrazione).
Valore aggiunto caratteristico lordo
Valori espressi in euro
16 17Resoconto annuale e ricadute sociali ISMB 2012Resoconto annuale e ricadute sociali ISMB 2012
I numeri
Nel 2012 il valore aggiunto globale netto generato
per gli stakeholder è stato pari a 8 milioni di euro,
con un lieve calo (–2%) rispetto all’anno precedente.
La quota destinata al personale, pari a 7,5 milioni
di euro (+1% rispetto al 2011), rappresenta il
93,9% del totale ed è formata da compensi per
collaboratori e stipendi per i dipendenti (compresi i
contributi previdenziali a carico del datore di lavoro
e l’accantonamento al fondo di trattamento di fine
rapporto). Come si vede dal confronto fra 2011 e
2012, la politica di stabilizzazione del personale
messa in atto dall’ISMB, a parità di risorse, ha fatto
incrementare il valore destinato ai dipendenti (+4%)
e di conseguenza decrescere la quota destinata
ai collaboratori (–4%).
La quota distribuita alla Pubblica Amministrazione è
di circa 142 mila euro, pari all’1,8% del totale (+3,5%
rispetto al 2011). La quota distribuita agli istituti di
credito è di circa 15 mila euro, pari allo 0,2% del totale
(–16% rispetto al 2011), composta esclusivamente da
oneri finanziari. La quota distribuita all’Istituto stesso,
rappresentata dall’avanzo di gestione, è di circa 8
mila euro, pari allo 0,1% del totale.
Infine alla comunità locale è stata distribuita una
quota di valore aggiunto pari a circa 325 mila
euro, che corrisponde al 4% del totale, composta
da contributi per eventi di diffusione della cultura
scientifica e contributi per corsi di dottorato e master.
Determinazione del valore aggiunto 2012 2011
Valore della produzione
Contributi da soci fondatori e ordinari 5.030.000 5.030.000
Ricavi dall’attività di innovazione e ricerca 2.902.602 2.758.466
Totale ricavi 7.932.753 7.796.626
Oneri intermedi della produzione
Costi per l’attività di innovazione e ricerca 653.064 802.738
Accantonamenti per rischi 854.609 369.500
Accantonamenti per iniziative strategiche 700.000 0
Totale costi 2.207.673 1.172.238
Valore aggiunto caratteristico lordo 5.725.080 6.624.388
Saldo componenti accessorie e straordinarie 2.673.324 2.007.587
Valore aggiunto globale lordo 8.398.404 8.631.975
Ammortamenti (397.772) (458.295)
Valore aggiunto globale netto 8.000.632 8.173.680
Distribuzione del valore aggiunto 2012 2011
Personale 7.508.780 7.442.279
dipendenti 4.981.448 4.802.440
collaboratori 2.527.332 2.639.839
Pubblica Amministrazione 142.563 137.707
Istituti bancari 15.768 18.896
ISMB 8.283 91.556
Comunità locale 325.238 483.242
Valore aggiunto globale netto 8.000.632 8.173.680
Valori espressi in euro
Valori espressi in euro
Volano degli investimenti
VOLANO DEGLI INVESTIMENTI
I proventi totali realizzati dall’ISMB nell’anno 2012
sono stati 11 milioni di euro.
Facendo leva sul contributo istituzionale concesso
dalla Compagnia di San Paolo (5 milioni), l’Istituto ha
potuto intercettare fondi per ulteriori 6 milioni, grazie
soprattutto a un’estesa attività progettuale e di ricerca
su bandi regionali, nazionali ed europei, di cui si dà
conto nelle diverse sezioni di questo rapporto.
Tuttavia la partecipazione ai bandi – esito di
un’attività di networking che coinvolge imprese,
università e Pubblica Amministrazione – non ha
remunerato solo l’ISMB: infatti è stato calcolato
che i progetti realizzati nel 2012 (6 milioni) hanno
generato una ricaduta diretta verso i partner pari a
circa 20 milioni, distribuiti per quasi l’80% al livello
locale.
A questo valore economico si deve aggiungere un
valore intangibile: essere parte di network europei
consente ai partner pubblici e privati dell’ISMB di
sviluppare l’attitudine al confronto internazionale,
entrare in meccanismi amministrativi e rendicontativi
legati ai programmi internazionali sulla ricerca e
l’innovazione, apprendere modalità di lavoro inedite.
È questo il “Modello Boella”.
19Resoconto annuale e ricadute sociali ISMB 201218 Resoconto annuale e ricadute sociali ISMB 2012
”Aree di Ricerca
orientate ai principali
settori dell’ICT,
Programmi Strategici
per l’innovazione di
processo”
I risultati
ricerca e innovazione
ISAST
Information Systems Architectures and SW
Technologies
L’area di ricerca ISAST (Information Systems
Architectures and SW Technologies) comprende le tre
unità IS4AC (Infrastructure and Systems for Advanced
Computing), H&U (Handheld and Usability) e MIC
(Microsoft Innovation Center on SW Technologies and
Architectures). Le tre unità si dedicano a temi fortemente
sinergici e fondamentali per l’ICT del presente e del
futuro, quali il mobile e il cloud computing.
Attività e progetti
L’unità IS4AC nel 2012 ha proseguito le sue
attività di ricerca orientate allo sfruttamento di
risorse di calcolo disponibili in rete (grid e cloud
pubblici/privati/ibridi), con applicazione a diversi
problemi complessi che vanno dalla bioinformatica
all’elettromagnetismo computazionale, anche in
collaborazione con altre aree di ricerca dell’Istituto.
In particolare, l’unità si è focalizzata sull’e-Science
Cloud, che permette di sfruttare i benefici del cloud
computing per applicazioni scientifiche, sviluppando
algoritmi adatti ad un ambiente distribuito. Tra i
progetti in corso i più importanti sono HPC Cloud
Pills e Cloud CEM, entrambi del Polo Regionale ICT.
Nella seconda metà del 2012 l’unità ha lavorato molto
alla preparazione di nuove idee progettuali in ambito
regionale ed europeo (Call Security e Call ICT). Inoltre
ha collaborato all’organizzazione della conferenza
HCCIEA 2012 (Palermo, luglio 2012) e di diversi
seminari in Italia. Nel 2013 è prevista la costituzione
di un’unità di ricerca nella regione Valle D’Aosta (i-Bio
Research Unit) insieme all’azienda BioDigitalValley
e al consorzio CINI.
Le attività svolte dall’unità H&U si declinano su
entrambe le accezioni del termine mobile e quindi
evidenziano, da un lato, le competenze tecniche
legate al mondo handheld (smartphone, tablet, ecc.);
dall’altro, le competenze più creative, economiche e
sociali necessarie per la progettazione di servizi fruibili
in mobilità. Su questi due binari si muovono i progetti su
cui l’unità è stata impegnata nel 2012. In particolare,
è importante citare l'applicazione sviluppata per la
Compagnia di San Paolo, che consente ai membri
del Comitato di Gestione di esaminare i documenti
direttamente dal proprio tablet. Tra le altre attività:
una piattaforma per offrire servizi georeferenziati
ai turisti in montagna, con un occhio particolare
alla sicurezza, e una soluzione di tipo Personal
Health System per permettere ai medici di assistere
i propri pazienti da remoto in modo continuativo e
indipendentemente dalla posizione. Infine meritano di
essere citate le attività svolte sulla tecnologia NFC, che
hanno portato l’unità a depositare due domande di
brevetto, a essere finalista al concorso SMAU Mobile
App Awards 2012 e a distribuire una libreria per lo
scambio di dati tra smartphone e PC (la prima nel
mondo in grado di offrire tale funzionalità).
L’unità MIC – nata dalla collaborazione tra l’ISMB
e Microsoft – ha proseguito nel 2012 le sue attività
ricerca e innovazione
L’ISMB è organizzato in Aree di Ricerca orientate ai principali settori dell’ICT e interessate non solo allo sviluppo
della tecnologia di base, ma anche alla sua applicazione in campo. Alle Aree di Ricerca si sono affiancati dal
2011 i Programmi Strategici che si prefiggono l'obiettivo di svolgere attività interdisciplinari nei settori più esposti
alle trasformazioni indotte dalla sostenibilità economica ed ambientale, valorizzando le eccellenze tecnologiche
espresse dalle Aree di Ricerca e ponendo particolare attenzione all'innovazione di processo. Nelle pagine che
seguono vengono presentati i principali risultati riferiti all'anno 2012.
2120 Resoconto annuale e ricadute sociali ISMB 2012Resoconto annuale e ricadute sociali ISMB 2012
I risultati
progettuali sull’impiego delle piattaforme Microsoft
specifiche per il cloud computing (Microsoft Azure)
e per il mobile (Windows Mobile 7/8), sia sui
diversi progetti attivi, sia su un numero rilevante di
nuove proposte ed iniziative. Tra i progetti europei
più significativi vi sono WalkEGNOS e HeERO2.
Quest’ultimo ha una valenza importante, oltre che per
i risvolti sociali legati alla gestione delle emergenze,
anche per la collaborazione internazionale con
importanti realtà del settore automotive coordinate
da ERTICO, l'associazione europea degli Intelligent
Transport Systems. Tra i progetti regionali è da
segnalare, nella roadmap di innovazione dei sistemi
di winter maintenance, il progetto Golden Infra
(Polo ICT). L’unità ha anche lavorato al rafforzamento
delle collaborazioni industriali e si propone per il
2013 un’ulteriore crescita della collaborazione con i
partner dell’Istituto, come Econocom.
Oltre a contribuire in maniera significativa al
programma strategico Smart Health, l’area ISAST
ha iniziato a dare supporto al programma Smart City
sul tema della ricarica del veicolo elettrico.
Al termine del 2012 l’area ISAST comprende in
totale 23 ricercatori.
Pubblicazioni
Il numero totale di pubblicazioni dell’area ISAST
nel 2012 è stato 26: 4 tra capitoli di libri e articoli
su riviste scientifiche e 22 in conferenze nazionali e
internazionali. Tra le più significative si segnalano:
Grid Infrastructure for Domain Decomposition Methods
in Computational ElectroMagnetics per IS4AC; OPEN-
NPP: an Open Source Library to Enable P2P over
NFC per H&U; Salt Spreaders: from Heavy Machines
to Intelligent Systems per il MIC.
MLW
Multi-Layer Wireless Solutions
L’area di ricerca MLW (Multi-Layer Wireless Solutions)
integra le tre unità BWA (soluzioni wireless a banda
larga),LACE(antenneecompatibilitàelettromagnetica)
e MAIN (applicazioni e strumenti multimediali). Pur
presidiando aree tecnologiche distinte, le tre unità
sottendono una sinergia che si manifesta in studi e
progetti interdisciplinari (ad esempio problemi di
propagazione ad uso di reti veicolari, problemi di
posizionamento delle antenne sui veicoli e strumenti
interattivi per lo studio di problematiche di rete) e
nella creazione di competenze comuni utili a tutte le
unità, quali l’uso di risorse computazionali su grid.
Attività e progetti
L’unità BWA nel 2012 ha consolidato le competenze
di reti veicolari attraverso attività pratiche e
l’acquisizione di due progetti europei: GAIN e
GLOVE. All’interno di quest’ultimo si studiano le
possibili interazioni tra reti VANET e tecnologie
GNSS. Il progetto è strategico per due motivi: le
due tecnologie coinvolte facilitano la collaborazione
tra aree diverse; il coordinamento di un progetto
europeo sulle reti VANET permette di aumentare la
visibilità internazionale, soprattutto sul protocollo
MS-Aloha brevettato dall’ISMB. Lo studio del
wireless nell’automazione è entrato nel vivo grazie
alla partnership con l’Università di Brescia e alla
partecipazione al tavolo di lavoro CENELEC/ZVEI.
Nel 2013 BWA intende consolidare tali azioni,
esplorando anche l’ammissibilità ai gruppi di lavoro
IEEE. BWA si è occupata anche di formazione
(realizzazione del tutorial IEEE WCNC e di corsi
di formazione per dipendenti Fiat) e di marketing
(partecipazione all'evento SPS IPC Drives Italia,
con premio per attività su wireless industriale). Nel
corso del 2012 sono stati conseguiti anche risultati
implementativi, quali il miglioramento dei modelli
di canale RADII per simulazione veicolare urbana
e la realizzazione di un prototipo per protocollo
TD-uCSMA su RouterBoards e di prototipi per la QoS
su WiFi.
L’unità LACE continua a presidiare lo studio, la
progettazione, la prototipazione e la misura di
antenne innovative per diverse applicazioni. Nel
2012 ha rafforzato le proprie competenze nel
settore dell’elettromagnetismo computazionale,
ricerca e innovazione
occupandosi principalmente di prototipazione
elettromagnetica virtuale, facendo leva anche su
importanti collaborazioni con università americane.
Inoltre, in linea con le più recenti posizioni scientifiche
internazionali, ha studiato soluzioni di scalabilità
computazionale tramite il ricorso a grid/parallel
computing. Nel corso del 2012 sono stati avviati,
tra gli altri: il progetto europeo STRUCTURES, che
analizza i possibili effetti di attacchi elettromagnetici
su infrastrutture critiche, e il contratto di collaborazione
con SKF (congiuntamente all’area PerT); sono
stati acquisiti i progetti Cloud CEM (Polo ICT) e
RailWaves (Polo MESAP). Nel 2013 LACE si
propone di proseguire su tale cammino, con una
particolare attenzione alla crescita del personale.
L’unità MAIN presidia il settore multimediale,
inteso come adattamento dei contenuti e degli
strumenti. Nel 2012 il principale progetto dell’unità
è stato WEBINOS, finanziato dalla Commissione
europea (7PQ), che studia una piattaforma
web-based per la fruibilità di applicazioni su dispositivi
eterogenei (mobile, home media, PC e automotive).
Il ruolo di MAIN all’interno del progetto è cresciuto
nel tempo ed è quindi previsto un impegno maggiore
nella fase conclusiva del progetto (2013). Al tema
dell’interazione con i contenuti si affiancano le
tecniche di elaborazione di immagini per l’assistenza
domiciliare (progetto FaPre del Polo ICT), per
l’analisi del terreno (collaborazione con CIRA) e per
applicazioni di tipo industriale (analisi non intrusiva
tramite THz, con i progetti TeraFly, ormai concluso,
e TERASUPER). Nel 2013 è prevista la crescita
numerica del personale.
Complessivamente nel 2012 l’area MLW ha
prodotto 9 proposte di collaborazione con industrie,
10 proposte regionali, 6 nazionali, 10 europee;
inoltre ha collaborato in numerose occasioni con le
altre aree di ricerca (in particolare con NavSAS) e
con i programmi strategici (in particolare Smart City).
Al termine del 2012 l’area MLW è formata da circa
20 ricercatori (più di 50 se si considerano anche le
persone afferenti al Politecnico di Torino).
Pubblicazioni
Il numero totale di pubblicazioni dell’area MLW
nel 2012 è stato 46, di cui 13 tra capitoli di libri e
articoli su riviste scientifiche. Tra le più significative
si segnalano: Urban VANETs and Hidden Terminals:
Evaluation through a Realistic Urban Grid Propagation
Model per BWA; Numerical Evaluation via Singularity
Cancellation Schemes of Near-Singular Integrals
Involving the Gradient of Helmholtz-Type Potentials per
LACE; The Webinos Architecture: a Developer's Point
of View per MAIN.
NavSAS
Navigation Technologies
L’area di ricerca NavSAS (Navigation Technologies)
comprende tre unità: GNSS Core Algorithms, GNSS
Platforms for Safety and Environment e Higher
Education. Le tre unità si dedicano allo studio di
tecnologie e applicazioni dei sistemi di navigazione
satellitare (GNSS): dai ricevitori in tecnologia
software radio ai sistemi complessi basati su GPS,
Galileo ed EGNOS, realizzati in collaborazione con
enti nazionali e internazionali, quali GSA (European
GNSS Agency), ESA (European Space Agency), JRC
(Joint Research Center) della Commissione europea,
ASI (Agenzia Spaziale Italiana) e INGV (Istituto
Nazionale di Geofisica e Vulcanologia).
Attività e progetti
Anche nel 2012 le attività e i progetti dell’area
NavSAS sono stati condotti secondo la suddivisione
in tre unità.
L’unità GNSS Core Algorithms ha continuato con le
attività sul progetto SRT_LOCUPS – finanziato dalla
Regione Piemonte (Polo ICT) per la realizzazione di
ricevitori GPS/Galileo a basso costo – ed è arrivata
all’ultima fase (preliminare ai test finali) del progetto
PROSA, finanziato da Selex Elsag per lo sviluppo di
ricevitori GPS/Galileo professionali. In collaborazione
con l’area MLW, l’unità ha avviato il progetto
GLOVE, finanziato dalla GSA e dedicato allo studio
2322 Resoconto annuale e ricadute sociali ISMB 2012Resoconto annuale e ricadute sociali ISMB 2012
I risultati
di ricevitori GPS e Galileo di nuova generazione per
applicazioni automotive. Nei primi mesi del 2012
l’unità ha iniziato un’intensa collaborazione con
Ansaldo STS finalizzata a realizzare un sistema di
localizzazione per applicazioni ferroviarie basato su
GPS. Nell’ambito di tale collaborazione i ricercatori
dell’unità hanno tenuto un corso di formazione
sui sistemi di navigazione satellitare presso le sedi
dell’azienda di Genova e Napoli.
L’unità GNSS Platforms for Safety and Environment
ha concluso il progetto PEGASUS, finanziato dall’ASI
allo scopo di sviluppare un ricevitore Galileo avanzato
per applicazioni Safety-of-Life. I ricercatori dell’unità
hanno inoltre lavorato ai progetti WalkEGNOS,
GAIN e LOGAM, finanziati dalla GSA, e hanno
preparato le proposte di progetto HeERO2 e
FLOODIS, che riguardano sistemi complessi basati
su ricevitori GNSS per la gestione efficiente di flotte e
di utenti in situazioni di emergenza.
L’unità Higher Education ha continuato le attività del
progetto G-TRAIN, finanziato dalla Commissione
europea, e nel quadro della cooperazione
internazionale (soprattutto con il Sud-Est asiatico) ha
avviato i progetti G-NAVIS e GENIUS, entrambi
finanziati dalla GSA. Nel progetto GINESTRA,
finanziato dall’ESA, l’unità coordina alcuni
ricercatori del Politecnico di Torino e dell’INGV.
È da segnalare, infine, la commessa industriale
ricevuta dall’ESA per il monitoraggio dei segnali
GNSS in Vietnam presso il centro NAVIS di Hanoi.
Nell’ultima parte del 2012 la collaborazione è stata
estesa al JRC per il monitoraggio della ionosfera
attraverso l’analisi di segnali GNSS.
Al termine del 2012 l’area NavSAS comprende in
totale 11 ricercatori.
Pubblicazioni
Anche nel 2012 tutte le unità dell’area hanno
perseguito la diffusione dei risultati della ricerca
attraverso 11 pubblicazioni su riviste scientifiche e 20
in conferenze internazionali. Tra le più significative
si segnalano: Contact! First Acquisition and Tracking
of IOV Galileo Signals; Combination of Squared
Correlators for Multipath Mitigation in SoL GNSS
Receivers; Multipath Mitigation in SoL Environments
Using a Combination of Squared Correlators; FPGA
Implementation Issues of a Two-Pole Adaptive Notch
Filter for GPS/Galileo Receivers.
PerT
Pervasive Technologies
L’area di ricerca PerT (Pervasive Technologies)
studia e sviluppa tecnologie abilitanti il paradigma
dell’Internet of Things (IoT), secondo il quale
ogni oggetto fisico, arricchito di funzionalità di
comunicazione, si trasforma in sorgente informativa
e diventa parte di una rete globale e distribuita
costituita da un numero elevato di nodi eterogenei che
interagiscono autonomamente con il mondo reale,
partecipando così attivamente ai processi produttivi,
economici e sociali. L’area è formata da tre unità: IoT
Objects and Platforms, Pervasive Secure Networks e
IoT Service Management.
Attività e progetti
Nel 2012 il portfolio dell’area PerT include
24 progetti, di cui 7 progetti cofinanziati dalla
Commissione europea; 9 progetti cofinanziati
nazionali o regionali; 5 commesse di ricerca
industriali; 3 progetti inquadrati nel programma
strategico Smart Energy. Vengono inoltre realizzate
attività autofinanziate di ricerca esplorativa,
in collaborazione con il Politecnico di Torino.
I ricercatori dell’area hanno partecipato attivamente
ai programmi strategici dell’Istituto, contribuendo,
in particolare, alla preparazione di 3 proposte di
progetto (2 europee e 1 industriale) ed eseguendo 2
fra i 3 task attivi del progetto strategico associato a
Smart Energy. Complessivamente, nel 2012 l’area ha
generato 23 proposte progettuali.
Il crescente numero di progetti europei permette
all’area PerT di presidiare a livello internazionale
importanti temi di ricerca attinenti alle tecnologie e
alle applicazioni dell’Internet of Things. Questi progetti
hanno per propria natura un respiro pluriennale e una
ricerca e innovazione
dimensione economica molto rilevante non solo per
l’area, a cui portano oltre il 60% dei finanziamenti,
ma anche per l’Istituto (il valore complessivo è di circa
3,5 milioni di euro). Degno di particolare attenzione
è il progetto europeo triennale GreenCom sulle
smart grid elettriche, iniziato nel mese di novembre e
coordinato dal responsabile dell’area.
I progetti regionali attivi consentono all’area PerT di
mantenere uno stretto contatto con le realtà industriali
locali e di promuovere sul territorio la cultura
dell’innovazione di processo.
Nell’ambito delle commesse di ricerca con le
industrie (Telecom Italia, SKF, STMicroelectronics e
Aviospace) si studiano l’applicazione delle tecnologie
RFID alla logistica, l’uso delle reti di sensori wireless
per l’efficienza energetica, il monitoraggio in ambienti
ostili per la propagazione radio quali i lanciatori
aerospaziali e i mezzi ferroviari e si svolgono anche
attività specifiche sull’energy harvesting.
Per far fronte al crescente numero di progetti, nel
2012 è proseguito il processo di selezione di nuovi
ricercatori.
Al termine del 2012 l’area PerT comprende circa 30
ricercatori, di cui circa 10 afferenti al Politecnico di
Torino.
Pubblicazioni
Nel 2012 i risultati delle ricerche dell’area PerT
hanno generato 4 pubblicazioni su riviste scientifiche
e 8 in conferenze internazionali. L’articolo Frequency
Agile Wireless Sensor Networks: Design and
Implementation (IEEE Sensor Journal 2012) è stato
uno dei più scaricati dal sito IEEExplore ed ha vinto
uno dei due premi "ISMB Best Paper Award 2012".
Photonics
L’area di ricerca Photonics si occupa di
telecomunicazioni ottiche sia su fibra di vetro per reti
backbone (>100 Gb/s, >100 km) e reti di accesso
(reti ottiche passive PON), sia su fibra plastica per reti
locali e ultimo miglio. L’area è anche attiva nel campo
delle fibre ottiche speciali per applicazioni non lineari
e dei laser in fibra ottica.
Attività e progetti
Nel 2012 l’area Photonics ha consolidato
l’importante collaborazione industriale con Cisco
Photonics, riguardante sistemi di telecomunicazioni
ottiche ad alta velocità (100 Gb/s e oltre) su
lunghissima distanza.
Ilprimosemestredel2012havistol’avviodelprogetto
SIMPLE, finanziato per l’Italia dal MIUR nell’ambito
dell’iniziativa europea EUREKA/EUROSTARS. Il
progetto, coordinato da Teem Photonics, include
partner italiani e francesi e prevede la realizzazione
di sistemi laser innovativi per varie applicazioni, tra
cui un sistema per il monitoraggio ferroviario.
Nel mese di ottobre ha avuto inizio il progetto
FABULOUS, finanziato dalla Commissione europea
(7PQ) e coordinato dall’Istituto. Obiettivo del progetto
è lo studio di un’architettura e di componenti innovativi
per le reti ottiche passive (PON) per l’accesso a
larga banda, come prosecuzione di attività svolte
precedentemente dall’Istituto in autofinanziamento.
Tra i partner del progetto è importante sottolineare
la presenza di France Telecom e STMicroelectronics.
Nel 2012 sono continuate le attività sul progetto
LIFE, finanziato dalla Regione Piemonte nell’ambito
dei Poli di Innovazione, e sul progetto OCTOPUS,
inquadrato nel Piano Nazionale della Ricerca Militare
(PNRM), entrambi avviati nel 2011. LIFE riguarda lo
studio di vetri speciali per la prototipazione di fibre
ottiche atte alla realizzazione di laser in fibra, mentre
OCTOPUS riguarda la prototipazione di sistemi in
fibra ottica plastica adatti all’installazione in ambienti
ostili.
Nel 2013 l’area Photonics prevede di rafforzare
la collaborazione con Cisco, di proseguire con la
presentazione di proposte nel campo delle PON e
di preparare una proposta FET sul tema delle fibre
ottiche innovative. È anche di importanza strategica
il consolidamento del rapporto con France Telecom,
come testimonia l’avvio di un secondo progetto
europeo congiunto, e con CEA-Leti (Francia),
2524 Resoconto annuale e ricadute sociali ISMB 2012Resoconto annuale e ricadute sociali ISMB 2012
I risultati
protagonista nel settore della Silicon Photonics.
Si prevede inoltre di valutare come le competenze e
le strumentazioni peculiari dell’area possano essere
utilizzate in ambiti che non siano esclusivamente
legati alla fotonica e alle comunicazioni ottiche.
Al termine del 2012 l’area Photonics comprende
8 ricercatori, a cui si devono aggiungere numerosi
ricercatori del Politecnico di Torino.
Pubblicazioni
Nel 2012 l’area Photonics ha prodotto 17
pubblicazioni in conferenze internazionali e 11
su riviste scientifiche. Si segnalano in particolare 4
articoli su Optics Express, rivista con elevato fattore di
impatto: A Novel Figure of Merit to Compare Fibers
in Coherent Detection Systems with Uncompensated
Links; Multiple Visible Emission by means of Up-
Conversion Process in a Microstructured Tellurite
Grall Optical Fiber; Characterization of Uncooled
RSOA for Upstream Transmission in WDM Reflective
PONs; Optimization of Self-Coherent Reflective PON
to Achieve a New Record 42 dB ODN Power Budget
after 100 km at 1.25 Gbps.
Information Management
L’area Information Management ha come linee di
attività principali: uso di sistemi e strumenti ICT per
la gestione di contenuti e la visualizzazione di dati
complessi; User eXperience e Interaction Design
applicati a vari domini; sviluppi innovativi per
l’accessibilità e l’usabilità nel web; produzione di
pubblicazioni multimediali per tutto l’Istituto.
Attività e progetti
Nel 2012 l’area Information Management è stata
impegnata su tutti i temi sopra menzionati, oltre a
offrire il consueto supporto agli utenti interni attraverso
le attività di installazione e di manutenzione delle
infrastrutture hardware e software.
Tra i progetti di ricerca finanziati dai Poli Regionali
di Innovazione, il 2012 ha visto la conclusione di
AUTUMN (nuovi paradigmi di interazione uomo-
macchina in ambiente automotive) e l’avvio di
AUTUMN 2 (strumenti abilitanti per l’integrazione
tra auto, dispositivi mobili e servizi disponibili nel
web) per il Polo ICT e la continuazione di Innovating
Contents (piattaforma prototipale per la creazione
di contenuti multimediali interattivi animati) per il Polo
Multimedia.
Nel 2012 sono state presentate alcune proposte di
progetto, tra cui: IMPACT (uso di tecnologie ICT per
arricchire l’esperienza di visita in ambito museale)
per il Polo Multimedia e TREGA (corsi di formazione
per la diffusione di EGNOS in Africa) per l’ICTP di
Trieste, in collaborazione con l’area Navigation
Technologies. Inoltre l’area ha contribuito alla
proposta per SMAT-F2 (sistema di monitoraggio del
territorio regionale basato su UAV) per la Piattaforma
Aerospazio.
Tra le attività di comunicazione e marketing si
segnalano il completamento e la manutenzione del
sito web dell’Istituto e dei suoi canali sociali, quali
Facebook, Twitter, Flickr e Vimeo, e la pubblicazione
della newsletter Snippets, di cui sono usciti quattro
numeri tra gennaio e dicembre 2012.
Nel 2012 si è inoltre avviata la collaborazione con
la Provincia di Torino allo scopo di predisporre una
serie di strumenti di visualizzazione interattiva di dati
statistici sulla domanda e l'offerta di lavoro nel periodo
2008-2012; si tratta di un progetto autofinanziato che
può avere interessanti ricadute anche sul programma
strategico Smart City.
Nel 2013, accanto al consolidamento delle attività
degli anni precedenti, è prevista la partecipazione a
proposte di progetto (non solo in ambito nazionale,
ma possibilmente anche europeo) che consentano di
mettere a frutto le esperienze acquisite, soprattutto sui
temi della visualizzazione dei dati e della formazione.
Al termine del 2012 l’area può contare su un totale
di 8 persone.
Pubblicazioni
Sono tre gli interventi a conferenze presentati nel
2012: Declarative 3D Use-Cases for Galleries and
ricerca e innovazione
Marketplaces in relazione al progetto Innovating
Contents; Experimenting Kinect interactions in the car
e Design challenges for the Social Car in relazione al
progetto AUTUMN.
Innovation Development
L’area Innovation Development è impegnata sui
seguenti temi: supporto a decisori politici ed enti
pubblici nell’uso dell’ICT come leva strategica per lo
sviluppo socioeconomico sostenibile e la competitività
(unità Business Models & Policy Innovation); presidio
dell’innovazione tecnologica con un focus particolare
in ambito bancario e finanziario (unità Scouting and
Publications on Innovation); valorizzazione della
proprietà intellettuale (unità Intellectual Property
Management).
Attività e progetti
L’unità BMPI (Business Models & Policy Innovation)
nel 2012 ha affrontato un momento di transizione
dovuto alla conclusione del progetto dell’Osservatorio
ICT della Regione Piemonte. Le attività di maggior
rilievo sono state: la definizione e l’analisi dei modelli
di business applicabili a piattaforme tecnologiche
nell’ambito dell’Internet of Things e del risparmio
energetico; la pubblicazione del contributo Business
model emergenti dal riuso dell’informazione
pubblica nel Libro Bianco dell’Agenzia per
l’Italia Digitale, dedicato al nuovo paradigma di
gestione dell’informazione da parte della Pubblica
Amministrazione e alle tematiche di interoperabilità;
l’elaborazione di indicatori di performance delle
smart city, lavoro condotto all’interno del programma
strategico Smart City e focalizzato sul caso della città
di Torino; la collaborazione con CSI Piemonte per
l’analisi statistica finalizzata alla realizzazione di uno
strumento di supporto alle decisioni su problematiche
di sicurezza urbana; lo sviluppo di progetti di ricerca
regionali ed internazionali orientati alle politiche di
innovazione applicabili in una società ad alto tasso di
invecchiamento e all’impiego dei social media nella
definizione partecipata delle politiche pubbliche.
L’impegno profuso nel supportare l’innovazione
della Pubblica Amministrazione è stato riconosciuto
con l’invito ricevuto dal responsabile dell’unità a
partecipare ad un ciclo di focus group organizzati da
digitPA, su mandato della Presidenza del Consiglio,
per definire le linee di indirizzo del gruppo di lavoro
dedicato all’Agenda Digitale.
L’unità SPI (Scouting and Publications on Innovation)
per tutto il 2012 è stata principalmente impegnata
nell’applicazione delle competenze assimilate
nell’ambito del presidio dell’innovazione tecnologica
al settore bancario e finanziario, svolgendo attività
di monitoraggio e analisi per Intesa Sanpaolo. In
particolare SPI si è occupata di scouting tecnologico,
studiando le dinamiche evolutive in ambito ICT per
individuarne i trend di sviluppo, e della realizzazione
di report di approfondimento (in formato cartaceo e
digitale) che adottano un approccio multidisciplinare
per descrivere stati dell’arte e vision future sui
fenomeni emergenti con l’obiettivo di offrire nuovi
spunti per stimolare l’innovazione. L’unità ha inoltre
collaborato con i programmi strategici dell’Istituto da
un lato curando la newsletter mensile Smart Hub che
presenta una selezione delle novità ICT per l’energia,
lo sviluppo urbano e la salute, dall’altro offrendo
attività di supporto al programma strategico Smart
City con la realizzazione di un presidio continuativo
delle principali best practice esistenti sul panorama
internazionale in tema di città intelligenti. L’unità SPI
ha anche partecipato al progetto Padova Soft
City, che ha portato all’identificazione di soluzioni
innovative per la riorganizzazione urbanistica e
tecnologica di un’area industriale e di servizi del
capoluogo patavino – dove si concentra un quarto
delle imprese venete – in un polo tecnologico in
grado di diventare epicentro dello sviluppo in ottica
smart per tutta la provincia.
Pubblicazioni
Nel 2012 l’unità BMPI ha pubblicato due articoli:
An Integrated Methodology for the Analysis of
Collaboration in Industry Networks e Policy Scenarios
2726 Resoconto annuale e ricadute sociali ISMB 2012Resoconto annuale e ricadute sociali ISMB 2012
I risultati
for Tackling Digital Exclusion in Aging Societies:
An Agent-Based Simulation, entrambi su riviste
scientifiche.
Tra le pubblicazioni realizzate dall’unità SPI,
nell’ambito delle attività svolte in collaborazione
con Intesa Sanpaolo, si segnalano: Smart cities, Le
nuove frontiere dell’e-shopping, Risparmio energetico,
Internet delle cose, StartTech e Innovation Trend Report
2012.
Smart Energy
Il programma strategico Smart Energy si occupa
dei grandi problemi della sostenibilità energetica,
concentrandosi sul ruolo abilitante delle tecnologie
ICT per un uso senza sprechi e più efficiente
dell’energia prodotta, soprattutto da fonti rinnovabili.
Attività e progetti
Nel corso del 2012 Smart Energy si è posto
l’obiettivo di comprendere come l’impiego delle
tecnologie ICT possa abilitare politiche di risparmio
energetico, migliorare l’efficienza nella distribuzione
dell’energia e soprattutto far adottare nuovi modelli
d’uso dell’energia, in particolare rinnovabile.
Il programma strategico si sviluppa su progetti di
ricerca con un orizzonte temporale di breve e medio
termine, ai quali se ne aggiunge uno interno a lungo
termine.
Il progetto a lungo termine si propone di sviluppare
un modello d’uso dell’energia non più centralizzato
ma distribuito, con la realizzazione di vere e proprie
comunità energetiche locali. Nel 2012 è stata studiata
un’architettura innovativa di Micro Grid per abilitare
la gestione cooperativa dell’energia prodotta da
fonte rinnovabile e utilizzata a livello locale, grazie
a una piattaforma ICT che sfrutta le analogie esistenti
tra reti dati e reti energetiche; il modello comprende
elementi di accumulo e di conversione dell’energia
da una fonte all’altra. Per il 2013 è prevista la
realizzazione di alcuni prototipi: un test bed interno
in grado di emulare tale architettura di Micro Grid e
uno strumento di simulazione capace di prevedere le
curve di domanda e offerta di energia, il contenimento
della domanda, le politiche di stoccaggio, il controllo
e l’interazione della rete con altre reti energetiche.
Le iniziative di ricerca a breve e medio termine hanno
spaziato dal monitoraggio dei consumi attraverso reti
di sensori intelligenti, al monitoraggio di consumi
delle amministrazioni pubbliche attraverso soluzioni
a basso investimento basate sul cloud, ai sistemi per il
controllo dell’illuminazione sia pubblica che privata,
ai progetti riguardanti l’integrazione dell’ICT nelle reti
energetiche smart. In particolare vanno citati Energy
Awareness, che studia politiche legate al risparmio
e all’ottimizzazione dell’impronta energetica di un
distretto (finanziato da Telecom Italia) e SIREC, per
realizzare un sistema integrato per la raccolta dei
rifiuti e la loro valorizzazione energetica attraverso
un sistema di cogenerazione in grado di produrre
energia elettrica e calore per un quartiere (proposta
presentata al bando nazionale Smart Cities and
Communities).
Nel 2012 il programma strategico Smart Energy
ha costruito un network di collaborazioni nazionali
e internazionali, con attori del settore dell’energia
e PMI operanti nel mondo dei sistemi e dei servizi
energetici. In particolare partecipa alla Smart City
Stakeholder Platform nel gruppo Energy & Supply
Networks, al panel Cross-Cutting Technologies della
Renewable Heating and Cooling Platform (RHC) e
allo Steering Committee della District Heating and
Cooling plus (DHC+) Platform.
Smart City
Il programma strategico Smart City promuove l’uso
dell’ICT come fattore abilitante di un approccio
integrato e interdisciplinare nella progettazione e
nel funzionamento della città, considerata come un
sistema complesso. L’obiettivo è perseguire una triplice
sostenibilità: ambientale, sociale ed economica.
ricerca e innovazione
Attività e progetti
Il programma strategico Smart City si sviluppa su un
progetto di ricerca interno, avviato a febbraio 2012,
e su una serie di iniziative realizzate in collaborazione
con diversi attori pubblici e privati.
Il progetto interno rappresenta l’ossatura del
programma, e nella sua prima fase si è concentrato
su quattro obiettivi: identificare il dominio di
applicazione della smart city; creare un osservatorio
sullo stato dell’arte mondiale e sui principali progetti
di ricerca europei in corso; definire una metodologia
di selezione e misurazione oggettiva degli indicatori
di performance (KPI) delle città intelligenti; identificare
bisogni e sfide strategiche di Torino Smart City.
Le proposte di progetti di ricerca dedicati alle smart
city, realizzate in collaborazione con partner esterni,
sono state 15: 8 su bandi europei e 7 sul bando
nazionale Smart Cities and Communities. Particolare
attenzione è stata posta al coinvolgimento degli attori
territoriali: pubbliche amministrazioni (in particolare
la Città di Torino, ma anche centri urbani più piccoli
come Asti e le province di Biella, Novara e Vercelli),
piccole e medie imprese locali, ma anche aziende
nazionali e multinazionali, il Politecnico di Torino
e il SITI. Altrettanto importante l’associazione con
città europee eccellenti fra le smart city, l’attenzione
alla sostenibilità nelle sue diverse accezioni,
l’introduzione di elementi di social innovation e la
sperimentazione di nuovi modelli di business per la
Pubblica Amministrazione.
L’ISMB è divenuto partner strategico di
IN.CUL.TU.RE, progetto di social innovation
presentato da un gruppo di under 30 e premiato
dal MIUR, che prevede lo sviluppo di soluzioni ICT
per l’efficienza energetica e la valorizzazione del
patrimonio artistico-culturale nel Salento.
È stata avviata la collaborazione con l’Osservatorio
sul mercato del lavoro della Provincia di Torino per
la visualizzazione interattiva e la comprensione
efficace (da parte di cittadini e policy-maker) dei dati
sull’andamento del lavoro nel territorio.
È stato realizzato per conto della Camera di
commercio di Padova, in collaborazione con il
Politecnico di Torino, uno studio nell’ambito del
progetto Soft City finalizzato a convertire un’area del
capoluogo patavino – dove si concentrano industrie e
aziende di servizi – in un polo tecnologico in grado di
diventare epicentro di innovazione all’insegna della
smart city per tutta la provincia.
L’ISMB si è impegnato a costruire un network di
collaborazioni internazionali, tra le quali la Smart
Cities Stakeholder Platform europea, l’iniziativa
World Smart Capital, l’associazione europea degli
Intelligent Transport Systems ERTICO, le piattaforme
DHC (District Heating and Cooling), RHC (Renewable
Heating and Cooling) ed EERA (European Energy
Research Alliance) nel settore dell’energia.
Per il 2013 sono previsti: lo sviluppo di un modello
integrato della mobilità elettrica che tenga conto
degli impatti socioeconomici sul traffico e sui consumi
energetici; la realizzazione di un esperimento di
participatory sensing, nel quale una community di
cittadini contribuirà fornendo risultati di comune
interesse; l’elaborazione di un Decision Support System
che impieghi l’ICT come strumento di pianificazione,
modellizzazione e controllo per identificare percorsi
robusti verso l’innovazione sostenibile delle città
e infine la sperimentazione di nuove modalità di
finanziamento dei progetti in ambito smart city.
Smart Health
Il programma strategico Smart Health studia le
applicazioni dell’ICT per migliorare qualità ed
efficienza del sistema sanitario, con soluzioni in
ambito di prevenzione, assistenza personalizzata e
monitoraggio di pazienti cronici, al fine di ottimizzare
e ridurre l'uso improprio dei servizi sociosanitari.
Attività e progetti
Avviato nel 2011, il programma strategico Smart
Health si sviluppa lungo tre direttrici di lavoro.
La prima direttrice riguarda il monitoraggio dei
pazienti cronici (oncologici, affetti da morbo di
Parkinson e da malattie broncopolmonari) o acuti
29Resoconto annuale e ricadute sociali ISMB 201228 Resoconto annuale e ricadute sociali ISMB 2012
I risultati
(riabilitazione motoria) per favorire le cure al di fuori
delle strutture ospedaliere con soluzioni di sanità
personalizzata che premiano il ruolo attivo del
paziente nel processo di cura. Si studia un modello
di sanità che prevede soluzioni di telemonitoraggio e
teleassistenza, in cui risulta centrale la capacità e la
volontà del paziente di gestire il proprio processo di
cura (self-management). Si tratta di processi sanitari
che si avvalgono di un ambiente tecnologico capace
di archiviare, gestire e analizzare informazioni,
restituendo a medico e paziente feedback appropriati
attraverso le reti di telecomunicazione (fisse e mobili).
La seconda direttrice riguarda la prevenzione
di tipo genomico (studio di biomarker) o legata
alla promozione e al monitoraggio di stili di vita
sani (basata su un set di 15 indicatori fra i quali
l’alimentazione, l’attività fisica e lo stress).
La terza direttrice riguarda la cura dei pazienti
anziani (dentro e fuori l’ambiente domestico)
dal punto di vista della sicurezza fisica e del loro
benessere, sfruttando le tecnologie assistive, ideando
e sviluppando soluzioni semplici e inclusive a basso
costo e facilmente accettabili. Un obiettivo trasversale
è valutare l’efficienza dei processi del sistema
sanitario, utilizzando il paradigma del Business
Process Modelling che consente di simulare l’impatto
economico e di prestazione delle tecnologie e delle
soluzioni innovative.
Per validare i modelli e le soluzioni sviluppate si
utilizza preferibilmente lo strumento del Living Lab, un
ambiente per la sperimentazione di nuove tecnologie,
prodotti e servizi in condizioni reali.
Fra le attività svolte nel 2012 si segnalano in
particolare le quattro seguenti.
Nell’ambito del progetto PHS 4X4 è stato sviluppato
un tablet con quattro funzioni, semplice e intuitivo, che
consente di monitorare pazienti oncologici durante
cicli di chemioterapia a domicilio, processando dati
fisiologici, supportato da un servizio di teleconferenza
con il medico curante e dotato di un archivio per
la documentazione sanitaria. La sperimentazione
all’Ospedale Molinette sui primi 20 pazienti avrà
inizio nel 2013.
Nell’ambito del progetto Amica è stato realizzato il
prototipo di uno speciale orologio da polso (Adamo)
– già brevettato dall’ISMB nel 2007 e oggi entrato in
produzione da parte di un’azienda specializzata –
in grado di monitorare le principali funzioni vitali in
pazienti anziani (dentro e fuori l’ambiente domestico)
agganciandosi al cellulare e inviando opportuni
segnali in caso di pericolo.
All’interno del filone di ricerca CLAB è stato
sviluppato un sistema di teleriabilitazione motoria per i
pazienti traumatizzati affetti da malattie neurologiche
o osteoporosi, basato sull’impiego della piattaforma
Kinect di Microsoft riadattata a fini sanitari.
È stato inoltre realizzato un sistema per il
monitoraggio dello stile di vita, basato su un codice
visivo a semaforo, che considera il diario alimentare
giornaliero, l’esercizio fisico e il livello di stress,
determinando la qualità di vita a livello giornaliero.
Sono infine cresciute le collaborazioni con diverse
strutture sanitarie piemontesi (Gradenigo, CTO,
Mauriziano, IRCCS di Candiolo, Ospedale di Settimo
e Ospedale di Novara), oltre che con gli assessorati
alla salute e all’innovazione della Regione Piemonte e
la Human Genetics Foundation (HuGeF).
alta formazione
Alta formazione
La funzione formativa, esplicitamente prevista dallo
statuto dell’ISMB, ha grandi potenzialità perché può
essere collegata alle attività di scouting strategico che
sono già in atto nell’Istituto.
Nel corso degli anni le azioni di Alta Formazione
in partenariato con il Politecnico di Torino si sono
via via focalizzate sui temi di ricerca più interessanti
per l’ISMB, a sostegno della ricerca stessa e per la
valorizzazione dei risultati raggiunti. Gli assegni di
ricerca e le borse di studio che l’ISMB eroga ogni
anno tramite il Politecnico di Torino si riallacciano
alle attività effettivamente seguite dalle aree di ricerca
nell’ambito di vari progetti, mentre il supporto agli
studenti di dottorato si concreta con l’ospitalità nei
laboratori di ricerca.
Dal 2005 l’ISMB organizza, in accordo con il
Politecnico di Torino e con le Nazioni Unite (Office
for Outer Space Affairs), il Master Internazionale
Navigation and Related Applications, dedicato alle
tecnologie di localizzazione satellitare e aperto anche
a studenti dei paesi in via di sviluppo, vi svolge anche
una consistente attività didattica.
Complessivamente, i ricercatori dell’ISMB prestano
attività di docenza in quattro corsi di master di secondo
livello del Politecnico di Torino e intervengono come
docenti esterni in svariati corsi curricolari.
Altrettanto importante, per gli obiettivi dell’Istituto,
è la formazione rivolta alle aziende. Attraverso una
serie di esperienze derivanti dai corsi progettati e
realizzati nel corso degli anni per le aziende del
territorio, nel 2011 l’ISMB ha perfezionato un modello
pedagogico che si basa sui concetti estensivi di
applicazione dell’ICT ai temi dell’innovazione, anche
in settori diversi dall’ICT. Questo approccio è già stato
applicato ad alcune azioni formative per aziende e
organismi internazionali di formazione. In particolare,
nel 2012 l’ISMB ha svolto corsi di formazione per
Selex Communications, Ansaldo Ferroviaria e Fiat.
30 31Resoconto annuale e ricadute sociali ISMB 2012Resoconto annuale e ricadute sociali ISMB 2012
I risultati
Il Partnership Program è nato nel 2012 con l’obiettivo
di rafforzare il rapporto di crescita reciproca fra
l’ISMB e le imprese con cui opera.
Con quattordici associati, fra multinazionali e PMI, il
programma ha posto le basi per un rapporto nuovo
e più partecipato con l’Istituto, con l’ambizione di
realizzare un modello di cooperazione più profonda
e stabile, affinché la ricerca scientifica e l’innovazione
di prodotto e processo caratteristiche dell’Istituto
siano sempre organiche alle esigenze di breve-medio
periodo delle imprese.
Il programma ha previsto, nel corso dell’anno,
di realizzare colloqui individuali con le singole
imprese, per mettere a punto la collaborazione, ma
anche momenti di confronto collettivo, con i partner
e fra i partner. L’approfondimento della conoscenza
reciproca ha poi permesso di rinnovare l'impostazione
delle relazioni fra l’ISMB e le imprese: non si tratta di
offrire all'impresa un catalogo di attività scientifiche a
cui aderire, ma di sollecitarla a esprimere le proprie
attese in merito ai rapporti con l’Istituto, per disegnare
insieme l'innovazione e il futuro.
Alla domanda “In che modo l’ISMB potrebbe
supportarvi meglio?” con grande evidenza è emersa
l’attesa di accedere, attraverso l’Istituto, a percorsi
d’innovazione e a una visione del futuro incardinati sui
grandi temi strategici prossimi, a partire dalla smart
city. In seconda battuta è stato chiesto all’ISMB di
proseguire l’importante attività di accompagnamento
e sostegno per cogliere le opportunità dei progetti
europei, così come di offrire supporto nella ricerca,
formazione e selezione di talenti da addestrare nei
propri laboratori su attività congiunte. Infine è stata
prevista la messa a punto di azioni di marketing, per
cogliere nuove opportunità di mercato condivise.
Partnership Program
“il linguaggio delle imprese”
PARTNERSHIP PROGRAM
ISMB e SISVEL
SISVEL è leader mondiale nella gestione della
proprietà intellettuale e valorizzazione economica
dei diritti derivanti dai brevetti. La sua storia è legata
alla gestione di alcuni portafogli brevettuali di grande
successo, tra i quali lo standard MPEG audio. La
partnership fra ISMB e SISVEL riguarda la possibilità
di mettere a punto progetti congiunti finalizzati alla
generazione di nuove tecnologie protette da brevetti,
finanziando le attività di ricerca attraverso la loro
concessione in licenza a terze parti.
I campi prioritari di collaborazione sono la telefonia
mobile, l’entertainment domestico, la localizzazione
indoor e outdoor, la gestione informatizzata del
trasporto (Intelligent Transport Systems) e le green
technology. In tali ambiti, ISMB e SISVEL lavorano
insieme per favorire efficienze nelle ricerche condotte,
precisare l’ambito tecnico delle innovazioni meritevoli
di protezione e valorizzarle con gli strumenti più
adeguati della proprietà intellettuale.
SISVEL è partner di ISMB dal 2010.
ISMB e SKF
SKF è un gruppo industriale leader nella produzione
di cuscinetti volventi, sistemi di lubrificazione, sistemi
di trasmissione e parti meccatroniche, con 132
stabilimenti e 46.000 dipendenti in tutto il mondo.
La collaborazione fra ISMB e il Dipartimento di
Meccatronica del SKF Engineering Research Centre di
Utrecht è iniziata nel 2005, definendo una roadmap
tecnologica sulle reti di sensori wireless a banda stretta
e a banda larghissima per applicazioni industriali.
Nel 2010 la collaborazione si è allargata a SKF
Logistics Services Italia, allo scopo di ottimizzare i
processi logistici della catena di fornitura integrata.
L’obiettivo era aumentare qualità e affidabilità dei
centri logistici in tutto il mondo, prototipando e
validando una soluzione pilota per la tracciabilità
di magazzino, basata su tecnologia RFID: passando
attraverso un portale dotato di antenne e sistema di
lettura, i tag RFID posti sulle merci vengono identificati
automaticamente e alimentano il sistema centralizzato
di gestione del magazzino.
32 33Resoconto annuale e ricadute sociali ISMB 2012Resoconto annuale e ricadute sociali ISMB 2012
I risultati
17 gennaio
Acquisizione del segnale Galileo FM2
I ricercatori del gruppo NavSAS acquisiscono e
tracciano con successo il segnale E1 del secondo
satellite Galileo IOV (FM2 o GSAT0102) nella stazione
terminale operativa all’interno dell’Istituto.
comunicazione e informazione
Il 2012 è stato per l’ISMB un anno ricco di occasioni di visibilità: dalla partecipazione a conferenze scientifiche
di rilievo internazionale alle segnalazioni sugli organi di stampa e sulle reti televisive di progetti e iniziative che
coinvolgono l’Istituto, dalle visite di personalità italiane e straniere alla realizzazione di seminari specialistici. Le
attività di comunicazione e di informazione sono molto importanti per far conoscere il “modello Boella”, ovvero
la gestione della conoscenza non solo nella creazione dell’innovazione, ma anche nella fase implementativa e
nella successiva evoluzione. Nelle pagine che seguono vengono presentati alcuni degli eventi più significativi.
www.ismb.it/archivio-news
comunicazione e informazione
7 febbraio
Pubblicazione dell’articolo su La Stampa
“I veicoli spargisale diventano un sistema
intelligente grazie ai satelliti”
L’articolo riporta il contributo del MIC al progetto
GOLDEN-ICE: la conferma del percorso e dei parametri
di spargimento aumentano la qualità dello spargimento,
il rispetto dell’ambiente e la sicurezza dell’autista
che può prestare la massima attenzione alla guida
del veicolo, mentre lo spargisale opera in completa
autonomia.
1-4 aprile
WCNC 2012 Parigi
Nel programma della Wireless Communications and
Networking Conference, evento internazionale che
riunisce professionisti, docenti universitari e istituzioni
interessate all’evoluzione delle comunicazioni wireless,
Riccardo Scopigno, responsabile dell’area di ricerca
MLW, tiene il tutorial Vehicular Ad-Hoc Networks:
Technical Challenges, Solutions, and Evaluation
Methodologies.
6-10 marzo
CeBIT 2012 Hannover
Nell’ambito del CeBIT (uno dei più importanti eventi
internazionali per il settore ICT) l’area di ricerca
PerT partecipa al CeBIT Lab – Research and New
Technologies for Innovative ICT, in qualità di partner
del progetto europeo ebbits (enabling business-based
Internet of Things and Services).
26 aprile
Accordo di collaborazione con SISVEL
In occasione della dodicesima giornata mondiale della
proprietà intellettuale ISMB e SISVEL annunciano la
firma di un accordo di collaborazione finalizzato a
selezionare le innovazioni meritevoli di protezione e a
valorizzarle con gli strumenti più adeguati.
3534 Resoconto annuale e ricadute sociali ISMB 2012Resoconto annuale e ricadute sociali ISMB 2012
I risultati
19-20 giugno
Workshop “Using Open Data”
Durante il workshop “Using Open Data: Policy
Modeling, Citizen Empowerment, Data Journalism”
– organizzato a Bruxelles da W3C e da JRC-IPTS
nell’ambito del progetto CROSSOVER (7PQ) – l'unità
BMPI presenta i risultati dello studio, finanziato dalla
Regione Piemonte e condotto su scala internazionale, in
materia di modelli di business per il riuso
dei dati pubblici.
30 maggio
L’ISMB nell’agenda di ASECAP
I partecipanti alla 40ª conferenza ASECAP, che nel
2012 si tiene a Torino, visitano l’ISMB. I ricercatori
dell’Istituto mostrano loro alcuni dei più recenti risultati
ottenuti nell’ambito della navigazione satellitare, tra cui il
prototipo sviluppato nel progetto GOLDEN-ICE, in grado
di elaborare il segnale EGNOS per la gestione efficiente
e il controllo di spargisale e sgombraneve.
3 maggio
Green Social Festival
Dal 2 al 5 maggio si svolge a Bologna la terza
edizione del Green Social Festival, che ogni anno tratta
i grandi temi della sostenibilità sociale ed ambientale,
contribuendo così a creare la consapevolezza di
come realizzare un mondo migliore. Paolo Mulassano,
Vice Direttore Aree di Ricerca, interviene all’incontro
“Smartcities, un progetto per l’Italia”, organizzato dal
Comune di Bologna.
22-24 maggio
SPS IPC Drives Italia
Alla seconda edizione della manifestazione di
Parma dedicata al mondo dell’automazione elettrica
partecipano: MLW con il seminario WiFi in ambito
industriale: dalle possibilità odierne al futuro prossimo,
PerT con una demo di rete wireless in grado di
monitorare le condizioni dei canali radio e adattarsi
dinamicamente nel caso di interferenze e il MIC con
nuovi sistemi basati su Windows Embedded Compact.
comunicazione e informazione
22-26 ottobre
ITS World Congress 2012 Vienna
Nell’ambito dell’ITS World Congress (la più importante
vetrina mondiale per l’Intelligent Transport System, dalle
innovazioni per migliorare la mobilità alla politica dei
trasporti a basso consumo energetico), l’area MLW
presenta un nuovo modello di propagazione urbana per
le comunicazioni veicolari, il MIC un contributo sugli
spargisale e l’area Information Management i risultati
del progetto AUTUMN sui nuovi paradigmi
uomo-macchina nell’autoveicolo.
18 ottobre
TG Leonardo all’ISMB
Una troupe della RAI effettua varie riprese e interviste
all’interno dell’Istituto per la realizzazione di due
servizi trasmessi in due puntate del TG Leonardo: uno
di carattere generale e un altro sul tema dell’Internet of
Things, un mondo di oggetti capaci di interagire
uno con l’altro.
18 luglio
Visita del Presidente
della Compagnia di San Paolo
Poche settimane dopo aver assunto la carica di
Presidente della Compagnia di San Paolo, Sergio
Chiamparino visita l’Istituto e manifesta il suo
apprezzamento per le attività svolte e per le proficue
collaborazioni realizzate con l’industria e la Pubblica
Amministrazione.
28 settembre
La notte dei ricercatori 2012
L’ISMB partecipa con tre aree di ricerca (ISAST, PeRT e
MLW) alla settima edizione della Notte dei Ricercatori
che si svolge a Torino e in varie città europee.
L’iniziativa, promossa e finanziata dalla Commissione
europea, ha l’obiettivo di rafforzare il riconoscimento dei
ricercatori e del loro lavoro presso il grande pubblico, in
un contesto informale e stimolante.
37Resoconto annuale e ricadute sociali ISMB 201236 Resoconto annuale e ricadute sociali ISMB 2012
Il percorso che porta all’integrazione della respon-
sabilità sociale nella strategia di un'organizzazione
è un processo che si sviluppa nel tempo e in diverse
fasi.
L’Istituto Superiore Mario Boella ha intrapreso questo
percorso fin dall'inizio della sua attività: attraverso la
pubblicazione del suo primo bilancio sociale intende
rendere trasparente agli stakeholder le diverse prati-
che responsabili attuate anche in modo non formale.
Tra i risultati più visibili va segnalato il processo in
corso di stabilizzazione del personale, che radica i
collaboratori con contratti stabili per arricchire l’ISMB
di quelle risorse che si sono formate al suo interno.
In secondo luogo spicca l’attenzione a costruire
partnership di progetto coinvolgendo anche le imprese
del territorio, in accordo con l'obiettivo dell’Istituto di
accrescere le competenze del tessuto imprenditoriale
attraverso esperienze internazionali.
Con la pubblicazione del bilancio sociale l’ISMB si
pone nuovi traguardi legati alla restituzione pubblica
delle sue linee d’azione. In questo modo le pratiche
di responsabilità descritte, già pienamente attive, po-
tranno essere consolidate e integrate con maggiore
consapevolezza e raccontate con la ricchezza di un
apparato informativo esplicitamente pensato per ren-
derne conto all’esterno e all’interno dell’Istituto.
OBIEttivi di miglioramento
Obiettivi per il 2013
•	 Migliorare in intensità e qualità il contributo dell'ISMB all'innovazione dei processi produttivi e di servizio
attraverso il Partnership Program e la partecipazione con le aziende ai bandi pubblici di ricerca.
•	 Accrescere le competenze e l'autorevolezza sui principali domini applicativi dell'ICT per migliorare il livello
di partecipazione dell'Istituto alle dinamiche della società e la consapevolezza sociale dei ricercatori.
•	 Consolidare la collaborazione e la ricerca di sinergie con gli altri Enti strumentali della Compagnia di San
Paolo, in particolare sulle questioni territoriali, economiche e sociali.
•	 Stabilire con il Politecnico di Torino una più stretta interazione sulle strategie di ricerca nei settori della
mobilità, dell'energia e della salute.
•	 Arricchire il bilancio sociale, sia attraverso la sistematizzazione del sistema informativo interno per la raccolta
dei dati, sia migliorando il coinvolgimento attivo del personale con lo scopo di giungere ad un processo di
rendicontazione più partecipato.
La responsabilità sociale d’impresa è la responsabilità di un’organizzazione relativamente alle ricadute dei propri comportamenti e delle
proprie decisioni sui portatori d’interesse (stakeholder). La rendicontazione (accountability) è la responsabilità di un’organizzazione di
spiegare che cosa sta facendo per rispettare gli impegni assunti con gli stakeholder, in riferimento alla dimensione economica, sociale e
ambientale. In altre parole, un’organizzazione è accountable se rende conto periodicamente e comunica in modo trasparente quanto è
stato fatto nel corso delle proprie attività.
Il bilancio sociale è uno strumento volontario di rendicontazione che illustra pubblicamente i risultati dell’attività di un'organizzazione
nella loro dimensione sociale e ambientale. Il documento Resoconto annuale e ricadute sociali 2012 dell’Istituto Superiore Mario Boella è
stato predisposto secondo la metodologia ideata dal GBS (Gruppo di studio per il Bilancio Sociale). Attraverso questo documento l’ISMB
intende: dare a tutti gli stakeholder un quadro complessivo delle attività realizzate; esporre gli obiettivi di miglioramento e di innovazione
che si impegna a perseguire; promuovere e migliorare il processo di comunicazione al proprio interno e verso l’esterno.
Nel documento vengono illustrati: l’identità dell’Istituto, la sua organizzazione e le risorse umane, l’articolazione del sistema di stakeholder
e le modalità di relazione tra questi e l’Istituto, i risultati economici e il prospetto di calcolo e distribuzione del valore aggiunto relativi
agli ultimi due bilanci d’esercizio, le attività realizzate e i risultati ottenuti. Il percorso che ha portato alla realizzazione del documento è
stato intrapreso dai vertici dell’Istituto. Un gruppo di lavoro interno ha definito la struttura del documento e si è occupato della raccolta
e dell’elaborazione delle informazioni, attraverso il confronto con il personale impegnato nelle diverse attività. L'accompagnamento
metodologico è stato curato da Annalisa Magone e Martino Grande di Torino Nord Ovest.
Nota metodologica
Marco Doria
Alfredo Favenza
Zhoubing Xiong
Flavio Renga
Riccardo Scopigno
Francesco Sottile
Gianluca Falco
Giuseppina Fausto
Nadir Raimondo
Luca Pilosu
Giuseppe Caragnano
Paolo Savio
Giorgio Giordanengo
Enrico Ferro
Klodiana Goga
Marco Pasin
Barbara Branca
Gianluca Marucco
Roberto Russo
Michele Osella
Fulvia Mazzetto
Samara Boscarato
Maurizio Molinaro
Giacomo Pluchino
Francesco Scullino
Mikhail Simonov
Stefano Straullu
Edoardo Calia
Sergio Rizzi
Valerio Miot
Monica CilliElisa Pautasso
Giuseppe Franco
Anna Maria Rosso
Mirko Franceschinis
Joris Lousteau
Claudio Gianni Pastrone
Francesco Ferrero Riccardo Tomasi
Paolo Mulassano
Marco Gavelli
Alessandro Branciforti
Fabrizio Dominici
Emanuela Dolcetti
Irene Inchingolo
Giampiero Bono
Vito Macchia
Luca Fasolo
Paolo Brizzi
Roberta De Bonis Patrignani
Micaela Troglia Gamba
Elisa Grasso
Matteo Alessandro Francavilla
Javier Leonardo Araque Quijano
Guido Alejandro Gavilanes Castillo
Maria Teresa Delgado Alizo
Massimiliano Spelat
Antonio Simone
Doriana Cucci
Paolo Vergori
Andrea Vesco
Thomas Bolognesi
Marco Bazzani
Francesco Fileppo
Alfredo Biocca
Silvio Abrate
Laura Goglio
Pietro Ruiu
Sara Oggero
Maurizio Leo
Beatrice Motella
Mario Nicola
Khalid Charqane
Gabriella Povero
Giovanni Colombo
Marina Sartori Fulvio Fasolato
Marco Salasco
Antonio Sciarappa
Libera Cavallin
Antonio Defina
Antonio Nespola
Maurizio Spirito
Giorgio Dal Toè
Federico Rizzo
Andrea Scalera
Marco Righero
Marco Pini
Daniele Brevi
Hussein Khaleel
Laura Motta
Brunella Caroleo
Giovanni Bestente
Ivan Grimaldi
Emanuela Falletti
Shadi Atalla
Katia Bonifazi
Sara Coppola
Daniele Mazzocchi
Antonio Attanasio
Giusy Guglielmo
Cristiana D'Alberto
Lorenzo Mossucca
Hector A. Cozzetti
Davide Margaria
Francesca Vipiana
Enrico Baccaglini
Giovanni Luca Spoto
Antonella Frisiello
Maurizio Fantino
Michele Morello
Davide Conzon
Elia Amedeo Attardo
Antonio Lotito
Enrico Ferrera
Jie Huang
Mario Chiesa
Francesco Mauro
Olivier Terzo
Cristina Siciliano
Matteo Ruffinengo
Mariangela Savino
Rodolfo Zich
Carmine Russo
Istituto Superiore Mario Boella
Via Pier Carlo Boggio 61
10138 Torino, Italy
T: +39 011 2276201; F: +39 011 2276299
info@ismb.it
www.ismb.it
SOCI FONDATORI
Grazia VInci

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Resoconto Annuale e Ricadute Sociali 2012

  • 1. ISTITUTO SUPERIORE MARIO BOELLA 2012 RESOCONTO ANNUALE E RICADUTE SOCIALI 2012
  • 2. 3Resoconto annuale e ricadute sociali ISMB 2012 INDICE L’Istituto Identità Organizzazione Aree di Ricerca Programmi Strategici Risorse umane Mappa degli stakeholder Intervista al Direttore I numeri Risultato economico Valore aggiunto Volano degli investimenti I risultati Ricerca e innovazione Alta formazione Partnership Program Comunicazione e informazione 7 8 10 11 12 13 14 5 38 17 17 19 21 31 32 34 Obiettivi di miglioramento Lettera agli stakeholder Fondato nel luglio del 2000 dal Politecnico di Torino e dalla Compagnia di San Paolo, sostenuto dai Soci Industriali e rafforzato da solide relazioni con gli enti territoriali, l’Istituto Superiore Mario Boella (ISMB) è entrato nel suo tredicesimo anno di attività, divenendo un punto di riferimento importante del territorio torine- se e piemontese. Fedele alla sua missione fondativa, l’Istituto ha promosso programmi di ricerca e sviluppo tecnologico a carattere multidisciplinare; ha sostenuto iniziative didattiche basate sui risultati della ricerca; ha consolidato le conoscenze sulla crescente intercon- nessione tra trasformazione sociale, cambiamenti or- ganizzativi e nuove tecnologie. Le Aree di Ricerca si sono evolute e spe- cializzate, mantenendo come orizzon- te di riferimento quello internazionale, sola dimensione realmente capace di contribuire allo sviluppo del territorio. Facendo leva su progetti congiunti, coin- volgendo imprese, Politecnico di Torino e altri partner accademici della comuni- tà scientifica internazionale, l’ISMB ha consolidato il proprio ruolo di centro al servizio dell’industria e della Pubblica Amministrazione piemontesi. Nel corso dell’anno si sono molto sviluppati i Pro- grammi Strategici, che attraversano orizzontalmente le aree di ricerca proponendo un’innovazione tra- sversale lungo tutta la catena del valore. All’interno dei programmi strategici, non soltanto le competenze scientifiche e tecnologiche ma anche la capacità di parlare a mondi diversi, vitale per un centro di ricer- ca applicata, sono fortemente cresciute e cresceranno ancora nel prossimo futuro, per posizionare l’Istituto su filoni di frontiera, cogliendo e anticipando le op- portunità che si presenteranno. Funzionale alle sfide che affrontiamo sul fronte della ricerca è l’impegno espresso nell’Alta Formazione. È stato lanciato il Partnership Program, attraverso cui l’Istituto si rivolge direttamente alle imprese, per co- struire con loro un modello di cooperazione e innova- zione realmente impattante. Fin dalla nascita dell’ISMB, è stata rilevante la coope- razione con varie istituzioni internazionali di eccellen- za e con gli altri centri di ricerca del territorio. Un forte investimento è stato fatto nella selezione, formazione, stabilizzazione delle risorse umane, ca- pitale irrinunciabile dell’ISMB. Attualmente sono attivi 128 ricercatori a cui nel 2012 si sono aggiunti 115 collaboratori universitari, dottorandi e tesisti, per lo più provenienti dal Politecnico di Torino. Dal punto di vista finanziario, il 2012 ha visto un volu- me di attività prossimo agli 11 milioni di euro. In quest’ultimo anno abbiamo affronta- to molte sfide, determinati a continua- re il percorso di crescita intrapreso dal 2011, pur in una situazione generale di crisi importante. È nostra convinzione che le difficoltà economiche e sociali del nostro tempo siano anche occasione per disegnare un modello di funzionamento per l’Istituto capace di trasformare risul- tati di innovazione tecnologica e orga- nizzativa in ricadute utili e concrete per il sistema locale. Ma su questo come sugli altri aspetti, sinteticamente toccati in questa “Lettera”, rimandiamo alla lettura del- le pagine successive di questo resoconto annuale, ac- compagnandolo con un riconoscente ringraziamento ai nostri soci per la costante azione di stimolo e per l’importante supporto finanziario, ai nostri partner industriali per la fiducia e l’interesse sempre vivo, ai nostri dipendenti per la passione che mettono nel loro agire quotidiano. Il Presidente Prof. Rodolfo Zich Lettera agli stakeholder
  • 3. 5Resoconto annuale e ricadute sociali ISMB 20124 Resoconto annuale e ricadute sociali ISMB 2012 ”Sviluppo dei valori professionali e personali” l’istituto identitÀ Aprile 1999 La Compagnia di San Paolo e il Politecnico di Torino firmano una convenzione per promuovere lo sviluppo del settore ICT. Luglio 2000 Viene costituita l'associazione “Istituto Superiore Mario Boella sulle Tecnologie dell’Informazione e delle Telecomunicazioni”, con soci fondatori la Compagnia di San Paolo e il Politecnico di Torino. Marzo 2001 Cerved, Motorola, STMicroelectronics e TILab (ex CSELT) entrano in qualità di soci ordinari dell'Istituto. Gennaio 2003 L’Istituto diventa Ente strumentale della Compagnia di San Paolo. Dicembre 2003 Vengono inaugurati i nuovi laboratori: Fotonica, Antenne e Compatibilità Elettromagnetica, Networking, Servizi e Applicazioni, e-Security, Tecnologie Radiomobili per la Multimedialità. Aprile 2004 Il gruppo di navigazione satellitare del Politecnico di Torino (NavSAS) crea un laboratorio congiunto con l'Istituto. Marzo 2005 SKF si aggiunge ai soci industriali dell’Istituto. Dicembre 2007 L’Istituto diventa partner del Microsoft Innovation Centre, aperto all’interno della Cittadella Politecnica. Marzo 2011 L'Istituto si riorganizza con la creazione delle Aree di Ricerca e dei Programmi Strategici. Gennaio 2012 La rete di collaborazioni tra l'Istituto e le imprese si allarga con l’avvio del Partnership Program. identitÀ L’Istituto Superiore Mario Boella (ISMB) è un centro di ricerca applicata e di innovazione focalizzato sulle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (ICT). La sua sede è a Torino, all'interno della Cittadella Politecnica. La missione dell'ISMB è favorire la crescita e la competitività del sistema sociale con specifico riferimento a imprese, Pubblica Amministrazione, e istituzioni,operandoinmodoconcretosull'innovazione di processo e tecnologica. A tale scopo l'ISMB: • Propone modelli di innovazione tecnologica, per cogliere le opportunità emergenti in settori con forte impatto sociale (mobilità, salute ed energia) e industriale (processi produttivi e catena alimentare). • Opera per ampliare il quadro delle opportunità per la ricerca applicata, attraverso cooperazioni internazionali inserite nelle strategie dell’Unione europea. • Costruisce rapporti stabili di collaborazione con l’industria ICT e con l’industria manifatturiera ad elevata intensità di conoscenza, attraverso lo sviluppo di prototipi e soluzioni per l’innovazione di prodotto e di servizio. • Supporta i processi decisionali della Pubblica Amministrazione nei campi dell’energia, del trasporto, della salute e dell’ambiente, concorrendo all’elaborazione di prospettive future di sviluppo. • Favorisce la crescita professionale e personale dei ricercatori, preparandoli ad assumere responsabilità di gestione nei settori della ricerca ICT e a svolgere ruoli imprenditoriali.
  • 4. 6 7Resoconto annuale e ricadute sociali ISMB 2012Resoconto annuale e ricadute sociali ISMB 2012 Direttore Giovanni Colombo Vice Direttore Programmi Strategici Edoardo Calia Vice Direttore Aree di Ricerca Paolo Mulassano organizzazione Consiglio di Amministrazione Giovanni Colombo (Compagnia di San Paolo) Felice Fulvio Faraci (Telecom Italia) Letizia Lo Presti (Compagnia di San Paolo) Enrico Macii (Politecnico di Torino) Aurelio Nervo (SKF) Pietro Palella (STMicroelectronics) Rodolfo Zich (Politecnico di Torino) Presidente Rodolfo Zich Cariche statutarie Collegio dei Revisori dei Conti Luigi Puddu (Presidente) Maurizio Ferrero Margherita Spaini Edoardo Aschieri (supplente) Mario Montalcini (supplente) Direzione L'istituto Programma Smart City F. FERRERO Programma Smart Health A. SCIARAPPA Programma Smart Energy M. FANTINO ORGANIzzazione Amministrazione Risorse umane Finanza L. GOGLIO Presidente R. ZICH Direttore G. COLOMBO Vice Direttore Aree di Ricerca P. MULASSANO Vice Direttore Programmi Strategici E. CALIA Area Information Management M. molinaro Business Models & Policy Innovation E. FERRO Innovation Front End F. FERRERO (ad interim) Scouting and Publications on Innovation M. SPELAT Intellectual Property Management A. BIOCCA Area Innovation Development E. CALIA (ad interim) GNSS Core Algorithms E. FALLETTI GNSS Platforms for Safety and Environment G. MARUCCO Higher Education G. POVERO Area Navigation Technologies M. PINI IoT Objects and Platforms M. SPIRITO (ad interim) Pervasive Secure Networks C. PASTRONE IoT Service Management R. TOMASI Area Pervasive Technologies M. SPIRITO Vehicular Networks and Broadband Wireless Access D. BREVI Multimedia Adaptation and Interaction M. GAVELLI Antenna and EMC F. VIPIANA (ad interim) Area Multi-Layer Wireless Solutions R. SCOPIGNO Area Photonics S. ABRATE MIC on SW Technologies and Architectures F. DOMINICI Infrastructure and Systems for Advanced Computing O. TERZO Handheld and Usability A. LOTITO Area Information Systems Architectures and SW Technologies D. MAZZOCCHI
  • 5. 8 9Resoconto annuale e ricadute sociali ISMB 2012Resoconto annuale e ricadute sociali ISMB 2012 l’istituto Infrastrutture di calcolo su tecnologia cloud computing per l’elaborazione di grandi quantità di dati; innovazione e sperimentazione nei dispositivi e nelle tecnologie a servizio della mobilità; embedded systems e smart systems. Embedded systems; energy harvesting; comunicazioni wireless autonome, robuste e sicure; reti eterogenee di larga scala; elaborazione di dati; middleware per l’Internet of Things; smart factories, città sostenibili, efficienza energetica e smart grids. Protocolli per servizi real-time e reti veicolari (VANET); attività sperimentali e teoriche su antenne e compatibilità elettromagnetica; architetture wireless per contenuti multimediali. Telecomunicazioni ottiche su fibra di vetro per reti backbone (>100 Gb/s, >100 km) e reti di accesso (reti ottiche passive PON); telecomunizazioni ottiche su fibra plastica per reti locali e ultimo miglio; fibre ottiche speciali per applicazioni non lineari e laser in fibra ottica. Tecnologie e applicazioni dei sistemi per la navigazione satellitare (GNSS); ricevitori in tecnologia software radio; sistemi complessi basati su GPS, Galileo ed EGNOS. ISAST Information Systems Architectures SW Technologies PerT Pervasive Technologies MLW Multi-Layer Wireless Solutions Photonics NavSAS Navigation Technologies aree di ricerca aree di ricerca – programmi strategici programmi strategici Supporto a decisori politici ed enti pubblici nell’uso dell’ICT come leva strategica per lo sviluppo sostenibile e la competitività; presidio dell’innovazione tecnologica con un focus particolare in ambito bancario e finanziario; valorizzazione della proprietà intellettuale. Studio dei problemi della sostenibilità energetica, con enfasi sul ruolo abilitante delle tecnologie ICT per un uso senza sprechi e più efficiente dell’energia prodotta, soprattutto da fonti rinnovabili. Gestione dei contenuti e visualizzazione dei dati mediante sistemi e strumenti ICT; User eXperience e Interaction Design in vari domini applicativi; sviluppi innovativi per l’accessibilità e l’usabilità nel web; produzione di pubblicazioni multimediali. Sviluppo di applicazioni ICT per migliorare qualità ed efficienza del sistema sanitario, con soluzioni in ambito di prevenzione, assistenza personalizzata e monitoraggio di pazienti cronici, orientate a promuovere un ruolo attivo del cittadino nella gestione della sua salute. Innovation Development Smart Energy Information Management Smart Health Uso dell’ICT come fattore abilitante di un approccio integrato e interdisciplinare nella progettazione e nel funzionamento della città, considerata come un sistema complesso, con l’obiettivo di promuovere una triplice sostenibilità: ambientale, sociale ed economica. Smart City
  • 6. 10 11Resoconto annuale e ricadute sociali ISMB 2012Resoconto annuale e ricadute sociali ISMB 2012 l’istituto risorse umane Situazione al 31/12/2012 risorse umane – MAPPA DEGLI STAKEHOLDER Supporto agli enti istituzionali nei processi decisionali per orientarne le scelte e progettare il futuro. Condivisione con il mondo delle imprese di modelli di innovazione tecnologica in grado di cogliere le opportunità emergenti. imprese Istituzioniricerca MAPPA DEGLI STAKEHOLDER Occasioni di apprendimento sull’innovazione per il personale dell’Istituto, gli studenti e i ricercatori ospiti, la società civile. societÀ Dialogo con il mondo della ricerca e della didattica su idee e soluzioni privilegiando un punto di vista internazionale. Rapporti strutturali Rapporti diretti Rapporti strategici Rapporti finalizzati Piccole e medie imprese Centri di ricerca Italia e mondo Università Italia e mondo docenti E Ricercatori Studenti giovani Talenti Fornitori Enti strumentali Grandi imprese imprese del Partnership Program Dipendenti e Collaboratori media Terzo settore So c ifondatori ESA e ASI Soci Ordinari Compagnia di san paolo Politecnico di torino Confindustria altri Enti territoriali città Di torino italia COMMISSIONE Europea Camera di commercio
  • 7. 12 13Resoconto annuale e ricadute sociali ISMB 2012Resoconto annuale e ricadute sociali ISMB 2012 l’istituto intervista al direttore “strategia e modello boella” Sulla base della sua esperienza internazio- nale, rispetto agli enti di ricerca degli altri paesi, quanto “parla europeo” l’ISMB? L’Istituto Superiore Mario Boella è nato nel 2000 per svolgere ricerca applicata e innovazione nell’ambito dell'ICT. Non si tratta solo di fare ricerca, ma di strin- gere rapporti col mondo accademico e d’impresa. La partecipazione ai programmi europei è un aspetto ca- ratteristico delle nostre attività, e porta buoni risultati: parliamo di 80-90 progetti l’anno gestiti dall’ISMB in partnership con le imprese e altre istituzioni. Lo scopo ultimo di questo sforzo è migliorare la capacità inno- vativa e trasferire conoscenza alle industrie e alla Pub- blica Amministrazione – soggetti nei confronti dei qua- li agiamo come trait d’union verso le opportunità che l’Europa offre a chi sa coglierle. Del resto sta emergen- do in Europa la forte necessità non tanto di migliorare la ricerca, ma di trasformarla con maggiore efficacia in innovazione. In questa spinta all’innovazione l’Isti- tuto trova la sua ragion d’essere. In che misura l’ISMB aiuta le imprese e la Pubblica Amministrazione a utilizzare gli strumenti offerti dall’Europa per il finanzia- mento della ricerca? Ogni volta che l’Istituto acquisisce la titolarità di un progetto europeo coinvolgendo le imprese, anche queste ultime vengono cofinanziate. Con le aziende nasce così un rapporto di fiducia reciproca, che au- menta notevolmente le potenzialità dei progetti euro- pei come veicoli d’innovazione. Abbiamo calcolato che il fattore moltiplicativo che l’ISMB è in grado di produrre è pari a circa 4: a fronte dei 5 milioni di euro di contributo concesso annualmente all’ISMB Giovanni Colombo, Direttore dell’ISMB, è un ingegnere con vasta esperienza nell’ambito della ricerca e dell’innovazione. Dal 2008 al 2012 è stato membro del Governing Board e dell’Executive Committee dell’European Institute of Innovation and Technology. dalla Compagnia di San Paolo – di cui siamo Ente strumentale – generiamo una ricaduta sul territorio di circa 20 milioni. Qual è la caratteristica dell’Istituto più ap- prezzata dagli stakeholder? Continuità e presenza, certamente. Per mantenere saldi i rapporti con le imprese, contaminandoci re- ciprocamente, abbiamo costruito un Partnership Pro- gram, per condividere le direttrici fondamentali da sviluppare insieme. Lo snodo è la versatilità dell’ICT, che consente di fare innovazione a ciclo continuo: un unico processo in cui si fondono innovazione, imple- mentazione e soluzione dei problemi. Se l’innovazione è il fattore chiave per la rinascita del nostro sistema sociale ed eco- nomico, quale riflesso dovremmo attenderci sulla formazione del capitale umano, base del processo innovativo? Le persone, le loro competenze e la loro creatività sono l’additivo essenziale. L’Istituto ci crede metten- do quotidianamente all’opera i suoi 120 ricercatori, ma anche offrendosi come punto di riferimento delle imprese per il reclutamento. Accade che le aziende ci chiedano di selezionare ingegneri o persona- le specialistico da assumere, facendo prima alcuni mesi d’esperienza presso i nostri laboratori, dove la cultura acquisita all’università si consolida col pragmatismo che deriva dalla vocazione applicati- va dell’Istituto. La formazione è un ambito sul quale stiamo scommettendo, consapevoli che un elemento di debolezza dell’economia europea è il modo di fronteggiare il life-long learning, la formazione lungo tutto il ciclo della vita che consente di esse- re aggiornati e restare produttivi. Su questo aspetto stiamo perfezionando dei corsi basati sull’ICT, con caratteristiche formative e pedagogiche origina- li: vorremmo assumere un ruolo sociale, aiutando le aziende a rimanere agganciate a processi evolutivi che spesso escludono i lavoratori dalla comprensione di ciò che sta avvenendo per la velocità a cui l’inno- vazione ha luogo. Tornando alla vocazione Europa, quali sono i prossimi passi dell’Istituto? Il prossimo obiettivo è il programma Horizon 2020, per cui stiamo cercando, insieme agli altri Enti stru- mentali della Compagnia di San Paolo, di costruire una visione complessiva dell’innovazione, che includa le scienze sociali, le trasformazioni urbane e i sistemi energetici. La sfida è coniugare tre elementi appa- rentemente in contraddizione: smartness, cioè intelli- genza intesa come capacità di migliorare i processi, sostenibilità ambientale e coesione sociale. In realtà si tratta di una sfida esaltante. INTERVISTA AL DIRETTORE
  • 8. 15Resoconto annuale e ricadute sociali ISMB 201214 Resoconto annuale e ricadute sociali ISMB 2012 ”Risultato economico, creazione e distribuzione del valore aggiunto” I numeri risultato economico – valore aggiunto VALORE AGGIUNTO Il valore aggiunto misura la ricchezza prodotta dall’ISMB nel 2012, dal punto di vista di tutti coloro che partecipano alla sua distribuzione; mostra cioè come le attività dell’Istituto contribuiscano al benessere della comunità locale producendo e distribuendo ricchezza economica per tutti gli stakeholder: al personale tramite gli stipendi, ai fornitori mediante i contratti, alla Pubblica Amministrazione con le tasse e alla comunità locale con le liberalità esterne. Il calcolo del valore aggiunto si esegue riclassificando alcune grandezze del Bilancio d’esercizio, redatto nel rispetto delle norme civilistiche e verificato dagli organi di controllo. La peculiarità dell’approccio è che tali grandezze, mentre nel Bilancio d’esercizio sono indicate come un “meno” (trattandosi di uscite che diminuiscono la ricchezza dell’ente), nel bilancio sociale si trasformano in “più” (sono interpretate come benefici diretti e indiretti, risorse distribuite e utilità sociale per il territorio). RISULTATO ECONOMICO Rendiconto gestionale 2012 2011 Proventi Contributi da soci fondatori e ordinari 5.030.000 5.030.000 Ricavi dall’attività di innovazione e ricerca 5.030.439 4.952.302 Ricavi finanziari e patrimoniali 32.429 40.600 Ricavi straordinari 986.085 266.930 Totale proventi 11.078.953 10.289.832 Oneri Costi per il personale 6.339.354 6.103.225 Costi per l’attività di innovazione e ricerca 2.989.998 3.557.008 Accantonamento fondi 1.570.377 388.396 Altri costi 170.941 149.647 Totale oneri 11.070.670 10.198.276 Avanzo d’esercizio 8.263 91.556 Differenza tra valore economico generato e costi sostenuti per l’acquisizione di beni e servizi. Valore aggiunto Somma tra valore aggiunto caratteristico lordo e le componenti accessorie e straordinarie. Valore aggiunto globale lordo Differenza tra valore aggiunto globale lordo e ammortamenti. Valore aggiunto globale netto Differenza tra ricavi e costi intermedi. I costi intermedi sono i costi che non costituiscono remunerazione per gli interlocutori interni dell’organizzazione (come il personale) e non vanno a favore degli interlocutori esterni (la comunità locale, i finanziatori o la Pubblica Amministrazione). Valore aggiunto caratteristico lordo Valori espressi in euro
  • 9. 16 17Resoconto annuale e ricadute sociali ISMB 2012Resoconto annuale e ricadute sociali ISMB 2012 I numeri Nel 2012 il valore aggiunto globale netto generato per gli stakeholder è stato pari a 8 milioni di euro, con un lieve calo (–2%) rispetto all’anno precedente. La quota destinata al personale, pari a 7,5 milioni di euro (+1% rispetto al 2011), rappresenta il 93,9% del totale ed è formata da compensi per collaboratori e stipendi per i dipendenti (compresi i contributi previdenziali a carico del datore di lavoro e l’accantonamento al fondo di trattamento di fine rapporto). Come si vede dal confronto fra 2011 e 2012, la politica di stabilizzazione del personale messa in atto dall’ISMB, a parità di risorse, ha fatto incrementare il valore destinato ai dipendenti (+4%) e di conseguenza decrescere la quota destinata ai collaboratori (–4%). La quota distribuita alla Pubblica Amministrazione è di circa 142 mila euro, pari all’1,8% del totale (+3,5% rispetto al 2011). La quota distribuita agli istituti di credito è di circa 15 mila euro, pari allo 0,2% del totale (–16% rispetto al 2011), composta esclusivamente da oneri finanziari. La quota distribuita all’Istituto stesso, rappresentata dall’avanzo di gestione, è di circa 8 mila euro, pari allo 0,1% del totale. Infine alla comunità locale è stata distribuita una quota di valore aggiunto pari a circa 325 mila euro, che corrisponde al 4% del totale, composta da contributi per eventi di diffusione della cultura scientifica e contributi per corsi di dottorato e master. Determinazione del valore aggiunto 2012 2011 Valore della produzione Contributi da soci fondatori e ordinari 5.030.000 5.030.000 Ricavi dall’attività di innovazione e ricerca 2.902.602 2.758.466 Totale ricavi 7.932.753 7.796.626 Oneri intermedi della produzione Costi per l’attività di innovazione e ricerca 653.064 802.738 Accantonamenti per rischi 854.609 369.500 Accantonamenti per iniziative strategiche 700.000 0 Totale costi 2.207.673 1.172.238 Valore aggiunto caratteristico lordo 5.725.080 6.624.388 Saldo componenti accessorie e straordinarie 2.673.324 2.007.587 Valore aggiunto globale lordo 8.398.404 8.631.975 Ammortamenti (397.772) (458.295) Valore aggiunto globale netto 8.000.632 8.173.680 Distribuzione del valore aggiunto 2012 2011 Personale 7.508.780 7.442.279 dipendenti 4.981.448 4.802.440 collaboratori 2.527.332 2.639.839 Pubblica Amministrazione 142.563 137.707 Istituti bancari 15.768 18.896 ISMB 8.283 91.556 Comunità locale 325.238 483.242 Valore aggiunto globale netto 8.000.632 8.173.680 Valori espressi in euro Valori espressi in euro Volano degli investimenti VOLANO DEGLI INVESTIMENTI I proventi totali realizzati dall’ISMB nell’anno 2012 sono stati 11 milioni di euro. Facendo leva sul contributo istituzionale concesso dalla Compagnia di San Paolo (5 milioni), l’Istituto ha potuto intercettare fondi per ulteriori 6 milioni, grazie soprattutto a un’estesa attività progettuale e di ricerca su bandi regionali, nazionali ed europei, di cui si dà conto nelle diverse sezioni di questo rapporto. Tuttavia la partecipazione ai bandi – esito di un’attività di networking che coinvolge imprese, università e Pubblica Amministrazione – non ha remunerato solo l’ISMB: infatti è stato calcolato che i progetti realizzati nel 2012 (6 milioni) hanno generato una ricaduta diretta verso i partner pari a circa 20 milioni, distribuiti per quasi l’80% al livello locale. A questo valore economico si deve aggiungere un valore intangibile: essere parte di network europei consente ai partner pubblici e privati dell’ISMB di sviluppare l’attitudine al confronto internazionale, entrare in meccanismi amministrativi e rendicontativi legati ai programmi internazionali sulla ricerca e l’innovazione, apprendere modalità di lavoro inedite. È questo il “Modello Boella”.
  • 10. 19Resoconto annuale e ricadute sociali ISMB 201218 Resoconto annuale e ricadute sociali ISMB 2012 ”Aree di Ricerca orientate ai principali settori dell’ICT, Programmi Strategici per l’innovazione di processo” I risultati ricerca e innovazione ISAST Information Systems Architectures and SW Technologies L’area di ricerca ISAST (Information Systems Architectures and SW Technologies) comprende le tre unità IS4AC (Infrastructure and Systems for Advanced Computing), H&U (Handheld and Usability) e MIC (Microsoft Innovation Center on SW Technologies and Architectures). Le tre unità si dedicano a temi fortemente sinergici e fondamentali per l’ICT del presente e del futuro, quali il mobile e il cloud computing. Attività e progetti L’unità IS4AC nel 2012 ha proseguito le sue attività di ricerca orientate allo sfruttamento di risorse di calcolo disponibili in rete (grid e cloud pubblici/privati/ibridi), con applicazione a diversi problemi complessi che vanno dalla bioinformatica all’elettromagnetismo computazionale, anche in collaborazione con altre aree di ricerca dell’Istituto. In particolare, l’unità si è focalizzata sull’e-Science Cloud, che permette di sfruttare i benefici del cloud computing per applicazioni scientifiche, sviluppando algoritmi adatti ad un ambiente distribuito. Tra i progetti in corso i più importanti sono HPC Cloud Pills e Cloud CEM, entrambi del Polo Regionale ICT. Nella seconda metà del 2012 l’unità ha lavorato molto alla preparazione di nuove idee progettuali in ambito regionale ed europeo (Call Security e Call ICT). Inoltre ha collaborato all’organizzazione della conferenza HCCIEA 2012 (Palermo, luglio 2012) e di diversi seminari in Italia. Nel 2013 è prevista la costituzione di un’unità di ricerca nella regione Valle D’Aosta (i-Bio Research Unit) insieme all’azienda BioDigitalValley e al consorzio CINI. Le attività svolte dall’unità H&U si declinano su entrambe le accezioni del termine mobile e quindi evidenziano, da un lato, le competenze tecniche legate al mondo handheld (smartphone, tablet, ecc.); dall’altro, le competenze più creative, economiche e sociali necessarie per la progettazione di servizi fruibili in mobilità. Su questi due binari si muovono i progetti su cui l’unità è stata impegnata nel 2012. In particolare, è importante citare l'applicazione sviluppata per la Compagnia di San Paolo, che consente ai membri del Comitato di Gestione di esaminare i documenti direttamente dal proprio tablet. Tra le altre attività: una piattaforma per offrire servizi georeferenziati ai turisti in montagna, con un occhio particolare alla sicurezza, e una soluzione di tipo Personal Health System per permettere ai medici di assistere i propri pazienti da remoto in modo continuativo e indipendentemente dalla posizione. Infine meritano di essere citate le attività svolte sulla tecnologia NFC, che hanno portato l’unità a depositare due domande di brevetto, a essere finalista al concorso SMAU Mobile App Awards 2012 e a distribuire una libreria per lo scambio di dati tra smartphone e PC (la prima nel mondo in grado di offrire tale funzionalità). L’unità MIC – nata dalla collaborazione tra l’ISMB e Microsoft – ha proseguito nel 2012 le sue attività ricerca e innovazione L’ISMB è organizzato in Aree di Ricerca orientate ai principali settori dell’ICT e interessate non solo allo sviluppo della tecnologia di base, ma anche alla sua applicazione in campo. Alle Aree di Ricerca si sono affiancati dal 2011 i Programmi Strategici che si prefiggono l'obiettivo di svolgere attività interdisciplinari nei settori più esposti alle trasformazioni indotte dalla sostenibilità economica ed ambientale, valorizzando le eccellenze tecnologiche espresse dalle Aree di Ricerca e ponendo particolare attenzione all'innovazione di processo. Nelle pagine che seguono vengono presentati i principali risultati riferiti all'anno 2012.
  • 11. 2120 Resoconto annuale e ricadute sociali ISMB 2012Resoconto annuale e ricadute sociali ISMB 2012 I risultati progettuali sull’impiego delle piattaforme Microsoft specifiche per il cloud computing (Microsoft Azure) e per il mobile (Windows Mobile 7/8), sia sui diversi progetti attivi, sia su un numero rilevante di nuove proposte ed iniziative. Tra i progetti europei più significativi vi sono WalkEGNOS e HeERO2. Quest’ultimo ha una valenza importante, oltre che per i risvolti sociali legati alla gestione delle emergenze, anche per la collaborazione internazionale con importanti realtà del settore automotive coordinate da ERTICO, l'associazione europea degli Intelligent Transport Systems. Tra i progetti regionali è da segnalare, nella roadmap di innovazione dei sistemi di winter maintenance, il progetto Golden Infra (Polo ICT). L’unità ha anche lavorato al rafforzamento delle collaborazioni industriali e si propone per il 2013 un’ulteriore crescita della collaborazione con i partner dell’Istituto, come Econocom. Oltre a contribuire in maniera significativa al programma strategico Smart Health, l’area ISAST ha iniziato a dare supporto al programma Smart City sul tema della ricarica del veicolo elettrico. Al termine del 2012 l’area ISAST comprende in totale 23 ricercatori. Pubblicazioni Il numero totale di pubblicazioni dell’area ISAST nel 2012 è stato 26: 4 tra capitoli di libri e articoli su riviste scientifiche e 22 in conferenze nazionali e internazionali. Tra le più significative si segnalano: Grid Infrastructure for Domain Decomposition Methods in Computational ElectroMagnetics per IS4AC; OPEN- NPP: an Open Source Library to Enable P2P over NFC per H&U; Salt Spreaders: from Heavy Machines to Intelligent Systems per il MIC. MLW Multi-Layer Wireless Solutions L’area di ricerca MLW (Multi-Layer Wireless Solutions) integra le tre unità BWA (soluzioni wireless a banda larga),LACE(antenneecompatibilitàelettromagnetica) e MAIN (applicazioni e strumenti multimediali). Pur presidiando aree tecnologiche distinte, le tre unità sottendono una sinergia che si manifesta in studi e progetti interdisciplinari (ad esempio problemi di propagazione ad uso di reti veicolari, problemi di posizionamento delle antenne sui veicoli e strumenti interattivi per lo studio di problematiche di rete) e nella creazione di competenze comuni utili a tutte le unità, quali l’uso di risorse computazionali su grid. Attività e progetti L’unità BWA nel 2012 ha consolidato le competenze di reti veicolari attraverso attività pratiche e l’acquisizione di due progetti europei: GAIN e GLOVE. All’interno di quest’ultimo si studiano le possibili interazioni tra reti VANET e tecnologie GNSS. Il progetto è strategico per due motivi: le due tecnologie coinvolte facilitano la collaborazione tra aree diverse; il coordinamento di un progetto europeo sulle reti VANET permette di aumentare la visibilità internazionale, soprattutto sul protocollo MS-Aloha brevettato dall’ISMB. Lo studio del wireless nell’automazione è entrato nel vivo grazie alla partnership con l’Università di Brescia e alla partecipazione al tavolo di lavoro CENELEC/ZVEI. Nel 2013 BWA intende consolidare tali azioni, esplorando anche l’ammissibilità ai gruppi di lavoro IEEE. BWA si è occupata anche di formazione (realizzazione del tutorial IEEE WCNC e di corsi di formazione per dipendenti Fiat) e di marketing (partecipazione all'evento SPS IPC Drives Italia, con premio per attività su wireless industriale). Nel corso del 2012 sono stati conseguiti anche risultati implementativi, quali il miglioramento dei modelli di canale RADII per simulazione veicolare urbana e la realizzazione di un prototipo per protocollo TD-uCSMA su RouterBoards e di prototipi per la QoS su WiFi. L’unità LACE continua a presidiare lo studio, la progettazione, la prototipazione e la misura di antenne innovative per diverse applicazioni. Nel 2012 ha rafforzato le proprie competenze nel settore dell’elettromagnetismo computazionale, ricerca e innovazione occupandosi principalmente di prototipazione elettromagnetica virtuale, facendo leva anche su importanti collaborazioni con università americane. Inoltre, in linea con le più recenti posizioni scientifiche internazionali, ha studiato soluzioni di scalabilità computazionale tramite il ricorso a grid/parallel computing. Nel corso del 2012 sono stati avviati, tra gli altri: il progetto europeo STRUCTURES, che analizza i possibili effetti di attacchi elettromagnetici su infrastrutture critiche, e il contratto di collaborazione con SKF (congiuntamente all’area PerT); sono stati acquisiti i progetti Cloud CEM (Polo ICT) e RailWaves (Polo MESAP). Nel 2013 LACE si propone di proseguire su tale cammino, con una particolare attenzione alla crescita del personale. L’unità MAIN presidia il settore multimediale, inteso come adattamento dei contenuti e degli strumenti. Nel 2012 il principale progetto dell’unità è stato WEBINOS, finanziato dalla Commissione europea (7PQ), che studia una piattaforma web-based per la fruibilità di applicazioni su dispositivi eterogenei (mobile, home media, PC e automotive). Il ruolo di MAIN all’interno del progetto è cresciuto nel tempo ed è quindi previsto un impegno maggiore nella fase conclusiva del progetto (2013). Al tema dell’interazione con i contenuti si affiancano le tecniche di elaborazione di immagini per l’assistenza domiciliare (progetto FaPre del Polo ICT), per l’analisi del terreno (collaborazione con CIRA) e per applicazioni di tipo industriale (analisi non intrusiva tramite THz, con i progetti TeraFly, ormai concluso, e TERASUPER). Nel 2013 è prevista la crescita numerica del personale. Complessivamente nel 2012 l’area MLW ha prodotto 9 proposte di collaborazione con industrie, 10 proposte regionali, 6 nazionali, 10 europee; inoltre ha collaborato in numerose occasioni con le altre aree di ricerca (in particolare con NavSAS) e con i programmi strategici (in particolare Smart City). Al termine del 2012 l’area MLW è formata da circa 20 ricercatori (più di 50 se si considerano anche le persone afferenti al Politecnico di Torino). Pubblicazioni Il numero totale di pubblicazioni dell’area MLW nel 2012 è stato 46, di cui 13 tra capitoli di libri e articoli su riviste scientifiche. Tra le più significative si segnalano: Urban VANETs and Hidden Terminals: Evaluation through a Realistic Urban Grid Propagation Model per BWA; Numerical Evaluation via Singularity Cancellation Schemes of Near-Singular Integrals Involving the Gradient of Helmholtz-Type Potentials per LACE; The Webinos Architecture: a Developer's Point of View per MAIN. NavSAS Navigation Technologies L’area di ricerca NavSAS (Navigation Technologies) comprende tre unità: GNSS Core Algorithms, GNSS Platforms for Safety and Environment e Higher Education. Le tre unità si dedicano allo studio di tecnologie e applicazioni dei sistemi di navigazione satellitare (GNSS): dai ricevitori in tecnologia software radio ai sistemi complessi basati su GPS, Galileo ed EGNOS, realizzati in collaborazione con enti nazionali e internazionali, quali GSA (European GNSS Agency), ESA (European Space Agency), JRC (Joint Research Center) della Commissione europea, ASI (Agenzia Spaziale Italiana) e INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia). Attività e progetti Anche nel 2012 le attività e i progetti dell’area NavSAS sono stati condotti secondo la suddivisione in tre unità. L’unità GNSS Core Algorithms ha continuato con le attività sul progetto SRT_LOCUPS – finanziato dalla Regione Piemonte (Polo ICT) per la realizzazione di ricevitori GPS/Galileo a basso costo – ed è arrivata all’ultima fase (preliminare ai test finali) del progetto PROSA, finanziato da Selex Elsag per lo sviluppo di ricevitori GPS/Galileo professionali. In collaborazione con l’area MLW, l’unità ha avviato il progetto GLOVE, finanziato dalla GSA e dedicato allo studio
  • 12. 2322 Resoconto annuale e ricadute sociali ISMB 2012Resoconto annuale e ricadute sociali ISMB 2012 I risultati di ricevitori GPS e Galileo di nuova generazione per applicazioni automotive. Nei primi mesi del 2012 l’unità ha iniziato un’intensa collaborazione con Ansaldo STS finalizzata a realizzare un sistema di localizzazione per applicazioni ferroviarie basato su GPS. Nell’ambito di tale collaborazione i ricercatori dell’unità hanno tenuto un corso di formazione sui sistemi di navigazione satellitare presso le sedi dell’azienda di Genova e Napoli. L’unità GNSS Platforms for Safety and Environment ha concluso il progetto PEGASUS, finanziato dall’ASI allo scopo di sviluppare un ricevitore Galileo avanzato per applicazioni Safety-of-Life. I ricercatori dell’unità hanno inoltre lavorato ai progetti WalkEGNOS, GAIN e LOGAM, finanziati dalla GSA, e hanno preparato le proposte di progetto HeERO2 e FLOODIS, che riguardano sistemi complessi basati su ricevitori GNSS per la gestione efficiente di flotte e di utenti in situazioni di emergenza. L’unità Higher Education ha continuato le attività del progetto G-TRAIN, finanziato dalla Commissione europea, e nel quadro della cooperazione internazionale (soprattutto con il Sud-Est asiatico) ha avviato i progetti G-NAVIS e GENIUS, entrambi finanziati dalla GSA. Nel progetto GINESTRA, finanziato dall’ESA, l’unità coordina alcuni ricercatori del Politecnico di Torino e dell’INGV. È da segnalare, infine, la commessa industriale ricevuta dall’ESA per il monitoraggio dei segnali GNSS in Vietnam presso il centro NAVIS di Hanoi. Nell’ultima parte del 2012 la collaborazione è stata estesa al JRC per il monitoraggio della ionosfera attraverso l’analisi di segnali GNSS. Al termine del 2012 l’area NavSAS comprende in totale 11 ricercatori. Pubblicazioni Anche nel 2012 tutte le unità dell’area hanno perseguito la diffusione dei risultati della ricerca attraverso 11 pubblicazioni su riviste scientifiche e 20 in conferenze internazionali. Tra le più significative si segnalano: Contact! First Acquisition and Tracking of IOV Galileo Signals; Combination of Squared Correlators for Multipath Mitigation in SoL GNSS Receivers; Multipath Mitigation in SoL Environments Using a Combination of Squared Correlators; FPGA Implementation Issues of a Two-Pole Adaptive Notch Filter for GPS/Galileo Receivers. PerT Pervasive Technologies L’area di ricerca PerT (Pervasive Technologies) studia e sviluppa tecnologie abilitanti il paradigma dell’Internet of Things (IoT), secondo il quale ogni oggetto fisico, arricchito di funzionalità di comunicazione, si trasforma in sorgente informativa e diventa parte di una rete globale e distribuita costituita da un numero elevato di nodi eterogenei che interagiscono autonomamente con il mondo reale, partecipando così attivamente ai processi produttivi, economici e sociali. L’area è formata da tre unità: IoT Objects and Platforms, Pervasive Secure Networks e IoT Service Management. Attività e progetti Nel 2012 il portfolio dell’area PerT include 24 progetti, di cui 7 progetti cofinanziati dalla Commissione europea; 9 progetti cofinanziati nazionali o regionali; 5 commesse di ricerca industriali; 3 progetti inquadrati nel programma strategico Smart Energy. Vengono inoltre realizzate attività autofinanziate di ricerca esplorativa, in collaborazione con il Politecnico di Torino. I ricercatori dell’area hanno partecipato attivamente ai programmi strategici dell’Istituto, contribuendo, in particolare, alla preparazione di 3 proposte di progetto (2 europee e 1 industriale) ed eseguendo 2 fra i 3 task attivi del progetto strategico associato a Smart Energy. Complessivamente, nel 2012 l’area ha generato 23 proposte progettuali. Il crescente numero di progetti europei permette all’area PerT di presidiare a livello internazionale importanti temi di ricerca attinenti alle tecnologie e alle applicazioni dell’Internet of Things. Questi progetti hanno per propria natura un respiro pluriennale e una ricerca e innovazione dimensione economica molto rilevante non solo per l’area, a cui portano oltre il 60% dei finanziamenti, ma anche per l’Istituto (il valore complessivo è di circa 3,5 milioni di euro). Degno di particolare attenzione è il progetto europeo triennale GreenCom sulle smart grid elettriche, iniziato nel mese di novembre e coordinato dal responsabile dell’area. I progetti regionali attivi consentono all’area PerT di mantenere uno stretto contatto con le realtà industriali locali e di promuovere sul territorio la cultura dell’innovazione di processo. Nell’ambito delle commesse di ricerca con le industrie (Telecom Italia, SKF, STMicroelectronics e Aviospace) si studiano l’applicazione delle tecnologie RFID alla logistica, l’uso delle reti di sensori wireless per l’efficienza energetica, il monitoraggio in ambienti ostili per la propagazione radio quali i lanciatori aerospaziali e i mezzi ferroviari e si svolgono anche attività specifiche sull’energy harvesting. Per far fronte al crescente numero di progetti, nel 2012 è proseguito il processo di selezione di nuovi ricercatori. Al termine del 2012 l’area PerT comprende circa 30 ricercatori, di cui circa 10 afferenti al Politecnico di Torino. Pubblicazioni Nel 2012 i risultati delle ricerche dell’area PerT hanno generato 4 pubblicazioni su riviste scientifiche e 8 in conferenze internazionali. L’articolo Frequency Agile Wireless Sensor Networks: Design and Implementation (IEEE Sensor Journal 2012) è stato uno dei più scaricati dal sito IEEExplore ed ha vinto uno dei due premi "ISMB Best Paper Award 2012". Photonics L’area di ricerca Photonics si occupa di telecomunicazioni ottiche sia su fibra di vetro per reti backbone (>100 Gb/s, >100 km) e reti di accesso (reti ottiche passive PON), sia su fibra plastica per reti locali e ultimo miglio. L’area è anche attiva nel campo delle fibre ottiche speciali per applicazioni non lineari e dei laser in fibra ottica. Attività e progetti Nel 2012 l’area Photonics ha consolidato l’importante collaborazione industriale con Cisco Photonics, riguardante sistemi di telecomunicazioni ottiche ad alta velocità (100 Gb/s e oltre) su lunghissima distanza. Ilprimosemestredel2012havistol’avviodelprogetto SIMPLE, finanziato per l’Italia dal MIUR nell’ambito dell’iniziativa europea EUREKA/EUROSTARS. Il progetto, coordinato da Teem Photonics, include partner italiani e francesi e prevede la realizzazione di sistemi laser innovativi per varie applicazioni, tra cui un sistema per il monitoraggio ferroviario. Nel mese di ottobre ha avuto inizio il progetto FABULOUS, finanziato dalla Commissione europea (7PQ) e coordinato dall’Istituto. Obiettivo del progetto è lo studio di un’architettura e di componenti innovativi per le reti ottiche passive (PON) per l’accesso a larga banda, come prosecuzione di attività svolte precedentemente dall’Istituto in autofinanziamento. Tra i partner del progetto è importante sottolineare la presenza di France Telecom e STMicroelectronics. Nel 2012 sono continuate le attività sul progetto LIFE, finanziato dalla Regione Piemonte nell’ambito dei Poli di Innovazione, e sul progetto OCTOPUS, inquadrato nel Piano Nazionale della Ricerca Militare (PNRM), entrambi avviati nel 2011. LIFE riguarda lo studio di vetri speciali per la prototipazione di fibre ottiche atte alla realizzazione di laser in fibra, mentre OCTOPUS riguarda la prototipazione di sistemi in fibra ottica plastica adatti all’installazione in ambienti ostili. Nel 2013 l’area Photonics prevede di rafforzare la collaborazione con Cisco, di proseguire con la presentazione di proposte nel campo delle PON e di preparare una proposta FET sul tema delle fibre ottiche innovative. È anche di importanza strategica il consolidamento del rapporto con France Telecom, come testimonia l’avvio di un secondo progetto europeo congiunto, e con CEA-Leti (Francia),
  • 13. 2524 Resoconto annuale e ricadute sociali ISMB 2012Resoconto annuale e ricadute sociali ISMB 2012 I risultati protagonista nel settore della Silicon Photonics. Si prevede inoltre di valutare come le competenze e le strumentazioni peculiari dell’area possano essere utilizzate in ambiti che non siano esclusivamente legati alla fotonica e alle comunicazioni ottiche. Al termine del 2012 l’area Photonics comprende 8 ricercatori, a cui si devono aggiungere numerosi ricercatori del Politecnico di Torino. Pubblicazioni Nel 2012 l’area Photonics ha prodotto 17 pubblicazioni in conferenze internazionali e 11 su riviste scientifiche. Si segnalano in particolare 4 articoli su Optics Express, rivista con elevato fattore di impatto: A Novel Figure of Merit to Compare Fibers in Coherent Detection Systems with Uncompensated Links; Multiple Visible Emission by means of Up- Conversion Process in a Microstructured Tellurite Grall Optical Fiber; Characterization of Uncooled RSOA for Upstream Transmission in WDM Reflective PONs; Optimization of Self-Coherent Reflective PON to Achieve a New Record 42 dB ODN Power Budget after 100 km at 1.25 Gbps. Information Management L’area Information Management ha come linee di attività principali: uso di sistemi e strumenti ICT per la gestione di contenuti e la visualizzazione di dati complessi; User eXperience e Interaction Design applicati a vari domini; sviluppi innovativi per l’accessibilità e l’usabilità nel web; produzione di pubblicazioni multimediali per tutto l’Istituto. Attività e progetti Nel 2012 l’area Information Management è stata impegnata su tutti i temi sopra menzionati, oltre a offrire il consueto supporto agli utenti interni attraverso le attività di installazione e di manutenzione delle infrastrutture hardware e software. Tra i progetti di ricerca finanziati dai Poli Regionali di Innovazione, il 2012 ha visto la conclusione di AUTUMN (nuovi paradigmi di interazione uomo- macchina in ambiente automotive) e l’avvio di AUTUMN 2 (strumenti abilitanti per l’integrazione tra auto, dispositivi mobili e servizi disponibili nel web) per il Polo ICT e la continuazione di Innovating Contents (piattaforma prototipale per la creazione di contenuti multimediali interattivi animati) per il Polo Multimedia. Nel 2012 sono state presentate alcune proposte di progetto, tra cui: IMPACT (uso di tecnologie ICT per arricchire l’esperienza di visita in ambito museale) per il Polo Multimedia e TREGA (corsi di formazione per la diffusione di EGNOS in Africa) per l’ICTP di Trieste, in collaborazione con l’area Navigation Technologies. Inoltre l’area ha contribuito alla proposta per SMAT-F2 (sistema di monitoraggio del territorio regionale basato su UAV) per la Piattaforma Aerospazio. Tra le attività di comunicazione e marketing si segnalano il completamento e la manutenzione del sito web dell’Istituto e dei suoi canali sociali, quali Facebook, Twitter, Flickr e Vimeo, e la pubblicazione della newsletter Snippets, di cui sono usciti quattro numeri tra gennaio e dicembre 2012. Nel 2012 si è inoltre avviata la collaborazione con la Provincia di Torino allo scopo di predisporre una serie di strumenti di visualizzazione interattiva di dati statistici sulla domanda e l'offerta di lavoro nel periodo 2008-2012; si tratta di un progetto autofinanziato che può avere interessanti ricadute anche sul programma strategico Smart City. Nel 2013, accanto al consolidamento delle attività degli anni precedenti, è prevista la partecipazione a proposte di progetto (non solo in ambito nazionale, ma possibilmente anche europeo) che consentano di mettere a frutto le esperienze acquisite, soprattutto sui temi della visualizzazione dei dati e della formazione. Al termine del 2012 l’area può contare su un totale di 8 persone. Pubblicazioni Sono tre gli interventi a conferenze presentati nel 2012: Declarative 3D Use-Cases for Galleries and ricerca e innovazione Marketplaces in relazione al progetto Innovating Contents; Experimenting Kinect interactions in the car e Design challenges for the Social Car in relazione al progetto AUTUMN. Innovation Development L’area Innovation Development è impegnata sui seguenti temi: supporto a decisori politici ed enti pubblici nell’uso dell’ICT come leva strategica per lo sviluppo socioeconomico sostenibile e la competitività (unità Business Models & Policy Innovation); presidio dell’innovazione tecnologica con un focus particolare in ambito bancario e finanziario (unità Scouting and Publications on Innovation); valorizzazione della proprietà intellettuale (unità Intellectual Property Management). Attività e progetti L’unità BMPI (Business Models & Policy Innovation) nel 2012 ha affrontato un momento di transizione dovuto alla conclusione del progetto dell’Osservatorio ICT della Regione Piemonte. Le attività di maggior rilievo sono state: la definizione e l’analisi dei modelli di business applicabili a piattaforme tecnologiche nell’ambito dell’Internet of Things e del risparmio energetico; la pubblicazione del contributo Business model emergenti dal riuso dell’informazione pubblica nel Libro Bianco dell’Agenzia per l’Italia Digitale, dedicato al nuovo paradigma di gestione dell’informazione da parte della Pubblica Amministrazione e alle tematiche di interoperabilità; l’elaborazione di indicatori di performance delle smart city, lavoro condotto all’interno del programma strategico Smart City e focalizzato sul caso della città di Torino; la collaborazione con CSI Piemonte per l’analisi statistica finalizzata alla realizzazione di uno strumento di supporto alle decisioni su problematiche di sicurezza urbana; lo sviluppo di progetti di ricerca regionali ed internazionali orientati alle politiche di innovazione applicabili in una società ad alto tasso di invecchiamento e all’impiego dei social media nella definizione partecipata delle politiche pubbliche. L’impegno profuso nel supportare l’innovazione della Pubblica Amministrazione è stato riconosciuto con l’invito ricevuto dal responsabile dell’unità a partecipare ad un ciclo di focus group organizzati da digitPA, su mandato della Presidenza del Consiglio, per definire le linee di indirizzo del gruppo di lavoro dedicato all’Agenda Digitale. L’unità SPI (Scouting and Publications on Innovation) per tutto il 2012 è stata principalmente impegnata nell’applicazione delle competenze assimilate nell’ambito del presidio dell’innovazione tecnologica al settore bancario e finanziario, svolgendo attività di monitoraggio e analisi per Intesa Sanpaolo. In particolare SPI si è occupata di scouting tecnologico, studiando le dinamiche evolutive in ambito ICT per individuarne i trend di sviluppo, e della realizzazione di report di approfondimento (in formato cartaceo e digitale) che adottano un approccio multidisciplinare per descrivere stati dell’arte e vision future sui fenomeni emergenti con l’obiettivo di offrire nuovi spunti per stimolare l’innovazione. L’unità ha inoltre collaborato con i programmi strategici dell’Istituto da un lato curando la newsletter mensile Smart Hub che presenta una selezione delle novità ICT per l’energia, lo sviluppo urbano e la salute, dall’altro offrendo attività di supporto al programma strategico Smart City con la realizzazione di un presidio continuativo delle principali best practice esistenti sul panorama internazionale in tema di città intelligenti. L’unità SPI ha anche partecipato al progetto Padova Soft City, che ha portato all’identificazione di soluzioni innovative per la riorganizzazione urbanistica e tecnologica di un’area industriale e di servizi del capoluogo patavino – dove si concentra un quarto delle imprese venete – in un polo tecnologico in grado di diventare epicentro dello sviluppo in ottica smart per tutta la provincia. Pubblicazioni Nel 2012 l’unità BMPI ha pubblicato due articoli: An Integrated Methodology for the Analysis of Collaboration in Industry Networks e Policy Scenarios
  • 14. 2726 Resoconto annuale e ricadute sociali ISMB 2012Resoconto annuale e ricadute sociali ISMB 2012 I risultati for Tackling Digital Exclusion in Aging Societies: An Agent-Based Simulation, entrambi su riviste scientifiche. Tra le pubblicazioni realizzate dall’unità SPI, nell’ambito delle attività svolte in collaborazione con Intesa Sanpaolo, si segnalano: Smart cities, Le nuove frontiere dell’e-shopping, Risparmio energetico, Internet delle cose, StartTech e Innovation Trend Report 2012. Smart Energy Il programma strategico Smart Energy si occupa dei grandi problemi della sostenibilità energetica, concentrandosi sul ruolo abilitante delle tecnologie ICT per un uso senza sprechi e più efficiente dell’energia prodotta, soprattutto da fonti rinnovabili. Attività e progetti Nel corso del 2012 Smart Energy si è posto l’obiettivo di comprendere come l’impiego delle tecnologie ICT possa abilitare politiche di risparmio energetico, migliorare l’efficienza nella distribuzione dell’energia e soprattutto far adottare nuovi modelli d’uso dell’energia, in particolare rinnovabile. Il programma strategico si sviluppa su progetti di ricerca con un orizzonte temporale di breve e medio termine, ai quali se ne aggiunge uno interno a lungo termine. Il progetto a lungo termine si propone di sviluppare un modello d’uso dell’energia non più centralizzato ma distribuito, con la realizzazione di vere e proprie comunità energetiche locali. Nel 2012 è stata studiata un’architettura innovativa di Micro Grid per abilitare la gestione cooperativa dell’energia prodotta da fonte rinnovabile e utilizzata a livello locale, grazie a una piattaforma ICT che sfrutta le analogie esistenti tra reti dati e reti energetiche; il modello comprende elementi di accumulo e di conversione dell’energia da una fonte all’altra. Per il 2013 è prevista la realizzazione di alcuni prototipi: un test bed interno in grado di emulare tale architettura di Micro Grid e uno strumento di simulazione capace di prevedere le curve di domanda e offerta di energia, il contenimento della domanda, le politiche di stoccaggio, il controllo e l’interazione della rete con altre reti energetiche. Le iniziative di ricerca a breve e medio termine hanno spaziato dal monitoraggio dei consumi attraverso reti di sensori intelligenti, al monitoraggio di consumi delle amministrazioni pubbliche attraverso soluzioni a basso investimento basate sul cloud, ai sistemi per il controllo dell’illuminazione sia pubblica che privata, ai progetti riguardanti l’integrazione dell’ICT nelle reti energetiche smart. In particolare vanno citati Energy Awareness, che studia politiche legate al risparmio e all’ottimizzazione dell’impronta energetica di un distretto (finanziato da Telecom Italia) e SIREC, per realizzare un sistema integrato per la raccolta dei rifiuti e la loro valorizzazione energetica attraverso un sistema di cogenerazione in grado di produrre energia elettrica e calore per un quartiere (proposta presentata al bando nazionale Smart Cities and Communities). Nel 2012 il programma strategico Smart Energy ha costruito un network di collaborazioni nazionali e internazionali, con attori del settore dell’energia e PMI operanti nel mondo dei sistemi e dei servizi energetici. In particolare partecipa alla Smart City Stakeholder Platform nel gruppo Energy & Supply Networks, al panel Cross-Cutting Technologies della Renewable Heating and Cooling Platform (RHC) e allo Steering Committee della District Heating and Cooling plus (DHC+) Platform. Smart City Il programma strategico Smart City promuove l’uso dell’ICT come fattore abilitante di un approccio integrato e interdisciplinare nella progettazione e nel funzionamento della città, considerata come un sistema complesso. L’obiettivo è perseguire una triplice sostenibilità: ambientale, sociale ed economica. ricerca e innovazione Attività e progetti Il programma strategico Smart City si sviluppa su un progetto di ricerca interno, avviato a febbraio 2012, e su una serie di iniziative realizzate in collaborazione con diversi attori pubblici e privati. Il progetto interno rappresenta l’ossatura del programma, e nella sua prima fase si è concentrato su quattro obiettivi: identificare il dominio di applicazione della smart city; creare un osservatorio sullo stato dell’arte mondiale e sui principali progetti di ricerca europei in corso; definire una metodologia di selezione e misurazione oggettiva degli indicatori di performance (KPI) delle città intelligenti; identificare bisogni e sfide strategiche di Torino Smart City. Le proposte di progetti di ricerca dedicati alle smart city, realizzate in collaborazione con partner esterni, sono state 15: 8 su bandi europei e 7 sul bando nazionale Smart Cities and Communities. Particolare attenzione è stata posta al coinvolgimento degli attori territoriali: pubbliche amministrazioni (in particolare la Città di Torino, ma anche centri urbani più piccoli come Asti e le province di Biella, Novara e Vercelli), piccole e medie imprese locali, ma anche aziende nazionali e multinazionali, il Politecnico di Torino e il SITI. Altrettanto importante l’associazione con città europee eccellenti fra le smart city, l’attenzione alla sostenibilità nelle sue diverse accezioni, l’introduzione di elementi di social innovation e la sperimentazione di nuovi modelli di business per la Pubblica Amministrazione. L’ISMB è divenuto partner strategico di IN.CUL.TU.RE, progetto di social innovation presentato da un gruppo di under 30 e premiato dal MIUR, che prevede lo sviluppo di soluzioni ICT per l’efficienza energetica e la valorizzazione del patrimonio artistico-culturale nel Salento. È stata avviata la collaborazione con l’Osservatorio sul mercato del lavoro della Provincia di Torino per la visualizzazione interattiva e la comprensione efficace (da parte di cittadini e policy-maker) dei dati sull’andamento del lavoro nel territorio. È stato realizzato per conto della Camera di commercio di Padova, in collaborazione con il Politecnico di Torino, uno studio nell’ambito del progetto Soft City finalizzato a convertire un’area del capoluogo patavino – dove si concentrano industrie e aziende di servizi – in un polo tecnologico in grado di diventare epicentro di innovazione all’insegna della smart city per tutta la provincia. L’ISMB si è impegnato a costruire un network di collaborazioni internazionali, tra le quali la Smart Cities Stakeholder Platform europea, l’iniziativa World Smart Capital, l’associazione europea degli Intelligent Transport Systems ERTICO, le piattaforme DHC (District Heating and Cooling), RHC (Renewable Heating and Cooling) ed EERA (European Energy Research Alliance) nel settore dell’energia. Per il 2013 sono previsti: lo sviluppo di un modello integrato della mobilità elettrica che tenga conto degli impatti socioeconomici sul traffico e sui consumi energetici; la realizzazione di un esperimento di participatory sensing, nel quale una community di cittadini contribuirà fornendo risultati di comune interesse; l’elaborazione di un Decision Support System che impieghi l’ICT come strumento di pianificazione, modellizzazione e controllo per identificare percorsi robusti verso l’innovazione sostenibile delle città e infine la sperimentazione di nuove modalità di finanziamento dei progetti in ambito smart city. Smart Health Il programma strategico Smart Health studia le applicazioni dell’ICT per migliorare qualità ed efficienza del sistema sanitario, con soluzioni in ambito di prevenzione, assistenza personalizzata e monitoraggio di pazienti cronici, al fine di ottimizzare e ridurre l'uso improprio dei servizi sociosanitari. Attività e progetti Avviato nel 2011, il programma strategico Smart Health si sviluppa lungo tre direttrici di lavoro. La prima direttrice riguarda il monitoraggio dei pazienti cronici (oncologici, affetti da morbo di Parkinson e da malattie broncopolmonari) o acuti
  • 15. 29Resoconto annuale e ricadute sociali ISMB 201228 Resoconto annuale e ricadute sociali ISMB 2012 I risultati (riabilitazione motoria) per favorire le cure al di fuori delle strutture ospedaliere con soluzioni di sanità personalizzata che premiano il ruolo attivo del paziente nel processo di cura. Si studia un modello di sanità che prevede soluzioni di telemonitoraggio e teleassistenza, in cui risulta centrale la capacità e la volontà del paziente di gestire il proprio processo di cura (self-management). Si tratta di processi sanitari che si avvalgono di un ambiente tecnologico capace di archiviare, gestire e analizzare informazioni, restituendo a medico e paziente feedback appropriati attraverso le reti di telecomunicazione (fisse e mobili). La seconda direttrice riguarda la prevenzione di tipo genomico (studio di biomarker) o legata alla promozione e al monitoraggio di stili di vita sani (basata su un set di 15 indicatori fra i quali l’alimentazione, l’attività fisica e lo stress). La terza direttrice riguarda la cura dei pazienti anziani (dentro e fuori l’ambiente domestico) dal punto di vista della sicurezza fisica e del loro benessere, sfruttando le tecnologie assistive, ideando e sviluppando soluzioni semplici e inclusive a basso costo e facilmente accettabili. Un obiettivo trasversale è valutare l’efficienza dei processi del sistema sanitario, utilizzando il paradigma del Business Process Modelling che consente di simulare l’impatto economico e di prestazione delle tecnologie e delle soluzioni innovative. Per validare i modelli e le soluzioni sviluppate si utilizza preferibilmente lo strumento del Living Lab, un ambiente per la sperimentazione di nuove tecnologie, prodotti e servizi in condizioni reali. Fra le attività svolte nel 2012 si segnalano in particolare le quattro seguenti. Nell’ambito del progetto PHS 4X4 è stato sviluppato un tablet con quattro funzioni, semplice e intuitivo, che consente di monitorare pazienti oncologici durante cicli di chemioterapia a domicilio, processando dati fisiologici, supportato da un servizio di teleconferenza con il medico curante e dotato di un archivio per la documentazione sanitaria. La sperimentazione all’Ospedale Molinette sui primi 20 pazienti avrà inizio nel 2013. Nell’ambito del progetto Amica è stato realizzato il prototipo di uno speciale orologio da polso (Adamo) – già brevettato dall’ISMB nel 2007 e oggi entrato in produzione da parte di un’azienda specializzata – in grado di monitorare le principali funzioni vitali in pazienti anziani (dentro e fuori l’ambiente domestico) agganciandosi al cellulare e inviando opportuni segnali in caso di pericolo. All’interno del filone di ricerca CLAB è stato sviluppato un sistema di teleriabilitazione motoria per i pazienti traumatizzati affetti da malattie neurologiche o osteoporosi, basato sull’impiego della piattaforma Kinect di Microsoft riadattata a fini sanitari. È stato inoltre realizzato un sistema per il monitoraggio dello stile di vita, basato su un codice visivo a semaforo, che considera il diario alimentare giornaliero, l’esercizio fisico e il livello di stress, determinando la qualità di vita a livello giornaliero. Sono infine cresciute le collaborazioni con diverse strutture sanitarie piemontesi (Gradenigo, CTO, Mauriziano, IRCCS di Candiolo, Ospedale di Settimo e Ospedale di Novara), oltre che con gli assessorati alla salute e all’innovazione della Regione Piemonte e la Human Genetics Foundation (HuGeF). alta formazione Alta formazione La funzione formativa, esplicitamente prevista dallo statuto dell’ISMB, ha grandi potenzialità perché può essere collegata alle attività di scouting strategico che sono già in atto nell’Istituto. Nel corso degli anni le azioni di Alta Formazione in partenariato con il Politecnico di Torino si sono via via focalizzate sui temi di ricerca più interessanti per l’ISMB, a sostegno della ricerca stessa e per la valorizzazione dei risultati raggiunti. Gli assegni di ricerca e le borse di studio che l’ISMB eroga ogni anno tramite il Politecnico di Torino si riallacciano alle attività effettivamente seguite dalle aree di ricerca nell’ambito di vari progetti, mentre il supporto agli studenti di dottorato si concreta con l’ospitalità nei laboratori di ricerca. Dal 2005 l’ISMB organizza, in accordo con il Politecnico di Torino e con le Nazioni Unite (Office for Outer Space Affairs), il Master Internazionale Navigation and Related Applications, dedicato alle tecnologie di localizzazione satellitare e aperto anche a studenti dei paesi in via di sviluppo, vi svolge anche una consistente attività didattica. Complessivamente, i ricercatori dell’ISMB prestano attività di docenza in quattro corsi di master di secondo livello del Politecnico di Torino e intervengono come docenti esterni in svariati corsi curricolari. Altrettanto importante, per gli obiettivi dell’Istituto, è la formazione rivolta alle aziende. Attraverso una serie di esperienze derivanti dai corsi progettati e realizzati nel corso degli anni per le aziende del territorio, nel 2011 l’ISMB ha perfezionato un modello pedagogico che si basa sui concetti estensivi di applicazione dell’ICT ai temi dell’innovazione, anche in settori diversi dall’ICT. Questo approccio è già stato applicato ad alcune azioni formative per aziende e organismi internazionali di formazione. In particolare, nel 2012 l’ISMB ha svolto corsi di formazione per Selex Communications, Ansaldo Ferroviaria e Fiat.
  • 16. 30 31Resoconto annuale e ricadute sociali ISMB 2012Resoconto annuale e ricadute sociali ISMB 2012 I risultati Il Partnership Program è nato nel 2012 con l’obiettivo di rafforzare il rapporto di crescita reciproca fra l’ISMB e le imprese con cui opera. Con quattordici associati, fra multinazionali e PMI, il programma ha posto le basi per un rapporto nuovo e più partecipato con l’Istituto, con l’ambizione di realizzare un modello di cooperazione più profonda e stabile, affinché la ricerca scientifica e l’innovazione di prodotto e processo caratteristiche dell’Istituto siano sempre organiche alle esigenze di breve-medio periodo delle imprese. Il programma ha previsto, nel corso dell’anno, di realizzare colloqui individuali con le singole imprese, per mettere a punto la collaborazione, ma anche momenti di confronto collettivo, con i partner e fra i partner. L’approfondimento della conoscenza reciproca ha poi permesso di rinnovare l'impostazione delle relazioni fra l’ISMB e le imprese: non si tratta di offrire all'impresa un catalogo di attività scientifiche a cui aderire, ma di sollecitarla a esprimere le proprie attese in merito ai rapporti con l’Istituto, per disegnare insieme l'innovazione e il futuro. Alla domanda “In che modo l’ISMB potrebbe supportarvi meglio?” con grande evidenza è emersa l’attesa di accedere, attraverso l’Istituto, a percorsi d’innovazione e a una visione del futuro incardinati sui grandi temi strategici prossimi, a partire dalla smart city. In seconda battuta è stato chiesto all’ISMB di proseguire l’importante attività di accompagnamento e sostegno per cogliere le opportunità dei progetti europei, così come di offrire supporto nella ricerca, formazione e selezione di talenti da addestrare nei propri laboratori su attività congiunte. Infine è stata prevista la messa a punto di azioni di marketing, per cogliere nuove opportunità di mercato condivise. Partnership Program “il linguaggio delle imprese” PARTNERSHIP PROGRAM ISMB e SISVEL SISVEL è leader mondiale nella gestione della proprietà intellettuale e valorizzazione economica dei diritti derivanti dai brevetti. La sua storia è legata alla gestione di alcuni portafogli brevettuali di grande successo, tra i quali lo standard MPEG audio. La partnership fra ISMB e SISVEL riguarda la possibilità di mettere a punto progetti congiunti finalizzati alla generazione di nuove tecnologie protette da brevetti, finanziando le attività di ricerca attraverso la loro concessione in licenza a terze parti. I campi prioritari di collaborazione sono la telefonia mobile, l’entertainment domestico, la localizzazione indoor e outdoor, la gestione informatizzata del trasporto (Intelligent Transport Systems) e le green technology. In tali ambiti, ISMB e SISVEL lavorano insieme per favorire efficienze nelle ricerche condotte, precisare l’ambito tecnico delle innovazioni meritevoli di protezione e valorizzarle con gli strumenti più adeguati della proprietà intellettuale. SISVEL è partner di ISMB dal 2010. ISMB e SKF SKF è un gruppo industriale leader nella produzione di cuscinetti volventi, sistemi di lubrificazione, sistemi di trasmissione e parti meccatroniche, con 132 stabilimenti e 46.000 dipendenti in tutto il mondo. La collaborazione fra ISMB e il Dipartimento di Meccatronica del SKF Engineering Research Centre di Utrecht è iniziata nel 2005, definendo una roadmap tecnologica sulle reti di sensori wireless a banda stretta e a banda larghissima per applicazioni industriali. Nel 2010 la collaborazione si è allargata a SKF Logistics Services Italia, allo scopo di ottimizzare i processi logistici della catena di fornitura integrata. L’obiettivo era aumentare qualità e affidabilità dei centri logistici in tutto il mondo, prototipando e validando una soluzione pilota per la tracciabilità di magazzino, basata su tecnologia RFID: passando attraverso un portale dotato di antenne e sistema di lettura, i tag RFID posti sulle merci vengono identificati automaticamente e alimentano il sistema centralizzato di gestione del magazzino.
  • 17. 32 33Resoconto annuale e ricadute sociali ISMB 2012Resoconto annuale e ricadute sociali ISMB 2012 I risultati 17 gennaio Acquisizione del segnale Galileo FM2 I ricercatori del gruppo NavSAS acquisiscono e tracciano con successo il segnale E1 del secondo satellite Galileo IOV (FM2 o GSAT0102) nella stazione terminale operativa all’interno dell’Istituto. comunicazione e informazione Il 2012 è stato per l’ISMB un anno ricco di occasioni di visibilità: dalla partecipazione a conferenze scientifiche di rilievo internazionale alle segnalazioni sugli organi di stampa e sulle reti televisive di progetti e iniziative che coinvolgono l’Istituto, dalle visite di personalità italiane e straniere alla realizzazione di seminari specialistici. Le attività di comunicazione e di informazione sono molto importanti per far conoscere il “modello Boella”, ovvero la gestione della conoscenza non solo nella creazione dell’innovazione, ma anche nella fase implementativa e nella successiva evoluzione. Nelle pagine che seguono vengono presentati alcuni degli eventi più significativi. www.ismb.it/archivio-news comunicazione e informazione 7 febbraio Pubblicazione dell’articolo su La Stampa “I veicoli spargisale diventano un sistema intelligente grazie ai satelliti” L’articolo riporta il contributo del MIC al progetto GOLDEN-ICE: la conferma del percorso e dei parametri di spargimento aumentano la qualità dello spargimento, il rispetto dell’ambiente e la sicurezza dell’autista che può prestare la massima attenzione alla guida del veicolo, mentre lo spargisale opera in completa autonomia. 1-4 aprile WCNC 2012 Parigi Nel programma della Wireless Communications and Networking Conference, evento internazionale che riunisce professionisti, docenti universitari e istituzioni interessate all’evoluzione delle comunicazioni wireless, Riccardo Scopigno, responsabile dell’area di ricerca MLW, tiene il tutorial Vehicular Ad-Hoc Networks: Technical Challenges, Solutions, and Evaluation Methodologies. 6-10 marzo CeBIT 2012 Hannover Nell’ambito del CeBIT (uno dei più importanti eventi internazionali per il settore ICT) l’area di ricerca PerT partecipa al CeBIT Lab – Research and New Technologies for Innovative ICT, in qualità di partner del progetto europeo ebbits (enabling business-based Internet of Things and Services). 26 aprile Accordo di collaborazione con SISVEL In occasione della dodicesima giornata mondiale della proprietà intellettuale ISMB e SISVEL annunciano la firma di un accordo di collaborazione finalizzato a selezionare le innovazioni meritevoli di protezione e a valorizzarle con gli strumenti più adeguati.
  • 18. 3534 Resoconto annuale e ricadute sociali ISMB 2012Resoconto annuale e ricadute sociali ISMB 2012 I risultati 19-20 giugno Workshop “Using Open Data” Durante il workshop “Using Open Data: Policy Modeling, Citizen Empowerment, Data Journalism” – organizzato a Bruxelles da W3C e da JRC-IPTS nell’ambito del progetto CROSSOVER (7PQ) – l'unità BMPI presenta i risultati dello studio, finanziato dalla Regione Piemonte e condotto su scala internazionale, in materia di modelli di business per il riuso dei dati pubblici. 30 maggio L’ISMB nell’agenda di ASECAP I partecipanti alla 40ª conferenza ASECAP, che nel 2012 si tiene a Torino, visitano l’ISMB. I ricercatori dell’Istituto mostrano loro alcuni dei più recenti risultati ottenuti nell’ambito della navigazione satellitare, tra cui il prototipo sviluppato nel progetto GOLDEN-ICE, in grado di elaborare il segnale EGNOS per la gestione efficiente e il controllo di spargisale e sgombraneve. 3 maggio Green Social Festival Dal 2 al 5 maggio si svolge a Bologna la terza edizione del Green Social Festival, che ogni anno tratta i grandi temi della sostenibilità sociale ed ambientale, contribuendo così a creare la consapevolezza di come realizzare un mondo migliore. Paolo Mulassano, Vice Direttore Aree di Ricerca, interviene all’incontro “Smartcities, un progetto per l’Italia”, organizzato dal Comune di Bologna. 22-24 maggio SPS IPC Drives Italia Alla seconda edizione della manifestazione di Parma dedicata al mondo dell’automazione elettrica partecipano: MLW con il seminario WiFi in ambito industriale: dalle possibilità odierne al futuro prossimo, PerT con una demo di rete wireless in grado di monitorare le condizioni dei canali radio e adattarsi dinamicamente nel caso di interferenze e il MIC con nuovi sistemi basati su Windows Embedded Compact. comunicazione e informazione 22-26 ottobre ITS World Congress 2012 Vienna Nell’ambito dell’ITS World Congress (la più importante vetrina mondiale per l’Intelligent Transport System, dalle innovazioni per migliorare la mobilità alla politica dei trasporti a basso consumo energetico), l’area MLW presenta un nuovo modello di propagazione urbana per le comunicazioni veicolari, il MIC un contributo sugli spargisale e l’area Information Management i risultati del progetto AUTUMN sui nuovi paradigmi uomo-macchina nell’autoveicolo. 18 ottobre TG Leonardo all’ISMB Una troupe della RAI effettua varie riprese e interviste all’interno dell’Istituto per la realizzazione di due servizi trasmessi in due puntate del TG Leonardo: uno di carattere generale e un altro sul tema dell’Internet of Things, un mondo di oggetti capaci di interagire uno con l’altro. 18 luglio Visita del Presidente della Compagnia di San Paolo Poche settimane dopo aver assunto la carica di Presidente della Compagnia di San Paolo, Sergio Chiamparino visita l’Istituto e manifesta il suo apprezzamento per le attività svolte e per le proficue collaborazioni realizzate con l’industria e la Pubblica Amministrazione. 28 settembre La notte dei ricercatori 2012 L’ISMB partecipa con tre aree di ricerca (ISAST, PeRT e MLW) alla settima edizione della Notte dei Ricercatori che si svolge a Torino e in varie città europee. L’iniziativa, promossa e finanziata dalla Commissione europea, ha l’obiettivo di rafforzare il riconoscimento dei ricercatori e del loro lavoro presso il grande pubblico, in un contesto informale e stimolante.
  • 19. 37Resoconto annuale e ricadute sociali ISMB 201236 Resoconto annuale e ricadute sociali ISMB 2012 Il percorso che porta all’integrazione della respon- sabilità sociale nella strategia di un'organizzazione è un processo che si sviluppa nel tempo e in diverse fasi. L’Istituto Superiore Mario Boella ha intrapreso questo percorso fin dall'inizio della sua attività: attraverso la pubblicazione del suo primo bilancio sociale intende rendere trasparente agli stakeholder le diverse prati- che responsabili attuate anche in modo non formale. Tra i risultati più visibili va segnalato il processo in corso di stabilizzazione del personale, che radica i collaboratori con contratti stabili per arricchire l’ISMB di quelle risorse che si sono formate al suo interno. In secondo luogo spicca l’attenzione a costruire partnership di progetto coinvolgendo anche le imprese del territorio, in accordo con l'obiettivo dell’Istituto di accrescere le competenze del tessuto imprenditoriale attraverso esperienze internazionali. Con la pubblicazione del bilancio sociale l’ISMB si pone nuovi traguardi legati alla restituzione pubblica delle sue linee d’azione. In questo modo le pratiche di responsabilità descritte, già pienamente attive, po- tranno essere consolidate e integrate con maggiore consapevolezza e raccontate con la ricchezza di un apparato informativo esplicitamente pensato per ren- derne conto all’esterno e all’interno dell’Istituto. OBIEttivi di miglioramento Obiettivi per il 2013 • Migliorare in intensità e qualità il contributo dell'ISMB all'innovazione dei processi produttivi e di servizio attraverso il Partnership Program e la partecipazione con le aziende ai bandi pubblici di ricerca. • Accrescere le competenze e l'autorevolezza sui principali domini applicativi dell'ICT per migliorare il livello di partecipazione dell'Istituto alle dinamiche della società e la consapevolezza sociale dei ricercatori. • Consolidare la collaborazione e la ricerca di sinergie con gli altri Enti strumentali della Compagnia di San Paolo, in particolare sulle questioni territoriali, economiche e sociali. • Stabilire con il Politecnico di Torino una più stretta interazione sulle strategie di ricerca nei settori della mobilità, dell'energia e della salute. • Arricchire il bilancio sociale, sia attraverso la sistematizzazione del sistema informativo interno per la raccolta dei dati, sia migliorando il coinvolgimento attivo del personale con lo scopo di giungere ad un processo di rendicontazione più partecipato. La responsabilità sociale d’impresa è la responsabilità di un’organizzazione relativamente alle ricadute dei propri comportamenti e delle proprie decisioni sui portatori d’interesse (stakeholder). La rendicontazione (accountability) è la responsabilità di un’organizzazione di spiegare che cosa sta facendo per rispettare gli impegni assunti con gli stakeholder, in riferimento alla dimensione economica, sociale e ambientale. In altre parole, un’organizzazione è accountable se rende conto periodicamente e comunica in modo trasparente quanto è stato fatto nel corso delle proprie attività. Il bilancio sociale è uno strumento volontario di rendicontazione che illustra pubblicamente i risultati dell’attività di un'organizzazione nella loro dimensione sociale e ambientale. Il documento Resoconto annuale e ricadute sociali 2012 dell’Istituto Superiore Mario Boella è stato predisposto secondo la metodologia ideata dal GBS (Gruppo di studio per il Bilancio Sociale). Attraverso questo documento l’ISMB intende: dare a tutti gli stakeholder un quadro complessivo delle attività realizzate; esporre gli obiettivi di miglioramento e di innovazione che si impegna a perseguire; promuovere e migliorare il processo di comunicazione al proprio interno e verso l’esterno. Nel documento vengono illustrati: l’identità dell’Istituto, la sua organizzazione e le risorse umane, l’articolazione del sistema di stakeholder e le modalità di relazione tra questi e l’Istituto, i risultati economici e il prospetto di calcolo e distribuzione del valore aggiunto relativi agli ultimi due bilanci d’esercizio, le attività realizzate e i risultati ottenuti. Il percorso che ha portato alla realizzazione del documento è stato intrapreso dai vertici dell’Istituto. Un gruppo di lavoro interno ha definito la struttura del documento e si è occupato della raccolta e dell’elaborazione delle informazioni, attraverso il confronto con il personale impegnato nelle diverse attività. L'accompagnamento metodologico è stato curato da Annalisa Magone e Martino Grande di Torino Nord Ovest. Nota metodologica
  • 20. Marco Doria Alfredo Favenza Zhoubing Xiong Flavio Renga Riccardo Scopigno Francesco Sottile Gianluca Falco Giuseppina Fausto Nadir Raimondo Luca Pilosu Giuseppe Caragnano Paolo Savio Giorgio Giordanengo Enrico Ferro Klodiana Goga Marco Pasin Barbara Branca Gianluca Marucco Roberto Russo Michele Osella Fulvia Mazzetto Samara Boscarato Maurizio Molinaro Giacomo Pluchino Francesco Scullino Mikhail Simonov Stefano Straullu Edoardo Calia Sergio Rizzi Valerio Miot Monica CilliElisa Pautasso Giuseppe Franco Anna Maria Rosso Mirko Franceschinis Joris Lousteau Claudio Gianni Pastrone Francesco Ferrero Riccardo Tomasi Paolo Mulassano Marco Gavelli Alessandro Branciforti Fabrizio Dominici Emanuela Dolcetti Irene Inchingolo Giampiero Bono Vito Macchia Luca Fasolo Paolo Brizzi Roberta De Bonis Patrignani Micaela Troglia Gamba Elisa Grasso Matteo Alessandro Francavilla Javier Leonardo Araque Quijano Guido Alejandro Gavilanes Castillo Maria Teresa Delgado Alizo Massimiliano Spelat Antonio Simone Doriana Cucci Paolo Vergori Andrea Vesco Thomas Bolognesi Marco Bazzani Francesco Fileppo Alfredo Biocca Silvio Abrate Laura Goglio Pietro Ruiu Sara Oggero Maurizio Leo Beatrice Motella Mario Nicola Khalid Charqane Gabriella Povero Giovanni Colombo Marina Sartori Fulvio Fasolato Marco Salasco Antonio Sciarappa Libera Cavallin Antonio Defina Antonio Nespola Maurizio Spirito Giorgio Dal Toè Federico Rizzo Andrea Scalera Marco Righero Marco Pini Daniele Brevi Hussein Khaleel Laura Motta Brunella Caroleo Giovanni Bestente Ivan Grimaldi Emanuela Falletti Shadi Atalla Katia Bonifazi Sara Coppola Daniele Mazzocchi Antonio Attanasio Giusy Guglielmo Cristiana D'Alberto Lorenzo Mossucca Hector A. Cozzetti Davide Margaria Francesca Vipiana Enrico Baccaglini Giovanni Luca Spoto Antonella Frisiello Maurizio Fantino Michele Morello Davide Conzon Elia Amedeo Attardo Antonio Lotito Enrico Ferrera Jie Huang Mario Chiesa Francesco Mauro Olivier Terzo Cristina Siciliano Matteo Ruffinengo Mariangela Savino Rodolfo Zich Carmine Russo Istituto Superiore Mario Boella Via Pier Carlo Boggio 61 10138 Torino, Italy T: +39 011 2276201; F: +39 011 2276299 info@ismb.it www.ismb.it SOCI FONDATORI Grazia VInci