2. Comportamentismo
• Inizi del 1900, nell’onda del Neo positivismo
• Comportamentismo e Neo positivismo si sviluppano in ambiti diversi
(psicologico e filosofico) ma condividono percorsi simili:
– Centralità dell’esperienza sensibile
– Verificazionismo
– Linguaggio introspettivo bollato come insensato
• Si oppone al metodo dell’introspezione di Wundt che sarebbe fallace:
l’ESPERIENZA SENSIBILE DIVENTA L’UNICA FONTE DI CONOSCENZA.
• I comportamentisti, ad eccezione di Watson, non negano l’esistenza della
mente; i processi mentali esistono ma non se ne può parlare in termini
scientifici
• Mente come BLACK BOX
• Uomo PASSIVO e PLASMABILE dall’ambiente
• La personalità è intesa come un insieme di comportamenti: l’apparente
stabilità di alcuni tratti di personalità è spiegata dalla difficoltà ad
estinguere comportamenti iperappresi.
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3. Cognitivismo
• Anni ‘60 – ’70
• Rivoluzione cognitiva
• Condivide con il comportamentismo l’esigenza di costruire una psicologia
come scienza della natura: mente studiata con metodo scientifico
• La risposta metodologica arriva dall’Intelligenza Artificiale che permette di
aprire la scatola nera attraverso l’analogia mente – computer
• Nuova concezione dell’uomo: soggetto attivo (elaboratore)
• Il modello S – R è sostituito dal modello computazionale: input – elaborazione
– output
• Interesse per i processi ma i fattori affettivi, emotivi e storico culturali sono
considerati una complicazione
• Critiche:
– Bruner: disumanizzazione della mente
– Gergen: lo definisce una wrong revolution
– Problema della validità ecologica della ricerca: il metodo, l’esperimento in laboratorio,
annienta l’oggetto in quanto non si tiene conto della natura storica socio culturale dei
fenomeni psico-sociali.
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4. Costruzionismo
• Anni ‘80
• Rivoluzione contestuale
• La posizione filosofica alla base è il Costruttivismo: la realtà è costruita dal
soggetto conoscente (opponendosi al realismo)
• Il soggetto è attivo e inserito in un contesto
• Costruzionismo individuale
• Costruzionismo sociale: la conoscenza è frutto di una costruzione
condivisa di diversi soggetti in interazione attraverso pratiche
conversazionali e linguistiche condivise
• Non esiste una realtà oggettiva indipendente da coloro che la conoscono
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5. Modello sistemico relazionale
• Dalla Teoria dei sistemi: sistemi aperti caratterizzati da:
– Totalità
– Retroazione (influenza reciproca)
– Equifinalità
Fenomeni psicologici come relazione tra individui
• Nuova visione non più incentrata sull’individuo
• L’origine della patologia è ricercata in fattori relazionali e
comunicativi
• Famiglia come sistema che tende ad un equilibrio (omeostasi)
• Si distinguono:
– FASE PRAGMATICA: focus sulle relazioni osservabili nel qui e ora
– SVOLTA SEMANTICA: il disagio psicopatologico soggettivo è ricondotto a
dimensioni semantiche intersoggettive
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6. Psicoanalisi
• Sigmund Freud
• Il termine psicoanalisi denota:
– Un metodo per l’indagine dei processi psichici
– Un metodo terapeutico per il trattamento dei disturbi nevrotici
– Una serie di conoscenze psicologiche e psicopatologiche che si assommano e convergono in
una nuova disciplina scientifica
• 2 ipotesi di base: Determinismo psichico & Esistenza di un’attività psichica
inconscia (Metapsicologia)
• Nuclei teorici più significativi:
– Libere associazioni
– Psicoanalisi come arte interpretativa
– Interpretazione dei sogni
– Rimozione
– I (conscio, preconscio, inconscio) & II topica (Es, Io, Super Io)
– Sessualità
– Teoria della libido
– Complesso Edipico
• Critiche:
– Popper: psicoanalisi come pseudo scienza basata sull’induttivismo
– Grunbaum: psicoanalisi come cattiva scienza
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