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WS Napoli 14-11-12 - Colaizzo

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Slide dell’intervento “La strategia di Europa 2020 e le politiche di coesione” in occasione del Workshop “Europa 2020: strategia, metodi e strumenti” tenutosi a Napoli il 14-11-12. L’attività è stata realizzata da FormezPA all’interno della Linea A.2 PROGETTARE del progetto Capacity SUD.

Slide dell’intervento “La strategia di Europa 2020 e le politiche di coesione” in occasione del Workshop “Europa 2020: strategia, metodi e strumenti” tenutosi a Napoli il 14-11-12. L’attività è stata realizzata da FormezPA all’interno della Linea A.2 PROGETTARE del progetto Capacity SUD.

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  1. 1. PON GOVERNANCE E AZIONI DI SISTEMA ASSE E – Capacità Istituzionale – Obiettivo Specifico 5.1 Capacity SUD La strategia Europa 2020 e le politiche di coesione Raffaele Colaizzo Napoli, 14 novembre 2012 1
  2. 2. Europa 2020 e politiche di coesione Le priorità di Europa 2020 Crescita intelligente: migliorare le prestazioni dell'UE nei campi dell'istruzione, della ricerca e innovazione, della società digitale Crescita sostenibile: creare un'economia più Approccio comune per la efficiente sotto il profilo delle risorse, più verde e coesione e lo sviluppo competitiva, attraverso la riduzione delle Le politiche per la coesione (basate su emissioni, lo sviluppo di nuove tecnologie e metodi FESR, FSE e FC), lo sviluppo rurale di produzione, etc. (FEASR) e la politica marittima e della Crescita solidale: costruire un'economia con un pesca (FEAMP) condividono un Quadro alto tasso di occupazione che favorisca la coesione Strategico Comune orientato ai risultati, alla economica, sociale e territoriale, anche attraverso verifica dei progressi e all'armonizzazione l'investimento in competenze e formazione, la delle disposizioni di esecuzione e degli modernizzazione dei mercati del lavoro e i sistemi obblighi in materia di controllo. previdenziali 2
  3. 3. Gli obiettivi di Europa 2020 Innalzamento al 75% del tasso di occupazione (per la Occupazione fascia di età compresa tra 20 e 64 anni) Aumento degli investimenti in ricerca e sviluppo ed R&S / innovazione innovazione al 3% del PIL dell'UE (pubblico e privato insieme) (i) Riduzione delle emissioni di gas serra del 20% (o persino del 30%, se le condizioni lo permettono) Cambiamenti climatici /energia rispetto al 1990; (ii) 20% del fabbisogno di energia ricavato da fonti rinnovabili; (iii) Aumento del 20% dell'efficienza energetica. (i) Riduzione degli abbandoni scolastici al di sotto del Istruzione 10%; (ii) Aumento al 40% dei 30-34enni con un'istruzione universitaria Almeno 20 milioni di persone a rischio o in situazione Povertà / emarginazione di povertà ed emarginazione in meno 3
  4. 4. La proposta di bilancio dell’Unione 2014 - 2020 4
  5. 5. La struttura della proposta di Regolamento Recante Disposizioni Comuni (RRDC) Contiene le disposizioni comuni che si applicano a tutti gli strumenti strutturali compresi nel QSC. Si riferisce a FESR, FSE, FC, FEASR e FEAMP (Fondi del QSC). Identifica i Disposizioni Comuni principi generali del sostegno, gli elementi comuni di (Parte II RRDC) pianificazione e programmazione strategica (tra cui un elenco di obiettivi tematici comuni basato sulla strategia Europa 2020) e disposizioni sul QSC a livello di Unione e sui contratti di partenariato da concludere con ciascuno Stato membro. La parte II contiene disposizioni specifiche relative al FESR, al FSE e al FC. Esse riguardano la missione e gli obiettivi della Disposizioni specifiche politica di coesione, il quadro finanziario, le modalità di su FESR, FSE e FC programmazione e rendicontazione, i grandi progetti e i piani (Parte III RRDC) d'azione comuni. La parte II stabilisce i requisiti dei sistemi di gestione e di controllo nell'ambito della politica di coesione ed elabora le modalità di controllo e gestione finanziaria. 5
  6. 6. I documenti chiave Definisce gli elementi per una direzione strategica chiara del processo di programmazione e per il coordinamento Quadro Strategico Comune settoriale e territoriale degli interventi dell'Unione nel (artt. 10-12 RRDC) quadro dei Fondi del QSC e delle altre politiche, in linea con gli obiettivi della strategia Europa 2020. Trasferisce le disposizioni del QSC nel contesto nazionale e stabilisce gli impegni per raggiungere gli obiettivi Contratto di dell’Unione attraverso la programmazione dei Fondi del partenariato QSC. Viene preparato dallo Stato Membro con la (artt. 13–15 RRDC) partecipazione dei partner in base al sistema della governance a più livelli Definisce le priorità, gli obiettivi specifici e le dotazioni Programma finanziarie dei Fondi del QSC e il corrispondente (artt. 23–27 RRDC) cofinanziamento nazionale. Comprende le modalità per garantire l’attuazione coordinata dei Fondi del QSC 6
  7. 7. Obiettivi tematici (art. 9 RRDC) ① Rafforzare la ricerca, lo ⑤ Promuovere l'adatta- ⑨ Promuovere l'inclusione sviluppo tecnologico e mento al cambiamento sociale e combattere la l'innovazione climatico, la prevenzione e povertà ② Migliorare l'accesso alle la gestione dei rischi ⑩ Investire nelle TIC, nonché il loro impiego ⑥ Tutelare l'ambiente e competenze, nell'istru- e qualità promuovere l'uso efficiente zione e nell'apprendi- ③ Promuovere la delle risorse mento permanente competitività delle PMI, ⑦ Promuovere sistemi di ⑪ Rafforzare la capacità l'agricoltura (FEASR) e la trasporto sostenibili ed istituzionale e promuo- pesca e acquacoltura eliminare le strozzature vere un'amministrazione (FEAMP) nelle principali infra- pubblica efficiente ④ Sostenere la transizione strutture di rete verso un'economia a basse ⑧ Promuovere l'occupazione emissioni di carbonio in e sostenere la mobilità dei tutti i settori lavoratori 7
  8. 8. I fondi Obiettivi Copertura territoriale (art. 81 RRDC) (art. 82 RRDC) Investimenti in favore della Regioni meno sviluppate, il cui PIL crescita e dell'occupazione negli pro capite è inferiore al 75% della media Stati membri e nelle regioni, con il del PIL dell'UE a 27 sostegno di tutti i Fondi Regioni in transizione, il cui PIL pro Cooperazione territoriale capite è compreso tra il 75% e il 90% europea, con il sostegno del FESR. della media del PIL dell'UE a 27 Regioni più sviluppate, il cui PIL pro capite è superiore al 90% della media del PIL dell'UE a 27. 8
  9. 9. Il Quadro Strategico Comune Allegato I RRDC e Atto Delegato Il QSC stabilisce i principali settori di intervento, definisce i mezzi per garantire la coerenza con le politiche economiche degli Stati membri e dell'Unione, i Quadro Strategico Comune meccanismi di coordinamento tra i Fondi del QSC e con altre politiche e altri strumenti pertinenti dell'Unione, i principi orizzontali e gli obiettivi strategici Obiettivi fondamentali (quantificati) dei Fondi trasversali, le modalità per affrontare le sfide territoriali cui rispondere, azioni indicative di elevato valore aggiunto Azioni fondamentali di ciascun Fondo europeo e i principi corrispondenti per la loro realizzazione e le priorità Specificità territoriali delle Azioni Obiettivi tematici Principi generali di attuazione Complementarità e coordinamento 9
  10. 10. Contenuti del Contratto di Partenariato Modalità per garantire l’allineamento con la strategia dell'Unione per una crescita (a) intelligente, sostenibile e inclusiva (analisi delle disparità e delle esigenze di sviluppo, sintesi valutazioni ex ante, obiettivi strategici, principi orizzontali, elenco dei PO) Approccio integrato allo sviluppo territoriale sostenuto dai Fondi del QSC, che stabilisce i (b) meccanismi di coordinamento a livello nazionale e regionale nonché le modalità dell’approccio integrato per lo sviluppo territoriale Approccio integrato per rispondere ai bisogni specifici delle aree geografiche (c) particolarmente colpite dalla povertà o dei gruppi di destinatari a più alto rischio di discriminazione o esclusione Modalità per garantire un’esecuzione efficace, che specifichi il quadro dei risultati attesi, (d) l'adempimento delle condizionalità ex ante, la verifica dell'addizionalità, le azioni intraprese per associare il partenariato Modalità per garantire l’attuazione efficiente dei Fondi del QSC, tra cui valutazioni sulle (e) azioni necessarie di capacity building, riduzione degli oneri amministrativi per i beneficiari, modalità per lo scambio di dati 10
  11. 11. Contenuti dei Programmi Operativi Strategia per il contributo del programma operativo al raggiungimento della strategia (a) complessiva dell’Unione per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva Per ciascun asse prioritario: obiettivi, indicatori, azioni, gruppi di destinatari e territori (b) specifici, azioni da realizzare, categorie di intervento Approccio integrato allo sviluppo territoriale definito nel CdP, con l’identificazione dei (c) meccanismi di coordinamento, delle strategie territoriali, delle azioni interregionali Approccio integrato definito nel CdP per rispondere alle esigenze specifiche delle zone (d) geografiche particolarmente colpite dalla povertà o dei gruppi bersaglio a più alto rischio Modalità per garantire un'esecuzione efficace, che specifichi il quadro dei risultati attesi, (e) l'adempimento delle condizionalità ex ante, le azioni intraprese per associare i partner Modalità per garantire l'esecuzione efficiente dei Fondi, tra cui l'impiego dell'assistenza (f) tecnica, le azioni su capacity building e oneri amministrativi, l'elenco dei grandi progetti (g) Piano di finanziamento (h) Disposizioni di attuazione 11
  12. 12. Risorse finanziarie (art. 84 RRDC) 0,92 Distribuzione delle risorse Le risorse globali dei 70,74 0,3% dell'Obiettivo “Investimenti” Fondi sono pari a 338,994 21,6% miliardi di euro. All'Obiettivo “Investimenti” sono assegnati 327,116 miliardi (96,50%), all'Obiettivo CTE 11,878 miliardi 163,56 (3,50%) 55,42 50,0% 16,9% 36,47 11,1% Regioni meno sviluppate Regioni in transizione Regioni più sviluppate Fondo di coesione Regioni ultraperiferiche 12
  13. 13. Integrazione e territorio nei Fondi Commissione Europea (2012), Investimenti Territoriali Integrati, Scheda Informativa scaricabile da: http://ec.europa.eu/regional_policy/what/future/proposals_2014_2020_en.cfm 13
  14. 14. Strumenti di integrazione Obiettivo di Approccio di policy coesione integrato, territoriale territoriale, multidimensionale Strumenti di integrazione Fondi Fondi del QSC Investimenti Sviluppo Locale Territoriali Partecipativo Integrati Estensione approccio Applicazione di una singola metodologia di SLOP per tutti i LEADER Fondi e le regioni 14
  15. 15. Lo sviluppo locale partecipativo (artt. 28 – 31 RRDC) Gruppi di Azione Locale composti da rappresentanti locali pubblici e privati, in cui né il settore pubblico, né un singolo gruppo di interesse ha più del 49% dei diritti di voto (art. 28 c. 1 lettera b) Concentrazione su territori sub- regionali specifici (art. 28 c. 1 lettera a) Strategie territoriali di sviluppo Bisogni e potenzialità locali, locale integrate e multisettoriali (art. 28 c. 1 lettera c) innovazione nel contesto locale, istituzione di una rete, cooperazione (art. 28 c. 1 lettera d) Commissione Europea (2012), Sviluppo locale di tipo partecipativo, Scheda Informativa scaricabile da: http://ec.europa.eu/regional_policy/what/future/ proposals_2014_2020_en.cfm 15
  16. 16. Elementi chiave dello SLOP Le strategie di SLO, che devono includere tutti gli elementi di cui all'art. 29 della PdRG, sono selezionate da un comitato istituito dall’AdG dei Strategia di SLO programmi. La selezione e l'approvazione di tutte le strategie di SLO vanno completate entro il 31.12.2015 (art. 29 c. 3 e c. 4) Gli Stati membri dovranno specificare nel contratto di partenariato in che Strategia di SLO e modo intendono sostenere lo SLOP e indicare i programmi e le aree in cui Contratto di sarà possibile utilizzarlo. Questo tipo di sviluppo è facoltativo per il FESR, Partenariato il FSE e il FEAMP, ma è obbligatorio per il FEASR. Integrazione tra I Fondi del QSC contribuiscono allo sviluppo locale in modo coerente e Fondi del QSC coordinato (art. 28 c. 2). Lo SLO sostenuto dai Fondi del QSC è realizzato nell'ambito di una o più Multisettorialità priorità del programma (art. 28 c. 5). 16
  17. 17. Elementi chiave dello SLOP (segue) I gruppi di azione locale elaborano e attuano le strategie di sviluppo Rilevanza del ruolo locale (art. 30 c. 1), svolgendo anche importanti compiti di dei GAL coordinamento e gestione (art. 30 c. 3) Per i PO dove un intero asse prioritario viene attuato tramite lo SLOP, il tasso massimo di cofinanziamento del FESR e/o del FSE a livello di ciascun asse prioritario sarà aumentato di 10 punti Incentivi percentuali. Nel caso del FEASR, in base alle circostanze, il tasso massimo di cofinanziamento per lo SLOP può andare dall'80 % al 90 %, mentre per il FEAMP è pari al 75 % I Fondi finanziano anche azioni preparatorie e costi di gestione e animazione della strategia di sviluppo locale (art. 31). Nel caso delle Costi preparatori e strategie plurifondo, sarà possibile finanziare i costi di esercizio e gestionali l'organizzazione della strategia di sviluppo locale tramite un unico fondo (il Fondo Lead) 17
  18. 18. Contenuti della Strategia di Sviluppo Locale (a) Definizione del territorio e della popolazione interessati dalla strategia Le strategie di sviluppo locale sono selezionate da un comitato istituito a tale (b) Analisi delle esigenze di sviluppo e delle potenzialità del scopo dalle autorità di gestione dei territorio, compresa un'analisi dei punti di forza, delle programmi. carenze, delle opportunità e dei rischi La selezione e l'approvazione di tutte le (c) Descrizione della strategia e dei suoi obiettivi, illustrazione strategie di sviluppo locale sono del carattere integrato e innovativo della strategia e completate entro il 31 dicembre 2015. gerarchia di obiettivi, con indicazione di obiettivi precisi e misurabili per le realizzazioni e i risultati. La strategia deve La decisione dell'autorità di gestione che essere coerente con i programmi pertinenti di tutti i Fondi approva una strategia di sviluppo locale del QSC interessati stabilisce la dotazione a titolo di ciascun Fondo del QSC. Definisce inoltre i ruoli (d) Descrizione del processo di associazione della comunità delle autorità responsabili dell'esecuzione all'elaborazione della strategia dei programmi in questione per tutti i (e) Piano d'azione che traduca gli obiettivi in azioni concrete compiti attuativi connessi alla strategia. (f) Descrizione delle modalità di gestione e sorveglianza della È conferito alla Commissione il potere di strategia, che dimostri la capacità del gruppo di azione locale adottare atti delegati a norma di attuarla, e una descrizione delle modalità specifiche di dell'articolo 142 riguardanti la definizione valutazione del territorio e della popolazione (g) Piano di finanziamento della strategia, compresa la interessati dalla strategia dotazione prevista a titolo di ciascun Fondo del QSC 18
  19. 19. Investimenti Territoriali Integrati (art. 99 RRDC) Se una strategia di sviluppo territoriale richiede un approccio integrato che comporti investimenti nell'ambito di più assi prioritari di uno o più PO, l'azione è eseguita sotto forma di Investimento Territoriale Integrato. I PO interessati individuano gli ITI previsti e stabiliscono la dotazione finanziaria indicativa di ciascun asse prioritario destinata agli ITI. Lo Stato membro o l'AdG può designare uno o più organismi intermedi, compresi enti locali, organismi di sviluppo regionale o organizzazioni non governative, cui delegare la gestione e Commissione Europea (2012), Investimenti Territoriali Integrati, Scheda Informativa. l'attuazione di un ITI. 19
  20. 20. Elementi chiave degli ITI Qualsiasi area geografica con caratteristiche territoriali particolari può Dominio essere oggetto di un ITI, da quartieri urbani specifici con svantaggi a territoriale livello urbano, metropolitano, urbano-rurale, sub-regionale o interregionale. Un ITI può offrire iniziative integrate in unità con caratteristiche simili all'interno di una regione, anche se distanti dal punto di vista geografico Applicabilità alle (ad esempio, una rete di città di piccole o medie dimensioni). Non è Reti obbligatorio che un ITI copra l'intero territorio di un'unità amministrativa. Gli ITI possono essere realizzati nell'ambito della Cooperazione Applicabilità nella Territoriale Europea (CTE), ad esempio per implementare una strategia CTE integrata per lo sviluppo urbano in città transfrontaliere. 20
  21. 21. Elementi chiave degli ITI (segue) Gli ITI dovranno contribuire agli obiettivi tematici dei rispettivi assi Finalità prioritari dei programmi operativi partecipanti, nonché agli obiettivi di sviluppo della strategia territoriale. Gli ITI possono essere finanziati dal FESR e dal FSE ma non è obbligatorio combinare tutti i fondi in ciascun ITI. È auspicabile che l'ITI Integrazione degli combini il FESR e il FSE per collegare i piccoli investimenti alle interventi infrastrutture fisiche. Ciò è particolarmente importante nello sviluppo urbano sostenibile. Negli ITI possono essere attuati strumenti finanziari L'AdG del PO ha la responsabilità ultima della gestione e dell'implementazione delle operazioni di un ITI. Tuttavia, può designare Governance organismi intermediari, inclusi autorità locali, organismi di sviluppo regionale oppure organizzazioni non governative per adempiere ad alcune o a tutte le attività di gestione e implementazione. 21
  22. 22. ITI e SLOP SLOP ITI (artt. 28 - 31 RRDC) (art. 99 RRDC) È un approccio strettamente dal basso Gli ITI possono essere costruiti dall'alto verso l'alto. Il gruppo di azione locale verso il basso, dal basso verso l'alto o con stabilisce il contenuto della strategia di una combinazione dei due approcci. sviluppo locale e le operazioni soggette a finanziamento. Lo sviluppo locale partecipativo può essere la componente di una strategia urbana integrata implementata mediante un ITI 22
  23. 23. Le città nel 2014 - 2020 Sviluppo Urbano Sostenibile Piattaforma Sviluppo Urbano (art. 7 Reg. FESR) (art. 8 Reg. FESR) Il FESR sostiene, nell’ambito dei PO, lo La Commissione istituisce una sviluppo urbano sostenibile Piattaforma per lo sviluppo urbano attraverso azioni integrate. Ciascuno per promuovere lo sviluppo di capacità, SM stabilisce nel proprio contratto di la creazione di reti tra città e lo scambio partenariato un elenco di città in cui di esperienze sulla politica urbana a devono essere realizzate queste azioni e livello dell’Unione nei settori attinenti la loro dotazione annua indicativa. alle priorità d’investimento del FESR e allo sviluppo urbano sostenibile. Almeno il 5 % delle risorse del FESR per ciascuno Stato membro è investito in Partecipano alla Piattaforma un azioni integrate mediante gli ITI, massimo di 300 città, con un massimo di attraverso una delega di gestione e 20 città per ciascuno Stato membro. attuazione conferita alle città. 23
  24. 24. Aspetti innovativi del RRDC Nel nuovo ciclo di programmazione viene prevista un maggior Strumenti rilievo degli strumenti finanziari. Essi forniscono un sostegno finanziari (artt. 32- mirato per investimenti in progetti dalla potenziale sostenibilità 40) economica tramite prestiti, garanzie, capitale azionario e altri meccanismi di assunzione del rischio La proposta di Regolamento generale prevede una certa Interventi semplificazione del meccanismo dei PGE, introducendo (accanto a generatori di quello già previsto dal 2007-2013) un metodo di determinazione entrate (art. 54) forfettaria delle entrate Programmi Un Programma Operativo può essere cofinanziato da FESR e FSE. I Operativi (art. 87 – singoli Assi sono monofondo ma vale una clausola di flessibilità del 88) 5% dell'importo dell'Asse 24
  25. 25. Aspetti innovativi del RRDC (segue) Un piano d'azione comune è un intervento definito in relazione alle realizzazioni e ai risultati che conseguirà. Comprende un gruppo di Piano d'Azione progetti, escluse le infrastrutture, realizzati sotto la responsabilità del Comune (artt. 93 beneficiario, nell'ambito di uno o più PO. Le realizzazioni e i risultati -98) del Piano sono convenuti fra lo Stato membro e la Commissione. Il beneficiario è un organismo di diritto pubblico. Il sostegno pubblico è pari ad almeno 10 milioni di euro. È oggetto di decisione comunitaria. Viene introdotto un sistema di accreditamento nazionale degli organismi di gestione e controllo, per rafforzare l'impegno degli Stati Accreditamento (art. membri a garantire una sana gestione finanziaria. L’accreditamento si 64) fonda sul parere di un organismo di audit indipendente che valuta la conformità dell'organismo 25
  26. 26. Condizionalità Ex ante Ex post Macroeconomiche (art. 17) (art. 18 e 20) (art. 21 e 22) Garantiscono che sussistano le La condizionalità ex post I Fondi del QSC possono, se condizioni necessarie per un uso rafforza l'accento posto sui necessario, essere riorientati efficace del sostegno dell'Unione. risultati e sulla realizzazione per rispondere ai problemi Il rispetto delle condizionalità ex degli obiettivi della strategia economici che un paese si trova ante viene accertato dalla Europa 2020. Si basa sul ad affrontare. Questo processo è Commissione nell'ambito della conseguimento di tappe basato su modifiche del valutazione del contratto di fondamentali relative al contratto di partenariato e dei partenariato e dei programmi. Nei raggiungimento degli obiettivi programmi a sostegno delle casi in cui non venga soddisfatta dei programmi inclusi nel raccomandazioni del Consiglio una condizionalità ex-ante, la contratto di partenariato volte ad affrontare gli squilibri Commissione ha il potere di connessi agli obiettivi di Europa macroeconomici e le difficoltà sospendere i pagamenti a favore 2020. socioeconomiche. del programma. 26
  27. 27. Lo schema delle condizionalità ex ante (All. V RRDC) Obiettivo tematico Condizionalità ex ante Criteri di adempimento Gli undici Obiettivi tematici del Identifica le condizionalità per Individua i criteri in base ai RRDC, art. 9 ciascun Obiettivo Tematico quali sarà valutato se una condizionalità è rispettata o meno Area Condizionalità ex ante Criteri di adempimento Sono identificate 7 aree: Identifica le condizionalità per Individua i criteri in base ai Antidiscriminazione, Parità di ciascuna Area quali sarà valutato se una Genere, Disabilità, Appalti condizionalità è rispettata o Pubblici, Aiuti di Stato, Normativa meno ambientale connessa a VIA e VAS, Sistemi Statistici 27
  28. 28. Classificazione delle condizionalità ex ante Il RRDC elenca 36 condizionalità ex ante, di cui 28 relative agli Obiettivi Esistenza di sistemi di tematici e 8 alle Aree valutazione nazionali o regionali su determinati Esistenza di strategie e/o fenomeni 3 piani, nazionali e/o regionali, rispondenti a specifici criteri 14 19 Recepimento di direttive comunitarie e/o di principi, strategie e meccanismi dell'Unione 28
  29. 29. Schema delle condizionalità ex post (Allegato I RRDC) Indicatore e unità Tappa fondamen- Tappa fondamen- Obiettivo per il Priorità tale per il 2016 tale per il 2018 2022 di misurazione Comprendono Includono indicatori indicatori finanziari finanziari, di realiz- e di realizzazione zazione e, se del caso, di risultato Le tappe fondamentali sono obiettivi intermedi per il conseguimento dell'obiettivo specifico di una priorità che indicano i progressi attesi verso il conseguimento degli obiettivi fissati per la fine del periodo interessato. Il 5% delle risorse assegnate a ciascun Fondo del QSC e a ciascuno SM costituisce una riserva di efficacia ed efficienza (art. 18 RRDC), che viene assegnata sulla base di una verifica dei risultati (art. 19 RRDC). 29
  30. 30. Partenariato (art. 5 RRDC) Composizione (Art. 5.1) Compiti (Art. 5.2) Codice europeo (Art. 5.3) Ogni Stato membro organizza, Conformemente al sistema È conferito alla Commissione il rispettivamente per il contratto di della governance a più livelli, potere di adottare atti delegati ai partenariato e per ciascun gli Stati membri associano i sensi dell'articolo 142 per programma, un partenariato con i partner alle attività di stabilire un codice europeo di seguenti partner: (a) le autorità preparazione dei contratti di condotta che definisca gli regionali, locali, cittadine e le altre partenariato e delle relazioni obiettivi e i criteri per sostenere autorità pubbliche competenti; (b) sullo stato di attuazione, l'attuazione del partenariato e le parti economiche e sociali; e (c) nonché alle attività di agevolare lo scambio di gli organismi che rappresentano la preparazione, attuazione, informazioni, esperienze, risultati società civile, compresi i partner sorveglianza e valutazione dei e buone pratiche fra gli Stati ambientali, le organizzazioni non programmi. I partner membri. governative e gli organismi di partecipano ai comitati di promozione della parità e della sorveglianza dei programmi. non discriminazione. 30
  31. 31. Milestones della programmazione [1] Adozione (UE) RDDC e QSC Entro tre mesi [2] Trasmissione CdP e PO (SM→CE) Entro tre mesi [3] Osservazioni Entro sei mesi (CE) a CdP e PO da [2] [4] Decisione (CE) su CdP e PO Entro fine 2015 [5] Selezione e Entro 2 anni da approvazione SSL [4] o fine 2016 [6] Adempimento condizionalità 31
  32. 32. 32
  33. 33. Raffaele Colaizzo r.colaizzo@tiscali.it 33

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