Fabio Riccio - Un'esperienza di free-software nelle scuole
1. Un'esperienza di
free-software nelle scuole
L'esperienza dell'IRRE Molise, una
iniziativa da parte di una istituzione
scolastica, che ha avuto (per fortuna!)
una ricaduta positiva.
Fabio Riccio
Linux Day - Teramo, 28 Ottobre 2006
3. Gli Istituti Regionali di Ricerca
Educativa (IRRE), sono enti
strumentali (presenti in ogni
capoluogo di regione) nati dalla
trasformazione, avvenuta nel 1999,
degli Istituti Regionali di Ricerca,
Sperimentazione e aggiornamento
Educativi
Gli IRRE sono organismi del
ministero dell’istruzione
operanti sul territorio a livello
regionale, istituiti con il Dpr n°
419 del 31 Maggio 1974.
4. Di cosa si occupano gli IRRE
●
Di studio e sperimentazione di nuovi e
innovativi modelli didattici
● Del supporto ai processi di autovalutazione
di sistema
● Di dare supporto alle reti di scuole sul
territorio
● Di progetti di ricerca nel campo educativo
● Di seminari, convegni e percorsi formativi
su problematiche pedagogiche e didattiche
● Di fornire consulenza per la progettazione e
realizzazione di progetti europei
5. Nel 2005 l'IrreMolise, applicando
direttive ministeriali, decide di
“lanciare” il progetto “Free for
“Free
Learnig” per introdurre software e
Learnig”
sistemi operativi Open Source, nelle
Source,
scuole della regione Molise.
L'obiettivo di questo progetto è quello di
avvicinare a queste tematiche gli
insegnanti interessati e in prospettiva, di
formare alcuni di essi all'uso e alla
ulteriore diffusione delle piattaforme
Open Source, tutto questo nelle
rispettive scuole di appartenenza.
6. Come si è sviluppata l'esperienza e le
varie problematiche incontrate
● L'IRRE Molise ha dato”l'input” per questa iniziativa
recependo alcune (talvolta discordanti) direttive ministeriali,
direttive che stanziavano fondi per specifici progetti mirati alla
diffusione dei software Open Source
● L'insegnamento era rivolto a persone (nello specifico
insegnanti) “adulte, con tutte le problematiche prevedibili di
disponibilità mentale all'innovazione.
● Buona parte degli “alunni” aveva poca o nulla conoscenza
delle tematiche che sarebbero state affrontate.
● L'abitudine consolidata all'uso “acritico” di sistemi operativi
e/o programmi proprietari (closed source), si è rivelata un
ostacolo difficile da superare.
● Non ultimo è emerso una sorta di “timore reverenziale” e
ingiustificato panico mentale rispetto al mondo Open Source
7. - Come è stata affrontata la “sfida” -
ovvero storia di un approccio molto soft...
Le strutture informatiche offerte dall'IrreMolise
● Due aule per riunioni e conferenze attrezzate di computer e postazioni
multimediali con video proiezione.
●
Nella prima aula, computer di ultima generazione (Pentium 4 con più
di 256 mb di ram) collegati in rete con accesso intranet e internet.
●
Nella seconda aula, computer più “datati” (Pentium 3 con soli 64 Mb
di Ram) sempre collegati in rete con accesso intranet e internet.
●
Svariati computer per uso di ufficio, elaborazione testi, elaborazioni
grafiche, montaggio video etc etc..
●
Un server (linux) per la gestione del parco informatico e per l'hosting
del sito Internet dell'istituto
8. Il “materiale UMANO”...
● Insegnanti delle scuole elementari, medie,
medie superiori. (non solo di materie tecniche)
● Alcuni responsabili dei laboratori informatici
delle rispettive scuole.
● Insegnanti “distaccati” dello stesso IRRE
● Altro personale scolastico interessato.
9. “ Vector versus
Mandriva”
La prima scelta da fare è stata quella del tipo di approccio verso una
tematica nuova, e di cosa si sarebbe fatto conoscere. Dopo un esame delle
varie opzioni possibili, si è deciso con i dirigenti dell'istituto di “centrare”
l'esperienza” su livelli ben distinti e separati:
➔ Una prima fase di conoscenza “teorica” del mondo Open Source.
➔ Una esperienza pratica di recupero e il ri-uso di macchine obsolete o
sulla via della obsolescenza, mediante sistemi operativi Open Source
➔ L'utilizzo di un sistema operativo open source abbastanza “amichevole”
da non “impaurire i neofiti dell'Open Source...
In questa ottica la scelta delle distribuzioni su cui lavorare è caduta su
due “ distribuzioni” linux molto diverse: Mandriva e VectorLinux
11. VectorLinux
Fattori positivi di
VectorLinux
●
Poca “fame” di risorse Hardware (gira bene anche su vecchi Pentium)
●
Modestissima richiesta di Ram (già con 64 Mb funziona con interfaccia grafica!)
●
Ottime performance anche con hardware decisamente obsoleto
●
Buona facilità d'uso acquisibile in poco tempo
●
Interfaccie grafiche gradevoli e non troppo “spaesanti”
●
Grande stabilità e affidabilità
●
Compatibilità della pacchettizazione dei programmi con la più nota Slackware
(almeno fino alla versione 5.1)
● Buona dotazione di programmi applicativi per uso desktop
●
Compatibilta' dei formati che permette un facile interscambio di dati con il mondo
“Closed source”
12. VectorLinux
Fattori negativi di
VectorLinux
●
Procedura di installazione relativamente macchinosa (almeno per i nofiti)
●
Programma di installazione solo in lingua Inglese
●
Carenza di automatismi per configurare le periferiche
●
Interfacce grafiche “essenziali” e con pochi effetti speciali
●
Interfacce grafiche solo in parte “Italianizzabili”
●
Carenza di documentazione scritta in Lingua Italiana
●
Quasi assoluta dipendenza da una connessione Internet “veloce” per quanto riguarda gli
aggiornamenti.
13. Mandriva
Fattori positivi di Mandriva Linux
● Estrema facilità d'uso complessiva
● Installazione molto semplice e intuitiva anche per i
neofiti dell'Open Source
● Automatisi di configurazione delle periferiche semplici
● Ottima compatibilità con tutti i tipi di hardware e
periferiche in commercio
● Buona velocità d'uso
● Interfacce grafiche “accattivanti” e semplici da usare
con abbondanza di “effetti speciali”
● Abbondante documentazione e manualistica in lingua
Italiana, sia in rete che cartacea
●
Compatibilta' dei formati che permette un facile interscambio di dati con il mondo
“Closed source”
14. Mandriva
Fattori negativi di Mandriva Linux
●
Richiesta non modestissima di risorse hardware, questo se si utilizzano
le interfacce grafiche più “accativanti” (KDE, GNOME)
●
Una certà difformità di dotazione software e di configurazioni tra le varie
versioni disponibili.
●
Impossibilità pratica di poter utilizzare hardware molto obsoleto con
performance accettabili
15. Come si è lavorato per la teoria...
A) Prima degli incontri è stato distribuito un questionario per
individuare il grado di competenza dei partecipanti. Le
competenze generali dei partecipanti si sono rivelate molto
diverse.
B) Sono stati distribuiti a tutti partecipanti del corso articoli
cartacei, tutorial e spiegazioni schematiche a quello che
successivamente si sarebbe approfondito.
C) Durante il primo incontro si è parlato in generale solo delle
implicazioni teoriche e/o morali dell'Open Source, e delle
differenze “legali” e morali rispetto ai sistemi proprietari
D) Successivamente si è iniziato un lavoro di spiegazione
generale dei sistemi Linux e unix. E' stato molto approfondito
lo studio delle differenze tra il filesystem di Linux e quello del
più noto e diffuso sistema “proprietario”
E) In ultimo, e prima di iniziare il “lavoro pratico” di spiegazione
sulle distribuzioni prescelte, si è approfondita la tematica
della superiore sicurezza (specialmente legata alla diffusione
di Internet) dei sistemi linux
16. Come si è introdotto e illustrato
VectorLinux
Prima di tutto si è spiegato cosa si può fare e dove si può
utilizzare Vector...
Succesivamente e sfruttando molto l'ausilio della
videoproiezione, si è praticamente utilizzato VectorLinux
per salvare, creare e spostare file e directory all'interno
del filesystem
In una seconda fase sono stati illustrati (e utilizzati)
“praticamente” alcuni dei programmi presenti nella
distribuzione (AbiWord, Gimp, Firefox, Dillo etc etc)
Dopo questa fase di “studio”, si è dedicato un intero
“modulo” (tre ore) solo per la installazione e alle più
necessarie configurazioni di VectorLinux.
Successivamente sono stati utilizzati “praticamente”
alcuni applicativi per piccoli esercizi pratici (scrittura
testi, elaborazione grafica, navigazione internet)
Tutto questo lavoro è stato fatto sui computer di una
delle aule conferenze dell'IRREmolise, dove, tutt'ora sono
utilizzati (da chi vuole) in “dualboot”.
17. Come si è introdotto e
illustrato Mandriva Linux
Prima di tutto si è spiegato cosa si può fare e dove si può
utilizzare Mandriva...
Succesivamente e sfruttando ancora l'ausilio della
videoproiezione, si è illustrato l'uso del desktop KDE e
l'utilizzo di konqueror sia come browser per navigare in
Internet, che come “file manager” per creare, salvare e
spostare file e directory all'interno del filesystem linux.
In una seconda fase sono stati illustrati (e utilizzati)
“praticamente” alcuni dei programmi presenti nella
distribuzione (OpenOffice, Kword, Gaim, Gimp, Firefox,
etc etc)
Dopo questa fase di “studio teorico”, si è dedicato un
intero “modulo” (tre ore) solo per l'installazione e
configurazione di Mandriva.
In un altro incontro ancora, sono stati utilizzati
“praticamente” alcuni applicativi per piccoli esercizi
pratici (scrittura testi, elaborazione grafica, navigazione
internet)
Tutto questo è stato fatto sui computer della principale aula
conferenze dell'IRREmolise, dove le macchine, tutt'ora sono
utilizate (da chi lo desidera) in “dualboot” Windows®/Linux
18. - Conclusioni -
Questa esperienza è stata una piacevole novità, questo sia per gli “alunni” che per il “formatore”.
Anche altri IRRE in Italia hanno affrontato l'argomento Open Source, ma la maggioranza dei
progetti sono stati ”mirati” sui singoli software e non sui sistemi operativi.
In ogni caso la ricaduta “pratica” (in termini di diffusione del software Open Source nelle singole
scuole) è stata limitata da molteplici fattori.
Qui di seguito sono elencati i principali:
Disponibilità non sempre “entusiastica” da parte dei componenti
del parco insegnanti per le innovazioni
Resistenze da parte di alcuni dirigenti a cambiamenti e/o
novità
Vincoli legali o di contratto di manutenzione e servizio, per
contratti che in alcuni casi sarebbero stati dichiarati decaduti
se le macchine non avessero utilizzato esclusivamente il software
specificato nel contratto.
Resistenze e/o interferenze da parte di rappresentanti e
venditori di società che commerciano software “proprietario”.
Necessità di una ulteriore e più completa formazione del parco
insegnanti, questo anche da parte di chi ha partecipato al
progetto Free For Learning.
Elevato turnover di supplenti(specialmente in alcune scuole) e
grossa presenza di insegnanti “precari”, categorie queste escluse
da progetti di ulteriore formazione.
19. Risultati “pratici”
● In alcune scuole dopo questa esperienza sono stati
installati sistemi linux, questo sia nei computer degli
uffici e sale professori, che nelle aule destinate ad
esercitazioni da parte degli studenti.
● In altre scuole queste installazioni sono state limitate a
qualche macchina, questo per dar modo al personale tutto di
prendere pratica e conoscere la "novità" che per alcuni è il
software Open source.
● In qualche scuola si è iniziato ad introdurre singoli
programmi Open Suorce (Gimp, OpenOffice, Firefox etc etc),
questo nell'ottica di un approccio "soft" alla tematica.
● In due scuole, l'Istituto d'Istruzione Secondaria Superiore
Statale di Casacalenda (CB) e L'Istituto Profesionale L.
Montini di Campobasso, grazie all'opera di alcuni
insegnanti, è iniziato un discorso organico di installazioni
e uso “pratico” nelle attività di tutti i giorni di sistemi
operativi e software Open Source.
20. Nell'anno scolastico 2006/2007 il progetto
“Free for learning” sarà ripetuto e ampliato.
Il monte ore a disposizione del progetto è
stato aumentato.
L'Irre Molise ha dimostrato grande interesse
per le tematiche dell'Open Source, e per la
sua introduzione “pratica” nelle scuole di
vario ordine e grado della regione Molise.
E' positivo che da parte di un ente
“Istituzionale” si sia mostrato interesse non
solo pratico, ma anche “morale” a queste
tematiche con una iniziativa che si spera
sarà imitata.
21. Un'esperienza di
free-software nelle scuole
L'esperienza dell'IRRE Molise, una
iniziativa da parte di una istituzione
scolastica, che ha avuto (per fortuna!)
una ricaduta positiva.
Fabio Riccio
Linux Day - Teramo, 28 Ottobre 2006