Sono diversi i testi
Interfacce, interattività, testi tradizionali e testi
online
L’interfaccia uomo-macchina
L’interfaccia utente nel software e nel Web
(interattività)
Software: menu, pulsanti, messaggi di sistema e di errore,
icone, guida in linea, finestre di dialogo, ecc.
Web: menu e barre di navigazione, mappe interattive,
frame, link ipertestuali, icone, moduli, ecc.
Azioni Web
Testi su cui si agisce e con cui si interagisce
Prenotare un servizio *
Acquistare merci *
Caricare documenti
Scaricare software
Accedere ad altri documenti
Stampare documenti
Ricercare informazioni
Aggiornare informazioni (db)
Comunicare in TR (Chat) *
Comunicare non in TR (forum) *
Consultare informazioni
Inviare messaggi e-mail *
Inviare messaggi SMS *
Ascoltare suoni/musica
Guardare video
……….
Testi tradizionali e testi online
1. Esempio della biblioteca (testi tradizionali)
Consultazione schedario
Si cerca un articolo sugli scaffali
Ci si siede
Si legge (rapidamente)
Si fotocopia
Si trova una bibliografia interessante
Si cerca un libro/articolo
…...
Testi tradizionali e testi online
2. Esempio del Web (testi online)
Consultazione motore di ricerca
Pagine/documenti
Lettura (rapida)
Stampa
Link ad altre pagine
Ci si collega alla nuova pagina
…...
Il web è un libro?
HTML e il web fanno sembrare tutti i
documenti in rete un unico immenso libro
Tim Berners-Lee
L’architettura del nuovo web
Sono diversi i lettori
Lettori-utenti, lettura online, usabilità
Come si legge sul web
Il lettore del web non legge
Rapida scansione della pagina
Attenzione per i titoli, i sottotitoli, le parole
sottolineate (collegamenti ipertestuali)
Il “lettore” del Web cerca informazioni
Ricerche sulla lettura online
La ricerca della Stanford-Poynter sugli “eye
fixations”
Le ricerche sulla “usabilità” di Jakob Nielsen
La ricerca della Stanford-Poynter (1998)
Statistiche basate sul numero di volte
che gli occhi si fissano su una parte
dello schermo (eye fixations).
Risultato:
Il testo viene fissato assai più delle
fotografie e degli altri elementi grafici.
Possibili motivi:
• lentezza nel download delle
immagini
• minore qualità delle
immagini a video
• attenzione del lettore web per
informazioni e contenuti
Definizione di usabilità
“Efficacia, efficienza e soddisfazione con i quali gli
utenti raggiungono determinati obiettivi in
determinati ambienti."
(ISO 9241, Ergonomic requirements for office work with visual
display, Part 11)
Perché studiare l’usabilità dei siti web?
Compito degli studi di usabilità è fare in modo che
il modello mentale di chi ha progettato il software
(design model), da cui deriva il suo reale
funzionamento, corrisponda il più possibile al
modello mentale del funzionamento del software
così come se lo costruisce l'utente finale (user model).
Ricerche sulla “usabilità” (Nielsen)
Il 79% dei lettori non legge ma effettua una
scansione della pagina.
L'usabilità migliora (124%) con:
• parole chiave evidenziate (tra cui
collegamenti ipertestuali)
• sottotitoli con un significato chiaro
• liste con punti elenco
• una sola idea per paragrafo
• piramide invertita (prima le
conclusioni)
• meno parole rispetto alla scrittura
tradizionale (50% o meno)
È diverso il medium
Pagine Web che si fanno trovare e pagine Web
che ispirano fiducia
Pagine che si fanno trovare
Motori di ricerca
Scrivere per i motori di ricerca
L’importanza dei microcontenuti
Microcontenuti: MetaTag
<HTML>
<HEAD>
<TITLE> Cisco Connection Online by Cisco Systems, Inc.</TITLE>
<META content="Cisco, networking equipment, network hardware, network management,
routers, LAN, WAN, ATM, software, servers, switches, internet, intranet, extranet, ISDN,
network security, local area network, wide area network, hubs, token rings,
business networks, ethernet, firewalls, Cisco Systems" name=Keywords>
<META content="Cisco is the worldwide leader in networking for the Internet.
Products include access concentrators, access servers, Cisco Secure, Cisco IOS software,
CiscoWorks2000, DSL equipment, hubs and concentrators, interfaces and adaptors,
network management, optical, routers, switches, telephony,
unified messaging, video, web and wireless." name=Description>
</HEAD>
Microcontenuti: Alt
<IMG alt="Cisco Systems, Inc.,
Empowering the Internet
Generation (SM)"
border=0 height=87 src="Cisco
Connection Online by Cisco
Systems, Inc_file/logo-tagline.gif"
width=107>
Pagine che ispirano fiducia
Design piacevole e di facile
uso
Moduli di ordinazione con
server sicuro
Testi ben scritti e
accuratamente rivisti
Abbondanza di contenuti utili
Servizi gratuiti
Informazioni dettagliate
sull’azienda corredate da
fotografie
Garanzia per prodotti e
servizi
Testimonianze di clienti con
nomi e indirizzi
Nome e indirizzo
dell’organizzazione su ogni
pagina
Clausola di protezione della
privacy
Link ad altri siti Web
Aggiornamenti frequenti
Pagine che funzionano
L'HOME RUN di Jakob Nielsen
7 regole d'oro per un sito di successo
H HIGH-QUALITY Contenuti di alta qualità
O OFTEN Aggiornamenti frequenti
M MINIMAL Tempi di scaricamento minimi
E EASE OF USE Facilità d'uso per l'utente
R RELEVANT Contenuti appropriati per le esigenze degli
utenti
U UNIQUE Sfruttare le caratteristiche uniche del nuovo
medium
N NET-CENTRIC La rete è al centro della cultura aziendale
Lo stile del web
Parole chiave, formattazione e
layout, usabilità e trovabilità
SECONDA PARTE
Definizione di trovabilità
Indica la facilità con
cui è possibile
trovare le
informazioni
contenute in un sito
web, sia dall’esterno
del sito (usando
motori di ricerca e
simili) sia dagli utenti
che già si trovano sul
sito stesso.
Parole chiave: tre principi base
Prominenza
Una PC che si trova più vicina all’inizio di una data sezione di
testo è quella a cui viene data maggiore importanza e rilevanza
Prossimità
Più vicine tra loro sono due parole chiave che costituiscono una
frase chiave e maggiore è il peso che viene dato a tale frase chiave
Densità
La densità viene calcolata moltiplicando il numero di parole in
una frase chiave per la frequenza della frase chiave, diviso il
numero totale di parole
Nei metadati della Head
<html>
<head>
<title>useit.com: Jakob Nielsen on Usability and Web Design</title>
<meta name="keywords" content="Jakob Nielsen, Jacob Nielsen,
Jakob Nielson, Neilsen, Neilson, Web usability, user interface design,
discount usability engineering, user testing, heuristic evaluation,
hypertext, website design, UI, GUI, HCI, CHI, UCD,
user-centered design, human-computer interaction">
<meta name="description" content="Alertbox column, Web usability,
usability engineering, and Jakob's minimalist approach to Web design;
Jakob's biography. Conferences and training events.">
<head>
Linea guida per il tag Title
Un elemento fondamentale sia per motivi di
posizionamento (SEO) che per motivi di marketing
(SEM), oltre che per motivi di usabilità
Nell’algoritmo di Google ha il peso maggiore tra gli elementi on-
page (SEO)
Aiuta gli utenti a decidere se raggiungere la pagina indicizzata dalla
pagina dei risultati del motore (SEM)
Aiuta gli utenti a navigare all’interno del browser (es. come titolo
delle schede)
Viene utilizzato per descrivere la pagina all’interno di directory, siti
di social networking, ma anche nei feed reader
Quale lunghezza per il tag Title?
Il W3C propone max 64 caratteri, compresi
spazi
Google taglia a 66 caratteri o all’ultima parola
completa
Yahoo taglia intorno ai 70 caratteri
La lunghezza massima visualizzata dal
browser (nella barra del titolo) varia tra i 75 e
i 95 caratteri (IE)
Nel metatag Description
Utile per migliorare l’usabilità quando la
pagina viene elencata sui motori di ricerca o
su altri siti (directory, social network)
Molti CMS non permettono, tuttavia, di
inserire il contenuto di questo tag
Nei titoli dei paragrafi (tag H)
Un elemento fondamentale, il più importante (ai
fini SEO) dopo il tag TITLE
<h1>Titolo della pagina</h1>
<h2>Sottotitolo della pagina</h2>
È consigliabile non andare oltre il secondo livello
Max. 5-7 tag H per pagina
L’uso di sottotitoli all’interno della pagina è anche
utile per aiutare i lettori a orientarsi nella pagina ed
effettuare la scansione dei contenuti
Negli attributi ALT
L’attributo ALT (in IMG) è stato concepito per:
aiutare gli utenti di browser testuali
aiutare gli ipovedenti con browser vocali
Qualche consiglio pratico:
Il testo alternativo deve descrivere l’immagine in modo
fedele
È anche possibile sfruttare gli ALT per inserire parole
chiave ma senza esagerare
Evitare di inserire l’espressione “Immagine di...”
Attributi di formattazione
• Grassetto: l'occhio del lettore viene catturato dalle parole in
grassetto. Parole chiave evidenziate (non più di 2-3
parole/gruppi di parole per paragrafo).
• Sottolineato: evitare di utilizzare testi sottolineati in tutti i file
in formato HTML perché per la maggior parte dei lettori
corrispondono a link ipertestuali.
Attributi di formattazione (2)
• Corsivo: il corsivo, molto utilizzato nei libri, si legge male sui
monitor dei computer. Si può usare ma con molta parsimonia.
• Link ipertestuale: anche i link aiutano il lettore a orientarsi
nella lettura del testo. Sono anche strumenti che aiutano il
lettore a fare qualcosa.
Punti elenco
Migliorano l’usabilità del testo:
Facilitano la lettura, spezzando il testo in blocchi
Aiutano a ridurre la quantità di testo, eliminando i
connettivi
Costringono a essere più precisi nella formulazione dei
contenuti
Punti elenco: qualche regola (Carrada)
Contenuti omogenei (stessa categoria)
Parallelismo grammaticale (tutti sostantivi, verbi,
ecc.)
Parallelismo visuale (lunghezza simile)
Numero adeguato (da 3 a 7 voci)
Usare solo per gli elenchi (e non per dividere i
paragrafi)
Link: scrivere ipertesti usabili
TIPI DI LINK
Link strutturali, che permettono all'utente di
muoversi all'interno delle informazioni contenute
in un sito, facilitando la navigazione.
Link associativi, solitamente parole sottolineate
che portano a pagine di approfondimento del
testo utilizzato per il link o a pagine dal
contenuto simile o correlato.
1) Descrizioni brevi evitando di sottolineare (o
evidenziare) le parole relative all'azione da
compiere (es. clicca qui, fate clic su questo link
perché il lettore sarà costretto a leggere il testo
circostante per prendere una decisione)
2) Informazioni supplementari (si può fare uso
dell’attributo TITLE che attiva la visualizzazione
di una finestrella che contiene il testo integrativo)
Descrizione dei link
Legge sull’esperienza dell’utente web
«Gli utenti passano la maggior parte del loro tempo su altri
siti. Per questo, qualsiasi convenzione, utilizzata nella
maggior parte degli altri siti, sarà marchiata a fuoco nel
cervello degli utenti e l'allontanamento da tale
convenzione comporta necessariamente seri problemi
di usabilità.»
Jakob Nielsen
Risultati di Eyetracker III
I caratteri più piccoli sulla homepage stimolano la
lettura, quelli più grandi la scansione rapida
Importanza delle 2-3 prime parole dello strillo o
del titolo (nanocontenuti)
La posizione migliore per i link di navigazione è in
alto (o a sinistra)
Risultati di Eyetracker III - 2
Meglio utilizzare paragrafi brevi: una frase o due
Meglio utilizzare una sola colonna di testo
Un sommario (abstract) all’inizio dell’articolo viene
letto dal 95% degli utenti
Le immagini grandi (almeno 210x230 pixel) sono
oggetto di maggiore attenzione
Consigli in breve
Utilizzare le parole chiave al posto giusto (soprattutto nella
Title)
Usare il grassetto con parsimonia per facilitare la scansione
Usare i punti elenco quando possibile e utile
Scrivere link ipertestuali brevi ma chiari
Ridurre la lunghezza del testo (concisione)
Offrire le informazioni principali all’inizio del testo
(piramide invertita)
Scrivere paragrafi brevi
Inserire titoli e sottotitoli chiari e non ambigui
Grazie per la vostra
attenzione!
Buona scrittura!
andrea.spila@gmail.com
Editor's Notes
Ringraziamento AITI
Ricordare precedente intervento Catania
We measured five usability metrics for each version of our website:
Task time was the number of seconds it took users to find answers for specific questions about the content.
Errors was a percentage score based on the number of incorrect answers users gave for questions that had a known answer (one question asked users to determine their favorite tourist attraction: there was no one correct answer, so this question was not scored for errors).
Memory comprised two measures from an exam given to the users after they had finished using the site. Recognition memory was a percentage score based on the number of correct answers minus the number of incorrect answers to 5 multiple-choice questions. Recall memory was a percentage score based on the number of items correctly recalled after the test minus the number incorrectly recalled (users were asked to list as many of the tourist attractions discussed in the site as they could remember).
Time to recall site structure was the number of seconds it took users to draw a sitemap. This is a measure of how well the users had understood the information architecture: if they understood it well, they would draw it quickly; if they understood it poorly, they had to think longer.
Subjective satisfaction was determined from participants&apos; answers to a questionnaire. Each question used a 10-point rating scale. Four satisfaction criteria were averaged to derive the subjective satisfaction score: perceived quality (e.g., &quot;How satisfied are you with the site&apos;s quality of language?&quot;), perceived ease of use (e.g., &quot;How easy is it to find specific information in this website?&quot;), likability (e.g., &quot;the term &apos;fun to use&apos; describes the site very well&quot;), and user affect (e.g., &quot;How tired do you feel right now?&quot;).
Note that the subjective metric assessed how well users thought the site worked, not how well the users actually performed. It was quite possible for a user to be very slow at answering the questions and still say that he or she thought that it was very easy to find information on the site.
Overall usability of a site was calculated as the geometric average of these five measures. Each measure was normalized relative to the performance measured for the control condition (for example, if users could remember 5 things in the control condition but 6 things in one of the other conditions, then that condition received a 120% score for memory).
We measured five usability metrics for each version of our website:
Task time was the number of seconds it took users to find answers for specific questions about the content.
Errors was a percentage score based on the number of incorrect answers users gave for questions that had a known answer (one question asked users to determine their favorite tourist attraction: there was no one correct answer, so this question was not scored for errors).
Memory comprised two measures from an exam given to the users after they had finished using the site. Recognition memory was a percentage score based on the number of correct answers minus the number of incorrect answers to 5 multiple-choice questions. Recall memory was a percentage score based on the number of items correctly recalled after the test minus the number incorrectly recalled (users were asked to list as many of the tourist attractions discussed in the site as they could remember).
Time to recall site structure was the number of seconds it took users to draw a sitemap. This is a measure of how well the users had understood the information architecture: if they understood it well, they would draw it quickly; if they understood it poorly, they had to think longer.
Subjective satisfaction was determined from participants&apos; answers to a questionnaire. Each question used a 10-point rating scale. Four satisfaction criteria were averaged to derive the subjective satisfaction score: perceived quality (e.g., &quot;How satisfied are you with the site&apos;s quality of language?&quot;), perceived ease of use (e.g., &quot;How easy is it to find specific information in this website?&quot;), likability (e.g., &quot;the term &apos;fun to use&apos; describes the site very well&quot;), and user affect (e.g., &quot;How tired do you feel right now?&quot;).
Note that the subjective metric assessed how well users thought the site worked, not how well the users actually performed. It was quite possible for a user to be very slow at answering the questions and still say that he or she thought that it was very easy to find information on the site.
Overall usability of a site was calculated as the geometric average of these five measures. Each measure was normalized relative to the performance measured for the control condition (for example, if users could remember 5 things in the control condition but 6 things in one of the other conditions, then that condition received a 120% score for memory).
Ringraziamento AITI
Ricordare precedente intervento Catania