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Probabilità e statistica
la scienza della previsione
Romina F. Michelina S., Cristina D. G., Andrea C.
TFA 2014-15 Univ. di Roma
Tre
competenze di cittadinanza
Tra le “competenze chiave di cittadinanza” che la nostra scuola
dovrebbe far acquisire agli studenti c'è:
“Comunicare: comprendere messaggi di genere diverso
(quotidiano, letterario, tecnico, scientifico) e di complessità
diversa, trasmessi utilizzando linguaggi diversi (verbale,
matematico, scientifico, simbolico, ecc.) mediante diversi supporti
(cartacei, informatici e multimediali)”
sommario
●
Molti fenomeni ci si presentano in modo apparentemente
casuale.
●
Possiamo o capirli meglio (la meccanica del tiro del dado) o
studiarli in modo statistico, cioè ripetere il fenomeno molte volte
cercando di capire le caratteristiche ricorrenti e quelle accidentali.
MA
●
non sempre la statistica, per quanto basata su grandi quantità di
dati, permette di effettuare previsioni attendibili
il lancio di un dado
Prevedere il risultato del lancio di un dado è
molto difficile.
Ci si può provare in diversi modi:
●
studiando la fisica del rimbalzo dei dadi (difficile)
●
studiando la probabilità degli eventi possibili
●
studiando la statistica di ripetuti lanci
Es.: qual è la probabilità di ottenere 5?
Possiamo studiare gli eventi casuali o
sperimentalmente con il concetto di
frequenza relativa (f(E)) o con il concetto di
probabilità matematica (p(E)) teoricamente.
La legge dei grandi numeri collegherà questi
due concetti tra di loro.
Nell’impostazione classica il valore della
probabilità è calcolato a priori, ossia prima
che l’esperimento avvenga, mentre il valore
della frequenza è un valore a posteriori
cos'è la “probabilità matematica”?
Definizione di Laplace:
P(E) = casi favorevoli/casi possibili
notazione probabilistica
Facendo un collegamento con la logica,
si possono introdurre le seguenti
notazioni:
Ω l’evento certo;
∅ l’evento impossibile;
A1
A⋃ 2
... A⋃ ⋃ n
unione di eventi
A1
A⋂ 2
… A⋂ ⋂ n
intersezione di eventi
alcuni valori notevoli
Osserviamo che i valori della probabilità sono:
0<p(E)<1
p(E)=0 l’evento è impossibile, come estrarre una
pallina nera da un’urna contenente solo palline
rosse;
p(E)=1 l’evento è certo, come l’estrarre una pallina
nera da un’urna contenente solo palline nere;
L’evento è incerto in tutti gli altri casi.
probabilità di più eventi
Inoltre due eventi si dicono incompatibili
se non possono presentarsi insieme.
Più eventi si dicono incompatibili se
sono incompatibili a due a due.
Se A,B sono incompatibili, allora
P(A B)=P(A)+P(B)∪
probabilità di ottenere 5
Eventi favorevoli: 1
Eventi totali: 6
P(5) = 1/6
cos'è la “frequenza relativa”?
la frequenza relativa di un evento sottoposto
a n esperimenti, effettuati tutti nelle stesse
condizioni, è il rapporto fra il numero delle
volte m che si è verificato e il numero n delle
prove effettuate
f(E)=m/n
esempio: testa o croce
Si è lanciata 200 volte una moneta e :
94 volte è uscita T
106 volte è uscita C
f(T) = 94/200=0,47=47%
f(C) =106/200=0,53=53%
esempio: testa o croce
Si è lanciata 200 volte una moneta e :
94 volte è uscita T
106 volte è uscita C
f(T) = 94/200=0,47=47%
f(C) =106/200=0,53=53%
osserviamo che f(T)+f(C)=1=100%
rappresentare la frequenza: l'istogramma
1 32 5 6
f
eventi
rappresentare la frequenza: l'istogramma
1 32 4 5 6
f
eventi
l'istogramma
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(… dopo molti lanci)
f
eventi
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(… dopo molti lanci)
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(… dopo molti lanci)
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l'istogramma
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f(5) = 1/6
E con due dadi cosa otterrò?
Supponiamo ora di lanciare in aria due dadi distinti
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perfetto, significando con ciò che ognuna delle 6
facce ha un'uguale probabilità (cioè 1/6) di uscire.
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Se i due dadi sono gettati contemporaneamente (o
di seguito, ciò non importa per i nostri scopi) ci
sono 36 diversi accoppiamenti possibili che hanno
la medesima probabilità di presentarsi.
La somma di due dadi
Osserviamo che 7 è la somma più probabile
perché si può ottenere in più modi, rispetto alle
altre.
E’ utile rappresentare i casi con un istogramma
la curva a campana
f
eventi
In molti casi come questo, l'istogramma
ha una caratteristica forma a campana
la curva a campana
f
eventi
In molti casi come questo, l'istogramma
ha una caratteristica forma a campana
Marta: 1.55 m
Es. 1: l'altezza degli alunni
Marta: 1.55 m
Anna: 1.62 m
Es. 1: l'altezza degli alunni
Marta: 1.55 m
Anna: 1.62 m
Beatrice: 1.71 m
Es. 1: l'altezza degli alunni
Marta: 1.55 m
Anna: 1.62 m
Beatrice: 1.71 m
Clara: 1.49 m
Es. 1: l'altezza degli alunni
Marta: 1.55 m
Anna: 1.62 m
Beatrice: 1.71 m
Clara: 1.49 m
Debora: 1.63 m
Es. 1: l'altezza degli alunni
Es. 1: l'altezza degli alunni
Marta: 1.55 m
Anna: 1.62 m
Beatrice: 1.71 m
Clara: 1.49 m
Debora: 1.63 m
Enrica: 1.68 m
Es. 1: l'altezza degli alunni
Marta: 1.55 m
Anna: 1.62 m
Beatrice: 1.71 m
Clara: 1.49 m
Debora: 1.63 m
Enrica: 1.68 m
… eccetera eccetera
Marta: 1.55 m
Anna: 1.62 m
Beatrice: 1.71 m
Clara: 1.49 m
Debora: 1.63 m
Enrica: 1.68 m
… eccetera eccetera
Es. 1: l'altezza degli alunni
Marta: 1.55 m
Anna: 1.62 m
Beatrice: 1.71 m
Clara: 1.49 m
Debora: 1.63 m
Enrica: 1.68 m
… eccetera eccetera
Es. 1: l'altezza degli alunni
Es. 2: testa o croce
Immaginiamo di lanciare una moneta 1000 volte
e registrare il numero di “testa”.
Poi ripetiamo molte volte questa serie di mille
lanci, e raccogliamo in un istogramma il numero
di “testa” di ciascuna serie di 1000 lanci.
L'istogramma avrà la forma di una “curva di
Gauss”.
la curva di Gauss
1000 lanci
la curva di Gauss
La curva diventa sempre più chiara
all'aumentare della lunghezza delle serie
10000 lanci
la curva di Gauss
La curva diventa sempre più chiara
all'aumentare della lunghezza delle serie
curva di Gauss
(1777-1855)
perché è così comune?
Quando un fenomeno è la composizione di tanti “sottofenomeni”
esso viene naturalmente descritto da una curva a campana
(teorema del limite centrale).
il "pallinometro" (clicca)
cosa ci dice una curva a campana?
Quando un fenomeno è descritto da una curva
a campana possiamo osservare
due caratteristiche importanti:
cosa ci dice una curva a campana?
Quando un fenomeno è descritto da una curva
a campana possiamo osservare
due caratteristiche importanti:
●
la posizione del “picco” della campana
(valore medio)
cosa ci dice una curva a campana?
Quando un fenomeno è descritto da una curva
a campana possiamo osservare
due caratteristiche importanti:
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la posizione del “picco” della campana
(valore medio)
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la “larghezza della campana”
(deviazione standard)
il valore medio
〈 X 〉=
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i
X i
È la posizione del “picco” della campana e corrisponde
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σ=
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N
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i
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la “previsione” di un fenomeno
Conoscendo il valore medio e la deviazione
standard che caratterizzano un fenomeno,
sappiamo dunque quali valori aspettarci da una
certa “popolazione” (ad esempio, gli alunni di
una classe) e quali valori invece possono
essere trascurati in quanto poco probabili.
tante ripetizioni = migliori previsioni
Immaginiamo un territorio a rischio sismico, in cui normalmente
non si verificano vittime, però:
ogni 10 anni c'è un terremoto con 10 vittime
ogni 100 anni c'è un terremoto con 100 vittime
ogni 1000 anni c'è un terremoto con 1000 vittime
ogni 10000 anni c'è un terremoto con 10000 vittime
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l'istogramma dei terremoti
# vittime
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l'istogramma dei terremoti
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Non è una curva a campana!
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l'analisi statistica
Possiamo calcolare il numero medio di vittime?
Sì, ma dipenderà dalla dimensione del campione!
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l'analisi statistica
Possiamo calcolare il numero medio di vittime?
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Sì, ma dipenderà dalla dimensione del campione!
spiegazione matematica inter nos
Se la distribuzione statistica è
con α > 0, allora
〈 x〉=∫
0
∞
x P ( x)dx=∫
0
∞
x1−α
dx=∞
se α < 2.
P (x) x∼
−α
spiegazione matematica inter nos
Inoltre, se la distribuzione statistica è
P (x) x∼
−α
con α > 0, allora
〈 x
2
〉=∫
0
∞
x
2
P(x) dx=∫
0
∞
x
2−α
dx= ∞
¿
se α < 3. Dunque diverge il secondo momento e la varianza
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è uno scherzo?
No, i terremoti sono proprio così:
è uno scherzo?
No, i terremoti sono proprio così:
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I terremoti non sono “prevedibili”
I terremoti non sono descritti dalle classiche
curve a campana ma da particolari “leggi di
potenza” che
non possiedono valore medio né
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nonostante abbiamo enormi quantità di dati a
disposizione per fare un'analisi statistica.
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rapporti sessuali ...
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disuguaglianze sociali, prevenire crisi
finanziarie o epidemie di malattie
sessualmente trasmissibili.
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Probabilità e statistica: la scienza della previsione

  • 1. Probabilità e statistica la scienza della previsione Romina F. Michelina S., Cristina D. G., Andrea C. TFA 2014-15 Univ. di Roma Tre
  • 2. competenze di cittadinanza Tra le “competenze chiave di cittadinanza” che la nostra scuola dovrebbe far acquisire agli studenti c'è: “Comunicare: comprendere messaggi di genere diverso (quotidiano, letterario, tecnico, scientifico) e di complessità diversa, trasmessi utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.) mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali)”
  • 3. sommario ● Molti fenomeni ci si presentano in modo apparentemente casuale. ● Possiamo o capirli meglio (la meccanica del tiro del dado) o studiarli in modo statistico, cioè ripetere il fenomeno molte volte cercando di capire le caratteristiche ricorrenti e quelle accidentali. MA ● non sempre la statistica, per quanto basata su grandi quantità di dati, permette di effettuare previsioni attendibili
  • 4. il lancio di un dado Prevedere il risultato del lancio di un dado è molto difficile. Ci si può provare in diversi modi: ● studiando la fisica del rimbalzo dei dadi (difficile) ● studiando la probabilità degli eventi possibili ● studiando la statistica di ripetuti lanci
  • 5. Es.: qual è la probabilità di ottenere 5? Possiamo studiare gli eventi casuali o sperimentalmente con il concetto di frequenza relativa (f(E)) o con il concetto di probabilità matematica (p(E)) teoricamente. La legge dei grandi numeri collegherà questi due concetti tra di loro. Nell’impostazione classica il valore della probabilità è calcolato a priori, ossia prima che l’esperimento avvenga, mentre il valore della frequenza è un valore a posteriori
  • 6. cos'è la “probabilità matematica”? Definizione di Laplace: P(E) = casi favorevoli/casi possibili
  • 7. notazione probabilistica Facendo un collegamento con la logica, si possono introdurre le seguenti notazioni: Ω l’evento certo; ∅ l’evento impossibile; A1 A⋃ 2 ... A⋃ ⋃ n unione di eventi A1 A⋂ 2 … A⋂ ⋂ n intersezione di eventi
  • 8. alcuni valori notevoli Osserviamo che i valori della probabilità sono: 0<p(E)<1 p(E)=0 l’evento è impossibile, come estrarre una pallina nera da un’urna contenente solo palline rosse; p(E)=1 l’evento è certo, come l’estrarre una pallina nera da un’urna contenente solo palline nere; L’evento è incerto in tutti gli altri casi.
  • 9. probabilità di più eventi Inoltre due eventi si dicono incompatibili se non possono presentarsi insieme. Più eventi si dicono incompatibili se sono incompatibili a due a due. Se A,B sono incompatibili, allora P(A B)=P(A)+P(B)∪
  • 10. probabilità di ottenere 5 Eventi favorevoli: 1 Eventi totali: 6 P(5) = 1/6
  • 11. cos'è la “frequenza relativa”? la frequenza relativa di un evento sottoposto a n esperimenti, effettuati tutti nelle stesse condizioni, è il rapporto fra il numero delle volte m che si è verificato e il numero n delle prove effettuate f(E)=m/n
  • 12. esempio: testa o croce Si è lanciata 200 volte una moneta e : 94 volte è uscita T 106 volte è uscita C f(T) = 94/200=0,47=47% f(C) =106/200=0,53=53%
  • 13. esempio: testa o croce Si è lanciata 200 volte una moneta e : 94 volte è uscita T 106 volte è uscita C f(T) = 94/200=0,47=47% f(C) =106/200=0,53=53% osserviamo che f(T)+f(C)=1=100%
  • 14. rappresentare la frequenza: l'istogramma 1 32 5 6 f eventi
  • 15. rappresentare la frequenza: l'istogramma 1 32 4 5 6 f eventi
  • 16. l'istogramma 1 32 4 5 6 (… dopo molti lanci) f eventi
  • 17. l'istogramma 1 32 4 5 6 (… dopo molti lanci) f eventi
  • 18. l'istogramma 1 32 4 5 6 (… dopo molti lanci) f eventi
  • 19. l'istogramma 1 32 4 5 6 (… dopo molti lanci) f eventi
  • 20. l'istogramma 1 32 4 5 6 (… dopo molti lanci) f eventi
  • 21. l'istogramma 1 32 4 5 6 (… dopo molti lanci) f eventi
  • 22. l'istogramma 1 32 4 5 6 (… dopo molti lanci) f eventi
  • 23. l'istogramma 1 32 4 5 6 (… dopo molti lanci) f eventi
  • 24. l'istogramma 1 32 4 5 6 (… dopo molti lanci) f eventi
  • 25. l'istogramma 1 32 4 5 6 (… dopo molti lanci) f eventi
  • 26. l'istogramma 1 32 4 5 6 (… dopo molti lanci) f eventi
  • 27. l'istogramma 1 32 4 5 6 f eventi f(5) = 1/6
  • 28. E con due dadi cosa otterrò? Supponiamo ora di lanciare in aria due dadi distinti (uno verde e uno rosso) ognuno dei quali è perfetto, significando con ciò che ognuna delle 6 facce ha un'uguale probabilità (cioè 1/6) di uscire. Quali valori si ottengono più spesso? Se i due dadi sono gettati contemporaneamente (o di seguito, ciò non importa per i nostri scopi) ci sono 36 diversi accoppiamenti possibili che hanno la medesima probabilità di presentarsi.
  • 29. La somma di due dadi Osserviamo che 7 è la somma più probabile perché si può ottenere in più modi, rispetto alle altre. E’ utile rappresentare i casi con un istogramma
  • 30. la curva a campana f eventi In molti casi come questo, l'istogramma ha una caratteristica forma a campana
  • 31. la curva a campana f eventi In molti casi come questo, l'istogramma ha una caratteristica forma a campana
  • 32. Marta: 1.55 m Es. 1: l'altezza degli alunni
  • 33. Marta: 1.55 m Anna: 1.62 m Es. 1: l'altezza degli alunni
  • 34. Marta: 1.55 m Anna: 1.62 m Beatrice: 1.71 m Es. 1: l'altezza degli alunni
  • 35. Marta: 1.55 m Anna: 1.62 m Beatrice: 1.71 m Clara: 1.49 m Es. 1: l'altezza degli alunni
  • 36. Marta: 1.55 m Anna: 1.62 m Beatrice: 1.71 m Clara: 1.49 m Debora: 1.63 m Es. 1: l'altezza degli alunni
  • 37. Es. 1: l'altezza degli alunni Marta: 1.55 m Anna: 1.62 m Beatrice: 1.71 m Clara: 1.49 m Debora: 1.63 m Enrica: 1.68 m
  • 38. Es. 1: l'altezza degli alunni Marta: 1.55 m Anna: 1.62 m Beatrice: 1.71 m Clara: 1.49 m Debora: 1.63 m Enrica: 1.68 m … eccetera eccetera
  • 39. Marta: 1.55 m Anna: 1.62 m Beatrice: 1.71 m Clara: 1.49 m Debora: 1.63 m Enrica: 1.68 m … eccetera eccetera Es. 1: l'altezza degli alunni
  • 40. Marta: 1.55 m Anna: 1.62 m Beatrice: 1.71 m Clara: 1.49 m Debora: 1.63 m Enrica: 1.68 m … eccetera eccetera Es. 1: l'altezza degli alunni
  • 41. Es. 2: testa o croce Immaginiamo di lanciare una moneta 1000 volte e registrare il numero di “testa”. Poi ripetiamo molte volte questa serie di mille lanci, e raccogliamo in un istogramma il numero di “testa” di ciascuna serie di 1000 lanci. L'istogramma avrà la forma di una “curva di Gauss”.
  • 42. la curva di Gauss 1000 lanci
  • 43. la curva di Gauss La curva diventa sempre più chiara all'aumentare della lunghezza delle serie 10000 lanci
  • 44. la curva di Gauss La curva diventa sempre più chiara all'aumentare della lunghezza delle serie curva di Gauss (1777-1855)
  • 45. perché è così comune? Quando un fenomeno è la composizione di tanti “sottofenomeni” esso viene naturalmente descritto da una curva a campana (teorema del limite centrale). il "pallinometro" (clicca)
  • 46. cosa ci dice una curva a campana? Quando un fenomeno è descritto da una curva a campana possiamo osservare due caratteristiche importanti:
  • 47. cosa ci dice una curva a campana? Quando un fenomeno è descritto da una curva a campana possiamo osservare due caratteristiche importanti: ● la posizione del “picco” della campana (valore medio)
  • 48. cosa ci dice una curva a campana? Quando un fenomeno è descritto da una curva a campana possiamo osservare due caratteristiche importanti: ● la posizione del “picco” della campana (valore medio) ● la “larghezza della campana” (deviazione standard)
  • 49. il valore medio 〈 X 〉= 1 N ∑ i X i È la posizione del “picco” della campana e corrisponde al valore più probabile.
  • 50. la deviazione standard Misura la “larghezza” della campana e dunque l'intervallo dei valori più probabili (68%) σ= √1 N ∑ i (X i−〈 X 〉) 2
  • 51. la “previsione” di un fenomeno Conoscendo il valore medio e la deviazione standard che caratterizzano un fenomeno, sappiamo dunque quali valori aspettarci da una certa “popolazione” (ad esempio, gli alunni di una classe) e quali valori invece possono essere trascurati in quanto poco probabili. tante ripetizioni = migliori previsioni
  • 52. Immaginiamo un territorio a rischio sismico, in cui normalmente non si verificano vittime, però: ogni 10 anni c'è un terremoto con 10 vittime ogni 100 anni c'è un terremoto con 100 vittime ogni 1000 anni c'è un terremoto con 1000 vittime ogni 10000 anni c'è un terremoto con 10000 vittime … e così via Quante vittime ci saranno nel prossimo terremoto? il problema dei terremoti
  • 53. l'istogramma dei terremoti # vittime # terremoti
  • 54. l'istogramma dei terremoti # vittime # terremoti Non è una curva a campana! E' una legge di potenza del tipo x-A
  • 55. utile: l'istogramma dei terremoti log-log log # vittime log # terremoti Le leggi di potenza in scala logaritmica diventano rette: se y = C x-A allora log y = - A log x + log C
  • 56. l'analisi statistica Possiamo calcolare il numero medio di vittime? Sì, ma dipenderà dalla dimensione del campione! Infatti: media su 10 anni ~ 1 media su 100 anni ~ 2 media su 1000 anni ~ 3 ...
  • 57. l'analisi statistica Possiamo calcolare il numero medio di vittime? Sì, ma dipenderà dalla dimensione del campione! Possiamo calcolare la deviazione standard? Sì, ma dipenderà dalla dimensione del campione!
  • 58. spiegazione matematica inter nos Se la distribuzione statistica è con α > 0, allora 〈 x〉=∫ 0 ∞ x P ( x)dx=∫ 0 ∞ x1−α dx=∞ se α < 2. P (x) x∼ −α
  • 59. spiegazione matematica inter nos Inoltre, se la distribuzione statistica è P (x) x∼ −α con α > 0, allora 〈 x 2 〉=∫ 0 ∞ x 2 P(x) dx=∫ 0 ∞ x 2−α dx= ∞ ¿ se α < 3. Dunque diverge il secondo momento e la varianza diventa infinita.
  • 60. è uno scherzo? No, i terremoti sono proprio così:
  • 61. è uno scherzo? No, i terremoti sono proprio così: Legge di potenza con esponente α = 0.772
  • 62. I terremoti non sono “prevedibili” I terremoti non sono descritti dalle classiche curve a campana ma da particolari “leggi di potenza” che non possiedono valore medio né deviazione standard! Dunque non sappiamo cosa aspettarci, nonostante abbiamo enormi quantità di dati a disposizione per fare un'analisi statistica.
  • 63. un mondo di “leggi di potenza” Tanti altri fenomeni si comportano così: es: i prezzi delle azioni, il reddito, il numero di rapporti sessuali ... → Importante per calcolare le disuguaglianze sociali, prevenire crisi finanziarie o epidemie di malattie sessualmente trasmissibili.
  • 64. un mondo di “leggi di potenza”
  • 65. attività di laboratorio - i terremoti - la borsa - l'attività sui social network - eventi atmosferici - la durata degli allenatori (molti dati disponibili su web)
  • 66. punti di forza e di debolezza Difetti punto di vista limitato sull'argomento Pregi Sintesi Flessibilità Storytelling Didattica laboratoriale