2. DIAGNOSI MALATTIA
CUTANEA
Nella pratica medica generale circa il 25% dei
pazienti presenta disturbi cutanei
La scoperta di segni cutanei accessibili all’esame
obbiettivo può risparmiare al paziente indagini
costose e spiacevoli.
3. • Anamnesi
•L’esame obiettivo prevede
- pz completamente spogliato
- ottima illuminazione
- analisi del colore,trofismo,idratazione, temperatura
- analisi di:
- cute (pieghe, regioni palmoplantari)
- mucose (orale e genitale)
- annessi (unghie,capelli,peli)
4. • La caratterizzazione di un’eruzione cutanea dipende :
- natura della lesione elementare (primitiva
e secondaria)
-raggruppamento/configurazione di queste
lesioni su un’area limitata
- topografia
- numero
- colore
- palpabilità
- bordi
5. LESIONI ELEMENTARI
Lesioni PRIMARIE = diretta espressione del processo
patologico cutaneo
macula,chiazza,papula,vescicola,bolla,pustola,
nodulo,pomfi,placche
tubercoli,gomme,comedoni
Lesioni SECONDARIE = evoluzione o esito del
processo iniziale.
croste,lichenificazione,cicatrici,poichilodermia,
escoriazione,ragadi,fissurazioni
6. Lesione piana circoscritta,non infiltrata che
rappresenta una modificazione del colore dovuta a
pigmento esogeno,endogeno e stravasi di sangue.
Macula < 1cm
Macchia > 1cm
9. ESANTEMI
Nei bambini più comune l’esantema da agenti biotici che
la reazione da farmaco.
Identificazione non sempre agevole !
Importanza dell’ANAMNESI
Rash da farmaci:
- prurito più costante e intenso
- meno comuni febbre, linfoadenopatie, epatosplenome.
- morfologia meno uniforme,
distribuzione più simmetrica,
esordio sul tronco e risoluzione con desquamazione
tonalità più rosso vinosa
Raro coinvolgimento delle mucose
10. RASH BIOTICO
Febbre qualche giorno prima dell’eruzione cutanea
Inizio quasi sempre sul volto e progressione cefalo caudale
Risoluzione senza desquamazione salvo la scarlattina con
desquamazione palmo plantare
12. 1) DERMATITI DIVERSE O ESEMPI DI UNA
STESSA DERMATITE ?
2) CHE TIPO DI DERMATITE E’?
-MICOSI CUTANEA
-REAZIONE ALLERGICA A FARMACI
-REAZIONE ALLERGICA AD ALIMENTI
-DERMATOSI INFETTIVA
-ALTRO…
13. Malattia esantematica molto comune con morfologia
caratteristica che si risolve spontaneamente
Eziologia ancora sconosciuta, possibile origine
virale (herpesvirus HHV-6 e HHV-7)
Incidenza :3 aa - 40 aa
Stagionalità: più frequente in autunnale e primavera
Sintolmatologia pruriginosa: assente 25%
lieve 50%
moderato 25%
14. CHIAZZA MADRE : macula o chiazza di forma
rotondeggiante di colore rosso brillante ben delimitata
con lieve orletto desquamante
1- 2 settimane
15. FASE ESANTEMATICA:
chiazze ovali di dimensioni ridotte
rispetto alla prima, colorito rosa
brunastro.
6-8 settimane
Guarigione
DD: dermatofitosi,roseola
sifilitica,psoriasi
guttata,pitiriasi lichenoide
16. F di 15 aa
Riferiva comparsa improvvisa di
una chiazza rosso violacea alla
coscia dx, fissa, lievemente
pruriginosa.
Lesione a limiti netti come un
“bollino”.
Episodio analogo un anno prima
No diatesi atopica
No animali in casa
CHE DOMANDA FARESTE….?
17. HA ASSUNTO FARMACI?
Riferita assunzione di NIMESULIDE
due giorni prima….
Uso dello stesso farmaco anche in
passato
18. Reazione avversa a certi farmaci, che si presenta
nella stessa sede ogni volta che il farmaco viene
somministrato.
Lesioni spesso singole ma,
col ripetersi degli attacchi,
multiple in nuove sedi
Sedi maggiormente colpite: volto, arti, genitali
Probabile reazione immunologica di tipo IV nel corso
della quale i linfociti sensibilizzati vengono trattenuti
nel distretto interessato.
20. Chiazze eritematose di
colore rosso-violaceo,
rotonde o ovali,
ben circoscritte, non
tendenti all'estensione,
talvolta sormontate da
vescicole o bolle.
Esiti iperpigmentati di
tonalità ardesica 1-3
settimane dopo la
sospensione del farmaco
22. Chiazza anulare con bordo attivo periferico eritematoso
e più chiaro al centro, agli arti, non pruriginosa
Comparsa dopo una gita in campagna, d’estate
Dermatite da contatto?
Dermatofitosi?
Eritema fisso da medicamento?
Malattia infettiva?
23. Manifestazione PRECOCE tipica del morbo
di Lyme, una zoonosi causata dalla
spirocheta B. Burgdorferi, trasmessa all’
uomo tramite morso di zecca
Serbatoio: mammiferi domestici e non.
Endemica in Liguria,Sardegna,Trentino
Macula eritematosa a crescita centrifuga, che compare
in prossimità del morso di zecca qualche gg dopo o
settimana. Il centro della lesione tende poi a schiarire
Viso collo e orecchie nei bambini, arti negli adulti
24. Diagnosi:Clinica
ATC anti Borrelia (non subito positivi) o WB
Talvolta sintomatologia generale modesta
Risoluzione anche spontanea dopo qualche settimana ma +
rapida con la tp antibiotica (amoxicillina e claritromicina)
Altre manifestazioni più TARDIVE
(linfocitoma benigno, morfea, acrodermatite cronica,
meningopolinevrite)
LINFOCITOMA BENIGNO
25. Chiazza eritemato desquamativa
PRURIGINOSA con vescicole
alla periferia e risoluzione
centrale
Tinea corporis:
infezione causata spesso dal
dermatofita Trichopyton rubrum,
Microsporis canis
Diagnosi: esame microscopico
e colturale per ricercare funghi
26. MACULE ACROMICHE
PITIRIASI ALBA
Discromia cutanea dovuta a pelle
eccessivamente xerotica.
Si evidenzia alla fine dell’estate e +
nei soggetti atopici
La pelle molto secca porta via
la melanina in chiazze, specie sul
viso e corpo
Tp: idratazione
DD con vitiligo,tinea corporis,
pitiriasi versicolor,
ipopigmentazione post
infiammatoria
29. VITILIGINE
Malattia autoimmune in cui sono attaccate erroneamente
le cellule melanocitarie che sintetizzano la melanina.
0,5%-2% della popolazione è affetta.
Familiarità nel 30% dei pazienti
Possibile associazione con diabete mel. ins. dipen,
tiroidite di Hashimoto, alopecia areata,M. Graves
Addison, celiachia.
•SEDI fotoesposte,
periorifiziali e zone
sovrastanti le eminenze ossee
soggette a traumatismi
(isomorfismo reattivo)
30. • macchie o chiazze acromiche di colore bianco latte o avorio,
ben circoscritte, ipermelanosi al bordo e superficie cutanea
intatta, talvolta eritematose al centro
•Classificazione in generalizzata(volgare,mista,acrofacciale,
universale) e localizzata (focale e segmentaria)
• Prognosi negativa: età precoce, familiarità, sedi acrali e
volto,forma generalizzata
• Diagnosi clinica e con lampada di Wood (color gesso)
• DD: p.alba, p.versicolor.,
sclerosi tuberosa, lebbra
• Tp: fototerapia, cortisoni topici
31. Chiamate anche leuocodermie postlesionali
Parziale perdita di melanina in seguito ad un
processo infiammatorio come nella psoriasi,
trauma, dermatite atopica…
Può migliorare con il trattamento per la dermatosi
sottostante o
rimanere tale
33. NEVO ACROMICO
chiazza ipopigmentata solitamente congenita dovuta ad un
difetto di fz dei melanociti.
Distribuzione unilaterale segmentale o lungo le linee di
Blaschko
DD: sclerosi tuberosa,lebbra,
esiti di psoriasi guttata
34. •Infezione da lievito, Malassezia Furfur, fungo
saprofita della cute normale
•Clima caldo umido, affezioni croniche debilitanti, cute
seborroica, tp steroidea sistemica favoriscono la sua
espressione da patogeno opportunista
•Inizia durante l’adolescenza, quando
Le ghiandole sebacee divengono
Attive, andamento cronico recidivante.
•Eruzione maculosa (lesioni a stampino)
iperpigmentata o ipopigmentata
35. •Le macule possono confluire in ampie chiazze a contorni
policiclici, ricoperte da squame sottili ed aderenti che si
staccano con la curette.
•Ipocromiche su cute abbronzata (azione dell’acido azelaico)
•SEDI: tronco e arti, talora volto.
•Fluorescenza gialla alla luce di Wood
•Esame microscopico: aspetto a spaghetti (ife corte)con
polpettine di carne(elementi funginei)
37. MELANOSI NEUROCUTANEA
Rara malattia neurologica congenita caratterizzata dall’associazione di
nevo melanocitico congenito gigante ( =/> 20 cm) o nevi melanocitici
multipli di medie dimensioni e tumori melanocitari benigni o maligni del
sistema nervoso centrale (melanocitosi leptomeningea).
Più a rischio i nevi giganti al cuoio capelluto, al collo e al dorso.
Verificare segni o sintomi espressivi di un aumento della pressione
endocranica o di una compressione del midollo spinale.
38. NEVO DI BECKER
Lesione pigmentata,
quasi sempre acquisita,
costituita da una
chiazza bruna a contorni irregolari
con numerosi peli,
generalmente monolaterale
Comune in tutte le razze, più frequente nel sesso maschile,
soprattutto sulla spalla, nella regione scapolare o pettorale.
Raro bilaterale o multiplo; eccezionali le forme familiari.
39. Tumore spesso congenito (70%)
Localizzato al cuoio capelluto o
al volto
Inizia alla nascita come una chiazza
alopecica o verrucosa, ovalare rosea che poi dalla pubertà
assume aspetti mammellonati
In età adulta si possono sviluppare tumori benigni
(tricoblastoma)o raramente carcinomi basocellulari.
Attenzione alla forma con disposizione lineare sul piano
sagittale paramediano che può associarsi a malformazioni
cerebrali e oculari
40. Lesione rilevata < 1 cm dura alla palpazione dovute ad
ispessimento epidermico o dermico o dermoepidermico
(mista). Esiti talvolta ipercromici o desquamativi
P. epidermiche: follicolari(pytiriasi rubra pilaris) e non
follicolari (verruche)
P. dermica: > spessore del tessuto connettivo, proliferazione
di elementi annessiali,vasi,tessuto
nervoso,melanociti
Esempi sifilide secondaria,
nevi,emangioma, neurofibroma
P. mista: lichen planus
41. MOLLUSCO CONTAGIOSO
Virosi cutanea causata da un Poxvirus. trasmessa generalmente per
contatto diretto, anche se è possibile la trasmissione indiretta.
Contagiosa e recidivante
Sede più colpita: volto aree esposte al contatto
Incubazione: da 2 settimane fino a 6 mesi.
Terapia: curettage,
42. Causata dal virus HPV. Trasmissione per contatto
diretto oppure frequentando ambienti contaminati:
piscine, palestre, spogliatoi comuni.
43. TRICOEPITELIOMI
Tumore amartomatoso benigno del follicolo pilosebaceo .
Lesione solitaria non ereditaria o come lesione multipla, a
trasmissione AD
Prima infanzia o durante la pubertà sul viso, occasionalmente cuoio
capelluto, collo e parte superiore del tronco.
Trasformazione maligna in carcinoma delle cellule basali (BCC) rara
45. Dermatosi cronica papulosa a patogenesi autoimmune cellulo-
mediata
Papule eritemato violacee che confluiscono in placche sormontate
da esili strie bianco grigiastre
Colpisce cute e mucose
Eziologia sconosciuta;
talora associazioni con epatopatie
virali e non o farmaci?
La forma classica è molto rara nei bambini, più frequenti sono le
varianti e le dermatiti lichenoidi
46. Variante clinica di lichen planus, rara e benigna.
papule traslucide ipopigmentate sul dorso delle mani,tronco e
sul pene soprattutto dei bambini
In genere asintomatiche
Nel 70% autorisoluzione
47. LICHEN STRIATUS
dermatosi lineare infiammatoria ad evoluzione autolimitante.
Colpisce bambini e adolescenti, occasionalmente età adulta.
Causa non nota, ma possibile associazione ad infezioni o eventi traumatici (ustioni).
Piccole papule del colorito della cute, rosa o marrone-rossiccio, a superficie liscia
o con lieve desquamazione che si uniscono a formare una larga banda localizzata
di solito lungo gli arti. Può essere bilaterale, talvolta si osservano bande multiple
a distribuzione parallela. Raramente prurito.
49. Dermatosi figurata granulomatosa conica. Non lascia esiti e si
autolimita.Asintomatica
CLINICA: piccole papule cupoliformi, contigue, lisce, dello stesso
colore della cute o rosee o violacee con disposizione anulare o
arciforme e confluenti in placche.
SEDI: dorso delle mani e piedi, caviglie, orecchie e nuca.
CAUSA: sconosciuta ma nei bambini considerati trigger: infezioni
virali (E.B.V. Herpes, CMV) traumi (per esempio frizione da
scarpe), punture di insetto, esposizione prolungata al sole (in
particolare per le forme diffuse); la Borrelia burgdorferi.
51. E’ una MASTOCITOSI eruttiva cutanea dovuta
all’attivazione esagerata di mastociti nei tessuti che
liberano istamina.
Forma più frequente tra le mastocitosi,specie nei bambini
52. Iniziali papule o macule brunastre che poi diventano
pomfi o bolle nel tronco e arti, pruriginose.
Pigmentazione dovuta ad accumulo di melanina nello
strato basale dell’epidermide.
Positività con il segno di Darier
dopo frizione delle lesioni
(PATOGNOMONICO)
Tendenza a regredire con la
pubertà, se permane in età
adulta è possibile il carattere
sistemico
53. Esantema papuloso agli arti, volto con risparmio del tronco,
pruriginoso preceduto da episodio febbrile.
Pitiriasi lichenoide
Quinta malattia
Acrodermatite papulosa
Eritema polimorfo
54. Lesioni cutanee monomorfe papulo-vescicolose di colorito
dal rosa al rosso-purpurico.
Sede: viso, glutei, arti.
Evoluzione: si risolve nel giro di 2-10
settimane senza esiti.
•Agenti responsabili:
VACCINI (Epatite B)
BATTERI (Streptococco, Micoplasma )
VIRUS (Coxsackie, Adenovirus,
Parvovirus B19, Rotavirus, EpatiteB,CMV)
55. Malattia causata dal Coxsackievirus A16,trasmessa per via oro fecale
Incubazione di 1 settimana circa
Lieve rialzo febbrile e lieve disfagia
Inizio con stomatite con piccole lesioni papulo - vescicole biancastre
sulle mani e i piedi
Decorso benigno e risoluzione in circa 10 gg. Non pruriginose
57. ISTIOCITOSI CEFALICA
BENIGNA
Neonato di 11 mesi con papule di colore variabile dal giallo al
rosso-bruno di 2-5 mm al volto, collo,c.capelluto
Istiocitosi non a cellule di Langerhans, che colpisce i bambini
al volto(entro i 2 aa),senza lesioni viscerali,autorisolutiva
Ist. G. Gaslini
58. Lesione sottocutanea circoscritta, > di una
papula,consistenza duro elastica, causato da un
infiltrato infiammatorio, tumorale. Guarisce senza
esiti o evolve in sclerosi cicatriziale. Può confluire in
placca
CISTI: nodosità dovuta ad accumulo di materiale
derivante dal follicolo pilo sebaceo
o da altro materiale (tipo cheratina)
59. Tumori intradermici o sottocutanei a lenta crescita che derivano
dal follicolo pilo sebaceo.
Conservano nella parete la struttura dell’epidermide
Contengono materiale cheratinico e sebaceo
CLINICA: noduli mobili sui piani cutanei,consistenza duro-elastica
SEDI: viso, tronco, collo, genitali.
Cisti trichilemmali: sul cuoio capelluto,spesso
multiple, a carattere ereditario AD
TERAPIA:Exeresi chirurgica
60. Cisti di cheratina dura, biancastre e superficiali sul viso dei
neonati scompaiono spontaneamente. Spesso multiple.
Per cheratinizzazione transitoria su base ormonale
Nell’adolescente si trovano su guance, palpebre e si formano per
ostruzione del follicolo dei peli lanuginosi.
Anche in sede post traumatica,
nel corso di malattie bollose,
cicatrici,sostanze con
potere occlusivo
62. Proliferazione vascolare benigna costituita da capillari e
venule che insorge spesso a seguito di un trauma cutaneo
recente o infezione
SEDI: dita, volto, arti
In genere lesione solitaria
Rapida crescita , in 1-3 settimane
Inizio con papula non dolente,
che diventa un nodulo peduncolato, rosso e facilmente
sanguinante
TERAPIA: asportazione chirurgica
64. Lesione papulo nodulare, asintomatica, dura,rotondeggiante,
brunastra con superficie depressa.
Tende ad infossarsi alla compressione
tra il pollice e l’indice
( segno della pastiglia)
SEDI: spesso arti inferiori e superiori
Eziologia sconosciuta:
probabile reazione a puntura d’insetto,
follicolite, trauma
65. Tumore benigno dei melanociti costituito da cel.
epiteliodi e fusate
Papula cupoliforme rosa-rosso uniforme,
ben demarcata di circa 1 cm, che cresce
in poco tempo specie al volto e arti
Entro i 12 anni.
Negli adulti o bambini in età postpuberale difficoltà nella
DD con il melanoma per via degli aspetti istopatologici
(consigliata asportazione)
66. Raro disordine istiocitario dovuto ad accumulo di macrofagi (istiocitosi
non langerhansiane)
Lesione nodulare di 5-10 mm di consistenza molle dal tipico colore giallo
arancione asintomatica in genere unica ma anche multiple
SEDI: cuoio capelluto,volto, tronco radice degli arti
Autorisoluzione
Raro il coinvolgimento extracutaneo e l’ associazione con diabete mellito, la
Neurofibromatosi, iperlipidemia IIb
67. FIBROMATOSI DIGITALE
Raro tumore fibroso, benigno, asintomatico, che si sviluppa
sulle falangi durante l’infanzia o la prima adolescenza (86%
durante il primo anno di vita)
Le dita delle mani e dei piedi
sono colpite in egual misura
(sempre risparmiato il I dito)
Decorso: periodo di
accrescimento, più lento
inizialmente e più rapido
successivamente, cui
fa seguito una regressione
spontanea in 2-3 aa.
Rischio alto di recidive locali
Ist. G. Gaslini
68. GRANULOMA GLUTEALE
INFANTUM
Eruzione di papule e noduli di colore
rosso-purpureo da occlusione,sfregamento
e applicazione locale prolungata di
corticosteroidi fluorurati
I noduli sono del tutto indolori,
di 1-3 cm di diametro;
Risolvono spontaneamente e
lentamente dopo la sospensione
dell’applicazione dei prodotti
implicati
Può far seguito a una dermatite
da pannolino
70. Malattia infettiva causata dal
protozoo Leishmania
trasmessa attraverso la
puntura di flebotomi.
Riconosce come serbatoio un animale,
l’uomo è un ospite accidentale
Incubazione di 2-3 mesi
Nel bacino del mediterraneo soprattutto da L. infantum
Provoca affezioni cutanee(Bottone d’Oriente), muco
cutanee o viscerali (Kala-azar).
71. Nella sede di inoculo della puntura di zanzara (viso e arti) lesione papulo
nodulare eritematosa non dolente che diventa crostosa e che tende a
fenomeni ulcero necrotici
Resistente ai comuni trattamenti locali
72. EPITELIOMA CALCIFICO DI MALERBE
Tumore benigno che ha origine dal follicolo pilifero dell’infanzia e
adolescenza.
Singola lesione cistica di consistenza duro-calcifica o un nodulo del
colore della cute normale o bluastro appena percettibile. Non mobile
rispetto alla cute circostante. Può infiammarsi e divenire arrossato.
Sedi frequenti: viso e parte superiore del tronco.
73. Rappresenta il 10-15% delle mastocitosi
Entro i 3-6 mesi di vita
macula, una placca o un nodulo di colorito rosso-bruno
spesso singola agli arti e tronco
Il suo strofinamento provoca
turgore ed eritema locale.
Lesioni bollose possono
comparire spontaneamente
o dopo sfregamento.
In molti casi regredisce spontaneamente.
74. Cavità ripiena di liquido sieroso o sieroematico > 1 cm.
Evolvono in erosioni e croste
bolle intraepidermiche
Pemfigo volgare, neonatale,
Bolle dermoepidermiche foliaceo,eritematoso
Pemfigoide bolloso, dermatite
erpetiforme,
malattia a IgA lineari, EB acquisite
75. Dermatite bollosa associata alla CELIACHIA
Quadro clinico subdolo confuso con eczema : vescico
papule pruriginose in sedi tipiche (alla faccia estensoria
dei gomiti, ginocchia, regione scapolare).
Le bolle sono rare e spesso si raggruppano in periferia a
fare reazioni orticarioidi
76. esordio nella seconda infanzia con quadri vescico bollosi
a disposizione a “rosetta” pruriginosa con sede periorale e
perianale
77. Genodermatosi che si sviluppano
dopo traumi di varia entità.
Forma semplice, distrofica,
giunzionale
Diagnosi in base al sito anatomico
di formazione delle bolle nella GDE
78. Raccolte circoscritte di essudato purulento a livello
dell’ostio follicolare o del follicolo pilosebaceo.
Sono lesioni primitive o si sviluppano da vescico-bolle.
Evolvono in ulcerazione o erosione
81. LESIONI ELEMENTARI
Lesioni SECONDARIE = evoluzione o esito del
processo iniziale.
croste,lichenificazione,cicatrici,poichilodermia,
escoriazione,ragadi,fissurazioni
LICHENIFICAZIONE
Accentuazione del disegno
romboidale delle incisure
funzionali su cute ispessita,
dovuta al grattamento
continuo e cronico di una
dermatosi (lichen, dermatite
atopica).
82. Sono una mescolanza di caratteristiche delle lesioni primitive e
secondarie
ATROFIA:Riduzione dello spessore della cute circoscritta o
diffusa. Invecchiamento cutaneo e uso prolungato di farmaci
steroidei
SCLEROSI:Indurimento del derma o t. sottocutaneo con
cute di aspetto porcellanaceo,secco e alopecico, non
sollevabile in pliche
SQUAMA: accumulo di cellule cornee
83. Malattia infiammatoria,che Piccole papule, dal rosa al bianco
colpisce 10/15% dei bambini, avorio che confluiscono in chiazze e/o
nella regione ano-genitale a in placche eritematose, bruciore e
decorso cronico-recidivante. prurito. Poi la cute e la mucosa
Eziologia sconosciuta:ruolo genitale assumono un colore
genetico, biancastro, madreperlaceo e brillante
autoimmunitario,ormonale (atrofico).
Talvolta risoluzione in pubertà Tp sintomatica con steroidi
84. Accumulo di cellule cornee.
Si distinguono in squame
Pitiriasiformi (forfora)
Psoriasiformi
Ittiosiformi
Esfoliative (post scarlattina)
85. Lesioni eritematose
desquamanti confluenti in placche
< 1% in epoca neonatale
40% < 20 aa
Picco tra i 15-25 aa
Forma infantile colpisce zona
del pannolino, ombelico, volto,
con rischio di eritrodermia
86. Bambini e adolescenti colpiti
dalla forma guttata che esordisce
in maniera eruttiva con elementi papulosi
di piccola taglia molto desquamanti
sul tronco e arti
Forma in placche frequente al cuoio
capelluto e nelle zone tipiche
Forma pustolosa poco frequente
nei bambini
87. DERMATITE SEBORROICA
Dermatite eritemato-
desquamativa che si
localizza tipicamente sul
cuoio capelluto (casco
seborroico)
Interessa poi viso,collo,
pieghe retroauricolari,
ascelle, ombelico, regione
del pannolino; possibile
evoluzione eritrodermica.
Inizia a 3-6 settimane per
risolversi in 3-4 mesi
88. Quando la dermatite seborroica:
non regredisce definitivamente
procede con remissioni e recidive nelle
stesse sedi
continua a manifestarsi dopo il 4° mese
e si evidenzia psoriasi nell’anamnesi
familiare
la diagnosi più probabile è quella di Psoriasi
(Sebopsoriasi)
90. ectoparassitosi a trasmissione interumana, dovuta
all'acaro Sarcoptes scabini
Lesione tipica: CUNICOLO (canale scavato dalla F
nell’epidermide)
Bambini: capo, regione palmo plantare, cavo ascellare.
Lesioni pruriginose
Anche papule, noduli,aree eczematose
91. LARVA MIGRANS CUTANEA
Eruzione cutanea dovuta a Elminti che vivono
nell’intestino di vari animali (cane in primis)
Anchilostoma brasiliense
A. Caninum
A. Ceylonicum
Uncinaria stenochephala …
In condizioni adatte di temperatura e umidità
(terreno sabbioso, umido e caldo) le larve
fuoriescono dall’uovo e possono infettare la
cute umana
92. Le larve possono causare una dermatite non
specifica nel sito di inoculo (mani, piedi, glutei).
Possono rimanere quiescenti per settimane o mesi o
cominciare immediatamente a migrare producendo
una lesione lineare, eritematosa, pruriginosa di circa
3 mm di larghezza.
•Percorrono da alcuni
mm ad alcuni cm/die
•Malattia
autorisolutiva, le
lesioni persistono per
4 settimane,
occasionalmente per
mesi
93. TERAPIA
Ivermectina 200μg/kg in mono
somministrazione è la prima scelta
(non in Italia)
Albendazolo 400mg/die per tre
giorni consecutivi
Crioterapia
95. Reazione cutanea dovuta a infezione (herpes simplex e micoplasma)
o ad assunzione di farmaci(sulfamidici, cefalosporine, penicillina
Lesione a coccarda patognomonica: lesione papulosa costituita da
3 anelli concentrici con una corona periferica eritematosa e/o
microvescicolosa, zona intermedia meno scura e lesione centrale
con vescicola o bolla o crosta.
Sedi più colpite: distribuzione
acrale sulle superfici estensorie
e volto
96. 10 aa
Comparsa di lesioni figurate pruriginose
dopo un campeggio in montagna
Patomimia,puntura d’insetto,dermatite da contatto,orticaria?
97. Eruzione eritematovescicolosa o bollosa, figurata
in modo da riprodurre la forma di una foglia o di
fili d’ erba
E’ il prototipo delle FITO-FOTO DERMATOSI:
dovuta al contatto con l’erba o altre piante
contenenti furocumarine (agrumi, sedano, fico…)
e successiva
esposizione al sole
98. Bimbo giocava con bicchiere in cui madre
aveva preso un aperitivo a base di lyme
Toccava poi le cosce della madre con le mani
sporche di aperitivo
FITOFOTDERMATITE DA LYME
a) Tinea incognita?
d) Fitofotodermatite?
b) Dermatite da contatto?
e) Lupus eritematoso?
c) Dermatite atopica?
100. MUCOCELE
Occlusione di un dotto salivare minore con accumulo di
materiale mucinoso, risposta infiammatoria reattiva e
sviluppo di tessuto di granulazione
Colpiscono più frequentemente il labbro inferiore (raramente
pavimento della bocca, mucosa buccale e lingua
Papula o nodulo bluastro traslucido
Da alcuni mm ad oltre 1 cm di
diametro
101. Rilevatezza cutanea di consistenza pastosa di colore
dal bianco pallido al rosso acceso, fugace, non lascia
esiti,migrante. Dovuta vasodilatazione dei capillari e
ad un edema circoscritto del derma e si associa a
prurito.
Tipica lesione dell’orticaria
103. Reazione allergica pruriginosa con pomfi che durano da minuti a 24 h
senza lasciare esiti sulla cute.
Bambini < 16 aa:
85% Orticaria isolata
6% Angioedema
9% Orticaria + angioedema
Forma acuta < 6 mesi e cronica > 6 mesi
CAUSE:
•Cibi (latte, uova,additivi, arachidi e frutti di mare)
•Infezioni (adenovirus, enterovirus, EBV, epatite, CMV,
parvovirus B19)
•Farmaci (Fans, penicillina, cefalosporine, ibuprofene)
• Fattori fisici (orticaria colinergica, da freddo,dermografica)
106. BABOON SYNDROME
E’ una dermatite allergica con esteso esantema maculo-
papulo-vescicoloso simmetrico alle grandi pieghe,
soprattutto l’interno delle cosce (sindrome del babbuino)
che risolve in 3-5 gg con desquamazione
-Dopo inalazione da vapori di mercurio (rottura di
termometri), in persone con storie di allergia al mercurio.
-Dopo ingestione di prodotti omeopatici contenenti
mercurio
- Causata anche da amoxicillina, eparina, nichel,ampicillina
107. •L’ analisi retrospettiva delle secondarie permette,
talvolta, di sospettare la natura primaria della lesione
anche in pz visti in fase tardiva
• Distinzione in alcuni casi artificiale:
lesione secondaria può evolvere in
primitiva (es. ustione può evolvere in
bolla..)
108. I vermi depongono le uova nelle feci
dell’animale ospite
Bambini frequentemente colpiti
109. Piccola cavità < 1cm, di forma emisferica, contenente
liquido chiaro non purulento. Possono raggrupparsi,
evolvere in essudazione, croste e pustole.
Causata
-da un essudato dermico in seguito a rottura dei
desmosomi: eczema
-danno diretto cellulare dei cheratinociti con essudato
secondario: infezioni erpetiche
110. virus neurodermotropo herpes simplex 1 e 2,
caratterizzata da eruzioni vescicolose dolorose della
mucosa orale o del bordo delle labbra.
La forma acuta primaria colpisce i lattanti ed i bambini, ma
può verificarsi anche negli adolescenti e negli adulti.
L'infezione iniziale nel 90% dei casi passa inosservata,
mentre in un 10% la sintomatologia varia a seconda della
sede di ingresso del virus: GENGIVOSTOMATITE,
VULVO-VAGINITE, CHERATOCONGIUNTIVITE o con
un'ERUZIONE GENERALIZZATA
Vescicole a grappolo
111. DERMATITE ATOPICA, DIC E DAC
Lesioni eritematose e vescicolose,
pruriginose,spesso impetiginizzate
Tendenti ad edema e lichenificazione
112. Sono adenomi del dotto eccrino intraepidermico (solo occasionalmente
solitari).
Colpiscono F in età adolescenziale o adulti dopo i 40 aa.
Frequenti in bimbi con sindrome di DOWN
ZONE: palpebre inferiori; altre sedi sono guance,ascelle, addome,
vulva.
Forma eruttiva sulla superficie anteriore del collo, sul tronco,sulle
cosce e tendono a concentrarsi alle fosse ascellari e all’ombelico, dove
possono confluire in placche.
Editor's Notes
da VARIAZIONI QUANTITATIVE E QUALITATIVE DEL CONTENUTO EMATICO: - iperemia attiva o eritema (macula eritematosa): è data da vasodilatazione arteriosa, per cui la lesione si presenta calda. - iperemia passiva (m. cianotica): questa è da vasodilatazione venosa, la lesione è fredda. - da difetto di vascolarizzazione (m. anemica). - da diffusione di sangue nei tessuti (m. emorragica): possono essere piccole (petecchie), grandi (ecchimosi) o molto grandi (soffusioni). - da esagerato sviluppo vascolare : si tratta dei nevi vascolari piani o angiomi piani.
L’esantema virale compare quando sta scomparendo la febbre. Iniziale coinvolgiemnto sul volto e poi tutto il corpo comprese le mucose e distribuzione cefalo caudale. Risoluzione senza esiti
Tartraziona come additivo negli alimenti
I sintomi della NCM, quando presenti, si manifestano di solito prima dei 5 anni e possono comprendere cefalee, convulsioni, vomito, disturbi visivi, disturbi del movimento, difficoltà di apprendimento, paralisi, deficit cognitivo, papilledema e/o idrocefalo associato ad altre malformazioni cerebrali, come il complesso di Dandy-Walker. La NCM si può associare anche alla malformazione del tronco cerebrale di Chiari, alle cardiopatie congenite (trasposizione delle grandi arterie, difetto del setto ventricolare), all'agenesia renale, alle malformazioni scheletriche, alla lipomatosi o all'emi-ipertrofia. Si ritiene che la NCM origini dall'anomala proliferazione prenatale di melanociti derivati dalla cresta neurale nel sistema nervoso centrale, anche se il meccanismo patogenico non è del tutto chiaro. La loro origine comune con i periciti specifici del proencefalo può favorire la differenziazione e la disseminazione dei nevo-melanociti in situ durante lo sviluppo delle meningi. La diagnosi si basa sull'esame fisico e sulle neuroimmagini. I pazienti affetti da CMN, con oltre 20 CMN o un CMN grande/gigante che ricopre l'asse mediano posteriore, hanno probabilità maggiori di sviluppare la NCM, sebbene questi segni non siano di per sé patognomonici. Le neuroimmagini si basano sulla risonanza magnetica delle NCM sintomatiche o asintomatiche, che possono rivelare aree caratterizzate da un aumento di segnale in T1, corrispondenti alle aggregazioni melanocitiche, che interessano in genere i lobi temporali anteriori, l'amidgala o il cervelletto. La biopsia mostra diversi gradi di differenziazione dei nevo-melanociti proliferanti, che variano tra le cellule dall'aspetto benigno alle cellule atipiche, simili a quelle del melanoma all'interno delle leptomeningi, che invadono focalmente il cervello.