Slides presentate in occasione del convegno "Le strategie europee di de-carbonizzazione - Quale ruolo per la Cattura e Stoccaggio della CO2?" organizzato il 16/05/2013 da WEC Italia e AIDIC in collaborazione con Energia Media
Gabriele Pizzuti, iCASCO - Carbon Market: quale sostegno alla de-carbonizzazione dal prezzo della CO2?
1. Carbon Market: quale sostegno alla de-
carbonizzazione dal prezzo della CO ?
Roma, 16 Maggio 2013
2. OBIETTIVI
Fornire strumenti sufficienti alla formazione di una visione personale più
consapevole in merito al mercato della CO in Europa, presentandone
l’evoluzione e analizzando le principali dinamiche che hanno guidato e che stanno
guidando il prezzo dei permessi.
3. MERCATO CO2 – EU ETS
La principale misura adottata dall’Unione Europea per adempiere agli impegni presi a seguito della
ratifica del protocollo di Kyoto è la Direttiva 2003/87/CE sull’Emissions Trading Scheme (ETS), che
istituisce a livello comunitario un sistema per lo scambio di quote di emissione di CO2. Il primo
periodo di applicazione della Direttiva è riferito al triennio 2005-2007 (fase pilota), mentre il
secondo - coincidente con il periodo di applicazione del Protocollo di Kyoto - copre il quinquennio
2008-2012. Dal 2013 ha avuto inizio la Fase III dello schema EU ETS (2013-2020).
Di seguito si riportano i principali titoli per ordine di volumi tradati.
•EUA (European Union Allowance): 1 EUA equivale a 1.000 tonnellate di CO .
•sCER (secondary Certified Emissions Reductions): 1 CER equivale a 1.000 tonnellate di CO .
•sERU (secondary Emissions Reductions Units): 1 ERU equivale a 1.000 tonnellate di CO .
4. EVOLUZIONE MERCATO CO2 (Fase II)
Nel 2011 il valore totale delle transazione sul mercato della CO2 europeo è aumentato dell’11% a
€122,3 Mld, nonostante una caduta del prezzo della CO2 che ha perso su base annuale il 9% per
l’EUA e circa il 20% per il CER e ERU.
CRESCITA VOLUMI vs. CADUTA DEI PREZZI e DELLE EMISSIONI VERIFICATE
6. MERCATO CO2 – EU ETS
Principali fattori di determinazione del prezzo dei permessi:
1.Fattori normativi:
• fondamentali di mercato;
• struttura dello schema e interventi di aggiustamento.
2.Comparto energetico:
• prezzo dei combustibili fossili;
• fuel-switching settore termoelettrico.
3.Fattori macroeconomici:
• produzione industriale;
• prospettive di crescita economica.
9. EU ETS – Sviluppi Policy
Quello della CO2 nasce come un mercato artificiale, al momento in fase di evoluzione, dove la
variabile policy risulta essere il principale fattore che pesa sulla formazione del valore dei
permessi portando l’andamento dei prezzi a slegarsi da quello dei più naturali driver del
mercato (quali quelli energetici e macroeconomici).
A seguito della caduta del mercato, che in appena 12 mesi ha visto più che dimezzare il valore
dei permessi scambiati, la CE sta valutando possibili interventi sia a breve che a lungo termine
volti a sostenere il prezzo della CO .
In una prospettiva di breve termine a Bruxelles stanno valutando il c.d. backloading (stretta
temporanea dell’offerta sul mercato primario durante il primo triennio di Fase III e
reintroduzione dei permessi trattenuti nel 2019-2020)
Le seguenti sono alcune delle riforme strutturali in un’ottica temporale lungo periodo
attualmente prese in considerazione:
(i)target finale di riduzione delle emissioni più stringente;
(ii)congelamento definitivo di una certa quantità di quote durante la Fase III;
(iii)revisione del fattore lineare annuale di riduzione;
(iv)Creazione di meccanismi di gestione del prezzo.
10. BACKLOADING – 1^ Votazione
• Il 19 Febbraio 2013 la Commissione Ambiente ha votato per permettere alla CE di
intervenire sul mercato per sostenere il prezzo dei permessi di emissione agendo
direttamente e limitando nei primi 3 anni di Fase III l’offerta (900 Mlnd di EUA) di
crediti emessa sul mercato primario attraverso il meccanismo di asta (l’offerta
trattenuta sarà reintrodotta negli ultimi 2 anni di Fase III). La proposta ha ricevuto 38
voti a favore contro 26 contrari.
• Il 16 Aprile 2013, durante la seduta plenaria, il Parlamento Europeo ha respinto la
proposta di backloading. Anche in questo caso non si evidenzia una netta
maggioranza. Infatti, la proposta è stata bocciata per 334 voti a 315. Nei giorni
successivi, alcuni membri del Parlamento Europeo hanno ammetssoo di aver
commesso errori nel momento della votazione, restringendo ulteriormente il gap tra i
favorevoli e i contrari.
ITRE
ENVI
PE
11. BACKLOADING - Date da segnare
20 Maggio 2013: Parlamento riunito in plenaria potrebbe affrontare argomento backloading. L’esito
dell’incontro potrebbe fornire maggiori informazioni sulla visione dei membri.
22 Maggio 2013: incontro del Consiglio Europeo in cui i capi di governo discuteranno possibili
manovre per limitare l’impatto dei costi dell’energia.
27 Maggio 2013: scadenza per proporre modifiche al testo relativo al backloading che sarà votato
dalla Commissione Ambiente. Nello stesso giorno gli stati membri si confronteranno sulle possibile
manovre a supporto del prezzo dei permessi.
19-20 Giugno 2013: la Commissione Ambiente voterà la proposta di backloading. Durante la prima
votazione nel primo quarto dell’anno la maggioranza non fu consistente.
1-4 Luglio 2013: Nuovo voto sulla proposta di backloading da parte del Parlamento Europeo riunitosi
in plenaria. In caso di approvazione il progetto di legge passerà in mano al Consiglio.