Persona, Impresa, Sistema: tre livelli di soggetti che, per migliorarsi, hanno bisogno di CONSAPEVOLEZZA!
Tutti noi, sia singolarmente che collettivamente, abbiamo bisogno di consapevolezza.
Quando scrivo Imprese, intendo anche le MicroPiccoleMedieImprese (MPMI).
I risultati non sono solo il frutto di capitale e lavoro, ma anche di relazioni interpersonali.
Una persona più consapevole è finalmente soddisfatta.
Un impiegato consapevole è indubbiamente più produttivo.
Un impiegato consapevole è sicuramente più coinvolgente.
Il personale più consapevole è ovviamente più efficiente ed efficace.
Un'impresa con il personale più consapevole è incontestabilmente al di sopra delle sue singole possibilità!
Essere consapevoli è un vantaggio per la persona, per l'impresa, per tutti i suoi "portatori di interessi" e per tutto il sistema esterno!
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2. CONSAPEVOLEZZA PRIMA DI TUTTO!
Solo dopo arrivano AUTOMOTIVAZIONE, AUTODISCIPLINA,
PRODUTTIVITA’, GESTIONE DEL TEMPO, DIREZIONE, IMPRESA
CONSAPEVOLE.
Innanzitutto l’uomo è alla ricerca della propria
CONSAPEVOLEZZA, senza la quale rimane perennemente
insoddisfatto!
Ma cos’ è la CONSAPEVOLEZZA?
3. REALTA’: milioni di informazioni
FILTRI: visivo, auditivo, cinestetico
PERCEZIONE: della realtà
APPROCCIO: alla percezione della realtà
COMPORTAMENTO: che viene attuato in funzione dell’approccio
4. PIRANDELLO: UNO, NESSUNO, CENTOMILA!
La realtà univoca per l’uomo non esiste, non può esistere,
fisicamente non esiste per l’uomo una sola realtà.
Questa consapevolezza risolve la maggior parte dei processi di
incomprensioni relazionali.
Se chiedi a cinque persone di raccontarti uno stesso evento che
hanno vissuto insieme, avrai cinque eventi diversi!
Qualcuno mente? Assolutamente no!
5. FILTRI LA REALTA’!
E’ risaputo che il tuo cervello è bombardato da milioni di stimoli
esterni. Non può fisicamente riceverli ed elaborarli tutti. Per
consentirti comunque di valutare ciò che ti circonda ecco che
attua una selezione di ciò che vivi realmente.
Questa selezione avviene attraverso dei filtri che vengono
identificati in: visivi, auditivi, cinestetici.
Ognuno di noi ha un canale preferenziale di selezione della
realtà.
Ognuno di noi vive realtà differenti dagli altri!
6. LA REALTA’ PERCEPITA E’ MULTIFORME!
La tua realtà quindi non è l’unica possibile, non è quella che vive
chi ti circonda, non è nemmeno quella più vera!
NON ESISTE NEMMENO UNA TUA REALTA’!
La consapevolezza che ognuno di noi ha delle proprie e legittime
“cornici” entro cui ragiona, permette una migliore
comunicazione!
Ognuno di noi ha una percezione legittima della realtà.
7. VITTIMA O PROTAGONISTA?
Gli approcci possibili alla singola percezione della realtà sono
conseguentemente infiniti per ognuno di noi.
Fondamentalmente però possiamo identificare i due opposti:
-Atteggiamento VITTIMISTICO;
-Atteggiamento da PROTAGONISTA.
Ovviamente tu, in ogni singola situazione, ti poni all’interno di
una scala infinita di grigi fra questi due opposti!
8. VITTIMA?
Non è colpa mia, sono in ritardo perché ho trovato traffico.
Non è colpa mia, non ho potuto terminare il lavoro perché c’è
stato un blocco della corrente ed il computer ha perso i dati.
Non è colpa mia, mi hanno rubato il cellulare con il tuo numero
di telefono.
Non è colpa mia: SONO INNOCENTE!
Cioè sono VITTIMA, non faccio parte del problema, non posso
migliorare la situazione, MA QUINDI SARO’ perennemente
FRUSTRATO per colpa altrui!
9. PROTAGONISTA!
Sono in ritardo perché ho trovato traffico, sarei dovuto partire
prima.
Non ho potuto terminare il lavoro perché c’è stato un blocco della
corrente ed il computer ha perso i dati, avrei dovuto fare un back-
up.
Mi hanno rubato il cellulare con il tuo numero di telefono, averi
dovuto memorizzare il tuo numero nella mia agenda.
HO SBAGLIATO, MA NON ACCADRA’ PIU’!
Cioè sono PROTAGONISTA, faccio parte del problema, agisco in
modo PROATTIVO quindi posso risolverlo e non accadrà più,
QUINDI MIGLIORERO’ LA MIA SITUAZIONE!
10. CONSAPEVOLEZZA = SCELTA!
Essere pienamente consapevole di questi principi ti permette di
poter scegliere!
CHI VUOI ESSERE?
PERCHE’ VUOI ESSERE?
COME VUOI ESSERE?
QUANDO VUOI ESSERE?
11. CHI VUOI ESSERE?
Uno dei principi basilari dell’automotivazione è quello secondo
cui la tua personalità NON è affatto un dato incontrovertibile!
I tuoi difetti, anche quelli caratteriali, possono essere eliminati.
I tuoi pregi, anche quelli caratteriali, possono essere aumentati.
Sta a te VISUALIZZARE “IL” TE STESSO che desideri ed AGIRE
perseguendo quell’obiettivo!
Ad ogni piano, deve seguire un’azione: altrimenti è tutto inutile!
12. PERCHE’ VUOI ESSERE?
Non sta a me dirti perché tu vuoi essere come desideri, devi
trovare il tuo personale perché, la tua motivazione.
Acquisire consapevolezza su “CHI” vuoi essere, ti permette anche
di analizzare criticamente le tue motivazioni.
Il “PERCHE’” è stimolo all’azione, il “CHI” è l’obiettivo
dell’azione!
13. COME VUOI ESSERE?
Come il “perché”, anche il “come” non sta a me definirlo.
Il te stesso che desideri è tale in quanto ha delle precise
caratteristiche!
Non basta semplicemente visualizzare l’obiettivo, DEVI
RAZIONALIZZARE COM’ E’ QUEL TE STESSO per poterlo
raggiungere.
Generalmente il “come” è l’insieme di competenze ma
soprattutto di VALORI!
14. QUANDO VUOI ESSERE?
Né la fatina di Cenerentola, né Harry Potter hanno nella tua
realtà il potere di trasformarti nel “tuo” te stesso dall’oggi al
domani.
Una volta visualizzato “il tuo” te stesso, devi definire che percorso
di crescita ti conduce a lui: ci vuole un piano d’azione,
conseguentemente ci vogliono delle azioni da parte tua,
obbligatoriamente CI VUOLE DEL TEMPO per porre in essere
queste azioni!
DURANTE QUESTO TEMPO DEV’ESSERE SEMPRE VIVO IL TUO
TE STESSO!
15. IL TUO TE STESSO NELLA REALTA’!
Non essendoci una sola realtà, non essendo la tua realtà la più
reale, avendo consapevolezza dell’esistenza della percezione
della realtà altrui ed avendo consapevolezza del tuo te stesso:
DEVI INTERAGIRE!
Come hai influenzato te stesso, puoi influenzare il tuo contesto!
Dipendenza => Indipendenza => Interdipendenza: sono le tre
fasi di evoluzione relazionale di qualunque persona.
16. BRIDGE!
Il gioco delle carte, nelle competizioni è caratterizzato dal fatto
che la stessa “smazzata” viene giocata dalla squadra sia con le
carte proprie di Nord-Sud, sia con le carte di Est-Ovest.
La squadra migliore non è quella che ha ricevuto le carte migliori
(perché la “fortuna” della smazzata viene così equilibrata), bensì
quella che ha ottenuto il miglior punteggio complessivo!
Lo scopo della nostra vita non è vincere, è
FARE IL NOSTRO MEGLIO!
con le carte che abbiamo ricevuto.
17. VIA DELLA CEDEVOLEZZA!
Ogni judoka sa bene che per vincere deve sfruttare la forza
dell’avversario ed il suo squilibrio.
Tori (il protagonista) può attendere fino a che questi non compia
un passo falso, oppure può agire di propria iniziativa per ottenere
una reazione da parte di Uke (la vittima) per poterlo
contrattaccare: azione => reazione!
TU SEI UN TORI OD UN UKE? PROTAGONISTA O VITTIMA?
18. Judo viene generalmente tradotto in Via della Cedevolezza.
Ju = Cedevolezza, adattabile, ma anche Amore.
Do = Via, sentiero, cammino.
E’ l’unica arte marziale esclusivamente di difesa.
I rami della quercia si spezzano sotto la neve, i rami del salice
piangente si piegano ad essa, la scaricano e si risollevano.
VIA DELL’AMORE!
19. IMPRESA CONSAPEVOLE!
Questa consapevolezza personale, questa consapevolezza delle
molteplici percezioni della realtà, questa consapevolezza
relazionale NON E’ LIMITATA ALLA SFERA “PERSONALE”.
La persona, le percezioni della realtà, le relazioni interpersonali
esistono ANCHE IN IMPRESA!
Anzi, I PROCESSI RELAZIONALI IN IMPRESA SONO
FONDAMENTALI PER IL RAGGIUNGIMENTO ANCHE DEI SUOI
RISULTATI ECONOMICO-FINANZIARI!
20. BASTA PROCRASTINARE!
L’unico vantaggio della procrastinazione (peraltro non
irrilevante) è che offre il tempo necessario al tuo inconscio.
La tua mente inconscia lavora per te su quello che ti preoccupa
(anche a tua razionale insaputa) anche mentre la tua mente
inconscia fa altro.
Quando poi il tuo conscio entra in contatto con il tuo inconscio
(anche inconsapevolmente: folgorato dalla soluzione ottimale
improvvisamente durante il sonno!) ecco che questi ti comunica
la risposta!
21. PIANIFICARE!
Con la consapevolezza, il tuo io inconscio è decisamente più
allineato al tuo io conscio e ciò genera CONDIVISIONE!
Questo porta ad un duplice vantaggio.
Il primo è che la condivisione e l’allineamento fanno si che
conscio ed inconscio siano al lavoro sullo stesso contesto e quindi
non serve più procrastinare ma possiamo “anticipare” i tempi
PIANIFICANDO.
22. Il secondo vantaggio della condivisione e dell’allineamento
conscio-inconscio fa si che
NON AVRAI PIU’ ATTACCHI DI PANICO!
Questi infatti sono, generalmente, originati dal disallineamento
del tuo io inconscio rispetto al tuo io conscio.
Sono originati da messaggi del primo al secondo per allarmarlo
del fatto che secondo “lui” vi sono delle problematiche nella tua
vita che non sono ancora state razionalizzate e
conseguentemente affrontate!
23. NON esiste UN equilibrio personale-professionale:
ESISTE SOLO L’EQUILIBRIO!
della singola persona, della persona all’interno dell’impresa,
delle relazioni all’interno dell’impresa, delle relazioni
dell’impresa con l’esterno.
Altrimenti avresti DUE te stessi, avresti contrapposizioni fra di
essi, avresti diversità più o meno accettabili, avresti due vite
parallele, saresti due persone, saresti INCOERENTE CON TE
STESSO!
24. I percorsi per raggiungere questa consapevolezza possono essere
molteplici (personalmente testati):
-Psicologia;
-Programmazione Neuro Linguistica;
-Coaching;
-Meditazione;
-Preghiera;
-Vangelo;
-Rosario.
Ognuno di essi offre spunti di riflessione enormi per il nostro
cammino di crescita, per la nostra Via dell’Amore.
25. Qualunque sia il tuo percorso di crescita personale, la tua
acquisita consapevolezza
MIGLIORA IL SISTEMA
CONTAGIA CHI TI CIRCONDA
APPORTA SERENITA’
26. Bibliografia di riferimento:
Conscious Business (Fred Kofman)
The 7 habits of highly effective people (Stephen R. Covey)
100 ways to motivate yourself: change your life forever (Steve
Chandler)
The science of self discipline (Kerry L. Johnson)
The miracle of self discipline (Brian Tracy)
The master key to success (Napoleon Hill)
The little prince gets his tie (Borja Vilaseca)
Who moved my cheese (Spencer Johnson)
I moved your cheese: for those who refuse to live as mice in
someone else’s maze (Deepak Malhotra)