3. 1
SOMMARIO
COME FACILITARE L’ACCESSO ALLA CONOSCENZA E ALLA RETE
PER TUTTI, ABBATTENDO ASIMMETRIE INFORMATIVE E DIGITAL GAP?
INCLUSIONE
COME SEMPLIFICARE E RENDERE EFFICIENTE LA GESTIONE QUOTIDIANA DI SALUTE,
LAVORO, MOBILITÀ, SCUOLA, PAGAMENTI E PUBBLICA AMMINISTRAZIONE?
SMART LIFE
QUALE CONTRIBUTO DANNO LE AZIENDE AGLI EQUILIBRI ECONOMICI, SOCIALI
E AMBIENTALI? CHE VALORI METTONO IN PRATICA NELLA LORO ATTIVITÀ?
FIDUCIA
PERCHÉ INVESTIRE IN UN’AZIENDA? QUALI GARANZIE CI SONO IN UN MERCATO
SEMPRE PIÙ COLLEGATO A DINAMICHE FINANZIARIE GLOBALI?
SOLIDITÀ
COME SI GARANTISCE LA TUTELA DELL’IDENTITÀ DIGITALE E DEI DATI
PERSONALI IN UN MODELLO DI MULTICANALITÀ PROGRESSIVA?
SICUREZZA
COME SI MIGLIORANO LE COMPETENZE E SI DETERMINA IL SUCCESSO
PROFESSIONALE? QUALI SONO LE PROFESSIONI DEL FUTURO?
COMPETENZA
COME PASSARE DA UNA LOGICA CENTRATA SUI SERVIZI
AD UNA BASATA SU VARIE FORME DI CONVERGENZA?
INTEGRAZIONE
2
6
10
15
19
24
29
Scopri di più online: telecomitalia.com/company-profile
4. 2
IN UN FUTURO NON TROPPO LONTANO L’ACCESSO REGOLARE ALLA RETE
E ALLE INFORMAZIONI NON SARÀ PIÙ UN PRIVILEGIO DEI PAESI
PIÙ AVANZATI MA UN DIRITTO FONDAMENTALE COME L’ACQUA POTABILE.
World Economic Forum 1
INCLUSIONE
egli ultimi anni governi e istituzioni hanno fatto della banda
larga un imperativo. Le connessioni broadband generano
infatti ricadute positive sulla crescita economica, in termini
occupazionali e di produttività, favorendo l’inclusione
sociale e il coinvolgimento dei cittadini. Come parte integrante del suo
piano di inclusione digitale la Broadband Commission2
ha approvato 5
obiettivi strategici:
N
RENDERE LA POLICY PER LA BANDA LARGA UNIVERSALE
RENDERE LA CONNESSIONE BROADBAND ACCESSIBILE A TUTTI
CREARE CONNESSIONI DOMESTICHE
AUMENTARE GLI ACCESSI ALLA RETE
RAGGIUNGERE L’UGUAGLIANZA DI GENERE
1.
2.
3.
4.
5.
In questo contesto, istituzioni e operatori tecnologici collaborano per garantire il diritto alla cittadinanza digitale
di tutti noi e raggiungere gli obiettivi di connessione e di alfabetizzazione digitale stabiliti dalle agende digitali
nazionali ed internazionali.
LA RIDUZIONE DEL DIGITAL DIVIDE È UN OBIETTIVO RAGGIUNGIBILE ATTRAVERSO:
• la diffusione infrastrutturale della banda larga su tutto il territorio: ad oggi, attraverso un progetto partito nel
2006, è stato coperto oltre il 99% del Paese con la banda larga di base;
• un’azione sistemica in grado di sviluppare, oltre alle infrastrutture, competenze e conoscenze tecnologiche
capaci di rispondere in maniera efficace alla continua domanda di vita digitale.
DATI ALLA MANO3
3,2 MILIARDI
DI PERSONE CONNESSE
ALLA RETE (43% popolazione
mondiale)
57%
POPOLAZIONE MONDIALE
ESCLUSA DALLA RETE
794 MILIONI
CONNESSIONI
FISSE BROADBAND
3,46 MILIARDI
CONNESSIONI
MOBILE BROADBAND
60% soggetti di categorie
svantaggiate usano internet
15% della popolazione
non ha mai usato internet
52% soggetti di categorie
svantaggiate usano internet
della popolazione
non ha mai usato internet
OBIETTIVI AGENDA DIGITALE EUROPEA 2015 SITUAZIONE ITALIANA 2015
28%
75% della popolazione
usa internet regolarmente
della popolazione
usa internet regolarmente
OBIETTIVI AGENDA DIGITALE EUROPEA 2020 SITUAZIONE ITALIANA 2015
63%
5. 3
a rete è la vera spina dorsale di un sistema innovativo di cui tutti noi rappresentiamo, con le nostre
esigenze quotidiane, i centri nervosi di impulso allo sviluppo e alla crescita. Continua, km dopo km,
l’impegno del Gruppo per coprire il territorio con reti broadband e ultrabroadband di ultima
generazione, migliorando la tecnologia e le performance delle connessioni sia fisse che mobili.
La nostra copertura del Paese
ADSL
98,2% della popolazione
NGAN:
12,4% delle case
4G:
49%della popolazione
Comuni coperti 4G: 621
7,7% del totale comuni
ADSL
98,6%della popolazione
NGAN:
28,1%delle case
Comuni coperti NGAN: 131
1,6% del totale comuni
4G:
77%della popolazione
Comuni coperti 4G: 3.013
37,4% del totale comuni
ADSL
99,1%della popolazione
NGAN:
42%delle case
Comuni coperti NGAN: 772
9,6% del totale comuni
4G:
88% della popolazione
Comuni coperti 4G: 4.778
59,4% del totale comuni
L
IL VALORE DELL’ACCESSO
2013
2014
2015
Per TIM essere un’azienda di investimenti significa destinare allo sviluppo del nostro Paese fino a 12 miliardi nei
prossimi 3 anni, di cui quasi 7 rivolti alla componente innovativa.
Essere un’azienda di strategie significa avere il grande obiettivo di raggiungere a fine 2018 circa l’84% della
popolazione con la fibra ottica e il 98% con la rete mobile 4G. A marzo 2016, la copertura in fibra ha raggiunto
il 45% delle case degli italiani e la rete 4G il 92% della popolazione.
Infrastrutture Next Generation Access Network 2015
MILIONI DI KM FIBRA DI RETE
DI ACCESSO E TRASPORTO IN FIBRA OTTICA
CENTRALI PREDISPOSTE
PER ACCESSO IN FIBRA
NUMERO ARMADI FIBER
TO THE CABINET ATTIVI
10,4
44.984
1.105
6. 4
INCLUSIONE
Telecom Italia Sparkle apre a Palermo un Data Center di
nuova generazione, ma anche qualcosa di più. Sicily Hub è un
centro gravitazionale per lo scambio di traffico IP tra l’Europa
e i Paesi del Nord Africa, Mediterraneo e Medio Oriente. Più
vicino all’Africa e al Medioriente di qualsiasi altro peering
point europeo, interconnesso con tutti i cavi sottomarini
internazionali che atterrano in Sicilia e che trasportano i dati
tra Asia, Medioriente ed Europa, Sicily Hub rappresenta un
marketplace di interconnessione internazionale che permetterà
ai clienti di collegarsi direttamente con i content provider.
MILIONI
DI LINEE MOBILI
OPERATORE
MOBILE IN
BRASILE PER
COPERTURA 4G
DELLA
POPOLAZIONE
URBANA
RAGGIUNTA
CITTÀ
COPERTE
CON 4G
MILIARDI
DI REAIS DI
INVESTIMENTI
NEL 2016-18
FINO A
Quello descritto è un modello che abbiamo replicato in Brasile, dove TIM Brasil ha oggi la più estesa copertura di
rete mobile 4G, contribuendo al progresso di un grande, complesso Paese e lavorando, con progetti spesso legati
all’istruzione, a migliorare il livello di inclusione sociale.
122 POINT-OF-PRESENCE
74 CITTÀ IN 37 PAESI
69.000 KM FIBRA IN EUROPA
36.000 KM FIBRA IN AMERICA
10.800 KM DI CAVI SOTTOMARINI
NEL MEDITERRANEO
450.000 KM DI CAVI
SOTTOMARINI NEL MONDO
•
•
•
•
•
•
66,2 1° 59% 411 14
Lo sviluppo tecnologico è un processo lento e a più mani, che beneficia di costanti sinergie col territorio. Investire
non è sufficiente, occorre alimentare la cultura dell’innovazione, attraverso stimoli e occasioni di apprendimento
e progettualità. Ne sono esempio la continua collaborazione con le Amministrazioni locali (progetto Italia
Connessa), i progetti con le Amministrazioni Centrali (il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
- MIUR), la condivisione di informazioni in forma Open Data (il Netbook, il libro della Rete).
Affrontare gli obiettivi dell’Agenda digitale partendo dal basso e coinvolgendo le piccole-medie realtà territoriali,
come i Comuni con, al massimo, 51.000 abitanti. Il contest TIM Comuni Connessi premia con investimenti in
infrastrutture NGN fisse e mobile, anticipati rispetto ai piani aziendali, i comuni con i progetti di sviluppo digitale
più innovativi.
ITALIA CONNESSA,
piccole dimensioni a larghi orizzonti
CIRCA 200 COMUNI COINVOLTI
3 COMUNI VINCITORI
7 COMUNI PREMIATI
•
•
•ANNI
3IN
}
/ TIM BRASIL 2015
7. 5
Attraverso La Buona Scuola e la circolazione della cultura è possibile favorire l’innovazione e il progresso di un
paese. Coerentemente con questa visione partecipiamo a iniziative per promuovere l’alfabetizzazione digitale.
In Italia
Nel percorso verso la digitalizzazione della scuola
– oggi in Italia il rapporto fra device/alunni è pari a
1 device ogni 8 alunni4
- TIM, in collaborazione
con il MIUR, ha trovato spazio per un progetto
di educazione al digitale per studenti e insegnanti.
22 milioni reach social
4iniziative
Per gli studenti: sulla sicurezza on line, il coding e
l’uso creativo dei Social Network. Per gli insegnanti:
tour informativo sul digitale e nuove tecnologie
185.000 video views
233.350 page views
CULTURA DELL’INNOVAZIONE
EducaTI
In Brasile
Ampliare l’educazione professionale e tecnologica
è una priorità del Governo Brasiliano. TIM Brasil ha
risposto con una piattaforma per corsi a distanza
che usa il concetto del MOOC (Massive Open
Online Courses). I corsi, disponibili gratuitamente,
sono destinati agli studenti delle scuole superiori e
degli istituti tecnici.
16.626 studenti registrati
17 corsi pubblicati a dicembre 2015
20.000 studenti raggiunti
partnership con 15istituti federali brasiliani
7 piattaforme MOOC già pubblicate
in partnership con gli istituti federali
TIM TEC
Abbiamo abbracciato l’idea di una “tecnologia sostenibile”, chiave di accesso anche all’arte e alla cultura,
in grado di rafforzare l’empowerment sociale e potente strumento di condivisione collettiva.
La scienza è per tutti, l’innovazione è per tutti:
9 Lezioni sul Progresso
Lezioni sul Progresso è una delle iniziative di Fondazione TIM
• 129 PROGETTI DAL 2009
• 2,8 MILIONI DI EURO IL CONTRIBUTO 2015
• 2008 ANNO DI NASCITA
• 14 PROGETTI NEL 2015
PAPPANOINWEB:
la grande musica classica in rete
5
ANNI
19
CONCERTI
IN LIVE STREAMING
200.000OLTRE
VISUALIZZAZIONI
>24
ORE DI
CONCERTO
15
GUIDE
ALL’ASCOLTO
4NEL 2016
NUOVI CONCERTI
E GUIDE D’ASCOLTO
3
APPUNTAMENTI
NEL 2015
1,5
MILIONI REACH FB
MEDIA A LEZIONE
6.000
VISUALIZZAZIONI
6
NEL 2016
2
CITTÀ
COINVOLTE
1.500
PARTECIPANTI
2,2
MILIONI REACH TW
MEDIA A LEZIONE
8. 6
DIGITAL O NON DIGITAL, È PRINCIPALMENTE UNA QUESTIONE
DI CONTENT-EXPERIENCE. LA VERA SFIDA È FORNIRE ESPERIENZE PERSONALIZZATE
E STIMOLANTI CHE POSSANO ESSERE CONDIVISE. IL CONSUMATORE MODERNO
INFATTI PRENDE COME UN DATO DI FATTO LA PROLIFERAZIONE DI CONTENUTI
E MODALITÀ DI ACCESSO, RESI POSSIBILI DAL DIGITALE, CERCANDO
DI SFRUTTARNE LE POTENZIALITÀ IN TERMINI DI FLESSIBILITÀ E LIBERTÀ.
PwC 5
INTEGRAZIONE
a convergenza tecnologica tra connettività fissa e mobile in
una dimensione “ALL-IP” è dettata dalle esigenze di fruizione
anytime e anywhere di consumatori e aziende. Poiché
nella sharing economy è l’accesso più che il possesso delle
informazioni a caratterizzare il comportamento di consumo dei contenuti
digitali, assumono sempre più rilevanza i concetti di condivisione e
relazione. Infine, un terzo sostanziale cambiamento riguarda la forte
personalizzazione dei servizi ICT. Una vera e propria on-demand
economy, basata sulla richiesta di contenuti ad alta qualità ed in
modalità flessibile in multi-device7
.
L
1 ITALIANO SU 3 ACCEDE AL WEB DA BANDA LARGA FISSA
18,6% FAMIGLIE CON SOLO BANDA LARGA MOBILE (+12 P.P. SUL 2014)
11,5% FAMIGLIE CON BANDA LARGA MOBILE E FISSA (+10 P.P. SUL 2014)
1.
2.
3.
Entro il 2018 si prevede, a livello mondiale, il sorpasso della spesa in accesso su quella di possesso delle
informazioni9
.
DATI ALLA MANO6
-8,4%
spesa mondiale per l’acquisto di
contenuti (home video, incisioni
musicali e download digitale) nel 2014
+31%
spesa mondiale per l’accesso
ai contenuti (video e audio
streaming) nel 2014
94,4% DELLE IMPRESE CON ALMENO 10 ADDETTI UTILIZZA CONNESSIONI IN BANDA LARGA FISSA O MOBILE
60,7% DELLE IMPRESE RICORRONO SIA A CONNESSIONI FISSE CHE MOBILI
70,7% DELLE IMPRESE HA UN SITO WEB
15,5% DELLE IMPRESE ADOTTA FATTURAZIONE ELETTRONICA
10% DELLE AZIENDE VENDE ONLINE
29,6% DELLE IMPRESE USA I SOCIAL PER FINALITÀ DI MARKETING
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Digital transformation delle PMI italiane10
Cittadini e ICT8
71%
DEGLI INTERNAUTI ITALIANI
HA UTILIZZATO IL WEB
PER FRUIRE DI CONTENUTI
CULTURALI NEL 2015
26%
DELLA POPOLAZIONE HA
FATTO ACQUISTI ONLINE
25,1%
DEGLI ITALIANI SI È
CONNESSO AD INTERNET
PER GUARDARE FILM
IN STREAMING
1/3
DEGLI UTENTI OVER 15
HA FATTO RICORSO AI
SERVIZI CLOUD PER
SALVARE DOCUMENTI,
IMMAGINI O ALTRI FILE
9. 7
n TIM rispondiamo alla crescente richiesta di integrazione e personalizzazione sia dei soggetti privati
che del tessuto imprenditoriale, con servizi e soluzioni innovative, su banda larga e in cloud, pacchetti
modulabili in base al livello di sviluppo digitale raggiunto nella vita del consumatore o nell’attività
dell’impresa.
Alla convergenza tecnologica si accosta l’integrazione tra media e
telecomunicazioni. Questo fenomeno è entrato oggi in una nuova
stagione caratterizzata da un rapporto sempre più stretto tra editori
TV, piattaforme digitali e reti informatiche. Si è progressivamente
assottigliata la separazione tra attività di rete (trasporto del
contenuto) e attività multimediale (offerta del contenuto). Il ruolo
centrale non è più in capo ai soli broadcaster tradizionali, ma viene
ripartito su più ruoli distinti, favorendo la nascita di partnership
virtuose per i clienti, che ne beneficiano in termini di qualità e
performance dei servizi.
Il mondo della distribuzione dei contenuti video via web e dell’on-line
TV è indubbiamente quello in cui si stanno riscontrando i maggiori
successi.
I
PIATTAFORME E CONTENUTI DIGITALI
I numeri di TIM nel 2015
Per le piccole e medie imprese un portafoglio dedicato con servizi di comunicazione integrata, connettività,
le più avanzate proposte ICT e solutioni IT evolute incentrate sui servizi Cloud di NuvolaStore.
TIM IMPRESA SEMPLICE
OGNI MINUTO VENGONO
SCARICATE IN STREAMING
DA NETFLIX 77.000 ORE
E POSTATE 300 ORE DI VIDEO
SU YOUTUBE.
11
IL TRAFFICO VIDEO RAPPRESENTA
GIÀ OGGI IL 50% DEL
TRAFFICO DATI SU RETE MOBILE
E SALIRÀ AL 70%
NEI PROSSIMI 5 ANNI.
12
NEGLI STATI UNITI, GIÀ OGGI,
L’INSIEME DEL TRAFFICO VIDEO E
MUSICA RAPPRESENTA IL 70%
DEL TRAFFICO SU RETI IP.
13
MILIONI CLIENTI TIM SULLA
RETE MOBILE IN ITALIA,
DI CUI 11,5 MILIONI UTILIZZATORI
DEL BB MOBILE
30
MILIONI COLLEGAMENTI
RETAIL ALLA RETE FISSA
IN ITALIA, DI CUI 7 MILIONI
SONO A BANDA LARGA
11,7
10. 8
VENDITA DI
SERVIZI DIGITALI
ATTRAVERSO SERVIZI DIGITALI
COGESTITI DAI CONSUMATORI
ATTRAVERSO LO SVILUPPO DI
PIATTAFORME DI RETE IN UN
ECOSISTEMA APERTO
CON UN’ARCHITETTURA
ALL IP CLOUD BASED
ATTRAVERSO ACCESSI
ULTRABROADBAND
In questo scenario, molti operatori di servizi TLC tradizionali stanno modificando il proprio posizionamento e
modello di business in funzione delle evoluzioni sociali e di consumo, e hanno avviato un percorso orientato
alla diffusione anche di contenuti digitali premium all’interno di piattaforme personalizzabili.
La convergenza tra media e TLC spinge il mercato verso nuovi assetti produttivi, promuovendo anche
partnership intersettoriali lungo tutta la catena del valore.
Anche TIM ha seguito questo percorso: dalle offerte commerciali bundle, pacchetti comprensivi di connessione,
servizi e contenuti, alla realizzazione anche di piattaforme digitali integrate e “aperte” in grado di ospitare
contenuti premium di altri player dell’intrattenimento digitale.
CRESCITA DEL
TRAFFICO DATI
VIDEO LA
COMPONENTE
CHIAVE
MULTI-CONNECTED
MULTI-DEVICE
E MULTI-SCREEN
FOCUS
SU QUALITÀ
DELL’ ESPERIENZA
COMPETIZIONE
COOPERATIVA
CON PLAYER
COMPLEMENTARI
DIGITAL TELCO
INTEGRAZIONE
2015
> 8.000 TITOLI
25 MILIONI DI FRUIZIONI
>500.000 ABBONATI
>120.000 e-BOOK
> 50 MAGAZINE
55.000 ISCRITTI
25 MILIONI DI BRANI
> 2 MILIONI DI CLIENTI PREMIUM
> 200STREAMING MENSILI MEDI PER USER
> 2.000 GIOCHI DEI
PRINCIPALI PUBLISHERS
240.000 ISCRITTI
> 150 CANALI
60 CANALI HD
2.500 TITOLI SU SKY ON DEMAND
LA TV IN BROADBAND
TIM Sky_Spectrum_2016.indd 1 15/01/16 12:16
11. 9
Le principali partnership del 2015
MAJORS USA
Gli accordi con i principali produttori
e distributori di contenuti (Disney,
20th Fox, Paramount Pictures, MGM,
Universal Pictures, CBS) che insieme
al catalogo dei principali produttori
indipendenti arricchiscono l’offerta
TIMvision: migliaia di Film, Serie TV,
Programmi per bambini, molti dei quali
in esclusiva solo per i clienti TIM.
Lapiùgrandepiattaformadistreaming
online al mondo con oltre 81 milioni
di clienti. Accordo per la proposta di
distribuzione del servizio che propone
un ricco catalogo di contenuti originali,
concepiti proprio per i consumatori
digitali e le loro abitudini.
POSITIVE COLOR VERSION
NEGATIVE COLOR VERSION
L’intesa prevede una scelta di oltre
70 film degli ultimi quattro anni e
200 di catalogo, più di 500 ore l’anno
tra fiction e programmi TV. Il meglio
degli ultimi 7 giorni dei programmi
Rai è inoltre disponibile su qualunque
dispositivo, organizzato per giorni e
orario di messa in onda.
Accordo che, oltre ad una ricca
offerta on demand, porta sulle reti
ultraveloci di TIM 22 canali live,
che comprendono il meglio della
Serie A TIM e la Champions League
disponibile in esclusiva fino al 2018.
12. 10
L’INIZIO DEL XXI SECOLO POTREBBE ESSERE VISTO IN FUTURO COME L’EPOCA
IN CUI IL SISTEMA DI CONNESSIONI DIFFUSO HA CAMBIATO L’ECONOMIA
E IL NOSTRO MODO DI VIVERE IN MODO MOLTO PIÙ PROFONDO
DI QUELLO CHE VIENE PERCEPITO OGGI.
World Economic Forum 14
SMART LIFE
ei paesi più sviluppati il concetto di “digital life” e i bisogni digitali di convergenza e multicanalità sono
oggi equiparabili a quelli tradizionali; l’Internet delle Cose (Internet of Things - IoT) sta determinando
la scomparsa del confine tra mondo reale e mondo virtuale.
Con “Internet delle Cose” si intende la trasformazione di diversi settori, industrie e stili di vita, dovuta per prima
cosa alla interconnessione di molteplici oggetti, processi e sistemi. Lo scopo è rendere qualunque tipo di oggetto,
anche senza una vocazione digitale, un dispositivo collegato ad internet, in grado di godere delle caratteristiche
che hanno gli oggetti nati per utilizzare la rete:
il monitoraggio: l’oggetto può comportarsi come sensore, o esserne dotato, e quindi essere in grado di produrre
informazioni su di sé o sull’ambiente circostante.
il controllo: gli oggetti possono essere comandati a distanza.
Si stima che ci saranno più di nove miliardi di dispositivi collegati nelle Smart Cities di tutto il mondo nel 2020.
Per quella data la base installata dell’Internet delle Cose raggiungerà 25 miliardi di unità.15
N
•
•
DATI ALLA MANO
La miriade di possibilità che nascono dalla capacità di monitorare e controllare gli oggetti hanno ispirato
un’ondata di innovazione e di entusiasmo. Le applicazioni dell’IoT possono cambiare radicalmente il nostro
modo di interagire con l’ambiente. Alcuni esempi sono i termostati, i rilevatori di luminosità e umidità, i wearable
(oggetti da indossare, come braccialetti connessi e orologi) o i sensori ambientali e territoriali.
Previsione di crescita base installata IoT nelle Smart Cities (milioni di unità)16
55,7 82,6
Settori
Sanità
Servizi pubblici
Edilizia commerciale intelligente
Casa intelligente
Trasporti
Utilities
2015 2016 2017 2018 2019 2020
9,7 15 23,4 36,4
97,8 126,4 159,5 196,9 238,2 283,2
206,2 354,6 648,1 1.182,4 2.079,7 3.428,8
294,2 586,1 1.067,0 1.803,4 2.888,1 4.420,6
237,2 298,9 371 450 540,4 643,8
252 304,9 371,1 453,2 553,8 674,7
Altro 10,2 18,4 33,9 60,7 103,5 166,4
Totale 1.107,3 1.704,2 2.674 4.183 6.459,3 9.700,2
13. 11
nche in Italia l’Internet delle Cose ha cominciato ad avere un impatto positivo sulla vita quotidiana
delle persone modificando il modo in cui i cittadini si comportano e relazionano nell’ambiente
urbano, nel mondo lavorativo, nella scuola o nei rapporti con la Pubblica Amministrazione e anche
fra le mura domestiche. Passiamo dall’essere “consumatori digitali”, con un approccio quasi
passivo verso la tecnologia, all’essere “cittadini digitali”, che usano in un modo consapevole e
creativo le tecnologie a disposizione.
Come azienda sosteniamo l’accelerazione del processo di digitalizzazione e della formazione della
cittadinanza digitale attraverso l’offerta di “smart services” in diversi settori.
A
IL NOSTRO FUTURO NELLA DIGITAL LIFE
La digitalizzazione della scuola è un obiettivo strategico: è stato infatti inserito come uno dei temi chiave nella
riforma La Buona Scuola e nell’Agenda digitale italiana.
In primo luogo occorre dotare gli edifici scolastici delle infrastrutture abilitanti, ovvero di internet e device che
sfruttano la rete. Ma non basta: senza un’alfabetizzazione digitale diffusa non è possibile sfruttare appieno i
vantaggi che le nuove tecnologie offrono.
Scuola digitale
Da tempo abbiamo deciso di investire in questo ambito e partecipare alla sua trasformazione, proponendo
soluzioni in grado di generare nuove opportunità e aiutare a un cambio di approccio alla didattica.
IL KIT SCUOLA DIGITALE copre quattro tipologie di esigenze:
CONNETTIVITÀ A INTERNET, FISSO O Wi-Fi, E SICUREZZA DELLE RETI
SOLUZIONI DIDATTICHE COME GLI APPLICATIVI INTEGRATI CON NEGOZI DI e-COMMERCE PER e-BOOK
SCOLASTICI E SOLUZIONI DI LEARNING MANAGEMENT SYSTEM
SOLUZIONI GESTIONALI COME AD ESEMPIO IL REGISTRO ELETTRONICO DISPONIBILE IN CLOUD
DISPOSITIVI PER LE AULE E GLI STUDENTI COME LE LAVAGNE INTERATTIVE, I PC E I TABLET
•
•
•
•
NUMERI DELLE SCUOLE ITALIANE 17
DELLE AULE SONO CONNESSE
IN RETE (CABLATA O WIRELESS)
CIRCA 70% 41,1%
SCUOLE CON PIÙ DI 10
COMPUTER O DISPOSITIVI
MOBILI PER LA DIDATTICA
41,9%
DELLE AULE SONO DOTATE
DI LAVAGNE MULTIMEDIALI
14. 12
Pubblica Amministrazione
I servizi di e-Government possono rendere più efficiente la Pubblica Amministrazione (PA), offrendo soluzioni
più semplici e rapide al cittadino e riducendo i costi della burocrazia.
L’identità digitale delle persone e delle imprese è imprescindibile per questo processo di digitalizzazione della PA.
Se prima il cittadino era costretto ad utilizzare un account diverso per ogni singolo servizio, ora con il Sistema
Pubblico di Identità Digitale (SPID) ha un’unica identità digitale per i servizi online delle scuole, banche, sanitari
e previdenziali, e-commerce. TIM è tra i protagonisti di questo cambiamento come gestore delle identità digitali
SPID (TIMid).
Nella sanità, i servizi per migliorare la qualità delle cure e la gestione della strutture ospedaliere, permettono di
svolgere numerose attività da remoto e di semplificare la comunicazione tra medici e pazienti. L’obiettivo è una
sanità più efficiente e personalizzata.
I nostri servizi nell’e-health, pensati per tutte le strutture, a livello nazionale, regionale, locale, comprendono:
la gestione dei processi sanitari;
il coordinamento delle centrali operative;
la cartella clinica digitale;
il telemonitoraggio sanitario.
•
•
•
•
TIMLab, il centro di ricerca di TIM, ha sviluppato, con l’Università di Bari e La Sapienza di Roma, la piattaforma
Smart Aging. La piattaforma elabora i dati provenienti da strumenti medici e questionari per lo studio della
prevenzione del declino cognitivo nelle persone anziane. Il progetto è stato sperimentato presso l’Istituto
Oncologico di Bari.
SMART AGING
Lo Smart Working è un modello innovativo di lavoro che utilizza le tecnologie digitali per una maggior flessibilità
nei tempi e modi di svolgere il lavoro, migliorando quindi la qualità della vita dei dipendenti e la produttività
delle aziende. In Italia l’attenzione verso lo Smart Working sta crescendo: da un lato nuove proposte di legge
spingono verso l’adozione di modelli di lavoro agile, dall’altro le aziende sono pronte a realizzare progetti in
questa direzione.
Abbiamo pensato a come supportare le aziende nel percorso verso lo Smart Working con dei servizi che
consentono:
di essere reperibili ovunque grazie a un unico numero flessibile e all’accesso ai servizi aziendali in mobilità;
di facilitare la comunicazione con i clienti e agevolare la collaborazione con i colleghi in totale sicurezza tramite
mail, fax e SMS;
di ridurre i costi delle trasferte grazie alla possibilità di organizzare videoconferenze in alta definizione;
di lavorare in modo più flessibile grazie all’integrazione delle funzionalità di posta elettronica con unified
messaging e all’uso di strumenti web e real-time collaboration (come spazi virtuali in cui condividere informazioni,
istant messaging, webconference, condivisioni di applicazioni e documenti).
Smart Working
•
•
•
•
SMARTLIFE
15. 13
Il 21% dell’uso totale dell’IoT, nel 2016, deriverà dalle applicazioni per la casa intelligente, dato che registrerà
il maggiore incremento nel corso dei prossimi cinque anni (+24% nel 2020).18
Le innovazioni della domotica nei prossimi anni non saranno più considerate un bene di lusso ma entreranno
a far parte della nostra quotidianità. Sensori e sistemi wireless saranno incorporati in un numero sempre
maggiore di dispositivi e le case non saranno solo interconnesse, diventeranno ambienti di servizi integrati in
grado di migliorare il comfort e la sicurezza, controllare e diminuire i consumi energetici.
Smart Home
Oggi per le Smart Home offriamo: sistemi di sicurezza come videocamere, sensori di movimento, sistemi
di allarme, servizi intelligenti per la climatizzazione della casa e il controllo automatico dell’illuminazione,
dispositivi per monitorare il funzionamento della caldaia.
AUTOMAZIONE
• Dialogare a distanza con
lavatrice, lavastoviglie e
frigorifero
• Aggiornare le ricette del forno
via internet
• Diagnosticare le anomalie da
remoto
GESTIONE ENERGETICA
• Servizi intelligenti per la
climatizzazione della casa
• Suggerimenti per risparmiare
ed evitare sprechi
SVAGO E TEMPO LIBERO
• Video e musica in streaming
• Video on demand
SALUTE E FITNESS
• Fare riabilitazione
• Servizi di e-health
• Diagnosi da remoto
SICUREZZA
• Sistemi di allarme e servizi
di emergenza in caso di
intrusioni sospette
BROADBAND GATEWAY
• L’orchestratore della
comunicazione dei
dispositivi domestici
SHADING
• Controllo automatico
delle tende per la gestione
della temperature e
dell’illuminazione
MONITORAGGIO
• Videocamere e sensori che
avvisano in caso di problemi
in casa
16. 14
Smart City
Nel 2050 più del 75% della popolazione mondiale vivrà in centri urbani. 19
In questo scenario l’attenzione verso i modelli di sviluppo delle città si è spostata sempre di più verso soluzioni
“intelligenti” per ridurre l’impatto legato alla loro crescita e migliorare la qualità della vita dei cittadini. Per “Smart
City” si indica, infatti, un’area urbanizzata in cui tutte le strategie di pianificazione urbanistica sono correlate alle
applicazioni positive delle nuove tecnologie ICT.
Da alcuni anni anche in Italia si va affermando la Smart City come paradigma risolutivo dei problemi urbani e il
tema ha assunto maggiore rilevanza nell’Agenda dei Comuni italiani. Negli ultimi tre anni il 50% dei Comuni con
più di 40.000 abitanti ha avviato almeno un progetto di Smart City e tre Comuni su quattro dichiarano di volerlo
fare entro i prossimi 12 mesi.20
Ogni giorno, molte amministrazioni pubbliche e aziende private, nel percorso verso la digitalizzazione dei propri
servizi sul territorio, hanno scelto le nostre infrastrutture di rete, fissa e mobile, i Data Center, le piattaforme
cloud, le nostre soluzioni IT.
Il contributo TIM alle Smart City per:
aumentare la sicurezza con la videosorveglianza tramite l’installazione di access point Wi-Fi e videocamere sui
lampioni dell’illuminazione pubblica;
migliorare la gestione dei rifiuti, grazie al tracciamento delle operazioni di smaltimento dei rifiuti urbani;
ridurre l’impatto ambientale degli edifici, grazie al telecontrollo degli impianti, segnalazione di perdite di gas,
allagamenti, interruzione della corrente e report di previsione dei consumi;
evitare la congestione del traffico attraverso la gestione delle flotte di mezzi pubblici, il monitoraggio
dell’occupazione dei parcheggi su suolo pubblico e la gestione dei flussi di traffico;
rafforzare la gestione partecipata delle problematiche urbane, grazie alla segnalazione via app di fenomeni di
pericolo, inciviltà e degrado urbano da parte dei cittadini;
monitorare il territorio e l’ambiente in tempo reale, grazie a sensori di rilevamento di agenti inquinanti,
inquinamento acustico, umidità, temperatura.
•
•
•
•
•
•
Joint Open Lab e Politecnico di Milano stanno sperimentando tecnologie per futuri smart space con
caratteristiche specifiche. Il “Playful Supervised Smart Spaces” è un ambiente per bambini con speciali
esigenze terapeutiche, per esempio affetti da autismo.
PLAYFUL SUPERVISED SMART SPACES
SMARTLIFE
17. 15
SENZA UN INTENSO SFORZO PER PROTEGGERE INTERNET,
ALMENO PARAGONABILE A QUELLO FATTO PER MANDARE L’UOMO SULLA LUNA
ALLA FINE DEGLI ANNI SESSANTA, IL POTENZIALE POLITICO, ECONOMICO
E UMANO DELL’ECONOMIA DIGITALE RESTERÀ INESPRESSO.
World Economic Forum 21
SICUREZZA
opportunità di sviluppo economico connessa a internet porta
però con sé nuove problematiche legate alla sicurezza. L’apertura
digitale ai mercati internazionali rende i sistemi informatici più
vulnerabili agli attacchi di quanti - criminali, hacker, terroristi
- intendano danneggiarli per ottenere, in modo fraudolento, informazioni
personali o commerciali.
Sviluppare nuove capacità e nuovi strumenti per migliorare la cybersecurity
del Sistema Paese rappresenta una sfida nazionale della massima
importanza per il benessere e la sicurezza dei cittadini, delle imprese e della
Pubblica Amministrazione. Molti paesi stanno realizzando piani strategici
nazionali che coinvolgono il settore pubblico e quello privato, così come il
mondo della ricerca, per rafforzare la difesa, dagli attacchi cibernetici, delle
infrastrutture “più sensibili” delle organizzazioni governative, delle aziende
e dei singoli cittadini. Si prevede che il mercato globale della sicurezza
informatica si svilupperà da oggi al 2019 con un tasso di crescita media
annuale del 7,9%. 22
Negli ultimi anni lo scenario di rischio, in tema di sicurezza, è cambiato e le
attività compiute dai criminali informatici si sono contraddistinte per una
crescita importante non solo in termini quantitativi ma anche qualitativi.
Cosa fare? In Italia solo il 42,9% delle imprese connesse alla rete dispone
di procedure di sicurezza ICT formalmente definite. Eppure, su questo
criterio, il nostro Paese si colloca al quarto posto in Europa con quasi 11
punti percentuali sopra la media europea (32%). 24
Imprese italiane con una policy di sicurezza ICT per settore
79,1% Telecomunicazioni
69,2% Informatica
68,0% Attività editoriali
18,0% Ristorazione
19,8% Servizi postali e corrieri
L’
•
•
•
•
•
DATI ALLA MANO23
IL 24,2%
DEGLI ITALIANI DICHIARA
LA PERDITA DI TEMPO
E/O DI DATI A CAUSA DI
VIRUS INFORMATICI
IL 5,9%
DENUNCIA VIOLAZIONI
DELLA PRIVACY
IL 54,3%
DEGLI ITALIANI DICHIARA
DI NON AVER SVOLTO
ALCUNA ATTIVITÀ
ONLINE PER TIMORI
LEGATI ALLA SICUREZZA,
IN PARTICOLARE:
NEL 2015
IL 31,5%
NON HA FORNITO
INFORMAZIONI
PERSONALI SU
SOCIAL NETWORK
O PIATTAFORME
PROFESSIONALI;
IL 23,8%
NON HA EFFETTUATO
OPERAZIONI BANCARIE
O GESTITO IL PROPRIO
CONTO ONLINE;
IL 19,2%
NON SI È CONNESSO
AD INTERNET CON UNA
CONNESSIONE WIRELESS
DA LUOGHI DIVERSI DA
CASA;
IL 25,1%
NON HA SCARICATO
SOFTWARE, MUSICA,
VIDEO, GIOCHI O
ALTRI FILE E NON HA
COMPRATO O ORDINATO
MERCI.
18. 16
SICUREZZA DELLA RETE
d oggi non esistono prodotti e software in grado di mettere in totale sicurezza un sistema; quindi
impedire a priori un attacco informatico è praticamente impossibile. Si possono invece mettere in
campo un insieme di strumenti e competenze che, combinando approcci e tecnologie diverse,
permettono di ridurre i tempi di identificazione degli attacchi in atto e di intervenire per contrastarli.
Nel Gruppo le attività di prevenzione e di contrasto degli attacchi informatici sono gestite attraverso strutture
dedicate, come:
Security Lab: studia le minacce della cybersecurity, analizza i nuovi scenari di rischio, individua e sviluppa
soluzioni e strumenti innovativi, li sperimenta e testa nei suoi laboratori per fornire soluzioni e approcci per
gestire o preventive possibili situazioni di rischio, collegati per esempio all’adozione delle nuove tecnologie. Il
Security Lab sviluppa queste tematiche anche attraverso una serie di relazioni internazionali con i gruppi di
standardizzazione, il mondo open-source, università, vendor e altri operatori. Inoltre partecipa ai programmi di
ricerca sulla cybersecurity della Comunità Europea.
Security Operation Center (SOC): è il centro di monitoraggio vero e proprio, che gestisce gli allarmi di sicurezza
provenienti dalle reti di telecomunicazione e dai Data Center che ospitano le applicazioni TIM e quelle dei nostri
clienti. Il SOC utilizza non solo strumenti all’avanguardia, soprattutto vi operano professionisti della sicurezza
informatica con molti anni di esperienza nella gestione e prevenzione degli incidenti informatici.
•
•
A
Precondizione per il pieno esercizio delle nostra libertà digitale nell’era di internet è la consapevolezza che i
dati riversati in rete sono parte essenziale della nostra personalità, hanno un valore inestimabile e non possono
essere ceduti incautamente. Sulla tutela della nostra identità digitale e, in generale, sulla sicurezza online
dovrà focalizzarsi sempre di più l’attenzione delle istituzioni, per far rientrare questi temi fra le priorità in ambito
nazionale e comunitario. Ma altrettanto importante è il comportamento delle aziende.
L’accezione molto ampia che TIM ha dato al concetto di “diritto umano” fa sì che rientrino in questa sfera non
solo i diritti umani di base, ma anche i diritti legati alla società dell’informazione, quali il diritto ad avere
accesso alle informazioni, il diritto alla libertà di espressione (in particolare quella online), il diritto alla tutela
della privacy e della sicurezza online, temi rilevanti per un’azienda di TLC.
Nel 2015 abbiamo adottato una Policy sui Diritti Umani per sancire ulteriormente il nostro impegno e rendere
il rispetto di tali diritti un requisito essenziale nello svolgimento delle attività operative di tutte le persone
dell’azienda.
I NUOVI DIRITTI DELL’ERA DIGITALE
SICUREZZA
I nostri numeri nel 2015
PROFESSIONISTI
CIRCA 200 7.735
GLI INCIDENTI GESTITI
(+32% VS. 2014)
124
GBPS GLI ATTACCHI
DISTRIBUTED
DENIAL OF SERVICE
(116 GBPS NEL 2014)
19. 17
Global Cybersecurity Agenda
Partecipiamo all’aggiornamento delle linee guida dell’iniziativa Child Online Protection dell’ITU
(International Telecommunication Union), rivolte alle aziende del settore broadcasting, internet e mobile.
Global Trends in Online Safety: Creating a National Framework
Siamo stati i primi in Italia ad aderire al FOSI (Family Online Safety Institute). Nel settembre 2015
siamo stati fra gli organizzatori della conferenza “Global Trends in Online Safety: Creating a National
Framework”, occasione per condividere le esperienze internazionali sul tema con importanti stakeholder,
fra cui la Commissione Europea.
GSMA – Mobile Alliance against Child Sexual Abuse Content
Collaboriamo con la GSM Association, in particolare, con il gruppo di lavoro GSMA – Mobile Alliance
against Child Sexual Abuse Content, su tutte le iniziative tecnologiche e di comunicazione per la tutela
dei minori nel settore della telefonia mobile.
•
•
•
L’intensificarsi dell’uso della rete, soprattutto tra
i giovani, comporta una maggiore esposizione a
fenomeni come il “cyberbullismo”, ovvero quella
particolare forma di bullismo commesso tramite
internet.
In Italia l’attenzione nei confronti di questo
fenomeno è aumentata considerevolmente.
Il MIUR ha divulgato presso tutte le scuole italiane
le nuove “Linee di orientamento per il contrasto al
bullismo e al cyberbullismo” ed ha confermato per
il biennio 2015-2016 il proprio ruolo di coordinatore
del Safer Internet Center Italiano (SIC), il Centro
nazionale per la Sicurezza in Rete costituito da un
Consorzio Nazionale.
EDUCARE ALLA SICUREZZA E ALL’USO DI INTERNET
IL 22,2%
DEGLI 11-17ENNI HA SUBITO UNA PREPOTENZA
TRAMITE L’USO DELLE NUOVE TECNOLOGIE
NELL’ULTIMO ANNO
IL 7,1%
DELLE RAGAZZE 11-17ENNI SONO STATE VITTIME DI
VESSAZIONI CONTINUE TRAMITE INTERNET
(CONTRO IL 4,6% DEI RAGAZZI)
CIRCA IL 7%
DEGLI 11-13ENNI DICHIARA DI ESSERE STATO UNA
O PIÙ VOLTE AL MESE VITTIMA DI PREPOTENZE
TRAMITE INTERNET. LA QUOTA SCENDE AL 5,2% SE
LA VITTIMA HA UN’ETÀ COMPRESA TRA 14 E 17 ANNI.
NUMERI DEL CYBERBULLISMO
Già nel 2014 l’Istat25
rivelava la frequenza
di questo fenomeno tra i giovani:
Anche la Polizia di Stato è impegnata nel contrasto al cyberbullismo con progetti e campagne di sensibilizzazione,
che contribuiscono a promuovere le buone pratiche e i comportamenti virtuosi in rete.
20. 18
In TIM, attenti all’educazione digitale dei giovani, abbiamo pensato a iniziative sul tema legate alle loro passioni,
come lo sport e la tecnologia.
Tornei di calcio e pallavolo dedicati agli adolescenti per promuovere la cultura dello sport e del benessere digitale,
contro ogni forma di cyberbullismo.
Junior TIM Cup - Volley TIM Cup
•
•
•
•
Una maratona di circa 7 ore che si propone di avvicinare l’universo femminile al coding e contribuire a diminuire
il divario che si registra fra i ragazzi e ragazze negli skill tecnologici.
La sfida consiste nel realizzare, in una sola giornata, una App sul cyberbullismo e l’uso consapevole del web.
#TIMgirlsHackathon
un progetto breve ed intenso, fra ottobre e novembre 2015, che ha visto protagonisti
dieci Web Star quali ambassador del decalogo, sviluppato con la Polizia di Stato,
sull’uso responsabile della rete tra i ragazzi. Ciascuna Web Star interpreta una regola,
attraverso un’immagine diffusa sul proprio canale social con l’invito alla condivisione.
Sul sito dell’iniziativa anche una sezione per una riflessione scientifica: dieci casi reali,
riconducibili a una delle regole, commentati dagli esperti della Polizia Postale e delle
Comunicazioni e dell’Istituto Minotauro di Milano. I numeri: 14 milioni di reach, circa
11.000 condivisioni e 178.000 like su FB, oltre 72.000 visualizzazioni di pagine del sito.
TIMWebRulez
2.953 ORATORI COINVOLTI
42.000 RAGAZZI COINVOLTI
CIRCA 20 MILA PARTITE GIOCATE
CIRCA 50 INCONTRI CON IL CAMPIONE
210 ORATORI COINVOLTI
36 INCONTRI NEI PALAZZETTI CON GIOCATRICI DI SERIE A1
16 INCONTRI CON GLI STUDENTI NELLE SCUOLE
5.600 GIOVANI PALLAVOLISTE COINVOLTE
6.000 STUDENTI COINVOLTI
Numeri Volley TIM Cup 2014-2016:
•
•
•
•
•
Numeri Junior TIM Cup 2012-2016
•
•
•
•
2 EDIZIONI: 2015 e 2016
700 RAGAZZE
70 SCUOLE
11 CITTÀ
I numeri
SICUREZZA
21. 19
LA SOPRAVVIVENZA E IL SUCCESSO DI UN’AZIENDA NEL LUNGO PERIODO
DIPENDONO DALLA SUA CAPACITÀ DI COSTRUIRE E MANTENERE LA FIDUCIA.
PwC26
FIDUCIA
ggi le aziende devono essere preparate ad accogliere le
aspettative di consumatori socialmente più responsabili e
attenti alla salvaguardia dell’ambiente come i “Millennials”,
giovani tra i 18 e i 30 anni che hanno una scarsa fiducia nelle
grandi aziende e nella concentrazione della ricchezza e richiedono semplicità
e trasparenza nell’offerta come nella comunicazione.27
Dopo anni di progressivo calo di fiducia nei confronti delle aziende da parte
dei consumatori italiani, assistiamo nel 2014 a un’inversione di tendenza,
confermata anche nel 2015.29
La creazione di un rapporto fiduciario con il cliente è un compito complesso
e diventa un importante obiettivo strategico per le aziende: impegno e
investimenti nelle politiche di trasparenza, nella brand reputation, nelle
azioni di Responsabilità Sociale d’Impresa ne sono una testimonianza.
O
DATI ALLA MANO28
80%
DELLE PERSONE
È D’ACCORDO
NELL’AFFERMARE
CHE LE AZIENDE DEVONO
CONTRIBUIRE
A RISPONDERE A
ESIGENZE DELLA SOCIETÀ
(+6% 2015 VS. 2014)
60%
PUNTEGGIO DI FIDUCIA
DELLE AZIENDE TLC
NEL 2016
(+1% 2015 VS.2014)
57%
PUNTEGGIO DI FIDUCIA
DELLE AZIENDE TLC
ITALIANE NEL 2015
(+9% 2015 VS.2014)
l logo è il primo segno di riconoscimento di un’azienda: abbiamo deciso per questo di iniziare dal nostro
brand per rispondere alle esigenze di qualità, sicurezza e vicinanza. Tre elementi su cui abbiamo fondato la
nostra offerta cercando la qualità attraverso l’innovazione tecnologica, la sicurezza dei dati e delle persone
tramite l’affidabilità della Rete e la vicinanza attraverso la semplificazione nell’esperienza d’uso dei nostri
servizi e contatti.
Con il processo di semplificazione e di riposizionamento dell’architettura delle nostre marche, TIM è diventato
il brand unico, punto di riferimento per l’offerta di servizi di comunicazione sia fissa che mobile, di internet,
contenuti digitali, piattaforme e soluzioni cloud.
SEMPLIFICAZIONE E TRASPARENZA
I
Nel 2015
MILIONI DI LETTERE
E MAIL PER I CLIENTI
QUASI 10 52.000
MAILINVIATEALLEDONNE
E AGLI UOMINI TIM
9.000
DIVISE PER I TECNICI
ENTROIL 2016
156 NUOVI CONCEPT
STORE E 1.700 INSEGNE
22. 20
La nascita della nuova TIM è un passaggio culturale e industriale che determina l’identità lavorativa di migliaia di
persone. Riconoscersi nei valori che l’azienda esprime e sentirsi rappresentati è fondamentale.
Il rispetto e l’attenzione per le nostre persone ci hanno portato a rivedere l‘organizzazione del lavoro all’interno
della nostra azienda, arricchendola con una modalità di gestione delle attività da remoto e facendo leva sempre
di più sul rapporto di fiducia. Abbiamo avviato un progetto di Smart Working che abbraccia tutti gli aspetti di
flessibilizzazione delle attività lavorative tra cui, per primo, la possibilità di svolgere la propria attività da casa
o da sedi satellite, mentre stiamo ripensando gli ambienti di lavoro dotandoli delle tecnologie più avanzate e di
una pluralità di servizi per migliorare il work-life balance.
Offrire condizioni di lavoro sempre migliori richiede una visione complessa, dall’on-boarding delle nuove leve
ai percorsi di apprendimento e sviluppo, performance e leadership, gestione delle carriere, retribuzioni, valori,
cultura. Nel 2015 oltre 200 giovani neo-colleghi in tutta Italia sono diventati i nostri Employer Brand Ambassador,
accogliendo presso i career day i giovani studenti, potenziali candidati, raccontando la propria esperienza di
inserimento, condividendo sui Social le nostre iniziative e realizzando innovativi video-selfie in cui mostrano da
protagonisti una propria giornata di lavoro.
La digitalizzazione e la diffusione dei social media stanno radicalmente modificando il modo in cui il consumatore
costruisce e gestisce le relazioni con i brand. Le persone richiedono attenzione e interazione diretta con le
aziende, velocità e efficacia di risposta. Per questo motivo il presidio delle nuove piattaforme digitali e dei social
network viene sempre più percepito come il futuro dell’assistenza, della cura e della fidelizzazione della clientela.
65 milioni di telefonate
11.000
Assistenza - 187, 191, 119
persone per assistere
i clienti retail
68 sedi su59città
1.400professionisti in 13sedi per
assistere le grandi imprese
800.000
Social Network - TIM official
Nel 4° trimestre 2015:
response rate pari al 99%
response time pari a 24 minuti
5° posto nella classifica mondiale redatta
da Social Baker
interazioni
nell’intero anno
Nel 2015
FIDUCIA
Abbiamo ricevuto per il quarto anno consecutivo la certificazione Top Employers, che
viene assegnata, a livello mondiale, solo alle aziende che dimostrano di poter offrire
eccellenti condizioni di lavoro.
Siamo 14° nella classifica Best Employer of Choice del 2015, con un miglioramento di
diciotto posizioni, rientrando così nella Top 20 delle aziende più ambite dai neolaureati.
23. 21
La crescita delle interazioni gestite su FB e TW dal 2013 al 2015
Gen 13 Dic 15
4,2k2011
0
22.500
45.000
57.500
80.000
800k
2016
“Per mantenere uno sviluppo economico sostenibile, abbiamo bisogno di spostare la nostra attenzione dalla
velocità alla qualità”. 30
La trasformazione del modo di relazionarsi nell’era digitale coinvolge ogni soggetto della società. Nel mercato
delle telecomunicazioni da tempo i punti di confronto e collaborazione fra i diversi attori sono diventati
maggiori e più significativi del passato e soprattutto rappresenteranno la strada per il miglioramento della
qualità dei servizi e dell’efficienza della prestazioni.
Abbiamo quindi dato vita, nei primi mesi del 2016, a un nuovo modello di equivalence: un progetto di
trasformazione delle modalità di fornitura e manutenzione dei servizi di accesso alla nostra Rete fissa, sia
in rame che in fibra, per giungere alla equivalenza tra le funzioni commerciali di TIM e degli altri operatori
nell’utilizzo di questi servizi.
L’obiettivo è l’uniformità di trattamento tra le nostre strutture e quelle degli altri operatori. Per questo
l’attività di fornitura e manutenzione verrà svolta mediante la stessa unità organizzativa e gli stessi processi,
sistemi e banche dati. Ciò implicherà stessa trasparenza dei processi, stessa qualità dei servizi, stessi tempi di
risposta all’interno e all’esterno, stessa flessibilità.
UN NUOVO MODELLO DI EQUIVALENCE
I numeri:
MESI TEMPO
DI IMPLEMENTAZIONE
DEL MODELLO
18 120
MILIONI DI EURO
DI INVESTIMENTI
CIRCA 60
INDICATORI DI QUALITÀ
SOTTO OSSERVAZIONE
24. 22
L’IMPEGNO VERSO LA SOSTENIBILITÀ
“La quarta rivoluzione industriale dovrebbe essere una rivoluzione di valori.” 31
Le strategie aziendali sono sempre più orientate ad ottenere “valore” non soltanto dal profitto economico, ma
anche attraverso la ricerca di un corretto bilanciamento delle aspettative dei diversi stakeholder.
Il modello di Corporate Shared Value che abbiamo adottato vuole contribuire alla creazione di valore condiviso
attraverso tutta l’attività aziendale e l’ideazione e realizzazione di progetti che generano valore economico
per il Gruppo (Business Value) e per la società (Social Value). L’obiettivo è abilitare un ecosistema digitale
che risponda ai bisogni sociali del Paese e all’Agenda Digitale italiana. L’approccio CSV mette al centro della
strategia di business le esigenze della comunità, le aspettative degli stakeholder e il nuovo ruolo di impresa
all’interno della società civile, partendo dal principio che non può esistere uno sviluppo economico di lungo
periodo senza garantire al contempo crescita del benessere sociale e tutela delle risorse naturali.
Il modello CSV, organizzato secondo tre aree strategiche, conduce anche ad un potenziamento della sensibilità
aziendale in tema di Tutela Ambientale permettendo l’adozione di soluzioni alternative innovative e virtuose.
Ad esempio nel 2015 il Valore Condiviso misurato per l’efficienza energetica interna di TIM è stato di 25,5
milioni di euro, grazie ai minori costi sostenuti per l’acquisto di energia (Business Value) e minori emissioni di
CO2
(Social Value).
Il settore dell’Information and Communication Technology (ICT) contribuisce al raggiungimento degli obiettivi
della green economy, uno dei punti dell’Agenda Digitale Italiana.
Coerenti con le politiche di sostenibilità europee, abbiamo promosso iniziative quali l’acquisto di energia da
sole fonti rinnovabili, l’autoproduzione di energia elettrica e l’adozione di illuminazione a led. Abbiamo fissato
per i prossimi anni importanti obiettivi di riduzione del nostro impatto energetico e ambientale.
Business Unit Domestic
Totale energia elettrica acquistata e prodotta (GWh)
Autoproduzione di energia da cogenerazione (GWh)
Indicatore di ecoefficienza (bit/joule)
Riduzione delle emissioni di CO2
da acquisto
e produzione di energia elettrica (ton)
2.071
130
4.707
697.500
2.015
151
5.300
680.000
1.974
151
6.100
680.000
1.925
151
7.250
680.000
Risultati
2015
Target
2015
Target
2016
Target
2017
€
17
Un modello innovativo
che monitora e collega i risultati
economico-finanziari con il
progresso sociale
€
17
Approccio multistakeholder
definizione dei temi
di materialità e progettualità
di CSV
€
17
3 aree strategiche di intervento
in risposta alle esigenze Paese:
• Digitalizzazione, connettività
e innovazione sociale
• Cultura digitale
• Tutela ambientale
€
17
17 progetti realizzati per un valore
di CSV complessivo generato
di 12,44 mld di Euro al 2015
FIDUCIA
25. 23
Il nostro sforzo per la riduzione dell’impatto ambientale passa anche dai prodotti che finiscono nelle case dei
consumatori. Per questo abbiamo sviluppato una linea di prodotti “Green”, eco-compatibili, certificandone la
sostenibilità ambientale e il vantaggio che l’utilizzatore ricava in termini di risparmio energetico. I modem ADSL
della linea Green ad esempio sono pensati per andare in stand-by automaticamente e consentono di risparmiare
almeno il 40% rispetto alla generazione precedente, a parità di utilizzo.
TIM Brasil ha lanciato il Biosite, una struttura multifunzionale che migliora la qualità della trasmissione
dati e può essere contestualmente utilizzata per l’illuminazione pubblica e la videosorveglianza, consuma
meno energia e ha un ridotto impatto ambientale perché utilizza il 99% di acciaio in meno rispetto ad una
normale stazione. Attualmente sono stati installati oltre 100 Biosite in tutto il Brasile. La tecnologia è
presente a Rio de Janeiro, Brasilia e altre 6 città. Il progetto prevede di raggiungere 300 nuove installazioni
a Rio de Janeiro per i Giochi Olimpici del 2016.
Anche in ambito finanziario le scelte degli investitori sono sempre più guidate da principi di sostenibilità.
Gli Investimenti Socialmente Responsabili, caratterizzati da bassi profili di rischio, sono riconosciuti e premiati
dai mercati nel medio/lungo termine.
L’ammissione negli indici di sostenibilità rappresenta un risultato importante per le aziende
con ricadute positive anche sulla reputazione. Nel 2015 siamo stati confermati per il
dodicesimo anno consecutivo in entrambe le categorie di indici di Sostenibilità del Dow
Jones (Dow Jones Sustainability Index World e Europe) e, per la seconda volta consecutiva,
nel Climate Disclosure Leadership Index (CDLI) del Carbon Disclosure Project (CDP).
Evoluzione dei mercati finanziari
0
200
400
600
800
1000
1200
1400
Dic.
1999
158
Giu.
2001
249
Dic.
2001
278
Giu.
2003
311
Giu.
2004
352
Giu.
2005
375
Giu.
2006
388
Giu.
2007
437
Giu.
2008
537
Giu.
2009
683
Giu.
2010
879
Giu.
2011
886
Giu.
2012
884
Giu.
2013
922
Giu.
2014
957
Giu.
2015
1204
+26%
+29%
+27%
Numero cumulato dei fondi SRI in Europa (aggiornato al 30 giugno 2015)
Fonte: Vigeo 2015
26. 24
LA CONDIVISIONE DI CONOSCENZA ED INFORMAZIONE,
SOPRATTUTTO ATTRAVERSO L’ICT, HA IL POTERE DI TRASFORMARE
L’ECONOMIA E LA SOCIETÀ DELLE NAZIONI.
UNESCO – Building Knowledge Societies
COMPETENZA
e competenze digitali sono strategiche per la crescita economica, culturale e sociale del sistema, e
costituiscono un fattore chiave dell’Agenda digitale, vera sfida per la modernizzazione del Paese e la
sua capacità di competere nel panorama internazionale.32
L
45%
UTENZE DOMESTICHE IN EUROPA CHE NON ACCEDONO
AD INTERNET PER MANCANZA DI COMPETENZE AL 2015
40% DELLA POPOLAZIONE EU AVEVA COMPETENZE
DIGITALI INSUFFICIENTI NEL 2014. IL 22% NESSUNA.
32%
DELLA FORZA LAVORO EU REGISTRA UN LIVELLO
INSUFFICIENTE DI SKILL DIGITALI NEL 2014.
IL 13% NESSUNA.
Siamo al primo posto in Europa e al terzo a livello mondiale per investimenti in Ricerca e Sviluppo nel settore TLC,
secondo l’ultima classifica EU Industrial R&D Investment Scoreboard 2015.
Il nostro ruolo sull’innovazione digitale è duplice: continuamente aggiornare le competenze interne per
continuare ad offrire infrastrutture, prodotti e servizi al fine di guidare lo sviluppo dell’innovazione digitale. Per
questa ragione in TIM abbiamo intrapreso un percorso a tutto campo che affianca alla tradizionale attività di
Ricerca e Sviluppo sulle infrastrutture, una focalizzazione sull’innovazione digitale e di servizio attraverso:
l’interazione con i centri di ricerca interni ed esterni, per lo sviluppo e lo scounting tecnologico;
la collaborazione con le Università sia sul versante della ricerca che della didattica;
il processo di co-innovazione attraverso le start-up.
Tutto ciò per formare competenze in grado di rispondere all’evoluzione di una domanda con caratteristiche
sempre più sofisticate, e di sviluppare un’offerta sempre più competitiva e innovativa.
1.
2.
3.
DATI ALLA MANO33
n un’era di globalizzazione e crescente complessità tecnologica è cambiato il modo di concepire e sviluppare
l’innovazione. Le aziende sono oggi chiamate a collaborare sempre più con l’esterno anziché sviluppare solo
ricerca internamente, aderendo ad un modello fluido e aperto di scambio di conoscenze. 34
I
UNA RETE PER L’INNOVAZIONE
27. 25
I brevetti
3.143 I BREVETTI POSSEDUTI
33NUOVI BREVETTI NEL 2015
2° TELCO IN EUROPA PER NUMERO DI BREVETTI SUL MOBILE
Il nostro modello di Open Innovation abbraccia un ecosistema di attori e conoscenze, permettendoci di
sviluppare, attraverso diverse formule di collaborazione, idee innovative e di portarle sul mercato. Gli Ecosistemi
esterni, dai quali attingiamo, sono quelli delle startup, del talento accademico, nonché di aziende mature che
operano con diversi gradi di vicinanza nel nostro business quali gli OTT e altri telco.
Per favorire la relazione tra i centri di ricerca e il mondo industriale abbiamo creato un modello di “company
on campus” che incoraggia le sinergie tra i due mondi. Si tratta di uno spazio fisico (co-location) dove i migliori
talenti universitari si affiancano a dipendenti TIM per co-progettare e co-sviluppare soluzioni innovative,
allargando il business verso nuove traiettorie.
*Modello dinamico e in evoluzione che prevede potenziali aree di collaborazione e contaminazione fra partner.
UNIVERSITÀ
INTERNAZIONALI
FORNITORI
VENDORS
STARTUP
ECOSYSTEM
PEERS*
UNIVERSITÀ
BUSINESS SCHOOL
28. 26
Questi laboratori interdisciplinari Joint Open Lab (JOL) vivono all’interno dei poli universitari e lavorano con gli
ecosistemi industriali territoriali (Trento, Torino, Milano, Pisa, Catania), su specifici campi di interesse scientifico
e tecnologico in linea con le strategia di business dell’azienda.
Joint Open Lab nel 2015
8 principali filoni di ricerca hanno dato origine ad
altrettanti laboratori congiunti tematici. Dai Big Data
all’Assisted Living, dalle Tecnologie e servizi per
un’interazione “smart” tra le persone e gli ambienti
al Cloud robotics, dall’Internet of Things alla Realtà
Aumentata, dal mondo social alla trasformazione
digitale.
Un secondo importante ecosistema di innovazione sono le Startup, piccole realtà altamente dinamiche che,
in Italia, sosteniamo, attraverso TIM Ventures e TIM #Wcap, con finanziamenti volti ad accelerare i processi di
maturazione e l’ingresso sul mercato.
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8JOL
5 ATENEI ITALIANI DI ECCELLENZA
10UNIVERSITÀ STRANIERE IN PARTNERSHIP
1,6MILIONI DI EURO DI SOCIAL VALUE MISURATO
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27BREVETTI DEPOSITATI
30 COLLABORAZIONI CON UNIVERSITÀ
INTERNAZIONALI E CENTRI RICERCA
7 MILIONI DI EURO DI FINANZIAMENTI
DA PROGETTI EUROPEI A TIM ED ALLE UNIVERSITÀ
I JOL nel triennio 2013 - 2015
MILANO
TORINO
TRENTO
PISA
CATANIA
COMPETENZA
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2014 INIZIO ATTIVITÀ
2015 13 ROUND DI INVESTIMENTO DI CUI 2 ESTERI
LE STARTUP FINANZIATE: WIMAN, PEDIUS, ECO4CLOUD, CROWDWAY, EDO,
INNAAS, UNFRAUD, ARMNET, KOPJRA, OILPROJECT, CLOUDESIRE, MOLTIN, SHOPPIMON
600.000EURO IN CLOUDESIRE, ULTIMO INVESTIMENTO DEL 2015
29. 27
I TIMLab di Torino, i centri di ricerca del Gruppo attivi da oltre 50 anni, contribuiscono in gran parte alla produzione
di brevetti, avvalendosi spesso di collaborazioni con i maggiori poli universitari italiani.
I numeri:
Una Fucina dove i progetti di innovazione tecnologica nascono da un processo di co-creazione fra TIM e fornitori
selezionati. L’obiettivo è fare leva sui risultati della ricerca di partner tecnologici fortemente innovativi per mettere
a fattor comune le conoscenze e lanciare nuove soluzioni sul mercato nel più breve tempo possibile.
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437 DIPENDENTI CHE HANNO INVENTATO ALMENO UN BREVETTO NEL CORSO
DELLA LORO VITA LAVORATIVA
>12.000 I MQ DEI LABORATORI DI TILAB TRA TORINO, ROMA, TRENTO, NAPOLI
E MILANO
I numeri:
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2015 ANNO DI NASCITA
PRIMI FORNITORI – PARTNER: HUAWEI, ERICSSON, INDRA, IBM
3-9 MESI TEMPO DI DELIVERY DEI PROGETTI
350 MQ DI LABORATORI DOVE TESTARE ANCHE CON I CLIENTI I PROTOTIPI
dal 2009 al 2015
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8.000 IDEE DI BUSINESS
268 PROGETTI SELEZIONATI E SUPPORTATI
OLTRE 10 STARTUP DIVENUTE ANCHE NOSTRI FORNITORI
5,5MILIONI DI EURO ASSEGNATI
4.000MQ DI SPAZI
4 ACCELERATORI (MILANO, BOLOGNA, ROMA, CATANIA)
Poiché l’innovazione digitale non conosce barriere nazionali, investiamo anche nello scouting di startup in quelle
regioni dove l’innovazione è particolarmente dinamica quale Silicon Valley e Israele. L’eccellenza TIM viene anche
riconosciuta dalla leadership espressa attraverso le diverse posizioni di presidenza di gruppi internazionali di
decision-making-fora dove vengono disegnate le innovazioni più disruptive. TIM è veicolo di innovazione anche
attraverso le soluzioni tecnologiche di ultima generazione, concepite, elaborate e testate nella propria struttura
aziendale Innovation Center.
30. 28
CONOSCENZA CONDIVISA
Viviamo in una “società della conoscenza” nella quale il sapere assume un ruolo centrale, dal punto di vista
economico, sociale e politico. Un sapere che si alimenta costantemente attraverso la ricerca e l’innovazione.
Atenei e centri di ricerca sono quindi chiamati a favorire la valorizzazione e l’applicazione diretta della
conoscenza generata attraverso la collaborazione con le imprese e gli altri attori locali.
In TIM abbiamo rafforzato la relazione con i principali centri di ricerca e università nazionali e internazionali, con
cui abbiamo attivi oltre 40 convenzioni e accordi, al fine di valorizzare il talento, sviluppare new capabilities
e trasferire innovazione in Azienda. È un percorso biunivoco che da una parte migliora la nostra capacità
di innovare e dall’altra contribuisce a sviluppare le competenze dei giovani, offrendo loro l’opportunità di
acquisire nuove conoscenze ed esperienze.
TIM e le Università (2015)
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CIRCA 2,3MLN DI € DI INVESTIMENTI
PIÙ DI 50 STAGISTI
40 TESISTI
OLTRE 100ORE DOCENZA erogate dai nostri esperti interni presso le Università
25BORSE DI STUDIO per dottorati di ricerca di durata triennale nel 2015. Dal 2011 ad oggi: 165
4I MASTER SPONSORIZZATI: “DigitalLifeandSmartLiving” e “Management,InnovazioneeIngegneria
dei Servizi” con la Scuola Superiore Sant’Anna, “Master in Inventive Engineering” con La Sapienza. Nel 2016
il Master “Big Data in Business: discovering & leveraging for Value Creation” con l’ Università di Tor Vergata
CATTEDRA “TIM CHAIR IN MARKET INNOVATION” presso L’UNIVERSITÀ BOCCONI (2012-2017)
Fra i nuovi modelli di condivisione delle conoscenze, nasce nel 2016, in stretta sinergia con gli osservatori e i
centri di innovazione e di ricerca interni ed esterni TIM Academy. Un luogo fisico, con 17 sedi, e virtuale, con
una piattaforma digitale e social, per i circa 53.000 dipendenti del Gruppo in Italia. Un corpo docente composto
da “digital-social educators” e un’ampia comunità di dipendenti sono coinvolti per trasferire e condividere il
proprio know-how e diffondere le competenze digitali necessarie per sostenere la trasformazione e l’evoluzione
dell’azienda nel nuovo contesto tecnologico, di mercato e culturale.
Le nostre persone nel 2015
52.555 IN ITALIA
E 13.312 ESTERO
65.867 UOMINI
41.725
DONNE
24.139
ORE
FORMAZIONE
2.498.571
ORE
DI FORMAZIONE
PRO CAPITE
38
DEI DIPENDENTI
HA PARTECIPATO
AD ALMENO
UNA ATTIVITÀ
DI FORMAZIONE
89%
COMPETENZA
31. 29
IL MERCATO DELLE TLC GIOCA UN RUOLO FONDAMENTALE
PER LA DIGITALIZZAZIONE DEL PAESE, POSSIEDE, INFATTI, L’INFRASTRUTTURA
DI RETE ABILITANTE PER LO SVILUPPO DEI MERCATI DELLA COSIDDETTA DIGITAL ECONOMY.
Forum Nazionale TLC 2016
SOLIDITÀ
econseguenzedellacrisieconomico-finanziariaglobaleelacrescita
delle capacità produttive dei Paesi in fase di industrializzazione
hanno contribuito ad una revisione importante delle politiche
industriali europee negli ultimi anni.
L’Europa del dopo-crisi ha cercato di spingere il mercato verso aree produttive
ad elevato contenuto tecnologico, verso una quarta era industriale (Industry
4.0), caratterizzata dal significativo impatto della tecnologia lungo tutta
la catena di produzione. Utilizzo dei dati, potenza di calcolo, connettività
e competenze innovative giocano un ruolo sempre più importante nella
crescita economica e nella stabilità del nostro sistema, favorendo l’ingresso
nellaDigitalEconomy.Analisiestudiinternazionaliconcordanonelprevedere
un’accelerazione sensibile della crescita del Prodotto Interno Lordo nei Paesi
che sapranno cogliere le opportunità offerte dal digitale.
L
DATI ALLA MANO35
IL SETTORE TLC GENERA
IL 20%
DEL PIL ITALIANO 2014
IL SETTORE TLC GENERA
IL 5,1%
DEGLI INVESTIMENTI
COMPLESSIVI ITALIANI
NEL 2014
LA DIGITAL ECONOMY
VALE 35 MILIARDI
DI EURO NEL 2014
E CI SI ASPETTA ARRIVI
A 50 MILIARDI NEL 2017
LA DIGITAL ECONOMY HA
GUADAGNATO OLTRE
10 MILIARDI DI EURO
DAL 2010 AL 2014
LA DIGITAL ECONOMY
NEL 2014 È LEGATA
PER OLTRE IL 50%
ALLA COMPONENTE
STRETTAMENTE IT
n un periodo non semplice per l’economia italiana ed internazionale abbiamo confermato il nostro ruolo
di partner strategico affidabile per lo sviluppo innovativo del Paese, conquistando la fiducia dei nostri
interlocutori istituzionali e non solo.
PARTNER DI CRESCITA
IIl Corporate Reputation Index è cresciuto, nell’anno appena concluso, di 5 punti percentuali raggiungendo il
livello in assoluto più alto da più di 10 anni.
In Italia, nel corso del 2015 abbiamo investito circa 3,9 miliardi di euro, 1,1 miliardi di euro in più rispetto al 2014,
continuando a sviluppare le nostre infrastrutture e potenziando la Rete. In Brasile, gli investimenti sono stati pari
a 1,3 miliardi di euro, di cui circa il 61% destinati allo sviluppo di infrastrutture innovative.
Il piano triennale 2016-2018 ha confermato l’impegno del Gruppo sull’innovazione sia in Italia, con l’estensione
della fibra e del 4G, che in Brasile, con il potenziamento della rete 3G e leadership tecnologica sulla rete 4G.
32. 30
SOLIDITÀ
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Investimenti innovativi domestici (circa 6,7 miliardi di euro cumulati nel triennio)
Circa 3,6 miliardi di euro in Banda Ultralarga Fissa (NGN)
Circa 1,2 miliardi di euro in Banda Ultralarga Mobile (LTE)
Circa 0,7 miliardi di euro in Cloud e Piattaforme
Circa 0,5 miliardi di euro in Processi di Trasformazione della Rete verso All-IP
Circa 0,4 miliardi di euro in Telecom Italia Sparkle
Circa 0,3 miliardi di euro nello Sviluppo Commerciale della Fibra
Telecom Italia Sparkle ha chiuso il 2015 con un aumento di ricavi del 5,6% ed investimenti pari a 109 milioni
di euro, in sensibile incremento rispetto al 2014 (+29%). Investimenti destinati per il 50% all’adeguamento
delle reti ai ritmi di crescita dei volumi gestiti, per il 45% all’espansione delle reti in aree geografiche in
sviluppo (America Latina, Asia e Medio Oriente) e per il 5% a servizi innovativi.
Le esigenze di un’Italia sempre più connessa e digitale – come evidenziato dall’aumento del traffico dati nel 2015:
rispetto al 2014, +37% sulla nostra rete fissa e +45% sulla mobile – hanno ispirato scelte strategiche fortemente
funzionali al potenziamento infrastrutturale di ultima generazione e all’offerta di servizi digitali.
GRUPPO TELECOM ITALIA:
PIANO STRATEGICO
2016 2018
INVESTIMENTI* NEL TRIENNIO
IN ITALIA
INVESTIMENTI
COMPLESSIVI
IN BRASILE }}
ENTRO
14 MILIARDI
DI REAIS
DI CUI CIRCA 6,7 MILIARDI
DI EURO IN INNOVAZIONE
(NGN, LTE, CLOUD
E PIATTAFORME, SPARKLE E
TRASFORMAZIONE)
DESTINATI PRINCIPALMENTE
ALLO SVILUPPO DI
INFRASTRUTTURE DI RETE
3G E 4G
IN ACCELERAZIONE,
FINO A 12 MILIARDI
DI EURO
Diventare un Digital Telco and Platform Provider per fornire infrastrutture di eccellenza
e servizi e contenuti digitali fruibili su piattaforme aperte e flessibili
Fornire le migliori infrastrutture e piattaforme digitali
Essere un’azienda snella, solida e aperta all’evoluzione
Massimizzare il ritorno per i nostri azionisti ed il valore condiviso per tutti gli stakeholders
•
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Gli obiettivi strategici
*È escluso l’esborso relativo all’acquisto delle frequenze mobili in Italia e Brasile.
33. 31
Nell’attuale contesto di mercato, che presenta grandi sfide e al tempo stesso importanti opportunità di crescita,
questi sono i nostri obiettivi per il triennio 2016-2018:
Italia Brasile
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Stabilizzazione su base annua
dell’EBITDA nel 2016
Crescita dell’EBITDA nel 2017 e 2018
•
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Incremento della quota
di mercato sui ricavi
Miglioramento dell’EBITDA margin
L’accelerazione degli investimenti descritta si accompagna ad una rigorosa disciplina finanziaria e
all’individuazione di azioni volte a realizzare efficienza, al fine di ridurre il rapporto fra indebitamento finanziario
netto rettificato ed EBITDA reported al di sotto di 3 volte entro la fine del 2018.
Siamo pronti a rispondere alla crescente domanda di servizi digitali innovativi: da un lato affiancando le imprese
italiane nel loro percorso di trasformazione digitale grazie ai servizi ICT e Cloud, dall’altro affrontando la
transizione da operatore TLC tradizionale a Digital Telco & Platform Company. Il Piano Strategico per il triennio
2016-18 prevede, infatti, anche un rafforzamento dell’offerta Multimedia Entertainment grazie alla distribuzione
di contenuti video, musicali, editoriali e di gaming.
ATTRAVERSO
UNA FORTE DISCIPLINA
FINANZIARIA
ULTERIORI AZIONI VOLTE
A REALIZZARE EFFICIENZA
RAPPORTO INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO/EBITDA REPORTED
< 3 VOLTE**
NEL 2018
**Cambio euro/Real medio a fine 2018 assunto pari a 4,6. Il rapporto include l’effetto del rafforzamento patrimoniale derivante dalla conversione
del prestito obbligazionario convertendo da 1,3 miliardi di euro previsto a novembre 2016, la cessione di Telecom Argentina (perfezionata lo
scorso 8 marzo) e la valorizzazione di INWIT.
FOCUS STRATEGICO SU
MULTIMEDIA
ENTERTAINMENT
ICT
E CLOUD
34. 32
SOLIDITÀ
I NOSTRI RISULTATI
Dopo una prolungata fase recessiva, nel 2015 l’economia del nostro Paese è tornata a crescere, registrando un,
seppur modesto, incremento del Prodotto Interno Lordo (+0,8%).
Quanto abbiamo fatto nel 2015 si è riflesso positivamente sul corso del titolo. La nostra azione ordinaria, dopo
essere risalita sopra quota 1 euro a fine gennaio, ha registrato un forte incremento nell’anno, con le ordinarie
in aumento del 33,2% e le risparmio del 37,1%. Un andamento in netta sovra-performance rispetto sia all’indice
delle telecomunicazioni europee, che nel medesimo periodo è aumentato dell’8,9%, che dell’indice italiano,
salito del 12,7%. La capitalizzazione complessiva del Gruppo è passata dai 16 miliardi di euro di fine 2014 a
20 miliardi di fine 2015.
Azioni Telecom Italia Mercato Italiano (Indice FTSEMib)
+ 33,2% per le azioni ordinarie
+ 37,1% per le azioni di risparmio
+ 12,7%
Le nostre attività di business sul mercato domestico, nel 2015, hanno portato il ritorno alla crescita il
fatturato da servizi mobili ed i primi segnali di miglioramento nello storico trend di perdita delle linee fisse,
forti di un progressivo aumento della base clienti broadband, gettando le basi per ulteriori progressi nel 2016.
La convergenza fisso-mobile è stata fortemente sostenuta, attraverso la diffusione alla clientela di terminali
abilitanti e di servizi in bundle sempre più legati alla banda ultra-larga fissa e mobile.
All’inizio del 2015 è stata costituita INWIT (Infrastrutture Wireless Italiane) con la cessione alla nuova società
del ramo d’azienda che comprende le torri di trasmissione radio per le reti di telefonia mobile di TIM e degli
altri operatori. A giugno si è conclusa con successo la quotazione in borsa del 40% del capitale della società,
con un incasso pari a 854 milioni di euro, ed è stato avviato il processo di valorizzazione - ancora in corso - di
un’ulteriore quota della società.
Alla luce delle favorevoli condizioni del mercato finanziario, infine, abbiamo promosso il riacquisto di nostre
obbligazioni per circa 3,8 miliardi di euro, realizzando condizioni di rifinanziamento a tassi più contenuti e con
scadenze più lunghe, che si rifletteranno in una sensibile riduzione del costo del debito.
Risultati di Gruppo nel 2015
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•
RICAVI: 19,7 MILIARDI DI EURO, -4,6% IN TERMINI ORGANICI RISPETTO AL 2014
EBITDA ORGANICO (AL NETTO DI COMPONENTI NON RICORRENTI):
8,1 MILIARDI DI EURO, -4,5% RISPETTO AL 2014
INVESTIMENTI: 5,2 MILIARDI DI EURO, +213 MILIONI DI EURO RISPETTO AL 2014
Performance dei titoli Telecom Italia nel 2015
35.
36. INCLUSIONE
1
World Economic Forum - Deep Shift Technology Tipping Points and Societal Impact – September 2015
2
ITU e UNESCO Annual Report 2015, Broadbandcommission.eu
3
WEF, Settembre 2015; WEF, Settembre 2015; ITU, Maggio 2015 ITU; Maggio 2015
4
Osservatorio tecnologico MIUR anno scolastico 2014-2015
INTEGRAZIONE
5
Global Entertainment and Media Outlook – PwC 2015
6
Cittadini, imprese e ICT – Istat Dicembre 2015
7
Business of sharing, PWC 2015
8
Cittadini, imprese e ICT – Istat Dicembre 2015
9
Global Media Report 2015 – McKinsey 2015
10
Cittadini, imprese e ICT – Istat Dicembre 2015
11
Data never sleeps 3.0 – DOMO Agosto 2015
12
Ericsson Mobility Report - November 2015
13
Business Insider UK - December 2015
SMART LIFE
14
World Economic Forum, Intelligent Assets Unlocking the Circular Economy Potential, Dicembre 2015
15
Predicts 2015: The Internet of Things, Gartner 2015.
16
Predicts 2015: The Internet of Things, Gartner, 2015. Nota: La somma di alcune colonne può non corrispondere
ai totali per motivi di arrotondamento.
17
MIUR – ufficio Statistica e studi , febbraio 2015
18
Predicts 2015: The Internet of Things, Gartner, 2015
19
Forecast: Internet of Things, Endpoints and Associated Services, Worldwide, 2014
20
Osservatorio Digital Innovation del PoliMI , aprile 2015
SICUREZZA
21
“How can we secure our data?”, Daniel Wellers World Economic Forum, 2015
22
Forecast Analysis: Information Security, Worldwide, 3Q15 Update”, Gartner, Gennaio 2016
23
“Cittadini, imprese e ICT”, Istat Dicembre 2015
24
“Cittadini, imprese e ICT”, Istat Dicembre 2015
25
“Il bullismo in Italia: comportamenti offensivi e violenti tra i giovanissimi”, Istat 2014
FONTI
37. FIDUCIA
26
Trust: the overlooked asset, PwC
27
“Vita da Millennials: web, new media, startup e molto altro. Nuovi soggetti della ripresa italiana alla prova”,
Censis 2015
28
2016 Edelman Trust Barometer
29
2014, 2015, 2016 Edelman Trust Barometer
30
World Economic Forum Annual Meeting 2016
31
World Economic Forum, Annual Meeting 2016
COMPETENZA
32
Strategia della Coalizione nazionale per le Competenze digitali 2015, Marzo 2015
33
Fonti: European Commission - Human capital: Digital Inclusion and Skills - Digital Agenda Scoreboard 2015
34
International Chamber of Commerce 2014 – The Open Innovation Model
SOLIDITÀ
35
AGCOM su dati ISTAT, Relazione annuale 2015 sull’attività svolta e sui programmi di lavoro, 7 Luglio 2015;
Ufficio Studi Mediobanca, Annuario R&S 2015;
ASSTEL, SLC/CGIL, FISTEL/CISL, UILCOM/UIL - Rapporto sulla filiera delle Telecomunicazioni in Italia – Edizione 2015