1. Gesù è il Giubileo di Dio e
dell’uomo
don Gianni Massaro
2. Due anni Giubilari
• Anno Giubilare della Sacra Spina:
25 marzo 2015 – 3 aprile 2016;
• Giubileo della Misericordia:
8 dicembre 2015 – 20 novembre
2016.
3. Cosa è il Giubileo?
• E’ un evento essenzialmente
interiore, spirituale finalizzato a
comprendere meglio il grande
mistero dell’incarnazione di Gesù
e a rinnovare la nostra vita per
dare a tutti gli uomini, anche ai
non credenti, una buona
testimonianza di fede.
4. Il Giubileo nel popolo di
Israele
• Il termine giubileo viene dall’ebraico
“jobel”, “corno di montone” con il
quale i sacerdoti annunciavano
l’inizio dell’anno cinquantesimo,
giubilare: le terre rimanevano incolte,
ognuno rientrava in possesso del suo
patrimonio, i campi e le case che
erano stati alienati al primitivo
proprietario.
5. Lv 25, 10-11
• “Dichiarerete santo il cinquantesimo
anno e proclamerete la liberazione nel
paese per tutti i suoi abitanti. Sarà per
voi un giubileo, ognuno di voi tornerà
nella sua proprietà e nella sua famiglia. Il
cinquantesimo anno sarà per voi un
giubileo; non farete semina, né mietitura
di quanto i campi produrranno da sé, né
farete vendemmia delle vigne, non
potate perché è il giubileo”.
6. I tre elementi fondamentali
• Il giubileo rappresentava un momento di
vera e propria gioia, di festa perché era
un tempo di restituzione dell’uguaglianza
per tutti i figli di Israele; uguaglianza che
implicava un governo giusto che
proteggesse i più deboli, e che ristabilisse
tra gli uomini e nel creato quell’armonia
che Dio creatore aveva dato agli uomini
sin dall’inizio. Il Giubileo è un ritornare al
progetto originario di Dio.
7. 1. Il recupero della dimensione
religiosa
• Dio è il “padrone” della terra. E’ Lui
che dona la terra promessa al suo
popolo e ad ogni uomo. Viene donata
la terra con tutto ciò che contiene, da
custodire e conservare in attesa di
renderla a Dio nell’ultimo giorno.
8. 2. Il riposo della terra
• Il “riposo della terra” suggerisce un
recupero del rispetto dei fenomeni
naturali e dei loro ritmi, spesso
minacciati fortemente
dall’accelerazione tecnologica.
Questo riposo per l’oggi è un valore
ecologico ben comprensibile da tutti.
Il rispetto del creato nasce dal
ricordo che tutto è dono di Dio.
9. 3. La remissione dei debiti
• La “remissione dei debiti” comportava il
ritorno delle proprietà ai primitivi
possessori, la liberazione degli schiavi,
una serie di gesti di grande carattere
sociale che indicano il bisogno di
restituire alla società l’equilibrio pensato
da Dio, di non sottostare all’imperativo
del guadagno a qualunque costo, di
evitare lo sfruttamento dell’uomo per il
potere e la ricchezza.
10. • Il Giubileo mira così a farsì che ogni
uomo ristabilisca il giusto rapporto
con Dio, con il creato e con i fratelli.
Prova ad individuare quale rapporto
ritieni vada in modo particolare
ristabilito nella tua vita in questo
Anno Giubilare!
11. Gesù è il Giubileo di Dio e
dell’uomo
• Nel Vangelo di Luca (4,16-21) si legge che
Gesù “si recò a Nazaret, dove era stato
allevato ed entrò secondo il suo solito, di
sabato nella sinagoga e si alzò a leggere.
Gli fu dato il rotolo del profeta Isaia;
apertolo trovò il passo dove era scritto:
“Lo Spirito del Signore è sopra di me; per
questo mi ha consacrato con l’unzione, e
mi ha mandato ad annunciare ai poveri
un lieto messaggio, per proclamare
12. • ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la
vista; per rimettere in libertà gli
oppressi, per predicare un anno di grazia
del Signore”. Poi arrotolò il volume, lo
consegnò all’inserviente e sedette. Gli
occhi di tutti nella sinagoga stavano fissi
sopra di lui. Allora cominciò a dire: “Oggi
si è adempiuta questa Scrittura che voi
avete udita con i vostri orecchi”.
17. La misericordia di Dio
• “Allora il Signore scese dalla Nube, si
fermò là presso di lui e proclamò il Nome
del Signore. Il Signore passò davanti a lui
proclamando: Il Signore, il Signore Dio
misericordioso e pietoso, lento all’ira e
ricco di amore e di fedeltà” (Es 34,5-6).
• Ecco il nome del nostro Dio:
misericordia e compassione, amore
e fedeltà.
18. Gesù Cristo è il volto
della misericordia del Padre
• “Gesù Cristo è il volto della misericordia del
Padre. La sua persona non è altro che amore,
un amore che si dona gratuitamente. Le sue
relazioni con le persone che lo accostano
manifestano qualcosa di unico e irripetibile. I
segni che compie, soprattutto nei confronti
dei peccatori, delle persone povere, escluse,
malate e sofferenti, sono all’insegna della
misericordia. Tutto in Lui parla di misericordia.
Nulla in Lui è privo di compassione” (MV n.
1.8)
19. La missione della Chiesa
• La Chiesa ha la missione di annunciare la
misericordia di Dio, cuore pulsante del Vangelo,
che per mezzo suo deve raggiungere il cuore e la
mente di ogni persona. E’ determinante per la
Chiesa e per la credibilità del suo annuncio che
essa viva e testimoni in prima persona la
misericordia. Il suo linguaggio e i suoi gesti
devono trasmettere misericordia per penetrare
nel cuore delle persone e provocarle a ritrovare la
strada per ritornare al Padre.
• MV n. 12
20. Cosa fare affinché ogni
comunità possa essere un’oasi
di misericordia?
• In primo luogo dobbiamo porci in ascolto
della Parola di Dio per recuperare il valore
del silenzio e meditare la parola che ci viene
rivolta. Accanto all’ascolto della Parola, il
pellegrinaggio che è icona del cammino
che ogni persona è chiamata a compiere.
Riscopriamo inoltre le opere di
misericordia corporale e spirituale
perché la conversione si esprime in
atteggiamenti concreti che ci permettono di
aprire il cuore ai fratelli.
• MV n. 13-15
21. • Il perdono delle offese diventa l’espressione
più evidente dell’amore misericordioso e
per noi cristiani è un imperativo da cui non
possiamo prescindere. Mt 18,22-35;
• Poniamo al centro con convinzione il
Sacramento della Riconciliazione, perché
permette di toccare con mano la grandezza
della misericordia. Sarà per ogni penitente
fonte di vera pace interiore. MV n. 17
22. Indulgenza
• Il perdono di Dio per i nostri peccati non
conosce confini. Nel Sacramento della
Riconciliazione dio perdona i peccati, che sono
davvero cancellati; eppure, l’impronta negativa
che i peccati hanno lasciato nei nostri
comportamenti e nei nostri pensieri rimane. La
misericordia di Dio è più forte anche di questo.
Essa diventa indulgenza del Padre che
attraverso la Chiesa raggiunge il peccatore
perdonato e lo libera da ogni residuo della
conseguenza del peccato, abilitandolo ad agire
con carità, a crescere nell’amore piuttosto che
ricadere nel peccato.